redazione il torinese

Torna Inferno Run, la corsa a ostacoli più diabolica d’Italia

È tra le tendenze sportive che stanno sempre più appassionando l’Italia e anche nel 2019 conferma le sue tre avvincenti tappe, tra Piemonte, Lombardia e Toscana. Dal 19 gennaio prenderà il via la Series italiana di corse a ostacoli più partecipata e diabolica, Inferno Run

Dalle innevate Alpi Marittime, passando per il mare dei milanesi, fino alle colline del Chianti, Inferno Run sarà una sfida soprattutto con se stessi, in cui mettere in gioco le proprie abilità correndo su distanze e percorsi tutti da scoprire. In campo forza, velocità, equilibrio, agilità e resistenza per superare ostacoli naturali e artificiali lungo i tracciati nelle affascinanti location di Prato Nevoso (Cn), Milano e Figline Valdarno (Fi). Proprio in quest’ultima tappa verranno incoronati i migliori obstacle runner della stagione.

 

Sport outdoor e tanto divertimento in ambientazioni uniche: questi gli ingredienti di Inferno Run – dichiara l’organizzatore Niccolò NavaSarà un 2019 ricco di novità, come la prima water edition italiana all’Idroscalo di Milano e nuovi sfidanti ostacoli per gli amanti dell’OCR, acronimo di obstacle course racing. Sempre con l’obiettivo di spingere quante più persone a mettersi alla prova e affrontare i propri limiti, riscoprendo con il sorriso fiducia in sé e determinazione. Tra gli oltre 43mila che hanno praticato in tutta Italia questo sport nel 2018 non ci sono infatti solo atleti, ma anche neofiti e curiosi, di ogni età, che hanno voluto vivere e condividere le emozioni di questa esperienza, molto spesso in team”.

 

INFERNO SNOW

Sabato 19 gennaio Inferno Snow inaugurerà la stagione OCR. Si partirà sempre sulla neve, dalla stazione sciistica Prato Nevoso Ski in provincia di Cuneo, a 1500 m slm. Lo scenario sarà quello delle Alpi Marittime, con la neve e il ghiaccio protagonisti assoluti non solo lungo i 7 km di percorso, con 200 m di dislivello complessivo. Dopo la nuova partenza in salita dalla conca, saranno 20 gli ostacoli da superare, come una rampa di ghiaccio e muri di neve da scavalcare, ma anche pesi da trasportare, tratti di percorso in cui strisciare nella neve e molto altro. Per i competitivi la gara sarà valida per il Campionato Regionale della Federazione Italiana OCR e qualificante agli OCR World Championships. A giocare in casa la Campionessa Italiana 2018 Carol Zenga (Team Inferno), di Venaria (To), insieme ai tantissimi non competitivi, con una partecipazione già oggi raddoppiata rispetto allo scorso anno.

 

INFERNO CITY E MUD

Per la seconda competizione del circuito confermato l’appuntamento domenica 5 maggio all’Idroscalo di Milano con Inferno City. Grazie alla partnership con Gruppo CAP, il gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, l’evento si trasformerà in un’indimenticabile water edition, prima assoluta in Italia. Il tracciato di 8 km porterà gli atleti ad attraversare il ritrovato tempio dello sport outdoor e ad immergersi anche nel suo mare, affrontando i 25 immancabili ostacoli dai nomi infernali, come Lucifero, Giuda Iscariota, Conte Ugolino e Cocito.

 

Gran finale sabato 5 e domenica 6 ottobre nella sua terra d’origine in Toscana, a Figline Valdarno, in provincia di Firenze, con Inferno Mud. Il Norcenni Girasole Village tornerà ad ospitare, tra vigneti, boschi di campagna e colline, la tradizionale edizione fangosa su 12 km con oltre 30 ostacoli. Inferno City e Mud sono tappe del Campionato Italiano OCR, qualificanti ai Campionati Europei e Mondiali, e coinvolgeranno anche i piccoli mudder dai 4 ai 12 anni con Inferno Kids, che sostiene con il proprio ricavato progetti di solidarietà rivolti all’infanzia e ai giovani. A Firenze sarà possibile partecipare domenica 6 ottobre alla Short Course (4 km e 20 ostacoli), aperta ai minori dai 13 anni, che potranno conquistare l’accesso ai Mondiali.

