redazione il torinese

Nuoto: Finali di Europa Cup femminile

Il mese di marzo a Torino si chiuderà all’insegna dell’acqua, dello sport di altissimo livello e del grande spettacolo. Da venerdì 29 a domenica 31 si svolgeranno in contemporanea la Final Six di Europa Cup di pallanuoto femminile e i Campionati Italiani Assoluti Invernali di tuffi, ospitati rispettivamente dal Palazzo del Nuoto (via Filadelfia 89) e dalla piscina Monumentale (corso Galileo Ferraris 294). A poche decine di metri di distanza, in due degli impianti simbolo del movimento natatorio piemontese, si ritroveranno quindi le migliori nazionali femminili di pallanuoto a livello continentale e i migliori tuffatori in ambito nazionale, per tre giorni di gare – a ingresso gratuito– tutti da seguire.


Europa Cup – Final Six

L’Europa Cup di pallanuoto femminile è giunta all’ultimo atto. Le finali di Torino vedranno in campo le sei migliori nazionali del Vecchio Continente: Italia, Ungheria, Olanda, Russia, Spagna e Grecia, qualificate attraverso due gironi preliminari i cui incontri si sono disputati a partire da novembre. Italia e Russia, prime dei gruppi B e A rispettivamente, sono ammesse di diritto alle semifinali in programma sabato 30 marzo. Le azzurre attendono la vincitrice della partita tra Spagna e Olanda, la Russia sfiderà invece la vincente del match tra Ungheria e Grecia. Entrambi i quarti di finale sono in programma venerdì.
 
Domenica si giocheranno invece le finali per il primo e per il terzo posto, importanti di per sé e perché daranno accesso alle prime tre classificate alle finali di World League, a giugno a Budapest. L’Ungheria è già qualificata all’evento in quanto paese ospitante, di conseguenza un’eventuale passaggio delle magiare nelle semifinali di Torino consegnerebbe automaticamente alle altre tre semifinaliste (e quindi all’Italia) il biglietto per Budapest. La vincitrice della World League staccherà poi il primo pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020.

 

Il Palazzo del Nuoto torna a respirare l’atmosfera internazionale a circa tre anni dall’ultima volta. Era il 2016 e il Settebello affrontò in World League la Russia, dopo aver ospitato, nelle due stagioni precedenti, Croazia e Germania. Nel maggio del 2017 i riflettori si accesero nuovamente nell’impianto torinese per la Final Six della serie A1 maschile. Mai però, nel recente passato, Torino ha visto all’opera il Setterosa guidato dal CT Fabio Conti, argento olimpico a Rio 2016, che nella prima fase di Europa Cup ha vinto il proprio girone davanti a Ungheria, Olanda e Francia.
 
Le azzurre si sono aggiudicate cinque delle sei partite disputate e hanno perso soltanto l’ultima contro l’Ungheria, il 5 marzo scorso a Szentes con il primo posto nel raggruppamento già in tasca. In preparazione all’appuntamento torinese le azzurre si sono ritrovate in collegiale a partire da giovedì 14 marzo. L’obiettivo è naturalmente ottenere la qualificazione alla fase finale della World League e avvicinare nel migliore dei modi i Mondiali di Gwangju (Corea), dal 12 al 28 luglio. L’evento iridato assegnerà un’altra qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
 
Come detto l’Italia debutterà al Palazzo del Nuoto sabato pomeriggio alle 16.30, nella seconda semifinale della giornata, e affronterà la vincitrice del quarto di finale tra Spagna e Olanda. Sarà in ogni caso una sfida di alto livello; le iberiche hanno conquistato il bronzo agli Europei di Barcellona dell’anno scorso e l’argento ai Mondiali di Budapest del 2017, mentre le olandesi sono campionesse d’Europa in carica e nel 2018 si sono piazzate seconde nella World League alle spalle degli Stati Uniti.
 
