redazione il torinese

Teneva un machete in casa, arrestato dai carabinieri

polizia e carabinieriE’ stata eseguita  un’altra misura cautelare in carcere e sono state denunciate 4 persone

 

Aveva in casa un machete di circa 50 cm e  dosi di marijuana ed è stato arrestato. Si tratta di un colombiano di 24 anni, di  Vignale Monferrato. Lo hanno arrestato i Carabinieri chiamati dal  titolare di un locale dove il giovane ubriaco molestava i clienti. E’ stata eseguita anche un’altra misura cautelare in carcere e sono state denunciate  4 persone per reati che vanno dalla guida in stato di ebbrezza, fino all’omessa custodia di armi, alla guida senza patente.
   

Ambulanza contro pilone, muore paziente

ambulanza SOCCORSOTre componenti del  personale sono rimasti feriti, mentre è illeso il conducente

 

Tragedia su un’ambulanza proveniente da Mede, nel Pavese, con a bordo un paziente in condizioni gravi che doveva essere trasferito al reparto di Cardiochirurgia dell’ospedale di Alessandria. Il mezzo è andato  fuori strada schiantandosi contro un pilone e il paziente è morto. Tre componenti del  personale sono rimasti feriti, mentre è illeso il conducente. L’incidente potrebbe essere accaduto per il fondo stradale scivoloso a causa delle condizioni meteo, oltre alla probabile eccessiva velocità.

 

(Foto: archivio)

Il migliore antifurto è il tuo vicino

vicinato iarVenerdì 11 dicembre alle  ore 21 – Sala Oratorio San Germano di Casale

 

Venerdì 11 dicembre, alle ore 21, a San Germano, frazione di Casale recentemente teatro di furti e tentativi di furto, si parla di Controllo del Vicinato. L’incontro, a cura dell’Associazione Controllo del Vicinato, su sollecitazione di alcuni cittadini, si svolge alle ore 21 nella Sala Oratorio. Ma che cos’è il Controllo del Vicinato, abbreviato CDV ?

 

Si tratta di un sistema di deterrenza e prevenzione per la microcriminalità di origine anglo – sassone, da attuarsi in stretto contatto e collaborazione con le forze dell’ordine e le istituzioni, basato soprattutto sulla solidarietà tra i cittadini, sul notare fatti o persone insolite nella zona, sul dialogo con le forze dell’ordine ed è agli antipodi delle cosiddette “ronde” che prevedono un intervento attivo. A Casale, sin dal 2012, si erano svolto degli incontri sull’argomento promossi dall’allora amministrazione Demezzi, su impulso della Consulta comunale per la sicurezza presieduta da Attilio Ricaldone e dell’assessore alla sicurezza urbana Federico Riboldi. Negli anni scorsi si è sviluppato soprattutto il Lombardia ed in Veneto, ma in periodi più recenti anche in Toscana, Umbria, Lazio, Emilia Romagna. In Piemonte, dopo l’esperienza casalese,  è approdato nel 2013, ancora in Monferrato, a Casorzo in Provincia di Asti. Negli ultimi mesi  ha avuto un notevole sviluppo con l’adozione da parte delle municipalità di San Mauro Torinese e la costituzione di un gruppo di volontari a Riva di Pinerolo (nella città metropolitana di Torino), Scurzolengo,  Calosso, Moransengo (Asti), Ponzano Monferrato, Villamiroglio ed Unione dei comuni della Valcerrina, Rivarone (Alessandria) e Guarene e Ceresole d’Alba (Cuneo) ma, sottolinea Massimo Iaretti, referente regionale dell’Associazione Controllo del Vicinato  “sta avendo uno sviluppo importante nel Comune di Asti, primo capoluogo in Piemonte ad adottarlo ufficialmente con una delibera della giunta Brignolo”.

 

Relatori della serata saranno lo stesso Iaretti, che è impegnato da mesi in appuntamenti simili in tutto il Piemonte e Giorgio Demezzi, consigliere comunale ed autore, sin dallo scorso mese di maggio, di una mozione che chiede al Comune di Casale di attivarsi nell’applicazione e nel sostegno del Controllo del Vicinato, con un impegno finanziario che è praticamente a zero costi. “Abbiamo raccolto il grido di dolore dei cittadini di San Germano – dice Demezzi – sappiamo che ci attende molto lavoro ma dobbiamo impegnarci tutti insieme per fare crescere questo realtà portatrice di un progetto dalle enormi potenzialità per il bene comune della cittadinanza, a deterrenza della microcriminalità ed a rafforzamento della coesione sociale nei tessuti sia urbani che rurali, essendo sempre disponibili a spiegare il progetto, sia all’Ente Locale che ai cittadini, in modo che abbia la massima diffusione,  sempre a supporto dell’attività delle forze dell’ordine, che è unica ed insostituibile”

 

Massimo Iaretti

Referente Piemonte

Associazione Controllo del Vicinato

Come si vive a Mosul, nella roccaforte del sedicente “Stato Islamico”?

