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Panorama immobiliare, qual è il futuro a Torino?

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ponte mole vittorioFacciamo il punto con un esperto del campo immobiliare torinese, il dottor  Angelo Lucchetti, che ha affrontato la sfida di essere presente sul mercato con una propria agenzia

 

In tempi di crisi anche il panorama immobiliare della città di Torino  ha senz’altro  subito oscillazioni sul valore degli immobili e variazioni  sulla domanda sia di vendita che di affitto. Facciamo il punto con un esperto del campo immobiliare torinese, il dottor  Angelo Lucchetti, che ha affrontato la sfida di essere presente sul mercato con una propria agenzia;  la Selecta Domus.

 

Anche il settore immobiliare torinese ha avvertito mutamenti a causa delle  crisi economica che ha colpito il nostro Paese ? E ad oggi quale fase sta vivendo ?

Sicuramente ci ritroviamo in un momento storico in cui il mercato immobiliare ha risentito enormemente della flessione dei prezzi di vendita e di conseguenza delle compravendite, anche nella nostra città. Abbiamo riscontrato negli ultimi due / tre anni una flessione dei prezzi intorno al 20-30% sia sulle vendite che sulle locazioni. Tuttavia, l’ultimo trimestre del 2014 ha segnato un leggero incremento delle transazioni immobiliari anche grazie alla ripresa dell’erogazione dei mutui da parte degli istituti di credito. Proprio in quest’ultimo periodo si intravede una leggera ripresa che fa ben sperare.

 

Qual è il suo punto di forza  e come fronteggia la competizione con altri professionisti  operanti nel settore?

Per poter competere in momenti come questi , la carta vincente è stata quella di creare una sinergia tra professionisti e esperti che operano da anni nel settore immobiliare, costituendo un network di agenzie che svolgono la propria attività nel nord ovest dell’Italia.  La  Rimit , con la quale collaboro, è in grado di offrire  al cliente un servizio curato in ogni fase della transazione , affinchè possa avvalersi di un team altamente qualificato e professionale  per i servizi di intermediazione  con un portafoglio immobiliare sia residenziale che turistico.

PersonAtelier si prende cura delle donne torinesi

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Intervista alla consulente d’immagine Giuseppina Sansone 

 

Terza puntata del viaggio nel mondo di “PersonAtelier”, il ciclo di seminari e workshop -tenuti da esperte di coaching, immagine e creatrici  di moda e bijoux- che aiuta le donne torinesi a rinnovare look e atteggiamento.

 

Oggi incontriamo  Giuseppina Sansone: consulente d’immagine, blogger fashion con il suo (seguitissimo) “Fashion and the city” e personal shopper. Ovvero una donna per amica: colei che, con un occhio allo stile, l’altro alla moda e soprattutto un faro puntato sulla vostra personalità, può darvi una mano nel caso in cui (come Carrie Bradshaw), di fronte all’armadio straripante di vestiti, vi arrovellaste nel grido d’allarme: “Non  ho niente da mettermi!”.Chi meglio di lei per levarvi  dall’”impasse”, buttar via l’inutile, abbinare diversamente l’esistente e inserire pezzi must, autentici salvavita su cui potrete sempre fare affidamento. Insomma, un toccasana che aggiunge dosi di sicurezza, anche interiore.

 

Fermamente convinta (come Coco Chanel) che “La moda passa, lo stile resta” è la guida giusta per aiutare le donne a sfuggire l’omologazione, capire cosa sta loro meglio ed esaltarne la personalità con il look più adatto. Proprio quello che farà negli incontri di “Personatelier”, come ci  spiega: «Mi occuperò della parte relativa all’immagine, di pari passo con il lavoro della coach Daniela Prandi relativo al lavoro sull’interiorità. Le due cose si sposano perfettamente e me ne accorgo anche nella gestione delle mie clienti: inevitabilmente, il miglioramento del look produce un impatto benefico pure sul versante emotivo».

 

-Quindi la marcia in più di “Personatelier”?

«Il progetto mette insieme più professionalità e permette di vedere le cose da più prospettive».

 

-Quali sono gli aspetti più difficili del tuo lavoro?

«Tante volte le donne non hanno ben chiaro quello che vogliono fare: desiderano un cambiamento, però bisogna cercare di lavorare su una chiarezza iniziale, che spesso non c’è».

 

– Che rapporto si crea con le tue clienti?