 

I NUMERI DI INFERNO

Cinque edizioni per Inferno, che dalla nascita nel 2014 ha portato 16 mila finisher a tagliare il traguardo. A correre obstacle runner di ogni età, dai 13 ai 71 anni, di cui 1 su 3 donna, individualmente o in squadra, con 2.000 team coinvolti dagli esordi. Grazie al fango infernale sono stati celebrati 1 matrimonio, 4 fidanzamenti e 6 addii al celibato. Con la Baby Inferno, che ha fatto divertire ad oggi 1.000 bambini, sono stati devoluti in beneficenza oltre 15 mila euro.

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Aperte le iscrizioni su www.infernorun.it

Inferno Snow – sabato 19 gennaio – Prato Nevoso, Cuneo

Inferno City – domenica 5 maggio – Idroscalo di Milano

Inferno Mud – sabato 5 e domenica 6 ottobre – Figline Valdarno, Firenze

“La Bella Addormentata” di scena al Teatro Nuovo

L’eccellenza del balletto russo incontra i capolavori di Čajkovskij
Russian Stars in La Bella Addormentata

Arrivano in Italia da Novembre a Febbraio I Russian Stars, stelle della danza classica russa che si aggiungono all’organico del Moscow State Classical BalletAlexey KonkinSergey SmirnovOlga RudakovaAleksandra Troitskaia: artisti eclettici, formati in patria e scelti accuratamente dalla maestra, étoile e produttrice Liudmila Titova, che sarà la loro capofila e impreziosirà il cast con le sue performance. La Compagnia calcherà i palcoscenici italiani portando in scena l’essenza dell’arte coreutica russa con gli intramontabili capolavori di Pëtr Il’ič Čajkovskij: Lo Schiaccianoci, Il Lago dei cigni e La Bella addormentata. Il Moscow State Classical Ballet by Titova è una delle più prestigiose compagnie di giro di balletto classico di tutta la Russia, ed è conosciuta ed apprezzata a livello internazionale. Attualmente diretto da Liudmila Titova, la compagnia si pone come principale obiettivo quello di far conoscere al mondo lo splendore della secolare tradizione russa nel balletto classico, volgendo lo sguardo anche ad un repertorio più contemporaneo, in linea con le esigenze del pubblico odierno. Il Corpo di ballo vanta tra le sue fila non solo le sue 30 talentuose étoile provenienti dalle migliori scuole ed accademie di danza mondiali (come il Teatro Bolshoi, il Teatro Mariinksij e il teatro Stanislavsky and Nemirovich – Danchenko, templi autentici della danza classica), ma si avvale anche della partecipazione di straordinarie star del balletto russo che impreziosiscono la scena ed elevano ulteriormente il profilo tecnico e glamour dello spettacolo. Il Moscow State Classical Ballet di Liudmila Titova è apprezzato dalla critica per la bellezza e l’eleganza dei propri danzatori che, con la fluidità del loro corpo perfettamente unita alla ferrea disciplina, riescono a creare un ensemble coreografico compatto ed armonico, capace di coinvolgere ed ammaliare il pubblico di ogni nazione. Per questo, ciò che distingue questi ballerini, è l’ineccepibile equilibrio con cui armonizzano la tensione alla perfezione del movimento e il rigore stilistico dell’arte del balletto classico. Il risultato è una tecnica pulita e raffinata esibita sul palco con grande naturalezza ed impreziosita dalle eccelse doti espressive dei ballerini che contribuiscono a rendere l’interpretazione impeccabile in tutte le sue sfaccettature.

Lo staff coreografico del Russian Stars – Moscow State Classical Ballet by Titova è fra i migliori possibili e cura con meticolosità le performance della Compagnia coniugando elementi di ricerca e innovazione al repertorio classico, nel rispetto dell’eredità coreografica del balletto russo.

***

Liudmila Titova

A soli 19 anni è protagonista di celebri balletti di repertorio come Cenerentola, Lo Schiaccianoci, La Bella addormentata, Giselle, Bolero e tantissimi altri. Dal 2010 lavora con il Moscow State Classical Ballet e da tre anni ne è a capo come general manager. Con il suo ingresso ha riorganizzato l’intera società ed ha apportato una serie di innovazioni scenografiche, decorative ed un rinnovamento totale dei costumi dei danzatori . Questi ultimi sono tutti professionisti laureati nelle più grandi accademie russe.

