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redazione il torinese

CIA AGRICOLTORI ITALIANI DI TORINO: PERCHE’ SIAMO A FAVORE DELLA TAV

Cia Agricoltori italiani di Torino considera il progetto Tav non come un semplice collegamento veloce tra Torino e Lione, ma come l’accesso alla metropolitana europea che collega l’Est con l’Ovest e il Nord con il Sud del continente.

Sul piano agricolo, l’opera ha un impatto ambientale bassissimo, tenendo conto che viene compromessa una quota irrisoria di terreno fertile, senza considerare che bucare la montagna non comporta apprezzabili rischi idrogeologici.

Nel merito, sono essenzialmente tre le ragioni che spingono Cia Agricoltori Torino a schierarsi a favore della Tav:

       l’accesso alla metropolitana europea rappresenterà un formidabile assist per l’esportazione, che è il settore trainante dell’economia agricola, caratterizzata dalla capacità di commercializzare prodotti freschi;

       il trasporto su rotaia ridurrà i costi rispetto a quello su gomma, rendendo più competitivi i prezzi dei prodotti agricoli destinati all’esportazione, e diminuirà le emissioni di CO2, a beneficio della qualità dell’aria;

       il miglioramento della mobilità all’interno dell’Europa, favorirà la multifunzionalità delle aziende agricole, che potranno contare su maggiori visitatori e potenziali clienti sia per le produzioni agricole che per l’ospitalità turistica.

Roberto Barbero

Presidente Cia Agricoltori italiani – Torino

Polizia in azione per la sicurezza delle stazioni

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Si è svolta martedì 6 novembre, la 10^ giornata di servizi straordinari nelle stazioni ferroviarie, disposta su tutto il territorio nazionale dal Servizio Polizia Ferroviaria di Roma, ed improntata al contrasto dei comportamenti illeciti in ambito ferroviario

Si è trattato di un’attività complessa e capillare che per il Compartimento Polfer per il Piemonte e la Valle d’Aosta ha visto impegnati su tutto il territorio di competenza oltre sessanta poliziotti della Specialità sia nelle stazioni maggiori, che in quelle impresidiate o comunque interessate da grandi flussi di viaggiatori e studenti. Gli scali ferroviari controllati sono stati 23, 31 i treni scortati, 369 le persone complessivamente identificate di cui, 105 a bordo treno, 15 minori e 104 straniere, con verifiche estese a tutti i contesti ferroviari, come convogli, obiettivi sensibili lungo linea, treni garati in deposito nonché passeggeri.A Torino i servizi si sono svolti presso la stazione di Porta Nuova, con la collaborazione di personale del locale Reparto Mobile, messo a disposizione dalla Questura; nella stazione di Porta Susa, Stura e Rebaudengo, a cura del personale della Sottosezione Polfer di Porta Susa, mentre gli Agenti del Posto Polfer di Orbassano hanno controllato la stazione di Torino

Lingotto. In Provincia, il Posto Polfer di Bussoleno ha effettuato i controlli presso le stazioni di transito dei convogli diretti in Val di Susa e oltre il confine francese, come Avigliana e Grugliasco, ove recentemente sono stati registrati comportamenti a rischio anomali di ragazzi quali l’attraversamento dei binari, mentre gli agenti del Posto Polfer di Chivasso hanno presidiato lo scalo di Settimo Torinese.In particolare a Torino Porta Nuova, gli Agenti del Settore Operativo, insieme ai colleghi della Squadra di polizia giudiziari. e della Squadra Informativa Compartimentale hanno effettuato verifiche mirate ed approfondite sulle carrozze in sosta nella zona denominata “Parco Savigliano”, prospiciente via Nizza e ubicata al fondo binari dello scalo. I controlli, effettuati con l’ausilio di personale di Ferrovie per la parte di specifica competenza, hanno consentito di rintracciare 8 stranieri, rintracciati a bordo dei vagoni; 4 di essi, di età compresa tra i 20 e i 22 anni, sono risultati di nazionalità egiziana, di cui 3 sanzionati in via amministrativa ai sensi del Regolamento di Polizia Ferroviaria e 1 anche indagato perché contravventore alla normativa sugli stranieri. Altri 3, un croato di 38 anni, un marocchino di 41 anni, irregolare sul territorio nazionale e una ragazza di 17 anni di origini tunisine, sono stati rispettivamente, sanzionato in via amministrativa, denunciato ai sensi sempre della normativa sugli stranieri, mentre la ragazza affidata ad una comunità per minori.Un altro giovane, un 30enne marocchino, pure rintracciato nel contesto di detti controlli è stato arrestato perché destinatario di un ordine di carcerazione emesso dall’autorità giudiziaria di Cuneo, dovendo scontare 9 mesi di carcere per reati contro la persona, rapina e contro il patrimonio; l’uomo è stato anche denunciato per aver declinato false generalità.

