redazione il torinese

Sorpresa: i treni in Piemonte sono puntuali al 90,5 per cento e i passeggeri crescono

treni bimbatreni p susatreno p nuovaI dati riguardano i convogli regionali, per i quali, inoltre,  le cancellazioni di corse sono state dimezzate

Spesso si parla male (anche a ragione) delle condizioni delle ferrovie. Ma almeno un dato è positivo: nei primi due mesi del 2016, infatti, nella nostra regione il 90,5% dei treni  ha rispettato la puntualità, arrivando entro i 5′ dell’orario previsto. I dati riguardano i convogli regionali, per i quali, inoltre,  le cancellazioni di corse sono state dimezzate. I dati sono di  Trenitalia, che sottolinea l’incremento pari al +6,7% rispetto a gennaio-febbraio 2015, del numero dei passeggeri.Nelle fasce orarie ad alta frequentazione la puntualità aumenta la mattina al 92,2% e si attesta al 91% nel pomeriggio. Negli stessi due mesi sono state effettuate in tutto 42126 corse, per un totale 3.048.340 di chilometri percorsi. Le performance di Trenitalia Regionale Piemonte risultano quindi tra le migliori in assoluto a livello europeo, al pari della Baviera –  87,3% – 91,3%  – e con le prestazioni di eccellenza delle compagnie regionali del Regno Unito ( tra 90 e 91,6%).

 

(Foto: il Torinese)

Maria Vallino vince le primarie Pd a San Mauro

 pd manifestoIn tutto i votanti sono stati 679 suddivisi in tre seggi

Sarà Maria Vallino, attuale presidente del consiglio comunale a correre a San Mauro Torinese per la carica di primo cittadino e succedere ad Ugo Dallolio. Con 340 voti ha vinto, infatti, le primarie del Partito democratico che si sono svolte nella giornata di domenica 6 marzo. In tutto i votanti sono stati 679 suddivisi in tre seggi. Vallino ha ottenuto più voti rispetto agli altri due competitor, Pino Morvillo, già consigliere comunale con una lunga esperienza di lavoro maturata all’estero che si è fermano a quota 218. Non è andato invece oltre le 115 preferenze Numinato Licari, il quarantenne con esperienza nel mondo del volontariato che era considerato un outsider piuttosto insidioso. I risultati sono proclamati dal presidente della locale sezione del Partito democratico, Ferdinando Raffero.

Massimo Iaretti

 

Priorità ai disoccupati nella nomina degli scrutatori

elezioni-comunali 2Serve una dichiarazione che attesti l’iscrizione all’Albo degli Scrutatori e al Centro per l’Impiego della Provincia di Torino

Priorità ai disoccupati nella nomina degli scrutatori per tutte le consultazioni elettorali e referendarie del 2016. Per richiedere di essere nominati scrutatori in occasione del Referendum abrogativo sulle “Trivellazioni marine” che si terrà domenica 17 aprile 2016 occorre presentare ENTRO L’11 MARZO una dichiarazione che attesti l’iscrizione all’Albo degli Scrutatori e al Centro per l’Impiego della Provincia di Torino. La dichiarazione può essere consegnata direttamente agli uffici del Servizio Elettorale, in corso Valdocco 20, oppure inviata via posta elettronica all’indirizzo albi.listeelettorali@comune.torino.it, allegando copia di un documento d’identità.

 
Per ulteriori informazioni consultare la pagina dedicata sul sito del Servizio Elettorale: http://goo.gl/X9mtIS
 

www.comune.torino.it

Piemonte Movie gLocal Film Festival, il cinema trova casa

Lo spirito della rassegna consiste nel fare il punto della produzione regionale annuale dando visibilità ai film indipendenti e nel valorizzare i grandi professionisti del cinema piemontese

