redazione il torinese

TAV, GIANNA GANCIA: «CHIAMPARINO NON PRENDA IN GIRO I PIEMONTESI»

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“Il gioco dello scaricabarile lasciamolo fare ai bambini sulle spiagge d’agosto, non al presidente del Piemonte”

 

«Compensazioni Tav tagliate per colpa dei burocrati? Chiamparino non prenda in giro i cittadini piemontesi. Sarebbe come farci credere che lui non c’entra niente con il Pd, né con la presidenza delle Regioni e che Renzi non è il capo del Governo, né il segretario del partito. Il gioco dello scaricabarile lasciamolo fare ai bambini sulle spiagge d’agosto, non al presidente del Piemonte». Cosi Gianna Gancia, presidente del gruppo Lega Nord in Consiglio regionale del Piemonte, a commento delle dichiarazioni di Chiamparino che attribuiscono ai burocrati la responsabilità dei tagli sulle compensazioni Tav.

Sicurezza e territorio, controllo di vicinato: anche il viceministro della Giustizia approva

ASTI CONTROLLO VICINATO

Riunione allargata della commissione sicurezza del consiglio comunale di Asti, nel corso della quale è stato fatto il punto delle iniziative

 

“Il Controllo del Vicinato è importante perché ha, da un lato, l’obiettivo di non lasciare sole le forze dell’ordine, dall’altro responsabilizza il cittadino”. Con queste parole il vice ministro della Giustizia Enrico Costa, ha espresso un apprezzamento ampiamente positivo per la versione italiana del neighbourhood watch, sottolineando anche la necessità di una adeguata formazione per chi vi si avvicina e ricordando di avere recentemente organizzato un incontro sulla sicurezza in quel di Saluzzo. L’importante riconoscimento da parte dell’esponente governativo a questo metodo è arrivato venerdì 7 agosto, nel corso di una riunione allargata della commissione sicurezza del consiglio comunale di Asti, nel corso della quale è stato fatto il punto delle iniziative che l’amministrazione di Fabrizio Brignolo ha intrapreso e intende avviare per aumentare il senso di sicurezza percepita dei cittadini e contrastare i fenomeni criminali ai vari livelli, compresa la microcrminalità. All’incontro hanno preso parte anche il senatore Michelino Davico e il deputato Paolo Nicolò Romano. Ma erano anche invitati, per essere sentiti ed illustrare il modello del Controllo del Vicinato, il referente regionale dell’Associazione Controllo del Vicinato Massimo Iaretti e Ferdinando Raffero, consigliere comunale di San Mauro ed aderente allo stesso sodalizio,  che hanno illustrato l’applicazione del modello, in particolare nella città di San Mauro Torinese dove ha registrato nei primi mesi dei risultati lusinghieri, come evitare la spaccata della vetrina di una parafarmacia o individuare un vandalo. “Le parole del vice ministro Costa – dicono entrambi – sono state un importante riconoscimento alla validità di questo modello che sta incominciando a prendere piede anche in Piemonte e che, anche negli interventi dei vari consiglieri che si sono succeduti ha avuto una buona accoglienza.  Se Asti lo adotterà sarà il primo capoluogo di provincia nella regione subalpina e, da parte nostra, siamo disponibili a fornire tutto l’appoggio per la formazione e lo sviluppo del sistema”. Gli interventi erano stati introdotti dal consigliere Neri Baglione, che aveva preso i primi contatti con l’Associazione e aveva annunciato l’intenzione dell’amministrazione di adottare il Controllo del Vicinato in una precedente riunione della commissione sicurezza.

 

Guido Gozzano e la malinconia

GOZZANO VILLA

GOZZANO GUIDOGOZZANO AUTOGRAFO“Io penso talvolta che vita, che vita sarebbe la mia, se già la Signora vestita di nulla non fosse per via”

 

Torino, 9 agosto 1916, nell’ “ora triste del congedo”, il torinese Guido Gozzano si spegneva a soli 32 anni, consumato dalla tisi, e si univa, definitivamente, alla “Signora vestita di nulla”, presenza costante nella sua opera poetica, fin dal momento in cui gli venne diagnosticata la malattia, simbolo di quella morte che l’avrebbe colto nel fiore degli anni.

