redazione il torinese

AGRICOLTURA, UNCEM: POSITIVA LA NASCITA IN PIEMONTE DELLA "BANCA DELLA TERRA"

 A VANTAGGIO DI IMPRESE, TERRITORI, PAESAGGIO, CRESCITA ECONOMICA” 

Uncem ritiene positiva la nascita in Piemonte della “Banca della terra”, prevista nel nuovo Testo unico dell’Agricoltura diventato legge ieri a seguito dell’esame e del voto in Consiglio regionale. Uncem ritiete strategiche e fondamentali, in particolare nelle aree montane,  la razionalizzazione fondiaria dei terreni  agricoli, attuata attraverso la ricomposizione fondiaria, l’ampliamento e il riordino delle proprietà polverizzate, l’arrotondamento delle superfici dei fondi, la rettificazione dei confini, la fusione delle particelle e la realizzazione delle eventuali opere infrastrutturali necessarie e di miglioramento fondiario.
La Banca della terra dovrà permettere un buon riutilizzo di terreni incolti, abbandonati, frammentati, dei quali si conosce o non è noto il proprietario. “Assieme alla nascita delle Associazioni fondiarie – spiega il Presidente Uncem Piemonte, Lido Riba – questo catasto di terreni e l’intera operazione dovrà favorire le imprese agricole esistenti, la nascita di nuove, con conseguenti positive ricadute per i territori, per la crescita economica, per il contrasto all’abbandono di aree montane e collinari. È un tema sul quale Uncem crede e da sempre puntiamo”.   La Banca regionale della terra consiste in un sistema informativo liberamente consultabile, contenente  l’elenco aggiornato dei terreni silenti, incolti o abbandonati.  L’elenco comprende altresì i terreni e i fabbricati di proprietà pubblica e privata,  idonei per l’attività agricola e disponibili per la vendita, la locazione e la concessione in comodato d’uso  gratuito.  Uncem ha chiesto alla Regione che la mappatura dei terreni incolti, abbandonati o dei quali non si conosce il proprietario venga effettuata all’interno del “Censimento nazionale dell’agricoltura”, al via quest’anno. E che gli Enti locali non siano lasciati soli. “La legge prevede che l’elenco delle particelle sia fatto dalle Unioni di Comuni – evidenzia Riba – Riteniamo però per molti Enti questo onere non sia accettabile. L’agricoltura non è più competenza diretta dei Comuni e delle Unioni. Dunque serve un supporto. I rilevatori del censimento dell’agricoltura possono vedere aggiunti tra i loro compiti il supporto ai Comuni nel mappare cosa è incolto, abbandonato, oltre che le particelle silenti”.  Questi terreni – secondo quanto previsto dalla legge – una volta censiti possono essere assegnati a favore di imprenditori agricoli e delle A ssociazioni fondiarie legalmente costituite, una ventina oggi in Piemonte, prima Regione in Italia ad aver legiferato in materia già due anni fa.

Il boom natalizio degli hotel torinesi

Positivo il bilancio degli hotel torinesi durante le vacanze natalizie, con  i ricavi in aumento  del 21,7% rispetto al 2017. I dati sono dell’Osservatorio alberghiero della Camera di commercio, in collaborazione con Turismo Torino e Provincia e le associazioni del settore. L’aumento si registra anche rispetto a centri importanti come Milano e Bologna. Tra la vigilia di Natale  e il 5 gennaio sale dell’11,1% rispetto all’anno prima il tasso medio di occupazione delle camere, fino al 54,8% (precedentemente 49,3%), e del 9,6% il prezzo medio di vendita: dagli 83,7 euro del 2017 ai 91,7 del 2018.
   