ventavoli 2

Dal 2000 il cinema piemontese ha trovato casa nel Piemonte Movie gLocal Film Festival . L’edizione numero 15 di quest’anno prevede un programma di 5 giorni – dal 9 al 13 marzo – al Movie, Cinema Massimo e Cinema Classico. Lo spirito del Festival consiste nel fare il punto della produzione regionale annuale dando visibilità ai film indipendenti e nel valorizzare i grandi professionisti del cinema piemontese. Verranno proposte al pubblico le 2 sezioni competitive, Spazio Piemonte e Panoramica Doc, rispettivamente riservate a corti e documentari, 2 omaggi a riconosciuti registi come Claudio Caligari e Guido Chiesa , e 2 film in anteprima e fuori concorso, ad aprire e chiudere il Festival. L’apertura della 15a edizione, mercoledì 9 marzo, ore 20.45 al Cinema Massimo terrà a battesimo il film “Venanzio Revolt. I miei primi 80 anni di cinema”, diretto da Fabrizio Dividi, Marta Evangelisti e Vincenzo Greco, che vede come protagonista uno dei padri del cinema torinese, Lorenzo Ventavoli.

ventavoli

Nel film, in anteprima assoluta, lo storico esercente e distributore si racconta, intervistato dal critico Steve Della Casa, attraverso episodi della sua vita e aneddoti legati ad alcuni degli artisti più importanti della storia del cinema, quali Bunuel, Bergman, De Sica, Truffaut e molti altri. Domenica 13 marzo alle 21.30, dopo la premiazione, si potrà assistere all’anteprima nazionale di Madeleine, lungometraggio girato in Piemonte dai registi Lorenzo Ceva Valla e Mario Garofalo, al Cinema Classico. Gli omaggi, infine, realizzati con il Museo del Cinema e ospitati nelle sale del Massimo, sono dedicati al regista indipendente Claudio Caligari, recentemente scomparso e a Guido Chiesa.

Mauro Reverberi

Gli eccessi e l’arte di Modigliani nel testo di Angelo Longoni

Sino a domenica per la stagione di Torino Spettacoli. Il quadro interessante e curioso, scritto egregiamente tra ricerche e aneddotica, quasi un testimone, di quanto era bella e palpitante la Parigi dell’inizio del secolo scorso, bellezza intesa come crocevia dell’arte, dei tanti artisti che vissero e lavorarono
modì2

Non è soltanto il ritratto di un artista quello che Angelo Longoni tratteggia nel suo Modigliani (in scena sino a domenica all’Alfieri per la stagione di Torino Spettacoli) ma pure il quadro interessante e curioso, scritto egregiamente tra ricerche e aneddotica, quasi un testimone, di quanto era bella e palpitante la Parigi dell’inizio del secolo scorso, bellezza intesa come crocevia dell’arte, dei tanti artisti che vissero e lavorarono (Picasso, Soutine, Brancusi, Diego Rivera, Utrillo tra i tanti), delle correnti artistiche che vi si andavano formando, delle muse e degli eccessi, dell’ars amatoria più che tangibile, del tanto assenzio che correva attraverso i tavolini della Rotonde e dell’hashish; e non è soltanto la visione dell’arte a stento compresa di un artista maledetto – Modì o maudit, in un perfetto gioco di parole – ma la scoperta delle tante sue opere, dei visi femminili dal lungo collo, della tubercolosi che lo porterà alla tomba trentaseienne, dei mercanti d’arte che lo scoprono e l’apprezzano, della grande mostra chiusa per offesa al pudore due ore dopo l’inaugurazione, delle passioni e degli amori. Il tutto visto con gli occhi di quattro donne che gli furono accanto, complici nelle avventure o sentinelle nel cercare di mettere un freno all’alcol e alle droghe, a correggerlo e a sostenerlo: da Kiki di Montparnasse, modella e prostituta che accoglie Amedeo all’indomani del suo arrivo da Livorno, facendogli conoscere gli artisti e la vita disinibita della città, a Anna Achmatova, poetessa legatissima alla propria terra e ad un marito, una passione intellettuale e non solo che lo mette davanti alle proprie scelte; da Beatrice Hastings, bella e colta, progressista, una relazione fatta di litigi e rappacificazioni, di ardore e incoraggiamenti, una donna che lo spinge a scegliere definitivamente la strada della pittura a scapito della scultura, altresì pericolosa per la sua salute, a Jeanne Hébuterne, ventenne, che ha voglia di cambiare la follia del suo uomo, che rompe con una famiglia osservante che mai potrebbe accettare un squattrinato ebreo in casa propria, che il giorno successivo il decesso di Amedeo, incinta, disperata, si butta dal quinto piano della casa dei genitori dove qualcuno l’ha a forza accompagnata.Longoni sa illustrare un’esistenza con un gran bel tessuto di scrittura, la movimenta anche attraverso l’uso di una quarta parete che fa da schermo ai contributi video ideati con l’apporto di Gianluca Amodio, porta avanti la vicenda non solo per grumi ben circoscritti ma sa muoverla con efficacia attraverso scene d’insieme che ancor meglio focalizzano i personaggi, le idee, i modi estremamente diversi di essere e di pensare.