 

Poeta della “malinconia”, poeta delle “buone cose di pessimo gusto”, dei solai, del “ciarpame reietto”, del “dolce paese che non dico”, Agliè, dove amava trascorrere le estati, nella campagna canavesana, e dove venne sepolto, prima nella tomba di famiglia e, successivamente, nella chiesa di San Guadenzio, Guido Gozzano è stato l’artefice di una poesia che si è, fin dall’inizio, contrapposta a quella del “vate” Gabriele D’Annunzio, per la descrizione dell’universo semplice della quotidianità, una quotidianità un po’ sonnolenta dove tutto sembra cristallizzato, stanco, coperto da un velo di polvere, e dove una Torino borghese “un po’ vecchiotta, provinciale, fresca tuttavia d’un tal garbo parigino” viene rievocata, con ironia, per il suo ambiente chiuso e profondamente provinciale, ma anche con un affetto che testimonia il legame del poeta alla propria città natale, quella Torino che racchiude in sè “tutto il mio passato” e dove “i miei ricordi più teneri e mesti dormono in te, sepolti come vesti in un armadio canforato”.

 

I salotti di Gozzano sono quelli delle ville di campagna, quelli della nonna Speranza, dove il buon gusto è stato bandito e, accanto agli acquerelli di Massimo D’Azeglio, puoi trovare gli scrigni fatti di valve e gli oggetti con il monito “salve” “ricordo”, in cui Loreto impagliato ed il busto di Alfieri, di Napoleone convivono in un bizzarro, ma confortante accostamento.

 

In questo mondo nel quale il tempo è indefinito, o declinato al passato, al futuro, ma mai al presente, perché, scriveva Gozzano “Adoro le date. Le date: incanto che non so dire, ma pur che di molto passate o molto di là da venire”,  si muovono figure familiari, come l’adorata madre o la poetessa Amalia Guglielminetti, con la quale intrecciò una tormentata relazione, come la prozia canuta e lo zio demente, compagni di una solitudine interiore senza rimedio, ma soprattutto un catalogo di uomini e donne cartacei che si trasformano in fantasmi, imprigionati nelle stanze della poesia, e salvati dalla morte attraverso l’arte che li colloca in un universo parallelo dove continueranno a compiere gli stessi semplici gesti, come in una spirale del tempo, vittime di una maledizione che porta con sé il dono e la condanna dell’immortalità.

 

Opera dopo opera, pagina dopo pagina, Guido Gozzano regala al lettore storie e schizzi, volti come quello di Carlotta, l’amica della nonna Speranza, “nome non fine ma dolce che come le essenze resusciti le diligenze, lo scialle e le crinoline”, la Carlotta di chiara ispirazione goethiana, innamorata in un patriota mazziniano, come quello della signorina Felicita o la Felicità, “quasi brutta, priva di lusinga”, ma con la “faccia buona e casalinga” e “gli occhi fermi, l’iridi sincere azzurre d’un azzurro di stoviglia”, che vive a Villa Amarena, con il padre in “fama d’usuraio”, “quasi bifolco”, che “non fa versi, taglia le camicie per suo padre e non medita Nietzsche”, come quello della Cocotte che “lo baciò quattrenne”, e che giura di “rifare bella come tutte le donne del suo sogno, un sogno nutrito d’abbandono in cui il poeta dichiara: “non amo che le rose che non colsi. Non amo che le cose che potevano essere e non sono state”, in un afflato malinconico che sfiora il pessimismo e che riprende i versi di Keats di “Ode su un’urna greca”: “Sì le melodie ascoltate son dolci; ma più dolci le non ascoltate”, un inno ai momenti perduti, in netto e consapevole contrasto con il “carpe diem” oraziano.

 

Nella sua partita a scacchi con la Morte, compagna di strada, Guido Gozzano, cercando il modo di ingannare la Signora vestita di nulla, diventa egli stesso protagonista di quasi tutti i suoi componimenti, interpretandoli in prima persona, intervenendo con le proprie riflessioni sempre velate di una sottile ironia, creando personaggi che sono il suo doppio come Totò Merumeni, il punitore di se stesso di Terenzio, quelle figure che, quando dovrà interrompere il cammino, continueranno a vivere l’esistenza che gli è stata negata e che,  in un supremo e geniale atto di sfida al destino, immagina nell’ “Ipotesi”: “Quest’oggi il mio sogno mi canta figure, parvenze tranquille d’un giorno d’estate, nel mille e… novecento… quaranta”, poesia nella quale descrive una vecchiaia tranquilla accanto alla “consorte ignorante”, agli amici, lontano dalla città, dalla quale giungono le notizie dei figli, un sogno destinato a naufragare come Ulisse quando sfidò il fato cercando di varcare le colonne d’Ercole, ma, al tempo stesso, a realizzarsi attraverso il potere della letteratura perchè, in quei versi, Guido continua a vivere “in un’antichissima villa del Canavese”, in quel tempo che adesso è coniugato all’infinito.

