redazione il torinese

Sanremo fa il miracolo: resta aperta la scuola di Ceresole

SANREMO BIMBISul palcoscenico dell’Ariston bimbi e maestra

 

La Scuola Primaria di Ceresole Reale, la più piccola d’Italia e – fino a ieri a rischio chiusura – ha portato sul palcoscenico dell’Ariston i piccoli Moris e Anna (che lo scorso anno era la sola alunna), gli unici due allievi dell’istituto e la Maestra Marzia. I due bambini hanno fatto “oh” sulle orme di Povia. Miracoli del festival: con Moris e Anna, il prossimo anno, ci sarà un terzo studente, di sei anni: Denis. E così la scuola rimarrà aperta.

Il ministro: "Dal Mibact 300 mila euro annui a Librolandia"

SALONE 215salone 483SALONE LIBRO XX

 

Il ministro Dario Franceschini ha dato la lieta notizia in  una lettera inviata al presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino e al sindaco Piero Fassino

 

Nella fase di rilancio, il Salone del Libro ha acquisito l’apporto del Mibact, dopo quello del Miur. Il ministero aderirà infatti come socio fondatore alla Fondazione Salone.

 

Il ministro Dario Franceschini ha dato la lieta notizia in  una lettera inviata al presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino e al sindaco Piero Fassino. la buona novella sta soprattutto nei 300mila euro annui di  quota di partecipazione.

 

La scelta di aderire, dice Franceschini, “deriva dall’alto valore culturale e dal costante  impegno nel campo editoriale svolto dalla Fondazione e dal Salone Internazionale del Libro di Torino, la più importante manifestazione italiana del settore e tra le maggiori a livello europeo. Un evento cherealizza un arricchimento culturale che il mondo del libro e della lettura offre a tutta la società italiana”.

 

(Foto: il Torinese)
   

Che tempo fa a Moncenisio?

MoncenisioGrazie alla collaborazione tra la Società meteorologica italiana, presieduta da Luca Mercalli, Csp – Torino ed Edf (Electricitè de France) e l’Ambasciata di Francia a Roma è stata installata una web cam per osservare in tempo reale l’altezza della neve

Con i suoi trentasei residenti Moncenisio è il più piccolo comune non solo della Città Metropolitana di Torino, ma anche d’Italia. Eppure il suo nome ha tanti collegamenti con la storia anche recente del Ducato e Regno di Sardegna prima e dello Stato unitario poi, non fosse altro per  confini con Novalesa e la sua storica abbazia e quelli con la Repubblica Francese. E proprio in territorio di Francia sorge a quota duemila la diga del Moncenisio, assegnata interamente ai cugini d’Oltralpe dopo la fine della seconda guerra mondiale, a seguito dei trattati di pace del 1947. Data la sua altitudine il Lago vanta una lunga serie giornaliera di misure di spessore nevoso che ha avuto inizio nel lontano 1039 e si è interrotta nel 2014. Ora, grazie alla collaborazione tra la Società meteorologica italiana, presieduta da Luca Mercalli, Csp – Torino ed Edf (Electricitè de France) e l’Ambasciata di Francia a Roma è stata installata una web cam per osservare in tempo reale l’altezza della neve su un’asta nivometrica, ripristinando così la continuità dei dati.

 

Massimo Iaretti

 
Webcam e dettagli del progetto:
http://www.nimbus.it/moncalieri/moncenisio/moncenisio.asp

Senza biglietto sul treno due donne aggrediscono cinque carabinieri

carabinieri autoI militari dell’Arma hanno dovuto ricorrere alle cure in ospedale  

 

Le hanno trovate senza biglietto sul treno, e le due giovani di 26 e 29 anni, di origine nigeriana, sono state fatte scendere dai controllori. Arrivati i carabinieri, li hanno aggrediti a calci e pugni. L’episodio è avvenuto sul regionale Carmagnola-Torino. Sono cinque i militari dell’Arma che hanno dovuto ricorrere alle cure in ospedale  per le contusioni e i graffi riportati. A Moncalieri, le due giovani state infine arrestate e il processo sarà celebrato con rito direttissimo.