A Torino sarà presente la Grecia, argento continentale l’estate scorsa e vincitrice della prima edizione dell’Europa Cup, le cui finali si sono disputate nel marzo 2018 in Spagna. La formazione ellenica sconfisse all’ultimo atto la Russia, bronzo olimpico e mondiale in carica e terza anche nelle ultime due edizioni della World League. Nella stessa competizione l’Italia ha ottenuto tre argenti (nel 2006, nel 2011 e nel 2014) e un bronzo (nel 2004, nella prima edizione del torneo). Nelle finali di Europa Cup del 2018 il Setterosa ha chiuso al quinto posto.

 
Di seguito il programma dettagliato delle finali di Torino. Tutte le partite saranno trasmesse in diretta su Rai Sport+HD.
 

Venerdì 29 marzo – quarti di finale
– ore 15.30 Ungheria-Grecia
– ore 17.00 Spagna-Olanda
 
Sabato 30 marzo – semifinali e finale 5°/6° posto
– ore 13.30 (orario da confermare) finale 5°/6° posto tra le due squadre perdenti dei quarti di finale
– ore 15.00 Russia-vincente (Ungheria-Grecia)
– ore 16.30 Italia-vincente (Spagna-Olanda)
 
Domenica 31 marzo – finali
– ore 15.00 finale 3°/4° posto
– ore 16.30 finale 1°/2° posto
 
A partire da mercoledì 27 marzo – ore 19.00 fino alle 21.00 – e negli altri giorni dalle 8.30 alle 19.00 le squadre delle Nazioni effettueranno le sessioni di riscaldamento. Nei giorni delle partite verrà installato un metal detector all’esterno del Palazzo del Nuoto per controlli agli spettatori che accederanno alle tribune. Non sarà possibile introdurre all’interno dell’impianto bottiglie con capacità superiore a un litro, contenitori in vetro o lattine.
 
Le dichiarazioni dei relatori in occasione della conferenza stampa di presentazione dell’evento a questo link

 
Le dichiarazioni di Gianluca Albonico, presidente del comitato regionale FIN Piemonte e Valle d’Aosta
“Torino e il Piemonte si confermano ‘casa’ degli sport acquatici e teatro di importanti eventi sportivi, capaci di unire elevato livello tecnico e grande spettacolo. Per tutti gli appassionati le finali di Europa Cup saranno l’occasione per vedere all’opera le migliori interpreti della pallanuoto femminile a livello continentale, che da Torino partiranno idealmente per il viaggio che potrebbe condurle alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Non saranno da meno gli Assoluti di tuffi, che richiameranno in città i più forti atleti della disciplina in ambito nazionale. La speranza è che anche ammirando le imprese del Setterosa e dei migliori tuffatori azzurri tanti giovani piemontesi decidano di intraprendere una delle due discipline, allargando un movimento – quello della pallanuoto femminile e dei tuffi – già assolutamente presente nella nostra regione e animato dalla volontà di crescere. Desidero quindi ringraziare la Federazione centrale e il presidente Paolo Barelli per la fiducia accordataci nell’organizzare questi importanti eventi sul nostro territorio. Grazie anche all’amministrazione comunale e all’assessore Roberto Finardi per il sostegno assicurato alle iniziative del nostro comitato regionale. Un invito, infine, a tutti gli appassionati di pallanuoto, di tuffi e di sport, affinché trascorrano l’ultimo fine settimana di marzo sulle tribune del Palazzo del Nuoto e della piscina Monumentale di Torino, per assistere dal vivo e a ingresso gratuito a un lungo week end di sport di livello internazionale”.

