redazione il torinese

UNA DONNA ALLA GUIDA DELLA SUA UTILITARIA TRAVOLGE E UCCIDE MOTOCICLISTA

Il Ferito è stato trasportato d’urgenza al Cto , dove è morto poco dopo

carabinieri p san carloRosario Marca, motociclista di 62 anni, è rimasto coinvolto in un incidente in via Torino nel comune di Nichelino. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo alla guida della sua moto si è scontrato con una Toyota Yaris. Alla guida una donna, che avrebbe invaso la corsia dove la moto stava transitando. Inutili i soccorsi per l’uomo, trasportato d’urgenza al Cto, e morto poco dopo.

Circo, giocolieri e tango a Vignale

vignale

Quattro week end dedicati a diverse arti coreutiche nella nuova edizione del Festival in Monferrato

 

Il Monferrato non è solo una terra nota soltanto per i suoi vini,  ma anche per la danza, con un passato glorioso di Festival, che quest’anno si rinnova nel “Vignale Monferrato Festival”, in programma sulle colline piemontesi tra il 27 giugno e il 18 luglio prossimi. Tra le molte collaborazioni di Mirabilia 2015 figura anche quella con il Vignale Monferrato Festival, un nuovo progetto artistico che si avvale della consulenza artistica di Gigi Cristoforetti,  già direttore di Torino Danza, e che rappresenta una sorta di evoluzione di Vignale Danza.  Si tratta di un’iniziativa preziosa per rilanciare la vocazione turistica di un territorio che ha tradizioni antiche. I quattro week end tra il 27 giugno e il 18 luglio sapranno coinvolgere il pubblico e i professionisti grazie a una proposta che si articola nel circo, nella danza e il ballo, capace di affiancare il meglio della creatività contemporanea alla realizzazione di percorsi di alta formazione e di  campus estivi per i ragazzi. Ognuno dei week end sarà,  infatti, dedicato a uno specifico linguaggio dell’arte coreutica, allo scopo di raccontarne le contaminazioni e di incontrare pubblici differenziati, attraverso una proposta di respiro internazionale.

 

Nei pomeriggi di sabato 27 e domenica 28 giugno, in collaborazione con il Festival Mirabilia,  sono previste performance di circo contemporaneo urbanopercorsi, in piazza del Popolo, a Vignale Monferrato. Dopo il primo week end tematico dedicato al circo contemporaneo e alla giocolieria danzata, sarà la volta di quello incentrato sul tango, con l’allestimento di una milonga aperta a tutti, quindi di un week end incentrato sulla performance intitolata “Vestire lo spazio”, a cura del coreografo Roberto Zappalà, e infine sarà di scena la danza israeliana.

 

Per quanto riguarda il tango, l’attività formativa e  i momenti di pratica toccheranno lo spettro delle esperienze con cui si affina la sensibilità per un ballo attento alle melodie, ai ritmi e ai passi,  attraverso gli strumenti dell’improvvisazione guidata. Si spaziera’ dal tango fusion con la danza di Leo Cuello, maestro e coreografo tra le figure di punta a Buenos Aires, al tango radicato nel bacino di transculturazione europea e afro-latina del maestro cubano Julio Alvarez, per approdare al tango di tradizione proposto da Oscar Casarsa, fino alla milonga di Casale Monferrato. Tutto ciò costituirà il materiale dello stage dedicato all’universo del tango, arricchito dalle conferenze di Patrizia Pollarolo e  Carlo Margiocchi, in programma giovedì 2 luglio, dalle 17, e venerdì 3 luglio dalle 11, presso la Sala Cavour in Piazza del Popolo, a Vignale Monferrato.

