redazione il torinese

Precipita ultraleggero, morto il pilota

Il  velivolo ha probabilmente toccato i fili dell’alta tensione

 

ultraleggero aereoIl velivolo ultraleggero a motore che ieri non era rientrato al campo volo di Carolina di Caluso è stato rinvenuto questa mattina nelle campagne del paese. E’ precipitato al suolo nelle vicinanze della discarica comunale. Alla sua guida c’era un uomo di 71 anni, che e’ morto sul colpo. I carabinieri della Compagnia di Chivasso e i vigili del fuoco stanno indagando sull’accaduto. Il  velivolo ha probabilmente toccato i fili dell’alta tensione. 

Cioccolato e panettoni, dieci dolci giornate nel cuore di Torino

In piazza san Carlo e al Principi di Piemonte

 

cioccolato2In questi giorni Torino diventa capitale dei dolci con le rassegne CioccolaTò e Una Mole di panettoni.  Un allestimento innovativo e armonico con le architetture del centro ospita dal 20 al 29 novembre in piazza San Carlo e anche nel tratto pedonale di via Roma CioccolaTò, vetrina delle eccellenze del cioccolato. Presenti 4.000 prodotti di 80 aziende,  show di artigiani, e coraggiosi abbinamenti tra cioccolato e peperoni, formaggi e frutta. Ai Principi di Piemonte, invece, le sale dell’Hotel accolgono 38 pasticceri da tutta Italia sabato 21 e domenica 22 novembre dalle 11 alle 20, con ingresso libero. Nei due giorni della manifestazione il programma di “Una Mole di …Incontri”, organizzato e condotto dalcioccolato1 giornalista e critico gastronomico Alessandro Felis, permetterà al pubblico di conoscere i maestri artigiani, le loro ricette e le tradizioni dei rispettivi territori di origine. Non solo degustazioni, ma soprattutto occasioni per capire che cosa ruota intorno a un comparto che, in tutta Italia, conta circa 44.000 pasticcerie, concentrate principalmente in Lombardia, Sicilia ed Emilia Romagna.

 

(Foto: il Torinese)

"Che noia i moralisti a mezzo stampa". La lezione di Mario Cervi

cervi montanelliIl “Torinese” ricorda  Mario Cervi  riproponendo la risposta che il grande giornalista, scomparso all’età di 94 anni, diede tempo fa  attraverso le colonne del “Giornale”, a una lettera inviatagli del nostro direttore, nella rubrica “La Stanza”, ereditata da Indro Montanelli. Le righe di Cervi sono un’autentica lezione di giornalismo e  di buonsenso

 

 

“Che noia i moralisti a mezzo stampa”

(LA STANZA di Mario Cervi – “il Giornale”, 21 luglio 2013)

 

Caro Cervi, in libreria imperversa il Moralista Collettivo. Sugli scaffali non si contano gli autori sicuri di offrire al lettore la (loro) verità assoluta e l’interpretazione autentica di tutti i mali del Bel Paese. Si considerano virtuosi, giusti e perbenisti, individuano a colpo sicuro i colpevoli di tante nefandezze, ai quali indicano, generosi di buonismo, perfino le ricette per pentirsi e sperare di redimersi. Quelli che la Costituzione l’hanno inventata loro, che il Cav. di Arcore è il male assoluto e che i torbidi tentativi di colpo di stato non finiscono mai. Quelli che il Santo Padre, finalmente, è diventato socialista. Aiuto, non sfogliate quelle pagine. Meglio un buon romanzo. Che ne pensa, dottor Cervi?

