redazione il torinese

Giovane di 20 anni muore in incidente stradale nella notte

INCIDENTE

Il ragazzo, che viaggiava solo, probabilmente ha perso il controllo dell’auto

 

Si è trattato del terzo incidente mortale nei pressi di Asti in due settimane. Un giovane di 20 anni, Paolo Bonaldo, residente a San Paolo Solbrito, è morto durante la notte in un incidente stradale sulla statale Torino-Asti, nei pressi di Dusino San Michele. Il ragazzo, che viaggiava solo, probabilmente ha perso il controllo dell’auto, e si è schiantato. Il manto stradale era scivoloso per la pioggia. Per estrarlo dalle lamiere sono intervenuti i vigili del fuoco.

 

(Foto: archivio)
   

Alfano a Tirana contro i terroristi

alfano

Il titolare del Viminale ha incontrato il Presidente della Repubblica albanese Bujar Nishani, il Primo Ministro Edi Rama, e il suo omologo Saimir Tahiri

 

Visita del ministro dell’Interno  mercoledi 14 Gennaio a Tirana per il coordinamento dell’intelligence sul terrorismo, ed in particolare per la questione dei foreign fighters, su immigrazione e lotta alla criminalità organizzata. Sono i temi principali affrontati dal ministro Angelino Alfano, nel corso di una serie di incontri istituzionali. Il titolare del Viminale ha incontrato il Presidente della Repubblica albanese Bujar Nishani, il Primo Ministro Edi Rama, e il suo omologo Saimir Tahiri.

 

Il rischio di diffusione dell’estremismo islamico in un’ area sensibile a possibili passaggi di esponenti legati all’Isis o Al Qaeda è stato discusso ad alto livello istituzionale di entrambe le parti. Si rafforzerà la lotta comune contro il traffico illegale. I ministri Alfano e  Tahiri hanno firmato diversi protocolli di cooperazione e discusso in relazione alle operazioni congiunte per la lotta alla criminalita’ organizzata , a partire dalla confisca dei beni delle persone incriminate. Strategie comuni da mettere in atto contro il trafico di droga , riciclaggio di denaro, in quanto entrambe le parti hanno sequestrato carichi di hashish spesso avviati verso il paese vicino, così come altri tipi di droghe come la cocaina o l’eroina.

 

Tema centrale dell’incontro e’ stato il fenomeno della diffusione di estremisti islamici nei territori albanesi, vista la vicinanza dell’Italia all’Albania ,i jihadisti rappresentano una grave minaccia. Qualche settimana fa, Alfano ha tenuto diversi incontri in Italia con i vertici della polizia, procura, intelligence, e si e’ approvato il piano “Colombo”, per la risposta prevista in caso di un attacco da parte di estremisti. L’arrivo in Italia di alcuni elementi provenienti dal Medio Oriente ha aumentato i sospetti, Porti ed aeroporti in Albania sono in massima allerta per individuare soggetti che intendano usare le frontiere albanesi per giungere in Europa.

 

P. Petromilli

La Primavera di Praga sboccia a Torino

praga palach

Jan Palach si immolò e  al suo funerale – che fu quello della libertà nel tormentato Paese del Centro Europa – furono in 600mila a dargli l’ultimo saluto. Torino venerdì 16 gennaio  ha voluto ricordarlo intitolandogli un  giardino

 

Aveva ventun anni il giovane Jan Palach quando decise di immolarsi per la libertà del suo Paese, la Cecoslovacchia, occupata dall’agosto precedente dalle truppe sovietiche e del Patto di Varsavia (ad eccezione di quelle rumene ed ungheresi) dandosi fuoco in piazza San Venceslao a Praga. Era il 16 gennaio del 1969, e la Primavera di Praga del leader riformista Alexander Dubcek era da poco stata fatta terminare con la forza. Jan morì il 19, tre giorni dopo, ma al suo funerale – che fu quello della libertà nel tormentato Paese del Centro Europa – furono in 600mila a dargli l’ultimo saluto. Torino venerdì 16 gennaio 2015 ha voluto ricordarlo intitolandogli il giardino del Centro San Liborio – Fablab Pavone in via Bellezia 19.