 

Sempre a Vignale Monferrato si terranno tre incontri di conoscenza, a opera di Cristiana Milioni, della tecnica Cunningham, una delle più note nella danza contemporanea. L’obiettivo sarà quello non soltanto di impostare la lezione di tecnica, ma anche di proporre un’analisi su ciò che costituisce il lavoro del grande Maestro, attraverso,  appunto, l’osservazione del concetto di spettacolo,  dello spazio scenico, del timing,  del “non” rapporto con la musica da parte di Cunningham. Questo workshop è previsto lunedì 6, martedì 7 e mercoledì 8 luglio presso la palestra di via Bergamaschino 5.“Il 2015 rappresenta – spiega Gigi Cristoforetti – l’edizione zero di un progetto che punta a rilanciare un territorio antico. Il Vignale Monferrato Festival nasce da un incontro sinergico di soggetti diversi, appartenenti a una comunità che si riconosce nella storia di un Festival che è stato importante, e che vuole rilanciarlo in un progetto rinnovato, capace di rivolgersi a tutti”.

Mara Martellotta

 

INTESA TRA POLITECNICO E SCUOLA DI APPLICAZIONE

L’intesa prevede che  gli Ufficiali potranno  conseguire il titolo di Laurea Magistrale del Politecnico di Torino

_DSC6593Prosegue la collaborazione tra il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito con il Politecnico di Torino grazie alla firma della convenzione stipulata martedì 14 luglio 2015, presso il Palazzo dell’Arsenale, tra il Comandante del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, Generale di Divisione Claudio Berto e il Magnifico Rettore del Politecnico di Torino, Prof. Marco Gilli.

La convenzione è finalizzata alla frequenza dei corsi di laurea magistrale da parte degli Ufficiali Frequentatori del Corpo degli Ingegneri dell’Esercito Italiano presso l’Ateneo torinese.

L’accordo oltre a consolidare i rapporti storici in atto, evidenzia ancora una volta la sinergia esistente tra Esercito e Politecnico di Torino, con l’obiettivo comune di favorire la formazione militare e professionale. Gli Ufficiali potranno quindi conseguire il titolo di Laurea Magistrale del Politecnico di Torino in Ingegneria Civile, Elettronica, delle Telecomunicazioni, Meccatronica, Meccanica e Informatica, al fine di acquisire le competenze tecniche che consentiranno loro di ben operare nei settori della tecnologia avanzata e nei rapporti tra Difesa e Industria.

La convenzione stipulata tra il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito e il Politecnico vede tra i firmatari anche l’Accademia militare di Modena e l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, dove gli Ufficiali Ingegneri conseguono la laurea triennale durante il periodo formativo modenese.

Botellon,organizzatori promettono: niente eccessi

I residenti, memori del disastro provocato in piazza Cavour lo scorso febbraio, chiedono un maggior controllo, misure di sicurezza e punizioni severe per chi non rispetta le regole. 

movida33Si attende con ansia, misure preventive e dialogo con gli organizzatori, la serata di venerdì nella quale è’ prevista in Piazza Carlo Alberto la festa studentesca per celebrare la fine degli esami universitari a suon di musica e alcool. Il Botellon, che in italiano vuol dire “bottiglione ” , è’ nato in Spagna circa vent’anni fa e il mood è’ rimasto identico: fare festa fino all’alba, in piazza o in qualche parco, portandosi dietro da bere e da fumare in modo da spendere poco.

I residenti, memori del disastro provocato in piazza Cavour lo scorso febbraio, chiedono un maggior controllo, misure di sicurezza e punizioni severe per chi non rispetta le regole. Si dovrà attendere la fine della festa per decretare l’impegno degli amministratori per garantire sicurezza e decoro in città.

Camminare per un'altra Torino scommettendo sul domani

turistipiazacastello biciSTORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto

Mi ritrovo in una città che molte volte mi è sfuggita. Tutto è possibile per due motivi. Cammino e ancora non sono scappato via. Forte è stata la tentazione. La crisi economica (assolutamente non finita)  ha facilitato questo desiderio di fuga. Ma sono rimasto e non me ne pento. Forse non ho più l’età. E come Pepe Cavalho “brucio” i libri letti per rendere maggiormente sostenibile questo presente…

 

Mi dicono persone a me care che, quando scrivo, sono migliore di quello che realmente sono. Hanno ragione. Siamo sempre divisi dialetticamente tra ciò che siamo, quello che siamo stati e quello che vorremmo essere.Elio Vittorini nel suo memorabile “Uomini e no” conclude il romanzo dicendo: ciò che ho scritto è ciò che sono. L’essere comunista, quello che vorrei essere. Dopo avrebbe rotto con Togliatti e dunque con il Pci. In questo piccolo episodio di grandi personaggi intravedo sempre e comunque speranza. Speranza per quello che si vuole essere, che la realtà s’avvicini sempre di più a quello che vorremmo essere. Sentendoci dei privilegiati perchè possiamo raccontare ciò che vediamo ed elaboriamo. Tra le miei varie fortune, quella di avere un cane. Di fatto è lui che mi porta in giro. Poche centinaia di metri da corso Casale, ad esempio vero villa Rey, e  ti ritrovi in un “altro mondo”. Ma siamo a Torino.