 

Massimo Iaretti

 

 

 

Multe in aumento: 450 mila da gennaio ad oggi

Più di  452 mila le violazioni accertate dai civich torinesi nei primi 9 mesi dell’anno. Di queste 144.680 per “mala sosta” e 307.830 per cattivo comportamento alla guida. Il quadro emerge in occasione del 227esimo anniversario del corpo della Polizia Municipale di Torino. Nel 2017 si registrarono 73mila multe per violazioni alla guida e 97mila per sosta. Scendono gli incidenti: in tutto 3.539 contro 3.728 dei primi 9 mesi dello scorso anno. Circa 6mila nel 2018 i controlli per guida sotto l’effetto di alcol o stupefacenti, con 253 sanzioni. La polizia giudiziaria  ha notificato 2144 notizie di reato con 48 arresti e  1.500 denunce. Infine sono stati  2.200 i servizi di prossimità, 2.778 i veicoli controllati nell’operazione Bus Sicuro, 874 controlli di parcheggiatori, e 23.693  pattugliamenti motorizzati.

(foto: il Torinese)

#GiùLeManiDallInformazione

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Questa mattina, in piazza Castello a Torino, contemporaneamente a tante altre piazze italiane la Federazione nazionale della Stampa italiana ha organizzato il flash mob #GiùLeManiDallInformazione, aperto non soltanto ai giornalisti, ma anche a cittadini e associazioni che “considerano l’informazione un bene essenziale per la democrazia”. All’iniziativa ha aderito il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.  «Ritrovarsi in piazza contemporaneamente – spiega Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi – significa respingere tutti insieme attacchi volgari e inaccettabili contro l’informazione e i giornalisti. Ormai non si tratta più di episodi isolati, ma di azioni mirate a screditare una categoria di professionisti con lo scopo di disorientare l’opinione pubblica. Una forza politica, il Movimento 5 Stelle, che teorizza il superamento del Parlamento e della democrazia liberale ha messo nel mirino i giornalisti e gli editori perché per realizzare questo progetto bisogna togliere di mezzo tutti gli organismi intermedi e impedire ai cittadini di conoscere. Soltanto un’informazione debole, docile o assente può consentire alla disinformazione di massa, veicolata attraverso gli algoritmi e le piattaforme digitali, di prendere il sopravvento e di manipolare il consenso e le coscienze dei cittadini. È un disegno al quale bisogna opporsi con forza». 

(foto: R. Chiaravalloti – il Torinese)

Il Piemonte vuole gestire la Tav

La Regione Piemonte chiede di acquisire la partnership nella società per la costruzione della Tav, qualora il Governo volesse abbandonarla

Una possibilità da discutere con l’Esecutivo centrale alla luce dell’approvazione odierna, da parte del Consiglio regionale, dell’ordine del giorno sulla “Gestione opere strategiche infrastrutturali conseguenti all’autonomia differenziata”, primo firmatario Andrea Fluttero (FI). A favore i gruppi di maggioranza e opposizione, hanno votato contro M5s, Leu e M5s. Il documento è collegato alla delibera sulla richiesta di autonomia differenziata da parte del Piemonte approvata la scorsa settimana e intende appoggiare il completamento della Torino-Lione nel contesto del più ampio progetto europeo. Infatti, nel caso “il Governo nazionale intendesse interrompere la realizzazione dell’opera”, l’odg impegna l’Esecutivo regionale a chiedere che la Regione possa “acquisire la titolarità italiana dell’opera”. Il documento chiede anche il subentro della Regione nelle quote di proprietà pubblica delle autostrade sul territorio piemontese e delle relative concessioni, affinché i conseguenti ricavi possano rimanere a disposizione dei cittadini piemontesi. Approvato anche un altro ordine del giorno, presentato dal gruppo Leu (primo firmatario Marco Grimaldi), che impegna la Giunta regionale a migliorare le modalità di sottoscrizione e gestione delle concessioni autostradali e a tenere, quindi, in debita considerazione la ripartizione dei relativi utili nei territori su cui sono generati. Il documento chiede anche di arrivare all’eliminazione del pedaggio nella tangenziale di Torino.