 

Cristiano Bussola
Torino

 

 

“Penso, caro Bussola, che lei ha mille ragioni quando deplora la vacuità, il settarismo, il sensazionalismo truculento di molta produzione giornalistica e libraria. Sì, i mezzi d’informazione si trasformano spesso e volentieri in pulpiti dai quali predicatori boriosi e talvolta fanatici riversano sul pubblico le loro invettive. L’uso che viene fatto della sacrosanta libertà di pensiero e di parola non è sempre il migliore, direi addirittura che lo è raramente. Ma il silenzio sarebbe peggio. Appartengo anch’io, da molti anni, alla vil razza dannata degli opinionisti e commentatori. Non ho di che vantarmene molto. M’è frequentemente sembrato che le prediche parlate o scritte passino senza lasciare traccia, non per nulla il grande Luigi Einaudi aveva titolato «prediche inutili» una sua raccolta d’articoli. Purtroppo accade che le prediche d’oggi siano non solo inutili ma miserevoli, ingiuriose, diffamatorie. Il «moralista collettivo» è astioso e noioso. Ma insieme alla merce avariata il passato e il presente hanno portato negli scaffali delle libreria merce geniale. Si trattasse di Machiavelli o di Voltaire o di Emile Zola per il famoso «j’accuse!». Noi pennivendoli – così definiti anche da tipi postribolari- tentiamo di non sfigurare troppo. Tentar non nuoce, altra cosa è riuscirci”. 

 

Mario Cervi

 

 

(Nella foto: da sinistra Sergio Romano, Mario Cervi e in basso Indro Montanelli)

L'Istituto Luce per la Social tv regionale

Sono stati individuati poco meno di cento filmati, della durata di circa un minuto e mezzo, che, catalogati per materia, potranno essere visti su crpiemonte.tv nella sezione “memoria”

 

pallapugno social tvLa social tv del Consiglio regionale si arricchisce di nuovi filmati storici dedicati al territorio piemontese, alla sua popolazione, alla sua cultura, alla sua identità. Grazie ad un accordo con l’Istituto Luce, che gestisce un archivio con 200.000 schede catalografiche, 4.000 ore di filmati e 400.000 fotografie, sono stati individuati poco meno di cento filmati, della durata di circa un minuto e mezzo, che, catalogati per materia, potranno essere visti su crpiemonte.tv nella sezione “memoria”. I primi otto, resi disponibili per l’iniziativa “Luce 90 – Memorie del Territorio”, riguardano sport tipici piemontesi e manifestazioni sportive che si sono svolte sul nostro territorio e sono stati realizzati tra il 1932 e il 1958. Tra questi, il gioco del pallone elastico a Bra, le prime donne calciatrici, le glorie della Pro Vercelli, gare di sci a Cuneo e in Val Formazza.

 

I video:

 

Ad Alba si gioca al pallone elastico (1951) 

12° Giro sciistico di Cuneo (1958)

Donne calciatrici: Torino contro Alessandria (1948)

Le stazioni invernali italiane: il Mottarone (1934)

Campioni d’Europa a Viverone (1955)

Le glorie della Pro Vercelli (1951)

Raduno motociclistico per la “Madonnina dei centauri” (1952)

Formazza-Domodossola – Gara sciatoria (1932)

 

www.cr.piemonte.it

Marrone con il Front National a Porta Palazzo: "No alle moschee integraliste"

marrone fn2marrone fn <<LE MINACCE ANARCHICHE NON CI HANNO FERMATO, CON NOI AL GOVERNO DELLE CITTÀ NESSUNO SPAZIO PER LE MOSCHEE INTEGRALISTE!>>
 
Gli esponenti della destra italiana e francese sono stati insultati dagli anarchici, sotto un attento cordone di polizia. Un gazebo è stato allestito nel mercato più grande d’Europa, affollato  da Italiani e arabi copti, in occasione dell’iniziativa  comune Fratelli d’Italia – Front National, nel cuore multietnico di Torino contro il terrorismo islamico.
<<In questo quartiere sono ancora attive moschee salafite e legate ai Fratelli Musulmani, dopo gli atti di guerra a Parigi è intollerabile: in città governate da noi non ci sarà spazio per covi di integralisti che odiano l’Italia è l’Occidente. Lo ribadiamo qui insieme al Front National che con Marine Le Pen sta conquistando la fiducia dei Francesi con le nostre stesse parole d’ordine per la sicurezza nazionale e la difesa della nostra identità culturale>> afferma Maurizio Marrone, Capogruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in Comune a Torino e in Regione Piemonte, che ha promosso l’iniziativa

