redazione il torinese

Cheesecake classica con frutti di bosco

Un dolce della tradizione americana molto in voga anche da noi: la cheesecake classica cotta in forno. Una base di biscotto croccante farcito da una avvolgente crema di formaggio leggermente acidula. Un dolce morbido, delizioso e versatile che si presta ad innumerevoli varianti. Un dolce perfetto.

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Ingredienti:

250gr. di biscotti tipo Digestive

130gr. di burro

20gr. di maizena

½ limone (solo succo)

100ml di panna liquida fresca

600gr. di formaggio fresco spalmabile

2 uova

100gr. di zucchero

1 busta vanillina

Frutti di bosco

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Sciogliere il burro e lasciar intiepidire. Frullare i biscotti nel mixer sino a farina, mescolare con il burro fuso. Foderarecon carta forno il fondo di uno stampo circolare a cerniera, versare meta’ dei biscotti sul fondo e compattare bene con un cucchiaio, con i rimanenti biscotti, foderare il bordo dello stampo e riporre in frigo per almeno 30 minuti. Preparare la crema: sbattere le uova con lo zucchero, aggiungere la vanillina e poi, poco alla volta il formaggio, sempre mescolando, unire il succo del limone, l’amido ed infine la panna. Mescolare bene, versare nello stampo, livellare e cuocere in forno a 160 gradi per un’ora poi, a 170 gradi per altri 20 minuti. Lasciar raffreddare, sformare e decorare a piacere con frutti di bosco. Servire fredda con frutti di bosco frullati addolciti con zucchero a velo.

Paperita Patty

Tav, FI: “favorevoli a referendum, ma non sia strumentale"

Nel dibattito a Palazzo Lascaris sulla Torino-Lione, i consiglieri Andrea FlutteroAngelo Luca Bona e Andrea Tronzano (Fi) hanno spiegato che “siamo da sempre favorevoli ai referendum. Rispetto però alla proposta di consultazione popolare del Presidente Chiamparino sulla TAV da

Il vicecapogruppo Andrea Tronzano

effettuarsi in contemporanea con le elezioni del 26 maggio, siamo perplessi sulla sua reale utilità. È di tutta evidenza che il ricorso alla consultazione popolare rischi di essere letto come strumentale alla prossima campagna elettorale, indebolendo un argomento invece strategico come quello della Tav. Se il M5s, da sempre contrario, vincerà le elezioni regionali i piemontesi dimostreranno di essere contrari all’opera””.

 