(foto: il Torinese)

Claude Monet Shadow prosegue al Parco Dora

Meluzzi: “mix di storia e modernità filtrata attraverso l’infinita bellezza dell’arte pura”

Prosegue con successo la mostra ‘Claude Monet Shadow’ al Parco Commerciale Dora, in cui alcuni fra i principali e più amati dipinti del grande Maestro impressionista francese acquistano nuova luce grazie all’innovativa tecnica di videomapping in 3D dell’artista Luca Agnani, ideatore dell’evento. Il 15 novembre, dalle ore 18, a impreziosire lo spazio espositivo di circa 55mq vi sarà anche l’esibizione musicale di un gruppo di allievi del Liceo Classico Cavour, che svolgono anche funzione di guida culturale al percorso di mostra. Alla brillante iniziativa è anche giunto il plauso del noto psichiatra, sociologo e studioso Alessandro Meluzzi, che l’ha definita un riuscito mix di storia e modernità filtrata attraverso l’infinita bellezza dell’arte pura. Tutte le informazioni sul sito www.parcocommercialedora.it.

Per Natale navette gratuite e sosta a pagamento

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Per le festività natalizie navette gratuite e sosta a pagamento in centro città anche nel fine settimana. La Giunta comunale ha approvato misure che puntano a incentivare l’uso dei mezzi pubblici e a riducendo  possibilmente il traffico delle auto nei giorni più caotici migliorando  la mobilità. Nel periodo dall’8 dicembre al 6 gennaio estensione del servizio delle Linee Star al sabato e nei giorni festivi, tranne il 25 dicembre, giorni in cui sarà possibile utilizzare le due linee gratuitamente. Dall’ 8 al 23 dicembre la sosta a pagamento sarà ampliata anche nei giorni festivi nelle zone blu del centro ovvero le sottozone A.

(foto Mihail Bursuc)

La situazione della FIAT Torino basket

Nei momenti di difficoltà escono le vere caratteristiche di chiunque. E quando i momenti di difficoltà “esagerano”, non perdere la capacità di condurre il vascello in mezzo ai perigli di un oceano in burrasca è capacità solo dei migliori capitani

