redazione il torinese

In cerca di impiego: aperte le iscrizioni on line a "IoLavoro"

iolavoro20.operai fabbrica lavoroLe offerte riguardano diversi settori: Ict e digital, elettronica, turistico alberghiero, ristorazione, distribuzione e commercio, tour operator, agroalimentare, automotive, metalmeccanico, assicurazioni e finanza, materie plastiche e vigilanza, facility management

Chi cerca un’occupazione può iscriversi su www.iolavoro.org e candidarsi per le opportunità di impiego che saranno offerte dalle aziende in cerca di personale, come Ikea, Lavazza, Club Med, I Grandi Viaggi, Food & Company, Monge, Bene Banca (Bcc) e Banca Sella, nel corso della sessione primaverile in programma al PalaAlpitour di Torino dal 6 all’8 aprile. Il termine è anticipato al 21 marzo per le aziende che effettueranno la preselezione.

Le offerte riguardano diversi settori: Ict e digital, elettronica, turistico alberghiero, ristorazione, distribuzione e commercio, tour operator, agroalimentare, automotive, metalmeccanico, assicurazioni e finanza, materie plastiche e vigilanza, facility management. A queste opportunità si aggiungono altre migliaia di proposte di lavoro in Europa grazie alla partecipazione dei Servizi per l’impiego francesi Pôle Emploi e dei referenti della rete Eures.

“La 20ma edizione di IoLavoro, manifestazione che negli anni ha dimostrato tutta la sua efficacia nel far incontrare domanda e offerta di occupazione – afferma Gianna Pentenero, assessore regionale al Lavoro e Formazione professionale – assume un significato particolare perché coincide con la recente riorganizzazione su base regionale dei servizi piemontesi per il lavoro. Per la prima volta, infatti, alla rassegna partecipano i Centri per l’impiego di tutto il Piemonte, il cui personale dal primo gennaio scorso è assegnato all’Agenzia Piemonte Lavoro, che diventa così la più grande azienda pubblica di servizi per il lavoro sul nostro territorio. Si tratta di un processo di riorganizzazione complesso, che consentirà di uniformare regole e modalità di gestione, spesso diverse da provincia a provincia e, al tempo stesso, di sfruttare la capillarità della rete per erogare le misure di politica attiva elaborate dalla Regione. IoLavoro sarà l’occasione per presentare compiutamente queste novità”.

gianni.gennaro@regione.piemonte.it

Mirafiori, inizia la nuova era? Finalmente parte la produzione del suv Maserati Levante

MIRAFIORI FACCIATAL’intesa con Fca  per un nuovo anno di cassa integrazione era stata siglata a gennaio seppur in un incontro separato, anche dalla Fiom

L’obiettivo era far ripartire Mirafiori. I “duri e puri” della Fiom avevano condotto trattative separate rispetto agli antri sindacati, ma poi l’accordo è stato raggiunto in Regione per il nuovo anno di cassa integrazione straordinaria alle Presse dello stabilimento di Mirafiori. L’intesa con Fca era stata siglata a gennaio seppur in un incontro separato, anche dalla Fiom. Le aspettative su Mirafiori sono notevoli: il rilancio della storica fabbrica, infatti, dovrebbe passare dalla produzione del nuovo suv Maserati Levante.

E, infatti, parte proprio in queste ore nello storico  nello stabilimento di quella che fu Fiat ed oggi è Fca la produzione del primo suv della casa del Tridente. Il nuovo veicolo sarà presentato ufficialmente domani al Salone di Ginevra. E’ il coronamento della gamma delle berline e delle sportive della casa automobilistica, che ha realizzato Quattroporte, Ghibli, GranTurismo e GranCabrio.

(Foto: il Torinese)

Sgominata la banda violenta della Audi bianca

carabinieri 332Recuperate 20 auto rubate

I carabinieri hanno catturato una banda di albanesi accusata di una venina di colpi. Tutti furti e rapine in abitazioni, avvenuti sul territorio piemontese. Quattro gli arrestati, i componenti del gruppo  che impiegavano un’Audi TT bianca. “Lavoravano”  con le vittime in casa, non disdegnando metodi violenti. La stessa operazione, iniziata sei mesi fa dai carabinieri di Torino, aveva consentito l’arresto di nove albanesi appartenenti ad altre tre bande specializzate rapine. Recuperate 20 auto rubate.

