redazione il torinese

Dalle Ogr di Torino un messaggio politico

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di Ibis

L’avvertimento del Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ( la pazienza degli imprenditori , di tutte le categorie, nei confronti del governo è al limite) sarà sicuramente risuonato come un forte campanello d’allarme nelle orecchie del vice premier Salvini e della Lega che hanno nel Nord produttivo il loro grande bacino di consensi. Solo il TG1 ,nella nuova versione pentastellata, ha cercato di minimizzare la portata della riunione di Torino e ha fatto seguire , allo striminzito servizio sull’assemblea, una intervista , in vero poco convincente, del prof Ponti, consulente del ministro dei trasporti Toninelli, che ,come già avvenuto in un confronto a “Porta a Porta” con il commissario Tav Foietta, , è apparso molto confuso e di parte nel sostenere l’inutilità della Torino-Lione. L’assemblea di Torino alle OGR, che ha visto insieme 12 associazioni imprenditoriali di categoria, dagli industriali , agli artigiani, agli agricoltori alle cooperative, è stata definita storica. In campo è scesa la ” nazionale del Pil” , ha detto il moderatore , il vice direttore della Stampa Zatterin: in sala 3 mila associati in rappresentanza di aziende che producono il 65% del Prodotto interno lordo e l’80% delle esportazioni italiane. Il Prof Roberto Zucchetti della Bocconi ha riassunto i termini della questione infrastrutture e l’importanza del collegamento Torino-Lione ( ma perchè il TG1 Non ha intervistato anche lui?): a cosa serve costruire una ferrovia mentre oggi si parla di economia dematerializzata? Si è domandato. E perché il corridoio Est- Ovest attraverso le Alpi e verso la Francia è importante? L’Italia esporta soprattutto prodotti dell’industria manifatturiera e per produrli deve importare prodotti grezzi e materie prime, ha detto. E non è vero che è diminuita la quantità di merci che attraversa le Alpi dal Piemonte verso la Francia, il Belgio, l’Inghilterra e la penisola iberica. Zucchetti ha sottolineato come la vecchia galleria , voluta da Cavour, sia del tutto inadeguata anche per la sicurezza: non possono ad esempio transitare contemporaneamente due treni merci nelle due direzioni., né i nuovi grandi convogli che possono portare fino a 60 Tir per volta trainati dalle nuove potenti locomotive. La pendenza nel tunnel è troppa, mentre il nuovo correrebbe praticamente in piano sotto la montagna. Non si capisce, ha aggiunto, come gli ambientalisti siano contrari , preferendo le migliaia di Tir sull’autostrada e i no Tav non abbiano detto nulla sulla costruzione della seconda galleria autostradale del Frejus. Oggi quello che serve è il trasporto combinato treno-camion: il treno pe le lunghe distanze e i camion che dagli interporti portano le merci a destinazione. Tutte le sigle presenti si sono dette convinte dell’utilità del Tav Torino Lione. E alla fine dell’assemblea hanno firmato un documento nel quale è scritto: ” sarebbe inconcepibile fermare i cantieri delle Grandi Opere e rimettere in discussione investimenti infrastrutturali già valutati, discussi, rivisti, progettati ,concordati, finanziati e ormai in corso di realizzazione” E ancora : ” la vera posta in gioco sulla Torino-Lione e sulle altre Grandi Opere Strategiche è soprattutto la realizzazione di una grade opportunità di crescita per l’Italia, una leva per una trasformazione economica e sociale in grado di aumentare la qualità dello sviluppo e di garantire il benessere delle future generazioni”. Nel documento anche una valutazione dei vantaggi ambientali del potenziamento del trasporto ferroviario :un milione di Tir in meno e la riduzione di emissioni inquinanti stimate in 3 milioni di tonnellate equivalenti di CO2. Con il Tav Torino-Lione non si spostano solo merci : si andrebbe da Milano a Parigi in 4 ore e mezza e da Torino a Parigi in 3 ore e mezza. Pe costruirla si creerebbero 5 mila posti di lavoro all’anno per dieci anni , l’Europa finanzierebbe il tunnel per il 50%. Si calcola che interrompere i lavori e non farla più costerebbe all’Italia 4 miliardi, fare la linea 2 miliardi e 900 milioni.

