redazione il torinese

Pensionato finto cieco restituirà all’Inps 60 mila euro

Un pensionato di 77 anni  di Torino è stato denunciato dai carabinieri per truffa aggravata ai danni dello Stato. Dovrà restituire all’Inps oltre 60mila euro per avere incassato per anni la pensione di invalidità senza essere cieco. Nelle riprese dei carabinieri si vede l’anziano mentre va al mercato, coltiva l’orto e sale sul tram  senza l’ausilio del cane guida o del bastone. Dichiaratosi completamente cieco usufruiva anche del parcheggio per invalidi e dei  buoni taxi.

(foto archivio)

Tra storia e futuro il calendario dell’Esercito italiano

A premessa della presentazione è stata ufficializzata la restituzione al Museo Storico Nazionale di Artiglieria di Torino del Mastio, tratteggiando ciò che è avvenuto nei dieci anni di chiusura, con il restauro parziale della sede storica e le prospettive future, in attesa del completamento dei lavori. Il Prof. Alessandro Barbero a riguardo ha effettuato un intervento sulla storia del Mastio

All’evento, organizzato dal Comando Militare Esercito Piemonte e introdotto dal Comandante , Col. Andrea Mulciri hanno partecipato Autorità Civili e Militari.  L’edizione 2019 del CalendEsercito, intitolato “Esercito e Tecnologia – omaggio al Genio Universale”è stata illustrata dal Col. Andrea Bartolucci, Capo di Stato Maggiore del CME Piemonte unitamente alla Dott.ssa Roberta Moschini. Il CalendEsercito 2019, ispirato alla figura di Leonardo, è dedicato ai fondamentali pilastri dell’Esercito Italiano: l’uomo e la tecnologia, componenti complementari e indissolubili per uno strumento militare che, al passo con i cambiamenti repentini dello scenario globale e delle relazioni internazionali, vuole mantenere alti gli standard di efficacia e flessibilità. L’uomo, infatti, è messo da Leonardo al centro dell’universo, così come l’Esercito mette il soldato al centro della propria attenzione. Il calendario, inoltre, presenta un interessante parallelismo tra i disegni del genio e i sistemi d’arma e gli equipaggiamenti a più alto indice tecnologico in servizio o di imminente acquisizione da parte della Forza Armata, mettendo in evidenza il contributo prezioso dell’industria nazionale della Difesa per la sicurezza degli uomini e le donne con le stellette. Il prodotto editoriale presenta in una veste inedita  i sistemi d’arma e gli equipaggiamenti a più alto indice tecnologico in servizio o di imminente acquisizione da parte della Forza Armata, mettendo in evidenza il contributo prezioso dell’industria Difesa per la sicurezza degli uomini e le donne con le stellette. Particolarmente interessante è, a tal riguardo, il parallelismo che viene presentato con analoghi armamenti e dotazioni dei secoli scorsi. Il “CalendEsercito 2019”, realizzato con la collaborazione di Leonardo Spa e Sharp, prodotto da GEMMAGRAF, può essere acquistato online sul sito www.esercito.difesa.it.

 

 

 

Borse di studio, interviene Grimaldi (LeU):

“Se gli studenti chiedono ‘più borse e meno forse’, basta dire loro: abbiamo sempre trovato le risorse anche nelle avversità e, se ce ne fosse bisogno, ne troveremo altre”

Ieri il Presidente Chiamparino è intervenuto all’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico, rispondendo anche agli studenti che chiedevano garanzie sulle risorse per le borse di studio.

Fino al 2010/11, il Piemonte è stato, insieme al Trentino Alto Adige, l’unica Regione ad avere sempre erogato la borsa a tutti gli idonei. Poi è subentrato il governo a guida leghista. Nel 2011/12: 3.657 borsisti su 11.872 idonei, nel 2012/13: 5.025 borsisti su 10.039 idonei.

