redazione il torinese

Apidge per la “Settimana della Sicurezza”

IARIS APIDGE LIBORIOAPIDGE: “Creare una coscienza civica attraverso l’insegnamento a scuola, sin dalla secondaria di primo grado della disciplina della sicurezza e la salute del lavoro”

 

L’autunno porta sempre con se, soprattutto a Torino, due ricorrenze che non devono cadere nel dimenticatoio. Una è il 22 novembre, anniversario del crollo al Liceo Darwin, l’altra è quel tragico 6 dicembre 2007 quando vi fu il rogo delle Acciaierie ThyssenKrupp a Torino.  Sicurezza e Lavoro presenta lunedì 30 novembre, alle ore 11, nella sede dell’agenzia principale Torino Castello della Reale Mutua Assicurazioni (nel grattacielo di piazza Castello 111), le iniziative della sesta edizione della “Settimana della Sicurezza”, ed il progetto “Io non rischio” per promuovere la cultura della sicurezza tra i giovani. Tra gli interventi c’è quello, significativo di, Antonio Boccuzzi ex operaio Thyssenkrupp oggi componente della Commissione lavoro della Camera e di Umberto D’Ottavio della Commissione Istruzione di Montecitorio, Massimiliano Quirico “La Settimana della Sicurezza e il progetto “Io non rischio” sono organizzati da Sicurezza e Lavoro in occasione dell’anniversario della tragedia alla ThyssenKrupp di Torino (6 dicembre 2007), in cui morirono sette operai (Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò, Bruno Santino, Antonio Schiavone e Roberto Scola), per sensibilizzare e coinvolgere attivamente giovani, studenti, sportivi, enti pubblici e privati, amministratori, imprenditori e lavoratori sui temi di salute, sicurezza e diritti sul lavoro e a scuola.”

 

Sull’argomento interviene Massimo Iaretti, coordinatore per il Piemonte di APIDGE – Associazione Professionale Insegnanti Discipline Giuridiche ed Economiche, che sostiene con convinzione entrambe le iniziative. “La sesta edizione della “Settimana della Sicurezza” per ricordare le vittime della ThyssenKrupp di Torino il 5 dicembre 2007 e il progetto “Io non rischio” per promuovere la cultura della sicurezza tra i giovani sono due iniziative di Sicurezza e Lavoro alle quali APIDGE aderisce con convinzione. La prima deve perpetrare la memoria di coloro che hanno perso la vita in un gravissimo incidente sul lavoro, ennesima ferita ad una regione come il Piemonte, dove si sono consumati altri drammi come quelli dell’Eternit di Casale Monferrato e di Cavagnolo, ancora lungi dall’essersi rimarginati.

 

L’altra è un’importante azione nei confronti dei giovani. Come Associazione Professionale degli Insegnanti di Discipline Giuridiche ed Economiche, proprio abbiamo sempre sottolineato, in  tutte le sedi istituzionali, dal Parlamento alla Regione Piemonte, l’importanza che la scuola può avere nella diffusione di una cultura della sicurezza dei  luoghi di lavoro e di tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini, attraverso un suo insegnamento sin dalle scuole secondarie di primo grado. La “Buona Scuola” consente di ritagliare un ruolo per questa disciplina nelle scuole superiori ma occorre fare un passo in più, rendendolo centrale.

 

La creazione di una coscienza civica in materia di sicurezza del lavoro nei futuri cittadini e lavoratori è un fondamentale passo di prevenzione dei rischi del quale non si potranno non averne i benefici. APIDGE evidenzia che i docenti di discipline giuridiche ed economiche, che hanno le competenze in materia, sono pronti a fare la loro parte.”

 

Torino, 29 novembre 2015

 

Massimo Iaretti

Coordinatore Apidge del Piemonte

                                                                                             

TORINO-BOLOGNA 2-0: secondo risultato utile per i Granata

toro bologna 2toro venturaE’  Belotti, con il suo primo gol in maglia granata ad aprire le danze di quella che in realtà stava risultando una partita alquanto sonnacchiosa

 

Marcatori: st 29′ Belotti, st 46′ Vives.
 
Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Glik, Moretti; Bruno Peres, Acquah, Vives, Baselli, Molinaro; Quagliarella (21′ st Maxi Lopez), Belotti. All. Ventura.

Bologna (4-3-3): Mirante; Rossettini, Maietta, Gastaldello, Masina; Donsah (32′ st Mounier), Diawara, Brighi; Rizzo, Mancosu (16′ st Acquafresca), Giaccherini (7′ st Brienza). All. Donadoni.

 

Il gallo ha finalmente cantato permettendo ai granata di portare a casa il secondo risultato utile di un trend che sembra tornare a sorridere alla squadra di Ventura. Si conclude sul 2-0, infatti, il match in casa contro il Bologna di Donadoni, fermato invece dopo tre vittorie consecutive. E’ proprio Belotti, con il suo primo gol in maglia granata ad aprire le danze di quella che in realtà stava risultando una partita alquanto sonnacchiosa. A mettere il risultato in cassaforte ci si mette poi Vives preferito, a quanto pare con ragione, a Gazzi. Nulla di nuovo, invece, nella compagine romagnola, con Mancosu sostituito allo squalificato Destro.

 

Poche le emozioni e gli spazi concessi alla squadra di casa nel primo frangente di gara dai ritmi decisamente lenti. La retroguardia bolognese non ci pensa neanche a lasciare che gli avversari diventino pericolosi, e nulla sembra sbloccarsi per una buona decina di minuti. A movimentare, ma non troppo, il tutto ci pensa al 10′ Mancosu pronto al tiro, fermato provvidenzialmente da Molinaro. Un minuto dopo dall’altra parte di campo si sveglia anche Baselli che impegna Mirante in un destro dai 25 metri in angolo. Sembra entrare silenziosamente in partita la squadra di casa intenta a smuovere un po’ le sorti del match. Intorno alla mezz’ora su calcio piazzato è Bruno Peres a volersi rendere pericoloso servendo Quagliarella in ritardo sul pallone. A 5′ dal fischio dell’intervallo anche il Bologna vuole rivendicare la sua presenza in campo e lo fa con Giaccherini che però di sinistro non trova lo specchio della porta.

 

Sembra aver ingranato la marcia la squadra granata in un avvio decisamente ad altri ritmi. E’ più aggressivo il centrocampo di casa con Acquah, Vives e Baselli ora più alti. Donadoni oltretutto è costretto a sostituire Giaccherini dopo soli 8′ di gioco, con un infortunio del numero 17 sostituito da Brienza. Occasione con la O maiuscola che non va a buon fine per lo sfortunato Quagliarella che al 14′ su un cross di Molinaro ci prova di testa ma la palla finisce all’incrocio dei pali. E’ il Torino a tentar di più, con una retroguardia bolognese ancora decisamente chiusa. Uno dei tentativi arriva al 26′ da parte di Bruno Peres che in solitaria tenta un tiro dai 25 metri che però termina sul fondo. Si sblocca tutto con l’esordio al gol di Belotti al 29′: passaggio di Moretti, controllo di petto e tiro vincente di sinistro per l’attaccante granata. Tutto si anima in quel dell’Olimpico dato che 1′ dopo è Baselli che per due volte a tu per tu con Mirante non trova la rete del raddoppio. Non ce n’è ora per la squadra in svantaggio, il Toro è deciso a tutti i costi a difendere il risultato e anzi a chiudere la partita in più di un’occasione. Ci pensa Vives già nella fase di recupero con una bella conclusione da posizione alquanto improponibile; è Maietta a sbagliare il retropassaggio, Vives ne approfitta e chiude la partita. Ora la squadra di Ventura ci crede, la scalata della classifica ricomincia e lo spirito per il match di Coppa Italia contro il Cesena è comprensibilmente positivo.