Nei mercati contro gli sprechi alimentari

INIZIATIVA ‘FA BENE’ : LA CITTÀ CONCEDE GLI SPAZI E L’ESENZIONE TOTALE COSAP

Sono molte le iniziative intraprese a Torino per diminuire gli sprechi alimentari e sensibilizzare i cittadini anche nei mercati rionali fortemente interessati dalle problematiche legate allo spreco e all’invenduto. In questo contesto rientra il progetto “FA BENE” ideato e promosso dal Comitato S-NODI in parternariato con Coldiretti e con le Case del Quartiere. In particolare il Comitato ha partecipato al bando pubblico del Comune di Torino (nell’ambito del progetto AxTO – Azione 4.01) per l’assegnazione di contributi per progetti innovativi in ambito sociale e culturale finalizzati alla rigenerazione urbana di aree periferiche e, il loro progetto, ha vinto. Nel dettaglio l’iniziativa prevede l’attivazione, in alcune aree mercatali della città, di presidi solidali dove raccogliere prodotti alimentari freschi che derivano da libere donazioni dei cittadini o dal ritiro dell’invenduto donato dagli ambulanti. I prodotti raccolti saranno distribuiti a famiglie individuate dagli addetti delle Case del Quartiere. Non sprecare il cibo invenduto proveniente dai mercati, offrire ai singoli o alle famiglie in difficoltà la possibilità di consumare cibo fresco e di qualità, supportare e rafforzare l’interazione sociale tipica dei mercati attraverso la sensibilizzazione delle comunità locali verso un’attenzione al consumo critico e consapevole: questi sono i concetti chiave che animano il progetto. L’attività sociale, però, non si limita solo al contesto alimentare. Il progetto, infatti, per evitare l’emarginazione, chiede ai beneficiari una parziale restituzione dell’impegno loro dedicato attraverso un contributo attivo in favore della cittadinanza. La Giunta comunale, valutando la validità e l’utilità sociale dell’iniziativa, ha deliberato – su proposta dell’assessore al Commercio Alberto Sacco – la concessione per l’occupazione del suolo pubblico, sino al 31 dicembre 2019, delle seguenti aree: nel mercato Vigliani, l’area individuata in prossimità di via Sette Comuni, nelle giornate di mercoledì e venerdì nell’orario di apertura del mercato, per un totale di mq. 9; nel mercato Don Grioli, il posteggio n. 48, nelle giornate di martedì, giovedì e ultimo sabato del mese, nell’orario di apertura del mercato, per un totale di mq. 11; nel mercato Svizzera, il posteggio n. 32, nelle giornate di mercoledì, venerdì e secondo sabato del mese, nell’orario di apertura del mercato, per un totale di mq. 10; nel mercato Spezia, il posteggio n. 40, nelle giornate di martedì e giovedì, nell’orario di apertura del mercato, per un totale di mq. 12,5; nel mercato Madama Cristina, il posteggio n. 30, nelle giornate di giovedì e sabato, nell’orario di apertura del mercato, per un totale di mq. 10; nel mercato Foroni, il posteggio n. 118, nelle giornate di mercoledì e sabato, nell’orario di apertura del mercato, per un totale di mq. 10; nel mercato Repubblica Produttori, il posteggio n. 926, nelle giornate di giovedì e venerdì, nell’orario di apertura del mercato, per un totale di mq. 5 e, nel mercato Chieti, l’area individuata lungo il corso, nelle giornate di giovedì e sabato, nell’orario di apertura del mercato, per un totale di mq. 9. Per i mercati Svizzera e Spezia, dove sono in corso i bandi per l’assegnazione dei posteggi liberi, l’autorizzazione a occupare il posteggio sarà temporanea (fino all’assegnazione dei posteggi da bando ai candidati della selezione pubblica). Successivamente il Comitato sarà contattato per un’eventuale variazione del posteggio. L’Amministrazione comunale ha inoltre concesso, avendo l’iniziativa una rilevanza sociale e pubblica, l’esenzione totale del canone COSAP per l’occupazione del suolo pubblico dei posteggi e degli spazi individuati per la raccolta delle eccedenze alimentari.(e.b.)

Aria (per ora) più pulita. Via libera agli Euro4

Nelle ultime 48 ore sono migliorati i valori delle micropolveri, scesi sotto la soglia dei 50 mcg/mc, indicata dalla Commissione europea quale limite massimo per la salvaguardia della salute. Da martedì saranno di nuovo applicate solo le  misure a carattere permanente, fino ai rilevamenti del prossimo controllo di giovedì 28 febbraio. Tornano a  a circolare autoveicoli e furgoni diesel euro4.

“Madama Reale”, uno sguardo televisivo sugli intrighi alla corte dei Savoia

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Alle autrici francesi Laura Piani e Tara Mulholland va il riconoscimento di 50.000 Euro per sviluppare quel loro progetto – Madama Reale – il cui percorso non è ancor ben delineato, forse non immediato e faticoso, ma che dovremmo vedere sugli schermi televisivi nei prossimi anni

