Il caldo insolitamente elevato di febbraio e di questo principio di marzo preoccupa gli agricoltori piemontesi, a causa della siccità. Il verificarsi periodicamente di eventi estremi, sfasamenti stagionali, piogge brevi ed intense, il rapido passaggio dal maltempo alla siccità sono fenomeni dannosi. Intanto il fiume Po, osserva Coldiretti, “è come in piena estate” e sul Lago Maggiore rispetto alla media del periodo mancano circa 100 milioni di metri cubi di acqua. Il presidente dell’associazione agricola Roberto Moncalvo esprime timore per le riserve idriche necessarie per i prossimi mesi. Se torna il freddo la vite, le pesche e le albicocche potrebbero essere irreparabilmente danneggiate. Un andamento anomalo che conferma la presenza cambiamenti climatici per i quali urge adottare, dicono gli agricoltori, un’adeguata azione di gestione del rischio.
L'isola del libro
Rubrica settimanale dedicata alle novità in libreria
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Heddi Goodrich “Perduti nei quartieri spagnoli” –Scrittori Giunti- euro 19,00
L’autrice è di lingua inglese ma ha riscritto in italiano, e in modo splendido, questo suo primo romanzo, diventato un caso letterario. Heddi Goodrich è nata a Washington nel 1971, arrivata a Napoli nel 1987 per uno scambio culturale ci è rimasta (a parte brevi periodi) fino al 1998. Si è laureata in Lingue e letterature straniere all’Istituto Universitario Orientale ed oggi vive in Nuova Zelanda, ad Auckland, con il marito e i 2 figli di 10 e 6 anni. Una bella giramondo che ha fatto sua la lingua italiana…di più… padroneggia pure il dialetto napoletano . Il libro, quasi un diario postumo degli anni giovanili, non è esattamente autobiografico, ma la biografia della scrittrice qualcosa spiega. Anche lei, come la protagonista Eddi, ha fatto parte della schiera degli studenti fuori sede ed è planata nella città partenopea dove ha vissuto per un decennio. Eddi abita nei Quartieri Spagnoli, un dedalo di vicoli tra il suggestivo e il delabré, dove le case antiche sono affittabili a buon prezzo e l’umanità è varia quanto colorita. Poi c’è la storia d’amore con Pietro, studente di geologia, che ha alle spalle una famiglia contadina dell’Irpinia ben ancorata alle radici e alla sua terra. Due mondi, quelli di Eddi e Pietro, che guardano in direzioni diverse. Lei cittadina del mondo, lui attaccato alle sue origini anche se sognatore e velleitario. E spicca prepotente e chiarificatore il ritratto della madre di lui, Lidia. E’ lei l’antagonista di Eddi, (che si ostina a chiamare Edda). Contadina solo in apparenza dimessa e fragile, chiusa nei suoi silenzi, inospitale e fredda. In realtà è una gran lavoratrice e risparmiatrice che per tutta la vita è stata la vigile custode dell’ordine familiare. Ed è lei la catena che terrà legato Pietro. A Napoli i due giovani si amano e sognano di volare in un futuro più alto; ma è nell’atavico entroterra che tutto si schianta.