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Ulteriori informazioni su www.russianstars.altervista.org

Pagina facebook: Russian Stars & Moscow State Classical Ballet by Titova

prevendite www.ticketone.it 

"La Bella Addormentata" di scena al Teatro Nuovo

L’eccellenza del balletto russo incontra i capolavori di Čajkovskij
Russian Stars in La Bella Addormentata

Arrivano in Italia da Novembre a Febbraio I Russian Stars, stelle della danza classica russa che si aggiungono all’organico del Moscow State Classical BalletAlexey KonkinSergey SmirnovOlga RudakovaAleksandra Troitskaia: artisti eclettici, formati in patria e scelti accuratamente dalla maestra, étoile e produttrice Liudmila Titova, che sarà la loro capofila e impreziosirà il cast con le sue performance. La Compagnia calcherà i palcoscenici italiani portando in scena l’essenza dell’arte coreutica russa con gli intramontabili capolavori di Pëtr Il’ič Čajkovskij: Lo Schiaccianoci, Il Lago dei cigni e La Bella addormentata. Il Moscow State Classical Ballet by Titova è una delle più prestigiose compagnie di giro di balletto classico di tutta la Russia, ed è conosciuta ed apprezzata a livello internazionale. Attualmente diretto da Liudmila Titova, la compagnia si pone come principale obiettivo quello di far conoscere al mondo lo splendore della secolare tradizione russa nel balletto classico, volgendo lo sguardo anche ad un repertorio più contemporaneo, in linea con le esigenze del pubblico odierno. Il Corpo di ballo vanta tra le sue fila non solo le sue 30 talentuose étoile provenienti dalle migliori scuole ed accademie di danza mondiali (come il Teatro Bolshoi, il Teatro Mariinksij e il teatro Stanislavsky and Nemirovich – Danchenko, templi autentici della danza classica), ma si avvale anche della partecipazione di straordinarie star del balletto russo che impreziosiscono la scena ed elevano ulteriormente il profilo tecnico e glamour dello spettacolo. Il Moscow State Classical Ballet di Liudmila Titova è apprezzato dalla critica per la bellezza e l’eleganza dei propri danzatori che, con la fluidità del loro corpo perfettamente unita alla ferrea disciplina, riescono a creare un ensemble coreografico compatto ed armonico, capace di coinvolgere ed ammaliare il pubblico di ogni nazione. Per questo, ciò che distingue questi ballerini, è l’ineccepibile equilibrio con cui armonizzano la tensione alla perfezione del movimento e il rigore stilistico dell’arte del balletto classico. Il risultato è una tecnica pulita e raffinata esibita sul palco con grande naturalezza ed impreziosita dalle eccelse doti espressive dei ballerini che contribuiscono a rendere l’interpretazione impeccabile in tutte le sue sfaccettature.

Lo staff coreografico del Russian Stars – Moscow State Classical Ballet by Titova è fra i migliori possibili e cura con meticolosità le performance della Compagnia coniugando elementi di ricerca e innovazione al repertorio classico, nel rispetto dell’eredità coreografica del balletto russo.

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Liudmila Titova

A soli 19 anni è protagonista di celebri balletti di repertorio come Cenerentola, Lo Schiaccianoci, La Bella addormentata, Giselle, Bolero e tantissimi altri. Dal 2010 lavora con il Moscow State Classical Ballet e da tre anni ne è a capo come general manager. Con il suo ingresso ha riorganizzato l’intera società ed ha apportato una serie di innovazioni scenografiche, decorative ed un rinnovamento totale dei costumi dei danzatori . Questi ultimi sono tutti professionisti laureati nelle più grandi accademie russe.

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Ulteriori informazioni su www.russianstars.altervista.org

Pagina facebook: Russian Stars & Moscow State Classical Ballet by Titova

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Ora serve un “centro dinamico”

