redazione il torinese

"Venanzio Revolt. I miei primi 80 anni di cinema”

Scritto e diretto da Fabrizio Dividi, Marta Evangelisti e Vincenzo Greco ,voce narrante di Nanni Moretti e prodotto dalla Dinamovie Pictures

ventavoli

A inaugurare la 15a edizione di Piemonte Movie gLocal Film Festival mercoledì 9 marzo ore 20.45 al Cinema Massimo Sala 1 sarà l’anteprima assoluta del film” Venanzio Revolt.I miei primi 80 anni di cinema”, scritto e diretto da Fabrizio Dividi, Marta Evangelisti e Vincenzo Greco ,voce narrante di Nanni Moretti e prodotto dalla Dinamovie Pictures. Dopo essersi aggiudicati il Premio Miglior Cortometraggio a Piemonte Movie 2010 con “Linda. Uno spot contro il silenzio” e aver realizzato per l’edizione 2012 del Festival il documentario “Sale per la capra”, che rievoca la tragedia del cinema Statuto, i registi presenteranno il loro nuovo documentario, che omaggia uno dei personaggi più significativi e poliedrici del nostro cinema, Lorenzo Ventavoli. Si tratta di un racconto lungo 80 anni ( a partire dagli Anni Trenta ) tra cinema, teatro e storia torinese in cui Ventavoli, esercente, produttore, scrittore e perfino attore (un’apparizione nel “Divo” di Sorrentino e in “Preferivo il rumore del mare” di Mimmo Calopresti), uomo di cinema, ma anche uomo di fiume per la sua profonda passione per il canottaggio, rievoca la sua vita, stimolato dall’amico di sempre, il critico cinematografico Steve Della Casa, che lo intervista nella quieta familiarità del “suo” Circolo Canottieri Cerea. Emerge il ritratto di un uomo che ha saputo tradurre la passione di famiglia in impresa non solo commerciale, ma anche culturale ed intellettuale. E’ stato Presidente del Museo del Cinema, ha fondato il Festival Cinema Giovani, poi divenuto Torino Film Festival, di cui è stato anche Presidente, “ha tenuto in qualche modo a battesimo, come dice Steve Della Casa, tutti noi che ci occupiamo di cinema a Torino”. Si è sempre distinto per una programmazione colta che da oltre mezzo secolo vede nel “suo” Nuovo Romano un luogo di riferimento ventavoliirrinunciabile per i cinefili torinesi. “ Venanzio Revolt – rivela nel film – è lo pseudonimo con il quale scrivevo i testi per l’avanspettacolo al Romano”. Il documentario parte dalla storia di suo padre, Giordano Bruno Ventavoli, socialista, giunto a Torino da Monsummano nel’22 per fuggire dalle squadracce fasciste. Trovò impiego presso la fabbrica di automobili Itala , ma nel ’31 l’azienda entrò in crisi e costrinse i lavoratori non iscritti al Partito Nazionale Fascista a lasciare il lavoro.”Allora mio padre – racconta Ventavoli nel film – prese in gestione il cinema Diana in corso regina Margherita. Un anno dopo nacqui io. Fin da piccolo cominciai a occupare le poltrone libere, iniziando così già in tenera età una passione che ben presto diventerà anche un mestiere. Entravo al cinema alle 14 e vi restavo fino a tardi. Tornavamo insieme a casa con il tram 16 “. E poi i ricordi di quando, al cinema Alpi, nel 1950, appena diciottenne, si conquistò il primo stipendio facendo le fatture e di quando, nel 1958, iniziò a dirigere il Romano, dove i Torinesi scoprirono Ingmar Bergman da “ Il posto delle fragole” al “ Settimo sigillo”, proiettato il giorno di Natale del 1959. E poi, tanti altri ricordi e aneddoti alcuni davvero curiosi legati ad alcuni dei più grandi cineasti dell’ultimo secolo: Bunuel, Bergman ( da lui conosciuto a Stoccolma all’anteprima de “ L’uovo del serpente”), De Sica, Truffaut, Allen … Gustoso l’aneddoto dell’incontro con Woody Allen, giunto a Torino per un concerto al Regio, quando Ventavoli gli mostrò la sua collezione, una trentina di film yiddish.” E’ leggenda – dice Ventavoli nel film – che siano stati la sua fonte di ispirazione. Invece non esitò ad ammettere che li ignorava tutti, tranne uno, ma solo perchè era presente un cantante di sinagoga di cui si ricordava sua madre”.