Serie A2, la Reale Mutua Torino 81 Iren ospita la Crocera Stadium

A quattro settimane di distanza dall’ultima partita – la bella vittoria casalinga contro il Lavagna 90 – la Reale Mutua Torino 81 Iren torna in campo

Domani alle 18.30  alla piscina Monumentale di Torino i ragazzi di coach Simone Aversa debutteranno nel nuovo anno contro la Crocera Stadium, squadra che nelle prime quattro giornate del campionato di A2 ha raccolto altrettante sconfitte e che arriverà sotto la Mole con ovvio desiderio di riscatto. In vista del match ha parlato Gianluca Loiacono: “La gara di sabato sarà la prima dopo qualche settimana di pausa dal campionato. Nessuna partita che si affronta dopo una sosta è banale e quella contro il Crocera Stadium non farà eccezione. In queste settimane abbiamo lavorato bene e abbiamo avuto modo di effettuare allenamenti congiunti anche con Savona. Ci sentiamo pronti per questo inizio di 2019, sperando di festeggiare il ritorno in vasca davanti al nostro pubblico con un successo. Fondamentale sarà l’approccio al match. In questa stagione devo ammettere che siamo sempre stati concreti a inizio gara, perdendoci un po’ sul finale. Dovremo provare a crescere proprio su questo aspetto, ovvero sulla tenuta mentale durante tutto l’arco del match. La concentrazione in tutti e quattro i parziali è per noi d’obbligo, soprattutto in questo campionato di serie A2 che si è rivelato, già in queste quattro giornate, molto combattuto. Dobbiamo anche tenere in considerazione che tutte le squadre che andremo ad affrontare in questa stagione ci affronteranno con le motivazioni a mille, in quanto siamo una retrocessa dalla massima serie, e cercheranno di strappare un risultato positivo contro di noi, specialmente quando saranno ospiti alla Piscina Monumentale. Giocheranno con la testa libera, cercando di cogliere ogni singola opportunità. Il nostro compito sarà quello di scendere in vasca determinati, con in testa l’obiettivo di concretizzare al meglio le situazioni che ci capiteranno e concedendone il meno possibile.”

 

Risultati e classifica della serie A2 a questo link

Foto Claudio Ferrero

ALESSI (FDI): “VIVIBALON MANIFESTA ACCANTO AL COMITATO OLTRE DORA, CONTRO IL BANDO A CUI HA PARTECIPATO”

Posso capire il manifestare dei venditori di Barattolo che non vogliono andare via da Borgo Dora spalleggiati dai soliti anarchici, ma non trovo corretto la partecipazione dell’associazione Vivibalon che ha partecipato a un bando per la gestione di Barattolo sapendo che era la Città a scegliere il luogo. Nel capitolato speciale per la concessione del servizio di gestione delle attività di vendita e scambio occasionale di oggetti usati viene specificato alla sezione I-Modalità di gara “ La Città di Torino intende procedere alla concessione del servizio di gestione delle attività di vendita e scambio occasionale di oggetti usati, così come previste dal regolamento n. 378, ai sensi della parte III del D. Lgs 50/2016, per le giornate del sabato e della domenica da effettuarsi su aree che verranno individuate dalla Città.” E prosegue all’Art. 1 Oggetto della concessione “L’affidamento è svincolato dalla localizzazione delle aree su cui si svolgeranno le attività; tali aree saranno individuate dalla Città al fine di poter effettuare una rotazione sul territorio cittadino” Dopo quasi 20 anni gli abitanti di San Pietro in Vincoli hanno tutti i diritti a non avere più dal venerdì sera al sabato sera una situazione inaccettabile.  Brutta figura da parte della Città che ha sconvocato la Commissione sulla questione di questa mattina. Il Movimento 5 Stelle, maggioranza del Consiglio comunale, ha fatto della partecipazione dei cittadini la propria bandiera in campagna elettorale ma ha dimostrato il contrario in tutta la questione spostamento del mercato di libero scambio. Lunedì nel Consiglio della Circoscrizione 7 discuteremo la mia Interpellanza al sindaco BARATTOLO: PROMESSE MANTENUTE A META’. COSA HA FATTO CAMBIARE IDEA ALL’AMMINISTRAZIONE DELLA CITTA’?.  Importante anche specificare che il Barattolo non è il Balon, in questi giorni volutamente da parte di qualcuno questi termini si mischiano creando confusione tra i cittadini 
Patrizia Alessi 
Capogruppo FDI Circoscrizione 7