Il successo dei “Medici” ha fatto da apripista e insegna, le varie corone inglesi non sono da meno, e la corte sabauda in quanto a misteri e complotti non ha mai scherzato. Pronti a reclamare per sé una piena attenzione sugli schermi della tivù. Non solo nostrana, ma di tutte quelle europee e oltre che si potranno raggiungere. Piani ha studiato sceneggiatura a Parigi e Roma, ha al proprio attivo titoli e successi, recentemente ha tra l’altro creato una serie in sei puntate per France 2, Philharmonia, ha da poco terminato la stesura di Temps de Chiens e attualmente sta lavorando a una commedia romantica prodotta da The Bureau; Mulholland è nata a Londra e vive a Parigi, traduce e si occupa della revisione di testi cinematografici per varie società di produzione, ha scritto di arte, femminismo e cultura per importanti testate, tra cui The New York Times, Condé Nast Traveller e The Huffington Post. Paolo Tenna, ad di FIP Film Investimenti Piemonte, parla del vincitore – uscito da un bando promosso su scala europea, lanciato nell’autunno del 2017 da Film Commission Torino Piemonte, FIP e Regione Piemonte, che individuasse una vicenda legata alla dinastia sabauda, di alto profilo storico, e che valorizzasse la storia del territorio piemontese e il circuito delle residenze reali: sono stati 247 gli autori che hanno preso parte al contest, presentando un numero finale di 150 concept di serie – come “di un progetto di solido valore editoriale scritto da due talentuose sceneggiatrici francesi”, progetto in pieno sviluppo per la cui produzione sono state interpellate due società pronte ad unire gli interessi francesi ed italiani, “Les Films D’Ici” e la torinese “Lume”. Adesso si tratterà di rintracciare un’interprete appropriata, un regista di piena validità e soprattutto quei canali di coproduzione che possono decisamente tenere alto l’intero progetto. Paolo Damilano, Presidente di Film Commission, parla di “respiro europeo” che circola nel progetto vincitore ed è forse questo il fil rouge immancabile che lo legherà alla figura di Maria Giovanna Battista di Nemours (oggi in bella vetrina nel proprio palazzo di piazza Castello nella mostra, curata da Clelia Arnaldi di Balme e Maria Paola Ruffino, che la vede accanto all’altra Madama, Cristina di Francia). Donna intelligente e ambiziosa, forte e risoluta, legata alle arti e alla cultura, appartenente ad un ramo cadetto dei Savoia, separatosi da quello principale ai primi del Cinquecento, sposa poco più che ventenne Carlo Emanuele II, nel 1665, anche se la prima volontà di Cristina di Francia per il figlio sarebbe stata Francesca d’Orléans, nipote del Re Sole. L’anno successivo dà alla luce il tanto desiderato erede, Vittorio Amedeo: a lui dovrà sostituirsi nella guida del ducato con la morte del marito, per “una febbre terzana doppia ed acuta”. Giovanna Battista è trentunenne, il figlio ha soltanto nove anni. Un rapporto difficile quello successivo tra madre e figlio, e questa lotta per il potere sarà l’anima del racconto televisivo, il suo tessuto, con un figlio che presto mostra tutto il desiderio di esercitare il comando per conto proprio. Giovanna tenterà ancora di far accettare al figlio il matrimonio con l’erede al regno di Portogallo, nell’intenzione non troppo nascosta di pensare ad un varco per i commerci verso l’oceano e verso le terre del sud America, in particolare il Brasile, ma soprattutto per vedere nuovamente liberato un trono che indubbiamente le sta sfuggendo di mano. Non cadrà nella trappola Vittorio Amedeo e la priverà di ogni suo intervento negli affari di Stato. Sarà l’occasione per la duchessa di accrescere i propri interessi nei confronti della città, portando avanti il progetto della “città nuova di Po”, l’ampliamento verso est che ha il suo fulcro nella attuale piazza Carlina, istituendo un nuovo istituto dei prestiti, fondando l’Ospedale di San Giovanni e la nuova sede del Collegio del Gesuiti, delineando il ghetto ebraico. Tra il 1677 e il 1678 fonda tre Accademie, una cavalleresca, l’Accademia Reale, una letteraria e una terza artistica, di pittura e scultura, allargando quegli orizzonti culturali grazie ai quali la corte e Torino potessero entrare in competizione con altre realtà maggiori, Vienna o Parigi ad esempio. “Il contest – sottolinea ancora Antonella Parigi, assessora alla Cultura e al Turismo della Regione – è stato in grado di generare grande interesse, a livello nazionale e internazionale, a conferma del fatto che i temi e le modalità che abbiamo messo in campo hanno incontrato quelli del mondo delle produzioni seriali”.
 