«E’ fondamentale che io gli piaccia, come donna e come persona, anche dal punto di vista umano. Devono riconoscere in me caratteristiche e affinità che in qualche modo ci leghino, perché è anche una questione mentale. Questo feeling è molto importante, poi lavoriamo in tandem».

 

-Chi si rivolge a te?

«Generalmente donne che si mettono in discussione, o comunque sono in una fase di passaggio. E’ una cosa che deve partire da loro. Può accadere soprattutto quando compiono una certa età, per esempio 40 o 50 anni; quando ci sono separazioni, divorzi, cambiamenti sul fronte professionale. Tutti momenti che possono mettere in crisi, ed allora è più facile farsi aiutare da una professionista».

 

-Ci sono alcune regole base che dovrebbe tenere presente chi vuole migliorarsi?

«Mi auguro sempre che come punto di vista una donna abbia se stessa, sappia accettarsi e non senta la necessità di assomigliare ad un’altra. Dovrebbe avere una personalità già abbastanza formata e un buon gusto personale; capire come è fatta realmente, cosa vuole e le cose che invece non le piacciono».

 

-PersonAtelier propone lavori di gruppo, ma anche percorsi individuali. Come vedi le due opzioni?

«Innanzitutto i gruppi non sono troppo numerosi, così si lavora meglio. Ma, se per svariati motivi una donna preferisce un lavoro “ad personam”, è una scelta del tutto personale e noi possiamo andarle incontro benissimo. Comunque mettere in contatto più donne che hanno in comune  le stesse problematiche, può  rivelarsi molto positivo e spesso le fa stare meglio».

 

-Le soddisfazioni più grandi del tuo lavoro?

«Accorgermi che la donna con cui ho lavorato ha beneficiato della mia consulenza, si sente bene e c’è un riscontro  tangibile del miglioramento ottenuto. Di solito, poi, restiamo in contatto e mi faccio mandare i selfie con gli outfit che ha imparato a creare da sola. In ogni caso, resto  sempre reperibile per ulteriori consigli su acquisti od altro».

 

-In periodi di crisi come quello attuale, ingaggiare una personal shopper non è un lusso eccessivo?

«Non occorre essere una star, molte mie clienti sono donne “normali”, non  necessariamente top manager o simili. E’ una questione di cultura ed intraprendenza non legata ai soldi. Io le aiuto a capire qual è il modo migliore di comprare senza sperperare denaro».

 

Laura Goria

 

 

Testuggini e serpenti, se ne parla al Museo di Scienze

museo scienze2Tra foreste, petrolio e palme da olio: 20 anni di ricerca in ecologia e conservazione di serpenti e testuggini nel Golfo di Guinea

 

Prosegue HerpeThon 2015, maratona erpetologica in giro per l’Italia, con ricercatori che portano al grande pubblico le proprie esperienze e le scoperte in campo zoologico, parlando di animali spesso noti, come rane, rospi, testuggini, serpenti e lucertole. Organizzato da Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e dalla Societas Herpetologica Italica, l’edizione del 2015 di HerpeThon, ricca di oltre 40 appuntamenti, affronterà i temi del commercio (il cosiddetto PET-TRADE), di allevamento in cattività e di conservazione.Giovedì 26 marzo, alle ore 17:00, il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università (C.so Massimo d’Azeglio, 52) ospita una conferenza pubblica di Luca Luiselli , ricercatore della Nigerian Agip Oil Company (NAOC) del Gruppo ENI e professore di ecologia alla Rivers State University o di Port Harcourt (Nigeria Il prof. Luca Luiselli, che vanta numerosi grants internazionali per ricerche ecologiche in Africa occidentale, illustrerà i risultati più interessanti sull’ecologia e la conservazione di serpenti e testuggini, ottenuti in venti anni di ricerca sul campo nei paesi che si affacciano sul Golfo di Guinea. Particolare enfasi viene riposta ai dati sull’organizzazione delle comunità ecologiche e alle relazioni tra rettili e popolazioni umane in una regione a rapidissimo sviluppo economico. L’incontro sarà introdotto e coordinato da Franco Andreone, Conservatore al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, e da Marco Sassoé, docente e ricercatore presso l’Ateneo torinese. Ulteriori informazioni reperibili nel programma di HerpeThon 2015 http://www.mrsntorino.it/cms/la-tua-visita/temporary-museum/item/231-herpethon-2015 ). 

