redazione il torinese

“Convivialis: colori, sapori, cantori della tavola vigezzina”

VIGEZZO MONTAGNA

La Valle dei Pittori rende omaggio ad Expo 2015

 

Sarà un vero e proprio omaggio al tema trattato dall’Esposizione Universale di Milano. Una mostra dedicata ai colori, sapori e cantori della tavola vigezzina. Un legame, quello con il tema di Expo Milano 2015, che ha permesso alla mostra di fregiarsi del patrocinio di Expo, nello specifico del Padiglione Italia. L’esposizione “Convivialis” attraverserà tre secoli di pittura vigezzina e sarà declinata secondo differenti filoni tematici: dalla natura morta al lavoro agricolo, dalle feste ai banchetti. All’interno del percorso espositivo, ospitato come di consueto presso le sale del Centro Culturale Vecchio Municipio, figureranno i più importanti nomi della pittura vigezzina, da Fornara a Ciolina, da Peretti Junior a Gennari con una trentina di opere esposte.

 

Ad arricchire la visita ci saranno altre sezioni speciali: dall’area di benvenuto con il “carretto” della spesa alpigiana, ricco di prodotti tipici della Valle Vigezzo, alla sala dedicata alla fotografia in bianco e nero (storica e contemporanea) di momenti legati alla convivialità ed al cibo, fino alle ricostruzioni d’ambiente curate nel minimo dettaglio, per un salto nel passato tra cucine rurali e cucine borghesi. Ancora, ricette tradizionali alpine tratte dal volume di Benito Mazzi (“La Pacioliga” ed. Il Rosso e il Blu) e riprodotte su pannelli che ricorderanno i materiali utilizzati per il “packaging” alimentare e molti oggetti curiosi a rappresentare la cucina alpina di un tempo. Ma non solo: una serie di eventi speciali, tutti gratuiti, sarannoorganizzati lungo il periodo di apertura della mostra. Una breve segnalazione di seguito, i dettagli sono disponibili nella sezione eventi di www.santamariamaggiore.info:

 

         Conciorto – Suoniamo le verdure dell’orto! Con Biagio Bagini e Gianluigi Carlone della Banda Osiris. Sabato 11 luglio alle ore 21 Santa Maria Maggiore ospita un originale concerto con strumenti consueti e con verdure dell’orto trasformate in divertenti strumenti musicali. Ideatori e concertatori del Conciorto sono Biagio Bagini, autore di programmi radiofonici per Rai Radio2 (I Cicci Skicci, Giada, Lucilla.G) e per la Tv (Glu Glu – Rai Sat Ragazzi). Gianluigi Carlone è il leader della miticaBanda Osiris famosa, oltre che per la partecipazione al programma di Rai 3 “Parla con me” e al programma di Rai 1 “Pista!” anche per i suoi spettacoli teatrali e per aver composto le sigle dei programmi di Rai Radio Due “Caterpillar” e “Catersport”.

         “Faccia a faccia con il cibo”: tre serate in compagnia del cibo, a modo nostro! Si tratta di tre “incontri–conferenze” con Antonella Marangoni, morfopsicologa e naturopata, che accompagnerà il pubblico in un percorso di scoperta delle mille sfaccettature legate al mondo del cibo. Presso la Sala Mandamentale del Centro Culturale Vecchio Municipio, alle ore 21 di giovedì 30 luglio, 6 e 13 agosto.

         Cucine totalitarie – Tra zuppa di cavoli e autarchia. Non mancherà di sorprendere questa serata dedicata al cibo. Mercoledì 5 agosto alle ore 21 presso il Parco di Villa Antonia: Monica Mattei, voce recitante, Francesca Albini, soprano, M° Roberto Bassa, pianoforte. La serata proporrà considerazioni, ricette e racconti che testimoniano una sottile ed ironica resistenza verso modi di vita più umani. Le musiche faranno rivivere un aspetto fortemente sociale di quelle dittature e testimonieranno come anche i musicisti,  pur nell’apparente rispetto di canoni imposti, seppero costruire percorsi ironici di resistenza umana.