Elio Rabbione

 
 
Nelle foto:
Laura Piani e Tara Mulholland, vincitrici del miglior progetto di serie del contest “I Savoia. La serie”
Giovanni Luigi Buffi (?), “Ritratto equestre di Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours”, terzo quarto del XVII secolo, olio su tela, Palazzo Madama – Museo Civico di Arte Antica, Torino

La famiglia Agnelli ha dato l'ultimo saluto a Donna Marella

Nella chiesa di San Pietro in Vincoli a Villar Perosa si sono svolti questa mattina in forma privata i funerali di  Donna Marella Agnelli, la vedova dell’Avvocato, scomparsa sabato nella sua abitazione sulla collina di Torino. Aveva 92 anni. La cerimonia funebre è stata officiata dal vescovo di Pinerolo, don Derio Olivero,  da parroco, viceparroco e diacono di Villar Perosa, don Roberto Comba, don Giuseppe Rizzi e don Valerio Andriano, e don Enrico Bernardo, parroco della chiesa di San Vito. Il feretro  ha lasciato la chiesa accompagnato dalle note dell’Aux marches du Palais di Yves Montand. Presenti  la figlia Margherita e i nipoti John con la moglie Lavinia, Lapo e Ginevra Elkann.

ELEZIONI UNIVERSITARIE: ASSALTO DEI CENTRI SOCIALI AD UN BANCHETTO DEL FUAN – AZIONE UNIVERSITARIA

Tensione questa mattina al campus Einaudi, dove i centri sociali hanno più volte tentato di sfondare un cordone di Polizia a tutela di un volantinaggio degli studenti di destra del FUAN – Azione Universitaria
«Questa mattina, come studenti del FUAN – Azione Universitaria, candidati in tutti i principali organi di rappresentanza studentesca per le elezioni del 19 e del 20 marzo, stavamo svolgendo un volantinaggio autorizzato al Campus Einaudi -spiega Andrea Montalbano, responsabile del FUAN (unica lista di destra presente alle elezioni universitarie) -, quando un gruppo dei centri sociali e della lista di sinistra Studenti Indipendenti ha tentato di aggredirci. Come già accaduto in passato, i ragazzi del FUAN non hanno rinunciato a portare a termine il loro volantinaggio, continuando a distribuire agli studenti di passaggio il materiale elettorale che riporta il nostro programma. Oggi – continua Montalbano – i collettivi di sinistra hanno per l’ennesima volta mostrato il loro vero volto, cercando di impedire a degli studenti di manifestare le proprie idee all’interno dell’Università. Come già fatto in più occasioni, abbiamo ribadito con la nostra presenza che l’Università non è il luogo in cui imporre il pensiero unico e che non ci arrenderemo, continuando a rappresentare, come facciamo da sempre, la voce di tutti gli studenti liberi in Università. Per questo – conclude Montalbano – il FUAN sarà presente alle elezioni del 19 e 20 marzo».

Les Coquettes, l’eleganza si fa civetta…

“Qualunque cosa tu possa fare, qualunque sogno tu possa sognare, comincia. L’audacia reca in sé genialità, magia e forza”
Johann Wolfgang Goethe
 