 

 

I “Macchiaioli” secondo “Gli Amici della Biblioteca d’Arte”

Alla GAM di Torino il “dietro le quinte” della mostra in corso da fine ottobre

Fondata il 31 maggio scorso, per essere (insieme all’Archivio Storico e all’Archivio Fotografico) luogo di riferimento specifico per gli studenti e i professionisti legati al mondo dell’arte che vivono a Torino e in tutto il Nord Italia, l’Associazione Amici della Biblioteca d’Arte dei Musei Civici – Fondazione Torino Musei dà avvio, in questo mese di dicembre, alla sua attività con un ciclo di incontri che si terranno alla GAM e che avranno al centro la Biblioteca della Fondazione Torino Musei e il suo patrimonio di libri, documenti e fotografie, strumenti fondamentali per lo storico dell’arte nel suo rapporto con le opere. Le mostre, le ricerche, i libri faranno da filo conduttore delle conversazioni, con l’intento di aprirsi alla cittadinanza, facendo scoprire la Biblioteca e avvicinandola a un lavoro, quello dello storico dell’arte e del curatore, molto concreto e dentro la realtà quotidiana, più di quanto si possa pensare.  Ad aprire gli appuntamenti sarà, il prossimo mercoledì 5 dicembre (ore 18) nella Sala UNO della GAM ( in via Magenta 31, a Torino), la presentazione della mostra “I Macchiaioli. Arte italiana verso la modernità”. Presentazione del tutto particolare. Una sorta di “dietro le quinte” di Una mostra in quattro date: Parigi 1855, Torino 1861, Firenze 1867, Torino 1926. Relatrici Virginia Bertone (curatrice, insieme a Cristina Acidini, della rassegna espositiva) e Silvestra Bietoletti (con Francesca Petrucci, alla guida del coordinamento tecnico-scientifico). Inaugurata lo scorso 25 ottobre nelle sale della GAM, la mostra (in programma fino al 24 marzo del prossimo anno) sta riscuotendo un considerevole interesse da parte del pubblico, registrando in sole 4 settimane la bellezza di 30.000 presenze. Silvestra Bietoletti e Virginia Bertone sveleranno alcuni aspetti dell’impegnativo lavoro di preparazione: la scelta delle opere considerate irrinunciabili, il taglio critico che rinnova la tradizionale presentazione dell’esperienza dei macchiaioli, gli accordi stipulati tra i musei per alcuni tra i prestiti più delicati e infine il contributo della Biblioteca d’Arte dei Musei Civici – Fondazione Torino Musei: il tutto attraverso quattro date, che rappresentano gli snodi cruciali del percorso.L’ingresso é libero fino a esaurimento posti disponibili.

g.m.

E questi i prossimi appuntamenti in calendario:

 

Mercoledì 12 dicembre

Esercizi di lettura. Libri, album, cataloghi

Presentazione del volume di Paolo Mussat Sartor: “Industrial Sanctuaries”, Maschietto editore 2018

Interviene Pier Giovanni Castagnoli

 

Mercoledì 9 gennaio 2019 – Wunderkammer

Come nascono le mostre. Ricerche, archivi, confronti

Presentazione della mostra “Apollinaire e l’invenzione ‘surréaliste’. La grazia sur-reale: vita e miracoli d’arte di Guillaume Apollinaire”. 

