redazione il torinese

Contrordine compagni: Gariglio resta segretario e il Pd fa il "restyling" con 15 dirigenti

gariglio

Il segretario si era (quasi) dimesso dopo le polemiche interne al Pd per i ricorsi elettorali sulle liste a sostegno di Chiamparino

 

Contrordine, compagni: il segretario non si deve dimettere. In realtà, al di là delle liturgie di partito, tutto era già previsto, firme false o no. E così la direzione regionale del Pd piemontese, in una seduta infuocata (più per il caldo torrido che per le tensioni del dibattito) ha respinto all’unanimità le dimissioni che il segretario regionale Davide Gariglio aveva presentato lunedì scorso. Nonostante le divisioni interne al partito, si è trovato un accordo per garantire alle componenti minoritarie un ruolo nelle segrete stanze. La riconferma è stata infatti decisa a fronte di un “restyling” della segreteria regionale, che avrà addirittura15 componenti, sui cui nomi si sta decidendo in queste ore. “L’obiettivo è ora quello di aprire una nuova fase all’insegna dell’unità”, ha detto Gariglio. Il segretario si era (quasi) dimesso dopo le polemiche interne al Pd per i ricorsi elettorali sulle liste a sostegno di Chiamparino.

 

(Foto: il Torinese)

Nuova rivoluzione Fiat 500: "La sfida per il futuro? Una versione a 5 porte"

fiat 500

lingoto fiatfiat fcaCambia soprattutto l’interno, con forme e materiali, con il display aggiornato con i sistemi multimediali oggi più evoluti. E, all’esterno, proiettori arricchiti dai Led

 

Orgoglio tutto torinese, quello che ha scelto il Lingotto per il lancio  della nuova 500. E’ l”auto italiana per eccellenza che Fiat-Chrysler ripropone nella versione aggiornata, otto anni dopo il primo lancio. Ora che Fiat è più Fca che altro, con sedi sparse per il globo, Sergio Marchionne ha voluto dare il segnale che il cuore del gruppo automobilistico è sempre sotto la Mole. L’ad ricorda il primo restyling della mitica vetturetta: “Nel 2007 ci risollevò da una crisi profonda”.

 

Sottolinea invece il responsabile del design Roberto Giolito: “1900 componenti sono stati ridisegnati, ben il 40% del totale, per migliorare l’affidabilità e la qualità complessive. Cambia soprattutto l’interno, con forme e materiali, con il display aggiornato con i sistemi multimediali oggi più evoluti.” E, all’esterno, proiettori arricchiti dai Led.  Nuovi i motori, con la versione 1.3 Multijet da 95 Cv. Il modello base della 500 , il 1.2 benzina, costerà come oggi: 13.600 euro. La sfida di Marchionne per il futuro? Una versione a 5 porte.

 

(Foto: il Torinese)

Un gruppo di ragazzine avvista un cadavere nel Po

Le indagini dovranno chiarire il motivo che ha provocato la tragedia

GRAN MADREIl ponte che collega Piazza Vittorio alla chiesa della Gran Madre di Dio è stato per una sera un luogo alquanto macabro per un gruppo di ragazzine torinesi. Sono state le stesse ragazzine infatti  a lanciare l’allarme dopo aver notato una sagoma umana affiorare dalle acque del fiume.  Sul luogo sono subito arrivate volanti di polizia, sommozzatori e 118 . I medici non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo che è stato successivamente identificato. Si tratta di un pensionato di 77 anni residente a Rivoli. Le indagini dovranno chiarire se si tratta di un suicidio o di un incidente a causa della demenza senile.