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Marc Andre Domergue, Consigliere comunale e metropolitano per il Front National a Nizza aggiunge <<Ho presenziato oggi a Torino, accanto a Maurizio Marrone e Vincenzo Macrì di “Fratelli d’ Italia”, dopo le azioni barbare che hanno colpito Parigi: città di ideali, diritti umani e di una solidarietà fondata su valori occidentali.  L’unione europea trasforma le nostre nazioni in province servili per il controllo delle loro economie e della loro sicurezza. Dobbiamo prendere coscienza del fatto che la guerra ideologica e teologica, che colpisce la Francia e il Belgio, coinvolgerà a breve anche i nostri vicini. I nostri stati devono riprendere il controllo della loro sicurezza attraverso la soppressione degli accordi di Schengen  e delle loro economie attraverso una graduale uscita dall’ euro.>>

PHOTOCONTAINER ART FAIR&FESTIVAL

fotissima 2Quest’anno Photissima cresce: cambiando Nome e Location

 

Si svolgerà dal 20 novembre al 20 dicembre 2015 nel suggestivo spazio MRF ex cuore pulsante dell’economia automobilistica torinese, dal 2005 protagonista di un progetto di riqualificazione che porterà a un’evoluzione del quartiere Mirafiori nell’ottica di imporsi come nuovo polo culturale in una città che sempre più si sta affermando nel panorama internazionale dell’arte contemporanea.

 

TNE (Torino Nuova Economia), società pubblica composta da Comune di Torino, Città Metropolitana di Torino, Regione Piemonte e FCA (FIAT Chrysler Automobiles), ha trovato in PHOTOCONTAINER un partner ideale per dare nuovo slancio alla sua missione di riqualificazione e riuso delle aree dismesse della FIAT SpA.

 

Questa nuova edizione si mostra in una veste totalmente rinnovata: ogni espositore avrà a disposizione un container in cui allestire le proprie opere per mantenere lo spirito originario del luogo. L’evento, strutturato come fiera e festival di fotografia, coinvolgerà gallerie e fotografi italiani e internazionali che sveleranno i nuovi orizzonti di quella che oggi deve essere considerata arte a tutti gli effetti.

 

Questa “sesta/prima” edizione sarà dedicata alla Street Photography. Le immagini di questo genere fotografico sono lo specchio della società, delle persone che la compongono, catturate durante la vita di tutti i giorni da qualche occhio attento alle sfumature dell’umana commedia che va in atto negli spazi pubblici.

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Il tema di questa edizione, proposto da PHOTOCONTAINER ha lo scopo di stimolare il dialogo artistico, attraversando i molteplici aspetti dell’arte fotografica. Facendo perno su questa tematica, Photocontainer diviene punto di incontro per il mondo della fotografia, nazionale ed internazionale, articolandosi in due sezioni: la Fiera, dal 20 al 22 novembre con 23 espositori italiani e stranieri che partecipano con esclusivi progetti artistici, ed il Festival, luogo d’incontro e riflessione sulla fotografia. Nell’ambito dell’edizione di quest’anno si svolgerà anche un festival di musica, “Carillon Container à musique”. L’iniziativa nasce con un repertorio jazz interpretato da due diverse formazioni che si articolano attorno al nucleo artistico Doodup ( Alessandra Chiappero voce e organizzazione e Danilo Pala al sax contralto). Tre le date: dopo il concerto d’inaugurazione del 19 novembre alle 18 con la formazione “Doodup on soundpaths”, il primo container music festival proseguirà nelle serate del 5 e del 19 dicembre alle ore 18, con il “Doodup quintet”.