Un racconto parlato e cantato di Luca Scarlini

 

Mercoledì 23 gennaio 2019

Vivere di (storia dell’) arte. Professioni, temi, strumenti

“La cornice come ornamento e decorazione”

Orso Maria Piavento: “Decorazioni barocche per altari rinascimentali”

Aurora Laurenti: “Funzione e modelli delle cornici rococò”

 

Mercoledì 30 gennaio 2019

Esercizi di lettura. Libri, album, cataloghi

Presentazione del volume di Dieter Roth: “Pages”, a cura di Elena Volpato, FLAT 2018

 

Mercoledì 6 febbraio 2019

Come nascono le mostre. Ricerche, archivi, confronti

Presentazione della mostra “Madame Reali: cultura e potere da Parigi a Torino. Cristina di Francia e Giovanna Battista di Savoia Nemours (1619-1724)”

Intervengono: Clelia Arnaldi di Balme e Paola Ruffino con Alessandra Giovannini Luca

 

Mercoledì 13 febbraio 2019

Vivere di (storia dell’) arte. Professioni, temi, strumenti

“Gli oggetti d’arte dalle botteghe al museo”

Giampaolo Distefano: “Gli smalti medievali: uso e riuso”

Luca Giacomelli: “Le ceramiche ottocentesche di Palazzo Madama”

 

Per informazioni: amicibibliogam@gmail.com

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Foto

– Cristiano Banti: “In via per la chiesa”, olio su tavola, 1865

– Giovanni Fattori: “Soldati francesi del ’59”, olio su tavola, 1859
-Silvestro Lega: “Una veduta in Piagentina”, olio su tavola, 1863
– Odoardo Borrani: “Il 26 aprile 1859 in Firenze”, olio su tela, 1861

Pere Martin Sec al vino rosso

Un frutto antico il“Martin Sec”, un prodotto tipico del nostro territorio, segnalata tra le migliori “pere tradizionali cuneesi adatte alla cottura”. Un frutto invernale color ruggine dal sapore dolce e dalla polpa croccante, squisita cotta nel vino rosso. Un fine pasto aromatico che apprezzerete.

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Ingredienti

12 Pere Martin Sec

1 Bottiglia di vino rosso corposo

100gr. di zucchero

5 chiodi di garofano

1 stecca di cannella

2 scorze di limone

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Lavare bene le pere, disporle in una pentola in modo che rimangano tutte in posizione verticale, cospargerle con lo zucchero, aggiungere le spezie e le scorze di limone. Coprire il tutto con il vino rosso. Cuocere inizialmente a fuoco vivace poi, ridurre la fiamma, mettere il coperchio e proseguire la cottura per circa un’ora. Togliere le pere, sistemarle in una terrina, lasciar addensare il sugo sino a ridurlo a sciroppo e versarlo sulle pere. Servire a temperatura ambiente.

Paperita Patty

Gli imprenditori: “Pazienza al limite”

Tremila imprenditori grandi e piccoli oggi alle Ogr per dire sì alla tav e allo sviluppo di Torino e del Paese. “Siamo qui perché la nostra pazienza è quasi limite e per mettere insieme 12 associazioni tra cui alcune concorrenti tra loro: artigiani, commercianti, cooperative, industriali”. Se siamo qui “qualcuno si dovrebbe chiedere perché. La politica è  troppo importante per lasciarla solo ai politici”. Queste le parole del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, rilasciate all’Ansa  prima  della manifestazione. “Noi non siamo il partito del PIL, né vogliamo fare un partito. Siamo i protagonisti dell’economia, con impegni, rischi e mutui. E se siamo qui oggi forse è perché si sta superando il senso del limite e della sostenibilità”, ha aggiunto.

 

(Foto Confindustria)

Un anno di cassa integrazione a Mirafiori

Cassa integrazione straordinaria, a Mirafiori, dal 31 dicembre 2018 fino al 29 dicembre 2019. Fca lo ha comunicato alle organizzazioni sindacali. Saranno coinvolti circa 3mila lavoratori e gli  ammortizzatori sociali serviranno per l’avvio produttivo della 500 Elettrica e la formazione dei lavoratori. A inizio 2019 è previsto il trasferimento di lavoratori dall’Agap di Grugliasco a Mirafiori fino a 800 addetti.

