redazione il torinese

Anziano ciclista incastrato sotto un camion

vigili fuoco soccorsiGrande spavento per un anziano  ciclista di 79 anni che è rimasto incastrato sotto un camion, che lo ha investito,  ma le ferite non sono gravi. L’episodio è avvenuto in piazza Stampalia. In base ai primi accertamenti della polizia municipale il  camion percorreva via Lanzo verso corso Grosseto. Ma svoltando a sinistra ha travolto il ciclista. E’ stato necessario l’intervento di diverse squadre dei vigili del fuoco per estrarre l’anziano che è stato ricoverato all’ospedale Giovanni Bosco in codice giallo.

(foto archivio)

Cena sul grattacielo: che ne pensate?

grattacielo notteHa recentemente aperto i battenti il ristorante al “Piano 35” in cima al grattacielo di Intesa Sanpaolo. Riportiamo alcuni pareri apparsi in rete.

Il primo, molto positivo,  è stato pubblicato su Tripadvisor. “La location vale da sola la spesa. Unicum a Torino. Inoltre la professionalità del team in cucina e in sala rende l’esperienza gastronomica piacevole. Materia prima curata, filiere di prodotto controllate e trasparenti. Bravi”.

grattacielo sanpaolo2Un lettore ha invece scritto a Specchio dei Tempi de La Stampa a proposito della sua esperienza al ristorante:  “Ho organizzato una cena sul grattacielo  (…) e, abbiamo avuto una serie di inconvenienti di non poco conto. Abbiamo scelto i menù da euro 55 (senza vini) e da 80 (con vino) ma al termine le due cifre si sono gonfiate senza preavviso e giustificazione. Entrambi menù non comprendevano l’acqua, il caffè, i digestivi. Nessun bis di piatti e nessun rabbocco nei calici di vino (…) Le portate avevano le caratteristiche della “nouvelle cousine” con quantitativi assimilabili alla trasmissione “chi l’ha visto” (…). Per onor del vero la qualità dei cibi era notevole, ma per chi aveva altri gusti, non erano possibili scelte alternative. (..)”.

I nostri lettori lo hanno provato? Che ne pensano?

(foto: il Torinese)

 

 

Giovane 24enne in prognosi dopo incidente d’auto

polizia civich2Un giovane automobilista di 24 anni si trova in prognosi riservata all’ospedale San Giovanni Bosco di Torino a causa delle ferite riportate la scorsa notte in un incidente stradale. Era alla guida della sua Fiat Panda, all’incrocio tra corso Vercelli e via Germagnano, quando  ha perso il controllo per cause da accertare ed è finito fuori strada. Ha riportato solo  leggere ferite il passeggero, coetaneo del conducente, entrambi di Settimo Torinese. La polizia municipale sta cercando testimoni.

Marino: “Utile supporto Anci contro povertà”

marino mauro«Il percorso del disegno di legge all’attenzione della Commissione sulla riforma del sostegno alle famiglie numerose è certamente positivo, ma vanno precisati i limiti e le criticità applicative, soprattutto per quanto riguarda l’ISEE e le risorse da mettere in campo.» – Il presidente della Commissione Finanze e tesoro del Senato Mauro Maria Marino riferisce quanto emerso nel corso dell’audizione di rappresentanti dell’Anci – «La disponibilità dell’Anci è un confortante ausilio – conclude Marino – allo scopo di individuare gli strumenti più adatti per contrastare la povertà o l’impoverimento delle famiglie più numerose».

Controllo del vicinato, nuovi sviluppi

iaris gabiano

Prosegue il percorso per arrivare a definire una “dorsale protettiva” con il controllo del vicinato che dia una continuità dell’applicazione del sistema su una direttrice San Mauro Torinese in direzione, attraverso la Valcerrina, del Chivassese, del Casalese e della collina astigiana. Dopo la significativa adesione di Cavagnolo con una delibera della giunta guidata da Mario Corsato, il referente per la Città Metropolitana di Torino dell’Associazione Controllo del Vicinato, Ferdinando Raffero, insieme ad alcuni volontari di San Mauro Torinese, ha incontrato un gruppo di cittadini di Castiglione Torinese, presente anche il sindaco Roberto Pignatta. Sono state illustrate le caratteristiche del controllo del vicinato e ci si è lasciati con l’intenzione di un incontro pubblico a settembre, promosso in collaborazione con l’amministrazione comunale. Sul lato alessandrino, invece, il referente regionale Massimo Iaretti ha illustrato le caratteristiche del controllo del vicinato davanti al consiglio comunale di Gabiano, che aveva predisposto una delibera, su proposta del sindaco Domenico Priora. Gabiano, dove era stato presentato in precedenza in un incontro che si era svolto nei locali della parrocchia di San Pietro Apostolo, messi a disposizione dal parroco don Carlo Pavin, ha deliberato a sua volta l’unanimità del provvedimento.

