redazione il torinese

Folle di gelosia voleva soffocare la moglie con un sacchetto

E’ stato arrestato dai carabinieri di Nichelino, per maltrattamenti in famiglia

 

violenzaUna folle gelosia lo faceva dormire con un sacchetto di nylon sotto il cuscino, con cui  minacciava la moglie di soffocarla se lo avesse tradito con altri uomini. Vincenzo D., 39 anni, è stato così arrestato dai carabinieri di Nichelino, per maltrattamenti in famiglia. A tradire l’uomo è stata proprio la sua gelosia verso la moglie, con cui ha un figlio di pochi anni. La donna si era infatti recata  in caserma per denunciarlo, ma lui l’ha seguita e davanti ai carabinieri l’ha minacciata di morte.
    

Con il Campus Lions screening e indagini diagnostiche gratuiti

L’iniziativa rientra nel programma “Nutrire le città” e ha il patrocinio della Città di Torino

 

medico sanitaSarà allestito in Piazza Castello dalle 9,30 alle 16,30 il Campus Medico Lions, dove i cittadini potranno sottoporsi gratuitamente ad una serie di screening e indagini diagnostiche preventive, gestiti da un gruppo di medici volontari Lions:

 

– Oculistica, per esami della vista e screening per il glaucoma

– Otorinolaringoiatria, per esami audiometrici e screening per il tumore al cavo orale

– Cardiologia, per controllo elettrocardiografico

– Ortopedia, per visite ortopediche e screening per l’osteoporosi

– Diabetologia, per screening sul diabete

 

L’iniziativa rientra nel programma “Nutrire le città” e ha il patrocinio della Città di Torino. In contemporanea al Campus Medico di Prevenzione Sanitaria Gratuita si svolgeranno il convegno “I Lions per la sostenibilità ambientale” (presso la Casa dell’Ambiente di Corso Moncalieri 18) e un incontro di amicizia e lavoro con i Lions francesi della zona del Rhone-Alpes.

PRIMO COMPLEANNO DEI MAGAZZINIOZ

Gli spettacoli sono gratuiti e vista la limitazione dei posti è necessaria prenotazione, al numero +39 340 1500220 a all’indirizzo:info@festivalincanti.it

 

MagazziniOzIn occasione del primo compleanno verranno ospitati alcuni spettacoli del Festival Incanti quindi si vedrà le diverse sale dei MagazziniOz prender vita dalle ore 16.00 e nell’anno di EXPO 2015 i piccoli spettacoli saranno dedicati al cibo

 

FIGURE A TAVOLA | percorsi culinari da camera
con Giusi Bisignano, Federica Brambini, Stefania Cassese, Stefania Gallo, Letizia Marrone, Giulia Miniati, Greta Pavese, Fabiana Pistillo, Daniela Pisci, Davide Quarona, Francesca Savini, Ariela Stingi e Luca Zilovich

 

a cura di Controluce Teatro d’Ombre in collaborazione con Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus/La Piccola Accademia*

 

A seguito degli spettacoli culinari da camera alle ore 18.00 ci sarà il gran finale con CIBOH!  performance di teatro urbano a cura di ONDA TEATRO.

 

Sulla scena si presentano sei eleganti signore munite di posate e tovagliolo, pronte a partecipare ad una cena di gala. Ad accoglierle un’improbabile coppia di chef. Ma c’è un assente non previsto che rischia di rovinare la serata: manca il cibo! Tra narrazioni corali, accadimenti non-sense e azioni danzate, lo spettacolo ci induce a riflettere con leggerezza sul nostro rapporto con il cibo e sulla possibilità di un cambiamento, suggerendo una diversa concezione del rapporto dell’uomo con l’ambiente.

 

Progetto e regia Bobo Nigrone con Claudia Appiano, Marta Barattia, Vincenzo Di Federico, Giulia Miniati, Davide Nepote Valentin, Giulia Rabozzi, Francesca Savini, Marzia Scala , movimenti coreografici Stefano Mazzotta – Zerogrammi in collaborazione con Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus/La Piccola Accademia

 

Sapevate che le Asl ospitano lo Sportello degli animali domestici?