 

Molti gli intervenuti Loredana Polito, presidente dell’associazione Sicurezza e Lavoro (che edita l’omonima rivista diretta da Massimiliano Quirico e gestisce lo spazio), i consiglieri comunali Maurizio Marrone, Silvio Magliano, il consigliere regionale Giovanni Ferraris, il console della Repubblica Ceca, Franco Aprile e quello della Repubblica Slovacca, Giuseppe Pellegrino (dal 1 gennaio 1993, grazie ad una “separazione consensuale” la Cecoslovacchia non esiste più ed al suo posto sono nate le due repubbliche), Massimo Guerrini presidente della Circoscrizione I dei Torino e Marta Levi, presidente di Edisu Piemonte.

 

“Prima di darsi fuoco – ha dichiarato Massimo Guerrini, presidente della Circoscrizione Centro Crocetta di Torino – Jan Palach, solo 21 enne, allontana il suo inseparabile quaderno, dove si leggerà: «È mio diritto scrivere la prima lettera ed essere la prima torcia umana. Noi esigiamo l’abolizione della censura… altrimenti ci saranno altre torce umane».


Questo ragazzo si è ucciso in nome del più alto principio che sta alla base della nostra società: la Libertà. Un principio, che come ci raccontano le cronache francesi, è minacciato da sempre nella storia dell’umanità: l’unico ideale per cui vale la pena anche perdere la vita, affinché altri ne possano beneficiare”.

Massimo Iaretti

Caselle declassato non può decollare, gli industriali si appellano al governo

caselle

Un rilancio dello scalo rappresenterebbe una condizione imprescindibile per l’export piemontese. Forza Italia all’attacco. Anche il sindaco Piero Fassino e il governatore Sergio Chiamparino avevano assicurato il loro interessamento

 

Anche se da Roma non ci sono segnali di particolare attenzione nei confronti dell’aeroporto torinese, dalla Sagat (la società di gestione dello scalo) fanno sapere i dati lusinghieri relativi all’anno appena trascorso. 8,6% di passeggeri in più – pari al doppio della media nazionale – per un totale di oltre 3 milioni e 300 mila passaggi su Torino. I passeggeri stranieri sono invece aumentati del 18%, con 28 destinazioni servite di cui 18 all’estero. E, nei prossimi giorni, saranno annunciati nuovi collegamenti, dopo l’abbandono di Alitalia.

 

Eppure il governo ha declassato il “Sandro Pertini” togliendogli il fregio della A, la prima categoria aeroportuale. Qualcosa forse si sta muovendo, ad incominciare dagli industriali torinesi. La presidente dell’Unione, Licia Mattioli, ha rivolto un appello al ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, spiegando che un rilancio di Caselle rappresenterebbe una condizione imprescindibile per l’export piemontese, in fase di ripresa (rappresenta l’11% della quota nazionale). Anche il sindaco Piero Fassino e il governatore Sergio Chiamparino avevano assicurato il loro interessamento nella Capitale.

 

Per ora si fa sentire l’opposizione di centrodestra in Comune e Regione. La nostra economia ha bisogno di  un aeroporto che dia un contributo forte ai collegamenti commerciali e turistici di Torino e del Piemonte, capace di diventare ‘Hub di sviluppo’ per le nostre migliori aziende. Cosa che ad oggi Caselle non riesce  ad essere come dimostrano i dati degli ultimi anni”. A dichiaralo Gilberto Pichetto, il coordinatore regionale e capogruppo in Regione Piemonte per Forza Italia, e il responsabile nazionale Trasporti, Mino Giachino durante una conferenza stampa , alla quale ha anche partecipato un osservatore dell’Unione Industriali.

