redazione il torinese

La storia del vecchio cuore granata ricomincia dal nuovo Filadelfia, l'anima del Toro

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torio fila 2Con i tifosi anche Pulici, Claudio Sala e Zaccarelli, ma anche gli attuali calciatori Bruno Peres e Jansson, e il presidente Urbano Cairo

 

La storia granata ricomincia dalla  ricostruzione dello Stadio Filadelfia del Torino. Nell’antico stadio c’erano 10 mila tifosi, tra loro campioni del passato come Pulici, Claudio Sala e Zaccarelli, ma anche gli attuali calciatori Bruno Peres e Jansson, il presidente Urbano Cairo, gli assessori Giovanni Maria Ferraris della Regione e Stefano Gallo del Comune. La posa della prima pietra è l’inizio di un percorso che prevede la fine dei lavori esattamente tra un anno,  il 17 ottobre 2016.

 

 Giancarlo Bonetto, presidente del Collegio Fondatori Filadelfia ha detto “Il nostro ricordo va a 4 anni fa, quando nacque la Fondazione Filadelfia. Alcuni dicevano che non saremmo mai riusciti a ricostruirlo. Invece grazie al Comune, al Torino FC, alla Fondazione Mamma Cairo e alla volontà di tutti i tifosi il Fila oggi è qui, e si fa. Non possiamo non ricordare proprio oggi Don Aldo Rabino, nostro presidente onorario: ha sempre insistito per la ricostruzione, è anche grazie ai suoi consigli e incitamenti che ce l’abbiamo fatta.”

 

Commoventi le parole durante la benedizione di Don Robella: “E’ stata recuperata l’anima che ci appartiene. Non siamo sportivi e basta, abbiamo un’anima. Vogliamo guardare il cielo. Siamo oltre la vita. Abbiamo fede e speranza e la nostra speranza è ben riposta. Chiediamo al signore di benedire questa pietra e tutti coloro che qui suderanno e faticheranno”.

 

“In questo stadio – ha commentato il presidente Cairo – il Torino ha vinto 7 scudetti. Quello del 1926/27, revocato ingiustamente, lo considero vinto. È ora di andare a riprendercelo”.

 

(Foto: Fc Torino/Facebook – il Torinese)

Minorenni i lanciatori di sassi sui treni

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treno11Sono stati infatti identificati dalla polfer ragazzini di età inferiore ai 14, riaffidati ai genitori

 

Nessun ferito, per fortuna. I responsabili del lancio di pietre che ha danneggiato alcuni treni alla periferia di Torino a inizio mese, sono minorenni. Sono stati infatti identificati dalla polfer quattro ragazzini di età inferiore ai 14, riaffidati ai genitori perché non imputabili. Le pietre erano state lanciate da un cavalca-ferrovia della Falchera. Quattro treni colpiti, due di questi  avevano riscontrato danni ai finestrini.

 

(Foto: il Torinese)
   

INTRAPPOLA.TO AD HALLOWEEN: DETECTIVE PER UN’ORA

INTRAPPOLA.TO

Rinchiusi in una cella semi-buia, piena di enigmi con soli 60 minuti per risolverli e fuggire…

 

Avete impegni per la notte di Halloween? Se amate il mistero e gli enigmi, che siate in famiglia o con gli amici, il posto giusto dove festeggiare la notte più mostruosa dell’anno è sicuramente la cantina di Intrappola.to! La squadra (da due a sei giocatori) si ritrova chiusa in una stanza, buia e misteriosa, e ha un’ora di tempo per scoprire indizi, identificare codici, risolvere combinazioni e aprire un lucchetto dopo l’altro per tentare di riconquistare la libertà. Il gioco, tutto adrenalina, intuizione e cervello, consiste nell’entrare e, accompagnati dall’inesorabile scorrere del tempo, concentrarsi per risolvere una serie di enigmi e di giochi di logica e osservazione.Non possiamo anticiparvi molto ma non venite mascherati…Quando uscirete non sarete più gli stessi!!!  