I No-Tav: “Imprenditori poco intraprendenti. Pensano solo a non perdere la ricca commessa”

Il movimento No Tav, a proposito della riunione degli industriali alle Ogr,  commenta: “Davvero poco attivismo imprenditoriale si è visto quando la disoccupazione giovanile ha toccato il 40 per cento e  le infrastrutture da nord a sud sono crollate facendo vittime e feriti”. Secondo gli oppositori della Torino-Lione non si erano mai viste ” tante sigle riunirsi dall’inizio della crisi globale per rilanciare l’economia. L’alzata di scudi  esiste solo quando i ben poco intraprendenti imprenditori rischiano di perdere una ricca commessa di soldi pubblici”.

 

(foto il Torinese – archivio)

La Reale Mutua Jacks Torino al campionato serie A2 di softball

Per la terza stagione consecutiva la formazione della Reale Mutua Jacks Torino parteciperà al campionato serie A2 di softball. L’ufficialità è arrivata alla scadenza dei termini d’iscrizione stabiliti dalla Federazione Italiana Baseball e Softball

L’organico 2019 della seconda serie nazionale sarà composto da sedici squadre, ma attualmente ne comprende solo quindici ossia quelle formazioni che hanno già provveduto a formalizzare la procedura d’iscrizione, di cui una è in sospeso ed è al vaglio amministrativo. Per colmare questo divario la FIBS ha aperto il ripescaggio, procedura che avrà termine alle ore 12 del 15 dicembre. Questo è l’organico provvisorio della serie A2 di softball (previste 16 squadre partecipanti): Castionese, Cali Roma Girls, Crocetta, Dynos Verona, Jacks Torino, La Loggia, Legnano, Liburnia (sub-judice), Macerata, Massa, New Bollate, Nuoro, Rovigo, Sestese, Supramonte. Intanto mentre la squadra serra gli allenamenti fra la palestra dell’Istituto Comprensivo Peyron di via Caduti del Lavoro e il tunnel dello stadio del baseball di via Passo Buole, la società oltre all’intero staff tecnico, è impegnata nella conferma delle atlete.

Oltre duemila ragazzi alla Giornata sulla disabilità

Sono 2100 i ragazzi piemontesi che oggi, 3 dicembre, Giornata internazionale delle persone con disabilità, hanno assistito in contemporanea, in alcune sale cinematografice delle otto province della regione, alla proiezione del film Wonder, nell’ambito della rassegna Right on the Movie promossa dal Comitato diritti umani  del Consiglio regionale e da AgisScuola. Una storia su come la disabilità possa diventare punto di forza e di partenza.La proiezione del film è stata anticipata, al cinema Reposi di Torino, per circa 700 ragazzi delle scuole medie e superiori,  dall’intervento di Massimiliano Sechi, il gamer campione del mondo, oggi mental coach, costretto in sedia a rotelle da focomelia, fondatore del movimento #NOEXCUSES.