I cittadini vi si possono rivolgere per informazioni sui principi e le norme sanitarie e di tutela che riguardano gli animali d’affezione

 

 

cani-fotoNon tutti sanno che, ormai da alcuni anni, la Regione Piemonte, nell’ambito delle azioni di tutela della salute umana ed animale e di promozione delle pratiche per rendere sicura, accettata e benefica la presenza degli animali nei contesti di vita e di tempo libero delle persone, ha istituito uno Sportello a cui i cittadini si possono rivolgere per informazioni sui principi e le norme sanitarie e di tutela che riguardano gli animali d’affezione.

Una delibera della Giunta ha individuato  i seguenti compiti per gli uffici delle ASL che si occupano dello Sportello degli animali di affezione:

 

  • sorvegliare e osservare i fenomeni che riguardano gli animali domestici (le registrazioni all’anagrafe canina e le eventuali cause di evasione dall’obbligo; i numeri delle catture, custodie, restituzioni e affidamenti di cani randagi; i numeri delle aggressioni, le cause e le circostanze delle morsicature canine; il censimento e il controllo delle colonie feline e dei colombi; gli scambi nazionali e internazionali di animali di affezione, le segnalazioni di malattie o abusi e maltrattamenti di animali);
  • proporre alle istituzioni interessate l’adozione di iniziative per la prevenzione delle situazioni di rischio, per la salute e la sicurezza delle persone e per la salute e il benessere degli animali, e la promozione di comportamenti appropriati;
  • informare sui principi e le norme che riguardano gli animali di affezione e sui servizi resi nel territorio dell’ASL attraverso gli strumenti di relazione con il pubblico e tramite la parte ad accesso pubblico del sistema informativo dell’anagrafe canina informatizzata regionale.

Per informazioni rivolgersi alla propria Asl

Just Design, una mostra di progetti selezionati da Lella Matta

In via Cesare Battisti 17  a Torino 

design lellaNella moderna e luminosa location di Innerspace in pieno centro a Torino avrà luogo sabato 10 ottobre JUST DESIGN, una mostra di progetti di design selezionati dalla designer/ stilista torinese Lella Matta. Non ci sarà un trait d’union tra i vari oggetti selezionati ma anzi essi appartengono a realtà e stili molto differenti.  “Ciò che ho cercato ” dice la stilista “é l’originalità; vedrete il nuovo, il diverso e la ricerca nei materiali piuttosto che nelle lavorazioni”  In effetti una lampada di carta, un anello di porcellana o un giradischi di marmo ( per citarne alcuni ) non si vedono certo tutti i giorni… Anche i designer presenti hanno trascorsi molto differenti, alcuni lavorano a livello internazionale altri sono artigiani altri ancora emergenti. L’evento aprirà al pubblico alle 15 con ingresso libero mentre alle 20 ci sarà un aperitivo offerto e la presentazione dei designers e di chi ha contribuito a realizzare la mostra. Seguirà una dimostrazione di cake design per concludere in dolcezza.

La Blu economy e il valore della disabilità

Durante l’iniziativa, promossa dalla Consulta Europea del Consiglio regionale del Piemonte, in occasione della Giornata mondiale del Lavoro Dignitoso, è stata presentata la case history del percorso di inclusione lavorativa di disabili autistici nell’azienda L’Oréal 