Analizzando la stagione in maniera oggettiva e non solamente dal punto di vista degli “umori” altalenanti di chi vorrebbe correttamente vedere solo vincere la propria squadra, è difficile non riscontrare una buona dose di avversità non volute che avrebbero abbattuto un gigante corazzato.Partendo fin dall’inizio, il primo infortunato è il playmaker titolare della stagione Tra Holder che si trova senza una spalla. Con gli arrivi scaglionati dei giocatori, probabilmente l’impiego di Carlos Delfino ha procurato degli affaticamenti tali che ha pagato con diverse giornate di riposo in panchina; Mc Adoo è al secondo infortunio grave alla caviglia che già aveva pregiudicato la preparazione e che ora lo terrà fermo un altro mese. Cotton, che stava andando alla grande si è ritrovato con uno strappo al “polpaccio” che richiede lunga degenza, e l’ormai noto “caso” Okeke fa sì che il giovane talento sia in attesa di un probabile ritorno nel 2019. Anche Marco Cusin purtroppo paga dazio con problemi muscolari ed è restato ai box per match importanti. Già detto in altri momenti del caso Stojanovic, che forse dovrebbe far riflettere sui giovani che non amano impegnarsi duramente per raggiungere i propri obiettivi, si può dire che la colpa di tale situazione sia poco imputabile alla società, che ha dovuto anche far fronte ad un “infortunio” del Coach Larry Brown che la ha privata della sua guida nel momento topico di inizio stagione. Quale squadra è la FIAT Torino Auxilium basket, in questo momento? E’ un cantiere in evoluzione e, nonostante tutto, la società si adopera per avere fin da subito, con notevoli sforzi economici (anche perché i giocatori fermi non sono ovviamente e giustamente senza stipendio) dei giocatori nuovi anche solo per poter eseguire allenamenti adeguati. Marco Portannese e Mam Jaiteh sono solo i primi di un momento di rinforzo in situazione di emergenza assoluta. Avere tifosi che tifano contro o ragionamenti di mancanza di programmazione aziendali sono solo pretestuosi momenti di antichi rancori o mancanza di lucidità intellettuale. Certo, in un popolo come quello italiano in cui metà saprebbe come mettere a posto le finanze dello stato e l’altra è Commissario Tecnico di ogni tipo di nazionale e club sportivo è difficile non incontrare le critiche. Ma si sa, a sparlare e a criticare non siamo secondi a nessuno, ma a fare e metterci la faccia sono sempre i soliti noti. Ed è a questi “noti” che bisogna tendere una mano e un grazie, anche se tutto sembra facile ai giocatori da Playstation e ai manager di Monopoli, perché tenere in piedi un castello complesso come una società di serie A del secondo sport nazionale non è proprio un gioco. E a tutti coloro che a qualsiasi livello se ne occupano, risulta offensiva la critica di chi poco fa o nulla ha fatto ma tanto sa perché da tanto osserva…e “qualcosa ha giocato”. L’Auxilium pallacanestro Torino è un miraggio in mezzo al deserto che si è concretizzato solo grazie al contributo di decine di piccole formiche che un pezzo dopo l’altro hanno messo in piedi una realtà che combatte da anni ad alto livello e che ha già prodotto diverse soddisfazioni che già molti dimenticano. Nel più puro spirito sportivo ha sempre elegantemente coperto, assumendosene le colpe, situazioni non purtroppo ascrivibili a se stessa pur di garantire spettacolo alla piazza di Torino. A tutte queste persone, che ai più non dicono nulla perché sono nell’ombra, dovrebbe essere fornito l’appoggio morale dei veri tifosi, che possono essere tristi perché hanno perso, ma non delusi, perché la società sta lavorando ogni ora contro ogni avversità presente e futura. Chi ha coraggio guarda avanti , e chi non ne ha, come raccontava il cantautore, narra ai presenti che lui avrebbe fatto, avrebbe potuto…ma poi sai, la vita…il destino…l’infortunio… . La FIAT Torino non ha ancora mostrato il suo vero volto: la pazienza è la virtù dei forti ma la volontà e la virtù di chi vuole vincere. La volontà sta nei fatti e la società di fronte ai tanti infortuni (che dovranno poi essere analizzati al meglio per evitare ulteriori “ricadute”) ha risposto presente. E’ chiaro che anche a me avrebbe fatto piacere trovare nel roster Lebron James e Stephen Curry… ma non è proprio facile…, ma semplice non è la gestione finanziaria di una società di questo livello, e i rinforzi sono comunque frutto di sacrifici personali tra la gestione e il main sponsor Fiat. Siamo in credito con la sorte da diverso tempo: è ora che tutti insieme cerchiamo di sostenere la società (dal magazziniere alla segreteria, dagli addetti stampa ai dirigenti, dai giocatori alla proprietà), perché lo meritano loro, la città e tutto il mondo del basket che adora lo spettacolo. E, appena pronti, siamo certi che ripresi tutti in maniera “salutistica” adeguata, avremo quella squadra forte e tanto sognata che potrà darci tante soddisfazioni. GO AUX!

Paolo Michieletto

 

Scontro fatale nella nebbia, muore un 35enne

Questa mattina sulla circonvallazione di Santena, un 35 enne è morto a seguito di uno scontro frontale con un’altra auto. Secondo le ricostruzioni l’uomo stava guidando  nella propria corsia di marcia quando ha urtato violentemente contro una Ford  che stava effettuando un sorpasso invadendo la corsia opposta. La fitta nebbia ha favorito lo scontro. A nulla sono valsi i tentativi di salvare l’uomo. Ferito anche il conducente della Ford, portato al Cto. I carabinieri stanno svolgendo gli accertamenti.