 

Si chiama Intrappola.TO e nasce sul modello straniero delle Escape Room, i giochi di fuga che hanno già conquistato l’Europa e gli Stati Uniti. Rinchiusi in una cella semi-buia, piena di enigmi con soli 60 minuti per risolverli e fuggire…. A metà tra una caccia al tesoro, un gioco di ruolo dal vivo ed una scena di Saw- L’enigmista (senza sangue però!), Intrappola.TO è il nuovo format di gioco che fa impazzire tutti, adulti e bambini.

 

Torino, Milano, Rimini e Genova sono le città in cui poter divertirsi con gli enigmi e i rompicapi dell’Escape Room più apprezzato del momento. Già più di 10.000 persone hanno giocato a questa avvincente sfida; e non è un caso che, secondo gli utenti di Tripadvisor, a Torino, per esempio, il gioco di fuga di Intrappola.To sia al terzo posto nella classifica delle attrazioni più importanti e consigliate della città. Sono già in programma le aperture di Venezia, Roma e Brescia; un successo travolgente che sta contagiando moltissime altre città (persino a Los Angeles e alle Canarie).

 

L’esperienza è coinvolgente, inquietante, appassionante, assolutamente divertente. La squadra (da due a sei giocatori) che si ritrova chiusa in una stanza, ha un’ora di tempo per scoprire indizi, identificare codici, risolvere combinazioni e aprire un lucchetto dopo l’altro per tentare di riconquistare la libertà. Il gioco, tutto adrenalina, intuizione e cervello, consiste nell’entrare e, accompagnati dall’inesorabile scorrere del tempo, concentrarsi per risolvere una serie di enigmi e di giochi di logica e osservazione.

 

I giocatori sono soli sin dal loro arrivo, e forse questa è una delle caratteristiche che rendono Intrappola.TO diverso da tutti i giochi che avete provato sino ad ora. La porta di ingresso è anonima, niente c’è reception né accoglienza, solo un codice di ingresso inviato via mail dopo l’iscrizione on line. Tutti possono giocare e da 6 a 99 anni nessuno esce deluso: gruppi di amici, addii al celibato e nubilato, famiglie e colleghi di lavoro… chi ha già provato ha un solo obiettivo…Ritornare! Perché il gioco è complesso, gli enigmi sono tanti e la probabilità di risolverli tutti al primo tentativo oscilla attorno al 2%.

 

Iscriversi per giocare a Intrappola.TO è semplice. Basta compilare il form on line su www.intrappola.to.

 

Il costo per ogni sessione di gioco è di € 60 a squadra ed è possibile iscriversi per giocare in una stanza oppure, per gruppi più numerosi, in due contemporaneamente, per sfide sempre più complesse e adrenaliniche.

La Mole si tinge di blu per una notte, è il 70° dell'Onu

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Sarà illuminata dalle ore 18,30 di sabato 24  alle ore 2,00 di domenica

 

Il 24 ottobre, 250 tra monumenti, chiese, templi, musei e altri siti rappresentativi, in 65 Paesi del mondo si illuminano di blu – il colore ufficiale dell’ONU, prendendo parte alla campagna globale per celebrare il 70° anniversario delle Nazioni Unite. Tra questi anche la Mole antonelliana.

 

Alcuni tra i siti più famosi del mondo, dal Teatro dell’Opera di Sydney in Australia alle grandi piramidi di Giza in Egitto, dalla statua del Cristo Redentore di Rio de Janeiro all’Empire State Building di New York, si illumineranno di blu. Altri siti rappresentativi che partecipano alla campagna sono ad esempio la Grande Muraglia cinese, la Torre Pendente di Pisa in Italia, il Museo dell’Ermitage in Russia, l’antica città di Petra in Giordania, il castello di Edinburgo e il Palazzo di Westminster nel Regno Unito, la Tokyo Sky Tree in Giappone e l’Alhambra in Spagna, e molti altri ancora. In Italia, oltre alla Torre di Pisa, partecipano all’iniziativa la Basilica di San Francesco (Assisi), Palazzo Granafei Nervegna e la Colonna Romana (Brindisi), Palazzo Marino (Milano), Palazzo Gambacorti (Pisa), la Campana dei Caduti (Rovereto), la Fontana del Nettuno (Trento), la Mole Antonelliana di Torino e l’Albero della Vita di EXPO Milano 2015.

