redazione il torinese

Baristi rubavano corrente elettrica

carabinieri auto

Denunciati dai carabinieri

 

Un contatore manomesso (al quale erano collegati anche due alloggi) e non collegato alla rete. I titolari di un caffè di via Carlo del Prete a Torino sono stati denunciati dai carabinieri. Si tratterebbe soltanto dell’ultimo furto di energia elettrica,  di una serie di episodi sempre più frequenti, scoperto dai militari della compagnia di Mirafiori. Nel corso del 2015 i militari hanno controllato 50 locali. Ne  sono stati chiusi otto mentre sono dieci le persone denunciate nel corso dell’operazione denominata Elektra.
  

Premio Marena a Domenico Antonio Mancini

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La giuria era presieduta da Franca Pastore Marena e composta da Irma Ciaramella, presidente del Rotary Torino Crocetta, Marco Enrico Giacomelli, Marina Paglieri e Giulia Tosetti

 

Nel mese di Contemporary Art, il Premio Alessandro Marena, dedicato al gallerista torinese morto a 36 anni nel 2013, giunto alla sua seconda edizione, è andato all’opera Self-Portrait  (nella foto grande) di Domenico Antonio Mancini. La rassegna è stata curata da Luca Beatrice e vi hanno preso parte gli artisti Matteo Fato, Christian Fogarolli, Domenico Antonio Mancini, Paolo Peroni, Giusy Pirrotta, Gregorio Samsa, Elena Tortia. Le opere sono rimaste esposte nel Salone delle Feste dell’Hotel Principi di Piemonte fino a domenica 8 novembre. La giuria era presieduta da Franca Pastore Marena e composta da Irma Ciaramella, presidente del Rotary Torino Crocetta, promotore dell’iniziativa, Marco Enrico Giacomelli, Marina Paglieri e Giulia Tosetti. Assegnato anche il Premio Rotary #Youth Art al duo Gregorio Samsa.

 

 (Foto: il Torinese)

 

Alessandro Marena amava molto l’arte dei giovani.  Gli piaceva cogliere quel fermento un po’ acerbo e avventuroso nel momento del suo farsi, con il coraggio di chi andava scoprendo in ogni occasione nuove avventure. Nel suo spazio in via della Rocca, negli ultimi tempi, aveva esposto ragazzi dell’Accademia, ex studenti, artisti trovati nel suo percorso senza una strategia ben precisa ma al puro scopo di mostrare al mondo il frutto di una ricerca di prima mano, senza filtri né condizionamenti. Alcuni di loro ne sono usciti fortificati da questa esperienza, qualcuno ha mosso i primi passi di una carriera poi significativa. Ad Alessandro piaceva il lavoro di prima mano, le scommesse e i rischi: se poi, in futuro, fosse andata bene, beh questo appartiene all’imperscrutabilità degli eventi. Gli importava, soprattutto, di sostenere un giovane nei primi momenti, offrendogli la possibilità di esporre, perché proprio questo si pone come un discrimine decisivo: un lavoro al chiuso dello studio o del laboratorio ha un senso, quando si apre al mondo per confrontarsi col pubblico ne acquisisce un altro. Non ha più protezioni e si affida allo sguardo, al confronto. A poco più di due anni dalla sua scomparsa il progetto Upcoming Art prosegue la propria strada. Dopo una prima edizione dedicata ai ragazzi dell’Accademia Albertina di Torino, esposti nei locali della Biblioteca Nazionale di piazza Carlo Alberto, nel 2015 la formula si è parzialmente rinnovata pur nella continuità dell’idea originaria. Particolare la “location”, il salone principale dell’Hotel Principi di Piemonte. Nuovo il curatore, il sottoscritto, legato da un ottimo rapporto d’amicizia con Alessandro e con la sua mamma Franca Pastore Marena. Sette gli artisti selezionati e invitati da tutta Italia, privilegiando l’aspetto progettuale dell’opera. Due, Elena Tortia e Paolo Peroni, vivono e lavorano a Torino: la prima si esprime con video e performance, il secondo risulta uno degli scultori più interessanti della nuova generazione. Christian Fogarolli viene da Trento e presenta un’installazione composta da una lastra di piombo lavorata a mano combinata ad altri elementi; Domenico Antonio Mancini di Napoli espone un calco ingesso della propria figura e riprende il tema molto attuale delle vittime dei naufragi; Matteo Fato, Pescara, mescola la pittura a oggetti luminosi dal vago sapore metafisico; il duo Gregorio Samsa proveniente da Roma lavora sulla manipolazione digitale presentando una video installazione dedicata all’Esposizione Internazionale dell’arte di Parigi del 1937 simulando la propria partecipazione all’evento; Giusi Pirrotta, nata a Reggio Calabria ma residente a Londra, lavora sui giochi di luce provenienti da corpi scultorei. Sono nati quasi tutti negli anni ’80 e dunque rappresentano, crediamo al meglio, la New Wave dell’arte italiana di cui Alessandro era appassionato estimatore. Un’edizione dunque caratterizzata dall’elemento tridimensionale che si adatta perfettamente alle caratteristiche dello spazio, anomalo e molto ricco di elementi decorativi. Uno di questi lavori entrerà a far parte della collezione dell’Associazione Alessandro Marena dopo essere stato scelto e premiato da una giuria qualificata. Trampolino di lancio, auspicabile, per una carriera ricca di successi ma, soprattutto, una consistente occasione di confronto nei giorni di Artissima, quando Torino si veste di arte contemporanea, proponendosi quale vetrina internazionale di sperimentazione. Invitato da Franca a occuparmi di Upcoming Art per il 2015, spero di aver interpretato al meglio l’idea iniziale di Alessandro. A turno diversi giovani curatori, individuati ogni anno, potranno portare il loro contributo a un’iniziativa che si annuncia, nella sua freschezza, come una delle più innovative e concrete a fianco della giovane arte italiana.

