redazione il torinese

I Vini del Piemonte protagonisti in Svizzera al Weingala di Sils

 hotel svizzera

Quattordici di produttori del Consorzio presenteranno i loro vini nella prestigiosa località svizzera, nel corso di una serata interamente dedicata al Piemonte

 

Evento d’eccezione organizzato dall’agenzia Stefan Keller & Partner, il Weingala è una serata enologica dedicata a una particolare zona vinicola del mondo che si tiene due volte all’anno presso il prestigioso Hotel Waldhaus, nel grazioso e incontaminato villaggio alpino di Sils, a dieci chilometri da St. Moritz, in Svizzera. Per l’occasione vengono invitati gruppi di produttori accuratamente selezionati che presentano i propri vini ai wine-lovers e ad alcuni professionisti del settore che operano nella zona. Ricavato all’interno di un castello da favola, l’Hotel Waldhausdi Sils è un lussuoso albergo a cinque stelle, considerato il punto di riferimento in Engadina per chi s’interessa di vino ed è fra gli indirizzi di primaria importanza per chi lo produce. Negli ultimi dodici anni hanno preso parte all’iniziativa aziende vinicole fra più importanti del mondo. In occasione della prossima edizione, il 25 agosto 2015, i vini piemontesi saranno i protagonisti assoluti, con quattordici cantine del Consorzio I Vini del Piemonte che presenteranno una selezione dei loro migliori vini.

 

PROGRAMMA DELL’EVENTO

 

Ore 16.00 / 18.30Walking tasting: tavoli con i vini DOC e DOCG dei produttori piemontesi in degustazione (previste circa 150 persone).

 

Ore 16.30Master Class condotta da Stefan Keller, scrittore e produttore di vino, riservata a un numero ristretto di partecipanti che pagheranno un biglietto a parte oltre all’ingresso alla degustazione.

 

Ore 19.30Cena di gala con menu piemontese appositamente preparato dallo chef dell’Hotel, grande appassionato della cucina della nostra regione. La cena sarà accompagnata dai vini dei produttori presenti all’evento, che verranno serviti in un banco d’assaggio.

 

Sede:
Hotel Waldhaus
CH-7514 Sils Maria

 

PRODUTTORI PARTECIPANTI:

Cadia Az. Agr. – Roddi (CN)
Crivelli – Castagnole Monferrato (AT)
Cantine Sant’Agata – Scurzolengo (AT)
Accornero Giulio e Figli Az. Agr. – Vignale Monferrato (AL)
Grasso Fratelli – Treiso (CN)
Cascina del Monastero – La Morra (CN)
Cieck – San Giorgio Canavese (TO)
Malvirà – Canale (CN)
Antichi Vigneti di Cantalupo – Ghemme (NO)
Luigi Oddero & Figli – La Morra (CN)
Paitin Az. Agr. – Neive (CN)
Drocco Luigi Az. Agr. – Alba (CN)
Le Pianelle – Egna (BZ)
Vigneti Massa – Monleale (AL)

Palazzo Nervi dopo l'incendio: ora si scopre che è un indecente monumento al degrado

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palazzo lavoro bruciatoOra che la frittata (bruciata) è fatta, come al solito ci si sveglia. Il Comune dice che ha intenzione di avviare il progetto complessivo di riqualificazione dell’area

 

Una vera e propria guerra di carte bollate, una guerra all’italiana, dove il Tar regna sovrano, blocca da anni la realizzazione di un innovativo centro commerciale nell’area di Palazzo del Lavoro. Ora che la frittata (bruciata) è fatta, come al solito ci si sveglia. Il Comune dice che ha intenzione di avviare il progetto complessivo di riqualificazione dell’area, per mettere fine alla situazione di degrado che è visibile a tutti. Il “Torinese” ha scattato le foto che vedete a lato, la mattina dopo l’incendio del Palazzo del Lavoro. Il giardino circostante è una giungla di rovi ed erbacce. La struttura architettonica progettata da Pierluigi Nervi per il centenario dell’Unità nazionale del 1961 (opera ammirata in loco dalla Regina Eisabetta) negli anni è stata depredata di vetri e parti metalliche. Pare siano gli stessi “predatori” che, per vendicarsi delle barriere messe in atto contro di loro, siano penetrati nell’edificio e l’abbiano incendiato. Ora la città chiede che questi spazi le vengano finalmente restituti.

