redazione il torinese

Carol Rama e la passione dell’arte attraverso le epoche

rama1CONTEMPORANEA  / di Maria Cristina Strati

Il 24 settembre del 2015, ormai anzianissima, ci lasciava Carol Rama, una delle artiste torinesi più controverse e talentuose di sempre, che vanta a buon diritto il proprio posto tra coloro hanno detto la loro nel vasto panorama della storia dell’arte internazionale. Oggi, a distanza di poco più di un anno, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino la celebra con una grande retrospettiva di indubbio interesse.

La mostra si è inaugurata lo scorso 12 settembre e comprende una grande quantità di lavori dell’artista, lungo tutto il prolungato e variegato percorso della sua carriera, che ha attraversato ben otto decenni.

L’evento è realizzato dalla GAM di Torino grazie al contributo di importanti istituzioni internazionali, quali il MACBA di Barcellona, PARIS MUSÉES / MAMVP, EMMA – Espoo Museum of Modern Art, e l’ Irish Museum of Modern Art di Dublino (IMMA).

In realtà non è la prima volta che la città di Torino celebra Carol Rama. Già nel 2004, subito dopo il Leone d’oro ricevuto dall’artista alla Biennale di Venezia del 2003, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo le aveva dedicato una mostra importante, allora dedicata ai suoi primi settant’anni di carriera, che ne avevarama2 in qualche modo sottolineato e sancito il ruolo decisivo nel contesto artistico contemporaneo in Italia e all’estero.

Oggi, come tutti sanno, Carol Rama è a ragione riconosciuta come una delle maggiori artiste italiane. È innegabile come la sua ricerca, nata da percorsi non lineari e non accademici, sempre libera e irriverente, abbia segnato il linguaggio dell’arte contemporanea in maniera indelebile e del tutto originale.

Il suo percorso artistico prende il via agli inizi negli anni trenta. Attraversa quindi un periodo storico estremamente vario e sfaccettato, denso di importanti trasformazioni storico-sociali, nel corso del quale anche l’arte si è modificata radicalmente, mutando voce, volto e carattere al mutare degli scenari e dei contesti. Osservato dal punto di vista storico, la ricerca di Carol Rama ci appare oggi come un continuo contrappunto, un prendere parte e distanziarsi insieme dalle tendenze diffuse, di volta in volta: come rama3quando negli anni cinquanta aderisce al Movimento Arte Concreta, abbandonando poi questa via per coltivare invece un nascente interesse per l’astrazione, l’informale e il bricolage. È tutta un’altalena di immagini, figure, materiali e colori, che la conduce più tardi all’approdo verso l’arte povera e per finire al ritorno alla figurazione e alle suggestioni della “mucca pazza” degli anni novanta. Ognuno di questi passi, svolte e nuove incarnazioni artistiche si pone però sulla scia di una ricerca coerente, singolare e ben identificabile, dove ogni suggestione esterna era sempre riletta e filtrata in maniera del tutto originale, attraverso lo sguardo appuntito di una indomabile e unica personalità artistica.

È così che Carol Rama ha attraversato le epoche, cogliendo e anticipando movimenti e tendenze.

In certo senso, e con un po’ di fantasia, leggendo la sua biografia artistica viene in mente, per certi versi, un altro grande artista che ci ha da poco lasciato: David Bowie. Rama, come Bowie, ha anticipato, attraversato, interpretato e rivisto le tendenze dell’arte nei diversi periodi, ogni volta lasciando però una traccia sempre personalissima e inconfondibile, nonostante le diverse trasformazioni ed evoluzioni dello stile.

Il paragone, se portato alle estreme conseguenze, è certo azzardato: ma se preso per quello che è, come suggestione e provocazione, rende bene l’idea della personalità geniale e artisticamente feconda in maniera impressionante, capace di lasciare sempre la propria impronta unica e decisiva laddove gli altri sirama4 limitano ad adeguarsi e a seguire ritmi non personali.

Nel caso di Carol Rama è proprio così. È impossibile non riconoscere una sua opera a prima vista, arduo non cogliere in ciascuno dei suoi lavori quei tratti distintivi, di sintesi, di caustica ironia e provocazione portata all’estremo, sua cifra inconfondibile.