Enrico Pandiani “Ragione da vendere” – Rizzoli- euro 18,00
Tornano le avventure del commissario Mordenti e della sua squadra di flic chiamata “Les italiens”, nate dalla creatività dello scrittore torinese Enrico Pandiani, che esordì nel 2009 con la prima puntata della serie poliziesca. Da allora i lettori attendono il seguito delle rocambolesche vicende della brigata criminale parigina del Commissario Mordenti: una squadra di poliziotti che di fatto è una famiglia. Uno dei punti di forza dei suoi romanzi è l’umanità dei personaggi. Il commissario Mordenti è un antieroe con un debole per le donne che lo porta a fare sciocchezze….come non affezionarsi a lui? In “Ragione da vendere” ricompare a sorpresa anche l’investigatrice Zara Bosdaves, protagonista di un precedente libro di Pandiani, che aveva voluto creare anche un’intrigante protagonista femminile dei suoi noir. Era “La donna di troppo” (Rizzoli) del 2013, ambientato a Torino. Lì la poliziotta bella, alta, sottile, bionda, “tosta”, un po’sciupata dalla vita, madre separata che si era rifatta una vita, nostalgica della figlia studentessa all’estero, pur facendo un lavoro da “dura”, aveva delle fragilità. Qui la ritroviamo oltralpe alla disperata ricerca della figlia scomparsa nel nulla, invischiata più che mai nella storia che inizia un’afosa notte di agosto con un inaspettato spettacolo pirotecnico. Sottocasa di Servandoni, (uno dei flic dei “Les italiens”) scoppia una sparatoria, viene assalito un furgone a mano armata, due uomini scaricano una grossa cassa dal suo retro, mentre un terzo bandito apre la portiera del passeggero e con violenza tira fuori una donna che scalcia ed urla e la sequestra. Sul campo resta un morto, un cittadino inglese, George Stubbs, broker nel campo dell’arte e con la passione per l’antiquariato. Ed ecco, inizia la caccia per ritrovare una preziosa opera. Ci saranno incursioni nel non sempre limpido mondo dei mercanti, la comparsa di un ricettatore vietnamita e di una femme fatale pericolosa e manipolatrice. In tutto questo si avvita anche la storia d’amore tra Mordenti e la figlia del suo capo, Tristane Le Normand; perché Pandiani non dimentica mai che i suoi personaggi hanno anima e cuore e come noi…una vita non sempre facile.
Vera Giaconi “Persone care” – SUR – euro 15,00
10 racconti che sondano sentimenti complessi come amore, amicizia, rapporti familiari e dissapori vari. Sono racchiusi nel libro della scrittrice uruguaiana Vera Giaconi, nata a Montevideo nel 1974, che ha trascorso la sua giovane vita a Buenos Aires in Argentina. Da circa 13 anni lavora come editor e redattrice freelance per svariate case editrici e riviste. Insegna anche scrittura creativa e il suo primo libro è stato “Carne viva” pubblicato nel 2011. Ora, con “Persone care”, sua seconda opera, è stata finalista al prestigioso Premio Internacional de Narrativa Breve Ribera del Duero.
Nello spazio compreso tra Montevideo, Punta del Este, Buenos Aires e Mar del Plata, ambienta i suoi 10 racconti e spalanca finestre sul vissuto quotidiano di tanti personaggi diversi tra loro, scandagliando la ferocia e la fragilità che a volte sono il cardine di relazioni ed affetti. Nelle pagine troviamo tanti capitoli di vita. Dall’uomo che nell’Argentina dei desaparecidos cerca di proteggere la nipotina, alla giovane donna che -pur amando sua sorella- gongola quando le cose le vanno male. Dall’ansia di un figlio che deve fare i conti con la vecchiaia della madre e non sa bene dove collocarla, alla morte della più giovane di tre sorelle che scatena ricordi e qualche sgarbo del passato. Insomma un microcosmo di persone con le loro lacune, gli affetti non sempre lineari, le debolezze e i punti di forza che corrispondono semplicemente alla vita. E ci porta ad interrogarci, a farci ammettere che anche noi, magari solo per qualche istante, possiamo aver odiato la madre, essere stati gelosi di un fratello o una sorella, esserci trovati disarmati di fronte al declino di un anziano… o che almeno una volta abbiamo amato qualcuno che ci ha umiliato e ferito a morte. Sentimenti comuni che appartengono all’esistenza, a qualunque latitudine del globo, e la Giaconi sa narrarli benissimo.