L’attuale maggioranza è riuscita a fermare il “delitto allo studio” di Cota e riportare giustizia ed eguaglianza in Piemonte. Da anni vengono pagate tutte le borse di studio. I dati sono fortemente in crescita e gli studenti che arrivano da fuori per studiare negli atenei torinesi aumentano non solo grazie al prestigio delle nostre facoltà, ma anche per merito delle politiche sul diritto allo studio degli ultimi anni.

“Non esistono numeri definitivi? Non mi pare ci siano grandi misteri, perché solo dopo il 5 dicembre scopriremo quanti idonei avranno confermato l’iscrizione agli atenei piemontesi. L’unico dato certo è che il numero generale di domande è in aumento. Se le risorse destinate all’Edisu basteranno non potremmo che essere felici, se ne saranno necessarie altre – come ha annunciato Chiamparino – le troveremo dal nostro fondo di riserva” – dichiara il Capogruppo di LeU Marco Grimaldi, e prosegue:

“Noi ci siamo sempre limitati a chiedere una cosa semplice: che la Regione non torni indietro dall’obiettivo raggiunto di garantire le borse al 100% degli idonei. Siamo riusciti a farlo fino a ora, ne siamo orgogliosi e non abbiamo intenzione di polemizzare in alcun modo: chiediamo solo che si continui così, come del resto ha sempre sostenuto tutta la maggioranza del consiglio regionale. Non esistono giochi di sponda e non ci pare opportuno né fondato fare insinuazioni sulla correttezza con cui agiscono gli enti della Regione stessa. Gli studenti difendono i loro diritti e se ci chiedono ‘più borse e meno forse’, basta dire loro: abbiamo sempre trovato le risorse anche nelle avversità e, se ce ne fosse bisogno, ne troveremo altre”.

Dalle Ogr di Torino un messaggio politico

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di Ibis

L’avvertimento del Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ( la pazienza degli imprenditori , di tutte le categorie, nei confronti del governo è al limite) sarà sicuramente risuonato come un forte campanello d’allarme nelle orecchie del vice premier Salvini e della Lega che hanno nel Nord produttivo il loro grande bacino di consensi. Solo il TG1 ,nella nuova versione pentastellata, ha cercato di minimizzare la portata della riunione di Torino e ha fatto seguire , allo striminzito servizio sull’assemblea, una intervista , in vero poco convincente, del prof Ponti, consulente del ministro dei trasporti Toninelli, che ,come già avvenuto in un confronto a “Porta a Porta” con il commissario Tav Foietta, , è apparso molto confuso e di parte nel sostenere l’inutilità della Torino-Lione. L’assemblea di Torino alle OGR, che ha visto insieme 12 associazioni imprenditoriali di categoria, dagli industriali , agli artigiani, agli agricoltori alle cooperative, è stata definita storica. In campo è scesa la ” nazionale del Pil” , ha detto il moderatore , il vice direttore della Stampa Zatterin: in sala 3 mila associati in rappresentanza di aziende che producono il 65% del Prodotto interno lordo e l’80% delle esportazioni italiane. Il Prof Roberto Zucchetti della Bocconi ha riassunto i termini della questione infrastrutture e l’importanza del collegamento Torino-Lione ( ma perchè il TG1 Non ha intervistato anche lui?): a cosa serve costruire una ferrovia mentre oggi si parla di economia dematerializzata? Si è domandato. E perché il corridoio Est- Ovest attraverso le Alpi e verso la Francia è importante? L’Italia esporta soprattutto prodotti dell’industria manifatturiera e per produrli deve importare prodotti grezzi e materie prime, ha detto. E non è vero che è diminuita la quantità di merci che attraversa le Alpi dal Piemonte verso la Francia, il Belgio, l’Inghilterra e la penisola iberica. Zucchetti ha sottolineato come la vecchia galleria , voluta da Cavour, sia del tutto inadeguata anche per la sicurezza: non possono ad esempio transitare contemporaneamente due treni merci nelle due direzioni., né i nuovi grandi convogli che possono portare fino a 60 Tir per volta trainati dalle nuove potenti locomotive. La pendenza nel tunnel è troppa, mentre il nuovo correrebbe praticamente in piano sotto la montagna. Non si capisce, ha aggiunto, come gli ambientalisti siano contrari , preferendo le migliaia di Tir sull’autostrada e i no Tav non abbiano detto nulla sulla costruzione della seconda galleria autostradale del Frejus. Oggi quello che serve è il trasporto combinato treno-camion: il treno pe le lunghe distanze e i camion che dagli interporti portano le merci a destinazione. Tutte le sigle presenti si sono dette convinte dell’utilità del Tav Torino Lione. E alla fine dell’assemblea hanno firmato un documento nel quale è scritto: ” sarebbe inconcepibile fermare i cantieri delle Grandi Opere e rimettere in discussione investimenti infrastrutturali già valutati, discussi, rivisti, progettati ,concordati, finanziati e ormai in corso di realizzazione” E ancora : ” la vera posta in gioco sulla Torino-Lione e sulle altre Grandi Opere Strategiche è soprattutto la realizzazione di una grade opportunità di crescita per l’Italia, una leva per una trasformazione economica e sociale in grado di aumentare la qualità dello sviluppo e di garantire il benessere delle future generazioni”. Nel documento anche una valutazione dei vantaggi ambientali del potenziamento del trasporto ferroviario :un milione di Tir in meno e la riduzione di emissioni inquinanti stimate in 3 milioni di tonnellate equivalenti di CO2. Con il Tav Torino-Lione non si spostano solo merci : si andrebbe da Milano a Parigi in 4 ore e mezza e da Torino a Parigi in 3 ore e mezza. Pe costruirla si creerebbero 5 mila posti di lavoro all’anno per dieci anni , l’Europa finanzierebbe il tunnel per il 50%. Si calcola che interrompere i lavori e non farla più costerebbe all’Italia 4 miliardi, fare la linea 2 miliardi e 900 milioni.