         Bibere – Itinerario nel buon bere.Lunedì 17 agosto andrà in scena alle ore 21 presso il parco di Villa Antonia lo spettacolo con Monica Mattei voce recitante, Miram Mell soprano e Renata Sacchi al pianoforte. I primi esempi di brani letterari e musicali dedicati al piacere del bere risalgono alla cultura Babilonese. Da quei tempi, l’arte di bere, il piacere e la gioia della compagnia dello stare insieme sono poi stati oggetto di un numero innumerevole di componimenti sia letterari che musicali. L’itinerario proporrà un ironico viaggio tra bevitori, bevande, brindisi e brani dedicati.

 

La scuola di pittura vigezzina è stata per secoli un punto di riferimento a livello nazionale e non solo, per la portata qualitativa dei lavori che ancora oggi sono considerati testimonianze preziose della Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini, ad oggi l’unica di tutto l’arco alpino, che propone ogni anno corsi ed eventi di alta qualità, oltre ad ospitare una collezione permanente di opere dall’inestimabile valore artistico. Santa Maria Maggiore torna dunque a rendere omaggio a questi grandi artisti del passato, considerati un patrimonio culturale nazionale, ancor oggi da valorizzare e promuovere. Anche grazie ad un vero e proprio percorso dedicato a tutte le arti, come quello di questa estate: pittura, musica, recitazione e canto si fonderanno lungo l’estate per fare in modo che la mostra “Convivialis” possa risultare un tassello eccezionale della proposta di eventi del Comune di Santa Maria Maggiore.La mostra sarà visitabile dal 4 luglio (l’inaugurazione è fissata alle ore 21, accompagnata da una presentazione, un concerto ed una degustazione rigorosamente “a km 0”) fino al 6 settembre e poi ogni weekend fino al 27 settembre presso le sale del meraviglioso Centro Culturale Vecchio Municipio in Piazza Risorgimento.

 

Orario: 10-12 / 16.30-19. Ingresso 2 €.

 

Per maggiori informazioni: www.santamariamaggiore.info

Fratelli d'Italia: "Con il Ramadan venditori abusivi ovunque"

 

ABUSIVI IMMIGRATI PORTA PALAZZOALESSIABUSIVI IMMIGRATI PORTA PALAZZO 2-MARRONE (FDI): VENDITORI ABUSIVI DI CIBO OVUNQUE A PORTA PALAZZO. ZERO SICUREZZA E IGIENE, OLTRE A CONCORRENZA SLEALE CON COMMERCIANTI

 

 Riceviamo e pubblichiamo

 

<< Con il Ramadan sono comparsi dappertutto a Porta Palazzo venditori abusivi di cibo arabo (pane, yogurt, bibite, menta, dolciumi): zero controlli da parte della Polizia Municipale su irregolarità, mancanza di licenze, sicurezza alimentare e igiene! Inaccettabile che la sinistra torinese conceda sempre tolleranza a tutti i fenomeni di illegalità quando si parla di immigrati e di Islam>> lamentano Patrizia Alessi e Maurizio Marrone, Capigruppo di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 7 e in Comune di Torino, che annunciano <<Abbiamo presentato interrogazioni in Comune e in Circoscrizione per capire come mai l’Asl e le Forze dell’Ordine non provvedano al sequestro immediato di tali alimenti che rappresentano non solo un rischio per la salute degli acquirenti, ma anche una concorrenza sleale contro i commercianti regolari che pagano licenze, autorizzazioni, suolo pubblico e tassa rifiuti!>>.