 

(Fotoservizio: il Torinese)

Sondaggio: secondo il popolo di Fb la più bella è piazza Vittorio

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papa vittorio 333GRAN MADRE GRAALcastello bicipiazza s carlo chiese notteMolti riscontri positivi anche per le piazze Castello e San Carlo, naturalmente. E anche per le più raccolte IV Marzo e Maria Teresa

 

Non abbiamo la pretesa di dare un valore “scientifico” al nostro mini-sondaggio su Facebook. Ma alla domanda: “qual è a vostro parere la piazza più bella di Torino?” la maggior parte dei lettori (per circa il 40%) ha risposto: piazza Vittorio Veneto. Molti riscontri positivi anche per le piazze Castello e San Carlo, naturalmente. E anche per le più raccolte IV Marzo e Maria Teresa. Tutti d’accordo sul fatto che ogni piazza della nostra città ha un suo fascino particolare! Ecco, in fondo alla pagina, dopo le foto, qualche commento dei nostri lettori postato su Fb.

 

(Foto: il Torinese)

 

  • Maurizia Camana Torino … La piccola Parigi …!
    È una delle città più belle, eleganti e signorili d’Italia … Le piazze sono tutte meravigliose … Ognuna ha la propria particolarità … Certo che piazza Vittorio con la vista magnifica della collina, i Capuccini, la maestosità e storia della Gran Madre … Non si ha parole per descriverla …!
  • Simona Martin Gianun Piazza Carignano è una meravigliosa bomboniera! ♡
  • Anna Vittoria Aquino Tutte belle ma piazza Vittorio!!!!!!
  • Tina Lorusso Decisamente pza vittorio è la più bella…
  • Silvana Buzzi Piazza Vittorio anche se io ho un debole per piazza Carignano
  • Alessandra Massa Piazza Carignano, ma che dire della recuperate piazza 4 marzo?
  • Larissa De Santis Io adoro piazza Carignano
  • Pietro Ina DI Mauro Piazza San Carlo
  • Chiara Romana E piazza Carlo Alberto? !!!
  • Elisa Caneva Condivido anche se sono tutte belle !
  • Libera Daga Piazza vittorio
  • Bruna Cima ovviamente..tutte ognuna ha un suo fascino particolare..ed è diversa dalle altre…

Car sharing, il giallo estivo delle auto bruciate: chi si nasconde dietro gli incendi?

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car sharing22Non solo le vetture di Car2go ma anche un furgone e un’auto di “Io Guido”, il servizio municipale, sono state incendiate a Ferragosto

 

Chi si nasconde dietro gli incendi appiccati alle vetturette del car sharing di Car2go? L’ultimo rogo si e’ avuto nelle in via Tintoretto, borgata Lesna.  I vigili del fuoco, anche questa volta sono prontamente intervenuti, ma ormai l’auto era distrutta. Non c’è ancora una versione ufficiale ma si fa sempre più concreta la pista del piromane. Ad oggi sono 9 le auto andate a fuoco nelle ultime due settimane. Il primo e più spettacolare “falò” si era verificato nella notte tra il 2 e il 3 agosto, quando furono bruciate in un colpo 5 Smart nei corsi Appio Claudio, Re Umberto e Vittorio Emanuele. Non solo le vetture di Car2go ma anche un furgone e un’auto di “Io Guido”, il servizio municipale, sono state incendiate a Ferragosto. Un’altra vetturetta di Car2Go era stata invece divorata dalle fiamme in corso Peschiera. La Digos sta indagando e nessuna pista è esclusa. Anche in altre città si sono verificati episodi analoghi: ad esempio a Roma, alcuni mesi fa, sempre ai danni di Car2go.

 

(Foto: il Torinese)

A Palazzo Madama la mise en place è da re

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Nella Sala del Senato fino al 18 ottobre  le suppellettili che nei secoli hanno occupato le tavole di sovrani, ecclesiasti e borghesi

 

Fino al 18 ottobre 2015 il palazzo che domina il centro di Piazza Castello ospita la mostra temporanea sulla mise en place e le suppellettili che nei secoli hanno occupato le tavole di Re, Imperatori, ecclesiasti e borghesi. Design, gusto estetico, artigianalità e scelta di materiali in base alle mode dei tempi sono affiancati in 6 tavolate ideali. Una splendida occasione per rendersi conto di come piatti, zuppiere, bicchieri, boccali, posate si sono modificati nel tempo, sia nell’importanza, sia nelle fogge.  Omaggio al Made in Italy nella storia,  ma non solo, dagli acquamanili medievali dalla forma di animali alle maioliche e boccali del ‘500, dalla passione per l’Oriente del ‘600, con coppe e piatti del periodo Edo e Ming e ricostruzioni fabbricate nei laboratori del Regio Parco, al ‘700 con le raffinate porcellane dei servizi degli zar.