Di Giorgio Merlo

Anche se da molte parti si continua a predicare che destra, sinistra e centro sono categorie ideologiche del passato e quindi da archiviare definitivamente, non passa giorno che molti commentatori ed opinionisti di svariata natura sostengano la necessità, se non l’urgenza, di riavere nella dialettica politica concreta, una cultura di governo e una classe dirigente che sappia interpretarla senza ricorrere alla divisione, alla radicalizzazione dello scontro e alla delegittimazione radicale dell’avversario. Insomma, fuor di metafora, anche in un’epoca come quello contemporanea forse è necessario che faccia irruzione quello che Mino Martinazzoli definiva come “centro dinamico”. Per non citare l’ormai celebre slogan degasperiano del “centro che guarda a sinistra”. Ora, e’ a tutti noto che durante l’intera seconda repubblica il cosiddetto “centro” e’ stato il bersaglio preferito da demolire in ogni modo ed in ogni forma. E questo perché il dogma del maggioritario prevedeva il dio bipolarismo che non tollerava posizioni intermedie. Ovvero, “o di qua o di là” per dirla con i politologi alle vongole che hanno comunque dominato e condizionato l’evoluzione della politica italiana. Salvo poi prendere atto che il bipolarismo, cancellando e ridicolizzando ogni posizione intermedia, finiva inesorabilmente per radicalizzare il confronto politico, distruggere l’avversario rinunciando, al contempo, ad ogni forma di progetto politico a lunga scadenza perché l’unico elemento che contava era quello di avere un voto in più dello schieramento avverso. Con tanti saluti ad una vera e propria cultura di governo dove la costruzione del progetto era sacrificato sull’altare del pallottoliere. Ecco perché oggi, in un clima politico diverso da quello del passato ma altrettanto dominato da una profonda divisione che rasenta l’incomunicabilità, la presenza di una cultura politica che sappia
coniugare cultura di governo, centralità della mediazione, composizione degli interessi, senso delle istituzioni, riconoscimento del pluralismo e della complessità e apertura al dialogo e al confronto, diventa quasi un imperativo morale più che non una esigenza politica. Insomma, una sorta di “centro dinamico”, appunto, che sia in grado di rilanciare la politica senza cadere nel
consociativismo da un lato o nella delegittimazione politica dall’altro di chiunque non condivida la
propria opinione. Una funzione che, in epoca diversa, hanno assolto ed adempiuto forze e
movimenti politici che affondavano le loro radici nella storia, nel filone e nella cultura del
cattolicesimo politico italiano. Ed è proprio questo l’elemento decisivo che oggi porta molti
opinionisti a sostenere che la presenza politica di un partito/movimento politico di centro e
riconducibile alla tradizione del cattolicesimo democratico e sociale, possa essere di grande aiuto
non solo per il futuro di quella corrente ideale ma soprattutto per la salute della stessa democrazia italiana. Per garantire da un lato una vera democrazia dell’alternanza e, nello specifico, per evitare che lo scontro politico permanente crei le condizioni per un indebolimento dello stesso tessuto democratico del nostro paese. Quindi, quando si parla di riattualizzare, riscoprire e rilanciare nella concreta dialettica politica italiana la cultura popolare e cattolico democratica di ispirazione cristiana, non lo si fa solo per rispondere ad un astratto dato di protagonismo ideale o per un testardo attaccamento al passato.


No, oggi serve anche e soprattutto una forza politica che sappia ridare spazio e voce a quella
cultura e a quella prassi che per svariati decenni ha consentito alla democrazia italiana di crescere
e di consolidarsi senza strappi e senza scorciatoie autoritarie. E non sono solo i sondaggi che
possono indurre a rinunciare a questo progetto politico perché, al di là delle intenzioni di voto
momentanee, è indubbio che senza una presenza politica che recuperi il senso delle istituzioni e la
incanali in un solco di autentica cultura di governo, la geografia politica italiana rischia di essere
esposta a tentazioni di ogni genere. E, sotto questo profilo, sarebbe perfettamente inutile, nonché
ormai improponibile, pensare di riportare le lancette della storia indietro nel tempo. Ovvero, di
ridare fiducia a partiti come il Pd e Forza Italia che avendo, di fatto, fallito sul terreno della
progettualità politica, non possono più ambire a giocare un ruolo di reale e credibile alternativa all’attuale maggioranza di governo o, in subordine, alla futura coalizione di centro destra. La fase politica che si è aperta richiede, come ovvio, nuovi soggetti politici e nuovi progetti politici. E un “centro dinamico”, adesso, e’ indispensabile per ridare qualità alla democrazia e un futuro
credibile alla stessa stabilità di governo. Ed è per questo motivo che e’ necessaria e sempre più indispensabile una presenza politica popolare, cattolico democratica e di ispirazione cristiana nel
nostro paese.

Ora serve un "centro dinamico"