'Ndrangheta, nuovi arresti dopo "Big Bang"

carabinieri blocco

 Per due persone l’accusa è di tentata estorsione in concorso, con l’aggravante del metodo mafioso, per le altre, invece, detenzione di stupefacenti per  spaccio

Massiccia operazione dei carabinieri contro la ‘ndrangheta nel Torinese e nell’Astigiano. Eseguiti 14 arresti su ordine di custodia cautelare da parte del gip di Torino. Per due persone l’accusa è di tentata estorsione in concorso, con l’aggravante del metodo mafioso, per le altre, invece, detenzione di stupefacenti per  spaccio. Gli arresti fanno seguito all’operazione ‘Big Bang’ che a gennaio aveva portato all’arresto di 22 persone, tra cui Adolfo e Cosimo Crea, ritenuti i capi del ‘Crimine’, ala dura dell’organizzazione mafiosa.

LA BEATA ENRICHETTA DOPO LA MOSTRA

salsasio2Materiale, fotografie e documenti sulla storia della Beata di Salsasio, sulla storia dei luoghi dove lei è vissuta e sulle opere che sono state compiute in suo onore in seguito alla sua Beatificazione

Nei giorni 12, 13 e 14 febbraio presso il Teatro di Borgo Salsasio si è tenuta una mostra dal titolo “Madre Enrichetta: la Santa della quotidianità” dedicata alla Beata Enrichetta Dominici che a Borgo Salsasio di Carmagnola ha avuto i natali.

Nella mostra è stato esposto materiale, fotografie e documenti sulla storia della Beata di Salsasio, sulla storia dei luoghi dove lei è vissuta e sulle opere che sono state compiute in suo onore in seguito alla sua Beatificazione.

Nella mostra inoltre sono state esposte le fotografie in ordine cronologico delle Successori della Beata Enrichetta e quindi delle Superiore Generali della Congregazione delle Suore di Sant’Anna.

All’interno di un’urna è stato esposto l’atto di Battesimo della Beata, la trascrizione e la traduzione e l’atto di Cresima di Madre Enrichetta, a fianco, inoltre erano presenti un quadro con la genealogia della famiglia Dominici della Beata e un manichino vestito con gli abiti che usava la Beata di Salsasio.

Era esposto nella mostra, anche il quadro realizzato da Mario Bergamo e donato alla Parrocchia di Salsasio che rappresenta la Beata Enrichetta di Salsasio, realizzato in occasione dello spettacolo La Santa del Lunedì, sulla vita della Beata e in occasione della Consacrazione della nuova chiesa Parrocchiale di Salsasio, dedicata a Madre Enrichetta.

salsasio4Inoltre è stato proiettato ai visitatori un video realizzato dalle Suore di Sant’Anna della Casa Generalizia di Roma che ha presentato il Processo di Beatificazione e la Beatificazione, con tanto di voce del Papa Paolo VI che ha proclamato Beata, Madre Enrichetta.

A fare da contorno alla mostra era la bancarella a cui si potevano acquistare a offerta libera, libri, oggetti religiosi, gadget e molto altro sulla Beata di Salsasio e un punto ristoro per ricordare che come la mamma della Beata preparava sempre la merenda a Madre Enrichetta quando era piccola, anche i visitatori della mostra potevano fermarsi un momento per uno “spuntino”.

salsasio1Da ricordare inoltre è la presenza nella mostra, della lettera alla popolazione di Salsasio e ai visitatori della mostra, della Madre Francesca Sarcià, Superiora Generale della Congregazione delle Suore di Sant’Anna, attuale successore della Beata Enrichetta. Ricordo anche che copie della lettera in occasione della Mostra e della Festa della Beata e dell’Anno Santo della Misericordia di Madre Francesca, come anche le cartoline ricordo della Beata di Salsasio, si possono trovare presso le due chiese e la Parrocchia del Borgo.

Data la numerosa e entusiasta partecipazione alla mostra, alcune parti della stessa mostra, per più di una settimana e durante la festa della Beata Enrichetta, sono state esposte presso la Chiesa Collegiata di Carmagnola, grazie anche alla collaborazione della Parrocchia Santi Pietro e Paolo e dell’Arciprete Monsignor Giancarlo Avataneo, oltre alla preziosa collaborazione di molti collaboratori della Collegiata.

Sono state molte, inoltre, le presenze alla mostra, tra cui l’Economa Generale della Congregazione delle Suore di Sant’Anna, una Consigliera Generale e anche il Parroco di Carmagnola, Don Giancarlo, quello di San Bernardo, Don Giovanni e quello di Salsasio, Don Mario.

A tagliare il nastro all’inaugurazione della mostra, avvenuta il 12 febbraio erano presenti, la Madre Generale Emerita delle Suore di Sant’Anna, Madre Franceschina, alcune suore, la Presidente dell’Associazione Giovanni Gallo, Amalia Panetto e Irene Canova della Pancalera, che hanno collaborato alla Mostra, oltre al realizzatore del quadro della Beata Mario Bergamo, allo storico di salsasio6Salsasio Francesco Carena e a molti partecipanti.