Minaccia di uccidere il padre: "Dammi 10 mila euro"

Minaccia il padre di ucciderlo se non gli consegna almeno 10mila euro, questi non regge e temendo per la propria incolumità chiama la Polizia di Stato e il giovane, un 27enne, finisce in cella per tentata estorsione. Tutto è iniziato domenica sera quando un uomo ha contattato la Sala Operativa della Questura di Vercelli affermando che il figlio lo aveva chiamato minacciandolo di morte se, una volta rientrato a casa, non gli avesse consegnato una cospicua somma di denaro. Già nel pomeriggio il giovane, tossicodipendente noto alle Forze dell’ordine per i numerosi precedenti di polizia e violazioni amministrative in materia di stupefacenti, aveva avuto un litigio con il padre che aveva, perciò, preferito allontanarsi dalla casa nella quale convivono. L’uomo, a seguito della telefonata ricevuta dal figlio e preoccupato per le minacce dello stesso, aveva paura di rientrare in casa e, quindi, contattava la Sala Operativa della Questura che immediatamente inviava sul posto due equipaggi della Squadra Volante. Lo stesso, una volta raggiunto dagli Agenti, raccontava loro di essere ormai da anni minacciato dal figlio per ottenere cospicue somme di denaro e che, in alcune occasioni, lo stesso era anche stato aggredito fisicamente. Il padre aveva deciso di non rivolgersi finora alle Forze dell’Ordine nella speranza di un cambiamento spontaneo del comportamento del figlio ma che, esasperato, non gli restava altra scelta che chiedere l’aiuto della Polizia, anche perché per la prima volta lo stesso notava un’effettiva pericolosità della condotta del ragazzo, tanto da temere seriamente per la propria vita. Il giovane nei giorni precedenti era stato oggetto di numerosi interventi delle “Volanti” a causa del suo comportamento minaccioso nei confronti dei vicini di casa, tanto che uno di essi lo aveva denunciato per le molestie e le minacce ricevute. Accompagnati nell’appartamento, gli uomini della Squadra Volante rintracciavano il giovane in evidente stato di ebbrezza allcolica. Riportato alla calma, il giovane vercellese di 27 anni veniva accompagnato negli Uffici della Questura, arrestato in flagranza di reato per tentata estorsione e condotto su disposizione del Sostituto Procuratore presso la Casa Circondariale di Vercelli. Successivamente il Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Vercelli. convalidava l’arresto e disponeva per il giovane la misura della custodia cautelare in carcere.

M.Iar.

Sicurezza al Valentino, quattro arresti

Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale, nell’ambito dei servizi di prevenzione e repressione dei reati connessi allo spaccio di sostanza stupefacenti disposti dal Questore Francesco Messina, anche in relazione alle segnalazioni pervenute dalla cittadinanza mediante l’applicazione “YOUPOL” alla sala operativa della Questura, hanno tratto in arresto, nell’arco di 24 ore, 4 persone responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti all’interno del Parco del Valentino, dove prosegue la pressione della forze dell’ordine. Il primo caso, nel primo pomeriggio di martedì, quando gli agenti notavano un soggetto di colore sul viale pedonale di corso Massimo d’Azeglio che, camminando in direzione di Corso Vittorio Emanuele II, si avvicinava alla ringhiera perimetrale del Life ed occultava delle buste trasparenti tra i rami presenti nelle inferriate. Il trentaduenne, di origini maliane, irregolare in Italia, veniva fermato poco dopo dagli agenti della sezione motociclisti sulla collinetta del Valentino, mentre cercava di vendere della marijuana a un cittadino italiano. Addosso aveva solo pochissimi grammi di sostanza; la parte maggiore, per un peso complessivo di circa 50 grammi, era appunto nascosta fra la vegetazione presente nei pressi della discoteca. Con l’ausilio delle unità cinofile tutto lo stupefacente veniva rinvenuto e sottoposto a sequestro, mentre il trentaduenne è stato arrestato. Nelle ore immediatamente successive, ad essere arrestati sono stati 2 cittadini senegalesi di 20 e 25 anni, irregolari sul territorio nazionale, con pregiudizi di polizia specifici. Nascosti parzialmente dietro un cassonetto dell’immondizia in via Valperga Caluso, i due effettuavano fra di loro uno scambio di sostanza stupefacente; all’arrivo dei poliziotti, però, venivano visti deglutire degli ovuli, pertanto per entrambi si rendeva necessario l’accertamento presso una struttura ospedaliera, che aveva esito positivo. Sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente in concorso. Infine, ieri sera alle 20, un ventiquattrenne di origini gambiane, anch’egli irregolare, è stato sorpreso sulla collinetta del Valentino con una ventina di grammi di marijuana, nell’atto di cedere delle dosi ad un cittadino italiano. Nonostante il tentativo di sottrarsi al controllo, il giovane veniva fermato e perquisito dagli agenti della sezione motociclisti, che lo arrestavano per violazione della legge sugli stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale.
 