 

Sì, siamo a Torino e da piccole vie sbucano vocianti ragazzini che giocano a pallone. Si scende in boschi incontrando altre case. Qui i rumori sono rarefatti. Sbaglierò ma anche la gente è “migliore” e sicuramente meno stressata. Maggiore la parola maggiori i sorrisi. Anche il cane che ferocemente abbaia per difendere la sua casa, non ti spaventa. MI ritrovo,lo  confesso. Mi ritrovo in una città che molte volte “mi è sfuggita”. Tutto è possibile per due motivi. Cammino e ancora non sono scappato via. Forte è stata la tentazione. La crisi economica (assolutamente non finita)  ha facilitato questo desiderio di fuga. Ma sono rimasto e non me ne pento. Forse non ho più l’età. E come Pepe Cavalho “brucio” i libri letti per rendere maggiormente sostenibile questo presente…

 

Nel vedere, nel guardare, nell’osservare i turisti “rapiti” da un pezzo di Storia d’Italia che si chiama Torino. E dopo tanti tanti anni essere orgoglioso d’essere nato in questa città, non solo per quello che è stata, ma anche per quello che è. E speriamo per quello che potrà essere. Sicuramente più facile dirlo che farlo. Ma le code lunghe di persone per entrare al museo Egizio sono il presente, e io mi sento piccola parte di questo presente. Essere parte di un insieme. Anche per questo, sarà banale, consiglio a tutti di camminare. Camminare tanto. Le “cose” che si vedono si gustano di più. Questa nostra, alla fine, bella città si può “gustare” maggiormente. Non sono andato via anche per le mie due figlie. Sicuramente loro sono il futuro. Almeno il mio futuro. Scommettendo su Loro ho già vinto: voglio riscomettere su questa città sperando di vincere.

 

 

Ai Giardini reali "La salute in Comune"

Gli eventi sono aperti al pubblico con ingresso libero

 

sanitaDal 1 luglio al 22 luglio ai Giardini Reali di corso San Maurizio, il Polo cittadino della Salute della Città di Torino organizza La Salute “in Comune”, l’appuntamento cittadino dedicato al tema della promozione della salute, giunto alla settima edizione. Gli eventi sono aperti al pubblico con ingresso libero.

Tre parchi cittadini come palestre a cielo aperto

VALENTINO2VALENTINO3

Negli spazi verdi è allestita una postazione fissa con uno sportello informativo itinerante

 

Il Parco Ruffini, Piazza d’Armi e il Valentino, tre tra i parchi più noti di Torino si trasformano in “palestre a cielo aperto. E’ un progetto di Comune,Istituto di medicina dello sport, Arpa, Esercito. Negli spazi verdi è allestita una postazione fissa con uno sportello informativo itinerante, dove un medico sportivo, coadiuvato da due laureati in Scienze motorie, farà valutazioni mediche e motorie, consulenze gratuite sull’ alimentazione, e darà consigli per praticare correttamente l’allenamento.