Di Giorgio Merlo
Anche se da molte parti si continua a predicare che destra, sinistra e centro sono categorie ideologiche del passato e quindi da archiviare definitivamente, non passa giorno che molti commentatori ed opinionisti di svariata natura sostengano la necessità, se non l’urgenza, di riavere nella dialettica politica concreta, una cultura di governo e una classe dirigente che sappia interpretarla senza ricorrere alla divisione, alla radicalizzazione dello scontro e alla delegittimazione radicale dell’avversario. Insomma, fuor di metafora, anche in un’epoca come quello contemporanea forse è necessario che faccia irruzione quello che Mino Martinazzoli definiva come “centro dinamico”. Per non citare l’ormai celebre slogan degasperiano del “centro che guarda a sinistra”. Ora, e’ a tutti noto che durante l’intera seconda repubblica il cosiddetto “centro” e’ stato il bersaglio preferito da demolire in ogni modo ed in ogni forma. E questo perché il dogma del maggioritario prevedeva il dio bipolarismo che non tollerava posizioni intermedie. Ovvero, “o di qua o di là” per dirla con i politologi alle vongole che hanno comunque dominato e condizionato l’evoluzione della politica italiana. Salvo poi prendere atto che il bipolarismo, cancellando e ridicolizzando ogni posizione intermedia, finiva inesorabilmente per radicalizzare il confronto politico, distruggere l’avversario rinunciando, al contempo, ad ogni forma di progetto politico a lunga scadenza perché l’unico elemento che contava era quello di avere un voto in più dello schieramento avverso. Con tanti saluti ad una vera e propria cultura di governo dove la costruzione del progetto era sacrificato sull’altare del pallottoliere. Ecco perché oggi, in un clima politico diverso da quello del passato ma altrettanto dominato da una profonda divisione che rasenta l’incomunicabilità, la presenza di una cultura politica che sappia
coniugare cultura di governo, centralità della mediazione, composizione degli interessi, senso delle istituzioni, riconoscimento del pluralismo e della complessità e apertura al dialogo e al confronto, diventa quasi un imperativo morale più che non una esigenza politica. Insomma, una sorta di “centro dinamico”, appunto, che sia in grado di rilanciare la politica senza cadere nel
consociativismo da un lato o nella delegittimazione politica dall’altro di chiunque non condivida la
propria opinione. Una funzione che, in epoca diversa, hanno assolto ed adempiuto forze e
movimenti politici che affondavano le loro radici nella storia, nel filone e nella cultura del
cattolicesimo politico italiano. Ed è proprio questo l’elemento decisivo che oggi porta molti
opinionisti a sostenere che la presenza politica di un partito/movimento politico di centro e
riconducibile alla tradizione del cattolicesimo democratico e sociale, possa essere di grande aiuto
non solo per il futuro di quella corrente ideale ma soprattutto per la salute della stessa democrazia italiana. Per garantire da un lato una vera democrazia dell’alternanza e, nello specifico, per evitare che lo scontro politico permanente crei le condizioni per un indebolimento dello stesso tessuto democratico del nostro paese. Quindi, quando si parla di riattualizzare, riscoprire e rilanciare nella concreta dialettica politica italiana la cultura popolare e cattolico democratica di ispirazione cristiana, non lo si fa solo per rispondere ad un astratto dato di protagonismo ideale o per un testardo attaccamento al passato.

No, oggi serve anche e soprattutto una forza politica che sappia ridare spazio e voce a quella
cultura e a quella prassi che per svariati decenni ha consentito alla democrazia italiana di crescere
e di consolidarsi senza strappi e senza scorciatoie autoritarie. E non sono solo i sondaggi che
possono indurre a rinunciare a questo progetto politico perché, al di là delle intenzioni di voto
momentanee, è indubbio che senza una presenza politica che recuperi il senso delle istituzioni e la
incanali in un solco di autentica cultura di governo, la geografia politica italiana rischia di essere
esposta a tentazioni di ogni genere. E, sotto questo profilo, sarebbe perfettamente inutile, nonché
ormai improponibile, pensare di riportare le lancette della storia indietro nel tempo. Ovvero, di
ridare fiducia a partiti come il Pd e Forza Italia che avendo, di fatto, fallito sul terreno della
progettualità politica, non possono più ambire a giocare un ruolo di reale e credibile alternativa all’attuale maggioranza di governo o, in subordine, alla futura coalizione di centro destra. La fase politica che si è aperta richiede, come ovvio, nuovi soggetti politici e nuovi progetti politici. E un “centro dinamico”, adesso, e’ indispensabile per ridare qualità alla democrazia e un futuro
credibile alla stessa stabilità di governo. Ed è per questo motivo che e’ necessaria e sempre più indispensabile una presenza politica popolare, cattolico democratica e di ispirazione cristiana nel
nostro paese.