 

“Ringrazio tutti i nostri stati membri per l’entusiasmo che hanno mostrato nel celebrare i 70 anni delle Nazioni Unite a sostegno di pace, sviluppo e diritti umani” ha affermato il Segretario Generale dell’Onu Ban Ki-moon. “Illuminando il mondo di blu Onu per un giorno, possiamo illuminare il cammino verso un domani migliore”. Seguendo la linea del fuso, la celebrazione globale inizierà in Nuova Zelanda per poi spostarsi in Australia con l’illuminazione del teatro dell’Opera di Sydney al tramonto; da lì un’onda di colore blu Onu attraverserà Paesi e continenti con l’illuminazione progressiva dei vari siti che in tutto il mondo prenderanno parte a questo evento internazionale. La Mole sarà illuminata dalle ore 18,30 di sabato 24 ottobre alle ore 2,00 di domenica.

 

www.comune.torino.it

Ritrovato dopo quattro mesi pensionato scomparso nel nulla

vecchi anziani

I  carabinieri di Caluso l’hanno rintracciato vicino a  una mensa per poveri in via Nizza a Torino
   

E’ stato ritrovato, a Torino, dopo quattro mesi di inutili ricerche il pensionato di Barengo di Mazzè, Vincenzo Grigolato, di 62 anni, scomparso  da casa il 19 giugno scorso. Quel giorno si sarebbe dovuto recare al Poliambulatorio di Caluso per gli esami del sangue, ma non ci è mai è mai andato. La sorella aveva infatti trovato a casa tutti i documenti per le analisi. Poi, la denuncia ai carabinieri e le ricerche nel Canavese. Ora sta bene ed è tornato dai suoi familiari. I  carabinieri di Caluso l’hanno rintracciato vicino a  una mensa per poveri in via Nizza a Torino.
   

Ricordo di Barnaba Pecco,ingegnere poeta della Companìa dij Brandé

 Al Centro Studi Piemontesi in via Ottavio Revel 15 a Torino per i Colloqui del lunedì, a vent’anni dalla morte Reading di poesie a cura di Vittorio Aime

 

CENTRO STUDIBarnaba Pecco nasce, all’inizio del secolo, da una famiglia della borghesia torinese, il nonno Edoardo ingegnere Capo della città di Torino, il bisnonno materno, Panizza, di cui porta il nome Barnaba, Architetto tra i più affermati del tempo (a lui si devono i progetti e la direzione di notevoli edifici in Torino, consigliere ed assessore ai lavori pubblici del Comune di Torino dal 1860 al 1865).   Il Padre, Pietro, industriale torinese fondatore della Stilus “fabbrica italiana di penne stilografiche” apparteneva a quella borghesia attenta al proprio profitto ma conscia del ruolo sociale e civile dell’impresa che a inizio secolo era il nerbo di un’Italia che si trasformava da contadina a operaia. Borghesia “etica” ma nello stesso tempo autoritaria e rigida, più legata al vecchio secolo che al nuovo, una borghesia uscita da due guerre mondiali smarrita e minata nelle sue certezze non solo economiche. Con questo retroterra Barnaba, dopo le scuole primarie, frequenta il liceo Cavour e successivamente ubbidendo al desiderio del padre, va a studiare a Liegi, città che ricorderà grigia e nebbiosa: triste come lui che patisce la lontananza da casa. Passa poi all’Università di Grenoble dove consegue la laurea in ingegneria, giusto in tempo per vedere disconosciuto il suo titolo da un fascismo autarchico e nazionalista.