 

(Foto: il Torinese)

La gloriosa sezione Pci di Barriera vivacchia in epoca grillina

Wamar

STORIE DI CITTA’ / di Patrizio Tosetto

Capitava che odori spingessero forte in gola, da ragazzini. Era l’incontro tra puzza delle colate di gomma della Ceat  e profumo dei panettoni della Wamar. Un odore che quasi stordiva. Ed il ricordo ha l’olfatto. All’angolo con corso Vercelli c’era un basso fabbricato in legno, dedicato ad Antonio Banfo, operaio antifascista ucciso dai nazifascisti. Casa del Popolo, sede della 9a sezione del PCI

 

Miseria e nobiltà. Anche in questa nostra Barriera, con una vena di tristezza che accompagna queste riflessioni. Piazza Crispi è il fulcro di una storia che si sviluppa dalla fine degli anni ’50 ad oggi. Si mischiavano case ed industrie. Dalla mitica Grandi Motori alla Wamar dei dolciumi, alla Ceat cavi di via Leoncavallo. Capitava che odori acri spingessero forte in gola, da ragazzini. Era l’incontro tra puzza delle colate di gomma della Ceat  e profumo dei panettoni della Wamar. Un odore che quasi stordiva. Ed il ricordo ha l’olfatto. All’angolo con corso Vercelli c’era un basso fabbricato in legno, dedicato ad Antonio Banfo, operaio antifascista ucciso dai nazifascisti. Casa del Popolo, sede della 9a sezione del PCI.

 

Dal dopoguerra la Barriera ha sempre massicciamente votato a sinistra. Solo alle ultime politiche il movimento 5 Stelle è diventato di maggioranza relativa. Il basso fabbricato fu venduto a Banca San Paolo che costruì moderni e bruttini alloggi anni ’60 e i locali per una sua filiale. La sede della 9a sezione “vagò” per un po’, trovando definitiva ed ultima dimora in via Cervino, sede che segui le vicissitudinidel Pci. Ultimamente divisa in tre settori: Pd, Arci, e Sel e ospitante L’Anpi ( Associazione Nazionale Partigiani d’Italia). Ieri ho saputo della fine di questa storia. Il proprietario dei muri è il circolo Arci, intitolato ad Antonio Banfo.  Gli iscritti sono solo – e vogliono essere solo – 20. Il Motivo? Ognuno di loro ha personalmente contributo a comprare il tutto. Sel ha disdettato ed ora il Pd dovrebbe accollarsi tutti i costi affittuari relativi, che ammontano a circa 10 mila euro annuali.

 

Problema? Sono previsti 5000 euro d’incasso e ne mancano altrettanti. Come mai? Semplice: drastica riduzione degli iscritti e il presidente di Quartiere, diventata consigliere  regionale, decide non percepire il relativo stipendio, non versando le quote mensili relative. La maggioranza dei presenti ha poi paura che l’effetto di Venaria, tra un anno arrivi in Barriera. Penso, scusate la banalità: tanto va la gatta al largo che ci lascia lo zampino. Lascio ai lettori le valutazioni. Chi ha rinnovato azzerando tutto non ha saputo probabilmente creare realmente il nuovo. Chi ha vinto il congresso ora dice che tutto il partito deve risolvere. Ma il partito non c’è più. E difficilmente qualcosa che non c’è più può risolvere. Rimane la tristezza che diventa nostalgia. Ma con la nostalgia non si fa politica. Vedremo tra un anno. Personalmente con poche speranze.

Sulla rotta delle spezie al Museo di Arti Orientali

mao spezie

Un viaggio attraverso le foto degli artisti del National Geographic Italia che ritraggono il ricco universo delle spezie

 

Le spezie sono le protagoniste assolute della mostra che il Mao di Torino dedica a queste polveri esotiche e profumate, in collaborazione con il National Geographic, fino al 27 settembre prossimo. Avvalendosi della consulenza dello storico Alessandro Venoli,  l’esposizione, ndalntutolo “Sulla rotta delle spezie”, si compone di 73 fotografie dei grandi fotografi del National Geographic, ed è arricchita di numerosi mappe e di un’installazione che evoca un suk.  Queste polveri, con le loro mille sfumature colorate, dall’oro al carminio,   provenienti da isole remote e terre lontane, spinsero in passato uomini coraggiosi a cavalcare le onde degli oceani,  scatenando guerre e rincorrendo ricchezze favolose, dando così il via alle grandi scoperte geografiche.

 

Il percorso illustra le tappe principali delle rotte marittime seguite dai mercanti,  per poi approfondire alcuni aromi in sezioni specifiche. Si parte dalla tintura dei tappeti e si prosegue nelle sale dedicate a peperoncino, zenzero,  noce moscata, zafferano, vaniglia, chiodi di garofano, cannella e sesamo, ricche di oggetti, profumi e immagini suggestive di coltivazioni di ingredienti ancora oggi molto diffusi sulle nostre tavole.