(foto: il Torinese)
 

Controlli di polizia: bar sanzionato per le slot machine

Nell’ambito dei controlli straordinari del territorio disposti dal Questore di Torino Francesco Messina, personale del Commissariato San Secondo, in collaborazione con equipaggi del Reparto prevenzione Crimine Piemonte, delle Unità Cinofile e della Polizia Municipale, ha effettuato un servizio di contrasto all’illegalità nell’area di giurisdizione del commissariato. Complessivamente sono state controllate 34 persone. Un cittadino straniero è stato sanzionato amministrativamente in violazione alla materia sugli stupefacenti. L’uomo è stato trovato in possesso di hashish quando il suo veicolo è stato fermato per un controllo in corso Orbassano. Al cittadino straniero è stata anche ritirata la patente. L’interessato è stato anche sanzionato ai sensi del codice della Strada poiché circolava alla guida di un veicolo con una patente estera per essendo residente in Italia da oltre un anno.Nel corso dell’attività è stato anche controllato un bar di via Tripoli al cui titolare sono state contestate violazioni amministrative per quasi 5.500 euro e sequestrati due apparecchi automatici per il gioco. Lo stesso esercizio era già stato oggetto di controlli della Polizia di Stato, in due diverse circostanze, lo scorso settembre, quando erano gli state erogate sanzioni per oltre 10.500 euro.

M.Iar.

TAV: MARRONE – MONTARULI (FDI): "CHIAMPABLUFF IL REFERENDUM PUÒ INDIRLO DA SOLO" 

Basta con la pantomima: se Chiamparino vuole la consultazione popolare la indica. Non c’è nulla che lo impedisce e Salvini non ha alcuna competenza su una materia esclusiva della nostra Regione. CHIAMPABLUFF non ci prenda in giro. La verità è che il referendum non lo vuole, altrimenti lo avrebbe indetto un anno fa quando lo chiese Fratelli d’Italia: è colpa del suo indecisionismo se i cittadini non possono esprimersi. Peraltro Chiamparino neppure vuole la consultazione: continua ad essere ostaggio dei no tav presenti nella sua maggioranza.  Con il Governatore uscente che raccatta chiunque, persino i grillini pentiti, pur di non sfigurare nella prossima tornata elettorale. Ogni volta che la sinistra ha governato la Regione la realizzazione della tav ha incontrato ostacoli. L’unica coalizione autenticamente sì tav è quella che si presenterà come alternativa al CHIAMPABLUFF in cui FDI avrà un ruolo di protagonista.

