redazione il torinese

Speciale San Valentino: chocolate experience di coppia

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L’amore è fatto di gesti e di esperienze da vivere insieme
Come un treno di ricordi, un album di immagini da raccontare, di mani intrecciate in un cammino che ciascuno di noi desidera duri per sempre esso rappresenta l’unico fuoco che vale davvero la pena di alimentare. Ogni giorno. In ogni occasione. Ed allora perchè non intrecciare le nostre mani a quelle del nostro partner mentre, insieme, viviamo un’esperienza dolce, divertente e fuori dal comune?

Held Eventi vi propone, in anteprima assoluta, un pomeriggio unico che certamente vorrete rendere parte della vostra collezione di indimenticabili esperienze di coppia.  Insieme ai maitre chocolatier di una delle fabbriche di cioccolato artigianale più importanti del territorio, svolgerete – rigorosamente in coppia – una serie di laboratori che vi renderanno ancora più intimi con il vostro partner. Creerete cioccolatini a forma di cuore, imparerete a guarnirli e, a fine serata, dopo aver lavorato sulle vostre creazioni e gustato ciò che avete prodotto, potrete portare a casa la vostra personale scatola di cioccolatini. Pensateci: cosa c’è di più bello che imboccarsi reciprocamente sapendo che il prelibato sapore che sta deliziando il vostro palato è frutto del vostro gioco di squadra e del vostro amore?

Prenotazione obbligatoria. Evento a numero chiuso e posti limitati. Massimo 12 coppie.
Evento ideato e realizzato da Held Eventi s.n.c.

Inizio evento: h 17.30
Fine evento: h. 20.00 ca

Quota di partecipazione:
Intero € 30.00 –
Possessori Held Eventi Card Gold 2019 : € 27,00

La quota comprende:

•                Laboratori di coppia
•                Degustazione di cioccolata
•                1 scatola – contenente i cioccolatini prodotti – per ogni coppia
•                Info Line dedicata
•                Servizio Memo
•                Referente in loco

Riduzioni, sconti e gratuità riservati ai possessori della Held Eventi Gold Card.

CONVENZIONI: Cral Regione Piemonte, Cral Comune di Moncalieri, Assocral, Cisl Card, Tessera “Io Studio” come da convenzioni stipulate con i relativi enti e non cumulabili.

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: Per ulteriori informazioni in merito a questo evento e/o per essere ricontattati dalla segreteria organizzativa, inviare una mail con scritto “INFO CIOCCO 10” oppure “PRENOTAZIONE CIOCCO 10” all’indirizzo: torinese@held-eventi.com

 

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Operaio muore schiacciato nella pressa per il compensato

Grave incidente sul lavoro. Un operaio specializzato è morto, schiacciato in una pressa per il compensato,  alla Ibl, azienda di Coniolo, nel Casalese, che si occupa della lavorazione del  legno. Sono intervenuti i carabinieri e lo Spresal dell’Asl, per verificare  la dinamica dei fatti. Presenti anche  i sanitari del 118 e i vigili del fuoco.