Numerose inoltre anche le persone presenti alle Celebrazioni della Festa della Beata Enrichetta, dove durante le Messe è stata letta anche la lettera della Madre Generale alla popolazione del borgo Salsasio.

Per la mostra “Madre Enrichetta: la Santa della Quotidianità” ringrazio l’Associazione Giovanni Gallo e la Presidente Amalia Panetto per aver offerto il Teatro di Salsasio al cui interno si è allestita la mostra e per la preziosa collaborazione nell’organizzazione della manifestazione.

Ringrazio la Congregazione delle Suore di Sant’Anna, in particolare ringrazio la Superiora Generale Madre Francesca e le Suore della Casa Generalizia di Roma per la preziosa collaborazione, le Suore di Sant’Anna Suor Sabrina Pollini, Economa Generale per la collaborazione e la partecipazione e Suor Anna Maria Gamba, Consigliera Generale, per la partecipazione e l’interessamento. Grazie anche alla Superiora Generale Emerita, Madre Franceschina Milanesio e alle Suore delle Comunità di San Grato, di San Bernardo, di Moncalieri e della Casa Madre di Torino, in particolare voglio ringraziare Suor Ada della Comunità di San Bernardo, Suor Josephine della Casa Madre e un grazie speciale alla Superiora di Moncalieri Suor Angela Riccardi, oltre alla Superiora Provinciale dell’Italia Suor Gabriella Profita per la collaborazione.

Grazie anche a Suor Renata Lazzari.

Un grande grazie va ai collaboratori della mostra, al giovane di Salsasio Loris Mondino e alla Memoria di Salsasio, il geometra Francesco Carena per la documentazione Storica, grazie anche per la collaborazione alla Parrocchia di Salsasio e in particolare al Parroco Reverendo Don Mario Berardo e alla Parrocchia di San Bernardo e al Parroco Don Giovanni Manella.

Un grazie anche ad Ettore Milanesio per le fotografie, la collaborazione tecnica e la costante presenza alla mostra. Un particolare ringraziamento va anche alla carissima Suor Rosa Maria Torres della Comunità di San Bernardo per la preziosissima collaborazione e per il grande interessamento e lavoro svolto nella mostra.salsasio3

Ringrazio ancora tutti coloro che hanno partecipato e che in vari modi hanno collaborato a titolo gratuito alla mostra, in particolare ringrazio Enrico Perotti, Pierpaolo Boschero, Morleo Pompeo e Rina Rosa per le fotografie, ringrazio Giuseppe Quattrocchio, Patrizia Giraudo, Massimiliano Pampaloni Giulia De Bartolomeo, Riccardo De Bartolomeo, Lorenzo Monterzino, Loredana Burzio, Francesca Bosco, Michelangelo Oglino e Gianfranco Botto per la collaborazione tecnica, grazie a Mauro Novaresio per la collaborazione e che recentemente ha anche trovato il luogo e la data di morte del papà della Beata Enrichetta, ritenuto scomparso. Grazie anche al Comune di Carmagnola.

Un particolare ringraziamento va anche ai commercianti di Salsasio, Lavanderia di Diego Albertino, Macelleria La Bottega del Buongustaio, Pizzeria Antico Borgo, Erboristeria La Luna, Cartoleria – edicola Il Papiro e Ortomattina del Murè per la preziosa collaborazione.

Ringrazio anche i giornali locali per la pubblicazione degli articoli sulla festa e sulla mostra della Beata di Salsasio, grazie a questi mezzi di informazione, infatti, si è potuto informare un numero molto più alto di persone interessate all’iniziativa.

Un grande e speciale ringraziamento va poi alla Pancalera e in particolare alla Direttrice Dottoressa Irene Canova per la preziosa e assidua collaborazione per la realizzazione della mostra.

Data la numerosa partecipazione e all’entusiasmo dei visitatori prossimamente sarà riproposta la Mostra su Madre Enrichetta insieme a molte altre inziative.

Grazie a tutti!

Ivan Quattrocchio

Realizzatore della Mostra

 (Foto: Ettore Milanesio / Piercarlo Nicola della Pancalera)

 

#Foodfest16: alla scoperta della Gattinara tra vino e riso

gattinara1La giornata conclusiva, quella di sabato 27, è stata all’insegna della conoscenza diretta del territorio piemontese e delle eccellenze locali. I giornalisti accreditati hanno potuto partecipare a  percorsi enogastronomici presso diverse aziende. Vi racconteremo l’Educational “Imbottigliati… in collina” che ci ha portato alla scoperta delle colline della Gattinara e delle sue prelibatezze, il vino e il riso