Filarmonica del Regio con concerto a sorpresa

La stagione 2015-16  riserverà un concerto conclusivo a  sorpresa. Grandi Interpreti per una rassegna concertistica di respiro internazionale

 

regio 2Protagonisti nella prossima stagione concertistica 2015-2016 della Filarmonica del Teatro Regio saranno anche anche il Coro e l’Orchestra del Teatro stesso. Infatti la ricca stagione sinfonico corale vedrà protagonisti direttori e solisti provenienti da tutto il mondo, per un totale di nove appuntamenti dal prossimo 9 ottobre. Il maestro Noseda dirigerà il concerto inaugurale del 24 ottobre prossimo, che vedrà l’orchestra impegnata nell’esecuzione della Sinfonia n. 2 in do minore per soprano e contralto di Gustav Mahler, detta “Resurrezione”. Maestro del Coro Claudio Fenoglio. Il concerto fa parte del progetto di “Musica liquida”, in base al quale,  poche ore dopo l’evento,  si potrà rivivere l’emozione dell’esecuzione scaricando il file audio sui principali store audio di musica online. Il 9 novembre sarà la volta del direttore Yutaka Sado, con un programma incentrato sul concerto n. 2 di Chopin in fa minore per pianoforte e orchestra op. 21, e la Sinfonia n. 2 in do maggiore op. 61 di Robert Schumann. Il 25 novembre Antonello Manacorda dirigerà il soprano Robin Johannsen, il tenore Francisco Gatell e il basso Gianluca Buratto nella “Creazione” di Haydn.

 

Il 25 gennaio Jan Latham Koening dirigerà il violoncellista Mario Brunello nel concerto in si minore per violoncello e orchestra op. 104 di Antonin Dvorak,  cui seguirà la Messa Glagotica di Janacek per soli coro e orchestra. Il 13 febbraio  Roberto Abbado dirigerà sinfonie e cori dalle opere verdiane Aida, La Traviata, Macbeth e Don Carlo e da quelle wagneriane Die Fliegende Hollander, Parsifal e Tannhauser. Il 14 marzo il violinista Stefano Montanari dirigerà e suonerà nella serata che comprenderà il Concerto in re minore per due violini e orchestra di Bach e sempre di Bach la Suite n. 3 in re maggiore per orchestra. Il 30 marzo Karl Heinz Steffens dirigerà l’Orchestra del teatro Regio nell’esecuzione di brani sinfonici dall’opera Parsifal di Wagner,  e il 23 aprile Fabio Luisi sempre l’orchestra del teatro Regio in un programma di Alfredo Casella,  Luca Lombardi e Anton Bruckner. Il concerto conclusivo, il 16 maggio prossimo, riserverà un’importante novità,  un programma a sorpresa, capace di sollecitare la curiosità del pubblico e la rincorsa a indovinare di quale autore e brano si tratti. Ogni concerto, con inizio alle 20.30, sarà preceduto da incontri di presentazione con musicologi e interpreti. Dal 13 giugno è possibile rinnovare l’abbonamento. 

 

Mara Martellotta

FASSINO GUARDA ALLA MECCA PER LA FINE DEL RAMADAN

 Onori di casa alla comunità islamica ma Torino è una città ferita

tunisi striscioneLa comunità musulmana si è’ riunita  al Parco Dora per celebrare la fine del Ramadan . La festa di Eid ul-Fitr è’ onorata anche dalla presenza di esponenti di tutte le religioni monoteiste del Comitato Interfedi. Per la Diocesi il delegato è’ Don Aldo Bertinetti e il messaggio di Nosiglia per la comunità islamica è’ ” Tutti uniti per la pace” e invita le famiglie affinché ” educhino i giovani alla pace” a prescindere dalla religione, dall’etnia e dalla cultura. Una giornata dunque che vede l’unione e la fratellanza predominare tra i fedeli delle diverse religioni , come dovrebbe essere sempre e ovunque. Se non fosse che proprio quest’anno , Torino è una città ferita, ferita proprio in nome di una religione che nel suo estremismo genera fenomeni di delirio, inneggia alla guerra e all’odio per il mondo occidentale e per chi islamico non è . La strage del Bardo in cui ha perso la vita una dipendente del Comune di Torino, insieme ad altri sfortunati come lei è’ ancora troppo vicina per raccontare l’episodio come isolato e considerarlo raro. Raro non è’ perché le stragi compiute dall’Isis sono all’ordine del giorno . Il sindaco Piero Fassino con al suo fianco l’assessore alle Pari Opportunità Ilda Curti , per la prima volta in occasione dei festeggiamenti di fine Ramadan ,ha scelto di fare gli onori di casa e accogliere la comunità islamica , sotto le arcate, con il tappeto steso e rivolto verso la Mecca. Gli orizzonti lontani si possono ammirare con serenità solo con uno sguardo colmo di fierezza, dignità e bene comune. E lo sguardo di Torino, quest’anno è’ ferito nel suo orgoglio, mutilato nell’animo e privo di un rappresentante che possa mettere un punto alla prepotenza e arroganza di chi fa finta di niente qualunque cosa accada. Non si può sempre stare a guardare verso la Mecca. Noi torinesi siamo per la pace, la solidarietà tra i popoli e la tolleranza religiosa. Speriamo lo siano anche gli altri nei nostri confronti.