 

Maurizio Marrone

Capogruppo FDI Comune

 

Patrizia Alessi

Capogruppo FDI Circoscrizione 7

Finisce in manette il "re dei ricettatori": refurtiva per 170mila euro

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Sono inoltre stati denunciati tre maghrebini. In carcere anche un complice

 

Sarebbero migliaia i pezzi rubati che avrebbe ricettato.  I carabinieri della Compagnia Torino San Carlo hanno così tratto in arresto  Gennaro Lemma, di 74 anni, considerato  negli ambienti della “mala” torinese il “re dei ricettatori”. Circa 170mila euro il valore della refurtiva trovata nella sua cantina. In carcere, sempre per ricettazione, è finito anche Giovanni Rampello, 51 anni. Per una terza persona è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono inoltre stati denunciati tre maghrebini.

La storia di Luisa, che si finse sposata per il bene della figlia

gazzetta

COSA SUCCESSE IN CITTA’/

ACCADDE A GIUGNO

Secondo una ricerca condotta presso l’ University College di Londra dalla neuroscienziata Eleanor Maguire, il passato è strettamente connesso al futuro, tanto che chi soffre di amnesia e quindi dimentica il passato, non riesce più nemmeno ad immaginare e a prospettarsi un futuro. Ebbene, forse per attenerci un po’ alle recenti scoperte, o forse perché in fondo il mondo e nello specifico la città in cui viviamo è fatta di storia e di aneddoti passati,  dedichiamo una rubrica a Torino e agli avvenimenti più curiosi e che più l’hanno segnata nel corso degli anni, se non addirittura dei secoli precedenti.

 

Il 16 giugno 1956 una giovane donna di 25 anni, Luisa F., venne condannata a due anni e tre mesi di reclusione per aver alterato il suo stato civile da nubile a sposata, il giorno in cui nacque sua figlia. In un ospedale di Torino la neo mamma dichiarò, all’incaricato dello Stato civile che aveva il compito di compilare l’atto di nascita, che ella fosse sposata con il padre della sua bambina e che tale uomo (di cui inventò anche nome e cognome) fosse in quel momento residente in Inghilterra per motivi di lavoro. La giovane donna pensava che quella menzogna non sarebbe mai stata scoperta ma non tenne presente che entrando in ospedale aveva consegnato la sua carta d’identità; l’amministrazione riscontrò immediatamente il disaccordo tra le dichiarazioni della ragazza e i dati presenti sul suo documento. Luisa F. venne allora denunciata alla Procura della Repubblica con l’accusa di aver alterato il suo stato civile, reato che implicava la pena dai 5 ai 15 anni. Avendo riconosciuto alla giovane mamma l’attenuante dell’aver agito per motivi di particolare valore morale (Luisa aveva dichiarato di aver mentito perché non voleva che sua figlia fosse riconosciuta come figlia di N.N.), la pena venne ridotta a meno di tre anni di reclusione.

La Gazzetta del Popolo ]

 

Era la mattina del 17 giugno del 1961 quando una violenta esplosione destò l’allarme in tutta la zona nei pressi di borgo San Paolo, dove un alloggio al numero 83 di via Caraglio, venne completamente distrutto dallo scoppio di una bombola a gas. L’esplosione si verificò nell’abitazione della settantaduenne Celsa Falco. Probabilmente la sera prima l’anziana signora si era dimenticata di chiudere la bombola di gas liquido che le serviva per il fornello della cucina. Nel corso della notte le esalazioni del gas saturarono l’ambiente e quando la signora Falco (come era solita fare ogni mattina) mise sul fornello la caffettiera e accese un fiammifero, la stanza della cucina esplose letteralmente. Il muro divisorio che separava l’alloggio da quello delle vicine, Giuseppina Cerrato di 82 anni e la figlia Anna di 56, crollò completamente seppellendo le due signore; i mobili di entrambi gli appartamenti vennero sventrati mentre i vestiti della Falco presero fuoco. Fortunatamente i vicini di casa ed i vigili del fuoco, accorsi a causa del forte boato che mandò in frantumi decine di vetri delle abitazioni circostanti, accorsero tempestivamente riuscendo a mettere in salvo le tre donne. Sia le Cerrato che la signora Falco vennero trasportate all’ospedale Maria Vittoria dove vi rimasero per diversi giorni. All’uscita dall’ospedale dovettero cercare tutte un nuovo alloggio poiché i loro appartamenti furono completamente distrutti e dichiarati inagibili.