                                                                                  Mauro Reverberi

 

 

Con il patrocinio di

Regione Piemonte

Città di Torino

In collaborazione con

TNE Torino Nuova Economia spa

Fondazione Res Artis Onlus

NutriAid Onlus

 

Partner istituzionali

TNE Torino Nuova Economia spa

Sponsor Tecnici

Algeco

Mediapartner

Artgates

Kytori srl

 

Scheda tecnica

Titolo                                      Photocontainer Art Fair & Festival

SedeTorino, Spazio MRF (capannone ex DAI)

corso Settembrini 164

10135 Torino

 

Date                                                20 novembre 20 dicembre 2015

Inauguragiovedì 19 novembre 2015 ore 18.00 con invito

Progetto e organizzazioneFondazione Artèvision

Ingresso dal 20 novembre:Intero € 10,00

 

Ridotto € 7,00

Ridottissimo € 5,00

acquisto on line dal sito www.photocontainer.it

 

Orari20 – 21 novembre 2015 , h. 11.00 – 21.00

22 novembre, h. 10.00 – 21.

Dal 24 novembre  al 20 dicembre 2015,  h 10.00 – 18.00 

"NOI ABBIAMO PAURA"

alpini sicurezzametro 1Prosegue sulle colonne del “Torinese” il dibattito sulla tragedia di Parigi. Inviate i vostri commenti e opinioni a: edizionibest@libero.it

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

 

Venerdi’ 13 novembre ore 22,19,sono a casa,sto guardando un film quando in sovraimpressione passa una scritta che dice :”sul canale di rainews tutti gli aggiornamenti sulla situazione a Parigi”,non capisco e cambio immediatamente canale e davanti ai miei occhi appare l’apocalisse. Fino alle 3 del mattino resto impietrito davanti al televisore ,incredulo come 14 anni fa a New York ,scioccato come 14 anni fa a New York ,piango come 14 anni fa ma a differenza di 14 anni fa oggi ho 2 figli di 12 e 8 anni e il senso di amore e preoccupazione nei loro confronti e’ cosi’ forte …

 

Il mio compito e’ aiutarli a crescere, amarli, consigliarli, condividere con loro la vita, dedicarmi a loro ma soprattutto proteggerli. E allora piango e sto male, non capisco come farlo, mi sento inerme come tanti di voi, perche’ cosi’ non ci si puo’ difendere, cosi’ si mette di mezzo la fatalita’ del trovarsi nel posto sbagliato al posto sbagliato.Resto immerso nei miei pensieri con la tristezza nel cuore durante tutto il weekend, mi assilla il pensiero di non poter far nulla se non assistere attonito a quanto accade. Penso e ripenso ai miei figli e piango ,ma che mondo gli lasciamo? Che futuro avranno?

 

Arriviamo a domenica sera.Io purtroppo sono separato e nel weekend i bambini erano con la mia ex moglie, verso le 20 e 30 ci sentiamo come sempre per augurarci la buona notte, domani ci sara’ la scuola e si va a dormire presto. Il piu’ grande lo sento triste, anche perche’ i miei bambini hanno la doppia cittadinanza italiana e francese in quanto la mia ex moglie e’ francese. Lui sente triste me, ad un certo punto (12 anni), mi dice: “papa’ ma tu vai a lavorare sempre in metro vero?” Si rispondo io,”speriamo non succeda niente,fai attenzione” mi dice lui ,LO RIPETO 12 ANNI!!! Lo rassicuro e gli dico che deve stare tranquillo, che non succedera’ nulla , gli dico: cerca di dormire, ci sentiamo domani e metto giu’. Ovviamente ascolto i telegiornali e mi colpiscono tre frasi del nostro Presidente del Consiglio:

 

Innalzeremo il livello di guardia nei posti ritenuti a rischio con lo spiegamento di oltre 700 militari

Li sconfiggeremo

Non abbiamo paura

 

Faccio una premessa :IO NON HO SCHIERAMENTI POLITICI, ma sono una mente pensante e ragiono.