 

 

I “Macchiaioli” secondo “Gli Amici della Biblioteca d’Arte”

Alla GAM di Torino il “dietro le quinte” della mostra in corso da fine ottobre

Fondata il 31 maggio scorso, per essere (insieme all’Archivio Storico e all’Archivio Fotografico) luogo di riferimento specifico per gli studenti e i professionisti legati al mondo dell’arte che vivono a Torino e in tutto il Nord Italia, l’Associazione Amici della Biblioteca d’Arte dei Musei Civici – Fondazione Torino Musei dà avvio, in questo mese di dicembre, alla sua attività con un ciclo di incontri che si terranno alla GAM e che avranno al centro la Biblioteca della Fondazione Torino Musei e il suo patrimonio di libri, documenti e fotografie, strumenti fondamentali per lo storico dell’arte nel suo rapporto con le opere. Le mostre, le ricerche, i libri faranno da filo conduttore delle conversazioni, con l’intento di aprirsi alla cittadinanza, facendo scoprire la Biblioteca e avvicinandola a un lavoro, quello dello storico dell’arte e del curatore, molto concreto e dentro la realtà quotidiana, più di quanto si possa pensare.  Ad aprire gli appuntamenti sarà, il prossimo mercoledì 5 dicembre (ore 18) nella Sala UNO della GAM ( in via Magenta 31, a Torino), la presentazione della mostra “I Macchiaioli. Arte italiana verso la modernità”. Presentazione del tutto particolare. Una sorta di “dietro le quinte” di Una mostra in quattro date: Parigi 1855, Torino 1861, Firenze 1867, Torino 1926. Relatrici Virginia Bertone (curatrice, insieme a Cristina Acidini, della rassegna espositiva) e Silvestra Bietoletti (con Francesca Petrucci, alla guida del coordinamento tecnico-scientifico). Inaugurata lo scorso 25 ottobre nelle sale della GAM, la mostra (in programma fino al 24 marzo del prossimo anno) sta riscuotendo un considerevole interesse da parte del pubblico, registrando in sole 4 settimane la bellezza di 30.000 presenze. Silvestra Bietoletti e Virginia Bertone sveleranno alcuni aspetti dell’impegnativo lavoro di preparazione: la scelta delle opere considerate irrinunciabili, il taglio critico che rinnova la tradizionale presentazione dell’esperienza dei macchiaioli, gli accordi stipulati tra i musei per alcuni tra i prestiti più delicati e infine il contributo della Biblioteca d’Arte dei Musei Civici – Fondazione Torino Musei: il tutto attraverso quattro date, che rappresentano gli snodi cruciali del percorso.L’ingresso é libero fino a esaurimento posti disponibili.

