La lotta all'inciviltà comincia dalle piccole cose

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tosettoSTORIE DI CITTA’ /

di Patrizio Tosetto

Posso raccontare cosa mi è successo in Svezia fine anni 70? Allora ero fumatore ed accendendomi una sigaretta ho buttato via il fiammifero. Un gentilissimo signore mi ha ripreso. Non capito che cosa voleva e che cosa avevo fatto. Comunicavamo con un tentennante inglese. Mi ha chiesto di porgergli la scatola dei dei fiammiferi. Ne ha acceso uno e spegnendolo l’ha riposto nella scatola

Non comincia bene la mattinata, nonostante il sole faccia  capolino. Porto fuori il cane, ovviamente armato del necessario. Sembra che durante la nottata non molti padroni di cani abbiano fatto il loro dovere nel pulire. Per fortuna che sono in un”quartiere bene”, ma l’inciviltà avanza, sembra quasi inarrestabile. In Barriera di Milano raggiungo a piedi Largo Gottardo. Giardini della mia adolescenza, ben tenuti, sono le 10 e vicino all’edicola un capannello di persone, probabilmente metà italiani e metà non italiani. Alcuni di loro bevono birra. mi sembra un po’ prestino. E allora penso al giorno precedente, quando uscendo dal Tribunale non riesco ad attraversare le strisce pedonali occupate da un’auto dei carabinieri e un furgoncino dei Vigili Urbani. Si avete letto bene: Carabinieri e Vigili Urbani, la legge insomma, che stazionano all’interno. Hanno freddo, poverini. Poverini ed incivili. Attraversato corso Vittorio, tra un chiosco e la strada, un mare di mozziconi per terra. Lo faccio notare al mio amico, commentando l’inutilità delle possibili multe. Una signora-fumatrice, sorridendo mi fa notare d’utilizzare il portacenere del locale. Niente da dirle, ma queste cicche testimoniano un’altra nostra inciviltà. Lei: ma non ci sono portaceneri da strada sufficienti. Vero, ma le posso raccontare cosa mi è successo in Svezia fine anni 70? Allora ero fumatore ed accendendomi una sigaretta ho buttato via il fiammifero. Un gentilissimo signore mi ha ripreso. Non capito che cosa voleva e che cosa avevo fatto. Comunicavamo con un tentennante inglese. Mi ha chiesto di porgergli la scatola dei dei fiammiferi. Ne ha acceso uno e spegnendolo l’ha riposto nella scatola. Tutto qui. Loro sono civili. Anche qui in Italia c’è qualcuno che si difende. Un caro amico accanito fumatore gira con un portacene tascabile. Lui è una persona civile. Raggiungiamo il Duomo di Torino. Purtroppo un funerale. Ecco lì l’immancabile centauro della strada che oltre a passare sulle strisce pedonali punta a miei piedi per dimostrare la mia inciviltà nel voler aver precedenza sulle strisce. Il mio urlo di disapprovazione viene salutato con il dito indice medio alzato. Mi rendo conto: sono proprio pedante nel voler rispettare alcune elementari regole. Piccole cose, ma molte volte, il più delle volte si può stabile la diversità tra civiltà ed inciviltà:

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