Automotoretrò cresce ma non invecchia

automotoretroPurtroppo, da quest’anno, le auto e le m­oto storiche avranno delle spese in più. ­A causa di questo balzell­o tutta l’economia turistica verrà penal­izzata

 

“Automotoretrò malgrado l’età continua a­ crescere e non invecchia ancora”, così ­Alberto Gianoglio ha concluso il suo int­ervento di presentazione alla conferenza­ stampa della 34° edizione. Sala delle Colonne affollata per la conf­erenza stampa. Presenti Alberto Gianogli­o (automotoracing), Giuseppe Gianoglio (­automotoretrò), avv. Alberto Loi (presid­ente Asi) e il presidente Lingotto Fiere­. Il calendario degli eventi in programma ­nei tre giorni di manifestazione sarà da­vvero ricco: dalle celebrazioni per i 70­ anni della Vespa, degli 80 anni della T­opolino, dei 50 anni della Alfa Romeo Du­etto, agli incontri dedicati agli appass­ionati di veicoli da corsa ed elaborazio­ni. Sarà esposta, per la prima volta, pa­rte della celebre collezione Bertone rec­entemente acquistata dall’ASI. Purtroppo, da quest’anno, le auto e le m­oto storiche avranno delle spese in più.­ L’avv. Loi si è soffermato sul problema­ ribadendo che a causa di questo balzell­o tutta l’economia turistica verrà penal­izzata poichè ci saranno molte meno moto­ e auto storiche in circolazione. Inoltre “sembra” che si stiano facendo p­ressioni per spostare la sede Asi a Roma­. “Può darsi che a Torino esistano forze c­entrifughe che vogliano portare ASI a Ro­ma, ma le radici della meccanica e del m­otorismo sono nate qui e sarebbe un’incongruenza staccare l’ASI da Torino” ha r­ibadito il presidente nazionale Asi.

 

Francesco Valente
(Foto: Automotoretrò)

La Regione e la riforma delle Ipab

anziani danzaL’obiettivo è quello di rilanciare la loro attività di servizio  a fronte di una domanda in  aumento a causa di una popolazione che invecchia sempre più

La Regione Piemonte intende attuare la riforma  delle Ipab, le  Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza dedicate alla cura degli anziani e degli infermi. Sul territorio sono 274, tra residenze per anziani e anche per minori, scuole materne. Secondo un recente disegno di legge dovrebbero essere sotto il controllo della Regione, trasformate giuridicamente in aziende pubbliche di servizi alla persona e in istituzioni private in base a criteri economici e considerando il patrimonio immobiliare consolidato in una storia di secoli, che supera i 200 milioni di euro.L’obiettivo è quello di rilanciare la loro attività di servizio  a fronte di una domanda in  aumento a causa di una popolazione che invecchia sempre più.

“TORINO E’ LA NOSTRA CITTA’”. FIRMATO DAI CENTRI ISLAMICI E DAL SINDACO UN “PATTO DI CONDIVISIONE”

Torino è una città interculturale dove sono diffuse le iniziative che valorizzano il pluralismo come elemento di dialogo, mutuo riconoscimento e rispetto tra le diverse comunità religiose

islam

Da dieci anni è attivo il Comitato Interfedi. Da oltre vent’anni nelle scuole pubbliche è riconosciuta la possibilità di avvalersi di regimi alimentari specifici per gli alunni di fedi diverse. Negli ospedali è riconosciuta la presenza di ministri di culto di altre religioni oltre a quella cattolica. Una sala di preghiera per i fedeli musulmani è stata di recente allestita allo scalo aeroportuale. Nei cimiteri cittadini è possibile la tumulazione rituale per tutte le confessioni che ne facciano richiesta, oltre a quelle che hanno l’intesa con lo Stato.

