redazione il torinese

Il ministero soccorre l'ateneo torinese per la rimozione dell'amianto da Palazzo Nuovo

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L’università ha stimato, secondo quanto riferito al Miur, un costo per tutti gli interventi necessari per l’intero edificio superiore ai due milioni di euro

 

L’ accordo siglato nel 2011 tra Miur e Università di Torino ammontava a circa 237 milioni di euro di cui il 50% di competenza ministeriale.  Nella lettera inviata dal ministero  a Umberto D’Ottavio, deputato del Pd membro della VII commissione di Montecitorio, sul tema della presenza di amianto a Palazzo Nuovo si legge: «Il Miur potrà contribuire a dare un supporto all’Università di Torino per risolvere nel minore tempo possibile le problematiche legate alla prevenzione e alla sicurezza nella misura in cui siano disponibili fondi per interventi specifici di manutenzione straordinaria o di investimento». «Nell’anno 2011 – prosegue la lettera  – è stato definito una apposito accordo di programma tra il Miur e l’Università. In virtù di tale accordo negli anni l’Ateneo ha potuto effettuare significativi investimenti sul fronte edilizio, anche funzionali a concorrere a risolvere i problemi in tema di sicurezza delle sedi e degli ambienti di lavoro. Posto ciò, sarà cura del Ministero monitorare modalità e oneri connessi alla soluzione definitiva della problematica rappresentata. L’Ateneo ha stimato, secondo quanto riferito al Miur, un costo per tutti gli interventi necessari per l’intero edificio superiore ai due milioni di euro». 

 

La trilogia di Woody Allen sotto la Mole

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Mini rassegna dedicata a Woody Allen che si tiene dal primo al 18 luglio al Cinema Massimo 

 

Il grande regista e attore newyorkese arriva sotto la Mole nella ‘Trilogia di New York’, la mini rassegna dedicata a Woody Allen che si tiene dal primo al 18 luglio al Cinema Massimo, promossa dal Museo del Cinema in omaggio all’artista americano che al Festival di Cannes ha presentato ‘Irrational Man’. A Torino sono in programma  ‘Io & Annie’ (1 luglio), ‘Manhattan’ (7 luglio) e ‘Broadway Danny Rose’ (18 luglio).

La Rivelazione di Macaluso alla Feltrinelli

Attraverso la formula dell’infotainment ha condiviso con i presenti le sue conoscenze e gli antidoti per difendersi dalle tecniche di manipolazione del cosiddetto marketing sporco

 

feltrinelliÈ stato un successo preannunciato l’incontro di presentazione del libro Dirty Marketing in programma nel punto vendita Lingotto de La Feltrinelli. La struttura ha accolto a stento le persone accorse per ascoltare l’esperto di marketing Emmanuele Macaluso, al suo ritorno alle presentazioni live dopo la lunga pausa per la fine della post produzione del docu-film LA RIVELAZIONE che lo vede come protagonista.Macaluso ha intrattenuto il pubblico per più di un’ora e mezzo. Attraverso la formula dell’infotainment ha condiviso con i presenti le sue conoscenze e gli antidoti per difendersi dalle tecniche di manipolazione del cosiddetto marketing sporco. L’occasione è stata utile anche per presentare uno speciale di circa 5 minuti del docu-film La Rivelazione in uscita entro la fine del 2015. Al termine della presentazione, la science-star torinese ha risposto alle numerose domande, ha firmato le copie del suo libro e si è intrattenuto a parlare con grande disponibilità con il pubblico nel post presentazione.

Polizia sui treni nella tratta Torino-Cuneo

Le persone controllate sono al momento una settantina

 

treno1Sono in corso i controlli della polizia ferroviaria nelle stazioni di Fossano e Savigliano, in provincia di Cuneo, sui  treni della tratta Torino-Cuneo-Ventimiglia,  con le scorte a bordo. Le persone controllate sono al momento una settantina, compresi una quarantina di stranieri e anche quattro minorenni. In corso approfondimenti sulle singole posizioni soggettive. La vigilanza è stata rafforzata dopo diversi episodi di furti e aggressioni.