 

blu ecoLa Blu economy e il valore della disabilità: esperienze a confronto”, questo il tema dell’incontro-dibattito che si è svolto mercoledì 7 ottobre, presso la Sala Zodiaco della Facoltà di Architettura dell’Università, al Castello del Valentino a Torino. Durante l’iniziativa, promossa dalla Consulta Europea del Consiglio regionale del Piemonte, in occasione della Giornata mondiale del Lavoro Dignitoso, è stata presentata la case history del percorso di inclusione lavorativa di disabili autistici nell’azienda L’Oréal in ambiente non protetto: un esempio concreto dell’applicazione della “filosofia” della Blu economy nel sociale. All’incontro hanno preso parte la vicepresidente dell’Assemblea regionale e presidente delegata della Consulta Europea, Daniela Ruffino, l’assessora alle Pari opportunità Monica Cerutti, il direttore Formazione e Diversity de L’Orèal – Italia, Danielle Norrenberg, aziende e associazioni che si occupano dell’inserimento nel mondo del lavoro di persone con disabilità e il prof. Luigi Bistagnino del Politecnico di Torino, che ha ideato il corso di laurea magistrale in approccio sistemico/blue economy, intitolato ad Aurelio Peccei. La Blu Economy, partendo dal concetto di sviluppo sostenibile, non si limita agli aspetti dell’economia, ma affronta i temi dei bisogni sociali e culturali delle comunità e della persona: prende le mosse dall’aspetto economico per creare un modello innovativo di sviluppo sociale.

 

www.cr.piemonte.it – foto: il Torinese

"Nella Torino della cultura tradita non c'è dibattito ma resistono i 'fabbriconi' costosi"

biffi gentili foto

INCHIESTA

IL FUTURO DELLA CULTURA A TORINO / 2

 

Quel tipo di “compromesso storico”, la “concordia istituzionale” da metà Anni ’90,  ha prodotto costosissimi strumenti del consenso oggi divenuti parzialmente ingestibili, e privilegi ingiustificabili. Dubito che i creatori di questo tipo di situazioni siano nelle condizioni politiche e culturali e psicologiche e comportamentali per trovare reali soluzioni, che presupporrebbero alcune scelte anche radicali

 

Enzo Biffi Gentili canta fuori dal coro nel mondo della cultura. Fu socialista di quelli veri e seri, vicesindaco di Torino, e da decenni si occupa di mostre e iniziative culturali di livello. Dal 2000 è l’anima del Miaoo, il Museo Internazionale delle Arti Applicate, in via Maria Vittoria 5,  nel complesso monumentale di San Filippo Neri. Il “Torinese” lo ha intervistato dopo aver pubblicato la chiacchierata con Alberto Vanelli, tra gli artefici della storia di successo della Venaria Reale, nell’ambito dell’inchiesta sul futuro della cultura e del turismo nella nostra città e in Piemonte.

 

– Dottor Biffi Gentili, a gestire la cultura torinese sono sempre i soliti nomi. Condivide l’idea di Vanelli di formare una nuova classe dirigente della cultura in città?