modi1

Forse il lungo intrattenimento televisivo fa sì che la figura gigantesca di Modì non riesca a concretizzarsi appieno nella voce, nei tratti, nei movimenti di Marco Bocci, che scivoli a tratti insicura: ma le piccole falle sono immediatamente tappate dalla grossa simpatia che il pubblico teatrale gli dimostra. In più se la deve vedere con le quattro colleghe vincenti che con diversi mezzi tirano fuori le unghie, Romina Mondello, Claudia Potenza, Giulia Carpaneto e Vera Dragone, eccellente poetessa. Un’occasione per ascoltare un testo bello (già avevamo detto un gran bene di L’amore migliora la vita, visto a gennaio all’Erba): se poi volessimo considerare il termometro del successo dalle urla femminili, dovremmo parlare di successone.

 

Elio Rabbione

 
 Foto Marina Alessi

Il Fila sarà presto restituito alla città. I lavori nello stadio stanno rispettando i tempi

fila posa1fila3torio fila 2 Grazie al  crowdfunding tra Granata torinesi e fuori città sono già stati raccolti 200 mila euro

Stanno procedendo nel rispetto dei temi i lavori di rifacimento dello storico Filadelfia, il mitico stadio del Grande Torino.

All’Ansa il presidente della Fondazione Filadelfia, Cesare Salvadori, che ha guidato in un sopralluogo i consiglieri della V commissione del Comune, ha dichiarato: “l’obiettivo, anche se ambizioso, è essere pronti il 17 ottobre  o in ogni caso per la fine dell’anno”.

Mentre nel cantiere si sta drenando il terreno fanno già capolino le prime opere di muratura e i basamenti delle gradinate. Presto avverrà la consegna del progetto definitivo del museo da allestire all’interno del complesso e a maggio sarà seminato il manto erboso. Grazie al  crowdfunding tra Granata torinesi e fuori città sono già stati raccolti 200 mila euro.

 
(Foto: il Torinese)

INTERNATIONAL CHAMBER MUSIC COMPETITION

Accademia di Musica di Pinerolo, Città di Pinerolo, Città di Torino – Città metropolitana promuovono concerto e premiazione al Conservatorio G. Verdi di Torino

 musica chamber

Vengono da tutto il mondo le formazioni under 33 di musica da camera che si contenderanno il montepremi di 23.000 euro messo in palio dal Concorso – unico in Italia facente parte della World Federation of International Music Competition di Ginevra ad aprire al duo, trio, quartetto, quintetto e sestetto anche con pianoforte – assegnato da una giuria formata da musicisti di rilievo e prestigio internazionale.