Torino ha ospitato la prima edizione del Festival del Giornalismo Alimentare dal 25 al 27 febbraio presso l’Aula Magna dell’Università nel complesso della Cavallerizza Reale. Una tre giorni di incontri, lezioni, dibattiti e workshop sui temi più caldi che affronta il giornalismo alimentare. Si è discusso di politiche alimentari, sicurezza del cibo, educazione alimentare, reati alimentari e di comunicazione a tutto tondo sul tema. Relatori importanti si sono susseguiti sul palco, dal presidente di Slow Food Carlo Petrini al vice presidente della Lavazza, ai vari esperti di zoo profilassi e al magistrato Guariniello.gattinara5

La giornata conclusiva, quella di sabato 27, è stata all’insegna della conoscenza diretta del territorio piemontese e delle eccellenze locali. I giornalisti accreditati hanno potuto partecipare a degli Educational, cioè dei percorsi enogastronomici presso diverse aziende. Vi racconteremo l’Educational “Imbottigliati… in collina” che ci ha portato alla scoperta delle colline della Gattinara e delle sue prelibatezze, il vino e il riso. Il primo step è stata la visita all’Azienda Vitivinicola Travaglini nata nel 1958, rinomata per la produzione del vino Gattinara DOCG. Attraverso i racconti di Massimo, genero del fondatore dell’azienda Giancarlo Travaglini, abbiamo conosciuto una storia di intraprendenza, lungimiranza e passione per la propria terra. Giancarlo Travaglini ha portato ad alti livelli nazionali e internazionali il vino prodotto dal vitigno Nebbiolo. L’azienda esporta nel mercato estero il 65% della produzione, in testa gli Stati Uniti e poi i paesi del Nord Europa. Innovativa è stata ed è tuttora la gattinara4forma della bottiglia, ideata nel 1958, che contiene il Gattinara Travaglini. La “pancia” pronunciata e la forma “storta” permettono la decantazione trattenendo l’eventuale sedimento naturale che si forma nel lungo riposo del vino in cantina. Il Gattinara DOCG viene lasciato riposare per tre anni mentre quello Riserva per quattro. Il Tre Vigne DOCG è invece quello che strizza di più l’occhio ai compratori internazionali e nasce dall’unione di uve provenienti da tre vigneti posti a diversa altitudine. Il sogno e L’altro sogno sono frutto dell’idea di Giancarlo di utilizzare uve stramature fatte appassire per cento giorni. Il secondo si differenzia dal primo per la presenza di un maggiore residuo zuccherino. Il signor Travaglini, venendo a mancare, non ha potuto però assistere alla realizzazione del sogno, ma la famiglia lo ha portato a compimento. La degustazione di questi vini ci ha permesso di sentire gli odori e i sapori intensi, frutto di una terra rocciosa ricca di sali minerali di ferro. L’accompagnamento con salame della Gattinara e toma valsesiana è stato perfetto.gattinara3

Il tour è continuato con il pranzo presso il Ristorante Villa Cavalleri di Gattinara, dove il cuoco ci ha servito pietanze piemontesi tra un aneddoto e l’altro con una genuinità disarmante. Principe delle portate è stato il Risotto alla Gattinara, perché il riso nasce nell’acqua e muore nel vino, come si dice da queste parti.

L’ultima tappa ci ha portato a scoprire la produzione del riso anche attraverso i racconti della guida Alberto Pistola. Sono stati i monaci cistercensi dell’Abbazia di Lucedio a portare il riso nella zona alla fine del Quattrocento e a coltivarlo grazie alla presenza delle paludi. Ad accoglierci presso la Riseria di Rovasenda dei fratelli Tomanosi è stato il signor Giovanni. La famiglia Tomasoni coltiva e produce riso dal 1976 nella cosiddetta “Baraggia”. Si tratta di un terreno argilloso poco fertile bagnato dall’acqua proveniente dal Monte Rosa, che viene bonificato attraverso la coltura del cereale. La peculiarità del prodotto consiste in un chicco più piccolo rispetto alle altre varietà, ma compatto, translucido e con un’ottima tenuta in cottura. Giovanni Tomasoni, con un sorriso puro e scavato dalle rughe della fatica degli anni di lavoro, ci ha raccontato la sua storia. gattinara2La sua è un azienda piccola che non ha nulla da invidiare a quelle più grosse, stessi procedimenti, stessa resa e qualità. Il processo di lavorazione meccanizzato dura circa 15 minuti, inizia dalla sbramatura del risone che viene pulito e diventa chicco. Da questo processo viene scartata la lolla, parte esteriore del chicco poi utilizzata per la produzione di mangimi per animali. Il secondo step è la sbiancatura del chicco, dal quale si elimina invece la pula. La Tomasoni Riso produce principalmente quattro varietà di riso: il Carnaroli, l’Arborio, il S. Andrea e il Baldo. Dal 2007 il prodotto ha ricevuto la Denominazione d’Origine Protetta “Riso di Baraggia Biellese e Vercellese”, l’importante rinascimento tutela e allo stesso modo garantisce l’unicità e la qualità del riso.