– Figuriamoci se non la condivido, non avendo mai fatto parte se non lateralissima negli ultimi trent’anni, a differenza di Vanelli, della classe dirigente della cultura cittadina. Ma vorrei un po’ estendere la riflessione su una necessità del rinnovamento di classe dirigente in generale. I nostri cugini transalpini hanno usato la locuzione “exception culturelle française”  per marcare una loro differenza, in positivo, dagli altri stati dell’Unione Europea ; io sostengo che anche per noi si debba parlare di “exceptionchiampafassino culturelle”, evidentemente “piémontaise”, che ci differenza dalle altre regioni e dalle altre grandi città italiane. Le nostre sono infatti le sole realtà guidate da un Presidente e da un Sindaco nati negli anni ’40, provenienti dal PCI, già politicamente attivi negli anni ’70 del secolo scorso, e che hanno iniziato a interessarsi di politica intorno al 1968, lo stesso anno nel quale suppergiù nascevano, tanto per fare un paio di esempi, Zaia Presidente del Veneto, Bonacina Presidente dell’Emilia Romagna, De Magistris Sindaco di Napoli… Il che non vorrebbe ancora dir nulla: dato che anch’io appartengo a quello generazione politica, come per altro lo stesso Vanelli, non credo che il giudizio su una classe politica sia solamente una questione anagrafica od ormonale… Il fatto è che questi personaggi, come si suo dire, nel bene e nel male hanno già dato, hanno già esercitato importanti REGIONE PALAZZOruoli in anni apparentemente migliori, e non penso che da qualche tempo abbiano più gran che da dire. Insomma, sono in disaccordo con Vanelli quando pochi giorni fa vi ha dichiarato che il ciclo politico-amministrativo avviato negli anni 90 “rischia nei prossimi anni di veder lentamente esaurire la spinta propulsiva e innovativa che la accompagnava”. Perché quella spinta, se c’è stata, è già esaurita, e non lo sostengo solo io, lo hanno dichiarato “compagni di strada” di Chiamparino come il professor Giuseppe Berta, che è stato anche vicepresidente di Torino Internazionale (cito dal suo articolo La fine di un ciclo politico, in “La Stampa” 9 aprile 2009): “Questa spinta, assai robusta in passato, si è attenuata visibilmente negli ultimi tempi. Al punto che potremmo indicare il suo termine nel 2008. Ma, si noti, Berta non imputa quella fine alla più generale crisi economica, alla grande recessione iniziata nel 2007 e in quel 2008 esplosa, tiene a precisare che, certo, crisi globale ha pesato su un’area metropolitana come quella di Torino, ma che, testualmente “quel ciclo amministrativo stava esaurendosi per conto suo, indipendentemente dalla crisi”. E Chiamparino resta Sindaco sino al 2011, quando gli da il cambio Fassino, poi dal 2014 diviene Presidente del Piemonte. Nel frattempo, tra il 2012 e il 2014 diventa Presidente della Compagnia di San Paolo, fatto non irrilevante… Perché trovo assurdo quando si discute di cultura prendersela soltanto con i politici e le amministrazioni pubbliche dimenticando le Fondazioni, che meriterebbero -è un chiaro invito- molto maggiori attenzioni…

 

teatriDov’è oggi il dibattito culturale? Esiste ancora in città e chi lo coltiva a Torino?

-Secondo me un vero dibattito culturale non c’è. C’è un po’ di discussione sindacale sui contributi, sui licenziamenti… E c’è o l’irrilevanza o l’assenza di quello che si chiamava il “ceto intellettuale”, poco propenso per convenienza ad apparire conflittuale. Voi stessi, introducendo l’intervista a Vanelli, sembrava rimpiangeste , ricito testualmente, una “straordinaria stagione di concordia istituzionale tra i governi nazionale, regionale e municipale che,  se pur di colore politico differente , hanno collaborato per raggiungere obbiettivi comuni”. Sul piano teorico, nulla di dire. Sul piano pratico, molto. Quel tipo di “compromesso storico” ha prodotto costosissimi fabbriconi del consenso oggi divenuti parzialmente ingestibili, e privilegi ingiustificabili. Dubito che i creatori di questo tipo di situazioni siano nelle condizioni politiche e culturali e psicologiche e comportamentali per trovare reali soluzioni, che presupporrebbero alcune scelte anche radicali. Insomma, per usare il titolo di un recentissimo vero pubblico dibattito, che non si vedeva tanto tempo, si può anche parlare di “cultura tradita”. Ma era un dibattito al quale non partecipavano rappresentanti ufficiali o inequivocabili del PD o di FI, che dell’attuale situazione sono responsabili un po’ in compartecipazione… Perché le piccole polemiche che ogni tanto emergono sulla cultura di sinistra e sulla cultura di destra sono risibili… Lo aveva capito da tempo un notevole filosofo torinese come lo scomparso Costanzo Preve, denunciando la fine, o meglio la pretestuosità, di quella che lui chiamava “la dicotomia destra-sinistra”. Anzi, vi dico più. Secondo le idee ricevute, sarebbe quella di sinistra la cultura dominante soprattutto a Torino: per certi versi è ancor vero, ma anche quella in fondo è una cultura tradita… Non solo per paradosso, io sostengo che un vero vincitore culturale in Piemonte e a Torino è Berlusconi…Senza di lui sarebbe stato impensabile pensare che al vertice di importanti istituzioni culturali dovessero andareSALONE EXPO personaggi provenienti dalla televisione: Minoli a Rivoli, Braccialarghe all’Assessorato alla Cultura del Comune, Milella al Salone del Libro… con quali risultati poi abbiamo visto e vedremo. La grandezza di un orizzonte culturale che coincide con il piccolo schermo… (oltre al resto il pubblico televisivo è un pubblico in invecchiamento…). Oppure l’apologia dello “sbigliettamento” , sino ai dati quasi sempre e dappertutto gonfiati, o dopati dalle truppe cammellate delle scuole e dei pullmann dei pensionati… E infine, le scelte “sicure”, per cui secondo Fassino e i Comune di Torino gli avanguardisti sono gli impressionisti, e Artissima è bellissima, nella complessiva sensazione di vivere ormai solo tra madame attempate e ritoccate molto attente al mercato, in senso lato, e così i poveri pagano il divertimento dei ricchi. A me, alcuni di questi ex PCI non paiono dei convertiti, ma dei rinnegati.