 Valeria Tuberosi

 

 

Ubriaco al volante: nello schianto tra Bmw e Seicento muore donna

carabinieri autoIl conducente dell’auto tedesca, un giovane di 25 anni, è risultato per due volte positivo all’alcoltest

Era ubriaco al volante e con una  Bmw si è schiantato contro una Fiat Seicento, che sopraggiungeva  nel senso opposto. La conducente dell’utilitaria è morta. L’incidente è avvenuto a Giaveno e la vittima è Giovanna Cacioppo, 59 anni, torinese. Il conducente della Bmw, un giovane di 25 anni, è risultato per due volte positivo all’alcoltest con valori superiori a 1,30 grammi per litro di sangue, vale a dire più di due volte e mezzo il limite di legge. E’ stato denunciato dai carabinieri.

Settimana della Sicurezza, un progetto per i giovani

thyssen2Per sensibilizzare e coinvolgere attivamente giovani, studenti, sportivi, enti pubblici e privati, amministratori, imprenditori e lavoratori sui temi di salute, sicurezza e diritti sul lavoro e a scuola

 

L’autunno porta sempre con sé, soprattutto a Torino, due ricorrenze che non devono cadere nel dimenticatoio. Una è il 22 novembre, anniversario del crollo al Liceo Darwin, l’altra è quel tragico 6 dicembre 2007 quando vi fu il rogo delle Acciaierie ThyssenKrupp (lo stabilimento abbandonato , nella foto) a Torino.  La rivista Sicurezza e Lavoro presenta lunedì 30 novembre, alle ore 11, nella sede dell’agenzia principale Torino Castello della Reale Mutua Assicurazioni (nel grattacielo di piazza Castello 111), le iniziative della sesta edizione della “Settimana della Sicurezza”, ed il progetto “Io non rischio” per promuovere la cultura della sicurezza tra i giovani. Interverranno i familiari delle vittime della tragedia ed ex operai della ThyssenKrupp, Maurizio Gatto viceprefetto di Torino e coordinatore del Comitato Salute e Sicurezza della prefettura, Antonio Boccuzzi ex operaio Thyssenkruppo oggi componente della Commissione lavoro della Camera, Umberto D’Ottavio della Commissione Istruzione di Montecitorio, l’assessore regionale al lavoro, istruzione formazione professionale Gianna Pentenero, Domenica Genisio, consigliere con delega all’Istruzione della Citta Metroplitana di Torino, Francesco Casciano, sindaco di Collegno, Guido Alunno, presidente della Commissione Welfare del Comune di Torino, Massimo Guerrini e Alberto Re, presidente e coordinatore cultura della Circoscrizione 1 di Torino, Fosca Nomis, coordinatore di Avviso Pubblico Piemonte, Marco Muzzarelli, direttore Engim Piemonte Artigianelli, Manuela Repetto di Indire – Istituto naizonale di documentazione innovazione e ricerca educativa, Rocco Pellegrino, coordinatore del gruppo tecnico Rls Cigl di Torino, Aldo Celestino di Cisl Piemonte, Enzo Benetello, amministratore delegato di Enfap Uil Piemonte, Angelo Frau, presidente dell’associazione sportiva Cit Turin, Salvatore Abisso, vice presidente dell’associazione Legami d’acciaio, Cinzia Caggiano madre di Vito Scafidi, Claudio Ferrari, presidente dell’Associazione Laboratorio 22, Lorenzo Siviero, presidente dell’associazione Il Laboratorio, Serena Ferrari regista dello spettacolo “Sulla nostra pelle”,  Massimo Iaretti, coordinatore dei Apidge Piemonte – Associazione professionale insegnanti discipline giuridiche ed economiche, Loredala Polito, presidente dell’associazione Sicurezza e lavoro e responsabile del Centro San Liborio – FabLab Pavone, Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro. Introduce Giuseppe Ruscica, agente capo procuratore Reale Mutua – Agenzia Principale Torino Castello, partner assicurativo delle iniziative.  Spiega Massimiliano Quirico “La Settimana della Sicurezza e il progetto “Io non rischio” sono organizzati da Sicurezza e Lavoro in occasione dell’anniversario della tragedia alla ThyssenKrupp di Torino (6 dicembre 2007), in cui morirono sette operai (Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò, Bruno Santino, Antonio Schiavone e Roberto Scola), per sensibilizzare e coinvolgere attivamente giovani, studenti, sportivi, enti pubblici e privati, amministratori, imprenditori e lavoratori sui temi di salute, sicurezza e diritti sul lavoro e a scuola.