IL PRIMO SPAZIO D’ASCOLTO E SOSTEGNO GRATUITO PER LE VITTIME DELLA CRISI ECONOMICA

Dalla primavera del 2011 l’Associazione Me.Dia.Re. di Torino, accanto alla tradizionale attività di formazione nel campo della mediazione, ha messo a disposizione dei cittadini uno sportello d’ascolto gratuito che accoglie coloro i quali sono vittime della crisi, che chiedono un aiuto per la gestione delle loro relazioni coniugali o parentali esasperate dalle difficoltà economiche ed occupazionali. Nell’autunno del 2013 il servizio assunse la denominazione di “SOS CRISI” (Sostegno e self-empowerment in risposta alla Crisi).I dati raccolti in questi ultimi anni sono molto interessanti: nel solo periodo compreso tra il 2017 e il 2018 si sono avvalse dei diversi tipi di percorsi erogati 511 persone. Dall’inizio al 2017, invece, sono state seguite circa 1400 persone.SOS CRISI è un percorso studiato da specialisti per affiancare le persone che hanno perso il lavoro, che non lo riescono a trovare, imprenditori e artigiani che hanno perso tutto e per questi motivi si trovano “al margine della società”, privati della loro dignità. Questo stato depressivo porta al logoramento dei legami familiari e sociali e spesso causa isolamento.Carla si è rivola allo sportello di SOS CRISI, ci racconta che cosa significa affrontare i problemi causati dalla crisi economica: “Con l’inizio della crisi, abbiamo avuto le prime avvisaglie di quello che sarebbe successo. Avevamo un negozio. Ho detto a mio marito – vendiamo, così riusciamo ancora a prenderci un momento di calma per cercarci un lavoro. Mio marito ha deciso di no, di fare un finanziamento e poi un altro, finché nel 2014 siamo stati costretti a chiudere. Da lì è iniziato il declino. Non siamo più riusciti a pagare gli affitti, abbiamo avuto un primo sfratto, poi un secondo, poi lo sfratto dalla nostra casa. Tre sfratti in un anno sono una cosa allucinante, un’umiliazione incredibile.A volte mi chiedo come ho fatto a sopportarlo. Ti viene a mancare la fiducia in te stesso, pensi di aver sbagliato, ti colpevolizzi all’infinito. Siamo anche stati fortunati perché una suora ci ha aiutato, dandoci un appartamento, così non siamo finiti in mezzo alla strada. Il problema è che io poi sono andata in crisi… Ero molto triste, piangevo tutti i giorni, bastava una parola, uno sguardo… Non riuscivo a reagire, mi mancavano le forze e sono iniziate le incomprensioni e le liti con mio marito.Poi sono andata in un’agenzia di lavoro dove c’era il volantino della vostra Associazione e mi sono detta, io chiamo. Ero talmente depressa che mi dicevo, un giorno o l’altro faccio qualche cavolata. Di continuare a vivere così non mi andava. Mi è venuta paura, allora ho pensato di chiedere aiuto. Ho mandato una mail, ma sinceramente non pensavo neanche che qualcuno mi avrebbe risposto. Non mi rispondeva mai nessuno. Invece mi hanno risposto… sono rimasta stupitissima! L’operatore è stato molto bravo, aveva una voce così tranquilla, mi metteva a mio agio. Quando ho ricevuto l’appuntamento sono venuta molto volentieri. Seguire un percorso con dei professionisti mi è servito molto, ogni volta andavo a casa più alleggerita. Ti senti quasi voluta bene. È importante, in questo periodo in cui a nessuno interessa più delle persone! Sentirsi ascoltata è importante.Ora ho trovato lavoro riesco a fare la spesa e pagare le bollette e speriamo che vada sempre meglio!”

 

 

SOS CRISI offre servizi gratuiti di ascolto e mediazione dei conflitti e di sostegno individuale, familiare e di gruppo, il che tra le altre cose permette di prevenire il deperimento dei rapporti famigliari e sociali e promuovere il rafforzamento dei legami. Laboratori gestiti con la metodologia definita dal Progetto Job Club, che servono a supportare la ricerca attiva del lavoro attraverso metodologie innovative, basate sulla condivisione dei contatti e sull’autocandidatura Percorsi di confronto e formazione sulla gestione, nelle relazioni famigliari e in quelle interne ai luoghi di lavoro, dell’emotività e della reattività nelle situazioni di stress, che sono orientate a supportare quelle persone che, avendo da poco perso il lavoro o disoccupati di lunga durata, ovvero ancora precari, stentano a trovare un impiego a causa del loro modo di porsi e di proporsi, Persone, cioè, che faticano a conservare un contratto di lavoro o a fare sviluppare l’attività autonoma avviata per via di modalità relazionali disfunzionali. 

 

SOS CRISI si traduce spesso, sia come attività di mediazione dei conflitti che come sostegno per disagi individuali, entrambi provocati o aggravati da preoccupazioni e difficoltà economiche, in un servizio di ascolto della solitudine.

 

www.me-dia-re-it

Permesso umanitario negato: migrante si suicida sotto un treno

Un ragazzo di 25 anni, nigeriano, si è suicidato lunedì a Tortona gettandosi sotto un treno: non gli era stato concesso  il permesso di soggiorno per motivi umanitari. La notizia  è stata comunicata da monsignor Martino, il responsabile della Migrantes di Genova, attraverso la chat dei parrocchiani. Il messaggio è circolato sui social e pubblicato oggi da alcuni quotidiani. I funerali si svolgeranno  domani mattina nella chiesa dell’Annunziata a Genova.

Neve in vista, pronto il piano del Comune

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Nella notte tra tra giovedì e venerdì è prevista neve su Torino, fino a 10 centimetri in pianura e  25 sull’alta collina. Su Facebook la sindaca Chiara Appendino illustra gli interventi municipali  per  far fronte alla nevicata. “L’assessorato all’Ambiente di Alberto Unia, quello alla viabilità di Maria Lapietra, Amiat e Gtt si stanno coordinando per garantire il corretto funzionamento dei servizi della Città e che colgo l’occasione per ringraziare.Macchine spargisale e spazzaneve saranno operativi non appena la centrale di monitoraggio lo riterrà necessario”. Aggiunge la prima cittadina. “Per l’occasione verranno raddoppiate le pattuglie dedicate della Polizia Municipale sul territorio. La pulizia e insalatura degli spazi di marciapiede antistanti edifici privati sono di competenza dell’edificio stesso”.