 

(Foto: il Torinese)

Old Wild West investe su Grugliasco

40 nuovi collaboratori per la catena di ristoranti che punta sul territorio piemontese e avvia il suo locale numero otto in regione. Alla base del successo di questo marchio famoso per le sue inconfondibili ambientazioni che ricordano il far west, c’è una costante e accurata ricerca della qualità del servizio e dei prodotti

 

 

OWWOld Wild West, la più grande catena di steak house d’Italia, nota e amata in tutto il territorio nazionale per le location in perfetto stile western, punta e investe nella provincia di Torino, dove il prossimo 2 luglio avvia il suo nuovo ristorante. Si aprono così nuove e importanti opportunità di crescita per il territorio e per i suoi abitanti, infatti per l’avviamento del nuovo ristorante, sono stati accuratamente selezionati e formati 40 giovani collaboratori ai quali Cigierre – Compagnia Generale Ristorazione SpA, azienda proprietaria e creatrice del format e punto di riferimento italiano nello sviluppo di ristornati etnici in franchising, ha destinato un percorso formativo di due settimane all’interno della propria Academy. Un investimento che l’azienda friulana compie per ogni apertura, con l’obiettivo di garantire sempre gli alti standard che caratterizzano gli oltre 120 ristoranti della catena Old Wild West, nei quali un servizio impeccabile e la selezione delle materie prime sono ritenuti fondamentali per la qualità degli hamburger, dei piatti a base di carne italiana e argentina alla griglia e le specialità Tex-Mex, tutto offerto sempre a un prezzo sostenibile.

 

Situato all’interno del centro commerciale Le Gru, il nuovo ristorante, il numero otto in regione, si sviluppa su una superficie di 520 metri quadri per un totale di 230 posti a sedere, di 40 sono in un luminoso e ampio dehor. Una location curata e spaziosa, concepita per vivere un’esperienza emozionante con la propria famiglia o con gli amici. Le originali selle dei cowboy, le carovane, le botti di legno e i totem degli indiani d’America, tutto è pensato per regalare ai clienti un set cinematografico nel quale immergersi e cenare, oppure dove trascorrere la propria pausa pranzo, un break veloce e all’insegna del divertimento.

 

 

Chi è Cigierre

Nata a Udine nel 1995, Cigierre – Compagnia Generale Ristorazione Spa – è riconosciuta oggi come indiscusso punto di riferimento nel casual dining e nello sviluppo di ristoranti multietnici diretti o in franchising. L’azienda è proprietaria dei brand Old Wild West, Wiener Haus, Arabian Kebab, e Kukkuma. Fiore all’occhiello di Cigierre è Old Wild West, la steak house nota su tutto il territorio nazionale per la ricca offerta di hamburger, specialità Tex-Mex e piatti di carne argentina e irlandese alla griglia. La riconoscibilità del marchio è dovuta anche all’accurato studio e alla scelta degli arredi in perfetto stile western, capaci di trasmettere emozioni ai propri clienti. L’impegno di Cigierre è rivolto alla costante ricerca di materie prime di qualità – selezionate direttamente dall’azienda – e nell’utilizzo di attrezzature che rispondano ad alti standard di efficienza e sicurezza per la preparazione ed il servizio delle pietanze. A questo si affianca una continua attenzione alla formazione del personale, attraverso la quale il know-how acquisito in quasi vent’anni di attività viene trasferito agli operatori di sala e di cucina. Inoltre, ogni punto vendita è costantemente monitorato per verificare e garantire il mantenimento degli standard di qualità imposti da Cigierre. L’azienda è caratterizzata da una forte politica di espansione sul territorio che prevede l’apertura di circa 25 punti vendita all’anno.


www.oldwildwest.com

 

"Scelte da prendere: il futuro del nostro impegno e del Centrodestra"

NUOVA GENE

Un’occasione per tracciare un bilancio dell’anno sociale appena trascorso e per un’analisi e un dibattito su come potrebbe evolversi la situazione politica nei prossimi mesi

 

Venerdì 3 luglio 2015, alle ore 21, presso la Sala Proiezioni della Piazza dei Mestieri 2 (via Jacopo Durandi 10, Torino), si terrà l’incontro conclusivo dell’Anno Associativo 2014-2015 dell’Associazione Nuova Generazione, dal titolo “Scelte da prendere: il futuro del nostro impegno e del Centrodestra”. Interverranno l’On. Massimiliano Salini, Europarlamentare del Gruppo PPE, Valentina Castaldini, Portavoce Nazionale NCD e Consigliera Comunale di Bologna, Silvio Magliano, Vice Presidente Vicario del Consiglio Comunale di Torino, e Giampiero Leo, Componente della Direzione Nazionale NCD. Un’occasione per tracciare un bilancio dell’anno sociale appena trascorso e per un’analisi e un dibattito su come potrebbe evolversi la situazione politica nei prossimi mesi.

