redazione il torinese

Il Giardino del Mondo alle Ogr

Prosegue nel 2019 la rassegna Domeniche in festa a cura del network ZonArte, sostenuto da Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, nell’ambito del Public Program OGR. In occasione della mostra Cuore di tenebra. Può l’arte prevenire gli errori? (a cura di Marcella Beccaria) le famiglie saranno accompagnate dalle Artenaute del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli in un viaggio nei suggestivi spazi delle OGR. A partire dalle singole opere esposte, relativamente ad alcuni elementi narrativi del romanzo di Conrad, tra luci e ombre, scenari di un immaginario altrove, mondi da scoprire, i fili e i nodi si intrecciano e raccontano trame ricche di mistero. Domenica 24 marzo nuovo appuntamento, dal titolo Il giardino del mondo , a cura del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli in collaborazione con Associazione Gruppo Abele – Progetto Genitori & Figli   un viaggio ispirato all’ecologia dell’accoglienza, all’interno di un giardino umanistico realizzato attraverso forme stilizzate di animali e vegetali giunti da oltremare (pappagalli, fichi d’India, ananas, patate, pomodori, piante esotiche, ecc.), che oggi configurano il nostro orizzonte di senso, determinando il paesaggio così come lo conosciamo. In relazione all’opera dell’artista Maria Thereza Alves presente in mostra. Ingresso gratuito. Indispensabile la prenotazione: 011.9565213, educa@castellodirivoli.org.

Tutti i documenti equipollenti alla carta d’identità

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

 

La Tessera Sanitaria permette ai cittadini di fruire dei servizi sanitari. Tuttavia, pur riportando i propri dati personali, non può essere considerata valida come documento di identità. È strettamente personale e ha una validità di sei anni: se il termine ultimo si sta avvicinando o se è scaduta, dovrà essere rinnovata.

La procedura per il rinnovo è automatica, in quanto è l’Agenzia delle Entrate che si preoccupa di inviare la nuova Tessera Sanitaria presso il domicilio del cittadino. Si tratta di un documento importante perché consente di prenotare visite mediche e di fruire delle cure termali fornite dall’INPS, senza contare che va esibita – insieme alla prescrizione medica – anche al momento dell’acquisto di un medicinale.

Sarà capitato a molti di essersi trovati nella situazione in cui era necessario esibire un documento che verificasse la propria persona, ma di aver dimenticato la Carta di identità. A quel punto, sarà scattata spontaneamente la domanda: “Può andare bene la Tessera Sanitaria”?

Come da indicazioni di legge, sono documenti equipollenti alla Carta di identità: la patente di guida; il passaporto; la patente nautica; la C.I. elettronica (CIE); il porto d’armi; il libretto di pensione; il patentino di abilitazione alla conduzione di impianti termici; tessere di riconoscimento, a patto che presentino una foto del soggetto e un timbro o un segno equivalente rilasciato da una delle amministrazioni statali.

Nell’elenco non rientrano i tesserini che attestano l’iscrizione a un ordine professionale, in quanto per legge, non sono validi come documento identificativo.

Lotta alla droga, senza tregua l’attività della Polizia

Prosegue, senza quartiere, il contrasto della Polizia di Stato di Torino allo spaccio di stupefacenti. E’ recentissima la notizia di una serie di arresti effettuati nell’ambito di distinte operazioni. L’attività di indagine del personale del Commissariato Dora Vanchiglia con la collaborazione di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine ed unità cinofile, ha portato, nel quartiere Aurora, all’arresto di  due persone per detenzione di sostanza Nel corso dell’attività, gli agenti del Commissariato hanno notato due persone armeggiare nei pressi dei contenitori della spazzatura. I due sono stati sottoposti a controllo, nel corso della perquisizione entrambi sono stati trovati in possesso di hashish, una decina di grammi in un caso e una ventina nell’altro. Nei pressi dei contenitori della spazzatura dove i due stavano armeggiando, i poliziotti hanno ritrovato tre panetti di hashish per un peso complessivo superiore ai 450 grammi. I due, entrambi cittadini marocchini irregolari sul territorio nazionale, di 32 e 18 anni sono stati arrestati per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Il diciottenne, inoltre, è stato denunciato per ricettazione poiché trovato in possesso di un bracciale e di una collana aventi i ganci rotti.