Buone pratiche per organizzare eventi

Districarsi nel dedalo di norme e regolamenti necessari per la realizzazione di una manifestazione non è mai semplice: oggi, ad aiutare i presidenti delle ProLoco e gli amministratori arriva il “Manuale di Buone Pratiche. Come organizzare in sicurezza eventi e manifestazioni”, realizzato da Unpli Piemonte con una commissione tecnica specializzata coordinata dal segretario generale Eleonora Norbiato ed il sostegno di ANCI Piemonte. Presentato nella mattinata di mercoledì 27 marzo a palazzo Lascaris, il Manuale sarà ufficialmente disponibile dal prossimo 6 aprile. “Una risorsa– spiega Alberto Avetta, presidente di Anci Piemonte – che non ha pretese di carattere normativo ma si rivela incredibilmente utile per le amministrazioni, soprattutto nelle piccole realtà, che propongono manifestazioni rilevanti e di pregio, fondamentali non solo perché radicate nella tradizione ma anche per la buona economia locale che suscitano. Con questo manuale – prosegue – vogliamo fornire uno strumento che aiuti l’applicazione delle norme per tutelare la sicurezza nelle manifestazioni, aggiungendo un approccio professionale a quanto già fatto in passato”. Un lavoro che ha coinvolto tecnici ed esperti, come spiega il presidente di Unpli Piemonte, Giuliano Degiovanni, che racconta come il manuale sia “una soluzione, che può essere certamente implementata, ma che mancava. All’indomani del decreto Gabrielli e delle circolari uscite in materia di sicurezza, infatti, la realtà si è fatta difficile per proloco e piccoli comuni: le regole erano facilmente applicabili nelle grandi realtà ma si traducevano, nelle piccole, in ostacoli spesso insormontabili. Insieme ai comuni e con l’aiuto di esperti e professionisti abbiamo lavorato per fornire linee guida, gettando le basi di quella che spero possa essere un’alleanza futura: una collaborazione per la salvaguardia di un bene comune”.

Il mercato di Corso Palestro / Valdocco

Le bancarelle sono distribuite tra via Cernaia e via Garibaldi, al centro di un’area pedonale circondata da alti platani che incorniciano elegantemente tutta la via

 
Dopo aver fatto visita al Giardino Martini, oggi parleremo di un altro mercato in piano centro, vicino alla stazione di Porta Susa e a due passi dalla Cittadella, cioè il vivace mercato di Corso Palestro. Le bancarelle sono distribuite tra via Cernaia e via Garibaldi, al centro di un’area pedonale circondata da alti platani che incorniciano elegantemente tutta la via, e, in primavera ed estate, colorano ed ombreggiano la zona mercatale, sempre assai frequentata, dato il vasto assortimento di prodotti ed articoli vari. Ma, prima di addentrarsi tra i banchi, il Bar Nostradamus (già Caffè Cernaia) offre ottime idee per rifocillarsi a dovere; affacciato sui portici di fronte all’omologa Caserma Cernaia, il locale conserva nella prima sala l’elegante arredamento del 1927, largamente ispirato ai modelli di fine ottocento: vediamo infatti il bancone, il banco-cassa e la boiserie in legno su tutta la fascia perimetrale e sul pilastro centrale, realizzati dalla ditta Chiappa. A questo punto possiamo immergerci nel nostro giretto in corso Palestro, che offre, oltre al mercato, altri spunti di sicuro interesse. Per esempio, in uno dei bei palazzi che si affacciano sul corso si trova il Collegio Artigianelli, oggi meglio conosciuto con il nome di Engim Piemonte, centro di formazione professionale che opera in campo nazionale ed internazionale; tale istituto deve le sue origini a Don Giovanni Cocchi, che dal 1849 si cimenta in un’impresa davvero meritevole: raccoglie ed ospita orfani e ragazzi poveri per insegnare loro un mestiere: da qui, il nome “Artigianelli” del Collegio, proprio per evidenziare la formazione professionale dell’istituto, che infatti vanta laboratori per calzolai, fabbri, ebanisti, tipografi, falegnami, elettricisti. Sempre facenti parte del Collegio e degne di nota sono la scuola “Don Reffo” di pittura/scultura e la tipografia, dove a partire dal 1876 si stampa “La voce dell’operaio” (oggi “La voce del popolo”). Un altro edificio della zona – sito in via Garibaldi angolo corso Valdocco – merita attenzione, per essere stato dapprima la sede della Gazzetta del Popolo, poi, in tempi più recenti e sino al 2016, ha ospitato la sede dell’azienda L’Oréal (che attualmente si trova in via Alfieri 11), come si vede dal’insegna, ancora incisa sui muri esterni. Proseguendo per corso Valdocco, non si può non menzionare il Museo della Resistenza (inaugurato nel 2003), che ha ha sede nel palazzo dei Quartieri Militari di San Celso, costruito su disegno di Filippo Juvarra nel 1716; lo stesso palazzo ospita l’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea, l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza e il Centro internazionale di studi Primo Levi. L’allestimento permanente “Torino 1938 – 1948. Dalle Leggi Razziali alla Costituzione” rievoca, attraverso un’originale installazione multimediale, la vita quotidiana durante la guerra, l’occupazione tedesca, la Resistenza e il ritorno alla democrazia, attraverso immagini, suoni e voci: insomma, un vero tesoro, tutto da visitare! Infine, merita un cenno la Caserma Cernaia, ubicata proprio di fronte all’inizio di Corso Palestro. Progettata per essere la sede della legione allievi del corpo dei Carabinieri Reali, è dedicata alla vittoriosa battaglia avvenuta il 16 agosto 1855 tra le forze franco-piemontesi e quelle russe durante la guerra di Crimea (1853-56): invero, il nome Cernaia deriva dal termine russo chernyy che significa “nero” ed indicava il nome del corso d’acqua che scorreva nella pianura teatro della battaglia. La caserma venne costruita nel 1864 su un terreno appena liberato dalla demolizione delle fortificazioni urbane, la cui unica traccia ancora oggi esistente è costituita dal mastio della Cittadella, recentemente restaurata ed adibita ad eventi vari.
 