Il Lessico finanziario

Beppe Ghisolfi è un professore prestato alla Finanza e, come aveva fatto un tempo il maestro Alberto Manzi, insegnando agli italiani a leggere con la indimenticabile trasmissione televisiva “Non è mai troppo tardi”, cerca di far apprendere agli italiani i rudimenti del linguaggio finanziario

Il paragone con il maestro Manzi sembrerebbe azzardato, ma non lo è, perché gli italiani, a parte alcuni termini come la parola “spread”, che è entrata nel patrimonio comune, in fatto di Finanza non sanno nulla. Edito dalla Casa Editrice Nino Aragno, il terzo volume di Beppe Ghisolfi sul Lessico finanziario racchiude una serie di interviste ad alcuni personaggi significativi del mondo bancario che forniranno la loro chiave di lettura di un sistema della Finanza sconosciuto ai più. Se alcuni tracolli finanziari avvengono più in Italia che in altri Paesi è perché da noi la conoscenza finanziaria è inferiore a quella di altre nazioni e c’è un gap da colmare in quest’ambito. A questo proposito, se sapere aude, l’opera di Beppe Ghisolfi è quanto mai meritoria per coprire queste carenze. L’opera segue la scia del “Manuale” e di “Banchieri” e ne è la logica continuazione. La prefazione è di Antonio Patuelli, presidente dell’ Abi (Associazione Bancaria Italiana ), di cui Beppe Ghisolfi è stretto collaboratore. Intervengono nel libro, che si legge con interesse, altri Guru della Finanza: Luigi Abete, Magda Bianco, Angelo De Mattia, Gian Maria GrosPietro, Giuseppe Guzzetti, Mauro Maria Marino, Mario Nava, Gianfranco Torriero, Maurizio Sella , Giovanni Sabatini, Corrado Passera, Domenico Siniscalco, Flavio Valeri, Gavino Sanna, Aldo Alessandro Mola, Alessandro Profumo. Dire che il libro si legge tutto d’un fiato sarebbe un po’ troppo, ma anche per i Gialli, talvolta si torna indietro per capire meglio un passaggio e, in tema di finanza, è quanto mai necessario colmare le nostre lacune, a tutti i livelli. Il vocabolario della Finanza vi sarà utile per acquisire consapevolezza dei vostri diritti e interessi. Leggetelo, dal 15 gennaio sarà in libreria, ma anche su Amazon.

Tommaso Lo Russo

 

MAD FOR SCIENCE: 1600 LICEI SCIENTIFICI  IN GARA PER REALIZZARE IL LABORATORIO DEI PROPRI SOGNI

Esteso a tutto il territorio nazionale il concorso lanciato in Piemonte nel 2017. 75mila euro al primo team classificato

Sono aperte le iscrizioni al concorso Mad for Science, promosso da DiaSorin, rivolto ai licei scientifici di tutta Italia che sono invitati a concorrere per vincere un premio in denaro da investire nell’implementazione del laboratorio di scienze del proprio istituto. Il Bando di Concorso 2018/2019 di Mad for Science invita gli studenti dei Licei scientifici a ideare una serie di esperienze didattiche di laboratorio coerenti con gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 promossa dall’ONU, e progettarne l’implementazione nel laboratorio scientifico della scuola. I progetti riguarderanno in concreto iniziative volte a promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico; conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile e proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre. Entro il 25 gennaio 2019 ciascun liceo dovrà caricare la scheda di progetto sul sito www.madforscience.it, indicando il team di lavoro composto da 5 studenti e il docente di Scienze referente del progetto. Una Commissione di esperti in ambito tecnico-scientifico valuterà le schede di progetto pervenute e selezionerà le 50 candidature migliori entro il 5 febbraio 2019. I progetti dei 50 Licei selezionati dovranno essere caricati sul sito www.madforscience.it entro e non oltre il16 aprile 2019Entro il 10 maggio 2019 verranno selezionate le 8 proposte progettuali più interessanti che presenteranno i loro progetti in occasione della Mad for Science Challenge 2019, che avrà luogo entro la fine di maggio di fronte a una Giuria composta da professionisti della comunicazione ed esponenti della comunità scientifica, che eleggerà i vincitori. I primi due licei classificati verranno premiati con l’implementazione del biolaboratorio (per un valore massimo rispettivamente di 50.000 25.000 euro) e la fornitura dei relativi materiali di consumo (fino a un massimo rispettivamente di 5.000 2.500 euro all’anno per 5 anni a partire dall’anno 2019). La Giuria assegnerà anche un Premio Speciale di Comunicazione al team che – tra gli 8 finalisti – si sarà distinto per la qualità della presentazione e le competenze di public speaking. Il premio consiste nell’assegnazione di 10.000 euro per l’acquisto di materiale vario da laboratorio. “Il mondo della scienza attraversa una fase contraddittoria. Da un lato sono sollevate critiche ingiustificate, frutto della non conoscenza; dall’altro, anche grazie alla tecnologia, ci sono opportunità incredibili per conoscere e contrastare gravi patologie. Questa iniziativa vuole offrire agli studenti italiani un’occasione per sviluppare lo studio e l’amore per la scienza e la tecnologia, confidando possano valutare le opportunità universitarie che l’Italia è in grado di offrire. È per questo motivo che DiaSorin, leader mondiale nel settore della diagnostica in vitro, ha scelto di mettere la sua esperienza e le sue risorse a disposizione delle scuole con il progetto Mad for Science, offrendo agli scienziati di domani una possibilità concreta di crescere” ha ricordato Carlo Rosa, Amministratore delegato DiaSorin. Le prime due edizioni del Mad for Science sono state vinte dall’IIS Nicola Pellati (indirizzo liceo scientifico Galileo Galilei) di Nizza Monferrato (At) e dall’Istituto Statale Augusto Monti di Asti. Per ulteriori informazioni sul concorso, si rimanda al sito www.madforscience.it