 

Clelia Ventimiglia

IL TAR SPAZZA VIA OGNI OMBRA SUL CHIAMPA: LE ELEZIONI NON S'HANNO DA (RI)FARE

E se dall’inchiesta penale sulle firme tarocche dovessero uscire elementi imbarazzanti, nessun problema per il governatore: se la vedrà il Pd

CHIAMPA 222Altro che ombre, quelle che -se mai si fossero manifestate- avrebbero portato alle dimissioni del governatore. Il Tar le  ha spazzate via: le elezioni in Piemonte non s’hanno da (ri)fare. Il presidente ha vinto con un margine così elevato, che nulla potrà farlo decadere.

Certo, resta qualche problemino a carattere giudiziario che riguarda la lista provinciale ” Torino Pd Chiamparino”, ma il tribunale regionale esclude che si possa arrivare “all’annullamento dell’intera competizione elettorale”. I giudici amministrativi lo spiegano chiaramente nelle motivazioni della sentenza sul ricorso contro il presidente della Regione. Secondo il Tar il solo effetto potrebbe essere, al massimo, l’annullamento del verbale di ammissione e degli eletti della lista. In questo senso si deve aspettare l’esito del procedimento civile da attivare con querela di falso. Ma il tutto è rinviato a ottobre. Ora il Chiampa farà pulizia all’interno del suo partito? E se dall’inchiesta penale sulle firme tarocche dovessero emergere aspetti imbarazzanti, poco male. Il presidente non c’entra. Se la veda il Pd.

L'arte di imbandire la tavola

madama tavola 

Un affascinante viaggio nei secoli tra le tavole imbandite nella Sala del Senato

 

 Il tema della tavola imbandita attraverso i secoli rappresenta il fil rouge della mostra ospitata dal 24 giugno al 18 ottobre prossimo nelle Sala del Senato di Palazzo Madama, a Torino. L’esposizione vuole rappresentare un viaggio nel tempo alla scoperta della convivialità,  dei riti sociali e dei piccoli e grandi momenti della vita quotidiana. Seguendo le parole della celebre scrittrice inglese Virginia Woolf, secondo cui “Un buon pranzo giova molto alla conversazione. Non si può pensare bene, né amare bene, se non si è pranzato bene”, la mostra dal titolo “Time table” consente al visitatore di viaggiare attraverso le tradizioni delle tavole dai tempi di re Artù fino a oggi. Evoca, a partire dal gioco di parole del titolo, tempo e spazio della condivisione, che, nelle società occidentali, sono rappresentati dalla tavola imbandita. Il percorso, ricco di spunti particolari, si articola in sei tavoli principali, disposti radialmente intorno a un nucleo centrale, proprio come le lancette di un orologio, che scandisce il tempo della memoria e della storia. Su ogni tavolo sono disposti gli oggetto ideati e creati in ogni tempo da artisti e artigiani per accompagnare la quotidianità nei riti conviviali,  dalle umili ciotole graffite del Quattrocento alle sofisticate allegorie dipinte della maiolica rinascimentale, fino a approdare al trionfo della porcellana e al colorato design della tavola borghese del Novecento.