FOCUS INTERNAZIONALE di Filippo Re
Bombe jihadiste contro i cristiani, contro il dialogo, gli accordi di pace e le riforme. Dall’Egitto dei copti alle cattoliche Filippine non c’è pace per i cristiani uccisi e terrorizzati dagli estremisti islamici da un continente all’altro. Ancora sangue che scorre dentro e fuori le cattedrali. Il bersaglio è ancora una volta la comunità cristiana con le sue chiese. Nelle lontane Filippine, uno dei pochissimi Stati asiatici a maggioranza cristiana, i jihadisti hanno voluto colpire gli accordi di pace firmati tra il governo e i separatisti musulmani dopo decenni di guerriglia e ancora una volta, per dimostrare il loro disprezzo contro le fede cristiana, si sono scagliati contro le chiese, bersagli facili da attaccare perchè poco protetti e affollati di fedeli.
L’obiettivo dichiarato dei terroristi è di creare uno Stato islamico nel Mindanao occidentale e fondare in seguito un Sultanato panislamico in tutto il sud est asiatico governato dalla sharia e in stretto contatto con i gruppi jihadisti mediorientali. Bombe e kamikaze hanno dilaniato una ventina di fedeli dentro la cattedrale di Nostra Signora del Monte Carmelo, sull’isola di Jolo, nella provincia di Sulu, nelle Filippine meridionali, che in passato aveva già subito due attacchi, e un altro ordigno è esploso nel parcheggio vicino causando una nuova strage. Complessivamente una ventina di morti e quasi 100 feriti. Jolo City è stata per anni presa di mira dai terroristi che hanno attaccato villaggi e città, prendendo in ostaggio i civili per poi decapitarli. Diversi gruppi islamisti operano da tempo sull’isola diventata la roccaforte di Abu Sayyaf, l’ex gruppo qaedista che conta migliaia di combattenti jihadisti.
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L’attentato contro la chiesa di Jolo è solo l’ultimo di una lunga scia di sangue che ha colpito le Filippine con decine di migliaia di vittime. Abu Sayaff è il movimento più spietato tra le varie milizie islamiste del sud con decine di rapimenti sia di filippini che di stranieri, tra cui sacerdoti e operai. Alcuni anni fa le sirene del califfo iracheno hanno raggiunto l’estremo oriente contagiando anche Abu Sayaff che si è trasformato nel braccio armato dell’Isis nell’arcipelago. I sospetti sull’attentato si sono concentrati inizialmente su un lungo elenco di sigle e di formazioni islamiste in grado di lanciare assalti che, oltre ad Abu Sayyaf, comprendono il gruppo Maute, Ansar Kalifah, separatisti e ribelli. L’attacco è avvenuto a poche ore dal referendum sulla regione autonoma, a maggioranza musulmana, di Bangsamoro (la Nazione dei Moro), nell’isola di Mindanao, in cui hanno prevalso i “sì” all’autonomia negoziata con il governo centrale. In sostanza, nascerà la regione autonoma di Bangsamoro nel Mindanao musulmano al posto della vecchia regione autonoma considerata troppo dipendente dal governo e accusata di corruzione. Un esito positivo che fa ben sperare per il futuro e che dovrebbe porre fine a 50 anni di scontri armati e guerriglia tra l’esercito di Manila e i gruppi islamici separatisti. Una guerra civile che ha causato oltre 150.000 vittime mettendo in ginocchio il sud delle Filippine. Putroppo però il risultato della consultazione è stato bocciato proprio nella provincia di Sulu, nel Mindanao musulmano, dove si trova Jolo. Qui le tensioni restano perchè ha vinto il “no” alla nuova Regione sostenuto fortemente da Abu Sayyaf e da altri movimenti ribelli in lotta contro il Fronte islamico Moro che ha invece firmato l’accordo sull’autonomia con il governo e dovrà gestire la politica della nuova Regione che si occuperà di questioni fiscali e amministative lasciando al governo la sicurezza nazionale e la politica estera. La nuova entità politica ha però suscitato il malumore delle altre etnie musulmane, favorevoli piuttosto a una soluzione federale, mentre la comunità cattolica di Mindanao ha espresso sostegno al progetto autonomista definendolo “un’occasione concreta per raggiungere una pace durevole a Mindanao”.