“Per me la disabilità non è un problema – ha esordito rivolgendosi ai ragazzi Massimiliano Sechi –  ma un punto di partenza dal quale iniziare a migliorarmi. Se oggi vivo una vita normale, anzi straordinaria, dipende solo dal fatto che un giorno, guardandomi le braccia, ho deciso che l’importante non era ciò che mi mancava, ma ciò che avevo. Oggi è partito un  messaggio di responsabilità e consapevolezza. Ognuno ha un dono e un talento unico. Ciò che viviamo e facciamo è la conseguenza delle nostre convinzioni. Ognuno ha una missione da portare avanti e prima capiamo quale sia prima capiremo  come far brillare il nostro talento”. “Si può essere o diventare disabili in qualunque momento della vita, per una malattia genetica, per un parto nato male, per infortunio sul lavoro o per un incidente stradale. Non è questione che riguarda solo gli altri ma può  e deve riguardare anche noi  in qualunque momento – ha dichiarato il presidente del consiglio regionale del Piemonte e del Comitato diritti Umani, Nino Boeti –  Giornate come quella del 3 dicembre servono a fare il punto su quanto è stato fatto e su quanto resta ancora da fare per combattere le discriminazioni e creare una società sempre più inclusiva. Un’occasione per accendere i riflettori sulle condizioni di vita, le opportunità e i diritti, ma anche sulle discriminazioni, ancora troppo spesso relegate all’invisibilità. La sfida che il nostro sistema di welfare deve affrontare – conclude Boeti –  è quella di riuscire ad assicurare a queste persone l’assistenza sanitaria e sociale, il diritto a vivere una vita indipendente e, più in generale, di essere inclusi nella società con tutte le opportunità di cui godono gli altri cittadini. Molto resta da fare e la politica e le istituzioni sono chiamate ad impegnarsi senza scuse”.All’incontro hanno partecipato anche Barbara De Toma della Divisione Anticrimine della Questura di Torino  e Franco Lepore, presidente della UIC (Unione Italiana Ciechi) di Torino.

FIAIP PIEMONTE E ANCI PIEMONTE INSIEME PER LE POLITICHE TERRITORIALI

I Comuni piemontesi e agenti immobiliari collaboreranno in tema di riqualificazione urbana e turismo

I Comuni piemontesi potranno fruire delle informazioni aggiornate sul mercato immobiliare e dei dati dell’Osservatorio Fiaip Piemonte (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) per indirizzare e supportare le proprie politiche territoriali e abitative. La Federazione italiana agenti immobiliari, infatti ha avviato una collaborazione con Anci Piemonte (Associazione nazionale comuni italiani) che sarà utile anche in tema di turismo e riqualificazione urbana.

Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro a Palazzo di Città tra le due associazioni per approntare un’intesa in materia di valorizzazione e tutela del territorio e del patrimonio immobiliare. L’associazione dei Comuni ha manifestato un forte interesse per le attività della Federazione in particolare per l’Osservatorio immobiliare, considerato come un interessante strumento di analisi del territorio. Non solo: l’Anci ha considerato di interesse pubblico anche gli studi e i convegni organizzati da Fiaip nelle province su questioni come la rigenerazione urbana e l’efficientamento energetico. Al termine dell’incontro si è concordato di redigere un protocollo di collaborazione che ha come temi centrali la nuova informativa sul turismo, in particolare l’impatto sui comuni, e la riqualificazione dei centri urbani.

“Per la prima volta in Italia ci si rende conto che chi conosce il territorio e il mercato degli immobili in maniera particolareggiata, anche nei suoi aspetti più anomali, sono le persone che ci lavorano quotidianamente come gli agenti immobiliari”, commenta Paolo Papi, presidente Fiaip Piemonte. “Le organizzazioni provinciali e regionali Fiaip – aggiunge – potranno quindi fornire informazioni utili sulle condizioni attuali e di previsione del mercato grazie alle conoscenze  acquisite dalla rete di mediatori associati che opera nella maggior parte dei comuni piemontesi”.

“Conoscere i punti di forza e le criticità di un luogo sono premesse indispensabili per orientare azioni di valorizzazione e di stimolo alla crescita – prosegue Claudia Gallipoli responsabile comunicazione del collegio regionale Fiaip -. Siamo fieri che Anci Piemonte abbia deciso di aprire con noi un tavolo di lavoro e di confronto per la promozione del territorio e del patrimonio immobiliare”.

“Anci e Fiaip possono fare molto anche per potenziare il turismo, anche estero, in Piemonte grazie a un reciproco scambio di know how e di competenze, necessario per individuare soluzioni normative utili e rispettose dell’ambiente”, spiega Andrea Monti, delegato al settore estero Fiaip Piemonte e vice presidente Fiaip Alessandria.