 

 

Giovedì 26 marzo 2015

Dipartimento di Neuroscienze dell’Università (C.so Massimo d’Azeglio, 52)

ore 17,00 Ingresso libero

 

Suk Ogm, Fratelli d'Italia: "Fassino ascolti i cittadini"

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MARRONE-ALESSI (FDI): LA GIUNTA  ASCOLTI I CITTADINI SU SISTEMAZIONI ALTERNATIVE, IN BANDO LIBERO SCAMBIO, ZERO OBBLIGHI SICUREZZA, SOLO MEDIATORI CULTURALI ED EDUCATORI. SARÀ CAOS!

 

Riceviamo e pubblichiamo

 

<<Il bando del cosiddetto libero scambio che gli Assessori Mangone e Curti impongono alle ex OGM, contro il parere dei residenti di Borgo Aurora in rivolta, conferma le nostre peggiori preoccupazioni: non è previsto alcun obbligo di dotarsi di un’organizzazione di sicurezza privata per impedire l’abusivismo, è invece imposta l’assunzione di due “mediatori culturali” ed “educatori”: secondo l’ideologia buonista dell’Amministrazione comunale Fassino dovrebbero essere queste figure ad impedire la vendita abusiva di merce rubata, contraffatta, nuova ed alimentare? Sarà un caos!>>, attaccano Maurizio Marrone e Patrizia Alessi, Capigruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in Comune di Torino e Circoscrizione 7, che esortano <<Il Comune ascolti le proposte dei cittadini su sistemazioni alternative che indicano Torino Esposizioni o l’ex Tyssen o ancora Parco Dora. Aurora ha bisogno invece della riqualificazione promessa è mai mantenuta! Inutile audire i comitati che hanno presentato la petizione popolare in Comune il giorno successivo alla pubblicazione del bando, anzi una presa in giro bella e buona!>> Lunedì 16 marzo il Sindaco Fassino ha ascoltato i cittadini, che gli hanno descritto i problemi del Borgo Aurora e avevano proposto di rivedere la nuova area per il suk .Alla fine dell’incontro Fassino aveva detto che ci pensava e avrebbe dato loro una risposta…..la risposta è l’uscita del Bando?

Operazione "Balkan Connection", arrestati nel Torinese due "attivisti" dell'isis

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Il testo è di 64 pagine scritte in italiano e pubblicate recentemente sul aurora poliziasalvario poliziaweb: si intitola ‘Lo stato islamico, una realtà che ti vorrebbe comunicare”

 

Nell’operazione che ha debellato una cellula italiana dell’Isis, sono stati eseguiti due arresti anche in provincia di Torino. L’operazione antiterrorismo è coordinata dalla procura di Brescia ed è in corso da questa mattina all’alba. E’ stata la Digos ad arrestare due immigrati nella cintura torinese: sono un albanese e un italo marocchino. Quest’ultimo sarebbe l’autore del documento di propaganda dello stato islamico. Si tratta di 64 pagine scritte in italiano e pubblicate recentemente sul web. Il testo si intitola ‘Lo stato islamico, una realtà che ti vorrebbe comunicare”. “Balkan Connection” é il nome dell’operazione, scattata in seguito ad un’attività investigativa iniziata dalla Questura di Brescia tre anni fa.

L'Inail per la sicurezza nelle scuole

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Oltre ai risultati del progetto saranno presentati i dati relativi all’andamento infortunistico nelle scuole del Piemonte

 

 

Giovedì 26 marzo l’Ufficio Scolastico Regionale, la Direzione Sanità della Regione Piemonte e la Direzione regionale dell’INAIL presenteranno i risultati del progetto “Valutazione di efficacia degli interventi di promozione della sicurezza nelle scuole”, nel corso di un convegno che si terrà a Torino, presso l’IIS Avogadro, in C.so San Maurizio 8. nL’iniziativa è volta a misurare l’impatto sulla salute di alunni, insegnanti e operatori della scuola delle attività didattiche attivate nel biennio 2010-2011 dalle “Reti di scuole per la sicurezza”, un sistema istituito nel 2009 grazie a un accordo tra Ufficio Scolastico Regionale, Direzione Sanità della Regione e Inail Piemonte, che coinvolge circa 300 scuole piemontesi, consentendo di realizzare interventi mirati nel campo della sicurezza scolastica, elaborati e gestiti dalle scuole stesse. Oltre ai risultati del progetto saranno presentati i dati relativi all’andamento infortunistico nelle scuole del Piemonte e un quadro degli interventi di promozione della sicurezza finora realizzati nelle scuole aderenti alle Reti.