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L’isola di Mindanao è un bastione del gruppo islamista Abu Sayyaf che fa parte della lista nera degli Stati Uniti come organizzazione terrorista accusata di gravi e sanguinosi attentati tra cui l’assalto a un traghetto nel porto di Manila che nel 2004 provocò 116 vittime. Sulla matrice anti-cristiana dell’attentato non sembrano esserci dubbi. Le vittime sono state uccise per la loro religione. Ormai da parecchi anni nella regione musulmana di Mindanao i cristiani subiscono terribili attacchi da parte degli estremisti islamici di Abu Sayyaf affiliati all’Isis. Oltre l’80% della popolazione delle Filippine è di fede cattolica e solo il 5% è di religione islamica, concentrata soprattutto nel sud delle Filippine. Dura condanna della violenza e vicinanza alla popolazione del sud è stata espressa dai vescovi cattolici delle Filippine che hanno definito il grave fatto di sangue un vero atto di terrorismo. La maggior parte delle vittime è composta da persone che ogni domenica si recavano alla messa delle otto di mattina e sul fatto che si tratti di un attentato anticristiano non ci sono dubbi. Nei suoi rapporti sulla libertà religiosa nel mondo l’associazione “Aiuto alla Chiesa che Soffre” ha più volte denunciato che nella regione a maggioranza islamica di Mindanao i cristiani subiscono da anni sanguinosi attacchi da parte degli estremisti islamici di Abu Sayaf affiliati ad Isis. “Siamo però sicuri, scrive l’Acs, che nessun attacco. né violenza anticristiana potrà mai sradicare la fede dal cuore dei cattolici”.
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Dal settimanale “La Voce e il Tempo”
Dalla guerra si può guarire
A partire da mercoledì 13 marzo fino al pomeriggio di venerdì 15 marzo, presso il Politecnico di Torino – Corso Castelfidardo 39 -, sarà operativa l’installazione mobile di Peace Therapy
Si tratta di un ospedale virtuale in cui, dalle 10.00 alle 18.00, potrete vivere l’esperienza dei pazienti che ogni giorno vengono accolti nei nostri ospedali in Afganistan e Iraq. In questo spazio aperto a tutti troverete filmati, immagini, visori a realtà virtuale, e personale medico di emergency disponibile a condividere la propria esperienza sul campo e fornire informazioni e spiegazioni tecniche sulla gestione di un ospedale in contesti di emergenza, per fare sì che possiate immergervi in questa esperienza a 360°. EMERGENCY è un’associazione italiana indipendente e neutrale, nata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. EMERGENCY promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani. Il nostro impegno è possibile grazie al contributo di migliaia di volontari e di sostenitori che ogni giorno scelgono di stare con noi.
La rustica crostata di carciofi
Una ricetta dedicata agli amanti dei carciofi. Una classica torta rustica, un abbraccio di sfoglia dorata e croccante che racchiude uno squisito ripieno dall’aroma intenso e inconfondibile di questi ortaggi. Gustosa e deliziosa.
Ingredienti
6 carciofi
2 fette di prosciutto cotto
1 confezione di pasta sfoglia
3 uova
50gr. di parmigiano grattugiato
1 provola fresca
Sale, pepe, olio, prezzemolo, timo q.b.
1 spicchio d’aglio
50ml. di latte
Pulire i carciofi, tagliarli a fettine sottili e cuocerli in padella con poco olio, uno spicchio d’aglio, il timo, il prezzemolo ed un pizzico di sale. Stendere la sfoglia in una teglia da forno, bucherellare il fondo con una forchetta, coprire con il prosciutto cotto, coprire con i carciofi cotti e le fette di provola. Sbattere le uova con il sale, il pepe, aggiungere il latte e versare sul ripieno. Cospargere con il parmigiano e cuocere a 180 gradi per 30 minuti. Servire con una fresca insalatina.