La Gazzetta del Popolo ]

 

Era la sera del 21 giugno 1969 quando la guardia notturna Salvatore Guerreri, 38 anni, residente a Moncalieri in via Carducci, sparò due colpi di rivoltella contro Maurizio Sensini, un ragazzo di 14 anni che si trovava nel piazzale del Monte dei Cappuccini. Pare che Maurizio dopo aver girovagatoin bici per la collina insieme con un amico, si addentrò in un giardino recintato nei pressi del piazzale del Monte dei Cappuccini, per fare “alcuni bisogni”. All’uscita del recinto la guardia notturna Salvatore Guerreri gli si avvicinò intimidendogli di pagare una multa di 35 mila lire; i due ragazzi presi dal panico cominciarono a scappare e fu a quel punto che l’uomo estrasse la rivoltella e sparò due colpi contro il quattordicenne che cadde in terra ferito al braccio; la guardia non gli prestò neppure soccorso. Maurizio venne immediatamente trasportato all’ospedale Gradenigo dove subì un intervento chirurgico, mentre Salvatore Guerreri venne arrestato con l’accusa di tentato omicidio e tentata estorsione, nonostante egli continuasse a difendersi sostenendo di avergli scambiati per dei ladri.

[ La Gazzetta del Popolo ]

 

Il 2 giugno 1974 Gaspare Lentini, un contrabbandiere di 53 anni su la cui testa pesavano 17 condanne, fu la vittima di una sparatoria inspiegabile avvenuta durante le nozze di sua figlia. La sparatoria avvenne di fronte casa del Lentini, in Corso Verona, proprio mentre l’uomo stava accompagnando la figlia Rossana alla cerimonia nella Chiesa di Maria Ausiliatrice. Pare che appena lui e la ragazza uscirono di casa, il brigadiere Colabianchi si avvicinò al contrabbandiere intimidendogli di seguirlo; a quel punto il signor Lentini, in disaccordo con l’ordine impostogli, si ribellò e diede una testata in pieno volto al brigadiere. Ne nacque una colluttazione che purtroppo si trasformò subito in una sparatoria: qualcuno tra gli invitati presenti sotto casa, estrasse una pistola e sparò un colpo che colpì Colabianchi al braccio. A quel punto gli altri carabinieri presenti risposero al fuoco sparando anche sulla folla. Il signor Lentini venne trivellato da sei proiettili mentre due donne ed un ragazzo presenti tra gli invitati rimasero feriti. L’ uomo venne trasportato d’urgenza all’Istituto Maria Adelaide ma giunse già morto al Pronto Soccorso. Rossana Lentini, convinta che il padre fosse solo ferito, portò a termine la cerimonia sposando il suo fidanzato; venne informata della morte del padre solo verso sera.

La Stampa ]

 

L’ 8 giugno 1979 un nuovo agguato dei terroristi sconvolse Torino, gettando ancora una volta la città nel vortice della violenza. Giovanni Farina, il quarantanovenne sorvegliante della <<Fiat Presse>>, venne aggredito da tre brigatisti nell’ingresso della sua abitazione in via Malta 16. Era l’alba quando i tre brigatisti rossi, armati di pistola, entrarono in casa di Giovanni proprio mentre l’uomo si stava recando a lavoro. L’aggressione durò pochi minuti: i tre uomini fecero irruzione nell’appartamento e spararono un paio di colpi di pistola colpendo volutamente il sorvegliante alle gambe. Giovanni Farina venne ricoverato d’urgenza alle Molinette dove fu sottoposto ad un lungo intervento chirurgico; una volta rimossi i proiettili, i medici lo dichiararono guaribile in una quarantina di giorni. L’aggressione avvenne sotto gli occhi terrorizzati della moglie Giulia e della figlia tredicenne Elisabetta. Giovanni Farina fu il quindicesimo dipendente della Fiat a subire un’attentato a Torino.