 

Luca Beatrice     

 

Sotto la Mole timidi segnali di ripresa e nel 2015 calo del 31% della cassa integrazione

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Richieste  complessivamente 65.633.874 ore, con un calo del 6,5% della cassa ordinaria, del 41,9% della straordinaria e del 36,5% di quella in deroga

 

Come sta andando il Piemonte? Mentre la Regione è alle prese con il buco da 6 miliardi che ha fatto attapirare e dimettere da presidente della Conferenza delle regioni il governatore Sergio Chiamparino, l’edilizia è in lenta ripresa. Anche l’export sta andando bene e il mercato dell’auto sta dando buoni frutti in tutta Europa, in particolare per quanto riguarda Fca. Un dato significativo è quello della cassa integrazione,  diminuita in Piemonte nei primi nove mesi 2015. E’  il Rapporto della Uil a fornire i dati. Il calo è del 31,2% rispetto allo stesso  periodo 2014 (è del -32% la flessione a livello nazionale). Richieste  complessivamente 65.633.874 ore, con un calo del 6,5% della cassa ordinaria, del 41,9% della straordinaria e del 36,5% di quella in deroga. La nostra è la seconda regione in Italia per numero complessivo di ore richieste subito dopo la Lombardia (che è il doppio del Piemonte)

 

(Foto: il Torinese)
   

Le vacanze dei piemontesi fra Ottocento e Novecento

Cinquanta immagini originali provenienti dalle collezioni dell’Associazione per la Fotografia storica e dell’archivio della Federazione italiana Associazioni fotografiche di Torino

vacanze storiaSi inaugura giovedì 22 ottobre a Palazzo Lascaris la mostra “Fuori porta: viaggi e vacanze dei piemontesi fra Ottocento e Novecento”, che propone una selezione di cinquanta immagini originali provenienti dalle collezioni dell’Associazione per la Fotografia storica e dell’archivio della Federazione italiana Associazioni fotografiche di Torino.