ALESSI (FDI): "VIVIBALON MANIFESTA ACCANTO AL COMITATO OLTRE DORA, CONTRO IL BANDO A CUI HA PARTECIPATO"

Posso capire il manifestare dei venditori di Barattolo che non vogliono andare via da Borgo Dora spalleggiati dai soliti anarchici, ma non trovo corretto la partecipazione dell’associazione Vivibalon che ha partecipato a un bando per la gestione di Barattolo sapendo che era la Città a scegliere il luogo. Nel capitolato speciale per la concessione del servizio di gestione delle attività di vendita e scambio occasionale di oggetti usati viene specificato alla sezione I-Modalità di gara “ La Città di Torino intende procedere alla concessione del servizio di gestione delle attività di vendita e scambio occasionale di oggetti usati, così come previste dal regolamento n. 378, ai sensi della parte III del D. Lgs 50/2016, per le giornate del sabato e della domenica da effettuarsi su aree che verranno individuate dalla Città.” E prosegue all’Art. 1 Oggetto della concessione “L’affidamento è svincolato dalla localizzazione delle aree su cui si svolgeranno le attività; tali aree saranno individuate dalla Città al fine di poter effettuare una rotazione sul territorio cittadino” Dopo quasi 20 anni gli abitanti di San Pietro in Vincoli hanno tutti i diritti a non avere più dal venerdì sera al sabato sera una situazione inaccettabile.  Brutta figura da parte della Città che ha sconvocato la Commissione sulla questione di questa mattina. Il Movimento 5 Stelle, maggioranza del Consiglio comunale, ha fatto della partecipazione dei cittadini la propria bandiera in campagna elettorale ma ha dimostrato il contrario in tutta la questione spostamento del mercato di libero scambio. Lunedì nel Consiglio della Circoscrizione 7 discuteremo la mia Interpellanza al sindaco BARATTOLO: PROMESSE MANTENUTE A META’. COSA HA FATTO CAMBIARE IDEA ALL’AMMINISTRAZIONE DELLA CITTA’?.  Importante anche specificare che il Barattolo non è il Balon, in questi giorni volutamente da parte di qualcuno questi termini si mischiano creando confusione tra i cittadini 
Patrizia Alessi 
Capogruppo FDI Circoscrizione 7

Lega in piazza per la Tav. Appendino: “Fa sorridere”

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“La Lega non ha mai avuto dubbi: la Tav va realizzata, perché è una risorsa preziosa per lo sviluppo strategico dell’economia piemontese, e di tutto il paese. Nel caso la valutazione costi/benefici, nelle mani del Ministro delle Infrastrutture Toninelli, dovesse dare esito negativo, siamo pronti a sostenere un referendum consultivo che dia la parola, e la decisione finale, ai piemontesi”.  Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, ma anche segretario della Lega in Piemonte, sul tema è perentorio, anche se non accetta strumentalizzazioni ‘anti-Governo’: “Siamo pronti a sostenere con forza le ragioni dei Sì Tav, anche sabato in piazza Castello a Torino, a fronte della dichiarata scelta di apoliticità del comitato promotore della manifestazione”.  “Ma guardiamo anche oltre – continua Molinari – con concretezza e senza accettare lezioni e strumentalizzazioni pre elettorali da parte di chi in questi anni il Piemonte lo ha invece fortemente paralizzato e indebolito su diversi fronti: dalla logistica allo sviluppo delle infrastrutture, dalla sanità ai trasporti”. Replica la sindaca di Torino, Chiara Appendino:  “fa sorridere il fatto che vada in piazza un alleato che ha sottoscritto un contratto di governo che dice chiaramente che c’è un accordo su rivedere interamente l’opera. Prima di manifestare per il sì dovrebbe rispettare il contratto e aspettare l’analisi”.