[ La Stampa ]

 

Il 1 giugno 1982 Muhammad Alì, ex Cassius Clay, venne accolto a Torino. Il pugile “delle leggende” e testimone di fede musulmana, venne invitato a Torino dal sindaco Novelli, a seguito di un brutto episodio di intolleranza razziale. u consacrato torinese ad honorem e gli venne consegnata, in Municipio, una targa con sopra incisa la chiave della città. Fu un simpatico e memorabile incontro dove vi prese parte anche Alfredo Lomberti (87 anni), uno degli arbitri che decretò la vittoria del campione alle Olimpiadi del 60′.

[ La Stampa ]

 

 Simona Pili Stella

Le diete più assurde delle celeb: la lista e le contro – indicazioni

angelinaLa dieta del ghiaccio o quella degli omogeneizzati. O ancora la dieta dei micropasti, che resta – pericolosamente – al di sotto delle 600 calorie al giorno

 

Siamo abituati a sentirne di tutti i colori sulle diete delle celeb. Vegane, macrobiotiche, organiche, “dukaniste”, crudiste, ce n’è per tutti i gusti. Se di gusto si può parlare. Alcune, però, sono davvero assurde.  Come la dieta del ghiaccio o quella degli omogeneizzati. O ancora la dieta dei micropasti, che resta – pericolosamente – al di sotto delle 600 calorie al giorno. Quelle, per intenderci, che una paersona normale assume con la sola colazione. Vediamo insieme le diete più incredibili:

 

La dieta del ghiaccio di Renee Zellwegger: prima di ogni pasto, l’attrice ingerisce alcuni cubetti di ghiaccio, per aumentare il senso di sazietà. A rischio congestione.

La dieta dei liquidi di Adriana Lima: per tornare in forma prima delle sfilate, la modella ingurgita solo beveroni. Rischio: non appena si torna al solido, il corpo assimila il doppio. 

La dieta degli omogeneizzati di Reese Whiterspoon: l’attrice premio Oscar non è la sola a seguire questo regime alimentare. Anche Jennifer Aniston è una fan della “Baby food diet”, che prevede l’assunzione di sei mini pasti a base di omogeneizzati di frutta, verdura, carne e pesce durante il giorno. Il parere del nutrizionista: un’alimentazione di questo tipo finisce per diminuire in modo importante l’attività dell’intestino. Vale l’assunto di Darwin: l’uso crea l’organo, ma il disuso lo atrofizza.

La dieta crudista estrema di Uma Thurman: l’attrice non cuoce nulla, mangia solo cibi crudi. E’ una dieta troppo selettiva, perché bandisce in toto tutti quegli alimenti che andrebbero per forza cotti, come i legumi e le proteine animali.

La dieta dei micropasti di Angelina Jolie: da sempre criticata per l’eccessiva magrezza, che preoccupa anche il marito Brad, Angie si nutre con piccoli spuntini, che si concludono prima delle 20 di sera e non supera mai  le 600 calorie al giorno. Pericolosamente ipocalorica: una donna normopeso dovrebbe stare sulle 1500-2000 calorie giornaliere. 

La dieta dei colori di Christina Aguilera: La cantante ingerisce ogni giorno solo cibi dello stesso colore. I nutrizionisti dicono: insensata, bisogna variare e abbinare cibi diversi. 

La dieta «Cut the C.R.A.P.» di Elle Macpherson. Banditi  caffeina, cibi raffinati, alcool, zuccheri artificiali e prodotti alimentari trasformati.

La dieta del salmone di MelB: Salmone a colazione, pranzo e cena. Al decimo giorno crescono le pinne.