Sono molti gli artisti che si sono ispirati al lavoro di Carol Rama, così come sono molti i giovani emergenti che ad esso ancora si ispirano, e a ben guardare la cosa appare inevitabile. Ogni tanto su questo pianeta capita che nasca uno di quegli artisti speciali, unici, incredibili. Che sono come fonti di creatività per tutti, perché tutti riescono ad attingere dalla loro vena creativa, trovando in essa nuovi stimoli, nuova linfa vitale, nuove suggestioni cui attingere, per sempre.

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GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea- Via Magenta 31 – Torino. Orario: martedì – domenica 10-18, chiuso lunedì. La biglietteria chiude un’ora prima. Ingressi: € 10 – ridotto € 8. INFO: Centralino tel. 011 4429518 – Segreteria tel. 011 4436907

e-mail gam@fondazionetorinomusei.it

www.fondazionetorinomusei.it

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Nelle immagini, dall’alto:

Arsenale 1970

Collage di copertoni di bicicletta su tela. Bicycle inner tubes collage on canvas

150 x 100 cm. Proprietà della Camera di Commercio di Torino, Italia

Photo: Roberto Goffi, Torino 

Spazio anche più che tempo Space Rather than Time, 1971

Collage di copertoni di biclette e guarnizioni industriali su tela

Bycicle inner tubes and industrial gaskets collage on canvas

150 x 120 cm Collezione privata Private collection

Photo: Studio Dario & Carlos Tettamanzi

Lusinghe Flattery 2003

Tecnica mista e incisione su carta foderata

Mixed media and engraving on relined paper 25 x 35 cm

Collezione Charles Asprey, Londra Collection Charles Asprey, London

Photo: Andy Keate

Carol Rama nel suo studio.

Photo Roberto Goffi © Archivio Carol Rama

 

APPENDINO FIRMA IL PROGETTO DI LEGGE PER LA LEGALIZZAZIONE DELLA CANNABIS

 

Hanno annunciato la loro firma anche i presidenti della Regione e del Consiglio regionale del Piemonte, Sergio Chiamparino e Mauro Laus

appendino-cannabis

Chiara Appendino, Sindaca di Torino, ha sottoscritto il progetto di legge di iniziativa popolare sulla legalizzazione della Cannabis, promosso dal Comitato Legalizziamo! su iniziativa di Radicali Italiani eAssociazione Luca Coscioni. Ad autenticare la firma della Sindaca il Consigliere comunale del PD Mimmo Carretta.

La firma arriva dopo che la maggioranza assoluta dei Consiglieri comunali della città di Torino – e la quasi totalità dei consiglieri 5Stelle – aveva sottoscritto la proposta di legge nei giorni scorsi.

 

Dichiarazione dei coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, Igor Boni, Laura Botti e Silvja Manzi:

 

«Torino è sempre stata all’avanguardia sulla proposta di legalizzazione delle droghe leggere e oggi la Sindaca di Torino e la maggioranza del Consiglio comunale non fanno che ribadire questa capacità di guardare avanti, con ragionevolezza e senza ipocrisie. 

La legalizzazione delle droghe leggere rappresenta un modo concreto per togliere ossigeno alla criminalità organizzata e alle mafie; ormai questa consapevolezza è diffusa tra la cittadinanza – come dimostrano le file ai nostri tavoli di raccolta firme – nonché tra molti magistrati e forze di polizia che si rendono conto di come la cosiddetta guerra alla droga non abbia prodotto alcun effetto benefico e anzi abbia marginalizzato una parte importante della popolazione. Da stime ufficiali ogni anno 4 milioni di italiani fanno uso di Cannabis. Chiunque comprende che di fronte a questi numeri definire proibita una sostanza è ridicolo; la stessa Direzione Investigativa Antimafia (DIA) denuncia il fallimento del proibizionismo. Come sempre occorre regolamentare, legalizzare il mercato per meglio controllare. 

Proprio dei giorni scorsi è la notizia dell’apertura anche a Parigi di “stanze di consumo controllato”, strutture ormai presenti in molti Paesi e che noi radicali abbiamo cominciato a chiedere di sperimentare qui a Torino già nel 1996.