Un mese di eventi per il compleanno di Eataly

Domenica  27 gennaio 2019 Eataly Torino Lingotto compie 12 anni: è iniziato così un mese ricchissimo di eventi ed iniziative speciali per festeggiare il compleanno nel migliore dei modi
 
Eataly Torino Lingotto compie 12 anni
Tanti eventi, cene e appuntamenti per festeggiare insieme il compleanno di Eataly!
Il 27 gennaio 2007 ha aperto al pubblico il primo Eataly, a Torino nel quartiere Lingotto, in quella che fu la fabbrica Carpano: nasce così il primo centro enogastronomico di Alti Cibi dedicato a mangiare, comprare e imparare, cui negli anni successivi seguiranno altri 37 punti vendita, in Italia e all’estero.
Quest’anno, in occasione del dodicesimo compleanno, Eataly dedica l’intero mese di gennaio ai festeggiamenti: numerosi prodotti saranno, come di consueto, proposti in offerta e a prezzi scontati e molti a 1 euro. E non solo: ecco di seguito gli eventi principali.
 
Degustando: 12 chef per i 12 anni 
In occasione del compleanno, una cena gourmet in compagnia di 12 chef, tra cui molti stellati Michelin, che proporranno 12 piatti studiati per l’occasione. Verranno a trovarci anche 12 cantine vinicole, 12 Maestri del Gusto di Torino e Provincia, 12 produttori dagli Eataly di tutta Italia! 
Gli chef ospiti: 
Alessandro Mecca | Ristorante Spazio7, Torino – 1 Stella Michelin 
Andrea Larossa | Ristorante Larossa, Alba (CN) – 1 Stella Michelin 
Cesare Grandi | Ristorante La Limonaia, Torino 
Claudio Vicina | Ristorante Casa Vicina, Torino – 1 Stella Michelin 
Fabrizio Tesse e Marco Miglioli | Ristorante Carignano, Torino – 1 Stella Michelin 
Gigi Sanna | Gigi Cucina Urbana, Torino 
Ivan Milani | Pont de Ferr, Milano 
Lorenzo Careggio | EraGoffi, Torino 
Marcello Trentini | Ristorante Magorabin, Torino – 1 Stella Michelin 
Matteo Baronetto | Del Cambio, Torino – 1 Stella Michelin 
Nicola Somma | Cannavacciuolo Bistrot, Torino – 1 Stella Michelin 
Stefano Sforza | Les Petites Madeleines, Torino 
Giovedì 24 gennaio – Ore 19.30
60 €, in promozione a 50  € fino all’11 gennaio
Mani in pasta! 
Due appuntamenti gratuiti a cura dei responsabili della Panetteria di Eataly: nel mese di gennaio, mani in pasta, vedremo come realizzare il pane Rustic e la focaccia Romana! 
Il pane Rustic 
Sabato 12 gennaio – Ore 17.30  
La Romana 
Sabato 26 gennaio – Ore 17.30 
 
Cena con Nando e Giorgia: Atto I e atto II 
Due grandi appuntamenti a tavola, a cura di Nando Fiorentini e Giorgia Sasso, responsabili della Pescheria di Eataly. L’occasione per assaporare il migliore pesce fresco con il racconto e i suggerimenti degli Esperti. 
La grande cena del pescatore 
Giovedì 17 gennaio – Ore 20.00
50 €, vini inclusi
 

La polenta incontra il mare 
Giovedì 31 gennaio – Ore 20.00
50 €, vini inclusi
 
A spasso per Eataly 
Un tour attraverso il negozio per celebrare la torinesità e la tradizione piemontese in 12 tappe con 12 degustazioni e 12 partecipanti: un’esperienza unica tra i reparti e i laboratori di produzione a vista per conoscere i nostri esperti che ti sveleranno i segreti del mestiere con tante degustazioni guidate! 
Mercoledì 16 gennaio – Ore 18.30
Mercoledì 30 gennaio – Ore 18.30
20 € 
 