Helen Alterio

Nove patteggiano e uno va a processo per le firme tarocche

Gli imputati sono funzionari e attivisti Pd
 
 
chiampa manifesto

tribunale seraL’ 11 febbraio il Consiglio di Stato aveva rigettato i ricorsi della Lega Nord sull’irregolarità delle elezioni regionali, facendo proprie le tesi del Tar del Piemonte che, nel mese di luglio, aveva escluso il ritorno al voto. Ma la vicenda prosegue in ambito penale.In tutto sono nove i  patteggiamenti e un rinvio a giudizio nell’udienza preliminare al palagiustizia per le irregolarità commesse nella raccolta delle firme relative  alcune liste per la candidatura di Sergio Chiamparino alle elezioni regionali  2014. Il giudice per le udienze preliminari  Paola Boemio ha definito la falsità delle firme e la cancellazione dei relativi atti di autentica.Gli imputati sono funzionari e attivisti Pd. Hanno concordato pene  dai 5 mesi e 20 giorni all’anno di reclusione con i benefici della condizionale. Il politico più importante, il consigliere regionale Daniele Valle ha patteggiato una pena di 6 mesi.  Rocco Florio, presidente della V Circoscrizione verrà processato il 15 settembre.

(Foto: il Torinese)

Rotary e Compagnia di San Paolo per gli studenti con famiglie in difficoltà

Nel corso di un interclub, la presidente del Rotary Club Torino Sud Est, prof. Annamaria Orsi, e la presidente della Fondazione per la Scuola, prof. Annamaria Poggi, e i suoi collaboratori hanno illustrato nel dettaglio il progetto

scuola bambini

Il Rotary Club Torino Sud Est, nell’ambito della propria missione di servizio, ha promosso il progetto “Etica-minori-scuola” finalizzato ad aiutare e accompagnare nel loro percorso scolastico minorenni meritevoli con famiglie in situazioni di disagio economico-sociale. Troppi minorenni non hanno la possibilità (nella maggior parte dei casi per responsabilità delle famiglie) di frequentare nemmeno la scuola dell’obbligo. ll Rotary Club Torino Sud Est ritiene che, nell’ambito dei servizi che il Rotary deve dare alla società, la frequenza scolastica da parte delle giovani leve del domani sia uno degli elementi fondamentali della crescita personale. E’ necessario, pertanto, investire sull’educazione delle famiglie, dei bambini e degli adolescenti, dando la possibilità a questi ultimi, ben sostenuti dalle famiglie, di frequentare la scuola a qualsiasi livello.

Occorre insegnare ai giovani le regole di comportamento, di rispetto reciproco, di rispetto dell’ambiente e di rifiuto della violenza agendo fin da subito quando le teste sono ancora libere da preconcetti e calcoli di qualsiasi genere. L’etica e la cultura sono elementi portanti dell’educazione.
L’intervento non è finalizzato a risolvere contingenti problemi economici di qualche famiglia ma, in un’ottica più ampia, si propone di intervenire sulle conoscenze dei giovani. Pertanto non trasferimento diretto di denaro alle famiglie, ma affiancamento per il raggiungimento degli scopi di cui sopra. Si tratta quindi di fornire servizi, con un aiuto economico che non passa dalla famiglia, ma raggiunge direttamente l’obiettivo.rotary