La Sindaca Chiara Appendino con la sua firma dà slancio all’ultima settimana di raccolta firme: occorrono 50.000 firme per presentare in Parlamento il progetto di legge di iniziativa popolare e siamo a un passo dall’obiettivo. A ciascuno la scelta di mettere la testa sotto la sabbia, come in questi oltre 40 anni di proibizionismo cieco, o di alzarla e guardare in faccia il problema per governarlo. 

Ci hanno già annunciato l’adesione al progetto di legge popolare Sergio Chiamparinopresidente della Regione Piemonte, e Mauro Laus, presidente del Consiglio regionale Piemonte, le cui firme raccoglieremo nei prossimi giorni.

Domenica 23 chiuderemo la raccolta firme qui a Torino con un grande evento organizzato con il Coordinamento Piemontese Unitario per la Legalizzazione della Canapa e il Medical Cannabis Club, l’appuntamento è dalle ore 15 in piazza Castello/via Garibaldi

Tutte le info sulla campagna Legalizziamo! e sulla proposta di legge popolare qui: www.legalizziamo.it

Rifiuti al mercurio, inceneritore a ritmo ridotto e spazzatura nelle discariche

gerbido 2L’inceneritore del gerbido funzionerà a ritmo ridotto per tre settimane e una parte dei rifiuti dei comuni della Città metropolitana saranno portati nelle discariche. La decisione viene formalizzata nell’ordinanza di questa sera siglata dalla sindaca Chiara Appendino,  motivata  da conferimenti indebiti di rifiuti con tracce di mercurio. L’ordinanza autorizza a conferire parte di questi rifiuti in alcune discariche presenti sul territorio metropolitano (Druento e Grosso). Per il futuro Trm ha proposto la costituzione di un tavolo tecnico con la Città Metropolitana, Regione Piemonte ed Arpa per indagare e individuare le possibili fonti dei rifiuti contenenti tracce di mercurio attraverso controlli accurati avviati da IPLA. Trm ed Iren sotto lagerbido 4 supervisione di Arpa si impegnano a ripristinare la normale funzionalità dell’impianto e risolvere un problema che con minore rilevanza era stato segnalato in passato. Inoltre è stato deciso in accordo con Amiat una campagna di comunicazione ed informazione sul corretto conferimento dei rifiuti da parte dei cittadini, in particolare quelli contenenti mercurio che potrebbero derivare da pile, lampade, tubi al neon, altre componenti elettroniche e rifiuti di origine sanitaria, mettendo a disposizione appositi contenitori.

“Particelle di profumo alla lavanda”

cocolaLa scrittrice Simona Cocola conduce il lettore in un viaggio della memoria attraverso Italia, Germania e Provenza

La lavanda è il simbolo per eccellenza della Provenza ed rappresenta anche il fil rouge del romanzo della giornalista e scrittrice torinese Simona Cocola, dal titolo ” Particelle di profumo alla lavanda”, che reca come sottotitolo ” Tu mi viaggerai accanto, sempre”, che sarà presentato martedì 18 ottobre alle 18.30 presso il Circolo dei Lettori, in via Bogino 9.

Il romanzo si snoda attraverso tre Paesi, l’Italia, la Germania e la Provenza, percorsi in un viaggio incredibile nato da un ricordo infantile, che condurrà la giovane Susan Mantra a rincorrere Alfredo, l’uomo del passato, legato a sua nonna Noemi. La ricerca, preceduta dalla scoperta di un segreto di famiglia, si sviluppa parallelamente all’ostinazione di Susan di pubblicare il romanzo che omaggera’ Alfredo, a ringraziamento di aver salvato a amato la nonna in tempi passati. Il finale sarà a sorpresa e il lettore vi sarà condotto attraverso un percorso ricco di pathos, battute di arresto e improvvisi cambiamenti.

L’autrice è anche giornalista pubblicista, con all’attivo numerose collaborazioni per diverse riviste e testate, per prima, nel ‘ 97, il Corriere di Rivoli, Collegno e Grugliasco, ha anche partecipato al concorso Prix Italia, e collaborato per diverse case editrici, tra cui la Set.