Chiudi gli occhi e respira la magia. Entrando nel mondo di Les Coquettes succede proprio questo e si scoprono, come per incanto, l’arte, il vintage e un mondo fatto di piccoli dettagli curiosi
È un cammeo nel cuore di Torino, la boutique che Marta Princi Manfredini ha aperto nel 2012 e che permette, a tutti coloro che sono alla ricerca di qualcosa di unico nello stile e nel glamour, di affacciarsi in un universo dal sapore retrò, avvolgente e femminile. Torinese, laureata in Architettura e con una grande passione per i viaggi, Marta studia anche all’Accademia di Brera, innamorandosi di Milano, dove comincia a collezionare accessori, oggetti e abiti vintage che rivende a negozi specializzati. La dedizione per la ricerca, il design e la cura dei dettagli la spingono ad aprire Les Coquettes, uno spazio dove si può curiosare aprendo i cassetti oppure mettendo il naso nella mobilia appartenuta a un notaio e che oggi ospita vezzose sciarpe, insoliti accessori e luccicanti bijoux. “Ho voluto creare un luogo – spiega Marta – che mi rispecchiasse, l’amore per la bellezza, l’influenza delle correnti artistiche e culturali francesi sono state il mio punto di partenza. Ho scelto un concept di gioielli di qualità ma accessibili a tutti, da Les Coquettes il cliente deve sentirsi a casa, coccolato e ascoltato. Regalare un sorriso, ricevere un complimento, sentirsi uniche e speciali indossando una collana o un paio di orecchini è il dono più grande che possiamo fare a noi stesse”. Nell’incantevole cornice dello spazio di via Barbaroux, tra mobili d’altri tempi e tappezzerie da belle epoque, fanno capolino i saponi portoghesi, che si affacciano dalle mensole per incuriosire, con le loro fragranze inaspettate, i nasi più pretenziosi, e guidarli poi alla scoperta dei segreti della boutique, tra le melodie francesi che accompagnano la gentilezza e la professionalità della padrona di casa. “I saponi e le candele di Les Coquettes – continua Marta – evocano sensazioni e ricordi, come il profumo della “Corsa a piedi nudi sull’erba” (la fragranza si chiama proprio così!) oppure l’“Estate 1982”. La loro bellezza è nel packaging, rimasto quello di una volta, confezionato artigianalmente e sigillato con la ceralacca: una delizia, insomma, anche per gli occhi!”. Dai profumi solidi naturali, da mettere sul viso o sulla punta del naso per un bacio “che sa di buono”, alle eau de parfum liquide, create dallo stesso maître parfumeur di Guerlain, fino alle lettere costruite con il legno di vecchie barche e concepite per arredare il modo esclusivo la propria abitazione, quello che incanta ancora di più sono i gioielli. Tra le creazioni, interamente bagnate in oro e scelte minuziosamente tra selezionati brand francesi e olandesi, ciò che affascina sono le forme di anelli, bracciali e collane: un girotondo di armonie romantiche, geometriche e femminili che conquistano al primo sguardo anche l’animo più esigente. I “Cinque bracciali” rappresentano il marchio di fabbrica di Les Coquettes, sono fili sottili come “leggerissimi capelli d’oro” che cambiano forma, riproducendo i movimenti del polso e raccontando, così, la storia di chi li indossa. Pezzi forti e ricercatissimi sono poi le t-shirt, ricamate a mano e realizzate in numero limitato. Il filo rosso o blu disegna sul cotone le frasi più uniche: dalla storica “Ayez courage” – sì, proprio quel coraggio che ha avuto Marta nel costruire un piccolo angolo per sognatori e sognatrici – a “Oh là là”, passando per “Parlez moi d’amour” fino ad “Aime moi plus fort”. Les Coquettes produce anche una propria linea di bijoux e magliette che a breve sarà disponibile, per le più irriducibili shopaholic, in edizione limitata e solo online su www.lescoquettes.it. Insomma, dopo aver appagato occhi e vanità, non si può però uscire da Les Coquettes senza un po’ di magia…Marta confeziona personalmente il sacchetto dove brillano mille lucine d’oro che, all’occorrenza, regalano un sorriso e un po’ di fortuna. E, prima di salutare questo mondo incantato, si pesca un bigliettino dall’ampolla: et voilà, la magie est servie!
 

Una settimana con il "Pannunzio"

Il calendario degli appuntamenti culturali
Venerdì 1° marzo alle ore 17,30, al Centro “Pannunzio” in via Maria Vittoria 35H, Annamaria Tassone Bernardi e Marta Benedetto presenteranno il libro di Pier Giuseppe Pasero “Evoluzione ed universo. Tra scienza e poesia della natura in Teilhard de Chardin”.

Lunedì 4 marzo alle ore 18 lo storico Pier Franco Quaglieni , autore di una celebre guida storica ai Cimiteri di Torino edita dal Comune di Torino, parlerà sul tema: “I grandi personaggi storici sepolti al Cimitero Monumentale di Torino”.

Mercoledì 6 marzo alle ore 17,30 Cristina Santarelli parlerà sul tema: “Il liuto, il vino, l’efebo. Apologia della trasgressione nella poesia persiana classica”.