“Una delle prime azioni da compiere nei singoli comuni è capire quanto territorio è stato consumato e quali quartieri possono invece essere recuperati”, spiega Papi. “Costruire un nuovo palazzo – aggiunge – significa consumare nuovo territorio rispetto ad aggiornarne uno esistente. Sensibilizzare al recupero urbano è sicuramente un primo passo. Ma ne devono seguire altri per arrivare a risultati concreti come le agevolazioni fiscali. Anci e Fiaip insieme possono creare un tavolo di concertazione coinvolgendo anche con altri organi professionali deputati all’edilizia con cui fare una mappatura dei territori recuperabili e soprattutto presentare proposte per incentivi fiscali che stimolino davvero questo tipo di iniziative. Perché recupero urbano ed efficientamento energetico sono attività strettamente connesse ai costi”.

“E’ un accordo che da tempo pensavamo di fare, perché i Comuni avevano bisogno di riferimenti nel settore immobiliare. Non solo per gli immobili, ma anche per le funzioni di efficientamento energetico  che ricadono su questo mercato”, commenta Mauro Barisone, vice presidente vicario Anci Piemonte.

“Nella nostra Regione ci sono 867 piccoli comuni, tolti i capoluoghi di provincia, il più piccolo è Moncenisio con 37 abitanti – spiega -. Vivono perlopiù di turismo, per le villeggiature estive e le stagioni invernali: Sestriere triplica la popolazione residente, il Lago D’Orta durante il periodo estivo fa sette volte la popolazione residente. In questo contesto, il progetto immobiliare inteso come riqualificazione e riuso degli immobili diventa prioritario. Non solo per il patrimonio pubblico ma anche per quello privato. E’ indispensabile creare le condizioni affinché anche l’imprenditoria edile privata, di chi vive lì, dei residenti, possa muoversi in tal senso. La riqualificazione dell’esistente non può valere solo per gli immobili del Comune. Perché il vero turismo lo fa l’utenza privata”.

“Gli incentivi – prosegue Barisone – possono andare dallo smaltimento del demolito, alla cubatura per costruire, in modo da far rinascere vecchi immobili. Così, per esempio, da una stalla smobilitata possono sorgere nuove case che potranno diventare seconde, terze abitazioni, usate per i turisti, ma al contempo rappresentano nuovi introiti per i comuni.

L’accordo con Fiaip, grazie alla sua rete di agenzie – conclude il vice presidente vicario Anci Piemonte – può rappresentare un volano in questo progetto ma anche per trasmettere informazioni su norme ambientali ed energetiche ai cittadini. Quindi ci auguriamo che l’attuale protocollo possa risolvere parte delle criticità che incontrano cittadini e amministratori”.

La collaborazione tra le strutture di Anci Piemonte e le rappresentanza territoriali di Fiaip Piemonte sarà scandita da almeno due incontri periodici all’anno. E’ stato inoltre istituito un comitato formato da tre membri Anci Piemonte e tre Fiaip Piemonte:

 

Mauro Barisone, vice presidente vicario Anci Piemonte

Marco Orlando, direttore Anci Piemonte

Ignazio Stefano Zanetta, vicepresidente Anci Piemonte

Paolo Papi, presidente Fiaip Piemonte

Claudia Gallipoli, delegata alla comunicazione Fiaip Piemonte

Andrea Monti, delegato al settore estero Fiaip Piemonte

 

(foto:  il Torinese)

Smog, da martedì stop ai veicoli Euro 4

Martedì 4 dicembre dalle 8 alle 19, si fermano a Torino i veicoli diesel euro 4, a causa del superamento dei limiti di polveri sottili. Il Comune ha attivato il primo livello di allerta previsto dalle misure di contenimento , quello “arancio”. Scatta così il primo blocco dell’autunno. Il provvedimento resta in vigore fino al successivo controllo dell’inquinamento, in programma giovedì 6 dicembre.