Questa esperienza ci ha permesso di conoscere tradizioni locali sedimentate nel territorio e che per questo lo rendono unico. Soprattutto abbiamo ascoltato le storie delle persone e del duro lavoro che stanno dietro ai prodotti e che rappresentano la forza del Made in Italy e dell’Italia stessa.

Federica Monello

 

Vento oltre 100 km l'ora e il tempo peggiora nel fine settimana con neve sulle Alpi

cielo nuvole tempopalatina cielo2Una rapida perturbazione è passata ed  è tornato il sereno in pianura, invece in montagna con il vento forte c’è stata anche qualche nevicata

Tutto il Piemonte e anche Torino sono stati spazzati ad un forte vento oltre i 100 km all’ora. Nelle zone di confine con la Valle d’Aosta le raffiche hanno toccato addirittura i 140 km orari. Una rapida perturbazione è passata ed  è tornato il sereno in pianura, invece in montagna con il vento forte c’è stata anche qualche nevicata, di alcuni centimetri sulle vette del Torinese. Il meteo prevede un nuovo cambiamento nel weekend: l’aria fredda invaderà la catena alpina portando nevicate anche a quote piuttosto basse, di 600-700 metri e solo a 300 nelle vallate  del Cuneese.

(Foto: il Torinese)

"Torino '900. La città delle fabbriche" e la sua coscienza collettiva

novecento1Il libro, martedì 1 marzo, verrà presentato all’Unione Industriali di Torino

Martedì 1 marzo, alle 17.oo, nella sala “Torino” dell’Unione Industriali in via Fanti, verrà  presentato il volume di Enrico Miletto e Donatella Sasso “Torino ‘900. La città delle fabbriche” (Edizioni del Capricorno, Torino 2015), realizzato in collaborazione con l’ISMEL. Il libro, fino al 22 marzo sarà in edicola con “La Stampa”. Il volume raccoglie e propone una preziosa e inedita narrazione fotografica , ripercorrendo le tappe più significative della storia dell’industria a Torino,  i luoghi e i volti delle donne e degli uomini che hanno plasmato nel Novecento la città delle fabbriche, la sua coscienza collettiva, la sua identità storica, la stessa immagine. Un percorso suggestivo che ricostruisce la parabola della città- industria, accompagnando il lettore  nei luoghi della produzione e della socialità della Torino del  secolo scorso, da Borgo Dora a Regio Parco, passando per Vanchiglia e Barriera di Milano. Sullo sfondo, le barriere operaie e i movimenti migratori che hanno plasmato l’identità della città. E’ tra la fine dell’Ottocento e lo scoccare del “ secolo breve”  che  Torino conosce una tumultuosa e incredibile fase di espansione e crescita, mutando per sempre la sua fisionomia, connotandone il carattere più di qualsiasi altra città italiana. novecento2La capitale sabauda diventò la capitale dell’industria , dalle fabbriche tessili e alimentari delle origini allo sviluppo del settore automobilistico, dall’epopea cinematografica italiana (che all’inizio è anzitutto torinese) allo sforzo bellico della Grande Guerra, dalla nascita dell’industria chimica ai tragici bombardamenti durante il secondo conflitto mondiale. E poi, quasi in arrembante sequenza,  la ricostruzione e il boom economico, le trasformazioni del modo di produrre che si riflettono nel tessuto urbano e sociale della città. E ancora:  la grande immigrazione e le crisi degli anni Settanta, il declino industriale e le trasformazioni della città nel terzo millennio, con la svolta delle Olimpiadi invernali del 2006. Una storia per molti aspetti unica, vista attraverso le immagini e le parole che fanno di “Torino ‘900. La città delle fabbriche” un documento prezioso.

Marco Travaglini

Caso Rosboch, non si trova la pistola. Controlli su auto e case dei tre arrestati

rosboch 23defilippi rosbochSono stati setacciati ii boschi di Rocca Canavese: lì, Roberto Obert, il complice e amante di Gabriele, in carcere anche lui  per l’assassinio, dice di avere seppellito l’arma

Non si trova ancora la pistola che di  Gabriele Defilippi, il 22enne in carcere per l’omicidio dell’insegnante Gloria Rosboch. I carabinieri, coadiuvati dai militari del 32/o Genio guastatori dell’Esercito, specializzati nell’individuare oggetti metallici in scenari di guerra. Sono stati setacciati ii boschi di Rocca Canavese: lì, Roberto Obert, il complice e amante di Gabriele, in carcere anche lui  per l’assassinio, dice di avere seppellito l’arma. Prossimamente potrebbe essere organizzata una nuova ricerca alla presenza dello stesso Obert che ha affermato di essere in grado di indicare  il luogo in cui la pistola, che non è stata usata per il delitto ma potrebbe essere stata impiegata in altre vicende sospette, è stata nascosta.