All’iniziativa, che rientra negli obiettivi del Rotary di sostegno all’istruzione e ai giovani, hanno aderito gli altri Club del gruppo 2 del Distretto 2031,  R.C. Torino Crocetta, R.C. Torino Mole Antonelliana, R.C. Torino San Carlo e R.C. Torino Sud. Il progetto di servizio si è poi sviluppato in collaborazione con la Fondazione per la Scuola che ha messo a disposizione la sua consolidata esperienza nella lotta alla dispersione scolastica e a favore delle pari opportunità.
L’intervento si sviluppa su due fronti: sostegno economico mediante l’erogazione di borse di studio e rafforzamento con servizi di carattere orientativo e di accompagnamento degli studenti e delle loro famiglie.E’ già stata individuata una rosa di candidati e a breve l’apposita Commissione di Valutazione selezionerà i borsisti per i percorsi di accompagnamento che integrano le borse. Nel corso di un interclub, la presidente del Rotary Club Torino Sud Est, prof. Annamaria Orsi, e la presidente della Fondazione per la Scuola, prof. Annamaria Poggi, e i suoi collaboratori hanno illustrato nel dettaglio il progetto, mettendo in evidenza l’importanza dell’attività di supporto e affiancamento ai destinatari del service e il valore della collaborazione tra cinque Club Rotary della città e la Fondazione per la Scuola. Il service, che ha ottenuto una sovvenzione distrettuale della Rotary Foundation, dispone di 18.000 euro conferiti in misura uguale dal Rotary e dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo.

Un #fiuuu con i brividi per Allegri dopo l'Inter

juve bandiere“abbiamo centrato l’obiettivo. Imparare a soffrire serve per crescere!”
 
 

Un #fiuuu con i brividi, questo il commento scritto nella notte sul web  da Massimiliano Allegri. Secondo il tecnico bianconero si doveva fare di più, ma, riporta le sue parole l’Ansa: ” abbiamo centrato l’obiettivo. Imparare a soffrire serve per crescere!”. Aveva dichiarato che non gli sarebbe piaciuta una qualificazione della Juventus con una sconfitta, ma adesso tira un sospiro di sollievo dopo la finale di Coppa Italia vinta ai rigori con L’Inter.

(Foto: il Torinese)

“Il ventre della collina” per ricordare Sarajevo

sarajevo1Un monologo scritto dall’autrice e attrice novarese Mariarosa Franchini su spunto offerto dal libro “Truccarsi a Sarajevo”, del giornalista Alberto Bobbio di “Famiglia Cristiana”. Al Teatro dell’Istituto Salesiano “San Lorenzo” di Novara

Dal palcoscenico la denuncia di un genocidio, per riflettere e non dimenticare. È quanto Passio 2016 propone il prossimo venerdì 4 marzo, alle 12.00, al Teatro dell’Istituto Salesiano “San Lorenzo” di Novara, in viale Ferrucci 33 con la prima rappresentazione dello spettacolo “Il ventre della collina”, un monologo scritto dall’autrice e attrice novarese Mariarosa Franchini su spunto offerto dal libro “Truccarsi a Sarajevo”, del giornalista Alberto Bobbio di “Famiglia Cristiana”. Realizzata con il supporto dell’associazione Liberazione e Speranza onlus, la rappresentazione pone a tema i massacri che tra il 1991 e il 1995 insanguinarono la Bosnia in seguito all’esplodere delle tensioni etniche nella federazione jugoslava.sarajevo22 Fatti trascorsi da appena 20 anni eppure quasi scomparsi dalla memoria collettiva che l’autrice osserva da un punto di vista di assoluta originalità: il racconto-confessione di Salko Dedic, responsabile del centro che, a Tuzla – a 100 km da Sarajevo -custodisce le salme di oltre 3000 vittime in attesa di identificazione. Ad impersonarlo è l’attore Toni Mazzara. Al termine Alberto Bobbio darà la sua testimonianza di inviato in Bosnia-Erzegovina agli inizi degli anni 2000.