 

Cena del bollito con La Granda e Alessandro Boglione 
Una cena speciale in collaborazione con La Granda e lo chef Alessandro Boglione: saranno proposti 7 tagli tipici del bollito alla piemontese, rigorosamente di carne di razza bovina Piemontese Fassona, Presidio Slow Food. Non mancheranno le salse di accompagnamento, i plin in brodo e un dolce tipico della nostra terra. 
Giovedì 10 gennaio – Ore 20.00
40 €, vini inclusi
 
Mani in pasta con… Plin! 
Nel nuovo pastificio di Eataly Lingotto, potrai vestire i panni di uno sfoglino o una sfoglina per una sera: avrai la possibilità di entrare in laboratorio, mettere le mani in pasta e creare i celebri agnolotti piemontesi, da gustare poi al termine della lezione con un buon calice di vino! 
Martedì 15 gennaio – Ore 19.30
Martedì 22 gennaio – Ore 19.30
Martedì 29 gennaio – Ore 19.30
35 €
 

 

Il fritto di pesce 
Al Ristorante di pasta e pizza, il mercoledì troverai in Menu il grande fritto di pesce, con il pescato proveniente dal mar Mediterraneo: gamberi rosa, calamari, totani e acciughe per festeggiare insieme i 12 anni di Eataly 
Mercoledì 9, 16, 23 30 gennaio – A pranzo e cena
15,50 €
 

 
Ostriche che weekend! 
Eataly, in collaborazione con Business France Italia (Agenzia Pubblica Francese per lo Sviluppo Internazionale delle aziende francesi) propone una lezione frontale con racconto e degustazione delle raffinate ostriche francesi. Le ostriche sono prodotti del mare unici, dall’ineguagliabile valore nutrizionale e frutto di un affinamento naturale: a Eataly Lingotto due appuntamenti imperdibili per scoprirle! 
Sabato 12 gennaio – Ore 16.00
Domenica 13 gennaio – Ore 10.00
15 €
 

 
La bagna cauda… tutti i venerdì! 
Quale modo migliore per festeggiare i 12 anni di Eataly se non con una buona e piemontesissima bagna cauda: ogni venerdì potrai partecipare ad una cena conviviale davvero originale, durante la quale degusterai due tipologie di bagna cauda: quella con le acciughe siciliane e quella con le acciughe del Mar Cantabrico. Il dessert sarà un gelato speciale allo zabaione. 
Venerdì 18 gennaio – Ore 19.30
Venerdì 25 gennaio – Ore 19.30
Venerdì 1 febbraio – Ore 19.30
40 € 
 

 
Il corso per i più piccoli: un compleanno di marzapane! 
Appuntamento speciale per i bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni. I piccoli partecipanti realizzeranno una torta da farcire con la crema e personalizzare con il marzapane, insieme alle Maestre della Didattica di Eataly Lingotto. A seguire una golosa merenda. 
Domenica 20 gennaio – Ore 15.00
15 € 
 

 
La gara di torte 
Ritorna per il compleanno la tradizionale sfida di pasticceria di Eataly Lingotto: quest’anno, per celebrare l’ultimo arrivato nella famiglia di Eataly, il nuovissimo Eataly Las Vegas inaugurato il 27 dicembre, i partecipanti dovranno preparare torte della tradizione americana, e una giuria di esperti valuterà tutte le proposte in gara! 
Domenica 27 gennaio – Ore 10.30
10 € 
 

 
Le aste a prezzi sostenibili 
Doppio appuntamento con la tradizionale asta di Eataly Lingotto: a gennaio potrai aggiudicarti a prezzi d’ingrosso la frutta e la verdura di stagione e il miglior pescato del giorno, palette alla mano! 
Asta della frutta e verdura 
Venerdì 18 gennaio  – Ore 17.00 
Asta del pesce 
Mercoledì 30 gennaio – Ore 17.30 

Uomo abusava della figlia 14enne della compagna

DALLA LIGURIA     Un uomo residente nel Ponente ligure è stato condannato a 10 anni di reclusione per aver abusato della figlioletta della compagna. La ragazzina all’epoca dei fatti aveva meno di 14 anni. Per l’accusa di violenza sessuale aggravata, dal pm del tribunale di Imperia  era giunta la richiesta di 6 anni e 6 mesi. Le violenze violenze sono state subite dalla bambina in Liguria e  nel Lazio.