 

Con il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus intervengono la presidente dell’Associazione per la Fotografia storica Laura Danna, curatrice della mostra, e lo scrittore Giuseppe Culicchia, autore della presentazione del catologo.Gli scatti, dal forte impatto emotivo, sono realizzati da fotografi del calibro di Guido Rey, Silvio Ottolenghi, Carlo Gherlone, Michele Ghigo e Renato Fioravanti,insieme a quelli di autori meno noti ma di notevole bravura.

 

“Il Consiglio regionale, sempre attento a valorizzare i punti di forza del patrimonio piemontese, intende coinvolgere il visitatore in un viaggio temporale attraverso le memorie fotografiche che rappresentano la popolazione subalpina e il suo rapporto con il tempo libero”, dichiara il presidente dell’Assemblea Laus.

 

Le fotografie coprono un periodo temporale piuttosto ampio, dal 1860 al 1978, e documentano realtà elitarie e popolari descrivendo come un fenomeno inizialmente ristretto e familiare diventi di massa, con il boom delle gite sociali e aziendali, dal secondo decennio del ‘900.

La mostra è visitabile fino all’11 dicembre dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18.

 

www.cr.piemonte.it

Il ritratto della città secondo tre sindaci, i bambini dei nidi e i centri sociali

chiampafassinoOltre ai sogni di grandezza e a quelli da bimbi, gli amministratori di Torino dovrebbero dedicare un po’ più di attenzione ai problemi del degrado dei quartieri e della misera quotidianità urbana

 

Due visioni da punti di osservazione diversi della città. La prima, quella dei bimbi dei nidi e delle scuole dell’infanzia torinesi  che all’Accademia Albertina e nella scuola materna Bay in via Principe Tommaso, nel quartiere San Salvario,  hanno esposto le loro opere nella mostra “Ti disegno mi disegni. Gli occhi delle bambine e dei bambini guardano la città”. La seconda, con sguardi più disincantati, quella dei sindaci che negli ultimi quattro lustri hanno governato Torino: il Valentino Castellani nato politicamente in Alleanza per Torino nel 1997, il sindaco olimpico e attuale governatore Sergio Chiamparino e il Lungo, Piero Fassino.

 

Così come i bambini dell’Albertina, per un giorno,  hanno indossato i panni di ricercatori, artisti, progettisti, liberando idee, desideri e fantasie che hanno ispirato le loro creazioni, anche i tre più attempati primi cittadini hanno avuto modo di illustrare come la città è cambiata – grazie o a causa loro – nell’ultimo ventennio. Il terzetto municipale, nel corso di un convegno sui venti anni del piano regolatore tenutosi alla caserma De Sonnaz ”Tra piano e trasformazione, Torino al futuro” hanno ripercorso i grandi cambiamenti urbanistici. Tra questi i sei milioni di metri quadri di aree produttive dismesse, il recupero del trincerone ferroviario, la pedonalizzazione di 320 mila metri quadrati di vie e piazze.

 

Castellani ha voluto ricordare l’importanza, all’inizio degli Anni Novanta (in collaborazione con la Giunta regionale dell’azzurro Enzo Ghigo) di scegliere la cultura come ragione di rilancio della città ex industriale. Chiamparino ha invece “difeso” i debiti rinfacciatigli dalle opposizioni, dicendo che sono stati funzionali a creare un patrimonio di opere ed eventi ormai riconosciuto da tutti. Fassino ha infine illustrato la trasformazione urbana della città che, secondo una ricerca Swg, è apprezzata dal 64% dei cittadini. Un dato di fatto che il capoluogo piemontese sia cambiato: nell’Intervista di Alberto Vanelli a Vittorio Sgarbi sul “Torinese”, il critico d’arte ha addirittura affermato che Torino è “la città più bella d’Italia”.