 

Massimo Iaretti

"Keeper" e "La Patota" vincono il Torino Film Festival 2015

tff wellesLa giuria era  presieduta da Valerio Mastandrea

 

L’Italia partecipava con ben quattro film su quindici alla 33a edizione del Torino Film Festival, ma non si è conquistata alcun riconoscimento. Il miglior film è ‘Keeper’, del regista belga Guillaume Senez è il miglior film di quest’anno. Si tratta di un esordio alla regia, con protagonista un portiere 15enne che affronta la paternità, La giuria era  presieduta da Valerio Mastandrea. Premio Speciale della giuria  all’argentino ‘La Patota’ di Santiago Mitre. Il Tff era dedicato al grande Orson Welles.

 

(Foto: il Torinese)

Getta acido addosso a quattro persone e scappa

carabinieri 332Hanno detto ai carabinieri di non sapere chi è l’autore dell’aggressione

 

Quattro uomini sono stati feriti in modo lieve da un magrebino probabilmente ubriaco che ha lanciato loro addosso dell’acido e poi è fuggito nei meandri di Porta Palazzo. I  quattro feriti, sono uomini italiani e stranieri e sono stati trasportati all’ospedale Maria Vittoria. Hanno detto ai carabinieri di non sapere chi è l’autore dell’aggressione e non hanno saputo spiegarne le ragioni.

Torino-Bologna 2-0: le pagelle del Torinese

toro venturaDecisivi per il risultato finale le reti di Andrea Belotti, primo goal stagionale per il Bergamasco, e Giuseppe Vives che festeggia nel migliore dei modi il rinnovo contrattuale arrivato in settimana

 

Il Toro, dopo la vittoria in trasferta contro l’Atalanta, ottiene il secondo successo consecutivo, questa volta in casa contro il Bologna di Donadoni. Decisive per il risultato finale le reti di Andrea Belotti, primo goal stagionale per il Bergamasco, e Giuseppe Vives che festeggia nel migliore dei modi il rinnovo contrattuale arrivato in settimana.

 

Padelli 6: la squadra lavora molto bene in fase di copertura e per questo l’estremo difensore granata non viene quasi mai impensierito nell’arco dei novanta minuti se non in qualche occasione in cui viene chiamato in uscita;

Bovo 6,5: i suoi lanci sono sempre precisi e quando si tratta di difendere lo fa con ordine e grinta. Decisivo il suo intervento in scivolata a fine primo tempo che devia il tiro di Giaccherini in angolo salvando i suoi da una situazione molto pericolosa;

Glik 6: il Capitano è un vero e proprio muro, l’unica sbavatura della sua partita arriva nel finale quando, dopo aver recuperato e difeso bene palla nella propria area, invece di rilanciare in avanti la passa per sbaglio a un giocatore del Bologna. I Rossoblu non riescono a concretizzare, ma vista l’abitudine dei Granata di prendere gol negli ultimi minuti delle partite, sarebbe meglio evitare certi errori;

Moretti 6,5: il goal di Belotti nasce da un suo ottimo lancio da centrocampo, per il resto fa valere la sua esperienza durante tutta la gara e impedisce agli Emiliani di rendersi pericolosi nella sua zona di competenza;

Bruno Peres 6,5: l’esterno destro brasiliano disputa una buona gara nonostante la marcatura asfissiante dei giocatori di Donadoni. Tante accellerazioni e tanti buoni spunti tra cui un ottimo tiro al 72′ che sfiora il palo della porta difesa da Mirante;

Acquah 6: il Ghanese corre, combatte e quando può sfrutta la sua superiorità fisica per andare in dribbling sugli avversari. A volte però è troppo nervoso e irruento nei contrasti e sbaglia tutti i cross che prova;