La dieta alcalina di Victoria Beckham: la moglie di David Beckham ha confessato di seguire i consigli di «Honestly Healty», il libro scritto in collaborazione con Natasha Corret, sorellastra di Sienna Miller. Si tratta di un regime che evita i cibi acidi. Inutile, dicono i nutrizionisti, perché i nostri succhi gastrici riportano tutto al ph neutro (per maggiori info sulla dieta alcalina: leggi qui).

La dieta 5:2 di Jennifer Lopez:  la cantante mangia qualsiasi cosa per cinque giorni, salvo poi digiunare completamente o quasi nei restanti due giorni. Troppo sbilanciata.

La dieta del “Mi sfondo a colazione, poi digiuno”  di Kelly Osbourne: la figlia di Izzy ha confessato di aver perso tantissimi chili abbinando alla palestra un regime alimentare che le permetteva di mangiare quel che voleva solo la mattina a colazione (anche la pizza); poi pranzo e cena a stecchetto. Dieta schizofrenica.

La dieta delle uova sode di Nicole Kidman: si dice che ai tempi delle riprese di Ritorno a Cold Mountain, l’attrice si nutrisse di (poche) uova sode al giorno. Dannosissima, i nutrizionisti consigliano di limitare il consumo settimanale di uova.

La dieta dell’acqua di Paris Hilton: l’ereditiera prezzemolina, che di recente ha confessato di aver sofferto di disordini alimentari, in alcuni periodo della sua vita sostituiva i pasti con acqua naturale e Red Bull. No comment.

La dieta del beverone Master Cleanse di Beyocé: la cantante ha confessato di averla seguita ia tempi di Dreamgirls. Per un periodo di tempo di 10 giorni, si ingerisce un beverone a base di succo di limone, sciroppo d’acero e pepe di cayenna. E giusto per non morir di fame, tra i cibi ammessi oltre alla miracolosa bibita vi sono cavolo, cipolle, peperoni, pomodoro e sedano. Da svenimento.

 

(www.dilei.it)

Vasco, il tour del Komandante conquista Torino

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VASCO 2VASCO 3Un allestimento in grande stile per questo Live Kom 2015 – Sono Innocente Tour

 

Stadio olimpico strapieno, sabato e domenica per i due concerti torinesi di Vasco Rossi. Le migliaia di fan hanno assediato lo Stadio Olimpico ore e ore prima dell’esibizione del loro idolo, alcuni si sono accampati in tenda sul prato del parco. Erano in molti ad attendere di vederlo anche davanti all’AC hotel del Lingotto, dove il cantante ha alloggiato. Un allestimento in grande stile per questo Live Kom 2015 – Sono Innocente Tour, con un palco avveniristico dotato di luci potenti e megaschermi in movimento. Con Vasco la band composta da Stef Burns, in sostituzione di Maurizio Solieri, e Vince Pastano alle chitarre, poi Will Hunt alle percussioni, Andrea Innesto al sax, Claudio Golinelli al basso, Alberto Rocchetti alle tastiere, Frank Nemola alla tromba e la vocalist Clara Moroni. Tanti i successi proposti al pubblico torinese,  da “L’uomo più semplice” a “Dannate nuvole ” da “Quanti anni hai” a “Siamo soli” e ancora  “Credi davvero”, “Stupendo”, “C’è chi dice no”  e altri brani celebri. Uno spettacolo di due ore e mezza che ha soddisfatto pienamente il pubblico dell’Olimpico.

 

(Foto: il Torinese)

 

Isis, migranti e crisi europea: come cambiano le nostre democrazie

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LA GANGA

LA VERSIONE DI GIUSI / di Giusi La Ganga

 

Oggi ci si trova in un momento decisivo: o si ritrova lo spirito dei fondatori dell’Unione e si rilancia una vera politica comune nelle questioni che contano (sviluppo, immigrazione, energia, sicurezza), cancellando l’immagine ormai consolidata di una burocrazia ottusa, pignola su mille piccole questioni e assente sulle grandi, ovvero ci si avvia verso un lento decadimento

 

L’offensiva dell’Isis e le ricorrenti ondate di terrorismo; l’aggravarsi del fenomeno dei migranti e le reazioni di rigetto presenti in tutta Europa; la crisi greca, con la possibile fuoruscita dall’euro; il difficile rapporto fra U.E. e Russia con tensioni anche militari.   Sono quattro questioni diverse, ma strettamente collegate, che condizionano non solo la vita quotidiana di milioni di famiglie nel vecchio continente, ma determinano effetti di lungo periodo, capaci di cambiare natura e prospettive alle nostre democrazie.