Lega in piazza per la Tav. Appendino: "Fa sorridere"

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“La Lega non ha mai avuto dubbi: la Tav va realizzata, perché è una risorsa preziosa per lo sviluppo strategico dell’economia piemontese, e di tutto il paese. Nel caso la valutazione costi/benefici, nelle mani del Ministro delle Infrastrutture Toninelli, dovesse dare esito negativo, siamo pronti a sostenere un referendum consultivo che dia la parola, e la decisione finale, ai piemontesi”.  Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, ma anche segretario della Lega in Piemonte, sul tema è perentorio, anche se non accetta strumentalizzazioni ‘anti-Governo’: “Siamo pronti a sostenere con forza le ragioni dei Sì Tav, anche sabato in piazza Castello a Torino, a fronte della dichiarata scelta di apoliticità del comitato promotore della manifestazione”.  “Ma guardiamo anche oltre – continua Molinari – con concretezza e senza accettare lezioni e strumentalizzazioni pre elettorali da parte di chi in questi anni il Piemonte lo ha invece fortemente paralizzato e indebolito su diversi fronti: dalla logistica allo sviluppo delle infrastrutture, dalla sanità ai trasporti”. Replica la sindaca di Torino, Chiara Appendino:  “fa sorridere il fatto che vada in piazza un alleato che ha sottoscritto un contratto di governo che dice chiaramente che c’è un accordo su rivedere interamente l’opera. Prima di manifestare per il sì dovrebbe rispettare il contratto e aspettare l’analisi”.
 
Clelia Ventimiglia

Donna respira vapori dei prodotti per la casa e muore

Una donna è morta nel suo appartamento di via Bistagno, a Torino, dopo aver respirato i vapori di alcuni prodotti impiegati per pulire la casa, come riferisce il personale del 118. L’anziana vittima, 80 anni, soffriva di asma. Il marito ha dato l’allarme e gli Infermieri e i  medici accorsi hanno cercato di rianimarla, senza però farcela. Sul posto è intervenuta la polizia.

L’incognita Tav pesa sulla politica

Siamo oltre l’incompetenza per planare decisamente nella più totale malafede. Il governo si è impegnato. Il  10 gennaio il decreto attuativo per la riforma della legge Fornero e sul reddito di cittadinanza viene rinviato alla prossima settimana. In compenso la bozza della relazione sulla Tav è arrivata sul tavolo del governo. Con una incredibile novità (almeno per il sottoscritto) Successivamente un’ altra commissione valuterà gli aspetti legali, se è possibile rescindere e quanto costa. Follia allo stato puro. O per meglio dire una colossale presa in giro a  360 gradi, con buona pace della ministra grillina inventrice dei 370 gradi. La logica avrebbe voluto che la valutazione fosse unica, possibile conclusione della vicenda delle commissioni. La prima quasi interamente composta da tecnici contrari all’opera suggerisce di fermare i lavori. La seconda : dal loro punto di vista non è opportuno fermarli. Punto e a capo. Vi ricordate Toninelli e Di Maio dopo il crollo del ponte Morandi cosa dichiaravano? Tra 15 giorni revochiamo la concessione delle autostrade agli attuali gestori. Altra balla clamorosa. Oggi con una ulteriore aggravante. Il Presidente del Consiglio Conte che si tira fuori dalla disputa, agnostico. Abbiamo il massimo del governo che non sa Tecnicamente questa si chiama follia istituzionale. Gli schieramenti sono chiari. Se il responso del governo sarà negativo l’ultima carta che si stanno giocando i leghisti sarà il referendum per tutto il Nord. Dove se mai avvenisse l’ esito  positivo per l’opera sarebbe scontato. Insomma: tutta fuffa per arrivare alle elezioni europee ed amministrative di maggio. Ma per qualcuno la decisione sul da farsi è dietro l’angolo.Sono i sì Tav che si sono convocati di nuovo per sabato. Cosa fare concretamente per la prosecuzione dell’ opera? Se fidarsi di chi pur dicendo di essere a favore di fatto fa pastetta con i pentastellati a cui rimane solo come alleanza la sinistra sbrindellata di anarcoidi e centri sociali. Di mettersi in proprio. O di fidarsi del Chiampa. Ho avuto un lungo colloquio con esponenti di articolo UNO: Anche loro non sanno bene che pesci prendere. In generale, s’ intende. In Piemonte finirà che saranno con Sergio Chiamparino. Ovviamente se li vorrà. Oggi sostengono : la vicenda Tav non può e non deve essere dirimente. Scusate, ed allora che cosa dovrebbe essere dirimente? Oggi in Piemonte come per tutto il Nord questa è la questione. Persino il presidente della Lombardia dichiara senza esitazioni : faremo (se necessario) il referendum. Zaia non ha dubbi sull’utilità dell’opera. Forse Di Maio non è molto ferrato in geografia. Ma Salvini avendo studiato qualcosa conosce il Nordest ed anche l’ Emilia Romagna ci sta e se interpellata voterà compatta sì. Dunque, cari Piemontesi, diamoci una mossa. Noi Savoia non possiamo essere da meno degli amici Lombardo Veneti di tendenza austroungarica. La Tav si farà. Speriamo di pagare il meno possibile per la ignavia di questi mesi di pura e semplice follia.
Patrizio Tosetto