 

Barbara Castellaro

 

 

 

 

 

 

Il Chiampa fuori porta nel paese del successore di Togliatti

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pdIl comune dell’alessandrino ha dato i natali a Luigi Longo, segretario comunista che prese il testimone del Pci dopo la morte del Migliore

 

Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino è “aperto per ferie”. Nel senso che il questo periodo dove la parola vacanza è comune per molti, ed anche il governo regionale si troverà soltanto all’inizio di settembre, il numero uno del Piemonte non è, almeno in questi giorni, a mare o ai monti, ma è impegnato alla Festa dell’Unità di Fubine, che non è una festa a caso, per due motivi. Uno è storico in quanto il comune dell’alessandrino ha dato i natali a Luigi Longo, segretario comunista che prese il testimone del Pci dopo la morte di Palmiro Togliatti. Il secondo motivo è prettamente politico e più recente. Qualche settimana fa, negli stessi spazi, il Carroccio aveva fatto il pieno con l’intervento del segretario federale al Legafesta, Matteo Salvini che aveva dato una prima mozione d’ordine qualora il Comune fosse stato ripreso dai leghisti alla prossima tornata: usare le ruspe per distruggere le zanzare. Ritornando alla Festa dell’Unità, l’organizzazione ha previsto un spazio politico dove sono presenti i vari vertici del partito, a disposizione tutti i giorni  (la Festa dell’Unità si protrarrà sino al 16 agosto prossimo) sino a venerdì 14. Lunedì 10,appunto c’è il Chiampa, mentre martedì 11 è prevista la presenza del vice ministro dell’economia Enrico Morando, mercoledì del segretario provinciale Pd di Alessandra, Claudio Scaglio, giovedì del senatore Federico Fornaro e venerdì del senatore Daniele Borioli (già vice presidente della Regione Piemonte ai tempi di Mercedes Bresso). Infine dovrebbero arrivare anche i vice segretari nazionali Debora Serracchiani e Lorenzo Guerini.

 

Massimo Iaretti

Bimba di 11 anni azzannata al volto da rottweiler

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Trasportata d’urgenza in ambulanza al Regina Margherita di Torino, per essere  sottoposta a un lungo intervento

 

E’ in gravi  condizioni  una bimba di 11 anni che è stata azzannata al volto da un rottweiler con cui stava giocando casa di amici dei genitori, a Pino Torinese. Trasportata d’urgenza in ambulanza al Regina Margherita di Torino, per essere  sottoposta a un lungo intervento di chirurgia maxillo-facciale, non è in pericolo di vita. Sulla vicenda indagano i carabinieri.

Sparatoria da far west per l'incasso del ristorante

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Il titolare ha cercato di fermarli e i malviventi hanno fatto fuoco

 

Una rapina con sparatoria, nella notte, a Lombardore. Un manipolo di banditi a volto coperto, armati di pistola, ha fatto irruzione in orario di chiusura, verso le 2, in un ristorante della statale 460: sono fuggiti con un bottino di duemila euro. Il titolare ha cercato di fermarli e i malviventi hanno fatto fuoco. Nessuno per fortuna è rimasto ferito.Indagano i carabinieri della Compagnia di Venaria.

Temporale violento: evacuato camping e fulmine scoperchia tetto

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Il fiume Orco si è ingrossato, causando smottamenti

 

Non pochi disagi, e anche qualche danno, causasti dal violento temporale che nella notte si è abbattuto sul Torinese, dopo la massa di umidità accumulatasi in questi giorni. A Ceresole Reale il fiume Orco si è ingrossato, causando smottamenti e la strada dellla Diga del Serrù è stata chiusa, mentre è stato evacuato un campeggio. Problemi anche a San Giusto Canavese: un fulmine ha squarciato il tetto di una casa, creando un buco di oltre tre metri di diametro.
   