 

Mara Martellotta

Benessere in oncologia: estetica e acconciatura

medico sanitaAvviare, in collaborazione con la Regione, percorsi formativi dedicati all’estetica e agli acconciatori in oncologia per consentire il corretto trattamento delle pazienti oncologiche o con altre patologie che richiedano una preparazione specifica degli operatori. È quanto si propone di realizzare il Comitato di coordinamento delle Confederazioni artigiane piemontesi, che si è riunito lunedì 17 ottobre a Palazzo Lascaris, sede dell’Assemblea regionale, per presentare il progetto “Benessere in oncologia”.

“Un’iniziativa che merita di essere sostenuta – ha sottolineato, in apertura, il vicepresidente del Consiglio regionale -. Ho sempre pensato che la malattia vada affrontata nella sua complessità, facendosi carico del paziente lungo tutto il percorso che va dalla formulazione della diagnosi alla riabilitazione e che l’aspetto relazionale, troppo spesso trascurato, sia molto importante perché i pazienti sono prima di tutto persone”.

L’iniziativa è stata illustrata dai presidenti regionali Estetiste e Benessere e sanità di Cna Piemonte Monica Percelsi e Giuseppe Sciarrino, edEstetiste e Acconciatori di Confartigianato Stefania Baiolini ed Enrico Frea: l’istituzione di un vero e proprio percorso formativo svolto in collaborazione con medici e psicologi e di un registro regionale cui possano accedere solo operatori già qualificati.

con reg lascarisOggi – hanno sottolineato – molti artigiani del settore operano già in modo volontario nelle strutture ospedaliere: si tratta di passare da queste azioni volontarie e non sistematizzate alla creazione di una vera e propria rete oncologica di persone a vario titolo specializzate in grado di fornire supporto alle persone che si trovano ad affrontare un momento così difficile della propria vita e a cui bisogna dare continue speranze e strumenti per combattere malattie che oggi, molto più di ieri, possono essere sconfitte.

Non di rado il tumore è vissuto, da chi ne è colpito, come una sorta di “alieno” che si è insinuato nel corpo e, giorno dopo giorno, lo altera e lo divora. Fare quanto è possibile per aiutare il malato a mantenere l’aspetto corporeo è fondamentale per l’immagine che egli ha di sé e per il suo rapporto con gli altri, hanno sottolineato il direttore del dipartimento Rete oncologica Piemonte e Valle d’Aosta Oscar Berretto e la psicologa della Fondazione Faro Désirée Boschetti, mentre l’hair stylist Gloriana Ronda ha illustrato il corso di specializzazione per acconciatori oncologici, di cui è stata promotrice, realizzato in collaborazione con la Regione Liguria.

“Questo progetto rappresenta una sfida da condividere e realizzare – ha concluso l’assessore regionale alla Formazione professionale, intervenuta anche a nome dell’assessore alla Sanità – e a tal fine potranno essere impegnati fondi comunitari”.

Ct- www.iltorinese.it

Mihajlovic: “Volendo possiamo vincere con chiunque”

toro palermo 2“L’unica cosa che non mi è piaciuta è il rilassamento della squadra dopo il 4-1.Bisogna tenere i piedi per terra e continuare a lavorare, gestire le vittorie è sempre difficile. Se giochiamo  così, però, possiamo vincere contro qualsiasi avversario. Siamo partiti forte e abbiamo subìto il gol alla prima occasione del Palermo, poi abbiamo reagito”. Così l’Ansa riporta le parole di Sinisa Mihajlovic, dopo la vittoria per 4-1 a Palermo. “Baselli? Sono contento per lui, finalmente ha fatto vedere che è in grado di dare quello che ha. Abbiamo provato un po’ di tutto, il bastone e la carota, e alla fine sta andando bene”.

Grave operaio travolto da macchinario

Elicottero-118E’ un quarantenne l’operaio  rimasto gravemente ferito questa mattina alla Pegasus di Favria, una azienda che si occupa di stampaggio. E’ stato investito da un macchinario che lo ha colpito al busto. Intubato, è stato trasportato d’urgenza in elicottero al Cto. L’allarme è arrivato dai colleghi di lavoro. Gli accertamenti sono affidati ai carabinieri di Rivarolo Canavese.