 Nel frattempo i carabinieri del Ris di Parma saranno  nei prossimi giorni a Ivrea  per le   analisi dell’inchiesta su Gloria Rosboch, che riguarderanno le auto e gli appartamenti dei tre arrestati: Gabriele Defilippi,  Roberto Obert e Caterina Abbattista, mamma del giovane. Sono in corso le analisi di computer e telefoni cellulari.

Al Lingotto torna Expocasa, più nuovo che mai

EXPOCASA1Dal 27 febbraio al 6 marzo al Lingotto Fiere di Torino torna, completamente rinnovato, il Salone dedicato alle idee per abitare. Porte aperte sabato 27 febbraio con ingresso gratuito per il pubblico per festeggiare le grandi novità di questa edizione

 

Dal 27 febbraio al 6 marzo 2016 al Lingotto Fiere di Torino prende il via la 53^ edizione di Expocasa, il Salone di riferimento per il nord-ovest per tutto quanto riguarda l’arredamento e le idee per abitare, in cui i visitatori, grazie alla vasta offerta raccolta in un unico ampio spazio espositivo, possono trovare la soluzione più adatta al proprio stile abitativo.

Varcata la soglia del mezzo secolo, Expocasa è uno degli appuntamenti che ha accompagnato l’evoluzione dello stile e del modo di abitare, oggi sempre più flessibile e indirizzato verso spazi multifunzionali. Il salone raccoglie da sempre i migliori marchi di arredamento italiani che il grande pubblico può acquistare direttamente dal rivenditore presente in fiera.

Expocasa è organizzato da GL events Italia-Lingotto Fiere.

EXPOCASA È TOTALMENTE RINNOVATO. A partire dalla struttura, che quest’anno è il suggestivo Oval, un vero e proprio gioiello dell’architettura contemporanea: spazio tecnologico di grande impatto, ospita importanti eventi di prestigio nazionale e internazionale ed è indubbiamente l’ambiente ideale per un appuntamento come Expocasa, che racchiude la lunga tradizione di una fiera che nello medesimo tempo è costantemente proiettata verso il futuro.

Altre grande novità è il percorso espositivo, integralmente ripensato per offrire la massima fruibilità al pubblico e una vera e propria panoramica a 360° sul mondo dell’arredo. Sarà suddiviso per aree tematiche: a partire dal cuore della casa, la cucina, l’itinerario si snoderà nelle varie sezioni toccando il bagno e gli spazi per il benessere, la zona notte, gli spazi giorno per relax e condivisione con gli ospiti fino alla nuova area dedicata alle camerette. Non mancheranno spunti anche per coloro che sono alla ricerca di proposte su tessuti d’arredo ed elettrodomestici, oltre che materiali e servizi per la ristrutturazione raccolti nel settore Tecnicasa.

SABATO 27 FEBBRAIO INGRESSO GRATUITO. Come si fa con gli amici più cari, anche Expocasa vuole condividere con il pubblico la sua nuova casa, e per questo invita tutti a festeggiare offrendo l’accesso gratuito il primo giorno di manifestazione, sabato 27 febbraio. Per usufruire di questa opportunità è sufficiente registrarsi sul sito ed esibire l’invito all’ingresso dell’Oval.

 

COUPON SCONTO DAL LUNEDÌ AL VENERDÌ. Nei giorni successivi, dal lunedì al venerdì, è possibile accedere utilizzando il coupon sconto scaricabile sempre sul sito expocasa.it, che permette l’ingresso a 5€ anziché 8: un’attenzione particolare per il pubblico che ritorna più volte nel corso dei 9 giorni di manifestazione per mettere a punto il proprio progetto.

OLTRE 400 ESPOSITORI. Il nuovo corso di Expocasa, ha ottenuto da subito il riscontro positivo delle aziende, tanto che sono state raggiunte oltre 400 adesioni, tra espositori e marchi rappresentati. Tra di loro sono presenti importanti riconferme e new entry italiane e internazionali, alcune delle quali parteciperanno alla manifestazione torinese per la prima volta. Un segnale importante degli operatori del settore, da sempre capaci di captare le tendenze più interessanti del mercato.

Moltissime le novità di quest’anno e ampia l’offerta dell’esposizione, spaziando dal mobile classico al prodotto di design, fino alle soluzioni per arredare gli spazi contemporanei, sempre più flessibili e utilizzati diversamente nelle varie ore della giornata.