 

L’Ottocento è rappresentato dal servizio da tavola con animali della Real Fabbrica Ferdinandea di Napoli e il Novecento dai piatti disegnati da Gio Ponti, fabbricati nella manifattura Pozzi e presentati a Parigi nel 1967. Vetrine a parte per ‘l’Arte del bere’ con boccali, bicchieri, fiaschi e bottiglie e per ‘la Mensa del Signore’ con ostensori e pissidi. Zuppiere e rinfrescatori di ogni epoca, molto particolare la zuppiera a forma di cavolo della manifattura Hannong del 1709. Una menzione è d’obbligo per il piatto cinese della dinastia Ming (1720-1725) con lo stemma di Eugenio di Savoia, la brocca “a sorpresa” con decoro a pizzetto della bottega savonese del Levantino e la mostardiera o cremierina in porcellana della manifattura Poulard-Prad (1807).

 

Non solo stoviglie, ma anche “tavolini di servizio” e oggetti che evocano aspetti della vita quotidiana in ogni secolo: calendari, giochi di società,strumenti musicali, abiti, elementi di arredo e un orologio che scandisce il flusso del tempo. 180 opere dalle collezioni permanenti di arte decorativa di Palazzo Madama, proposte sul filo di un nuovo racconto che porta nel museo il sapore della vita vissuta in casa, intorno al fulcro simbolico della sua socialità: la tavola.

 

http://www.palazzomadamatorino.it/pagina4.php?id_pagina=629

 

Silvia Lombardi

Arriva l'Associazione Piemonte Russia

Presidente onorario è  il noto politologo e filosofo Aleksandr Dugin

 

consiglio lascaris“Nel nostro piccolo cercheremo di far conoscere la Russia e la sua attualità per quel che sono, dando le notizie che gli altri censurano. Per farlo ci avvarremo naturalmente anche della collaborazione di media russi di provata serietà a partire da una fonte preziosa quale La Voce della Russia”. È quanto ha spiegato Matteo Beccuti, presidente della neonata associazione culturale Piemonte Russia, alla presentazione a Palazzo Lascaris. All’evento sono intervenuti la vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte Daniela Ruffino, il consigliere segretario Alessandro Benvenuto e il consigliere regionale Mauro Campo. “Il mondo attuale, perso in un delirio mondialista, è la negazione del mondo tradizionale come noi lo abbiamo conosciuto e la Russia pare oggi l’unico baluardo e l’unico faro verso cui guardare con speranza. L’esigenza di una nuova associazione nasce dal fatto che, malgrado milioni di europei guardino con simpatia alla Russia e a Vladimir Putin, tutta la stampa sia schierata in maniera pregiudiziale contro Mosca e sia impossibile trovare una fonte obiettiva presso cui informarsi” ha voluto sottolineare Gianluca Savoini, presidente di Lombardia Russia, la prima associazione costituitasi nelle regioni italiane e che gioca un ruolo di coordinamento.

L’associazione Piemonte Russia (vicepresidente Gianmatteo Ferrari, segretario portavoce Fabrizio Ricca e tesoriere Marco Racca. Presidente onorario è  il noto politologo e filosofo Aleksandr Dugin) ha annunciato di voler progettare e realizzare eventi e iniziative culturali di ogni genere, dalla conferenza sulla geopolitica energetica alla festa russa, e pensa di poter ben collaborare con le varie associazioni di cittadini russi presenti in Piemonte che, secondo i dati aggiornati dell’Istat, ammontano a poco più di duemila.

 

(www.cr.piemonte.it)

Bimbo con due mamme, la procura fa ricorso in Cassazione

nozze donne matrimonio

Per procreare ci vogliono persone di sesso diverso: “un principio fondamentale, e addirittura immanente che deriva dal diritto naturale”

 

Se un figlio è nato da due madri, l’aspetto contrasta con l’ordine pubblico. Per procreare ci vogliono persone di sesso diverso: “un principio fondamentale, e addirittura immanente che deriva dal diritto naturale”. Così Marcello Maddalena, procuratore generale di Torino, nel ricorso contro la decisione della Corte d’Appello che aveva imposto al Comune di trascrivere nello stato civile il nome di un bimbo considerato come figlio di entrambe le mamme.  La coppia di due donne, sposate tra loro, aveva fatto ricorso all’inseminazione eterologa e il bambino era nato in Spagna. Al Comune di Barcellona il bimbo era figlio della “Madre A” e “Madre B” . I giudici avevano chiesto all’anagrafe di Torino di trascrivere l’ atto anche nel registro subalpino. Dopo qualche giorno di disorientamento gli uffici municipali avevano deciso di accettare la richiesta. Ora, però, la procura ha deciso di appellarsi alla Cassazione.

Il "generale agosto" e l'italica abitudine delle ferie in massa

torino mole mare

LA GANGALA VERSIONE DI GIUSI /

di Giusi La Ganga

 

Qualcuno ha da tempo cambiato comportamenti, ma la maggioranza persiste in un atteggiamento irrazionale.  Lavorare ad agosto sembra quasi una lesione di diritti, dimenticandosi che il diritto è alle ferie, non a farle tutti contemporaneamente

 

In questi giorni ferragostani, poveri di eventi politici locali e nazionali, ma, purtroppo, ricchi di eventi internazionali prevalentemente nefasti, mi sovviene una riflessione su un’altra delle anomalie italiane. L’Italia è l’unico paese al mondo che si ferma ad agosto.  Ai tempi delle grandi fabbriche, la fermata coincideva con un esodo biblico: il ritorno al Sud degli operai emigrati. Nel primo week-end d’agosto autostrade e treni scoppiavano e le grandi città del Nord si svuotavano.