 

Per ulteriori informazioni: E-mail info@associazionenuovagenerazione.it – Tel. 011.19821320.

Tra 15 giorni tornano gli autovelox "rivisitati"

AUTOVELOX

Il municipio non ha inviato a domicilio le multe scattate con gli autovelox mobili nel mese di giugno, in attesa di capire il da farsi

 

La  sentenza della Corte Costituzionale sulle multe comminate tramite il “diabolico”  l’autovelox stabilisce che “tutte le apparecchiature devono essere sottoposte a verifiche periodiche di funzionalità e taratura”, in caso contrario le sanzioni sono nulle. Un aspetto ancora non previsto dall’articolo 45 del Codice della Strada.Innumerevoli gli automobilisti che intendono  fare ricorso, così il Comune di Torino ha deciso di congelare le sanzioni (altrettanto innumerevoli) appioppate con i telelaser. Il municipio non ha inviato a domicilio le multe scattate con gli autovelox mobili nel mese di giugno, in attesa di capire il da farsi. Dal canto suo la polizia municipale è già al lavoro per ritarare gli autovelox, che dovrebbero essere pronti nell’arco di due settimane. In questi giorni gli 11 telelaser in dotazione ai Civich saranno consegnati alla ditta  specializzata per effettuare le verifiche del caso, così da rimetterli in funzione evitando contenziosi con i cittadini multati.

Il Comune di Torino dichiara guerra alle false cooperative

PAL CIVICO

In pochi giorni sono state raccolte già oltre 1000 firme

 

Il Comune di Torino dichiara guerra alle false cooperative ed aderisce a tutti i più alti livelli alla proposta di legge di iniziativa popolare  per il contrasto a questo fenomeno. Il testo è stato presentato in occasione di una seduta congiunta delle Commissioni Legalità, presieduta da Fosca Nomis e Quarte, guidata da Guido Alunno. Oltre ai due presidenti il testo ha avuto la firma del sindaco Piero Fassino del vice Elide Tisi, degli assessori Ilda Curti, Domenico Mangone ed Enzo lavolta e dl vicepresidente del Consiglio comunale, Gioacchino Cuntrò, In pochi giorni sono state raccolte già oltre 1000 firme. Nel 2014 a Torino su 101 accertamenti, 37 cooperative sono risultate irregolari.

 

(Foto: il Torinese)

Massimo Iaretti

"Tradita l’anima del Museo Egizio"

 

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“Morale della triste favola: sull’altare dello spettacolo ad ogni costo si sono sacrificati gli aspetti identitari, per certi versi romantici di quell’Egittologia nata a Torino e ora ridotta a mera macchina scenica”

 

Ho studiato egittologia negli anni dal 1974 al 1979 col prof. Curto e a quegli stessi anni risale la mia iscrizione all’Associazione degli Amici del Museo Egizio ora sciolta per volere della Direzione della Fondazione. Mi tocca probabilmente essere una voce fuori dal coro. La nuova sistemazione del Museo obbedisce a criteri di museografia spettacolarizzata che poco hanno a che fare con l’ambiente visitato e studiato per la prima volta da Jean François Champollion. Quale coraggio realizzare quella scala mobile, modello ipermercato, che squarcia l’impianto del palazzo guariniano e quale colpevole leggerezza cancellare le “tracce storiche” del percorso museale! Vedasi a titolo d’esempio, oltre alla discussa “rivisitazione” dell’ex Statuario condotta dall’estro luministico e ipnotico, sicuramente un po’ fuori luogo, di Dante Ferretti, l’inopinata soppressione dell’ala Schiaparelli, di cui non so quanti se ne siano accorti, vale a dire la sezione sotterranea che raccoglieva i reperti degli scavi di Assiut, Qau-el-Kebir e Gebelein e lungo la quale per tutta la sua estensione correvano i resti, ora nascosti al pubblico, della cinta muraria romana, quale affascinante dialogo tra la bimillenaria Augusta Taurinorum e l’Egitto protodinastico dell’inizio del III millennio a. C.. Morale della triste favola: sull’altare dello spettacolo ad ogni costo si sono sacrificati gli aspetti identitari, per certi versi romantici di quell’Egittologia nata a Torino e ora ridotta a mera macchina scenica.