 

Le differenti celebrazioni religiose, dal Natale al Ramadan, vedono collaborazione, scambio e comune partecipazione. La festa di Eid-Al-Fitr in occasione del Ramadan, da otto anni è aperta ai saluti laici e civili del Sindaco e delle autorità istituzionali e a quelli delle altre principali fedi religiose cittadine: il rappresentante del Vescovo, la Comunità ebraica, le Chiese protestanti.

Il ‘Patto di condivisione’ – sottoscritto oggi da venti Associazioni in rappresentanza degli oltre 35mila cittadini di fede islamica residenti a Torino – si concentra su alcune azioni specifiche: la costituzione di un Coordinamento permanente con le comunità religiose e la Città; la presenza presso i luoghi di culto islamici di spazi informativi istituzionali e relativi alle attività della città; l’organizzazione di giornate ”Moschea aperta, spazio per tutti” e la promozione di iniziative per la istituzione della “giornata europea Moschee aperte”. 

 

(Foto: il Torinese)

Evasione del canone Rai? in Piemonte pari al 17 per cento, meno che altrove

rai vecchiaIl presidente del Corecom Bruno Geraci ha esposto i dati della recente ricerca sulla ricezione del segnale di Rai Piemonte sul territorio regionale

 

“In Piemonte si stima un’evasione del canone Rai pari al 17 per cento, mentre a livello nazionale l’evasione totale è quantificata al 37 per cento”, il che significa che in alcune regioni sono quasi la metà le abitazioni che, prima della riforma, non pagavano la tassa sul possesso dell’apparecchio televisivo. È questo uno dei dati emersi dall’audizione del Corecom Piemonte del 10 febbraio in Seconda Commissione, presieduta da Nadia Conticelli.

 

Il presidente del Corecom Piemonte Bruno Geraci ha esposto i dati della recente ricerca sulla ricezione del segnale di Rai Piemonte sul territorio regionale, sottolineando che “da quando il canone è diventato di fatto non evadibile, l’adesione al nostro questionario da parte dei Comuni è decuplicata, segno che l’informazione regionale è considerata un tassello fondamentale del servizio pubblico televisivo e che anzi prima l’assenza del Tg locale era considerata un buon motivo per non pagarlo. Teniamo conto che, pur non potendo dare cifre assolute, solo in Piemonte mancavano all’appello milioni e milioni di euro”.

 

I dati sinora raccolti dicono che sulla base dei 201 comuni che hanno risposto al questionario e che esprimono in totale una popolazione di 543.559 abitanti, chi non riceve il segnale Rai rappresenta il 14 %. Non va nascosto che alla rilevazione tra i comuni capoluogo di provincia, per il momento ha aderito soltanto la città di Cuneo. (Clicca qui per vedere una sintesi della ricerca).

 

Geraci ha sollecitato il Consiglio regionale a farsi parte attiva per un riordino legislativo che permetta di recepire il segnale di Rai Piemonte in tutta la regione e ha risposto alle domande dei commissari del Pd e del M5s.

 

La Commissione, poi, ha espresso a maggioranza parere consultivo positivo ai sensi dell’articolo 35, comma 6 del Regolamento interno del Consiglio regionale, sul disegno di legge numero 190 “Bilancio di previsione finanziario 2016-2018”, relativamente alle materie di competenza della Commissione.

 

www.cr.piemonte.it

Come vincere l'ansia da separazione a quattro zampe

coscarelli cane2“TU PORTI LU O LUI PORTA TE !?”
 Consigli cinofili di Enrico Coscarelli
 
Passati primi giorni , in cui dobbiamo cercare di stare con lui il più possibile per farlo sentire a suo agio, dobbiamo cominciare a lasciarlo a casa da solo, all’inizio  per breve tempo

Buongiorno carissimi lettori, come preannunciato oggi trattiamo il problema  dell’ansia da separazione. E’ senza dubbio un tema molto discusso, numerosi clienti mi contattano proprio per questo, e le frasi sono sempre le stess: “ il cane abbaia e ulula a non finire” , “il cucciolo distrugge mobili ed oggetti”, sono innumerevoli i disastri che il nostro amico a quattro zampe può provocare per l’ansia da separazione.