Rugiada Gambaudo

Divino, pagano e cristiano nelle opere di Demarchi

È ospitata nello spazio espositivo di corso Rosselli 11 fino al 21 aprile prossimo la nuova mostra che l’artista torinese astratto Roberto Demarchi dedica al concetto del divino. L’esposizione, il cui titolo è “Dagli dei a Dio”, vuole suggerire un confronto ed un dialogo tra il concetto di divinità nel paganesimo e quello presente nel mondo cristiano. Esiste, infatti, un sottile fil rouge che conduce dal paganesimo al cristianesimo nella rappresentazione del divino. Il sommo scultore greco Fidia, vissuto nel V secolo a.C, e Michelangelo Buonarroti, il grande scultore della Pietà, cui si devono anche gli affreschi della Cappella Sistina, usavano praticamente le stesse “forme figurative ” per rappresentare l’uno lo Zeus dell’Olimpo, il secondo il Dio della tradizione biblico-cristiana. Il pittore Roberto Demarchi utilizza il linguaggio astratto binario del quadrato e del rettangolo, nato per dare forma visibile al momento aurorale del pensiero occidentale, ma anche utilizzato per la rappresentazione della storia del Dio incarnato nel Cristo, che si è fatto uomo. Punto di partenza della sua nuova esposizione è il dipinto intitolato “L’albero della conoscenza”, trasposizione dell’episodio della Genesi riferito all’origine del peccato dell’ uomo. La mostra affianca opere ispirate al Vecchio e Nuovo Testamento ad altre che si richiamano alla religiosità pagana. Tra le opere esposte figurano l’Annunciazione, interpretazione originale dell’episodio biblico legato all’annuncio del concepimento di Gesù, e la “Resurrezione di Lazzaro”, ultima opera da lui realizzata, ispirata ad una delle tele del periodo tardo di Caravaggio
Mara Martellotta