 

Barnaba ha sempre avuto un profondo attaccamento a Torino, città sua e dei suoi avi, e amore per la poesia e per la poesia in lingua piemontese, grazie all’incontro con Nino Costa e Pinin Pacòt. Ingegnere, ha smorzato il tecnicismo di una razionalità che lo ha portato ad intraprendere studi e lavoro “tecnico “,  e ha guidato le scelte della sua vita materiale con un “ romanticismo” che proprio in questa razionalità affonda le sue radici. Un ingegnere poeta che non ha scritto una parola “che non rispondesse al (suo) bisogno”[…] “per sfogare una gioia troppo grande per essere tenuta racchiusa nel cuore o per cercare un conforto a un dolore, una rabbia o un accoramento troppo pesanti o perché restasse a quelli che amo la parte più vera di me quando la mia voce sarà spenta, o per rivivere la Storia o per cantare il mio amore per la città che mi ha visto nascere e dove i miei genitori mi stanno aspettando o per ruminarvi dentro, come si snocciola un confetto, un momento di bellezza, affinché, cercando rima e misura, mi durasse più a lungo il gusto in bocca” . Un ingegnere che ha saputo dominare con il cuore quella prepotente ragione che ha dominato i suoi tempi. Attivo nella Companìa dij Brandé e nel Centro Studi Piemontesi-Ca dë Studi Piemontèis.

 

Ha pubblicato una sola raccolta: E peui…j’arcòrd! Poesìe an lenga piemontèisa, cudì e presentà da Camillo Brero, edission “Piemontèis ancheuj”- Centro Studi Don Minzoni, 1992.

 

 

Info: tel. 011/537486; info@studipiemontesi.it; www.studipiemontesi.it

I funerali di Vera Schiavazzi lunedi al Tempio valdese

schiavazziIniziò la sua carriera alla Gazzetta del Popolo a fine anni ’70, per poi passare alla nuova redazione torinese della Repubblica, che aprì le cronache locali nel 1989

 

I funerali della giornalista torinese Vera Schiavazzi, molto conosciuta nel capoluogo regionale, morta ieri all’improvviso per un malore di origine cardiovascolare mentre si trovava ad Asti, si terranno lunedì alle 10,30 al tempio valdese in corso Vittorio a Torino. Iniziò la sua carriera alla Gazzetta del Popolo a fine anni ’70, per poi passare alla nuova redazione torinese della Repubblica, che aprì le cronache locali nel 1989. Nella sua lunga attività di cronista e di giornalista a 360 gradi, Schiavazzi si è occupata di politica, di cultura e costume, di moda e di cronaca nel vero senso del termine (vinse un premio giornalistico per i suoi pezzi sulla Thyssenkrupp). Fu anche corrispondente dal Piemonte per il Corriere della Sera e scrisse numerosi articoli per le pagine nazionali del quotidiano diretto da Ezio Mauro – giornale al quale era recentemente tornata – e per il magazine Il Venerdì. In questi ultimi anni si era avvicinata alla chiesa evangelica valdese. Lascia il marito e due figlie, ai quali vanno le condoglianze della redazione e del direttore de ll Torinese.

False assunzioni, Operazione "Mastrolindo": i carabinieri si presentano all'Inps di Torino

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I militari dell’Arma hanno notificato anche nella sede torinese un ordine di esibizione di documenti all’istituto che ha dichiarato la  “piena collaborazione con la magistratura e con le forze dell’ordine nello svolgimento delle indagini

 

Sono arrivati anche nella sede dell’Inps di Torino  i carabinieri che, per ordine della Procura di Nocera Inferiore (Salerno), indagano sulle false assunzioni, nell’ambito dell’operazione denominata “Mastrolindo”. I militari dell’Arma hanno notificato anche nella sede torinese un ordine di esibizione di documenti all’istituto che ha dichiarato la  “piena collaborazione con la magistratura e con le forze dell’ordine nello svolgimento delle indagini”. L’inchiesta ha dato il via in ambito nazionale all’esecuzione di 44 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di imprenditori e professionisti e al sequestro di beni per oltre 137 milioni di euro, in relazione alla costituzione di numerose aziende inesistenti nell’agro nocerino  operanti nel terziario, alle quali facevano riferimento migliaia di falsi rapporti di lavoro, allo scopo di incassare indebite erogazioni previdenziali e assistenziali dall’Inps come indennità di disoccupazione, maternità o  malattia. Sotto la lente degli inquirenti anche l’erogazione di incentivi a dirigenti e funzionari per la produttività nel biennio 2012-2013. Nel database dell’Inps potrebbero essere stati inseriti dati falsi, superiori rispetto a  quelli reali, in merito alle ispezioni effettuate e alle prestazioni lavorative annullate.