(Foto: archivio)

Autoformazione e efficienza aziendale a Rocca Civalieri

A Quattordio, circondati da bellezza naturale e comfort, si può fare autoformazione individuale e efficienza aziendale nel Centro che ha sede preso il Relais Rocca Civalieri, sotto la guida del human coach Roberto Rossi

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È nato su idea del titolare Marco Casalegno, nel cuore dell’Alessandrino, in una stupenda location, presso il Relais Rocca Civalieri a Quattordio, il Centro di Autoformazione e efficienza aziendale sotto la guida del human coach Roberto Rossi. E la scelta non poteva essere diversa e non cadere su questo luogo, in cui bellezza della natura e comfort della struttura suggeriscono una naturale predisposizione degli ospiti alla serenità dello spirito e alla contemplazione.

Questo centro rappresenta il luogo fisico in cui individui e aziende possono apprendere la tecnica di autoformazione, sperimentata in tutto il mondo dal human coach Roberto Rossi. I suoi due principi base prevedono di dimenticare la formazione come è stata finora conosciuta e di fare di se stessi, dei propri problemi e delle proprie esigenze, il punto di partenza, divenendo capaci di trasformare le stesse esigenze in obiettivi concreti e misurabili, fattibili nel senso di raggiungibili.

Roberto Rossi è sicuro che ci siano tre vantaggi alla base dell’autoformazione: il primo è dato dalla possibilità di accedere a percorsi costruiti ad hoc, totalmente su misura, ad personam, proprio come nel caso del sarto che cuce su misura l’abito che indossa solo un suo particolare cliente; il secondo grande vantaggio consiste nel fatto che sarà possibile acquisire le tecniche del processo di autoformazione, divenendo in grado di fare coaching su se stessi. Non verranno fornite, infatti, soluzioni preconfezionate per il problema presentato, ma il soggetto verrà condotto per mano all’interno di un viaggio interiore, nella sicurezza che solo all’interno di se stessi è presente la soluzione di ogni problema che si presenta. Il terzo vantaggio è rappresentato dalla presa di coscienza del fatto che il futuro appartiene e dipende da ciascuno di noi ma, soltanto avendo a disposizione gli strumenti adatti, sarà possibile camminare da soli.

Il percorso di human coaching praticato da Roberto Rossi punta all’obiettivo di raggiungere la cosiddetta “umanizzazione evolutiva”, quel tipo di rivoluzione che deve partire dall’interno di ciascuno di noi per portarci a rivoluzionare il nostro modo di pensare e di agire, costruendo una nuova modalità di essere, che rappresenti un ponte verso gli altri. In questo consiste anche il suo monito, concentrato nell’ “etica del coraggio”, che non indica soltanto la capacità di affrontare senza cedimenti e con forza d’animo situazione pericolose, difficili e penose, ma costituisce piuttosto una disciplina applicabile a tutta la vita emotiva dell’essere umano. Suo obiettivo è quello di rendere l’essere umano capace di imparare a superare gli imprevisti che nascono dalle destabilizzazioni quotidiane e imparare a evincersi.

Roberto Rossi, il nostro human coach, ogni mercoledì accompagnerà il lettore con alcuni pensieri ispirati alla sua “etica del coraggio”.

Mara Martellotta

Controllo del vicinato, il progetto si allarga

vicinato iarIl tempo regge l’atto. Dopo la serata che si era svolta al Teatro Comunale in collaborazione con l’Associazione Controllo del Vicinato, anche il Comune di Monteu da Po ha dichiarato di condividere i principi del progetto. Il sindaco Laura Gastaldo, con un proprio provvedimento (Monteu è uno dei pochi comuni al di sotto dei mille abitanti dove si votò per il rinnovo di sindaco e consiglio con la normativa, poi superata, che aboliva le giunte) ha deciso di sostenere il sistema del controllo del vicinato. Si allarga così il numero dei comuni della Valcerrina dopo la prima adesione di Villamiroglio, seguita da quelle più recenti di Moransengo, Gabiano e Cavagnolo. Nelle prossime settimane l’amministrazione promuoverà anche la costituzione di un gruppo.

Massimo Iaretti

Consiglio a Cavagnolo

BANDIERE REGIONEGiovedì 20 ottobre, alle ore 21, il sindaco di Cavagnolo Mario Corsato ha convocato il consiglio comunale. Nella seduta dovranno venire discussi, ed approvati, una variazione al bilancio di previsione, il Documento unico di programmazione per il periodo 2017 – 2019 e il regolamento per il diritto di interpello contro i contribuenti.

Massimo Iaretti