Vives 7: “O’ professò”, fresco di rinnovo, segna il suo primo goal stagionale (bellissimo tra l’altro) e effettua una grandissima partita fatta di corsa e disciplina tattica. E’ uno dei componenti della squadra che vestono questa maglia da più tempo e il suo rinnovo è un segnale di riconoscenza importante da parte della società);

Baselli 6,5: si inserisce sempre alla perfezione e dà qualità alla manovra offensiva di Ventura. Sfiora due volte il goal: la prima volta nel primo tempo con un bel tiro da fuori area, la seconda nella ripresa su ribattuta, ma Maietta e Mirante salvano;

Molinaro 6,5: corre in continuazione e nel primo tempo toglie dai piedi di Mancosu una palla pericolosissima con un grande recupero difensivo. Avelar è avvisato, per il posto da titolare ci sarà da sudare;

Quagliarella 5,5: il mezzo voto in più è per la traversa presa nel secondo tempo, se no la prestazione del bomber di Stabia sarebbe veramente insufficiente. Sbaglia tanti appoggi e spesso e volentieri finisce per estraniarsi dal gioco. Dopo l’ottimo avvio di stagione è entrato in una fase di involuzione preoccupante, gli servirebbe il goal per riprendersi (dal 68′ Maxi Lopez 6: entra sotto gli applausi dei tifosi e dà vivacità alla manovra offensiva con tanto movimento e tante buone sponde per i compagni);

Belotti 7,5: finalmente il Gallo è arrivato! Lotta tutta la partita e alla prima palla giocabile fa un grande stop di petto, brucia sulla corsa Maietta, trafigge Mirante ed esulta con la cresta. I tifosi non aspettavano altro e infatti il suo goal fa esplodere di gioia l’Olimpico, ora tocca a lui prendersi definitivamente in mano il Toro;

All. Ventura 7: quando Belotti fa la cresta lui lo segue, un buon segnale di armonia nello spogliatoio. Seconda vittoria di fila per la sua squadra e bella prestazione, il tecnico ligure mette in campo una squadra solida e concreta e azzecca tutti i cambi.

 

Filippo Burdese

Torino capitale dello Sport: qual è il valore del marchio?

sporttorino 2015 23juve stadiumL’opera promozionale dello sport offre anche l’occasione di iniziative dalle possibili ricadute turistiche, culturali, economiche, aggregative come ad esempio la valorizzazione del patrimonio paesaggistico, artistico e museale, la promozione dell’immagine della città, le opportunità di intrattenimento e di spettacolo

 

di Paolo Pietro Biancone *

 

Torino, con decine di impianti di base in ogni quartiere, è città di sport di base e per tutti a 360 gradi e ha ottenuto il titolo di Capitale europea dello Sport per il 2015. Si caratterizza come un titolo rilevante che, a partire dallo sport come fenomeno di partecipazione sociale (sport per tutti) e di formazione dell’individuo (educazione, integrazione, salute e benessere, educazione), si prefigge il coinvolgimento di tutte le realtà sociali della Città e dei territori circostanti. In tale modo, l’opera promozionale dello sport offre anche l’occasione di iniziative dalle possibili ricadute turistiche, culturali, economiche, aggregative come ad esempio la valorizzazione del patrimonio paesaggistico, artistico e museale, la promozione dell’immagine della città, le opportunità di intrattenimento e di spettacolo e, di conseguenza, diviene una modalità di servizio al territorio.

 

Gli effetti di questo “marchio” per la Città si vedranno nel termpo e dovrebbero essere quantificati e rappresentati anche in bilancio: si tratta di quello che in dottrina si chiama intangible assets. Il punto di partenza è la definizione degli intangible assets per l’azienda pubblica: il termine intangible assets non descrive l’insieme di beni immateriali di un’azienda ma, piuttosto, una serie di risorse non facilmente traducibili in termini finanziari, a causa della mancanza di criteri standardizzati per una loro valutazione monetaria.

 

Per le aziende pubbliche la definizione degli intangible asset è strettamente connessa alla natura pubblica e filantropica che è l’essenza di questa tipologia di aziende: come nelle aziende private, dovrebbe essere rilevata se, e solo se: (A) è probabile che i benefici economici futuri attesi o servizi potenzialità che sono attribuibili all’attività affluiranno all’entità; e (B) Il costo o fair value dell’attività possono essere misurati attendibilmente.  