L'incognita Tav pesa sulla politica

Siamo oltre l’incompetenza per planare decisamente nella più totale malafede. Il governo si è impegnato. Il  10 gennaio il decreto attuativo per la riforma della legge Fornero e sul reddito di cittadinanza viene rinviato alla prossima settimana. In compenso la bozza della relazione sulla Tav è arrivata sul tavolo del governo. Con una incredibile novità (almeno per il sottoscritto) Successivamente un’ altra commissione valuterà gli aspetti legali, se è possibile rescindere e quanto costa. Follia allo stato puro. O per meglio dire una colossale presa in giro a  360 gradi, con buona pace della ministra grillina inventrice dei 370 gradi. La logica avrebbe voluto che la valutazione fosse unica, possibile conclusione della vicenda delle commissioni. La prima quasi interamente composta da tecnici contrari all’opera suggerisce di fermare i lavori. La seconda : dal loro punto di vista non è opportuno fermarli. Punto e a capo. Vi ricordate Toninelli e Di Maio dopo il crollo del ponte Morandi cosa dichiaravano? Tra 15 giorni revochiamo la concessione delle autostrade agli attuali gestori. Altra balla clamorosa. Oggi con una ulteriore aggravante. Il Presidente del Consiglio Conte che si tira fuori dalla disputa, agnostico. Abbiamo il massimo del governo che non sa Tecnicamente questa si chiama follia istituzionale. Gli schieramenti sono chiari. Se il responso del governo sarà negativo l’ultima carta che si stanno giocando i leghisti sarà il referendum per tutto il Nord. Dove se mai avvenisse l’ esito  positivo per l’opera sarebbe scontato. Insomma: tutta fuffa per arrivare alle elezioni europee ed amministrative di maggio. Ma per qualcuno la decisione sul da farsi è dietro l’angolo.Sono i sì Tav che si sono convocati di nuovo per sabato. Cosa fare concretamente per la prosecuzione dell’ opera? Se fidarsi di chi pur dicendo di essere a favore di fatto fa pastetta con i pentastellati a cui rimane solo come alleanza la sinistra sbrindellata di anarcoidi e centri sociali. Di mettersi in proprio. O di fidarsi del Chiampa. Ho avuto un lungo colloquio con esponenti di articolo UNO: Anche loro non sanno bene che pesci prendere. In generale, s’ intende. In Piemonte finirà che saranno con Sergio Chiamparino. Ovviamente se li vorrà. Oggi sostengono : la vicenda Tav non può e non deve essere dirimente. Scusate, ed allora che cosa dovrebbe essere dirimente? Oggi in Piemonte come per tutto il Nord questa è la questione. Persino il presidente della Lombardia dichiara senza esitazioni : faremo (se necessario) il referendum. Zaia non ha dubbi sull’utilità dell’opera. Forse Di Maio non è molto ferrato in geografia. Ma Salvini avendo studiato qualcosa conosce il Nordest ed anche l’ Emilia Romagna ci sta e se interpellata voterà compatta sì. Dunque, cari Piemontesi, diamoci una mossa. Noi Savoia non possiamo essere da meno degli amici Lombardo Veneti di tendenza austroungarica. La Tav si farà. Speriamo di pagare il meno possibile per la ignavia di questi mesi di pura e semplice follia.
Patrizio Tosetto