 

Un tempo le spezie alimentavano un potente meccanismo economico  e una parte del loro potere di fascinazione dipendeva dall’uso che se ne faceva in cucina; il cibo dell’Europa medievale, almeno di quella più ricca, veniva in gran parte profumato da questi aromi. Un altro aspetto altrettanto importante era il loro uso come farmaci e rimedi fondamentali. Ai tempi dell’Impero Romano valevano più dell’oro e delle pietre preziose. Per secoli alimentarono gli scambi tra Occidente e Oriente. La via marittima dall’Europa all’India e oltre, fino alle Isole delle Spezie, o Molucche,  la cui apertura fu ottenuta con l’uso della forza militare tra 1400 e 1500 dai portoghesi,  rappresenta, infatti, il punto di partenza dell’espansionismo europeo nel mondo e del colonialismo.

 

Tra gli artisti presenti in mostra Steve Winter, Joel Santore, Steve Raymer,  Pascal Maitre,   Mark Moffett,  Steve Mc Curry,   Bruce Dale, Paul Chesley,  George F. Mobile,  Winfield Parks.  In occasione della mostra “Sulla rotta delle spezie”, Il Mao e il Museo Nazionale dell’Automobile, che ospita fino al 27 settembre la mostra intitolata “Modus vivendi”,  applicheranno la reciproca riduzione sul biglietto d’ingresso nei rispettivi musei. A partire dal 28 giugno fino a settembre,  il Mao promuoverà un ricco ciclo di eventi dedicati al tema dell’esposizione.  Gli appuntamenti saranno incentrati sulle spezie, la loro storia, la scoperta delle terre di loro provenienza.  Incontri, workshop e visite tematiche racconteranno la mostra in un viaggio esperienziale che coinvolgerà tutti e cinque i sensi. Seguendo la suggestione delle spezie, si degusteranno anche cocktail e dolci dal sapore esotico; verranno inoltre proposti appuntamenti con botanici e storici in merito alle scoperte geografiche. A completamento le visite guidate e le attività per adulti e bambini.

 

Mara Martellotta

UNIVERSITA' DI TORINO: NIENTE TASSE PER I PROFUGHI, NEOMAMME CON LO SCONTO E DUE NUOVI CORSI DI LAUREA

Per aiutare i futuri studenti è disponibile un’ app  gratuita per tutti negli store Apple e Android

palazzo nuovoNovità in arrivo per gli accademici di Torino. Il rettore Gianmaria Ajani e la prorettore Elisabetta Barberis hanno presentato le novità previste per quest’anno accademico. L’Università  di Torino, dopo la protesta degli studenti per l’inadeguatezza degli spazi e la chiusura di Palazzo Nuovo per l’allarme amianto, promette nuove opportunità sia in termini di corsi che di impiego. E’ stato abolito il numero programmato a dieci corsi di laurea e ne sono stati inseriti due nuovi, “Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione” e “Stochastics and date science”, quest’ultimo interamente in inglese. L’Ateneo diventa inoltre un datore di lavoro per gli iscritti al terzo anno di studi, offrendo l’opportunità ad una cinquantina di studenti di accedere ad un bando per tutor con contratto di collaborazione a tempo parziale e retribuiti regolarmente. Inoltre le studentese incinta e le neo-mamme pagheranno le tasse al 50%, mentre i profughi sono totalmente esonerati dal pagamento delle tasse per due anni. 

Sperando di non inasprire con quest’ultima novità introdotta dal “magnifico” l’entusiasmo di chi con grandi sacrifici economici, anche delle proprie famiglie, giunge da altre parti d’Italia per ambire ad un diploma di laurea del prestigioso Ateneo torinese, pagando regolarmente e interamente le tasse universitarie, informiamo che per aiutare i futuri studenti è disponibile un’ app – gratuita per tutti – negli store Apple e Android. Tutte le procedure di immatricolazione sono da svolgersi on line.

 

                                                                                                                                                       Clelia Ventimiglia