I racconti sono da brivido e ci proiettano indietro di molti secoli, quando si viveva tra barbarie e atrocità senza fine. Se sgarri, ti bastonano ovunque tu sia, in casa, in strada, in un locale, ti raggiungono ovunque in pochi minuti, anche in una grande città di due milioni di abitanti. I malcapitati di Mosul stavano probabilmente meglio quando l’antica Ninive era la capitale del celebre regno assiro

Come si vive a Mosul, nella roccaforte dei jihadisti del sedicente “Stato Islamico”? Parlatene con qualche esule iracheno che vive in Italia e che ha familiari e amici laggiù, nel nord Irak. I racconti sono da brivido e ci proiettano indietro di molti secoli, quando si viveva tra barbarie e atrocità senza fine. Se sgarri, ti bastonano ovunque tu sia, in casa, in strada, in un locale, ti raggiungono ovunque in pochi minuti, anche in una grande città di due milioni di abitanti. I malcapitati di Mosul stavano probabilmente meglio quando l’antica Ninive era la capitale del celebre regno assiro. O almeno non si correvano i pericoli che si corrono oggi, ogni giorno, nelle vie di questa metropoli. Dopo aver distrutto siti archeologici, statue, monumenti e simboli del passato, ora si terrorizza la gente, seguendola dal mattino alla sera. Di notte è meglio barricarsi in cantina e non accedere la luce. Testimone indiretto di ciò che avviene a Mosul è Younis Tawfik, nato a Mosul ma cittadino torinese ormai da 36 anni. Scrittore musulmano, poeta e intellettuale molto noto in Italia, Younis parla al telefono con i suoi parenti rimasti a Mosul che oggi, di fatto, sono prigionieri dei tagliagole dell’Isis, come tutti gli altri che non obbediscono agli ordini del Califfo. “I miei cari sono in pratica agli arresti nella loro città occupata dai soldati dell’Isis, afferma il direttore del Centro culturale italo-arabo Dar al-Hikma, è difficile uscirne e scappare, le strade sono pattugliate giorno e notte.

Dappertutto sventolano le bandiere nere dello “Stato islamico” che occupò Mosul il 10 giugno 2014 cacciando dalla città decine di migliaia di cristiani. “Io ho paura, come ne avete voi in Europa in questo periodo, e temo soprattutto per la mia famiglia ogni qualvolta parlo e scrivo libri contro i fondamentalisti islamici”. Younis Tawfik lasciò l’Iraq nell’estate del 1979 poco dopo l’arrivo al potere di Saddam Hussein e sbarcò in Italia dove tuttora vive. Ha studiato e si è laureato a Torino, ha insegnato in alcune Università italiane e poi si è messo a scrivere romanzi e saggi di successo. Già ai tempi di Saddam, un altro dittatore, alleato dell’Occidente e che forse oggi siamo costretti, nonostante tutto, a rimpiangere, Younis non si sentiva molto tranquillo lontano da casa e temeva per i famigliari ma adesso con i jihadisti dell’Isis le cose sono peggiorate. In realtà non è una vita molto facile, né per lui né per i suoi amici e parenti che vivono nelle regioni controllate dai nuovi invasori. Suo fratello, di religione cristiana, è stato ucciso nel 2008 dai terroristi islamici e lo stesso Tawfik non è ben visto dai fondamentalisti per la sua attività di scrittore e insegnante in un Paese occidentale. In questi giorni la famiglia di Younis è stata nuovamente presa di mira dai combattenti estremisti a Mosul. “Hanno bloccato l’auto di mio fratello per le strade della città, l’hanno buttato fuori dalla macchina e l’hanno frustato davanti a tutti, 15-16 frustate.