 

Sono presenti in totale 180 opere, per lo più appartenenti alle collezioni permanenti di arte decorativa di Palazzo Madama, tra cui piatti, tazze, zuppiera,  fiasche e  bottiglie, ma anche gallerie di manufatti meno noti, come i rinfrescatoi e il vasellame “a sorpresa”, o quelli destinati alla sacra mensa, in cui si celebrava il rito della rigenerazione dell’anima.  Accanto alle stoviglie, sui tavolini cosiddetti di servizio, altre opere evocano aspetti della quotidianità di ogni tempo, momenti diversi da quelli strettamente legati al cibo, quali strumenti musicali, giochi di società,  abiti, elementi di arredo. Sempre presente un orologio che scandisce il flusso del tempo.L’allestimento è stato progettato da Roberto Piana con Studio2Fashion e i tavoli scelti, gli Air Table,  sono di un’innovativa azienda di arredamento, Lago, in cui il concetto di tavolo è ripensato invertendo l’ordine dei fattori e dando vita a un nuovo tipo di leggerezza.

 

Palazzo Madama, Piazza Castello, Tel.  0114433501.

Mara Martellotta

Grave incidente in Lungo Po Diaz

La Polizia Municipale prosegue le indagini

polizia municipale1Un motociclista di 35 anni positivo all’alcol test con dei valori che superavano 4 volte il limite, è finito in prognosi riservata al Cto per un incidente in Lungo Po Diaz. La dinamica è ancora tutta da chiarire, ma da i primi accertamenti risulta che il motociclista sia rimasto incastrato fra due auto mentre cercava di superare la coda. Un doblò ha speronato il centauro mentre tentava la manovra di sorpasso. Al conducente dell’auto, nonostante non abbia superato la linea di mezzaria, è stato sequestrato il veicolo dalla polizia municipale per le indagini.

EMERGENZA CALDO, ANZIANI A RISCHIO: BOLLINO ROSSO ANCHE A TORINO E IN PIEMONTE

Il Comune ha attivato un numero di emergenza attivo 24 ore su 24 per richieste di aiuto

caldo toretIl caldo record fa strage di anziani. Solo nel mese di luglio si sono registrati 140 decessi in Piemonte. La meteorologa dell’Arpa Piemonte avverte: “Non possiamo ancora sapere come sarà agosto, ma la tendenza è che continuerà inesorabilmente l’aumento delle temperature”. Bollino rosso in città dunque, con un caldo record che spaventa per la sua continuità e per la persistenza anche nelle ore notturne. Gli accessi al pronto soccorso si sono moltiplicati e per domenica la Protezione Civile terrà aperti ventitrè centri climatizzati della  città se l’Arpa segnalerà ancora bollino rosso. Un sostegno per gli anziani arriva dal Comune che per racogliere eventuali richieste di aiuto e fornire informazioni utili per affrontare l’ondata di caldo record ha attivato un servizio telefonico 24 ore su 24, il numero è 011/8123131. Alcune associazioni di volontariato,con un contributo della Compagnia di San Paolo, offrono anche assistenza domiciliare a chi ne avesse necessità.

Padiglione Tibet: Spiritualità e Arte come cibo per la mente e per l’anima

L’evento a Santa Marta Congressi – SpazioPorto – Venezia. Dedicato alle vittime del recente terremoto che ha devastato il Nepal, il Tibet, il Bangladesh e l’India. Partecipa il torinese Dino Aloi

 

 

aloi tibet 2Si rinnova l’appuntamento veneziano con Padiglione Tibet. La rassegna, con il patrocinio del Comune di Venezia, parallela alla 56. Biennale di Venezia e quest’anno in concomitanza anche con EXPO Milano 2015, è stata inaugurata il 9 maggio 2015 e proseguirà fino al 2 agosto 2015 presso la suggestiva Chiesa di Santa Marta.

 