Massimo Iaretti

Violante migliora: non presenta lesioni significative

VIOLANTEL’ex presidente della Camera Luciano Violante, 75 anni , era  stato elitrasportato questa mattina intorno alle 9 all’Ospedale  Parini di Aosta, colpito da un malore nella casa di Cogne, dove trascorre ogni anno  le vacanze. I soccorsi sono stati chiamati dalla moglie Giulia De Marco e dalla figlia Francesca. “Il quadro clinico  è in graduale spontaneo miglioramento ma  la prognosi rimane riservata”. Così il bollettino medico diramato intorno alle 14 dalla Direzione Sanitaria dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta. Gli esiti della tac e della risonanza magnetica effettuati per il disturbo di coscienza prolungato, non hanno evidenziato lesioni cerebrovascolari significative. Il paziente rimane ricoverato nel reparto di Rianimazione. Il quadro clinico è stato confermato anche nel bollettino delle 18.30. Violante  presenta “respiro spontaneo, parametri vitali integri ed assenza di segni neurologici focali”.

 

Rifiuti dalla Sicilia? No, grazie. Dietrofront da Governo e Regione

inceneritoreIl Piemonte non dovrà più accogliere i rifiuti della Sicilia nell’inceneritore del Gerbido. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’Ambiente, Alberto Valmaggia, al termine della riunione odierna della giunta piemontese. “Il ministro Galletti comunica che il governatore Crocetta ha sospeso la richiesta di emergenza”. Da principio la Regione Piemonte aveva risposto sì alla richiesta del governo di gestire una parte dei rifiuti della Sicilia, dando disponibilità a riceverne 15 mila tonnellate, suscitando la dura presa di posizione della Giunta pentastellata del Comune di Torino. “Continuiamo a sostenere che l’inceneritore non sia la soluzione al problema dei rifiuti”, è la posizione di M5S.

 

IL COMUNICATO DELLA REGIONE PIEMONTE

Si è  concluso in serata  presso la sede della Regione Piemonte, un incontro fra il presidente Chiamparino, l’assessore Valmaggia e i sindaci di Grugliasco, Roberto Montà, di Beinasco, Maurizio Piazza e di Rivoli, Franco Dessì. Durante l’incontro si è preso atto della conclusione dell’emergenza rifiuti della regione Sicilia, così come comunicato nel tardo pomeriggio dal ministro Galletti al presidente Chiamparino.  Sono state inoltre affrontate due questioni centrali nella gestione dei rifiuti della nostra Regione: da un lato la saturazione del termovalorizzatore, con l’utilizzo prioritario dei rifiuti provenienti dal Piemonte e con l’obiettivo di ridurre le discariche ancora attive, come previsto dalle linee guida del piano rifiuti regionale; dall’altra parte si è affrontata l’esigenza di temperare le richieste che provengano dal Governo, mantenendo libera una quota da utilizzare nei casi in cui si chieda la solidarietà delle regioni più virtuose. Pertanto nelle prossime settimane continuerà il confronto fra i sindaci dei Comuni che rientrano nell’ambito di influenza dell’impianto e la Regione Piemonte. Il modello Piemonte, hanno concluso tutti i partecipanti, si conferma virtuoso, in grado di gestire al meglio il ciclo integrato di rifiuti, grazie a una efficiente raccolta differenziata e all’utilizzo prioritario di impianti che permettano di superare le discariche di stampo tradizionale. 
(foto: il Torinese)

Valentina, prima donna-carabiniere antiterrorismo

carabinieri torinoDi origini emiliane, 32 anni, in servizio a Torino. E’ la prima e unica donna delle Aliquote di primo intervento (Api) dei carabinieri dedicate all’antiterrorismo dopo i recenti  attentati di Parigi. Valentina ha già passato cinque anni nell’esercito prima di indossare gli alamari. “Ho scoperto di essere l’unica donna dell’Api durante le selezioni a Roma. È un lavoro che mi piace con noi i cittadini si sentono più sicuri “, dice all’agenzia Ansa mentre è di pattuglia nel centro città. Le Api sono squadre speciali che pattugliano le  strade in collaborazione con le auto del radiomobile e le volanti e sono state create per intervenire con la massima rapidità in caso di attentato terroristico. Sono costituite da un minimo di 9 a un massimo di 14 persone e dipendono direttamente dal comandante provinciale dell’Arma.

(foto: il Torinese)

Torna dalla moschea con le amiche e il marito la bastona

islamE’ tornata dalla preghiera in moschea, ma con lei c’erano solo alcune amiche e non il figlio quindicenne come invece  avveniva di solito. Quando il marito se n’è accorto, la mattina successiva  l’ha svegliata a bastonate. Così Amina, marocchina di 30 anni, ha deciso dopo tante aggressioni di dire basta ad anni di violenze e si è rivolta alla polizia. Gli agenti del commissariato Barriera di Milano hanno arrestato l’uomo e affidato la donna e i suoi tre figli alle cure dell’associazione Rete Daphne, che dal 2008 ha sostenuto quasi 1.500 vittime di violenza.