GATTI A TORINO: AL VIA IL CENSIMENTO DELLE COLONIE CON "CARTA D'IDENTITA'"

A fare la differenza stavolta è il modo con cui si conduce il censimento. Originale perché si avvale della preziosa collaborazione di alcuni volontari che si prendono la briga di dare da mangiare ai quattrozampe senza casa tutti i giorni

 

spookyUna lista di 1500 gatti individuati, per un totale di 282 colonie a Torino. Sono i dati forniti dagli 11 studenti universitari di Scienze della vita e Biologia, che insieme con le professoresse Pessani e Ozella e per conto del Comune, stanno inseguendo tutti i felini randagi della città per farne il censimento. Dei mici – rivela “La Stampa” – abbiamo addirittura foto e “carta d’identità”. “La stima – spiega Franco Tecchiati, che guida il Servizio tutela animali – è ben più alta, pensiamo che siano quasi 15 mila”.Un anno fa, quando era stata presentata la ricerca coordinata dall’università, si annunciava che per i quartieri di Torino se ne aggiravano addirittura 20 mila. Per avere un termine di paragone, basti pensare che i cani di proprietà sono 70 mila. L’ultimo rilevamento fatto dalle tantissime gattare della città, invece, contava 1304 colonie. Se si calcola che, come emerge dallo studio sui mici urbani, solo metà dei felini torinesi è stata sterilizzata, e che ogni colonia ospita una media di 10 esemplari, la cifra del Comune potrebbe non allontanarsi dalla realtà. Occorre aspettare i risultati definitivi dell’indagine per conoscere la verità.

 

Intanto, però, a fare la differenza stavolta è il modo con cui si conduce il censimento. Originale perché si avvale della preziosa collaborazione di alcuni volontari che si prendono la briga di dare da mangiare ai quattrozampe senza casa tutti i giorni. Gli studenti dell’università hanno fatto compilare questionari ai gattari (80% donne over 50), che dispongono di risorse economiche limitate e per il 40% si occupano dei felini di strada da più di 10 anni. Inutile provare a stimare quanto spendono (per chi volesse saperlo, tra i 50 e i 100 euro al mese): l’amore per gli animali non ha prezzo. E per chi si innamorasse di un randagio di strada e volesse portarlo a casa? “Se si fa prendere – continua Tecchiati – attenzione perché potrebbe essere scappato da qualche casa, dunque accertarsi bene che non ci siano in giro cartelli di chi lo sta cercando”. In caso di “adozione”, è consigliato portare il felino a fare i controlli di rito dal veterinario.

 

www.nelcuore.org

Cade attraverso grata, gravissimo bimbo di nove anni

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E’ stato ricoverato all’ospedale Regina Margherita ed è in prognosi riservata

 

Ancora gravissime le condizioni del bambino di nove anni feritosi  precipitando nei garage di un condominio di Collegno, attraverso una grata di aerazione. E’ stato ricoverato all’ospedale Regina Margherita ed è in prognosi riservata, in coma, nel reparto di Rianimazione. I medici non si esprimono sulle possibilità di sopravvivenza. L’ incidente è al vaglio dei carabinieri, che stanno verificando se la grata sia ceduta o sia stata rimossa, magari per gioco, dallo stesso bimbo.
   

Parcheggi gratis in centro fino al 22

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Resteranno in vigore i divieti di circolazione previsti nelle vie e corsie riservate al trasporto pubblico, nelle ZTL Romana e Valentino e nelle zone pedonali

 

Come di consueto nelle settimane centrali di agosto saranno sospese le limitazioni alla circolazione previste dalle 7,30 alle 10,30 nella ZTL Centrale, e sarà gratuita la sosta nelle “strisce blu”. La sospensione della ZTL andrà da lunedì 10 al 21 agosto, mentre la sosta non si pagherà sempre da lunedì, ma fino al 22. Resteranno in vigore i divieti di circolazione previsti nelle vie e corsie riservate al trasporto pubblico, nelle ZTL Romana e Valentino e nelle zone pedonali, e resterà a pagamento la sosta nei parcheggi con barriere o in struttura. (e.v. – www,comune.torino.it)

 

(Foto: il Torinese)