 

Marco Travaglini

108 anni, auguri nonno Lorenzo!

anziani festaE’ il secondo piemontese più anziano, il primo è un nonnino del Cuneese
 

Erano 108 le candeline sulla torta. Il nonnino le ha spente durante la festa alla casa di riposo dove vive da tanti  anni. Lorenzo Berzero, è un vivacissimo vecchietto di Novara, originario del vercellese. In gioventù lavorò come conducente di cavalli. Taglio della torta e  brindisi con sindaco, amici e parenti. L’ultracentenario ha detto che il suo ricordo più bello risale a quando ha “preso moglie”. E’ il secondo piemontese più anziano, il primo è un nonnino del Cuneese che ha qualche mese in più.

(Foto: archivio)

Morire a 20 anni per un'escursione in montagna

soccorsO SCI MONTAGNASecondo gli  accertamenti la causa della morte è stata una caduta

E’  morto Paolo Rindi, il ventenne di Varese che era scomparso il primo febbraio nel parco della Val Grande dove si era recato per sei giorni di escursionismo in solitaria. La notizia è del soccorso alpino, che  aveva ripreso le ricerche del ragazzo in provincia di Verbania. Il corpo di Paolo era in un torrente nel parco, nel territorio comunale di Cicogna. La morte è avvenuta circa un mese fa, quando si erano perse le tracce del ragazzo. Sul posto del ritrovamento è giunto il padre. Secondo gli  accertamenti la causa della morte è stata una caduta.

(Foto: archivio)

Quando la ricerca si industrializza per sconfiggere la crisi

Si inizierà in uno stabilimento di Rivalta con  un innovativo motore per aerei di media e piccola dimensione, con propulsori a turbo elica di ultima generazione

OPERAIO LAVORO

La crisi si fa sentire ancora e le istituzioni mettono in campo le (poche) risorse disponibili per realizzare progetti di rilancio dell’economia. La Regione Piemonte si e’ attivata in collaborazIone con il ministero dello sviluppo economico a favore dei processi di ricerca e sviluppo nelle aziende. L’obiettivo e’ consentire l’ingresso nel mercato  dei processi innovativi  delle imprese. Sono 80 i milioni di euro dei fondi europei 2014-2020.  La Regione intende aiutare le realtà’ aziendali piemontesi  e anche quelle che in Piemonte desiderano sperimentare nuove produzioni, ricerca e sviluppo. Il Sole 24 Ore spiega che sarà “il progetto di Avio Aero, gruppo Ge, per lo sviluppo di un motore aeronautico di nuova generazione negli stabilimenti piemontesi il primo a ottenere il sostegno della Regione nel quadro di questa misura, per 4,7 milioni.” Il Gruppo ha annunciato un piano di investimenti in Piemonte per 40 milioni, di cui  4,7 della Regione e  8 dal ministero. E intende investire in Piemonte 40 milioni: darà il via nello stabilimento di Rivalta ad  un innovativo motore per aerei di media e piccola dimensione, con propulsori a turbo elica di ultima generazione, con gli 80 milioni resi disponibili dalla Regione Piemonte sull’industrializzazione della ricerca sarà possibile intervenire a favore di aziende ed enti di ricerca, con  base minima di investimento  di 5 milioni per singolo progetto.

La lotta all'inciviltà comincia dalle piccole cose

amiat rifiuti

tosettoSTORIE DI CITTA’ /

di Patrizio Tosetto

Posso raccontare cosa mi è successo in Svezia fine anni 70? Allora ero fumatore ed accendendomi una sigaretta ho buttato via il fiammifero. Un gentilissimo signore mi ha ripreso. Non capito che cosa voleva e che cosa avevo fatto. Comunicavamo con un tentennante inglese. Mi ha chiesto di porgergli la scatola dei dei fiammiferi. Ne ha acceso uno e spegnendolo l’ha riposto nella scatola