La finale, giornata che si terrà domenica 6 marzo 2016 nella prestigiosa Sala Concerti del Conservatorio di Torino (ore 9-17 finale; ore 20:30 – 23:00 concerto dei cinque gruppi finalisti, festa conclusiva e premiazione), vede protagonista anche il pubblico, che potrà affiancare il proprio voto a quello di una giuria d’eccezione che vede collaborare Andrea Lucchesini (Italia, presidente), Dimitri Ashkenazy (Islanda), Robert Atchison (Regno Unito), Pavel Gililov (Russia), Yovan Markovitch (Francia), Harald Schoneweg (Germania), Marco Zuccarini (Italia). Tra i votanti sarà estratto il fortunato vincitore di un viaggio in una città italiana.

Residenze universitarie, 500 mila euro per 82 posti in più

L’assessore: “Un risparmio di 800.000 euro l’anno. Boccata d’ossigeno utile a pensare al potenziamento del diritto allo studio”

REGIONE PALAZZO

La convenzione tra Ente per il diritto allo studio universitario e Fondazione Falciola per la gestione di tre palazzine attualmente impiegate come residenze universitarie a Torino, negli ex Mercati generali, non verrà rinnovata alla scadenza di aprile.

“La Regione – ha affermato l’assessora Monica Cerutti intervenendo in Consiglio regionale nella discussione di una mozione che chiedeva di continuare a finanziare le residenze –  ha stanziato, grazie all’impegno del Consiglio, ben 500.000 euro necessari per riaprire la residenza universitaria di via Verdi, la cui apertura dovrebbe avvenire il mese prossimo. Si tratta di un’operazione che permette, pur dismettendo le residenze dell’ex Moi, un aumento di 82 posti letto ed un risparmio di 800.000 euro l’anno. Una boccata d’ossigeno utile a pensare al potenziamento del diritto allo studio”.

“Non sottovalutiamo – ha rimarcato Cerutti – le questioni che vengono poste rispetto alla complessità e delicatezza dell’occupazione di quel complesso. Il tema è da affrontare non solo sotto il profilo dell’ordine pubblico, ma anche cercando di comprendere come si possa superare una situazione che coinvolge circa un migliaio di persone che vivono in condizioni inadeguate. La Regione non si sottrae alle proprie responsabilità e in un’ottica di collaborazione con la Città di Torino abbiamo avviato un tavolo apposito”.

Gianni Gennaro

gianni.gennaro@regione.piemonte.it

Antichi mestieri addio. Attività artigiane sempre più a rischio estinzione nel Torinese

balo3Per esempio, negli ultimi sei anni in Torino e nella provincia i pellicciai sono scesi da 24 a 19 (-20,8%), mentre i fabbricanti di calzature da 12 a 9 (-25%). Invece i falegnami sono calati da 91 a 55 (-39,5%)

Si dice da sempre che i vecchi mestieri rischiano l’estinzione. Ma ora ci sono dati che lo confermano ufficialmente: sono quelli di Confartigianato, che parlano di 12.534 imprese artigiane che hanno abbassato la serranda definitivamente dal 2009 al 2005, con un crollo del -9,2%. Per esempio, negli ultimi sei anni in Torino e nella provincia i pellicciai sono scesi da 24 a 19 (-20,8%), mentre i fabbricanti di calzature da 12 a 9 (-25%). Invece i falegnami sono calati da 91 a 55 (-39,5%), i corniciai da 163 a 106 (34,9%), i ceramisti da 71 a 67 (-5,6%). E ancora: gli artigiani del marmo artistico da 52 a 41 (-21,15%), i produttori di poltrone e divani da 107 a 83 (-22,4%). E alla fine del terzo trimestre 2015 erano aperti solo 3 orologiai e un unico armatore. “Non è soltanto colpa della debolezza dei consumi interni se la ripresa è ostacolata – dice all’Ansa Dino De Santis, presidente di Confartigianato Torino – ma anche dell’aumento della pressione fiscale, poi la burocrazia, i tempi di pagamento da parte della P.A. Sono tutti aspetti che hanno inciso in modo determinante, causando una moria delle imprese artigiane e l’estinzione di alcuni mestieri”.

(Foto: il Torinese)