 

Di quella stagione non resta più nulla: non esistono più le grandi fabbriche, i figli degli immigrati di allora preferiscono vacanze low-cost in luoghi più o meno esotici, non c’è più il Treno del Sole. Sopravvive solo la disastrata Salerno-Reggio Calabria. Ma sopravvive soprattutto la pessima abitudine di fare quasi tutti le vacanze ad agosto. Pochi sanno che questa abitudine costa all’incirca un punto percentuale di PIL, che deriva dalla ridotta produttività.   Questa distorsione comporta altre distorsioni: congestione agostana nelle località turistiche, a fronte di mesi semivuoti come giugno e settembre.

 

Qualcuno ha da tempo cambiato comportamenti, ma la maggioranza persiste in un atteggiamento irrazionale.  Lavorare ad agosto sembra quasi una lesione di diritti, dimenticandosi che il diritto è alle ferie, non a farle tutti contemporaneamente. Naturalmente concorrono a questo malvezzo i datori di lavoro, privati e pubblici, nonché i sindacati.  Vi sono addirittura uffici pubblici, per non parlare di luoghi di interesse turistico, che chiudono per ferie!

 

Gli stessi ritmi della politica e della P.A. sono scanditi dall’attesa delle vacanze.  Quante volte abbiamo sentito: “Ne riparliamo alla ripresa di settembre”, oppure a dicembre: “Ci rivediamo dopo le feste” ? Ovvero, al contrario, decisioni prese di corsa, nella disattenzione generale, quando tutti hanno già la valigia pronta.   Craxi suggeriva che qualsiasi decisione spinosa doveva, se possibile, esser presa a cavallo delle ferie, quando non erano pensabili reazioni efficaci. Scherzando diceva che per vincere alcune battaglie occorreva ricorrere al “generale Agosto”.

 

Insomma, accanto a grandi riforme sulla carta, questa sarebbe una grande riforma nei fatti. Nel mondo globale la vita si fa sempre più difficile per coloro che pigramente persistono nelle loro cattive abitudini.

 

(Immagine di Roberto Colotti)

 

Fiamme nella notte, brucia Palazzo del Lavoro: rogo doloso appiccato in tre punti

palazzo fiamme lavoropalazzo lavoro

palazzo lavoro bruciatoGià in passato la struttura progettata dall’architetto Nervi era stata oggetto di un incendio di dimensioni minori provocato probabilmente da uno dei tanti senzatetto che frequentano l’edificio

 

Un grande incendio è’ divampato in serata al Palazzo del Lavoro. I vigili del fuoco hanno stabilito l’origine dolosa del rogo, appiccato in tre punti diversi. Alle 20.18 e’ scattato l’allarme che ha richiamato il tempestivo intervento di ben tre squadre dei vigili del fuoco che, nella notte, sono riuscite a domare le fiamme altissime che hanno coinvolto il secondo piano dell’edificio. L’ipotesi che ha dato origine all’incendio era quella del legname accatastato proprio al secondo piano. Il palazzo è disabitato e  non risultano vittime o feriti. L’impressione dei vigili del fuoco è stata subito che l’incendio fosse stato appiccato da qualcuno. Già in passato la struttura progettata dall’architetto Nervi era stata oggetto di un incendio di dimensioni minori provocato probabilmente da uno dei tanti senzatetto che frequentano l’edificio. Disagi per la circolazione in corso Unità d’Italia e via Ventimiglia. Il palazzo, che è stato sede della Facoltà di Economia, appartiene a Fintecna del ministero dell’Economia e alla società Ponchia. Tra i tanti progetti per il suo riutilizzo, anche  quello per la realizzazione di un centro commerciale, che però venne bocciato dal Tar.

 

Clelia Ventimiglia

 

La bambina abbandonata salvata dalla placenta

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CON LA PLACENTA VIENE “RIPARATA” LA PELLE DI UNA BIMBA

 

Grazie a membrane della placenta i chirurghi hanno potuto riparare la pelle di una neonata con un intervento per rimediare a una gravissima e rara malformazione del sistema nervoso centrale. Il trapianto di membrane ricavate da placente raccolte da taglio cesareo è avvenuto all’ infantile Regina Margherita, per la prima volta, in ambito neonatale, in Italia ed una delle prime al mondo. La bimba, poichè giudicata inguaribile, era stata abbandonata dai genitori. Accade anche questo…