Un’attenzione particolare viene posta anche nella cura dei dettagli e nell’ampia scelta di materiali e personalizzazioni, che rendono unico il proprio stile d’arredo.

Numerosi espositori, infine, offrono ai clienti un servizio “senza pensieri”: tutto il percorso di ristrutturazione o di arredamento viene seguito direttamente dal venditore, che garantisce i passaggi a partire dalla pratica comunale fino alla consegna finale dello spazio, modificato e arredato. Un servizio chiavi in mano che permette al cliente di interfacciarsi con un unico interlocutore e di ridurre al minimo problemi e perdite di tempo. Dal lato del fornitore si tratta di un servizio che valorizza la capacità di sapere lavorare in rete con altri professionisti e di adattarsi alle richieste del mercato in continua evoluzione.

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UN NUOVO VISUAL. Un rinnovamento profondo arriva anche nel nuovo “vestito” di Expocasa, ripensato dallo studio Undesign di Torino: un visual in bianco, rosso e nero, semplice e allo stesso tempo elegante, che esprime al meglio il profondo cambiamento di questa manifestazione, da sempre capace di soddisfare il pubblico più tradizionale e, nel contempo, attrarre nuovi visitatori alla ricerca delle proposte più innovative e all’avanguardia.

Il nuovo logotipo è realizzato da un carattere dall’aspetto geometrico e si ispira, reinterpretandoli in chiave contemporanea, agli alfabeti utilizzati dalle grandi avanguardie architettoniche del Novecento. Proprio alle grandi avanguardie, e in particolare al costruttivismo, è ispirata la comunicazione dell’edizione 2016 che riprende atmosfere e riferimenti tipici del manifesto da esposizione internazionale che si rifà al bel design dei maestri degli anni sessanta.

toBEeco. Nell’ambito di Expocasa si tiene anche la 7° edizione di toBEeco, vetrina del design ecosostenibile. La sezione speciale accoglie 35 creativi, designer e innovatori nazionali e internazionali – selezionati attraverso una chiamata pubblica – che ruoteranno durante le nove giornate del Salone. Tutti i partecipanti sono legati da un approccio sostenibile, a partire dalla fase progettuale fino al compimento: uno spazio per chi vuole sperimentare senza perdere di vista l’aspetto green. I prodotti esposti possono essere acquistati dai visitatori.

Come ogni anno è stato scelto un tema: per il 2016 è Con cura, cioè il saper fare amorevole umano che unisce in sé il designer, l’artigiano e il commerciante, che offrono un prodotto o un servizio frutto di una cura particolare verso la sostenibilità di progetto e processo. Un fil rouge trasversale che apre le porte a forme diverse di creatività.

Tra gli oggetti presentati in toBEeco 2016 dagli espositori internazionali – provenienti da America, Asia e Africa – troviamo, ad esempio, le scarpe artigianali dal design contemporaneo dell’argentina Tonocotè e le serigrafie con colori naturali su tessuti realizzate a mano dallo studio boliviano Mayaki design. Dal Myanmararrivano le laccature in oro e metalli preziosi degli artigiani birmani, per la prima volta a Torino grazie a uno scambio promosso dalla Camera di commercio e dal Comune di Torino, dal Sudafrica i vasi zoomorfi di Makhaya-Bushmen Ceramics, dalla Russia i gioielli contemporanei di Jenia Design.

La scena creativa italiana sarà rappresentata, tra gli altri, dalla milanese Terrarium, che realizza scenografie verdi in miniatura; da Bolzano arriva Embawo, che presenta le sue preziose borse di legno e pellame, che vestono persone e biciclette come quelle in carbonio prodotte da Leaos; dalla Toscana i produttori degli originalissimi occhiali e orologi in legno We Wood; Red, che firma le sedie regista più contemporanee e Kafè che realizza borse e accessori con materiali di recupero, prime tra tutte buste vuote del caffè. Dal Piemonte c’è Paolo Valenti, che declina la tecnica raku nell’illuminazione, Lorella Bai che con il vetro realizza monili dai molteplici giochi di luce; Ferraris Design con i complementi d’arredo.

E poi ancora i gioielli di filo creati all’uncinetto da Cinzia Mosso, quelli realizzati con il recupero di materiali diversi di Con.Lana, gli oggetti-collage di Matelier, icapi da pioggia creati da Arti.ficio, le ceramiche proposte da Roba che Skotta, i corpi illuminanti in metallo ricavati da oggetti industriali di Contatto Meccano, gliaccessori in legno di Naturas Wood Project, i complementi d’arredo a impatto zero di Elimond handmade, i monili in materiali naturali presentati da Sweet, le originalissime lampade creata da Balume, le sculture di pietra di Marcantonio Barello, i Tappeti volanti prodotti in juta e stoffe diverse, le sculture di Lele De Bonis, i medaglioni “copia” di quadri famosi in polymer clay di Natalia Pugliese, il macramè abbinato alle pietre dure di Francesco Volpi e infine i prodotti dell’azienda agricola Basso, anche loro realizzati con cura.