 

1) INNALZEREMO IL LIVELLO DI GUARDIA

Tra lunedi’ mattina e oggi ho preso 8 volte la metropolitana e 2 treni per Milano e io non ho visto 1 e dico 1 poliziotto: anzi in metropolitana e’ sparita pure la presenza degli addetti alla sorveglianza ,mi chiedo ma la metro non e’ forse un obiettivo sensibile in una citta’ come Torino di 1.000.000 di abitanti ? Migliaia di persone tutte insieme sotto terra negli stessi orari inermi e indifesi, resto basito, esigo delle risposte ed esigo sicurezza per la mia persona e tutti imiei “amici” pendolari che leggendo queste poche righe non potranno che condividere le mie parole perche’ tutte le mattine io incrocio i loro sguardi e la preoccupazione e’ nei nostri occhi,ci si guarda e sono sicuro che i pensieri sono gli stessi, questa mattina nel mio scompartimento c’erano una coppia musulmana,lei col velo ,lui con uno zainetto a tracolla,credetemi ero terrorizzato e come me tanti miei “amici” della metropolitana. Non mi vergogno a dirlo, ho pensato alle parole di mio figlio e ai detti dei nostri genitori:prevenire e’ meglio che curare, sono sceso a meta’ del mio tragitto e ho aspettato un altro treno ,ma io cosi’ non voglio vivere!!! Attenzione per chiarezza di pensiero tengo a sottolineare che non voglio fare di tutta l’erba un fascio e non sono assolutamente razzista: il mio ex suocero e’ nato in Algeria ed e’ venuto in Francia per costruirsi una vita diversa, ha messo al mondo 5 splendide persone orgogliose di essere prima di tutto”FRANCESI”,i miei figli hanno anche sangue algerino ma questo non ha nulla a che fare con i terroristi che combattono nel nome di un Dio che se potesse probabilmente li radierebbe dal genere umano.”

 

2)LI SCONFIGGEREMO

Ma sconfiggeremo chi? Se un “martire di Allah” e chiedo scusa al profeta per aver bestemmiato, decidesse di farsi esplodere su una metropolitana dove non esistono controlli né ovviamente metal detector,chi potrebbe fermarlo?rispondo io :NESSUNO perche’ non c’e’ nessuno che possa farlo ne io che nella mia borsa posso avere l’Ipad,ne la mia vicina vecchietta che nella borsa della spesa ha i sedani,nei tutti i miei amici della metropolitana armati di trucchi,penne o agende;quindi prima di fare dichiarazioni populiste,inutili e vane per prendere un’applauso DOVETE AGIRE CON SENNO!!!!!!Perche’ c’e’ arrivato mio figlio che ha 12 anni! ABBIAMO PAURA E DOBBIAMO FARCI SENTIRE!!!!

 

3)NON ABBIAMO PAURA

Forse Lei, caro Presidente perche’ gira con la scorta. Noi SI, E ANCHE TANTA. E  concludo: non esiste solamente Roma esistono anche Torino, Verona, Napoli ,Palermo etc etc etc. Facciamoci sentire amici miei , io cosi’ non ci sto!!!

 

 (foto: il Torinese)

Marco Rousset

 

Per chi si fissa con qualcosa e non ne esce (vivo)

cuore

L’essere umano ha bisogno di sentirsi male, di sentirsi mutilato, respinto?

 

ll mio amico G. si è fissato con una ragazza che non vale metà del suo cervello, che non ha niente di particolare o degno di nota: che è carina, biondina, magrolina, ina ina ina, e ne parla sempre. E gira e rigira come un pesce in una boccia, appigliato a un filo inconsistente.