 

– A Torino i fruitori del consumo culturale  ci sono, ma dal punto di vista della produzione importiamo tutto da fuori e valorizziamo poco le nostre capacità produttive : per usare una locuzione che lei ha inventato e Vanelli ha ripreso “c’è una cultura sommersa poco conosciuta e poco valorizzata”

tamara codaÈ evidente: la città produttiva per eccellenza è diventata una piazza distributiva e commerciale, sovente minore, dal punto di vista culturale. Ma guardate le mostre allestite in occasione di una di quelle Esposizioni che hanno costruito il mito della modernità: Torino si presenta al mondo con Modigliani, Monet, Tamara de Lempicka, Raffaello…ma in che cazzo di anno siamo? Mentre a Milano si fanno l’Arte e il Cibo, e la Grande Madre Femmina: le Figure eterne, piaccia o non piaccia, dell’Identità Italiana (e a me non è che piaccia sempre molto questo passaggio dal popolo dei santi eroi navigatori a quello dei cuochi sarti camerieri…) Sono contento che Vanelli abbia riesumato le “culture sommerse” torinesi, che furono oggetto di un duro scontro culturale tra socialisti e comunisti torinesi all’inizio degli anni ’80 del secolo scorso. E mi fa piacere che molte di quelle tesi siano poi passate, anche troppo: penso alla necessità che sostenni allora di investire sull’Arte Povera… Ma si dimentica che un capitolo di quel documento che contribuii a elaborare, e il cui titolo completo era Recuperiamo le culture sommerse di Torino indicava nel rapporto tra progetto e conflitto -non consenso quindi- uno dei caratteri di una nuova politica culturale. Aggiorniamo il discorso: il sintomo peggiore della crisi culturale attuale, prima della mancanza di fondi, è la mancanza di una cultura di opposizione. Di nuovo, non lo affermo solo io, ma un altro rivoluzionario del tipo di Giuseppe Berta,turisti 1 Luca Ricolfi… E manca una cultura del progetto, capace di atti di indirizzo, di scelte: è per questo che, come del resto sostenete voi, c’è la tendenza a far sopravvivere a stento  mille strutture culturali, a farle agonizzare… Ma credo sia il momento di una “resa dei conti”: e a esempio e per fortuna alcuni nuovi oppositori come la Chiara Appendino nel Consiglio Comunale di Torino conti li sanno fare, anche per mestiere… Ci sarebbe bisogno pure di un’opposizione di destra, anche se oggi Renzi rischia di coprire questo spazio, come del resto ieri Chiamparino, tant’è che un berlusconiano dichiarato come il critico d’arte Luca Beatrice dichiarò a “la Repubblica” l’11 maggio 2014: “darò il voto a Chiamparino come presidente, l’unico amministratore serio in grado di contrastare l’ondata crescente di grillismo”.

Memorabile.