Torino è la città italiana con la maggior incidenza di melanoma

Il  trend è in costante aumento 

Torino è la città italiana con la maggior incidenza di melanoma ed il trend è in costante aumento. L’Istituto di Anatomia patologica della Città della Salute di Torino ha diagnosticato circa 650 melanomi nel 2017 e circa 700 nel 2018. Per avere un confronto con il passato, nel 1976, presso lo stesso Servizio, erano stati diagnosticati 34 melanomi e nel 2011 erano stati 400 i nuovi casi. Questi dati sono relativi al Centro che da sempre è considerato il polo oncodermatologico di riferimento della provincia di Torino e non conteggia i casi di melanoma individuati e rimossi in altri ospedali come l’IRCC di Candiolo, l’ospedale Gradenigo e tutti gli altri presidi ospedalieri di Torino e provincia. Nonostante questo, la mortalità continua ad attestarsi al di sotto del 12%, grazie al lavoro congiunto della diagnosi precoce, della rapidità d’intervento dei servizi di chirurgia e delle innovazioni terapeutiche. L’obiettivo dei prossimi anni è quello di ridurre ulteriormente la mortalità da melanoma in modo consistente. Il melanoma è un tumore maligno della pelle, che origina dalla cute sana e, solo nel 20 % dei casi, è legato ad una trasformazione di un nevo pre-esistente. Fino a 20 anni fa era una patologia considerata rara. Oggi la sua incidenza è andata progressivamente aumentando in tutta la popolazione occidentale, con una crescita annua del 4% circa. Ad oggi in Italia si stimano circa 14 mila nuove diagnosi all’anno e la maggior parte di essi non avrà ricadute sulla salute generale grazie alla diagnosi precoce. Colpisce entrambi i sessi con una prevalenza tra i 40 e i 60 anni, ma è il terzo tumore maligno più frequente sotto i 30 anni. I soggetti maggiormente a rischio sono le persone con carnagione, occhi e capelli chiari. Un altro fattore di rischio da non sottovalutare è rappresentato dal numero e dalla tipologia dei nevi presenti sulla pelle, oltre, ovviamente, alla familiarità. Non bisogna trascurare che anche le esposizioni non corrette alla luce solare, soprattutto in età giovanile, e la cattiva abitudine ad abbronzarsi con l’aiuto di lampade artificiali incrementano il rischio. Le campagne di prevenzione sono fondamentali per contrastare questa patologia e ridurre l’elevata mortalità che la caratterizza. Solo in Italia si contano circa 1800 decessi ogni anno a fronte di una patologia visibile sin dal suo esordio e che nella maggior parte dei casi impiega alcuni anni prima di compromettere la vita del soggetto colpito. Oggi il dermatologo, grazie all’utilizzo di strumenti come il dermatoscopio (microscopia ad Epiluminescenza in vivo), è in grado di effettuare una corretta diagnosi delle lesioni pigmentate della cute ed il melanoma, se asportato precocemente, ha una percentuale di guarigione prossima al 100% con un intervento chirurgico eseguibile in anestesia locale della durata di pochi minuti. Come in altri campi dell’oncologia e della medicina in genere, i recentissimi progressi in campo biomolecolare hanno permesso di individuare nuovi target molecolari ed immunologici portando alla sperimentazione di nuovi farmaci che hanno migliorato sensibilmente la sopravvivenza dei pazienti con malattia metastatica. L’evoluzione più importante è però la possibilità di utilizzare queste terapie prima del possibile sviluppo delle metastasi e quindi migliorare non solo la qualità di vita ma soprattutto la sopravvivenza. Queste terapie, che vengono dette “adiuvanti”, consentono vantaggi concreti se iniziate in breve tempo dopo l’intervento chirurgico di rimozione del melanoma ed è quindi fondamentale una stretta collaborazione tra la fase diagnostica, quella chirurgica e quella farmacologica. Mai come ora una “Skin Cancer Unit” risulta determinante per vincere la lotta contro il melanoma. Di tutto questo si discuterà durante il Congresso “Dalla chirurgia all’immunoterapia: nuovi paradigmi di trattamento nel melanoma”, che si svolgerà venerdì 29 marzo 2019 dalle ore 8,45 presso il Turin Palace Hotel (via Sacchi 8, Torino), organizzato dalla professoressa Maria Teresa Fierro (Direttore Dermatologia universitaria Città della Salute di Torino), Franco Picciotto e Paolo Broganelli, che vede riuniti i maggiori esperti italiani del settore dermato-oncologico allo scopo di discutere ed uniformare le nuove procedure e gli standard internazionali alle realtà locali.