   

Next to Normal, la prima al Superga

 Lo spettacolo non è tratto da alcun libro o film di successo: è una drammaturgia pensata e scritta per il teatro

 

superga teatroLa nuova direzione artistica del Teatro Superga di Nichelino, Alessio e Fabio Boasi per Reverse e Claudia Spoto, direzione del Teatro Colosseo, per inaugurare la stagione teatrale 2015/’16 ha fortemente voluto il musical “Next to Normal” in scena il 30 e il 31 ottobre, emblema del cambiamento di rotta della direzione artistica verso linguaggi teatrali innovativi. Le tre repliche di “Next to Normal” a Nichelino rappresentano il debutto del tour nazionale del musical, prodotto dalla Scuola di Teatro Musicale di Novara in collaborazione con la Compagnia della Rancia, uniche date nel 2015 dello spettacolo, nato in Piemonte, che, dopo un’anteprima a marzo per gli addetti ai lavori al Teatro Coccia di Novara, sceglie il Teatro Superga per un debutto che lo vedrà nel 2016 in sole altre tre grandi città italiane. Un Musical rivoluzionario nel panorama del Teatro Musicale italiano, in quanto presenta diverse peculiarità nelle tematiche affrontate, un punto di rottura che rende “Next to Normal” un prodotto teatrale innovativo, con caratteristiche distanti dalla tradizione italiana del genere.

 

La forza dirompente di “Next to Normal”, moderna e innovativa è subito chiara quando – dopo ben 11 nomination – vince 3 premi ai Tonysuperga teatro 2 AwardsTM 2009. Nel 2010 vince anche il Premio Pulitzer, diventando così l’ottavo spettacolo musicale della storia a ricevere un premio tanto prestigioso. “Next to Normal” nasce nel 1998 come un workshop di 10 minuti dal titolo Feeling Electric; dieci anni dopo, il passo tra la prima rappresentazione Off e la consacrazione a Broadway è breve: lo spettacolo debutta al Booth Theatre nella primavera del 2009. “Next to Normal” accompagna gli spettatori nei meandri della mente umana: una tipica famiglia americana, in cui, a guardar bene, non c’è proprio nulla di normale. Tra un filo sottile di ironia e imprevedibili colpi di scena si fanno largo, con spiazzante modernità, temi che non ci aspetteremmo di trovare in uno spettacolo musicale “tradizionale”: disturbo bipolare, allucinazioni, elettroshock, psicofarmaci, lutti, suicidi – i cui effetti ricadono sulla vita quotidiana di genitori e figli – e il tentativo disperato di vivere una vita “quasi normale”, nonostante tutto. I personaggi di “Next to Normal” – la famiglia Goodman, composta da una madre, un padre, due figli adolescenti, più gli psichiatri e il giovane Henry – si cimentano con la potente teatralità di una partitura musicale pluripremiata, esprimendo un’infinita gamma di sfumature emotive. “Next to Normal” non è tratto da alcun libro o film di successo: è una drammaturgia pensata e scritta per il teatro.

 

 

Venerdì ore 21:00 – sabato doppia replica ore 16:30 e ore 21:00

PRIMA NAZIONALE

 

musica Tom Kitt – liriche e libretto Brian Yorkey

liriche italiane Andrea Ascari

adattamento e regia Marco Iacomelli – supervisione artistica Saverio Marconi

produzione STM in collaborazione con Compagnia della Rancia

interpreti: Francesca Taverni (Diana), Antonello Angiolillo (Dan), Luca Giacomelli Ferrarini (Gabe), Laura Adriani (Natalie), Renato Crudo (Henry), Brian Boccuni (Dr. Madden)

 

 

Informazioni e prevendite biglietti: Teatro Superga, Via Superga 44 – Nichelino (To)