  • Tibet: una nazione che evoca da sempre un sentimento religioso, mistico, di pace, una vitale “centralina” spirituale per tutti gli esseri umani.
  • Padiglione Tibet, un’idea che nella propria semplicità racchiude una forte carica emozionale, è un sogno che ha lasciato il segno ponendosi l’obiettivo di far incontrare la sensibilità della cultura contemporanea occidentale con quella tibetana.
  • Ambasciata Tibetana con rilascio del relativo Passaporto
  • Anno del Dalai Lama. Sua Santità Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama del Tibet, il 6 luglio 2015 (20° giorno, del 5° mese dell’anno tibetano 2142) compirà 80 anni. Oggi il Dalai Lama non è soltanto la massima autorità del popolo tibetano, ma anche un punto di riferimento fondamentale per decine di milioni di persone in tutto il mondo. Il Comitato Padiglione Tibet, la Fondazione  per  la Preservazione  della  Tradizione Mahayana (FPMT) e il Progetto L’Eredità del Tibet, come atto di affettuoso e sentito omaggio all’opera di questo altissimo testimone del nostro tempo, tra l’altro insignito nel 1989 del Premio Nobel per la Pace, hanno deciso di dedicare al Dalai Lama il prossimo anno tibetano (2142,  “Anno della Pecora di Legno” che è iniziato il 19 febbraio 2015 e terminerà l’8 febbraio 2016), organizzando all’interno dell’Anno del Dalai Lama eventi artistici, insegnamenti spirituali e conferenze.

aloi 1Padiglione Tibet vuole evidenziare il connubio tra Arte Sacra Tibetana ed Arte Contemporanea Occidentale e recentemente è stato invitato come progetto speciale alla Biennale del Fin del Mundo, a cura di Massimo Scaringella, in Argentina. Le numerose esperienze degli anni scorsi hanno visto coinvolti importanti artisti contemporanei, che si sono espressi attraverso le Khata, le tipiche sciarpe bianche che i monaci offrono in segno di solidarietà e amicizia o si sono misurati con l’arte della composizione dei Mandala dei monaci tibetani e le Ruote della preghiera che accompagnano nella preghiera i buddisti tibetani. Questa edizione (la terza a Venezia) è all’insegna dell’ombrello, proprio del nostro fedele protettore dalla pioggia che, suo malgrado, è stato protagonista della rivolta degli studenti di Hong Kong verso il governo centrale di Pechino. L’ombrello emblema di protezione e di protesta – due lati della stessa medaglia – è divenuto contenitore e supporto degli interventi artistici e di video arte che hanno reso possibile una grande installazione corale con opere dedicate al Tibet, alla sua spiritualità, ai suoi simboli ed alla sua marcia verso la libertà.

 

La libertà è come un’opera d’arte… va creata, plasmata, modellata.

 

Gli artisti invitati hanno creato i loro interventi su una stessa base costituita appunto dall’ombrello, dalla sua stoffa, dalla sua stessa struttura, realizzando ombrellipoemi, ombrelliopere che, come un grande ed unico ombrello cerimoniale, uno degli otto simboli di buon auspicio presenti nello stupa (simbolo della natura della mente), secondo il grande veicolo (Mahayana) della compassione e della saggezza illimitati, rappresenterà il superamento di ogni sofferenza. Purtroppo il governo cinese considera il Tibet una nazione di morti… morta deve essere la sua lingua, morta deve essere la sua cultura, morta deve essere la sua arte. I Tibetani devono essere annichiliti dalla violenza. Padiglione Tibet è sempre stato e sempre sarà un progetto puramente artistico, nato per dare dignità a questo popolo martoriato; ma non può esimersi dal dimostrare, ancora una volta in modo fermo e deciso, il proprio sdegno davanti al disinteresse di tutti verso questo grave problema.

 

Problema affrontato anche dalla mostra “Tibet… c’è poco da ridere” un’idea che ho proposto anni fa a Dino Aloi, grande frequentatore di… artistici Buduar (almanacco dell’arte leggera, mensile satirico online da lui diretto) e dalla dirompente ironia che, coinvolgendo con cura ed intelligenza artisti italiani e francesi, nella sua presentazione si chiede: Ma come è possibile scherzare sul Tibet, la nazione che non c’è ma che dovrebbe esserci in quanto esiste? E poi con tutto quello che succede? Già, perchè è proprio tutto quello che succede di cui spesso non siamo informati, o perlomeno malamente informati, che vorremmo portare alla luce con questa esposizione, partendo, per l’appunto, dal disegno umoristico, dalla satira e dalla caricatura, che sono elementi fondanti della democrazia […]

 