     

C. invece si infila in storie improbabili, per sentirsi sempre e comunque inadeguata. Si sforza, quanto si sforza, accumulando pesi che potrebbe lasciare a terra, e invece di ridere piange fino a consumarsi gli occhi.

 

V. si tortura pensando a un ex con cui  è finita nel peggiore dei modi:  rivanga cumuli di macerie studiando nel dettaglio i tradimenti, i perchè i come e i quando, diventa detective, diventa psicologa, diventa un’ombra furtiva di se stessa per ” andare a fondo ”. E’ senza legami sulla carta, una vita liscia come un’autostrada diritta, ma sceglie di procedere contromano.

 

Perchè? C’è sempre bisogno di andare a fondo? C’è sempre bisogno di scandagliare l’animo umano, di fare domande, di provare a conquistare anche senza speranza. L’essere umano ha bisogno di sentirsi male, di sentirsi mutilato, respinto? Ci si libera di un’ossessione per ficcarsi dentro un’ossessione nuova, per quel desiderio tutto umano di provare a  toccare l’inaccessibile? 

 

Forse le persone più irrisolte che conosco sono quelle che hanno un’ossessione di cui non vogliono liberarsi, un peso sul cuore che le identifica, un sacchetto di macerie che trattengono, hanno bisogno di soffrire per sentirsi vive.Ma se amassero davvero qualcosa, uno spillo, un libro, un dipinto, un albero di fico, guarderebbero a lungo quello anzichè se stessi, per poi scoppiare in una grande risata.

 

Perchè se riuscissero ad ampliare lo sguardo all’orizzonte vedrebbero i propri piccoli drammi come piccoli drammi e l’universo tutto come quello che è, una meraviglia.

 

Federica Billone

Intesa tra Regione e Ordini Agronomi e Forestali

In vista anche un accordo di eguale portata con l’Ordine dei geologi

 

albero primaveraProfessionalità al servizio nelle situazioni di emergenza e per prevenire i rischi derivanti da dissesto idrogeologico e incendi boschivi: è quanto prevede il Protocollo d’intesa con la federazione interregionale dei dottori agronomi e forestali di Piemonte e Valle d’Aosta per l’attività di cooperazione nel campo della Protezione civile, approvato dalla Giunta regionale piemontese. “L’accordo con gli agronomi e forestali – ha detto l’assessore all’Ambiente e alla Protezione civile, Alberto Valmaggia – amplia il ventaglio delle professionalità messe a disposizione della Protezione civile nelle emergenze ma anche nel delicato lavoro di formazione e prevenzione dei rischi. In questo modo il sistema di intervento si arricchisce di figure competenti e capaci di coordinare le azioni in maniera complessiva. L’apporto dei professionisti agronomi e forestali sarà determinante nelle decisioni sulla manutenzione dei corsi d’acqua e per i tagli selettivi della vegetazione che ostruisce il corso dei fiumi”. In vista anche un accordo di eguale portata con l’Ordine dei geologi. La collaborazione investe anche il campo della formazione. Un apporto decisivo per affiancare e dirigere il lavoro dei volontari e degli operatori della Protezione civile in tutto il territorio regionale.

 

www.regione.piemonte.it

Il falso miliardario e la pornostar

COSA SUCCESSE IN CITTA’ / di Simona Pili Stella

 

pili simonatorino 70Sabrina B. era conosciuta da tutti con il nome di Emanuelle Cristaldi. La ragazza, scoperta dal famoso porno-regista Tinto Brass, si era trasferita a Torino all’inizio dell’anno per lavorare presso il Teatro Ambra. Durante uno dei suoi primi “spettacoli”, aveva conosciuto un certo Gaetano Gentile, un uomo di 52 anni, impiegato USL. L’uomo si invaghì di lei e cominciò a tempestarla di regali e di inviti a cena, tanto da arrivare a donarle 200 rose rosse del valore di quasi 2 milioni di lire