 

 Forza Italia in particolare ha ricordato come Torino nel 2002 era 9a nella classifica degli aeroporti nazionali per passeggeri. Nel 2014 è al 14mo posto. Le varie gestioni in questi anni hanno magnificato le piccole crescite percentuali perdendo di vista il dato complessivo. Nei primi 10 anni del terzo millennio il sito sabaudo è cresciuto del 26% mentre gli aeroporti italiani hanno fatto registrare mediamente un +60%.  Dagli  aeroporti italiani ogni anno partono 144 milioni di passeggeri (2,5 volte gli abitanti) da Torino partono 3,5 milioni di passeggeri , il 70% dei piemontesi. Ecco le proposte del partito per il rilancio:

1)      ottenere dal Governo l’inserimento di Torino tra i 12 aeroporti strategici del Paese;

2)      definire un piano regionale dei trasporti dove il ruolo del nostro Aeroporto sia ben diverso da quanto previsto dall’ultimo Piano dei trasporti della Regione (Giunta Bresso);

3)     concordare con i privati una gestione coordinata Torino-Malpensa-Napoli- Bologna che inserisca il nostro aeroporto in rotte nazionali e internazionali di maggiore interesse in modo da trarne importanti sinergie e ricadute.

 

 

Il tempo è galantuomo e (dopo quasi vent'anni) la giustizia riconosce la buona fede di "Cip & Ciop"

CIP CIOP

IL GHINOTTO DELLA DOMENICA

Perché si torna a parlare di Cip e Ciop? Perché stanno diventando un caso internazionale, in quanto Unione Europea, Francia e Svizzera intimano all’Italia di fermarne la proliferazione, prima che loro facciano scomparire l’autoctono rosso. E gli esperti osservano sconsolati che la battaglia è ormai perduta… perché diciotto anni fa qualche spirito di patata non trovò di meglio che fare dell’ironia e schierarsi a difesa degli “innocenti” animaletti, pur di dare in testa ai berlusconiani

 

“Fermate lo scoiattolo grigio” è il titolo di un articolo di alcuni giorni fa su La Stampa nazionale, un titolo che ha risvegliato nella memoria di Ghinotto antichi ricordi. Correva infatti l’anno 1997, e l’allora Giunta Ghigo si districava, con non poca fatica, tra i problemi del Piemonte e i lacci e i laccioli di un’opposizione arrabbiata per la inedita vittoria dei berluscones a metà 1995. L’assessore alla Caccia, Matteo Viglietta, aderendo a un progetto presentato dall’Università di Torino e sostenuto, perfino con veemenza, dalla buonanima del prof. Currado – che aveva fatto di questa battaglia quasi una ragione di vita – decise di far acquistare delle gabbie per la cattura sperimentale degli scoiattoli americani.

 

Questi graziosi animaletti, infatti, si stavano diffondendo come la peste nel parco della Mandria e a Racconigi, essendo stati inopinatamente introdotti da qualche sconsiderato, e minacciavano l’esistenza dell’indigeno scoiattolo rosso, più piccolo e meno prolifico del grigio. Quale fu il torto di Viglietta, affermato imprenditore di ferramenta? Di essere l’unico importatore in Italia di tali gabbie, costruite in Francia, e da lui vendute sul territorio nazionale. Ci pensò il puntuto consigliere dei Verdi, Pasquale Cavaliere – anni dopo tragicamente scomparso in Argentina – a far scoppiare il caso. In realtà l’assessore aveva solamente commesso l’ingenuità di non assentarsi dalla Giunta durante la decisione, ma tanto bastò per impalcare uno “scandalo” in cui inzupparono il pane gli indignati a senso unico.

 

Specie ai redattori di quei giornali che hanno per contratto l’astio antiberlusconiamo non parve vero di cavalcare l’onda del “caso Cip e Ciop”, come fu ribattezzato con arguzia degna di miglior causa. In breve, l’assessore fu travolto e costretto a dare le dimissioni per quelli che in gergo giudiziario sono chiamati “fatti bagatellari”, ma il suo scalpo era utile alla propaganda anti Giunta Ghigo, che poi visse in effetti altri casi gonfiati ad arte e a scopo politico.

 

Ma perché ora si torna a parlare di Cip e Ciop? Perché stanno diventando un caso internazionale, in quanto Unione Europea, Francia e Svizzera intimano all’Italia di fermarne la proliferazione, insomma di sterminarli prima che loro facciano scomparire l’autoctono rosso. E gli esperti osservano sconsolati che la battaglia è ormai perduta… perché diciotto anni fa qualche spirito di patata non trovò di meglio che fare dell’ironia e schierarsi a difesa degli “innocenti” animaletti, pur di dare in testa ai berlusconiani.