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Sempre nel corso dell’attività, che ha portato all’identificazione di 20 persone, un cittadino nigeriano di 23 anni è stato denunciato in stato di libertà per il possesso di sostanza stupefacente. Transitando in Lungo Dora Savona, gli agenti hanno notato un gruppo di persone nei pressi di una panchina. Alla vista degli agenti, il gruppo si è dileguato e il ventitreenne cittadino nigeriano ha tentato la fuga in direzione di via Bologna, non prima di essersi disfatto di un sacchettino risultato poi contenere marijuana. Il tentativo è risultato vano visto che lo straniero è stato raggiunto e fermato dagli agenti.  

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Personale della Polizia di Stato della Questura di Torino, a seguito di una mirata attività d’indagine,aveva individuato in uno stabile di Via Pinerolo il centro di stoccaggio e smistamento di stupefacenti. Già alcuni giorni fa in quello stesso palazzo erano stati rintracciati due cittadini che non avevano ottemperato all’ordine del Questore di allontanamento dal territorio nazionale. Uno di questi, proveniente dal Gambia, è stato anche arrestato in quanto colpito da ordine di esecuzione per la carcerazione, essendo stato condannato alla pena di un anno e otto mesi per detenzione e spaccio di stupefacenti.Nel pomeriggio del 20 marzo, gli investigatori della Squadra Mobile, dopo aver individuato i probabili nascondigli degli spacciatori e le loro abitudini, hanno atteso il momento propizio per cogliere i responsabili in flagranza, rinvenendo un chilo di “datteri” di cocaina ed eroina, sostanza da taglio, materiale per il confezionamento, due bilancini elettronici di precisione e la somma in contanti di 7000 euro.La sostanza stupefacente era suddivisa in dosi perfettamente confezionate da circa 15 grammi ognuna, etichettate a seconda del tipo e della qualità con un simbolo raffigurante un occhio, con la scritta “Joy” e con il numero “20”. Il tutto era occultato all’interno di calzini, a loro volta nascosti nelle cantine dello stabile in uso ad un cittadino nigeriano ed uno gabonese, rispettivamente di 33 e 40. Quest’ultimo, inoltre, aveva nella tasca un sacchetto con all’interno 14 dosi pronte per essere spacciate.

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M.Iar.

Che fine farà Torino?