 

Bisogna però fare in modo che l’effetto – maquillage della Torino turistica e culturale non vada a discapito dei quartieri periferici. All’esterno del convegno dei sindaci,  la protesta dei centri sociali, che hanno una terza visione della città. L’accusa: il centro di Torino è diventato una vetrina ai danni delle periferie. Non siamo mai stati teneri con anarchici e antagonisti. Però,  se pensiamo a realtà indecenti come il suk di via Monteverdi, forse i manifestanti (per quanto essi possano, nel caso specifico, essere ideologicamente favorevoli al cosiddetto mercato del libero scambio, indipendentemente da ciò, la realtà è comunque lo scempio che vediamo in Barriera di Milano) non hanno tutti i torti. Così come se si pensa alle decine di famiglie sfrattate che occupano edifici pubblici. Oltre ai sogni di grandezza e a quelli da bambini, gli amministratori di Torino dovrebbero dedicare un po’ più di attenzione ai problemi del degrado dei quartieri e della misera quotidianità urbana.
 

Ghinotto

Serate Musicali al Conservatorio "Giuseppe Verdi"

conservatorio torinoLa rassegna concertistica ‘contrappunterà’ l’attività formativa dell’Istituzione di Alta Formazione Artistico-Musicale torinese offrendo alla cittadinanza sedici proposte di ascolto di ‘qualità’

 

Prende avvio con il concerto di inaugurazione fissato per domenica 22 novembre  alle ore 21 la prima parte delle Serate Musicali realizzate dal Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” di Torino. La rassegna concertistica ‘contrappunterà’ l’attività formativa dell’Istituzione di Alta Formazione Artistico-Musicale torinese offrendo alla cittadinanza sedici proposte di ascolto di ‘qualità’ che si svolgeranno in un ampio periodo di tempo: la prima parte da novembre 2015 a febbraio 2016 e la seconda da marzo a maggio. L’apertura della stagione avverrà il 22 novembre – vigilia della memoria liturgica di Santa Cecilia (23 novembre) martire e patrona dei musicisti – con un concerto affidato all’Orchestra del Conservatorio diretta da Giuseppe Ratti. Gli altri eventi ricompresi nel palinsesto si susseguiranno con cadenza settimanale affrontando un’ampia varietà di repertori vocali e strumentali in un intreccio di stili, prassi e culture musicali. Il giorno 24 gennaio  prosegue la realizzazione di Mozart Nacht und Tag 8 ovvero un evento concertistico, particolarmente apprezzato dal pubblico, centrato sul grande genio salisburghese al quale partecipano da sempre numerosi studenti. Di particolare significato è il concerto Musiche da Terezin: 1941-45 realizzato il giorno 28 gennaio 2016 per onorare il ‘Giorno della memoria 2016’ nel quale verranno proposti repertori scritti da musicisti internati nel campo di concentramento posto a nord di Praga. Un evento culturale e artistico importante, pensato e realizzato per ‘fare memoria’ di un tragico passato condividendo emozioni e riflessioni con le nuove generazioni. Si segnala altresì il concerto del 13 febbraio celebrativo dell’ottantesimo anno di istituzione del Conservatorio dal significativo titolo: 80 anni… Suonati! In tale occasione il passato e il presente della nostra Istituzione si incontreranno per ‘onorare’ in musica quello che oggi – anche grazie alla partecipazione a vari progetti – è un punto di riferimento autorevole nel panorama formativo musicale europeo. Protagonisti delle Serate saranno gli studenti delle varie scuole e, in alcuni eventi della prima parte della rassegna, i migliori diplomati dell’anno accademico 2014-15. Impreziosiscono il palinsesto i patrocini, le significative collaborazioni e/o i partenariati artistico-organizzativi – Associazione Peace Waves, Brigata Taurinense, Chasseurs des Alpins, Città di Torino, Comunità Ebraica di Torino, De Sono, Esercito Italiano, Fondazione San Paolo, Gendarmeria francese, Istituto Piemontese per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea “Giorgio Agosti”, ecc. – che rappresentano l’esito di una capacità dialogica dell’Istituzione e la volontà costante di tracciare sempre nuovi orizzonti di crescita condivisa. Si alterneranno nel coordinamento della rassegna concertistica: Claudio Voghera, vicedirettore e Carlo Bertola, docente di musica da camera.