Non comincia bene la mattinata, nonostante il sole faccia  capolino. Porto fuori il cane, ovviamente armato del necessario. Sembra che durante la nottata non molti padroni di cani abbiano fatto il loro dovere nel pulire. Per fortuna che sono in un”quartiere bene”, ma l’inciviltà avanza, sembra quasi inarrestabile. In Barriera di Milano raggiungo a piedi Largo Gottardo. Giardini della mia adolescenza, ben tenuti, sono le 10 e vicino all’edicola un capannello di persone, probabilmente metà italiani e metà non italiani. Alcuni di loro bevono birra. mi sembra un po’ prestino. E allora penso al giorno precedente, quando uscendo dal Tribunale non riesco ad attraversare le strisce pedonali occupate da un’auto dei carabinieri e un furgoncino dei Vigili Urbani. Si avete letto bene: Carabinieri e Vigili Urbani, la legge insomma, che stazionano all’interno. Hanno freddo, poverini. Poverini ed incivili. Attraversato corso Vittorio, tra un chiosco e la strada, un mare di mozziconi per terra. Lo faccio notare al mio amico, commentando l’inutilità delle possibili multe. Una signora-fumatrice, sorridendo mi fa notare d’utilizzare il portacenere del locale. Niente da dirle, ma queste cicche testimoniano un’altra nostra inciviltà. Lei: ma non ci sono portaceneri da strada sufficienti. Vero, ma le posso raccontare cosa mi è successo in Svezia fine anni 70? Allora ero fumatore ed accendendomi una sigaretta ho buttato via il fiammifero. Un gentilissimo signore mi ha ripreso. Non capito che cosa voleva e che cosa avevo fatto. Comunicavamo con un tentennante inglese. Mi ha chiesto di porgergli la scatola dei dei fiammiferi. Ne ha acceso uno e spegnendolo l’ha riposto nella scatola. Tutto qui. Loro sono civili. Anche qui in Italia c’è qualcuno che si difende. Un caro amico accanito fumatore gira con un portacene tascabile. Lui è una persona civile. Raggiungiamo il Duomo di Torino. Purtroppo un funerale. Ecco lì l’immancabile centauro della strada che oltre a passare sulle strisce pedonali punta a miei piedi per dimostrare la mia inciviltà nel voler aver precedenza sulle strisce. Il mio urlo di disapprovazione viene salutato con il dito indice medio alzato. Mi rendo conto: sono proprio pedante nel voler rispettare alcune elementari regole. Piccole cose, ma molte volte, il più delle volte si può stabile la diversità tra civiltà ed inciviltà:

Allarme valanghe in montagna e nevicate anche in pianura nel Torinese

Torna il pericolo valanghe  fino a grado 4 forte sui monti della provincia di Cuneo e sulle Alpi Lepontine e Penneve1montagnenine per gli accumuli di neve
 

E’ allerta gialla per neve sul Piemonte per una perturbazione di queste ore sulla nostra regione. Presenti masse d’aria di origine polare marittima, caratterizzate da intensi fluissi umidi. Si prevedono precipitazioni locali intense. La quota neve si registra tra i 400 e i 700 metri, ma  scende a 200-300 metri a sud del Po. Nevicate nella parte meridionale e sui rilievi di Alpi Pennine e Lepontine, informa Arpa Piemonte, fino a 50-70 centimetri  sulle zone montane meridionali  con accumuli tra i 10 e i 20 centimetri anche in pianura nel Cuneese. Spolverata di neve anche su Torino. Torna il pericolo valanghe  fino a grado 4 forte sui monti della provincia di Cuneo e sulle Alpi Lepontine e Pennine per gli accumuli di neve e le intense raffiche di vento. Queste, in montagna, si abbineranno alle precipitazioni. Nel pomeriggio di sabato un miglioramento, grazie  ai venti di foehn nelle valli alpine occidentali.

(foto: il Torinese)