Torino sopravvivrà ai pentastellati? Ammetto di essere moderatamente pessimista. Gli irriducibili dell’ Appendino continuano nel giustificarla. Non è lei che ha prodotto la crisi attuale. Verissimo come è vero che la situazione si è notevolmente aggravataQuindici giorni dopo l’ insediamento volevano bonificare il Po dalle alghe strappandole con le mani. Già allora i segnali di una inadeguatezza c’erano.  Hanno chiesto tempo e gli è stato dato. Ed ora, mi sembra proprio, è il momento di fare valutazioni.  Cerchiamo di andare con ordine di importanza.  La Corte dei Conti ha censurato il comportamento degli amministratori che hanno approvato il bilancio. Appendino schermendosi sostiene che si è aperto un confronto costruttivo.  I magistrati non si confrontano, i magistrati sentenziano.  Aumento delle tasse.  Per le mense scolastiche caos totale.  Viabilità: Corso Grosseto è diventato un pericolosissimo imbuto intasato dal traffico. Gtt una voragine economica.  I privati non hanno nessuna intenzione d’ investire. Mirafiori continua nel non produrre e Di Maio presenta finanziamenti pubblici per l’ industria senza e contro l’Unione industriali, fieramente No Tav con Perino arrabbiato con i pentastellati accusati di mentire e prendere in giro il movimento contrario alla linea ferroviaria. E siamo al capolavoro. Per rilanciare il commercio in centro lo si chiude alle auto tutto il giorno. Salvo un pagamento di un biglietto d’ ingresso.
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Promesso che non avrebbero più aperto centri commerciali sono la Giunta che ha dato più autorizzazioni di tutte le altre passate. Veniamo alle piccole cose. Dopo 150 anni chiude il Centro Scherma al Valentino. Il centro Italo Arabo dei bagni di Porta Palazzo è stato messo in discussione.  Il mercatino di libri usati di corso Siccardi chiuso con le strutture abbattute. Il sovrintendente romano del Regio accusato d’ inconsistenza e di assenza.  Stendiamo un velo pietoso sulle negative condizioni delle periferie, con intere zone controllate da spacciatori e piene di  prostituzione. Barriera di Milano che non ha più gli occhi per piangere.  Risposte?  Sempre lei, Chiara Appendino, sostiene: tutto sotto controllo.  Proprio lei con diversi conti aperti con la magistratura. Ma è in buona compagnia. Due suoi ex capi di gabinetto sono  inquisiti. Mi sa che siamo di fronte ad un record di cose negative e irraggiungibili. Chiara Appendino è visivamente provata ed oramai delega il Vice Sindaco nel rappresentare la Città. Montanari causa ed effetto delle sue e nostre disgrazie.  Purtroppo non c’ è  mai limite al peggio.  Ecco che Conte e Toninelli  giungono in suo soccorso oltre a rassicurare i cuneesi e astigiani che i 9 km dell’ autostrada verranno completati. Persino una calorosa stretta di mano con il Governatore Sergio Chiamparino. Concordia istituzionale? Direi più manfrina istituzionale.   Infatti, tornati a Roma sul decreto sblocca cantieri il risultato finale è  nulla. Lo faranno? Forse, ma non dicono come, visto che non c’è accordo tra Lega e pentastellati.
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Nulla di nuovo, insomma. Sempre da Roma cattive notizie.  Arrestato uno dei loro capi. Anzi uno dei loro ex capi, visto che 20 minuti  dopo Giggino lo ha espulso dal movimento. L’arresto di De Vito è un arresto eccellente. Come mai i pentastellati sono stati così solerti? Forse sapevano ed hanno confermato in questo modo l’ operato della magistratura. Ed anche in questo sono più bravi di tutti. Loro in 20 minuti hanno risolto un problema che altri non avrebbero così risolto brillantemente. Lo so, sono fatti così, garantisti con Matteo Salvini e forcaioli con i loro.  Vabbè. Noi qualche dubbio su come sono andate le cose l’abbiamo.  Se è colpevole difficile che abbia fatto tutto da solo. Mi sa che per Roma cambiano i politici ma il sistema corruttivo forse no. Addirittura hanno chiesto le dimissioni di Zingaretti da segretario del PD.  Capiamoli, sono ragazzi. Ma mi sa che sono ragazzi che stanno facendo molto male al Paese. Chiedere le dimissioni in un altro partito e non porsi il problema del proprio ha dell’incredibile. E tornando alla nostra città la realtà fa pensare che è proprio un peccato,  anche perché vorremmo  un domani.  Ci accontentiamo di un futuro possibile, con una attuale certezza: Chiara Appendino dovrà affrontare due processi. Sui fatti di Piazza San Carlo e sui problemi di bilancio.  Mi fermo qui.  Sono i magistrati a dover stabilire se colpevole o innocente, e lo stesso vale per i suoi ex collaboratori. Ci preoccupa però chi continua a sostenere che tutto è sotto controllo. L’ideologia propagandistica è anticamera dei più profondi fallimenti.
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Patrizio Tosetto

Indagato l'ex marito della donna scomparsa 17 anni fa

Salvatore Caruso, 68 anni, ex marito è indagato di omicidio per la scomparsa  di Samira Sbiaa, la donna marocchina sparita 17 anni fa da Settimo Torinese, allora aveva 32 anni. Un fascicolo a carico dell’uomo, ex guardia giurata in pensione, residente a Settimo, è stato aperto dalla procura di Ivrea. I carabinieri della compagnia di Chivasso hanno effettuato stamane la perquisizione dell’abitazione dell’uomo dove nei giorni scorsi avevano sequestrato quattro pistole, due carabine, un fucile e proiettili. Quando  Sabira scomparve i due erano sposati da due anni, ma  il marito né i famigliari presentarono denuncia. Pochi giorni fa attraverso un’associazione di Asti, la madre della donna ha lanciato un appello per ritrovare la figlia. Ne ha parlato anche  la trasmissione”Chi l’ha Visto?”.

Svolta nel giallo dell'omicida della trans: due fermati

C’è una svolta nel caso  dell’omicidio di Umberto Prinzi, che venne  trovato morto il 14 dicembre in un bosco  a Moncalieri.  L’uomo, freddato con due colpi di pistola alla nuca, era tornato in libertà da  due anni, dopo 22  passati in carcere per l’omicidio della fidanzata, la  transessuale Valentina. La uccise nel 1995 e  nel 2007 ne  fece ritrovare il corpo ammettendo il delitto.I carabinieri del Nucleo Investigativo di Torino hanno fermato due pregiudicati torinesi.