LOTTA ALLA POVERTÀ: IN CAMPO LA CARITAS, NOSIGLIA E LE DIOCESI

nosiglia lanzo 2“Non si deve dare per carità ciò che è dovuto per giustizia: i poveri hanno bisogno di dignità, non solo di sussistenza”

 

Soltanto a pochi giorni dalla chiusura di Expo 2015 le diciassette Caritas Diocesane presenti in Piemonte e Valle d’Aosta oggi sono scese  in piazza.  “L’obiettivo è la sensibilizzazione della cittadinanza , non solo i fedeli cattolici –  si legge nel comunicato della diocesi di Torino – al tema sempre più urgente della povertà estrema e grave nel nostro paese ed anche nel contesto territoriale piemontese”.   ”I poveri non chiedono solo pane, chiedono dignità’: così si legge su un cartello srotolato a Torino alla presenza dell’arcivescovo, Cesare Nosiglia che commenta: “Non si deve dare per carità ciò che è dovuto per giustizia: i poveri hanno bisogno di dignità, non solo di sussistenza”.

 

4.102.000 sono le persone che, in Italia, vivono sotto la soglia di povertà assoluta e per le quali da tempo manca una misura stabile e strutturale di sostegno che permetta loro di mangiare tutti i giorni. In assenza di tale misura si sta ingrossando l’onda di poveri – soprattutto italiani – che affollano i centri di ascolto e servizio delle Chiese della nostra regione, obbligandole di fatto ad una azione di supplenza di vasto raggio. Le Caritas Diocesane, mentre confermano il loro impegno consolidato nel sostegno ai più poveri – italiani o stranieri che siano –, mentre intensificano lo sforzo di collaborazione attiva con le Istituzioni pubbliche e private presenti nei vari territori della regione, desiderano richiamare tutti i cittadini alla responsabilità collettiva su un tema così importante per la dignità di molte persone e della stessa società.

 

Lo hanno fatto insieme, in ciascuna delle città piemontesi sede episcopale, distribuendo materiale informativo sia sulla situazione sia su una possibile strada di contrasto alla povertà estrema. Si tratta di una ipotesi concreta costruita con l’ausilio della Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e in accordo con una ventina di associazioni ed enti del privato sociale con le quali è nata la Alleanza contro le povertà, il cui cammino è stato presentato il 30 ottobre scorso nella conferenza stampa convocata presso la Sala Conferenze della Regione Piemonte in Torino (info: www.redditoinclusione.it ).

 

«In questo ambito siamo coscienti che occorrano anche molte risorse di natura economica. Il tempo di crisi che stiamo attraversando sembra particolarmente privo di opportunità. I governi che si sono succeduti negli ultimi anni– riferisce il direttore della Caritas Italiana, Mons. Francesco Soddu – hanno provato a costruire qualche piccola occasione, con risultati non del tutto soddisfacenti. In questo ambito non è vero che “qualcosa è meglio che nulla”: si deve puntare al massimo possibile».

 

(Foto: il Torinese)

 

 

L'emofilia si vince alla Maratona di New York

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Due torinesi emofili hanno partecipato alla gara

 

Hanno corso per 42 chilometri seppur malati di emofilia, considerata sinonimo di immobilità. Due torinesi emofili hanno partecipato alla maratona di New York e con la loro  l’impresa i due ospiti del Centro emofilia del Regina Margherita di Torino, Alberto e Salvo di 30 e 46 anni, hanno vinto un tabù:  allenati e curati in modo adeguato hanno compiuto il miracolo.