 

Meno male che questo è un paese che impara le lezioni, che oggi abbiamo una magistratura e un sistema dell’informazione molto, ma molto più avanzato, che non scambia lucciole per lanterne. Avete dei dubbi? Guardate com’è finita la questione Rimborsopoli, in cui una decina di esponenti del centrosinistra (e un paio del centrodestra) sono stati prosciolti dalle accuse perché si è giustamente dimostrata la loro buona fede e non consapevolezza di commettere un reato. La stessa buona fede che non fu mai riconosciuta a Viglietta, oggi diventa una panacea per gli ingiustamente accusati, che escono dal processo pienamente riabilitati. E pazienza che solo qualche mese fa non si è visto lo stesso trattamento nei confronti di casi analoghi (prevalentemente di centrodestra). Si vede che la maturazione verso una nuova civiltà giuridica non era ancora completa, ma in pochissime settimane sono stati fatti passi avanti da gigante.

 

Ghinotto

Son tutti belli i bar di Torino! Lo dicono i nostri web-lettori

CAFFE TORINO

Anche tanti piccoli caffè di quartiere ci sono stati segnalati. Insomma, il senso è che sonto tutti belli i bar della nostra città!

 

Quando abbiamo proposto sulla nostra pagina Fb il sondaggio QUAL E’ SECONDO VOI IL BAR PIU’ BELLO DI TORINO? (dal punto di vista dell’eleganza, della qualità di caffè, aperitivi o croissant, o per la gentilezza e professionalità del personale) immaginavamo che il possibile vincitore appartenesse ai celebri locali storici, oppure alla categoria dei bar di tendenza. Certo, anche queste tipologie di locali sono state indicate dai lettori, ma l’aspetto più interessante di questa piccola indagine (senza alcuna pretesa di valore statitstico, intendiamoci) è che tanti piccoli bar di quartiere ci sono stati segnalati. Insomma, il senso è che sonto tutti belli i bar di Torino. Ecco alcune segnalazioni dei nostri lettori.

 

Anna Mazza Mi permetto di segnalare il bar ariston in via lagrange: il caffè migliore di Torino!

 

Carmela Di Bella E non dimentichiamo il Torino dove il personale e selezionato servizio impeccabile e un caffè eccellente.
Claudia Polizzi Caffè Mosetti. C.so San Maurizio Angelo Via Via Giulia di Barolo. Il caffè non è il massimo, ma in quanto a simpatia i baristi e la cassiera non li batte nessuno!!!
Carla Guido c’è ne sono molti in Torino,,ma c’è ne uno a Collegno in Corso Francia, il bar Maggiora….ha un personale gentile, qualificato e fa un caffè superlativo…
Franco Mautino Rappresentanze Ma perché’ dobbiamo pagare il caffè’ 1,10 euro????
Paola Canessa Il bicerin in piazzetta della Consolata
Ernesto Nicolosi Venier in via Monte di Pietà, senza dubbio.
Lionel Lingua nessuno di questi riuscirà ad eguagliare Marchetti di corso Corsica.
MikyGio GioMiky Secondo noi il primato è di Baratti & Milano

 

Rosanna Scivoli Ma in centro sono ladri e il caffè è un semplice caffè i disegnini tutti li sanno fare sopra…e cmq in casa fatto da me è piu buono e gratis! 
Gabriella Lomazzi Mah, forse per i 18nni
Gianfranco Miscioscia Caffè Vittorio e Platti
Carla Patti RATATOUILLE!!!! Gentilezza e qualità dei prodotti! Salute e amore per la natura e gli animali!!!! Cosa volere di più?
Francesco Nobile Costa Rica corso traiano o il one Apple
Marisa Pinna Sono d’accordo con Ariston ….ottimo caffè. ..eccellente servizio..

Fabio Roxy Ghigo, una marcia in più poi gliela dà anche la pasticceria…nuvola forever

Grimaldi, SEL: "Bando sì, bando no…caro Franceschini, la Venaria non è la terra dei cachi!