Topo d'auto arrestato dalla polizia

Alle prime luci dell’alba nei giorni scorsi, personale della Squadra Volante di Torino interveniva in strada Maddalena, per la segnalazione di un tentato furto su autovettura. Gli agenti trovavano sul posto non solo il responsabile del fatto ma anche il proprietario dell’autovettura che, allarmato dall’antifurto entrato in azione, si era immediatamente avvicinato, venendo aggredito dal ladro che tentava di assicurarsi la fuga. Gli operatori ponevano fine alla colluttazione, traendo in arresto un ventiduenne di origini marocchine per rapina impropria e furto aggravato su autovettura. L’uomo è stato anche denunciato per tentato furto aggravato in trascorsa flagranza, in merito a dei documenti di identità appena rubati da un’altra autovettura parcheggiata nei pressi.
 
 

Donna tenta il suicidio, i carabinieri la salvano

Nella serata del 19 marzo, una pattuglia della Stazione Carabinieri di Novi Ligure è intervenuta presso l’abitazione di una famiglia a seguito della richiesta di una cittadina rumena di anni 53 che riferiva di un’accesa lite con il compagno, il quale, a suo dire, l’aveva picchiata. Quella che inizialmente sembrava una violenza domestica rivelava qualcosa di più complesso: l’intervento, infatti, particolarmente delicato per lo stato di fortissima alterazione psicofisica da abuso di alcolici e di farmaci della richiedente, oltre che per la presenza di un minore (il figlio 12enne) e per l’atteggiamento aggressivo della donna anche nei confronti dei Carabinieri, ha avuto un risvolto del tutto inatteso. Improvvisamente, la donna, che a un certo punto si era diretta senza spiegazioni nella camera da letto del figlio piccolo, sotto stretta sorveglianza dei Carabinieri, con uno scatto si è diretta verso il bagno, subito inseguita dai militari che ne hanno colto le possibili malsane intenzioni. Nonostante fosse riuscita ad aprire la finestra del bagno, con chiari intenti anticonservativi, e avesse fatto un balzo in avanti per defenestrarsi, i due Carabinieri l’hanno afferrata per le gambe, riportandola con non poca fatica all’interno della stanza. Una volta tratta in salvo, la donna è stata trasportata presso l’ospedale di Novi Ligure, dove è stata ricoverata in regime di TSO

M.Iar

Bene la bandiera europea. Ma non si dimentichi il tricolore

di Pier Franco Quaglieni
L’invito ad esporre la bandiera europea mi ha lasciato perplesso. Sia chiaro, non ho nulla in contrario, anzi, ma vorrei dire  che chi oggi propone di mettere alle finestre quella bandiera, non ha mai detto in passato  di esporre il tricolore. Le due bandiere non sono  incompatibili, anzi si integrano in quella visione europea che fu dei nostri grandi del Risorgimento, da Cavour a Mazzini. L’europeismo  che pensa utopisticamente di annullare le patrie  nazionali, non è il mio. Io mi richiamo a Federico Chabod che unì l’idea di nazione con quella di Europa e  molto meno ad Altiero Spinelli che pure rispetto ed anche ammiro. Questi inviti sotto elezioni non appaiono disinteressati e credo saranno non tantissimi gli italiani che li  accoglieranno. Molti anni fa , quando Bossi offese volgarmente il tricolore, io proposi ai torinesi di esporre la nostra bandiera. Lo feci attraverso un comunicato stampa e rilasciai anche  una breve intervista a “La stampa”. Poco dopo mi telefono’  il sindaco di Torino Valentino Castellani che mi propose di ritirare la proposta che poteva rivelarsi controproducente, in quanto forse pochi torinesi avrebbero messo fuori la bandiera. Poteva essere una sfida persa proprio nei confronti della Lega, mi disse il Sindaco. Io fui subito convinto dell’esattezza della  lucida riflessione di Castellani e telefonai al giornalista, pregandolo di soprassedere.  Quando ho letto della proposta mi è tornato alla mente questo episodio. In effetti l’Europa attuale difficilmente suscita entusiasmi perché appare un’Unione algida di interessi finanziari. L’Europa di Manzoni e di Mann e’ lontana anni -luce da Bruxelles .Se poi a fare certe proposte sono alcuni politici, il discorso si complica ulteriormente, con buona pace della madamine che distribuiscono bandiere azzurre in piazza San Carlo. Solo una riflessione critica sull’Europa di oggi può salvare l’idea dell’Europa futura .Le difese acritiche possono andar bene ad Emma Bonino e a Carlo Calenda, ma non a me che negli anni 70 fui vicepresidente del Consiglio italiano del Movimento Europeo e credo disperatamente  in un’Europa che abbia innanzi tutto un’anima fatta di cultura e di storia.