(foto: il Torinese)

I Castelli di Cannero, malinconici e solitari nel mezzo del Lago Maggiore

Appena più a nord di Cannero Riviera, risalendo il lago Maggiore dal golfo Borromeo verso il bacino svizzero del Verbano, affiorano dalle acque tre isolotti rocciosi.

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Su due di questi si ergono i resti della Rocca Vitaliana, fatta costruire tra il 1519 ed il 1521 da Ludovico Borromeo, che la chiamò così in onore dell’illustre avo,capostipite della potente e nobile  famiglia milanese. In origine , verso la fine del trecento, sul piccolo arcipelago  erano state costruite le prime fortificazioni che divennero il covo dei cinque fratelli  della famiglia Mazzardi, originari di Ronco, una frazione di Cannobio, ai quali cronaca e leggenda attribuirono i più feroci delitti. Le località dell’alto lago, a quel tempo, erano divise tra le opposte fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini e le difficili condizioni in cui versava il Ducato di Milano ,alla fine del XIV secolo,  non consentivano un efficace controllo sulle tirannie locali e sulle lotte tra le opposte fazioni che laceravano quel territorio di frontiera. Così Giovanolo, Simonello, Beltramo, Petrolo detto il Sinasso cannero1ed Antonio detto il Carmagnola, più comunemente noti come “Mazzarditi” acquistarono potere e fama con ogni mezzo,  pronti ad accumulare nuove ricchezze senza troppo pudore,  disposti a stringere alleanza con tutti coloro i quali potevano garantir loro una nuova e maggiore influenza sull’intera area dell’alto Lago Maggiore. Le loro vicende, sospese tra realtà e dicerie, narrano di una vita dissoluta, dedita al brigantaggio e al sopruso. Questi pirati lacustri, soprannominati i “fratelli della Malpaga” ( quella che, nei fatti, distribuivano a chi aveva la sventura di averci a che fare) costruirono sugli isolotti uno dei loro castelli e, dopo essersi impadroniti del borgo di Cannobio, iniziarono a depredare ogni villaggio e imbarcazione che incontravano, mettendo a ferro e fuoco tutto il litorale. La rocca, denominata anch’essa della Malpaga , costituiva il loro rifugio. Avvolto nella nebbia, inespugnabile, tetro e inquietante bastione di pietra affiorante dal lago, scoraggiava chiunque ad avvicinarsi. Per un lungo periodo i Mazzarditi fecero il brutto e il cattivo tempo ma dieci anni dopo, il duca Filippo Maria Visconti, in seguito alle frequenti e insistenti lamentele da parte degli abitanti del luogo, decise che era giunta l’ora di porre fine alle loro scorrerie. Inviò sulla sponda occidentale del Verbano il condottiero Giovanni Lonati con cinquecento uomini per sconfiggere i Mazzarditi. Il castello di Traffiume, in loro possesso, fu subito espugnato, così come il palazzo di città, a Cannobio; iniziò poi l’assedio del castello della Malpaga dell’isola. Nell’anno 1414, circondati da ogni parte e stremati dalla mancanzacannero2 di viveri, i cinque fratelli si arresero e le fortificazioni rase al suolo. Trent’anni più tardi le isole vennero cedute dal duca Filippo Maria Visconti al conte Vitaliano I figlio di Filippo I Borromeo e Franceschina Visconti, ed entrarono da quel momento a far parte dei possedimenti della famiglia Borromeo. Quasi un secolo dopo, il conte Ludovico, per difendersi dalle incursioni svizzere dopo la perdita del Canton Ticino da parte del Ducato di Milano, fece edificare una rocca fortificata sulle rovine delle isole. La morte del conte, nel 1527,coincise con il progressivo abbandono della rocca e con la sua inarrestabile decadenza anche se, recentemente, si stanno avviando i progetti di recupero delle antiche mura per farle diventare un’attrazione turistica del Lago Maggiore.E i Mazzarditi? La leggenda vuole che i cinque fratelli, dopo la sconfitta, fossero gettati nelle acque del lago con un sasso al collo e perissero così annegati. La storia, viceversa, narra che furono semplicemente messi al bando per una quindicina d’anni, trascorsi i quali furono riammessi nel borgo. La loro fama, tutt’altro che positiva, alimentò numerosi racconti, dal tesoro che gettarono nel lago pur di non consegnarlo ( di cui non si è mai trovata traccia) alle varie “apparizioni” nelle notti di nebbia o di tempesta.

Marco Travaglini