Nuovo orario di biglietteria: dal martedì al sabato dalle ore 15 alle ore19 biglietteria@teatrosuperga.it | 011.6279789

Acquisto online su www.teatrosuperga.it e prevendite abituali del Circuito Ticketone

 

 

“In un momento in cui l’arte del teatro è in profonda mutazione e sta riacquistando anche la parola perduta, questo spettacolo di parole e musica, ma che non è un musical, di azione e pensiero, di commedia e dramma, si pone al crocevia di un vasto quadro di linguaggi espressivi mescolati che danno alla fine un brillantissimo risultato sotto il profilo drammaturgico, scenografico, musicale, attoriale e guardando al pubblico giovane. Infatti Next to normal appartiene al Futuro della scena ma tenendo presenti le virtù di un Grande Passato.”

 

Maurizio Porro

 

 

NOTE DI REGIA

 

È lunedì sera, e anche a New York sono pochi i teatri aperti. Per tutta la settimana ho assistito ai più grandi successi tradizionali in scena a Broadway, ma non voglio rinunciare alla mia ultima serata a Manhattan. Così, passeggiando con l’amico che mi ha accompagnato in questo viaggio, ci imbattiamo nel teatro che ospita un famoso titolo, che avevo già visto a Londra anni prima, e che, nonostante sia lunedì, è aperto per la recita. Di fronte a questo teatro, però, ce n’è un altro, anch’esso aperto.Lo spettacolo mi è completamente nuovo: i manifesti hanno un gusto contemporaneo, il tratto grafico è pulito ed efficace. Il cartellone annuncia che il libretto ha vinto il Pulitzer e la partitura un Tony Award. Non resisto: punto sul titolo sconosciuto e così diverso dagli altri. Esco da quel teatro due ore più tardi, dopo aver riso, e pianto, e di nuovo riso, e di nuovo pianto, consapevole di aver visto qualcosa che, prima di allora, non esisteva.“Next to Normal” è una rivoluzione nel mondo del teatro musicale.È teatro come ce l’ha raccontato Tennessee Williams, scosso da arguta ironia, con la forza di una partitura musicale straordinaria e vicina anche al gusto del pubblico più giovane. Mettere in scena “Next to Normal” non è soltanto rappresentare uno spettacolo, ma fornire una chiave di lettura del reale, partendo da un’esperienza teatrale. L’allestimento di questo straordinario racconto permette al pubblico italiano di apprendere una nuova via del medium teatrale musicale: è la prova che questo genere può affrontare tutti i temi, ed essere un efficace strumento di discussione e di riflessione sulla società contemporanea.

 

Marco Iacomelli

 

Agenda Piemonte a Carmagnola

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“Perché proporre oggi il piemontese, quando alle porte bussano il cinese e l’inglese”

 

Carmagnola, nel cuore del “vecchio Piemonte” ospita domenica 25 ottobre, alle ore 16, nella Biblioteca civica, un importante appuntamento. Si tratta della presentazione dell’Agenda del Piemonte, agenda giornaliera giunta alla sesta edizione che tutti i giorni presenta uno spunto per conoscere la storia e le tradizioni subalpine ed usare la lingua piemontese. E il titolo dell’evento è significativo: “Perché proporre oggi il piemontese, quando alle porte bussano il cinese e l’inglese”. La relazione sarà tenuta dal professore emerito Sergio Maria Gilardino. Poi seguiranno i contributi di Luigi Griva e Milo Julini. Scorrendo le 320 pagine si scopre che la nitroglicerina è un’invenzione piemontese (anzi casalese perché Ascanio Sobrero, il suo inventore, era nato proprio a Casale Monferrato), poi ci sono la Peota, il Bucintoro sabaudo, e personaggi illustri come Marcel Bich, la maglia azzurra della nazionale di calcio e Umberto Tozzi. In campo gastronomico tutti sanno fare il lesso, ma qual è il segreto del grande bollito misto piemontese per tacere i bagnetti della trazione. Il prezzo è di 12 euro con consegna gratuita in tutto il territorio della Repubblica.

 

Massimo Iaretti