Oltre a questi si lavorerà ogni giorno con i laboratori organizzati da InGenio, contenitore delle associazioni di Torino, che coniuga artigianalità e sostenibilità sociale; nel programma ci si confronterà grazie agli incontri di Giardino forbito dedicati alle tematiche del verde e della sostenibilità.

INCONTRA L’ESPERTO. Nel panorama dell’edizione 2016 non mancherà il calendario di appuntamenti che d’abitudine anima il Salone con dimostrazioni, workshop, corsi.

Tra questi i più apprezzati sono i tavoli di Incontra l’esperto, a partire dagli appuntamenti con gli architetti, curati dal GAT, Giovani Architetti Torino. Con loro i visitatori hanno l’opportunità di conoscere la figura dell’architetto e i servizi che può offrire in tema di consulenza edilizio-progettuale, agevolazione fiscale, risparmio energetico, ristrutturazioni.

Discorso simile ma ambito di competenza diverso per i professionisti di CasaClima, gestito dai Consulenti dell’Agenzia per l’Energia Alto Adige, che  forniranno indicazioni sul tema del costruire sostenibile, con un occhio d’attenzione all’impatto ambientale, all’efficienza energetica e al comfort abitativo.

I suggerimenti che provengono da Incontra il paesaggista invece, saranno utili a tutti coloro che vogliono progettare aree esterne e curare il paesaggio che circonda l’abitazione con l’obiettivo di migliorare la fruibilità degli spazi e la qualità di vita generale. Gli incontri sono ospitati nell’area Giardino forbito a toBEeco, sulla terrazza dell’Oval.

Sempre focalizzato sul verde, ma più di piccole dimensioni, è l’obiettivo degli incontri con la Plant sitter: i consigli verteranno sia sui piccoli spazi verdi (interni, terrazzi o balconi) sia sulle fioriere che hanno bisogno di un restyling o di una vita ex novo.

Tutti gli appuntamenti di Incontra l’esperto si prenotano sul sito expocasa.it.

FORMAZIONE PER GLI ARCHITETTI. Anche quest’anno ritornano gli incontri formativi promossi in collaborazione con l’Ordine degli Architetti PPC di Torino. Ecco il calendario degli incontri: lunedì 29 febbraio si parlerà di Progettare l’abitare domestico: dalla spontaneità ai condizionamenti sociali; martedì 1 marzo il tema sarà Pomeriggio in verde; giovedì 3 marzo è in programma Di legno! Natura e artificio. Racconti materiali del saper fare artigiano e falso materico mentre Casa come contenitore di emozioni: l’abitazione come espressione del proprio carattere è l’argomento di venerdì 4 marzo. Si chiude sabato 5 con  Esporre. Dal racconto fisico al racconto virtuale: esposizioni in evoluzione

Tutti gli incontri danno il diritto al riconoscimento di 2 crediti formativi per architetti.

 

IL FASCINO DELLA BIRMANIA PROTAGONISTA A EXPOCASA. Nell’ambito della collaborazione con gli artigiani laccatori di Bagan, la cui arte antica risale all’XI secolo, Expocasa dal 27 febbraio al 2 marzo ospita la delegazione di giovani imprenditori, provenienti dalle storiche famiglie di laccatori birmani, in collaborazione con UNIDO, CCIAA, CNA, IED, Consolato Onorario del Myanmar a Torino e Camera di Commercio Italia-Myanmar.

Nella città di Bagan ha sede il Lacquerware Technology College, dove si diplomano i migliori laccatori locali, e nel dicembre 2015 in Myanmar, è stato firmato un accordo fra il Lacquerware Technology College e l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino.

La Città di Torino da molti anni ha relazioni di cooperazione con il Myanmar che, a seguito della Firma dell’Accordo con la Città di Yangon avvenuta a maggio 2015, si sono maggiormente rafforzate.

 

Expocasa 2016 sarà ancora di più “la casa per arredare la propria casa”.

 
INFORMAZIONI
Expocasa 2016 – Idee per abitare e rinnovare
53^ edizione
Da sabato 27 febbraio a domenica 6 marzo 2016
Lingotto Fiere – Oval
Via Mattè Trucco 70 – Torino
www.expocasa.it
info@expocasa.it
T 011 6644 111