Chiampa non accetta i "consigli" del Pd: "Me ne posso andare a maggio"

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Per chi conosce il carattere tosto del governatore, che si indispettisce se qualcuno tenta di influenzarlo, non c’è da stupirsi se – tramite la Stampa – ha fatto sapere: “Me ne potrei andare anche prima”, se verificherà la possibilità, nel suo ruolo di commissario ad acta, di pagare i debiti regionali pregressi

 

 

Il governatore non ci sta e rimanda al mittente le pressioni politiche (del Pd) e istituzionali (del presidente del Consiglio regionale Mauro Laus) dirette a scongiurare il rischio di sue dimissioni. La storia è nota. La vicenda delle presunte firme “tarocche” per la presentazione delle liste per la sua candidatura a presidente aveva fatto dire a Sergio Chiamparino: “Se a luglio il tar non darà una risposta chiara me ne vado”. salvo poi procrastinare il suo eventuale addio alla regione che farebbe decadere la legislatura, con il disappunto di assessori e consiglieri che si troverebbero disoccupati. Ma per chi conosce il carattere tosto del governatore, che si indispettisce se qualcuno tenta di influenzarlo, non c’è da stupirsi se – tramite la Stampa – ha fatto sapere: “Me ne potrei andare anche prima, a maggio”, se verificherà la possibilità, nel suo ruolo di commissario ad acta, di pagare i debiti regionali pregressi, così come ha fatto di recente con i fornitori delle asl. Chi vivrà vedrà. E intanto negli ambienti circola voce che il pd stia tentando contatti informali con i leghisti autori dei ricorsi anti-Chiampa, per tentare di convincerli a ritirare i ricorsi stessi, così da scongiurare il rischio elezioni anticipate.

Dopo tre anni e mezzo di depressione forse torna il sereno sull'industria piemontese

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Intanto 120 aziende e agenzie rendono disponiibili oltre 8mila opportunità di impiego. E’ lo scenario di IoLavoro, la più grande job fair italiana, da giovedì a venerdì, al Lingotto

 

Sono trascorsi tre anni e mezzo e finalmente l’ottimismo per l’industria torinese inizia a prevalere. Secondo i dati dell’unione Industriale di Torino   le nostre aziende si aspettano un aumento della produzione e degli ordini. Ma le speranze sono buone soprattutto per quanto riguarda l’occupazione: le previsioni non erano così “rosee” dal 2006. Speriamo. Due terzi delle aziende (sarà merito del Jobs Act?) faranno con ogni probabilità assunzioni a tempo indeterminato entro il 2015, mentre il ricorso alla cassa integrazione – che ha segnato fino ad oggi un record a Torino – scende sotto il 10%. Questi alcuni dei dati dell’indagine congiunturale illustrati dalla presidente dell’Unione Licia Mattioli. Intanto 120 aziende, agenzie per il lavoro o formative e istituti tecnici e professionali rendono disponiibili oltre 8mila opportunità di impiego. E’ lo scenario di IoLavoro, la più grande job fair italiana, da giovedì a venerdì, al Lingotto. Tra i settori presenti :Ict e digital, automotive, turistico alberghiero, ristorazione, edilizia, commercio. Ad oggi sono ben 5 mila i giovani iscritti alle preselezioni.

 

(Foto: il Torinese)

Giovani a confronto sui temi europei

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Iniziativa promossa dalla Consulta regionale europea

 