 

 

Libero Pierpaolo Manetti

Torino

Chiamparino dopo il vertice Pd: "Pronto a dimettermi ma anche a ripresentarmi"

chiampa scrivania

Mentre viene depositata in Procura a Torino la consulenza tecnica voluta  dai pm Caputo e Demontis nell’inchiesta sulla regolarità delle firme presunte “tarocche” per la lista di Sergio Chiamparino alle ultime elezioni  regionali, il presidente della Regione Piemonte parla di nuovo. E afferma che se i magistrati non spazzeranno qualsiasi ombra sulla legittimità della sua elezione è pronto sì a lasciare, ma al tempo stesso a ripresentarsi. “Visto che sono qui a fare il presidente – l’Ansa riporta così le sue parole, dopo l’incontro con i vertici del Pd torinese e regionale  –  è chiaro che la disponibilità c’è. Non siamo però a una corsa, dove se c’è una falsa partenza si torna ai blocchi di partenza come nulla fosse”. Nel frattemo la perizia sulle firme resterà secretata e non sarà trasmessa al Tar, che il prossimo 9 luglio si riunirà per dibattere il ricorso elettorale presentato dalla leghista Borgarello. I magistrati dovranno decidere il da farsi nell’inchiesta penale che vede coinvolti anche esponenti democratici, tenendo in considerazione le risultanze della consulenza tecnica.

 

“Non credo che i nostri elettori, e nemmeno in generale tutti i piemontesi, siano d’accordo nel vedermi ripetere quanto ha fatto Roberto Cota, che ha anteposto l’attaccamento alla poltrona alla legalità e alla certezza dell’azione di governo.” 

 

 28 luglio 2015

 

Nelle triste storia delle presunte firme taroccate per l’elezione del presidente Sergio Chiamparino, alle Regionali del 2014, si era inserito anche il vice segretario nazionale del Partito Democratico, Lorenzo Guerini. Il vice-Renzi aveva esortato il governatore ad andare avanti alla guida del Piemonte. Oggi la risposta arriva direttamente da Chiamparino, attraverso una nota: “Ringrazio l’amico Lorenzo Guerini per le parole di stima e di sostegno, – afferma il presidente – e lo rassicuro che continuerò il mio lavoro con ancora più impegno e determinazione” . Ma il succo del comunicato sta nelle righe conclusive: “se non emergerà ombra alcuna sulla legittimità della mia candidatura e quindi della mia elezione. In caso contrario non credo che i nostri elettori, e nemmeno in generale tutti i piemontesi, siano d’accordo nel vedermi ripetere quanto ha fatto Roberto Cota, che ha anteposto l’attaccamento alla poltrona alla legalità e alla certezza dell’azione di governo.”  E Cota risponde via Twitter: “Ipocrisia e doppia morale della sinistra sono vergogna e peggiore degli inganni”.

 

Staffilata al suo predecessore a parte, è chiaro che Chiamparino conferma l’intenzione di sciogliere la Regione se si dovessero presentare ombre legate alla raccolta delle firme. A dire il vero di ombre sembra ce ne siano già parecchie, a giudicare da quanto sta emergendo dall’esame dei moduli per la raccolta: i giornali parlano da settimane di grafie differenti nelle firme di uno stesso soggetto responsabile dell’autenticazione, di timbri mancanti, di date incongruenti e altre stranezze. C’è già chi parla di Fassino al posto di Chiamparino se si dovesse votare in primavera o di un Chiamparino-bis. A patto che i candidati siano scelti dal presidente in prima persona che farebbe un repulisti all’interno del Pd.