 

La sera del 13 ottobre 1944 dodici soldati germanici, appena giunti a Torino, furono “vittime di un terribile attentato compiuto da alcuni terroristi al soldo del nemico”. I soldati si erano fermati per rifocillarsi e riposarsi all’interno del ristorante “Tre Re”, situato in Piazza Statuto all’angolo con via Cibrario. I dodici ragazzi (poco più che ventenni) vennero tutti feriti gravemente a causa dell’esplosione di una bomba ad orologeria piazzata all’esterno del ristorante. Lo scoppio fu violentissimo ed il locale venne quasi del tutto distrutto. Tutti i soldati vennero trasportati d’urgenza all’ospedale Mauriziano, dove ad uno di loro vennero immediatamente amputate entrambe le gambe. La reazione da parte del Comando Germanico fu durissima. Vennero immediatamente identificati gli attentatori che, subito dopo essere stati catturati, vennero fucilati davanti al luogo dell’attentato.

 

[ La Stampa ]

 

Erano circa le ore 17.00 dell’ 8 ottobre 1960, quando la signora Anna Castelli, abitante in corso Vercelli 230, si recò a prelevare da scuola il figlioletto Giuseppe di 7 anni. Prima di rincasare mamma e figlio si fermarono (come erano soliti fare ogni giorno) nella latteria all’angolo di via Delle Campagne per comprare un litro di latte della Centrale. Appena giunse nell’alloggio, la signora tolse la capsula e versò il latte in un bicchiere per farlo bere al bambino. Dopo un paio di sorsate però il piccolo Giuseppe allontanò il bicchiere dalle labbra facendo una smorfia di disgusto: disse di aver sentito in bocca qualcosa di molliccio ed amaro e si affrettò immediatamente a sputarlo nel lavandino. La mamma spaventata si avvicinò al lavandino per capire cosa fosse successo e con grande stupore e ribrezzo, scoprì che quello che aveva tenuto in bocca suo figlio altro non era che un verme giallastro lungo circa mezzo centimetro. La signora Castelli chiamò immediatamente l’Ufficio d’Igiene dichiarando quanto era accaduto; il Dott. Saporiti avviò subito una severa inchiesta.

 

[ La Stampa ]

 

Erano le 14e30 del 20 ottobre 1960 quando un’inquilina dello stabile n° 8 di via Chiusella, chiamò il Commissariato di Barriera di Milano affermando che sul balcone del terzo piano del suo stabile si trovava un ragazzo legato per i piedi e per i polsi alla ringhiera. Il maresciallo Mastrosimone ed il brigadiere Latella si precipitarono immediatamente alla porta dell’appartamento indicato dalla vicina e rimasero stupiti quando si presentò alla porta una donna magra, patita e mal vestita. La donna venne identificata come Grazia Cutrara, quarantenne e madre di quattro figli: Filippo di 14 anni (il ragazzo legato sul balcone), Silvana di 11 anni, Matilde di 3 anni e Concettina di soli 2 anni. La donna confessò tra le lacrime di essere stata lei a punire il figlio più grande poiché esaurita dal comportamento del ragazzo. Dichiarò agli agenti che da tempo versava in pessime condizioni finanziarie, tanto da non poter garantire a lei e ai sui bambini un pasto caldo tutte le sere. Suo marito l’aveva lasciata e non aveva più dato sue notizie e Filippo, invece di aiutarla, pretendeva tutti i giorni soldi per uscire con gli amici. La donna, in evidente stato confusionale e di disperazione, venne arrestata per lesioni e maltrattamenti mentre i quattro figli vennero affidati provvisoriamente all’Istituto provinciale dell’infanzia,situato a Torino in corso Lancia.