g.m.

E questi i prossimi appuntamenti in calendario:

 

Mercoledì 12 dicembre

Esercizi di lettura. Libri, album, cataloghi

Presentazione del volume di Paolo Mussat Sartor: “Industrial Sanctuaries”, Maschietto editore 2018

Interviene Pier Giovanni Castagnoli

 

Mercoledì 9 gennaio 2019 – Wunderkammer

Come nascono le mostre. Ricerche, archivi, confronti

Presentazione della mostra “Apollinaire e l’invenzione ‘surréaliste’. La grazia sur-reale: vita e miracoli d’arte di Guillaume Apollinaire”. 

Un racconto parlato e cantato di Luca Scarlini

 

Mercoledì 23 gennaio 2019

Vivere di (storia dell’) arte. Professioni, temi, strumenti

“La cornice come ornamento e decorazione”

Orso Maria Piavento: “Decorazioni barocche per altari rinascimentali”

Aurora Laurenti: “Funzione e modelli delle cornici rococò”

 

Mercoledì 30 gennaio 2019

Esercizi di lettura. Libri, album, cataloghi

Presentazione del volume di Dieter Roth: “Pages”, a cura di Elena Volpato, FLAT 2018

 

Mercoledì 6 febbraio 2019

Come nascono le mostre. Ricerche, archivi, confronti

Presentazione della mostra “Madame Reali: cultura e potere da Parigi a Torino. Cristina di Francia e Giovanna Battista di Savoia Nemours (1619-1724)”

Intervengono: Clelia Arnaldi di Balme e Paola Ruffino con Alessandra Giovannini Luca

 

Mercoledì 13 febbraio 2019

Vivere di (storia dell’) arte. Professioni, temi, strumenti

“Gli oggetti d’arte dalle botteghe al museo”

Giampaolo Distefano: “Gli smalti medievali: uso e riuso”

Luca Giacomelli: “Le ceramiche ottocentesche di Palazzo Madama”

 

Per informazioni: amicibibliogam@gmail.com

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Foto

– Cristiano Banti: “In via per la chiesa”, olio su tavola, 1865

– Giovanni Fattori: “Soldati francesi del ’59”, olio su tavola, 1859
-Silvestro Lega: “Una veduta in Piagentina”, olio su tavola, 1863
– Odoardo Borrani: “Il 26 aprile 1859 in Firenze”, olio su tela, 1861

Pere Martin Sec al vino rosso

Un frutto antico il“Martin Sec”, un prodotto tipico del nostro territorio, segnalata tra le migliori “pere tradizionali cuneesi adatte alla cottura”. Un frutto invernale color ruggine dal sapore dolce e dalla polpa croccante, squisita cotta nel vino rosso. Un fine pasto aromatico che apprezzerete.