 

I sistemi tradizionali di reporting considerano prevalentemente le performance di natura economica, presentando un contenuto numero di informazioni riferite alle performance aziendali che esulano dall’ambito di rendicontazione reddituale, patrimoniale e finanziaria. La focalizzazione del bilancio sulle performance economiche sembra, però, limitarne la capacità di rispondere alla domanda di informazioni esistente. Tale bilancio pare inadeguato a supportare il management nel tentativo di sviluppare ottime performance intese in senso ampio, in particolare nello sviluppare l’azienda secondo i principi di una crescita sostenibile. La necessità di osservare simultaneamente gli effetti prodotti da ogni operazione aziendale sulla globalità delle performance, sostenuta dalla stakeholder view, ha favorito nei manager l’interesse a estendere l’ambito di osservazione nell’ottica della triple bottom line.

 

Il bilancio è un documento che rendiconta le performance economiche di un’azienda, ma fornisce limitate informazioni per esprimere un giudizio sulle risorse che determinano prospettive di performance future, in particolare fornisce una contenuta informativa a riguardo del posizionamento e della qualità delle risorse a disposizione dell’azienda. In ambito privato, un sempre maggior numero di aziende è impegnato nella redazione di bilanci delle risorse intangibili ed è occupato nell’implementazione di sistemi di misurazione e di rendicontazione dell’andamento di tali risorse. Questo approccio dovrebbe essere adottato anche per i sistemi di reportistica delle aziende pubbliche.

 

Il Dipartimento di Management dell’Università di Torino sta studiando, tra l’altro, come quantificare il valore di Torino Capitale dello Sport. Al momento, la ricerca è arrivata ad ottenere un indicatore, che mette in rapporto con effetto moltiplicatore:

 

–          Somma Investimenti in strutture sportive nella città da parte del Comune (isc)

–          Somma Contributi ad associazioni sportive del territorio da parte del Comune (cac)

–          Somma Investimenti in strutture sportive da parte delle associazioni finanziate e patrocinate dal Comune (isas)

Con

–          Numero di strutture sportive della Città (sport)

 

Gli effetti nei bilanci pubblico nel rendicontare i “marchi” acquisiti per il territorio sono sicuramente positivi e rappresentativi, in termini contabili, di una realtà affermata con riconoscimenti da parte del contesto sociale.

 

* Director of the European Research Center for Islamic Finance

 

Editor in Chief European Journal of Islamic Finance

 

Department of Management

 

University of Turin

 

 

(Foto: il Torinese)

 

 

 

Alimenti e bevande, a Oriente nuove opportunità per le aziende piemontesi

cuoco cucinaLe esportazioni di prodotti alimentari e bevande, terzo comparto per importanza nel Piemonte, sono aumentate del 3,7%. Eppure le opportunità di internazionalizzazione per questo comparto possono aumentare notevolmente: uno studio del Dipartimento di Management dell’Università di Torino, in collaborazione con il Centro studi sulla finanza islamica, www.ercif.org, ha dimostrato le opportunità di business per le aziende del settore alimenti e bevande nei mercati musulmani

 

di Paolo Pietro Biancone *

 

In Piemonte sono circa 60mila le aziende che operano nel settore della produzione di alimenti e bevande. Secondo i dati Unioncamere Nei primi nove mesi del 2015 il valore delle esportazioni piemontesi ha raggiunto i 31,5 miliardi di euro, registrando un aumento del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2013, a fronte del +1,4% concretizzato a livello complessivo nazionale. In particolare, le esportazioni di prodotti alimentari e bevande, terzo comparto per importanza nel Piemonte, sono aumentate del 3,7%. Eppure le opportunità di internazionalizzazione per questo comparto possono aumentare notevolmente: uno studio del Dipartimento di Management dell’Università di Torino, in collaborazione con il Centro studi sulla finanza islamica, www.ercif.org, ha dimostrato le opportunità di business per le aziende del settore alimenti e bevande nei mercati musulmani.