 

Lei è’ fondatore del MIAAO che cerca di valorizzare a livello internazionale la creatività metropolitana È’ sempre convinto che vi siano tanti brillanti giovani creativi che andrebbero ben diversamente valorizzati?

Il mio lavoro di oltre un ventennio in favore della figura dell’ artigiano metropo-.litano, e più in generale di “promotore di sottoculture”, condotto in molti casi in un regime -obbligato- di volontariato, ha più senso oggi di ieri, proprio grazie alla crisi. Son qui che aspetto, sempre pronto a valorizzare nuovi giovani creativi (ma anche in questo settore vorrei vedere, consentitemi la battuta di alleggerimento finale, più paracadutisti e meno paraculi…).

Bossoli di pistola sull'auto del sindaco di Grugliasco

montà grugliasco

Il segretario Pd Morri: “un gesto grave di intimidazione e di minaccia che fa seguito ad altre deturpazioni e vandalismi che hanno colpito lo stesso Palazzo comunale”

 

Il sindaco di Grugliasco, Roberto Montà, ha torvato cnque bossoli di pistola, calibro 9, sul parabrezza della sua auto parcheggiata sotto casa. “Non mi sorprende, nell’ultimo Consiglio comunale gli antagonisti si sono resi protagonisti – dice al’Ansa – di una violenta protesta”, contro la decisione di sgomberare il centro sociale Barocchio per realizzare una nuova struttura sanitaria. Solidarietà al primo cittadino da parte del mondo politico. Il segretario Pd Morri: “un gesto grave di intimidazione e di minaccia che fa seguito ad altre deturpazioni e vandalismi che hanno colpito lo stesso Palazzo comunale. Sarebbe auspicabile che, contrariamente a quanto sta avvenendo, anche le forze politiche di minoranza a Grugliasco, anziché “lisciare il pelo” ai violenti si unissero al Partito Democratico in una battaglia per la legalità. In ogni caso il PD non lascerà soli i suoi rappresentanti nelle istituzioni, né si farà in alcun modo intimidire”.

E' autunno, torna Torino Flor

fiori flor 2

Tra le novità di questa edizione autunnale vi sarà l’apertura straordinaria del giardino di Palazzo Cisterna in via Maria Vittoria che ospiterà l’allestimento di “Belle da Morire”, giardino delle piante velenose sullo stile dell’inglese Poison garden e “Il giro del mondo in ottanta peperoncini”

 

Torino Flor, la manifestazione florovivaistica della città di Torino, animerà nuovamente le vie del centro città  per la sua edizione autunnale. Promossa dalla Nuova Società Orticola del Piemonte, Flor quest’anno rientra nel calendario di “Nutrire le città”, cartellone promosso dalla città di Torino che raccoglie eventi e manifestazioni sul tema dell’alimentazione e della sostenibilità in stretta sinergia con Expo 2015. Manifestazione ad ingresso gratuito, nel pieno centro della città di Torino, Flor offre il meglio del florovivaismo italiano e dell’artigianato del mondo del verde, invitando vivai e professionisti del Piemonte e di tante regioni d’Italia: dagli arbusti ornamentali alle erbacee perenni, dalle piante alpine alle piante succulente, si potranno trovare agrumi siciliani, profumi del mediterraneo, piante rampicanti, conifere rare, piante tropicali, piante carnivore e piante acquatiche, per soddisfare esigenze e passioni per giardini, terrazzi, balconi ed appartamenti. Si potranno scoprire anche oggetti per il giardinaggio, quali attrezzi e vasi, poi libri, sementi e prodotti naturali per il corpo, decorazioni per la casa ed il giardino, spezie, tè e tisane, gioielli e tessuti per completare una vera e propria “cultura e passione del verde”.