Una simulazione delle attività di Parlamento europeo e Consiglio dell’Ue per imparare come si decide a Bruxelles. È questo l’obiettivo dell’iniziativa promossa dalla Consulta regionale europea e inaugurata il 24 marzo al Campus Luigi Einaudi.  Il prestigioso ateneo torinese ospita, dal 24 al 28 marzo, oltre sessanta studenti provenienti da tutta Italia che parteciperanno al progetto “Eu Model Torino”, realizzato in collaborazione con il Movimento studentesco per le organizzazioni internazionali (Msoi), Europae (rivista di affari europei) e il Movimento Giovani federalisti.  “È motivo di soddisfazione – ha dichiarato Daniela Ruffino, presidente della Consulta europea – prendere atto della presenza di così tanti giovani. Si tratta di un segnale concreto dell’interesse maturato dal mondo studentesco nei confronti delle tematiche europee. L’iniziativa torinese ha poi una notevole rilevanza: si tratta di un’occasione davvero unica per comprendere al meglio come si opera a Bruxelles e per approcciarsi ai valori multiculturali e post-nazionali dei nuovi scenari internazionali”.  Cinque giorni, dunque, all’insegna dell’Europa, del tema dell’immigrazione e della gestione dei confini esterni dell’Ue: un appuntamento ispirato dal recente semestre europeo di presidenza italiana e dalle ultime elezioni europee, per offrire agli studenti una visione del lavoro svolto dagli organismi comunitari. Nel corso del dibattito sono inoltre intervenuti: Edoardo Greppi, professore alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Torino; Barbara Forni, funzionario del Parlamento europeo e Francesco Laera, rappresentante della Commissione europea.

(droselliwww.cr.piemonte.it)

La presenza delle donne nei CdA

Mimosa

dora palloniConvegno in Consiglio regionale, Palazzo Lascaris – Sala Viglione, giovedì 26 marzo ore 14.30 

 

L’evento è  organizzato in collaborazione con AIV – Associazione Italiana di Valutazione Gruppo Tematico Pari Opportunità  nell’ambito del  progetto Il rosa e il grigio ,  finanziato dal  Dipartimento Politiche per la Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri   e ideato dalla società cooperativa  S.&T.  con l’obiettivo di  aumentare la presenza femminile nei CdA   pubblici e privati, partendo dal   dialogo intergenerazionale tra giovani donne e manager under/over 50.  

 

In Europa la percentuale di donne ai vertici aziendali ha raggiunto la soglia del 20.2%, registrando un aumento storico soprattutto in Stati che hanno introdotto di recente misure legislative in tal senso, come la legge 120/2011 “Golfo-Mosca”, in vigore in Italia dall’agosto del 2012, che ha reso obbligatorio il rispetto di un’equa rappresentanza di genere nei C.d.A. e nei Collegi Sindacali per una quota fissata al 20% per il primo mandato e al 33% per i successivi due.

 

 

Proprio l’Italia risulta tra i paesi europei che hanno mostrato gli incrementi più significativi, in seconda posizione con un +19.1% (preceduta dalla Francia con un +20.1%). Dall’ultimo monitoraggio del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, aggiornato a fine 2014, la presenza delle donne nei CdA pubblici italiani è salita al 20% e nelle società private quotate in borsa ha raggiunto il 22,6%, con una crescita di più del doppio negli ultimi due anni. In campo economico, invece, rimane ancora forte il divario: siamo al 114° posto nel mondo per parità salariale.

 

Saluti istituzionali

Mauro Laus – Presidente del Consiglio regionale del Piemonte

Daniela Ruffino – Vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte

Stefania Batzella – Presidente della Consulta delle Elette del Piemonte

Monica Cerutti – Assessore alle Pari Opportunità Regione Piemonte

 

Introduce

Alberta Pasquero – Presidente S.&T. soc. coop. 

 

Modera

Maria Chiara Voci – contributor at Il Sole24Ore

  

Lo scambio intergenerazionale come strategia per la valorizzazione della capacità di governance delle donne

Cons. Luciana Saccone – Direttore Generale, Dipartimento Politiche per la Famiglia, Presidenza del Consiglio dei Ministri

Delia Amari – Dipartimento Politiche per la Famiglia, Presidenza del Consiglio dei Ministri

  

Valutare le pari opportunità

Catina Balotta  – Referente Gruppo PO AIV

  

CdA in Italia: presenza femminile nelle società pubbliche. Le potenzialità di una valutazione in chiave di genere della Legge 120/2011

Valentina Andreozzi – Collaboratrice Università di Udine per il progetto “Talenti femminili per le pubbliche amministrazioni”

 

Una misurazione qualitativa sulla presenza femminile nei CdA: il percorso del progetto “Il rosa e il grigio”

Monica Andriolo – Responsabile del progetto “Il rosa e il grigio”

   

Governance e leadership al femminile

Dialogo tra donne di diverse generazioni

  

Invierà un contributo video l’on. Alessia Mosca, coautrice della Legge 120/2011

 

(fcalosso – www.cr.piemonte.it)