In un box il cane antidroga scopre più di un milione di euro in lingotti e banconote

Il cane antidroga Jackie dei carabinieri ha fiutato un forte odore e ha così segnalato il box dove i militari hanno trovato borse con lingotti d’oro e denaro contante per un valore di 1,3 milioni di euro. Il box era in un self storage, deposito a lungo termine di merce, affittato da un imprenditore italiano di 46 anni, arrestato con l’accusa  di ricettazione. Potrebbe trattarsi di provento di furti o rapine. L’operazione del nucleo radiomobile è scattata durante i controlli per il contrasto al traffico di stupefacente.

Allegri: “Brava Atalanta, per noi tutto storto”

Massimiliano Allegri commenta la sconfitta dei bianconeri per 3-0  contro l’Atalanta. Per il ct la squadra avversaria, dice ai microfoni di Rai Sport “ha vinto meritatamente, con più voglia e forza mentale, cosa che noi non abbiamo avuto. Dispiace ma ora dobbiamo pensare al campionato. E’ umano avere un calo del genere: sarebbe da matti pensare che la Juve possa vincere tutte le partite della stagione, certo dispiace uscire. Ai ragazzi c’è poco da rimproverare. E’ stata una serata dove è andato tutto storto”.

Allegri: "Brava Atalanta, per noi tutto storto"

Massimiliano Allegri commenta la sconfitta dei bianconeri per 3-0  contro l’Atalanta. Per il ct la squadra avversaria, dice ai microfoni di Rai Sport “ha vinto meritatamente, con più voglia e forza mentale, cosa che noi non abbiamo avuto. Dispiace ma ora dobbiamo pensare al campionato. E’ umano avere un calo del genere: sarebbe da matti pensare che la Juve possa vincere tutte le partite della stagione, certo dispiace uscire. Ai ragazzi c’è poco da rimproverare. E’ stata una serata dove è andato tutto storto”.

John Turturro firma il Rigoletto verdiano

In scena il dramma della maledizione morale

 

Un regista d’eccezione, John Turturro, ed un’interprete altrettanto noto, Carlos Alvarez, per il Rigoletto, che sarà in scena al teatro Regio di Torino dal 9 febbraio prossimo. Intenso dramma di passione, tradimento, amore filiale e vendetta, il Rigoletto, opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, tratto dal dramma di Victor Hugo “Le Roi s’amuse”, fa parte della cosiddetta trilogia popolare verdiana insieme al Trovatore (1853) e alla Traviata. La prima dell’opera ebbe luogo con successo l’11 marzo 1851, al teatro La Fenice di Venezia. Fin dall’inizio dell’opera la figura di Rigoletto è posta in una posizione di antipatia, ma risulta capace di esprimere, con le sue paure e le sue confessioni, l’abisso nel quale versa la sua anima ed il suo interiore tormento. È un personaggio capace di passare dall’ira iniziale, simboleggiata dall’aria ” Cortigiani vil razza dannata”, alla commozione rappresentata da “Ebben il piango”, fino ad umiliarsi di fronte a tutta la corte. Questa concentrazione dei suoi atteggiamenti, che vanno dal più agitato all’implorazione che rasenta il lirismo, ingigantiscono la sua figura. Le categorie vocali del Rigoletto non sono tipiche dell’opera romantica in voga nel periodo. Qui manca la figura protagonista dell’eroe, tipicamente tenorile, perseguitato dal destino o dall’ingiustizia, con i suoi amori frustrati ed in lotta per i suoi ideali politico-religiosi. Il tenore di Rigoletto non rappresenta, infatti, alcun ideale, ma incarna una voce leggera, quasi filosettecentesca. I sentimenti puri, gli ideali, le passioni più accattivanti passano al soprano, Gilda che, secondo le parole del critico Massimo Mila, risulta la “sola esponente d’una naturale e giusta condizione umana, in mezzo a personaggi forsennati che bramano, odiano, tradiscono e maledicono”. Qui troviamo il rapporto tra tenore e baritono, anche se quest’ultimo non pare trovare nel primo un rivale vero e proprio, ma risulta piuttosto suo succube e consigliere. La regia di John Tunturro si affida alle ambientazioni cupe ed austere immaginate da Francesco Frigerio. La linea che delimita gli edifici è quasi sempre inclinata, quasi a voler raccontare una realtà instabile e precaria, in quanto minata da una sempre più diffusa corruzione morale che coinvolge tutti i personaggi dell’azione, ad eccezione di Gilda. Il regista italo-americano escogita alcune trovate, quali la gestualità meccanica imposta nel primo atto al coro o il roteare vorticoso delle figure incappucciate, mentre infuria la tempesta del terzo atto. Nella scena finale l’apertura del sacco non rivela il corpo di Gilda, ma un drappo rosso, colore che è molto simbolico, metafora della ferita mortale che le è stata inferta. La figlia di Rigoletto appare incedere a sinistra, quasi come un fantasma, in ossequio ad un vero e proprio processo di trasfigurazione.

 

Mara Martellotta