 

E tutte hanno un comune denominatore, che può essere  insieme problema e soluzione: l’Europa.  Dalla nascita dell’Europa dei Sei fino a Maastricht , il processo di unificazione godeva di un vasto consenso popolare e la prospettiva di costruire gli Stati Uniti d’Europa appariva non irrealistica. Certo  l’idea di una politica estera, militare o economica comune non era dappertutto condivisa, ma presto o tardi si pensava che la forza delle cose avrebbe spinto in quella direzione. L’ultimo atto grande di quella politica fu la costruzione dell’Euro, che aveva e ha i limiti che oggi sono ben chiari, ma che costituiva un nobile sforzo, che gettava, per così dire, il cuore oltre l’ostacolo.

 

Da allora in poi, anche grazie ad uno sconsiderato allargamento a 28 membri senza distinguere fra livelli diversi di integrazione, nell’Unione hanno sempre più prevalso logiche burocratiche e interessi nazionali, consumando via via lo slancio ideale delle origini. Oggi ci si trova in un momento decisivo: o si ritrova lo spirito dei fondatori dell’Unione e si rilancia una vera politica comune nelle questioni che contano (sviluppo, immigrazione, energia, sicurezza), cancellando l’immagine ormai consolidata di una burocrazia ottusa, pignola su mille piccole questioni e assente sulle grandi, ovvero ci si avvia verso un lento decadimento sia nella coscienza dei cittadini sia nell’efficacia dell’azione politica.

 

Ma occorre essere consapevoli che non si tornerebbe al già allora fragile equilibrio fra nazioni, ma che ci si inoltrerebbe in un percorso assai rischioso, dove gli effetti della globalizzazione e i mutati equilibri geopolitici del mondo metterebbero  spietatamente a rischio conquiste di benessere e di civiltà, che sembravano acquisite per sempre.La cosa più drammaticamente sconcertante è come i popoli dell’Europa reagiscano in questo frangente difficile. Si illudono di difendere le loro condizioni di vita fortunate con un atteggiamento di chiusura.  Il fatto è che i cambiamenti ti raggiungono anche se ti chiudi a riccio, e così ti colgono più impreparato e incapace di reagire. L’Europa avrebbe bisogno di statisti, capaci di guardare al di là dei sondaggi del momento o dell’interesse di parte. La crisi delle nostre democrazie oggi sta anche in questo.

Scontri con la polizia al corteo No Tav

notav ovunque

notav striscioneLa  prefettura di Torino, tramite un’ordinanza, ha concesso  il transito soltanto sulla strada

 

Il movimento No Tav ha organizzato per oggi una nuova manifestazione contro quello che definisce uno spreco di fondi pubblici, tanto che – affermano i contestatori della Torino – Lione –  «con un solo metro di Tav si potrebbero comprare 3 ambulanze». Il corteo si muove sul percorso che da Exilles va a Chiomonte. Ma la prefettura di Torino, tramite un’ordinanza, ha concesso  il transito soltanto sulla Statale. I manifestanti, non possono quindi passare attraverso i boschi: le autorità temono, infatti, un ennesimo attacco al cantiere di Chiomonte. Il movimento scrive sul proprio sito che “non è accettabile non essere liberi di muoversi per la propria valle”. Una cinquantina di manifestanti ha lasciato la sfilata e ha lanciato sassi contro la polizia che ha risposto con idranti e fumogeni.