 

Tra le novità di questa edizione autunnale vi sarà l’apertura straordinaria del giardino di Palazzo Cisterna in via Maria Vittoria che ospiterà l’allestimento di “Belle da Morire”, giardino delle piante velenose sullo stile dell’inglese Poison garden e “Il giro del mondo in ottanta peperoncini”, mostra a cura del Vivaio Fratelli Gramaglia. A Flor sarà presente anche il progetto “Community School Garden” del Laboratorio Città Sostenibile di Iter della Città di Torino, che realizza con le scuole orti scolastici per promuovere l’educazione alimentare e ambientale. In Via Carlo Alberto, grazie alla collaborazione tra lo studio di progettazione Su in giardino e l’azienda risicola Beni di Busonengo verrà creato un piccolo “giardino – risaia”, ovvero una risaia in cui la mancanza di diserbi favorisce la biodiversità dando vita a un vero giardino acquatico. In collaborazione con la Libreria Bodoni / Spazio B, allo stand di Maurizio Feletig Simonetta Chiarugi presenterà sabato alle ore 10.30 il suo libro “Buon Gardening” e insieme a Edoardo Santoro dell’associazione “Sguardo nel Verde” realizzerà un laboratorio sui semi. A partire dalle ore 16 inoltre Edoardo Santoro accompagnerà i visitatori in un tour guidato tra gli espositori di Flor per scoprire le piante autunnali per il balcone e il giardino. Domenica alle ore 11.45 UrBees – progetto di Apicultura urbana- interverrà con la presentazione del libro “L’arnia sul balcone? Storia di UrBees e di un apicoltore urbano a Torino di Antonio Barletta. Laboratori infine non solo per bambini a Flor 15, con “Lo Scacciapensieri dell’autunno”, attività per tutta la famiglia proposta sabato 10 e domenica 11 dalle ore 10.30 presso lo stand Il Podere le Rocche. A seguire solo per adulti, dalle 15 alle 17 di entrambi i giorni, laboratorio pratico per imparare a realizzare le ghirlande decorative. Flor 15 – autunno 10 e 11 ottobre 2015 – orario 9-19 Via Carlo Alberto – Ingresso libero

 

www.orticolapiemonte.it

Sprecozero.net: Piemonte in prima fila contro gli sprechi

La rete Sprecozero.net intende favorire la condivisione delle “buone pratiche” contro lo spreco di cibo, acqua, energia, suolo, rifiuti

 

mercato sebatopoliIl Piemonte aderisce a Sprecozero.net e diventa così la prima Regione italiana a sostenere il network nazionale degli enti territoriali in lotta contro tutti gli sprechi. A renderlo noto sono stati l’assessora regionale alla Tutela del Consumatore, Monica Cerutti, e il presidente di Sprecozero.net, Stefano Mazzetti, in occasione della formalizzazione dell’adesione.“L’adesione all’associazione – ha commentato Cerutti – è il naturale approdo del percorso che abbiamo iniziato poco più di un anno fa con l’attivazione del portale unabuonaoccasione.it e con le iniziative di contrasto agli sprechi alimentari ad esso collegate. Promuovere nelle comunità locali nuovi valori, principi e progetti è una sfida che deve vedere coinvolti tutti i soggetti istituzionali in un comune sforzo di cambiamento culturale”.

 

La rete Sprecozero.net intende favorire la condivisione delle “buone pratiche” contro lo spreco di cibo, acqua, energia, suolo, rifiuti ecc. attivate a livello locale dalle amministrazioni pubbliche più sensibili, dando visibilità alle esperienze dei suoi soci e permettendo lo scambio in via riservata di tutte le informazioni e le istruzioni per adottare i provvedimenti nel proprio territorio. E’ stata riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente e dall’Anci e sta raccogliendo le adesioni a livello locale.

 

“Mi pare che la Regione Piemonte abbia compreso alla perfezione lo spirito e gli obiettivi dell’associazione – ha aggiunto Stefano Mazzetti – Ho trovato operatori sensibili e motivati che potranno essere partner preziosi nella lotta allo spreco, anche solo provando a trasmettere il loro entusiasmo ai sindaci e agli amministratori locali, possibilmente innescando un circolo virtuoso che riguardi tutto il nostro Paese”.

 

www.regione.piemonte.it (Foto: il Torinese)