Padiglione Tibet come progetto artistico accomuna molteplici “anime”: artistica, spirituale, culturale e durante il periodo espositivo altre due iniziative ne accompagnano il percorso: la mostra fotografica di Giampietro Mattolin “Amdo – il paese del XIV Dalai Lama” presentata da Piero Verni che così la descrive: “Situata nella parte nord orientale del Paese delle Nevi, la regione dell’Amdo è uno dei luoghi più affascinanti, superbi e significativi dell’intero Tibet. Alcune delle principali figure religiose della civiltà tibetana sono nate lungo questi sconfinati orizzonti: Lama aloi tibet 3Tzongkhapa il grande riformatore del 14° secolo padre della scuola Gelug, il 10° Panchen Lama e l’attuale XIV Dalai Lama, originario del villaggio di Takster.” e l’esposizione costituita da un approfondimento grafico del grande disegnatore Giuseppe Coco sulla figura di Milarepa (1040 – 1123) il più famoso ed amato degli yogin tibetani ed uno dei più grandi maestri spirituali di tutti i tempi. Scrive Chiara Gatti che presenta la mostra Coco & Milarepa – I colori dello spirito: “In questa occasione […] si propone un ciclo di opere concentrate su un tema più intimo, caro al lato spirituale della sua personalità riservata. Si tratta delle tavole dedicate alla figura di Milarepa, icona della scuola Kagyu del Buddhismo tibetano. Una figura intensa e magica che Coco indagò, fra la fine degli anni Ottanta e il Duemila, sperimentando colori lisergici e forme potenti, specchio di una riflessione esistenziale segnata da grande energia e, insieme, grande sofferenza.[…] Un viaggio catartico ed escatologico che scuote la coscienza.”

 

Quest’anno il programma di Padiglione Tibet si arricchisce anche, il giorno dell’inaugurazione sabato 9 maggio, della presenza di Ghese Lobsang Tenkyong (nato nel Tibet orientale. Ha studiato nel monastero di Sera, ottenendo il grado di Geshe Lharampa, il più alto titolo di studi conseguibile all’interno della tradizione gelug-pa) e di Stefano Antichi, direttore del Foundation for the Preservation of the Mahayana Tradition (FPMT) di Genova.

 

 

 

Artisti PADIGLIONE TIBET

Piergiorgio Baroldi, BAU, Carla Bertola – Alberto Vitacchio, Giorgio Biffi, Rosaspina B. Canosburi, Silvia Capiluppi, Pino Chimenti, Marcello Diotallevi, Giovanna Donnarumma – Gennaro Ippolito, Giglio Frigerio – Fabrizio Martinelli, Ivana Geviti, Isa Gorini, Gruppo Il Gabbiano, Oronzo Liuzzi – Rossana Bucci, Silvia Mariani – Christine Davis, Gianni Marussi – Alessandra Finzi, Fernando Montà, Lorenza Morandotti – Francesco Maglia snc, Clara Paci, Lucia Paese, Claudio Pantana, Marisa Pezzoli, Benedetto Predazzi, Tiziana Priori – Simonetta Chierici, Roberto Scala – Bruno Cassaglia, Anna Seccia, Lucia Spagnuolo, Roberto Testori, Micaela Tornaghi.

 

Video arte

Francesca Lolli, Marco Rizzo.

Testi di

Giosuè Allegrini, Dino Aloi, Stefano Antichi, Elisabetta Bacci, Lara Caccia, Claudio Cardelli, Mauro Carrera, Giulia Fresca, Chiara Gatti, Alexander Larrarte, Ruggero Maggi, Cristina Romieri, Giuliana Schiavone, Claudio Tecchio, Trini Castelli, Piero Verni, Roberto Vidali.

 

Artisti della mostra Tibet… c’è poco da ridere a cura di Dino Aloi

Dino Aloi, Gianni Audisio, Pierre Ballouhey, Gianni Chiostri, Lido Chiostri, Milko Dalla Battista, Marco De Angelis, Guido Giordano, Ruggero Maggi, Claudio Mellana, Danilo Paparelli, Alessandro Prevosto, Robert Rousso, Fabio Sironi, Carlo Squillante.

 

 

entrata libera – orari: martedì – domenica 11.00/19.00 – chiusura: lunedì