Una domenica a Superga aspettando l'Unesco

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Un appuntamento con vari focus culturali, ambientali e artistici collegati alla candidatura a Uomo e Biosfera MAB UNESCO dell’area torinese coinvolta nella candidatura Collina Po che coinvolge 80 Comuni

 

L’ente di gestione regionale del Parco del Po e Collina torinese, che si impegna a far dialogare le istanze naturalistico-ambientali- organizza domenica 8 novembre 2015 ore 14,30 – 20,00 VEDERE L’INVISIBILE. PAESAGGI UMANI E SOCIALI DI COLLINAPOun appuntamento, con vari focus culturali, ambientali e artistici collegati alla candidatura a Uomo e Biosfera MAB UNESCO dell’area torinese coinvolta nella candidatura Collina Po che coinvolge 80 Comuni. Dalle ore 14,30 presso il Centro Visite del Parco alla Stazione di Superga (TO) della Dentera GTT in Strada Comunale alla Funicolare 55, Superga (TO) una informale chiacchiera caffè – a cui seguono mostra, concerto, danza e videoproiezione – che fa il punto sull’avvenuta candidatura del comprensorio di CollinaPo da parte del Parco Po e Collina, Unesco, SITI e Gruppo Iren attraverso esperienze di buone pratiche di rete come il Superga Park Tour.

 

Il pomeriggio è aperto dal Commissario del Parco Po e Collina Torinese Fabrizio Oddone, con l’Assessore Enzo Lavolta (Assessore all’ Ambiente Città di Torino), Giuseppe Bergesio (AD Gruppo Iren) e Andrea Valmaro Ciuti (Direttore relazioni istituzinali i Guppo Iren), Giulio Mondini (Direttore SITI) Donatella Mosso (Direttore Fondazione Smart City) Maria Quarta, (Pianificazione Strategica e Green Economy Assessorato Ambiente Regione Piemonte), Maria Paola Azzario (Presidente Centro Unesco TO), Francesco Puma Segretario Generale Autorità di Bacino del fiume Po, rappresentanti del MAB Unesco del Ticino, Dino Genovese (GuardaParco) Monica Mantelli (Progettista culturale e curatrice Superga Park Tour). Conduce Ippolito Ostellino Direttore Parco Po e Collina.

 

Segue la proiezione KaroVision “Il Bello Che C’è” a cura di Roberto Grano sulle bellezze che tipicizzano i paesaggi della collina di Superga secondo “lo spirito dei luoghi” . Il pomeriggio si completa con le performance di danza su Uomo e Biosfera di Anna Boglione & Alessandro Guerri nelle atmosfere coreutiche di Etnotango.

 

Massimo Iaretti

Suk di via Monteverdi, la protesta civile dei residenti

suk protestasuk bolognaSTORIE DI CITTA’ /

di Patrizio Tosetto

 

 E allora perché non volete il mercato dell’usato? “Il mercato del rubato vorrai dire. Non vogliamo delinquenza sotto casa! E’ un reato non volerla?”

 

Sono stato alla protesta dei residenti contro il suk di via Monteverdi. Civili, una loro delegazione è stata ricevuta dalla Città. Richiesta fatta al Sindaco. Se fortunati, era nel suo ufficio. Ma dovevano essere molto fortunati. Avrei voluto essere una mosca per “partecipare” all’incontro, per sapere. Troppo curioso. In compenso mi sono trattenuto con delle mamme semplicemente preoccupate. Civilmente preoccupate. Io domandavo e rispondevano con logico buon senso.

 

In particolare ho chiesto se l’ex palazzina dei vigili Urbani a metà di via Bologna era occupata. No, ci vivono dei rifugiati politici. Danno fastidio? Assolutamente no, sono tutti laureati e sanno inglese e francese. Abbiamo fraternizzato. Prima, sì,  era un caos. Italianissimi dei centri sociali l’avevano occupato abusivamente. Rumori, schiamazzi, musica ad altro volume e bottiglie di birra lasciate vuote. E allora perché non volete il mercato dell’usato? “Il mercato del rubato vorrai dire. Non vogliamo delinquenza sotto casa! E’ un reato non volerla?”

 

Lasciandole comincio a “rimuginare”. Tutto quel razzismo non l’ho visto. Ho visto solo persone che cercavano di far prevalere una logica di buon senso. Portare questo mercato da quelle parti è stato legittimare caos ed abusivismo. Spostarlo controllando una questione di buon senso.

 

(Foto: il Torinese)