Paperita Patty
Chiude Expocasa, un successo
Termina con un bilancio in crescendo l’edizione numero 56 del più rilevante appuntamento del nord ovest d’Italia dedicato all’arredamento e le idee per l’abitare
Il salone ha visto un’alta affluenza di pubblico nei nove giorni di apertura: più di 40 mila visitatori (dato a sabato 9 marzo), oltre 300 espositori provenienti da tutta Italia e un ricco calendario di appuntamenti, tra convegni, corsi di approfondimento, gli sportelli di consulenza con l’Agenzia delle Entrate, CasaClima, UPPI, ma anche con l’interior designer e la plant designer, e ancora showcooking e degustazioni nell’area La Cucina di Expocasa e incontri dedicati sia agli appassionati sia ai professionisti di settore. Un’offerta vastissima confermata dalla risposta del pubblico: secondo i dati raccolti, il 70% dei visitatori ha trovato ciò che cercava, in termini di soluzioni e qualità delle proposte.
Organizzata da GL events Italia, anche quest’anno Expocasa con i suoi 20 mila mq ha offerto una panoramica completa sulle ultime novità nel settore arredamento e sulle tendenze, per dare nuova vita agli spazi domestici ed esterni.
Nel corso dei nove giorni di salone sono emerse le tendenze future dell’arredamento, che va in direzione di una casa sempre più accogliente, intesa sempre più come “isola di pace” dopo la giornata di lavoro. E allora ecco apparire le imbottiture, i colori accesi che si affiancano ai neutri come nota di luminosità e di allegria, il legno (sia come materiale sia come tono di colore) che dà la sensazione di calore e accoglienza, e ancora la tappezzeria, le luci e le lampade di design. Quella disegnata da Expocasa è una casa che deve accogliere coloro che la abitano, una casa modulata sulla loro personalità, ma sempre con un occhio al cambiamento e al rinnovo dei dettagli; ma è anche la casa del futuro quella presentata dalle start up italiane, una casa che fa dell’efficientamento energetico, della domotica e del controllo intelligente da remoto la sua chiave di volta in un’ottica improntata sia alla sostenibilità ambientale sia al risparmio economico.
Non solo: secondo le ultime statistiche e i dati del settore, il mercato dell’arredamento si sta focalizzando in maniera sempre più evidente verso i piccoli esercizi commerciali, in cui il cliente oltre al prodotto trova professionalità, consulenza e assistenza. È il valore aggiunto offerto dalle piccole attività: sono vicine al centro città o al paese, quindi comode da raggiungere, sono gestite con competenza ma con il calore delle persone e dell’esperienza, danno supporto durante l’acquisto e nella fase successiva.
Non è solo la direzione in cui sta andando il mercato, è anche la stessa filosofia di Expocasa: dare spazio ai piccoli esercizi commerciali, agli artigiani, alle start up innovative, alle eccellenze del territorio facendone conoscere le facce e le competenze, per creare un plus di valore rispetto al prodotto.
Appuntamento all’edizione numero 57 nel 2020 (29 febbraio – 8 marzo) con tappa intermedia dal 14 al 17 novembre sempre all’Oval Lingotto con Restructura, il salone dedicat
o alla ristrutturazione, al recupero edilizio e all’efficentamento energetico.
Arrestato ragazzo con l’hashish nel como’
Agenti del commissariato di Polizia di StatoMadonna di Campagna hanno arrestato un ventiseienne italiano che spacciava marijuana e hashish nella zona di via Breglio, via Chiesa della Salute, via Usseglio. Il giovane, con precedenti di polizia specifici, è stato inizialmente sottoposto a controllo in strada, ed aveva con sé una modica quantità di hashish. La successiva perquisizione dell’alloggio in cui vive ha consentito il rinvenimento ed il sequestro di oltre 2 kg di hashish nascosti all’interno del comò della camera da letto. Nello stesso contesto, è stato rinvenuto anche materiale utile al confezionamento della droga: un bilancino di precisione, un rotolo di carta di alluminio; 1000 euro in contanti sono stati sequestrati quali provento dell’illecita attività. Di qui il provvedimento restrittivo peri l reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
M.Iar.