Non basta un tè per la Tav. La politica batta un colpo

Sia ben chiaro, ognuno invita chi vuole quando vuole e dove vuole. Il parlare e confrontarsi è sempre un fatto positivo, il muro contro muro sempre negativo. Ma l’invito della Sindachessa alle 7 pasionarie Si Tav mi lascia molto perplesso. Come sono andate le cose, innanzitutto. Chiara Appendino non c’era nel Consiglio Comunale che ha votato l’ordine del giorno No Tav. Chiara Appendino non ha fatto nulla per impedirlo. Chiara Appendino ha palesemente detto di essere se non contraria molto dubbiosa sull’opera.  Ma soprattutto Chiara Appendino non può fare nulla per impedire l’opera. Come del resto il  Consiglio Comunale.  Siamo i soliti criticoni ma non ci sembra un atteggiamento costruttivo per ricomporre la divisione della società civile torinese sul delicato argomento. E l’ex sottosegretario Bartolomeo Giachino che fine ha fatto? Saputo dell’invito si è subito lamentato: affronto ad un ex quasi ministro ai trasporti che delle 7 pasionarie ne sa sicuramente di più.  Sembrerebbe che Chiara abbia assestato un colpo politico, ma non è così. Le pasionarie precisano; prima dal Presidente della Repubblica e poi eventualmente incontro con la Sindachessa. Non c’è che dire, puntano in alto. E hanno mandato già la mail di richiesta di un appuntamento. Sono curioso di sapere se e cosa risponderà il Presidente. Pensandoci bene sono certo che risponderà. La cortesia è nel suo dna. Meno se concederà l’incontro. Partendo da un dubbio. Chi sono e chi rappresentano le “madamin”? La piazza di Torino pro Tav? Il tutto è palesemente irrituale . La democrazia ha le sue regole,  non rispettate in questa vicenda. Con poche certezze. Come la perdita per il nostro paese di 75 milioni di euro al mese per il ” menar il can per l’aia” da parte di Toninelli. Se ne è anche accorto Giggino che lo giudica inadeguato per il compito assegnatogli.  Che le 7 pasionarie prendano il tè con la prima cittadina Chiara Appendino, d’accordo, ma è affare “privato” loro senza la minima conseguenza pratica e politica.  Con una domanda : che fine hanno fatto le forze politiche sia di destra che di sinistra pro Tav? Che fine hanno fatto i sindacati degli imprenditori e dei lavoratori pro Tav, passata la manifestazione? Vero. Avrebbero dovuto svegliarsi prima .Almeno un anno fa. Ma ora siamo dopo Piazza Castello. Non c’era un problema di no alla Tav di carattere ideologico. C’era e c’è una debolezza di fondo della classe dirigente locale a tutti livelli. Su questo punto comunque abbiamo una fortuna: Francia ed Europa vogliono e debbono finire l’opera. Assurdo sarebbe viceversa lasciare tutto così, con 25 km di galleria fatti e in Francia quasi tutto ultimato. Pazienza i no Tav che a sviluppo, occupazione e lavoro non sono minimamente interessati. Torino e il Piemonte hanno bisogno di politiche industriali come il pane. Ma non sono sicuramente i the delle 17 la risposta o la premessa alle risposte di cui abbiamo bisogno.  Ed allora politica e politici se ci siete battete un colpo. Speriamo solo di non predicare nel deserto. Abbiamo timore che la manifestazione di sabato abbia avuto l’indubbio merito di smuovere la situazione. Se mal gestita complica invece di semplificare le conseguenze. Insisto: c è poco da discutere ed eventualmente da mediare tra si è no. Chiara Appendino ha offerto questo  incontro per darsi ancora un po’di tempo per cercare di uscire da questa imbarazzante situazione. Se per lei  la situazione è imbarazzante le conseguenze per Torino potrebbero essere drammatiche. Il dramma si allarga a macchia d’olio. Ultimo tragico esempio è la Pernigotti, altra multinazionale che porterà via una storica produzione del nostro territorio. Mancano infrastrutture adeguate e leggi adeguate. Mi rifiuto di credere ed accettare una sorta di fatalismo. Oramai l’ammortizzatore della cassa integrazione non esiste più. Continuando,  anche la Magneti Marelli non è più italiana.  Fondo Giapponese. E non bisogna essere dei geni per essere preoccupati. Il  tè delle ” madamine” è palesemente insufficiente se non dannoso proprio per il limite connaturato delle  loro non funzioni. E anche sintomo della palese inadeguatezza di una classe politica sia a Torino come a Roma e se volete passando da Milano.  Altro ci vorrebbe, come politiche di alleanza in Europa . Mai e dico mai una situazione così complicata e delicata ha rivelato una classe politica totalmente inadeguata.
Patrizio Tosetto