 

(Foto: il Torinese)

 

 

 

Furti e truffe agli anziani nel Pinerolese

polizia e carabinieri

carabinieriE vi è chi guarda con sempre maggiore attenzione a modelli quali il Controllo del Vicinato come sistemi di desistenza passiva e di collaborazione con le forze dell’ordine. In quest’ottica si è recentemente costituito un gruppo spontaneo a Riva di Pinerolo

 

Si fa sentire anche nella zona del Pinerolese il problema della microcriminalità, con reati  come furti nelle abitazioni o le truffe agli anziani, che diminuiscono il senso di sicurezza dei cittadini. Per questo c’è sempre maggiore attenzione a tali tematiche e la consapevolezza che il problema è di tutti e non solo di chi ha eventualmente subito un reato. E vi è chi guarda con sempre maggiore attenzione a modelli quali il Controllo del Vicinato come sistemi di desistenza passiva e di collaborazione con le forze dell’ordine. In quest’ottica si è recentemente costituito un gruppo spontaneo a Riva di Pinerolo che guarda con attenzione alle modalità organizzative ed alle finalità del Controllo di Vicinato.

 

Per questo nei giorni scorsi si è svolto un incontro al Centro Sociale di via Stazione con il refente regionale dell’Associazione Controllo del Vicinato, Massimo Iaretti nel corso del quale sono state approfondite le tematiche relative a questo sistema che, meglio conosciuto come “Neighbourhood watch” nasce negli anni Sessanta – Settanta, nei Paesi anglo – sassoni, Gran Bretagna, Stati Uniti, ma anche Canada, Australia, Nuova Zelanda e in Italia inizia ad avere una diffusione a partire dal 2008 in Lombardia. “L’importatore” ed ideatore in Italia è Gianfrancesco Caccia di Caronno Pertusella (Varese) che ha via via diffuso, con altri volontari, le tecniche sino alla creazione di una associazione, che si chiama appunto Controllo di Vicinato, che ha tra i suoi coordinatori, oltre allo stesso Caccia, anche Leonardo Campanale di Rodano (Milano). Il Controllo di Vicinato, che nulla ha a che vedere con il fenomeno delle “Ronde Padane” o pattugliamenti di cittadini sul territorio o la videosorveglianza (che è una scelta dell’amministrazione comunale d’intesa con le forze dell’ordine), è un progetto che tende a fare crescere, da un lato, la solidarietà tra i cittadini e a crescere una forma di osservazione “passiva” del territorio e delle persone che vi transitano. Il tutto, ovviamente, deve avvenire in stretta collaborazione – elemento imprescindibile – con le forze dell’ordine.

 

Primo comune ad adottarlo in Piemonte è stato nel 2013 Casorzo in Provincia di Asti, mentre nella Città Metropolitana di Torino, grazie all’impegno del consigliere Ferdinando Raffero, è San Mauro Torinese, che lo ha approvato in consiglio comunale a marzo e ha dato il via al primo gruppo di controllo del vicinato che ha avuto anche una parte significativa nell’evitare la spaccata in una parafarmacia da parte dei soliti ignoti. La serata di Riva di Pinerolo, introdotta dal Graziano Tecco, coordinatore del gruppo che si sta strutturando, ha visto una buona presenza di persone della frazione, con numerose domande e contributi da parte dei presenti il tutto per oltre due ore di discussione.

 

(Foto: il Torinese)

PG Minazzi

 

 

Esce di strada e muore sulla tangenziale ad Abbadia di Stura

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Vittima un 50enne che viaggiava su una Ford Focus

 

E’ avvenuto un incidente mortale sulla tangenziale Nord di Torino. Vittima un uomo di 50 anni che è morto dopo essere uscito di strada con la propria auto all’uscita di Abbadia di Stura, in zona Falchera. Viaggiava su una Ford Focus, da solo, e stava per imboccare la superstrada di Chivasso, ma ha perso il controllo del veicolo, uscendo strada ed è finito contro gli alberi ai lati della carreggiata. La polizia stradale sta indagando.