Appello delle madamine: esponiamo la bandiera europea

Il 21 marzo, San Benedetto patrono d’Europa

Le 7 promotrici del movimento Sì Torino va avanti, sono scese di nuovo in piazza, domenica scorsa. Ma questa volta non per una manifestazione di massa. E’ stata tuttavia una iniziativa altrettanto e altrettanto significativa: la distribuzione di centinaia di bandiere azzurre europee da esporre giovedì 21 marzo, giorno di San Benedetto patrono dell’Europa. “Siamo soddisfatte e grate ai tanti volontari che ci hanno aiutato o , dimostrando che abbiamo interpretato un sentire molto diffuso a Torino: la città si sente europea e vuole essere collegata sempre meglio con Parigi, Bruxelles, Londra, Barcellona, Madrid anche attraverso il Tav”, questo dice a nome di tutte Simonetta Carbone. “Abbiamo ricevuto anche molti messaggi e email” dei volontari che affiancano le 7 “madamine” e che hanno le più varie estrazioni . Simonetta Carbone ne cita alcuni fra tanti. Chantal Balbo, imprenditrice, che si dice da sempre sostenitrice dell’Europa e dei suoi valori di pace, sviluppo e solidarietà tra i popoli. Tema, sostiene, strettamente legato con il progetto TAV. Guido Imanon, impegnato nel volontariato., che scrive “Ieri ero in piazza San Carlo (come lo sono sempre stato a tutte le manifestazioni di “Si Torino va avanti”) perché è un dovere lottare contro l’immobilismo e il dilettantismo di questo governo sia della  Nazione, sia della Città , capace solo di dire no , ni  non lo a so  a tutte le iniziative che possono  creare sviluppo e lavoro”. Luisa Bellerio convita europeista. Maria Benazzo. Massimo Condolo, giornalista professionista che dice “Sono sceso in piazza perché sono contrario a qualsiasi forma di localismo e sovranismo e non voglio vedere svanire tutto quello che le generazioni dei miei nonni e dei miei genitori hanno costruito per dare all’Europa pace, benessere e democrazia”. Gabriella D’Alonzo, medico, che ha abbracciato la caisa di “S’ Torino va anto”. Giulia Frezzato, universitaria, sostenitrice dell’Europa e della TAV. Enrica Gloria, pubblicitaria che sostiene da sempre il COMITATO . Guido Imanon, impegnato da sempre nel volontariato che era ” in piazza San Carlo (come lo sono sempre stato, a tutte le manifestazioni di “Si Torino va avanti”) perché è un dovere lottare contro ,l’mmobilismo e il dilettantismo di questo governo sia della  Nazione, sia della Città , capace sol di dire no ,ni  e non lo so  a tutte le iniziative che possono  creare sviluppo e lavoro”. Giorgio Luparia, ex dirigente tecnico in pensione, che dice ” ero lì con voi semplicemente perché credo profondamente nell’ Europa ed altrettanto convintamente credo che la realizzazione della TAV”. E ancora Gianluca Novero , Insegnante di scuola superiore e ingegnere libero professionista, in piazza perché “Ho riscontrato nel Comitato ideali che mi rispecchiamo, che riguardano lo sviluppo inteso in senso buono, la volontà di fare politica partendo dalle esigenze delle persone senza essere legati alle ideologie di partito”. E aggiunge “Le signore hanno già fatto tanto da sole, mi sembra giusto dar loro una mano, anzichè semplicemente giudicare, e criticare o applaudire, seduti dietro una tastiera oppure al tavolo di un bar”. Enrico Pompili, Elisabetta Riccomagno ,architetto : “Ero in piazza ieri perché credo che sia necessario dare un segnale forte anzi fortissimo. Torino è  viva, è italiana, è europea. Dobbiamo farci sentire, dobbiamo esserci. Si torino va avanti!”. Francesco Rossi e Ioselito  Zucchini. Questi alcuni dei nomi e dei volti di chi ha scoperto l’impegno civile e politico e vuole dare un contributo alla rinascita di una città da troppi anni poco e male rappresentata a livello nazionale. L’appello è a esporre le bandiere europee giovedì 21 marzo, un segnale alla giunta comunale e al governo: Torino c’è e vuole contare, sembrano voler dire, e non vuole rinnegare la sua vocazione di città europea.
 

Ibis