(Foto archivio)
Fedez e il rock-blues di Jon Spencer
Gli appuntamenti musicali della settimana : 11/17 marzo
Lunedì. Al Milk suona Enzo Zirilli con i ZiroBop. Al cinema Massimo Jeff Mills sonorizza “Metropolis” di Fritz Lang. Al teatro Colosseo canta Cristiano De Andrè. Al Birrificio Torino suona il trio del trombettista Luca Begonia.
Martedì. Al Jazz Club si esibisce il pianista Emanuele Sartoris. Al Blah Blah suonano i Jance Pornick Casino mentre al Mad Dog è di scena il trombettista Chad McCullough.
Mercoledì. Al Jazz Club suona l’Organ trio di Alberto Marsico.
Giovedì. Al Caffè Neruda si esibisce l’Italian Quartet del sassofonista Hector “Costita” Bisignani. Allo Spazio 211 suona Jon Spencer senza i Blues Explosion, ma con gli Hitmaker, preceduto dagli Sloks. Al teatro Concordia di Venaria si esibisce il gruppo reggae Alborosie. Al Jazz Club sono di scena i Savana Funk. All’ Hiroshima Mon Amour suonano i C’mon Tigre mentre all’Astoria è di scena Venerus. Per “ Novara Jazz” all’Opificio Cucina e Bottega si esibisce il Mixed Media Trio.
Venerdì. Al Blah Blah suonano i Buke & Gase. Al Circolo della Musica di Rivoli, i Massimo Volume presentano il nuovo disco “Il nuotatore”. Al Supermarket sono di scena i Colle Der Formento. Allo Ziggy si esibiscono i Spiritual Front mentre Alessio Lega al Folk Club, rende omaggio al cantautore Salvovic Okudzava.
Sabato. Al Magazzino di Gilgamesh suona il bluesman Ronnie Jones. Al Jazz Club si esibisce il duo Two Late. Al Pala Alpitour arriva Fedez mentre al Concordia di Venaria si esibiscono i Maneskin. Al Magazzino sul Po sono di scena gli Oneida. Allo Spazio 211 suonano Le Capre a Sonagli. Per “Novara Jazz” al Piccolo Coccia è di scena il trio del pianista Alessandro Giachero.
Domenica. Allo Spazio 211 suonano gli Health.
Pier Luigi Fuggetta
Estorsore recidivo viene arrestato
Nel crimine repetita non iuvant, le ripetizioni non giovano. Diversi anni fa era stato arrestato per una tentata estorsione, alcuni giorni fa è finito nuovamente dietro le sbarre per un episodio che alla base aveva la medesima fattispecie di reato. Il fatto è avvenuto nei giorni scorsi a Torino, in corso Vinzaglio all’angolo con via Cernaia. Un italiano di 62 anni, ha finto di essere stato investito da un auto di passaggio mentre era fermo al semaforo. Il 62enne ha dato un colpetto sulla parte posteriore destra dell’autovettura che stava svoltando e si è buttato a terra inscenando il sinistro stradale. Il finto investito non riteneva opportuno farsi medicare ma chiedeva soltanto la cortesia di un passaggio. Salito in macchina ha iniziato a minacciare la vittima, un uomo sulla settantina, e confermando la sua tesi, ovvero che l’autista fosse passato con il rosso, gli estorceva del denaro, nello specifico 250 euro, per il danno arrecato al suo tablet: la caduta ne aveva causato la rottura dello schermo, e pertanto obbligava l’uomo, che non aveva denaro al seguito, di fermarsi al primo sportello bancomat per prelevare la somma richiesta. Il malcapitato si fermava in via De Gasperi, nei pressi di una banca, faceva scendere l’estorsore, che attendeva su una panchina, e si dirigeva all’interno dell’istituto bancario, ma una volta dentro, anziché prelevare il denaro chiamava la polizia. Gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato il 62enne, con diversi precedenti per reati contro il patrimonio, contro la persona e la Pubblica Amministrazione, per tentata estorsione aggravata. Quest’ultimo, infatti. era stato già stato arrestato, diversi anni fa, per lo stesso titolo di reato.
M.Iar.
Truffe agli anziani, tre arresti