Cosa aveva fatto di male? La bambina piangeva e la madre, per consolarla, ha abbassato il velo sul viso e a questo punto si è scatenata la furia selvaggia di questa gente. Un gruppo di miliziani si è accanito su mio fratello. È andata ancora bene, ma queste sono cose normali, accadono tutti i giorni. Vivere sotto un tale califfato che in realtà è un’organizzazione criminale è sempre più difficile, anche per i musulmani che non la pensano come loro”. I cristiani ne sanno qualcosa, cacciati da Mosul e dintorni quando le bandiere nere sono entrate in città un anno e mezzo fa, proprio loro che avrebbero più diritto dei musulmani a vivere in queste terre poiché sono arrivati molto prima dell’Islam. “Attenti all’Isis, si sfoga lo scrittore iracheno, questi sono meglio organizzati e più abili di Al Qaeda, usano alla perfezione i social network e tutti gli altri mezzi di comunicazione, conoscono molte lingue e trasformano i loro kamikaze in miti per trovare nuovi seguaci e ammiratori”. Per saperne di più sul tema, sta per essere pubblicato il nuovo libro di Tawfik che, nel titolo, “Il nuovo stato islamico. Industria della morte”, Bompiani editore, sintetizza in modo crudo e lampante il pensiero dell’autore nei confronti dei terroristi islamici.

Filippo Re

"Uomo armato mira sulla gente": era un 15enne con fucile giocattolo

polizia nizzaIl giovane probabilmente verrà denunciato al tribunale minorile per procurato allarme
   

L’allarme è stato dato da più persone: c’è un uomo armato su un balcone che sta puntando un fucile sui passanti  in via Nizza. L’intervento della polizia, informa l’agenzia Ansa,  ha verificato che lo sconosciuto era un ragazzino quindicenne di origini filippine con un’arma giocattolo. Il giovane probabilmente verrà denunciato al tribunale minorile per procurato allarme.

 

(Foto: il Torinese)

Inquinamento alle stelle, metropolitana e bus gratis per due giorni a Torino e cintura

metro 1metro scioperometro2L’iniziativa ‘Lascia l’auto, viaggia gratis’, interessa la metropolitana, che conta 150 mila passeggeri e 88 linee urbane e suburbane (600 mila utenti)

 

Troppo smog per usare l’auto e il Comune ha deciso di far accedere a Metropolitana, bus e tram gratis per tutti per due giorni, giovedì e venerdì prossimo, a Torino e in 20 centri del circondario. La decisione e’ della Città di Torino,in accordo  con Gtt e il consorzio ExtraTo.

 

Questa settimana, infatti, l’inquinamento atmosferico e’ al top con le pm10 tra i 50 ed i 100 microgrammi al metro cubo.

 

L’iniziativa ‘Lascia l’auto, viaggia gratis’, interessa la metropolitana, che conta 150 mila passeggeri e 88 linee urbane e suburbane (600 mila utenti).

 

(Foto: il Torinese)

FRATELLO AGNELLO SORELLA VOLPE

stampa giornalisti circoloTutti gli animali presenti nel Vangelo

 

Mercoledì 9 dicembre dalle ore 17,30 alle ore 19,30 Sarà presentato in anteprima al Circolo della Stampa nell’ottocentesco Palazzo Ceriana-Mayneri, in Corso Stati Uniti 27 a Torino il libro di Pierluigi Plata “FRATELLO AGNELLO SORELLA VOLPE Tutti gli animali presenti nel Vangelo”

 

Dalla Prefazione di LICIA COLO’

 

Il libro di don Pierluigi Plata è certamente un libro per tutti, credenti e non, interessati a capire meglio come il messaggio di Gesù abbia tenuto il regno animale in grande considerazione, tanto da trasformare questi ultimi in simboli ricchi di significati. Soprattutto è un interessante nuovo punto di vista per coloro che hanno utilizzato come alibi la poca attenzione della Chiesa al mondo naturale per “usare” tutti gli animali a secondo delle necessità. Personalmente, ritrovarmi a riflettere su alcuni passi del Vangelo, accompagnata per mano da don Pierluigi che accende la luce su alcuni soggetti animali per troppo tempo considerati comparse insignificanti, è stato anche motivo per ritornare sulla parola di Gesù e sui suoi insegnamenti, che ci ricordano sempre l’importanza del rispetto di tutto il creato.

 

(Foto: il Torinese)

"Corsa dei rottami" benefica alla Pellerina

rottami corsaPer i rottami in campo maschile il primo a tagliare il traguardo è stato Andrea Feltrin (Giannone Sport) con Bruno Santachiara del Runner Team Volpiano. Ta le donne Roberta Ponticelli (Podistica Torino) e Silvia Bedin della Turin Marathon

 

Sono 5 anni che il Gruppo Giudici Gare Torino organizza la “Corsa dei rottami” alla Pellerina sulla distanza di 7,5 chilometri. E ogni edizione è un successo, quest’anno oltre 300 gli iscritti tra podisti e camminatori, che partecipano per ottenere l’ambito diploma di atleta “rottamato” e per contribuire con 5 euro di iscrizione alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, sono stati devoluti 2000 euro (duemila euro).