Biennale Democrazia al via con "Visibile Invisibile"

251 ospiti; 133 appuntamenti di cui 36 dialoghi, 22 discorsi,
19 performance, 17 dibattiti e 7 iniziative dei ragazzi;
5 giorni; 4 percorsi tematici; 4 anteprime; 96 collaborazioni;
150 volontari; 2300 studenti; 90 classi
 
 
VISIBILE INVISIBILE è il tema scelto per la VI edizione. Viviamo in un mondo ad altissima visibilità, ma in tutti i panorami costellati di luci si nascondono coni d’ombra: come mutano le relazioni umane e sociali – e con esse come cambia la politica – nell’epoca dell’esibizione, della celebrità, della fiction, della realtà che si è fatta reality? Come fronteggiare vecchi e nuovi poteri invisibili coperti dal velo della segretezza? Come uscire dalla posizione di semplici spettatori di fronte alla crisi della democrazia, ogni giorno più profonda?
 
Dal 27 al 31 marzo, Torino ospiterà 251 relatori da tutto il mondo e ognuno di loro contribuirà a una riflessione collettiva, declinata in 36 dialoghi, 22 discorsi, 17 dibattiti e tante altre forme; trattando temi che vanno dalla politica all’arte, dalla filosofia al diritto, dall’economia all’architettura, dalla scienza allo sport, per un totale di 133 appuntamenti.
 
In questa edizione più che mai, Biennale Democrazia ha voluto coinvolgere il territorio – aprendosi a nuovi spazi e confermando le partnership di sempre – e costruendo, con l’aiuto di queste collaborazioni, un approccio transdisciplinare: per capire il mondo contemporaneo il dibattito deve necessariamente attraversare le discipline, scovarne le intersezioni, sfruttarne la complessità e valorizzarne le diversità.
 
Come sempre, Biennale ha mantenuto un dialogo fondamentale con le scuole. Nel quadro dei percorsi formativi “in presenza” sono state coinvolte 90 classi (oltre 2300 studenti), allargando il progetto anche alla provincia di Cuneo; mentre per quanto riguarda il coinvolgimento a distanza, nel Campus allestito durante i giorni del festival saranno ospitati 130 ragazzi da tutta Italia.
 
Confermate anche le call lanciate per promuovere un coinvolgimento attivo della cittadinanza, delle organizzazioni culturali e degli studenti universitari, con una particolare attenzione al quartiere Aurora, che quest’anno diventerà il secondo cuore pulsante della kermesse con il progetto speciale Welcome Aurora.
 
Il programma della VI edizione prevede 133 appuntamenti che affronteranno il tema VISIBILE INVISIBILE seguendo quattro differenti filoni: Luci e ombre; La società̀ della trasparenza; Legami invisibili; Dal tramonto all’alba.

Tra gli ospiti internazionali: Wolfgang Streeck; Deniz Yücel; Branko Milanović; Jacques Rancière; Rupert Younger; Joan R. Rosés; Jean-Claude Guédon; Emilia Roig e Amal Yacef. Tra i numerosi appuntamenti: l’apertura con Fabrizio Gifuni che legge “I sommersi e i salvati”; lo spettacolo di chiusura di Lella Costa, ispirato a “Le città invisibili”; il concerto di Goran Bregović; un light-show di Serena Dandini; le letture-spettacolo di Nadia Fusini, Piero Boitani, Ernesto Franco.
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BIGLIETTI Come nelle precedenti edizioni, l’ingresso è gratuito per tutti gli appuntamenti fino a esaurimento dei posti disponibili, fatta eccezione per gli spettacoli con biglietto d’ingresso.
I biglietti potranno essere ritirati a partire da un’ora prima presso la sede in cui si svolge l’incontro. Per chi vuole evitare le file e avere la certezza di un posto riservato, sarà possibile effettuare una prenotazione anticipata al costo di 5 euro. 
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Biennale Democrazia è un progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, in collaborazione con il Polo del ‘900.
(foto. il Torinese)