 

La popolazione musulmana rappresenta il 24% della popolazione mondiale, che fa di essa una quota di mercato enorme di destinazione che non può essere ignorata. Soddisfare le esigenze del mercato musulmano nel settore degli alimenti e bevande richiede criteri specifici e adeguamenti a regolamenti specifici. In altri termini, c’è una precisa indicazione e suddivisione tra i prodotti che sono halal (consentito) e prodotti non consentiti (haram), carne di maiale ed i suoi derivati, Alcol e sostanze inebrianti, Fatta eccezione per alcune carni specifiche (il maiale in primis), tutte le carni sono generalmente halal, a condizione che vengano rispettati determinati principi legati alla macellazione: deve essere garantito il benessere degli animali gli animali devono arrivare vivi al macello, i macellai musulmani devono pronunciare il nome di Dio prima di procedere con la macellazione, la macellazione deve evitare inutili sofferenze all’animale, il sangue dell’animale è considerato haram e deve essere eliminato la carne deve essere manipolata con cura al fine di evitare contaminazioni con elementi proibiti.

 

KSA, Malesia, Indonesia, Egitto, Turchia e Iran sono considerati i più importanti mercati alimentari halal: lo studio dimostra le prospettive di crescita nei mercati islamici, incrociando la situazione delle esportazioni italiane, confrontata con l’Europa e il Brasile, uno dei principali fornitori di prodotti alimentari Halal. I seguenti sono alcuni dei risultati significativi; le importazioni di prodotti alimentari KSA supera 20 miliardi di dollari nel 2012, la quota italiana delle importazioni di prodotti alimentari KSA è stata dell’1%, mentre l’Unione europea registra esportazioni verso il mercato KSA pari a 25,3%; mentre il Brasile 11,6%. La Malesia è il secondo più grande mercato alimentare Halal Malesia e registra importazioni di alimenti halal pari a 18,5 bilioni di dollati, la quota italiana di questo mercato è minima, circa 0,3%, mentre la quota di tutti i paesi europei sono il 6,5% e la quota del Brasile è stato del 5,6%. L’Egitto è un altro mercato enorme: le sue importazioni di prodotti alimentari sono pari 14,3 billioni di dollari e la quota italiana di questo mercato è dello 0,8%, la quota europea era del 13,3% e la quota brasiliano era 10,8. Un altro grande mercato Halal è la Turchia:  la sua importazione è di circa 12,2 billioni di dollari in cui 26,9% sono provenienti da Europa e solo il 1,9% in Italia, e 3,7 dal Brasile.

 

Le opportunità per le aziende italiane, e piemontesi in particolare, sono evidenti, ma non mancano le sfide. La prima è legata alla mancanza di consapevolezza e di conoscenza in Italia per quanto riguarda la tipologia degli alimenti Halal e degli standard che richiede una attenzione ai principi etici musulmani. In secondo luogo, le aziende italiane dovrebbero prendere in considerazione la diversità culturale e le differenze nei tipi di alimenti esportati verso i mercati Halal. Un altro aspetto importante è che non esiste un certificato halal unico o unitario tra tutti i Paesi musulmani e questa è una vera e propria sfida poiché le aziende hanno bisogno per soddisfare gli standard richiesti per ogni Paese separatamente. Le opportunità valgono le sfide.

 

* Director of the European Research Center for Islamic Finance

Editor in Chief European Journal of Islamic Finance

Department of Management

University of Turin

Tenta di fuggire e inghiotte droga, arrestato ventenne

TRENO MILANONei pressi della stazione di Porta Nuova

 

Aveva due anni e sette mesi di pena residua da scontare in carcere e con sè droga e documenti intestati ad altri. Un ragazzo marocchino di 20 anni è stato così arrestato dalla polizia ferroviaria nei pressi della stazione di Porta Nuova, dopo un breve tentativo di fuga  durante il quale ha ingoiato  lo stupefacente. E’ stata sequestrata un’ingente somma di denaro e anche due  cellulari sulla cui provenienza l’uomo non ha saputo dare spiegazioni.

 

(Foto: il Torinese)