 

Questa mattina la partenza è stata data alle 9,30 con base logistica all’interno della Cascina Marchesa, sede della Turin Marathon. Nonostante la nebbia e la mancanza di classifiche non è mancato l’agonismo, per entrare nell’albo d’oro della manifestazione suddivisa su 4 categorie: fino a 39 anni “futuri rottami”, da 40 a 49 anni “quasi rottami”, da 50 a 59 anni “rottami”, oltre 60 anni “rottami in stato avanzato”.

 

Per i rottami in campo maschile il primo a tagliare il traguardo è stato Andrea Feltrin (Giannone Sport) e Bruno Santachiara del Runner Team Volpiano. Tra le donne Roberta Ponticelli (Podistica Torino) e Silvia Bedin della Turin Marathon.

 

Un ricco ristoro e premi a sorteggio hanno concluso l’evento e sono stati consegnati due attestati speciali per meriti sul campo a Giuliana Frigero e Francesco Rabino, sempre presenti a tutte le gare della provincia e che concludono  insieme tutte le maratone.  

In 3.000 al Museo di Palazzo Carignano nei primi due giorni di ponte

risorgimento museo 3risorgimento museoIl Museo resterà straordinariamente aperto anche  lunedì 7, e poi  martedì 8 dicembre 2015, dalle ore 10  alle ore 18 (ultimo ingresso ore 17). Negli stessi giorni alle ore 15.30 sarà possibile effettuare una visita guidata 

 

Boom di visitatori al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino durante questi primi due giorni del Ponte dell’Immacolata. Tra sabato e domenica sono stati staccati circa 3.000 biglietti, 2.300 solo nella giornata di domenica. Si informa che il Museo resterà straordinariamente aperto anche  lunedì 7, e poi  martedì 8 dicembre 2015, dalle ore 10  alle ore 18 (ultimo ingresso ore 17). Negli stessi giorni alle ore 15.30 sarà possibile effettuare una visita guidata al percorso museale. La visita guidata costerà 4 euro a persona e chi sceglierà questa formula potrà entrare con un biglietto a prezzo ridotto di 8 euro. In totale, dunque, 12 euro.

 

Sarà anche possibile visitare la mostra “Torino e la Grande guerra 1915-1918”, allestita nel salone monumentale della Camera dei deputati  italiana, che attraverso fotografie, tempere, manifesti, giornali e cartelloni pubblicitari racconta la prima guerra mondiale vista da Torino.L’esposizione, realizzata in collaborazione con l’Archivio Storico della Città di Torino, descrive in particolare la propaganda bellica e l’assistenza umanitaria  ai profughi e alle famiglie in difficoltà che la città seppe organizzare in quegli anni.

 

Due le sezioni della mostra. Da una parte viene illustrata la guerra in trincea e l’eroismo dei soldati al fronte. Dall’altra si presenta invece il volto umano e assistenziale di Torino, la città più neutralista d’Italia allo scoppio del conflitto, diventata poi una zona nevralgica sia per esercitare la mobilitazione e la propaganda a favore della guerra, sia per l’assistenza ai civili e a quanti scappavano dalle zone del fronte. Con la guerra inoltre Torino confermò la sua vocazione industriale e plasmò il suo futuro profilo socio-economico nel comparto metalmeccanico.

 

(Foto: il Torinese)

Capelli corti, tendenze inverno: caschetti ultralisci e tagli sfilati

Tagli sfilati che danno volume, bob ultralisci sopra le spalle, onde morbide che conferiscono femminilità e per chi non ha paura di osare tagli cortissimi che lasciano il collo scoperto

 

charlize-theronAnche per la stagione A/I, come per la P/E, i capelli corti si impongono tra le tendenze: abbiamo già visto i tagli corti più belli sfoggiati dalle star, ora vediamo insieme le collezioni proposte dagli hair stylist. Scopriamo insieme i vantaggi di un taglio corto. I capelli corti sono sinonimo di comodità: i tempi di asciugatura si riducono drasticamente. Corto significa originalità e carattere, perché, se una chioma lunga è come una coperta di Linus, il corto ci scopre mettendo in risalto il viso e chi non ha paura di mostrarsi dimostra di essere sicura di sé. Questo stile vi permetterà di sperimentare molto col make up e mettere in risalto gli occhi..Infine, chi l’ha detto che si possono realizzare delle acconciature diverse solo con una chioma lunga?

 

www.dilei.it – Foto: Olycom