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Ingredienti

12 Pere Martin Sec

1 Bottiglia di vino rosso corposo

100gr. di zucchero

5 chiodi di garofano

1 stecca di cannella

2 scorze di limone

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Lavare bene le pere, disporle in una pentola in modo che rimangano tutte in posizione verticale, cospargerle con lo zucchero, aggiungere le spezie e le scorze di limone. Coprire il tutto con il vino rosso. Cuocere inizialmente a fuoco vivace poi, ridurre la fiamma, mettere il coperchio e proseguire la cottura per circa un’ora. Togliere le pere, sistemarle in una terrina, lasciar addensare il sugo sino a ridurlo a sciroppo e versarlo sulle pere. Servire a temperatura ambiente.

Paperita Patty

Gli imprenditori: “Pazienza al limite”

Tremila imprenditori grandi e piccoli oggi alle Ogr per dire sì alla tav e allo sviluppo di Torino e del Paese. “Siamo qui perché la nostra pazienza è quasi limite e per mettere insieme 12 associazioni tra cui alcune concorrenti tra loro: artigiani, commercianti, cooperative, industriali”. Se siamo qui “qualcuno si dovrebbe chiedere perché. La politica è  troppo importante per lasciarla solo ai politici”. Queste le parole del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, rilasciate all’Ansa  prima  della manifestazione. “Noi non siamo il partito del PIL, né vogliamo fare un partito. Siamo i protagonisti dell’economia, con impegni, rischi e mutui. E se siamo qui oggi forse è perché si sta superando il senso del limite e della sostenibilità”, ha aggiunto.

 

(Foto Confindustria)

Un anno di cassa integrazione a Mirafiori

Cassa integrazione straordinaria, a Mirafiori, dal 31 dicembre 2018 fino al 29 dicembre 2019. Fca lo ha comunicato alle organizzazioni sindacali. Saranno coinvolti circa 3mila lavoratori e gli  ammortizzatori sociali serviranno per l’avvio produttivo della 500 Elettrica e la formazione dei lavoratori. A inizio 2019 è previsto il trasferimento di lavoratori dall’Agap di Grugliasco a Mirafiori fino a 800 addetti.

I No-Tav: “Imprenditori poco intraprendenti. Pensano solo a non perdere la ricca commessa”

Il movimento No Tav, a proposito della riunione degli industriali alle Ogr,  commenta: “Davvero poco attivismo imprenditoriale si è visto quando la disoccupazione giovanile ha toccato il 40 per cento e  le infrastrutture da nord a sud sono crollate facendo vittime e feriti”. Secondo gli oppositori della Torino-Lione non si erano mai viste ” tante sigle riunirsi dall’inizio della crisi globale per rilanciare l’economia. L’alzata di scudi  esiste solo quando i ben poco intraprendenti imprenditori rischiano di perdere una ricca commessa di soldi pubblici”.

 

(foto il Torinese – archivio)

La Reale Mutua Jacks Torino al campionato serie A2 di softball

Per la terza stagione consecutiva la formazione della Reale Mutua Jacks Torino parteciperà al campionato serie A2 di softball. L’ufficialità è arrivata alla scadenza dei termini d’iscrizione stabiliti dalla Federazione Italiana Baseball e Softball

L’organico 2019 della seconda serie nazionale sarà composto da sedici squadre, ma attualmente ne comprende solo quindici ossia quelle formazioni che hanno già provveduto a formalizzare la procedura d’iscrizione, di cui una è in sospeso ed è al vaglio amministrativo. Per colmare questo divario la FIBS ha aperto il ripescaggio, procedura che avrà termine alle ore 12 del 15 dicembre. Questo è l’organico provvisorio della serie A2 di softball (previste 16 squadre partecipanti): Castionese, Cali Roma Girls, Crocetta, Dynos Verona, Jacks Torino, La Loggia, Legnano, Liburnia (sub-judice), Macerata, Massa, New Bollate, Nuoro, Rovigo, Sestese, Supramonte. Intanto mentre la squadra serra gli allenamenti fra la palestra dell’Istituto Comprensivo Peyron di via Caduti del Lavoro e il tunnel dello stadio del baseball di via Passo Buole, la società oltre all’intero staff tecnico, è impegnata nella conferma delle atlete.