GRIMALDI

“Abbiamo scritto un question time per chiedere come mai non si sia arrivati a siglare un protocollo d’intesa che prevedesse una figura di coordinamento del Mibac per le Residenze Sabaude e, come per tutti i grandi musei italiani, un Direttore scelto tramite bando per la Venaria Reale”

 

A dicembre ci aveva stupito la scelta del Ministro dei Beni Culturali e Turismo di nominare attraverso un bando internazionale i 18 direttori dei grandi musei italiani, includendo tra questi il Polo Reale di Torino ma non la Venaria Reale. Appreso ciò, in data 11 dicembre 2014 con un’interrogazione a risposta immediata abbiamo sollevato l’attenzione su questa anomalia e sollecitato la Regione a pubblicare un bando per nominare il nuovo Direttore della Reggia di Venaria Reale. In data 23 dicembre il Ministro Franceschini ci ha ripensato e si è dichiarato favorevole alla pubblicazione di un bando internazionale anche per la Venaria Reale. Una notizia per la quale abbiamo gioito. 

 

Ora apprendiamo dalla stampa che ieri, nel corso dell’assemblea dei consorziati a Venaria, la funzionaria del Ministero per i Beni Culturali avrebbe invece annunciato che non ci sarà alcun bando, ma che il Direttore, nella persona di Mario Turetta – già direttore regionale dei Beni Culturali e artefice del Polo Reale –, sarà nominato direttamente dal Ministero. L’Assessora Parigi e il Presidente Chiamparino, a quanto dichiarato, hanno obtorto collo accettato la decisione con più di una perplessità.

 

“Ci piacerebbe che il Presidente Chiamparino spiegasse a Franceschini che la Venaria Reale non è la terra dei cachi; per questo abbiamo scritto un question time per chiedere come mai non si sia arrivati a siglare un protocollo d’intesa che prevedesse una figura di coordinamento del Mibac per le Residenze Sabaude e, come per tutti i grandi musei italiani, un Direttore scelto tramite bando per la Venaria Reale”.

 

Marco Grimaldi

Pagella non solo Rock, aperte le iscrizioni

rock

Concorso musicale riservato a gruppi under 23 composti per almeno il 50% da studenti delle scuole superiori di Torino e provincia

 

Sono aperte fino al 19 gennaio le iscrizioni a Pagella non solo Rock, il concorso musicale riservato a gruppi under 23 composti per almeno il 50% da studenti delle scuole superiori di Torino e provincia. La partecipazione è gratuita! I gruppi partecipanti si esibiranno, fra febbraio e maggio, in concerti di selezione in locali di Torino e provincia che serviranno a definire i 6 partecipanti alla finale. Alla finale parteciperà anche il gruppo vincitore della sezione “fuori concorso” riservata a chi non propone brani propri.

(www.comune.torino.it)

Nuovo arresto nell'operazione anti 'Ndrangheta

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Tra gli indagati compare anche Francesco Furchì, accusato di essere l’omicida del consigliere comunale torinese Alberto Musy

 

Vincenzo D’Alcalà, già detenuto dallo scorso mese di luglio, è stato raggiunto da un nuovo ordine di custodia cautelare nell’ambito dell’operazione contro la ‘ndrangheta ‘Scacco al re’. Tra gli indagati compare anche Francesco Furchì, accusato di essere l’omicida del consigliere comunale torinese Alberto Musy. Nell’inchiesta diversi episodi di estorsione e di usura contro imprenditori e commercianti di Santena.La polizia ha scoperto nuovi casi nel prosieguo delle indagini.

Juve padrona dello Stadium: 6-1 e sotterra il Verona

juve stadium

E la nuova sfida sarà domenica, ancora sotto la Mole

In Coppa Italia la Juve stravince nel suo imponente Stadium, dopo tre pareggi, dal campionato alla Champions  – con Atletico Madrid, Sampdoria e Inter- e il risultato eclatante è di 6-1 negli ottavi contro il Verona. E la nuova sfida sarà domenica, ancora sotto la Mole. La Juventus nei quarti incontrerà il Parma.