Si parte dai dispetti fino ad arrivare a vere e proprie ansie, come  la produzione di bave e la disperazione totale nel non vederci tornare. Comecane dog tutte le cose che hanno a che fare con il nostro fedele amico, bisogna affrontarle gradualmente,  e iniziando da  cucciolo il risultato è più facile  da raggiungere.  Come fare? Passati primi giorni , in cui dobbiamo cercare di stare con lui il più possibile per farlo sentire a suo agio, dobbiamo cominciare a lasciarlo a casa da solo, all’inizio  per breve tempo.

E’ consigliabile lasciarlo in spazi “piccoli”, dove non c’è nulla a portata di bocca, (da parte nostra per non farlo gironzolare per tutta la casa liberamente, con il rischio che compia azioni che, non essendoci, non siamo in grado di premiare o punire ), agli occhi suoi perché più lo spazio e piccolo meno sono le responsabilità, quindi diminuiamo la sollecitazione del suo stress; mi raccomando, senza giochi a disposizione, all’inizio si può lasciare solo qualche snack da sgranocchiare come passatempo.

Quando torniamo a casa, il cane in genere fa salti di gioia, sembra che non ci veda da una vita, è un amore, e noi cediamo di fronte a tutto questo, coricandoci e riempendolo di coccole. Lo so che è difficile, ma bisogna resistere ad una reazione del genere, per il suo bene, e anche per il vostro! Perché i cuccioli crescono, e l’esuberanza di un cucciolone di 30 chili potrebbe essere  fastidiosa, soprattutto per gli ospiti che verranno a trovarvi. Quindi cosa fare? Non è facile, ma quando il cane crescerà sono certo che mi ringrazierete. Dovete entrare in casa fingendo che non ci sia nessuno, preparare un bocconcino, e quando si calma, o si siede, o si sdraia,  glielo date, dopodiché lo potete chiamare e potete fargli coccole a volontà.

cane giocoUna cosa molto importante è la consegna del bocconcino quando rientrate:  solitamente noi siamo più impazienti di loro , non vediamo l’ora di darglielo per poter giocare, ed iniziamo a dare comandi affinchè si calmi prima: seduto!  Terra ! fai il bravo , ecc.. tratteniamoci, facciamogli usare la testa, in questo modo non avremo una cane da comandare a bacchetta, bensì uno che sa ragionare e farà le cose perché saprà cosa sarà giusto e cosa sarà sbagliato.

Arrivati a questo aumentiamo prima i tempi e poi gli spazi in cui può stare in nostra assenza. Io sono per vivere il cane in tutto e per tutto, ma purtroppo, come in tutte le cose, si va da un eccesso all’altro, troppe volte il cane viene strumentalizzato e portato in ambienti in cui noi abbiamo piacere ad averlo con noi, ma la verità è che starebbe meglio a casa a riposare nella sua confortevole cuccia. Dimenticavo un ultimo aspetto in merito, mi capita di sentirlo frequentemente, la televisione o la radio accesa, mi può star bene per un cucciolo le prime volte, ma non assolutamente da farla diventare un abitudine, teniamo sempre presente quali sono le sue origini e quali erano le loro usanze.

Alla prossima puntata con il taboo trasportino.

Enrico Coscarelli

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Premio mondiale alla Torre SanPaolo: "grattacielo dell'anno"

grattacielo sanpaolo2Nel 2015 il prestigioso riconoscimento di  «casa più bella del mondo» era andato al “Number six” di via Alfieri 6

 

E’ il secondo anno consecutivo per Torino. La città della Mole conquista  il premio «Building Of the Year». Nel 2015 il prestigioso riconoscimento di  «casa più bella del mondo» era andato al “Number six” di via Alfieri 6, mentre quest’anno per la categoria uffici a vincere è il grattacielograttacielo sanpaolo Intesa San Paolo di Renzo Piano, aveniristico e “green”. Un record per Torino certificato dall’«Archdaily» il sito di architettura più visitato e prestigioso al mondo.

 

(Foto: il Torinese)