 

[ La Stampa ]

 

Era il 9 ottobre del 1971 quando il braccio di una gru, alto 16 metri e pesante 15 quintali, crollò improvvisamente abbattendosi sul tetto di una casa e sulle vetture situate in via Massena. La paurosa vicenda accadde alle ore 17e30 quando la gru, che apparteneva ad un impresa con sede in via Cernaia e che era servita a costruire una casa al numero 69 della strada, crollò improvvisamente creando il panico tra i passanti e gli abitanti della zona. Il braccio si schiantò sulla casa adiacente fino a piegarsi su alcune macchine parcheggiate sotto lo stabile. Il rumore fu fortissimo, tanto che alcuni abitanti della zona credettero si trattasse di un terremoto. Una pioggia di tegole e di mattoni precipitò sulla strada danneggiando gravemente alcune macchine, tra cui la 500 dell’anestesista Armando Chiri che fortunatamente era uscito qualche minuto prima dalla sua vettura. Giunsero immediatamente i soccorsi e i vigili del fuoco che constatarono, con molto sollievo, che nessuno era rimasto ferito dal crollo. Il giorno dopo iniziarono i lavori per rimuovere la gru.

 

[ La Stampa ]

 

Il 6 ottobre del 1994 vennero arrestati dagli agenti del capitano De Vita, Domenico e Luca Della Torre. I due uomini erano colpevoli di aver minacciato di morte la pornostar Sabrina B. conosciuta da tutti con il nome di Emanuelle Cristaldi. La ragazza, scoperta dal famoso porno-regista Tinto Brass, si era trasferita a Torino all’inizio dell’anno per lavorare presso il Teatro Ambra. Durante uno dei suoi primi “spettacoli”, aveva conosciuto un certo Gaetano Gentile, un uomo di 52 anni, impiegato USI. L’uomo si invaghì di lei e cominciò a tempestarla di regali e di inviti a cena, tanto da arrivare a donarle 200 rose rosse del valore di quasi 2 milioni di lire. Gaetano raccontò alla ragazza di essere miliardario e nel corso dei mesi, continuò a farle miriadi di regali e a pagarle cene nei locali più chic di Torino. Tutto questo continuò fino a quando Emanuelle non ricevette una telefonata minatoria da parte di Domenico Della Torre che chiedeva alla pornostar la restituzione di 200 milioni, cioè la cifra che lui e suo fratello Luca avevano prestato a loro cugino Gaetano e che lui aveva speso per comprarle dei doni. La ragazza dichiarò di non aver nessuna intenzione di restituire i soldi visto che si trattava di regali ricevuti e visto che Gaetano le aveva fatto credere di essere molto benestante. Iniziarono così da parte dei due uomini pesanti minacce di morte nei confronti di Emanuelle, che spaventata, decise di rivolgersi ai carabinieri. Gli uomini vennero arrestati e non ebbero la restituzioni dei soldi prestati al cugino.

 

[ La Stampa ]

 

Alle 3e30 del 14 ottobre 2005, due cinghiali (probabilmente scesi da qualche bosco della collina) si trovarono a vagare in Corso Moncalieri, seminando panico e caos tra passanti ed automobilisti. Immediatamente giunsero sul posto tre pattuglie del nucleo Radiomobile di Torino, che provarono a catturare i due esemplari. Gli animali, spaventati, cercarono una via di fuga e si gettarono nelle acque del Po: uno sparì nell’oscurità della notte, mentre l’altro riuscì a raggiungere l’altra sponda e a salire sula banchina dei Murazzi all’altezza del Csa. Le persone presenti davanti ai locali cominciarono subito a scappare o a rifugiarsi all’interno dei locali stessi per non essere attaccati dal cinghiale. Considerati i rischi per i passanti e le centinaia di persone presenti ancora nella zona dei Murazzi, i carabinieri furono costretti ad uccidere l’animale. Il cinghiale venne ucciso in Piazza Vittorio con otto colpi di pistola.

 

[ La Stampa ]