Il caldo “anomalo” continua in Piemonte, con massime che hanno superato i 20 gradi anche in montagna, come Bielmonte nel Biellese e Formazza (Verbano-Cusio-Ossola), ma con differenze molto limitate su tutta la fascia tra i 1.000 ed i 1.500 metri è stata raggiunta o addirittura sfiorata la soglia dei 20 gradi. Stessa temperatura anche nel centro di Torino dove giovedì scorso, con 22 gradi, si è avuto il giorno più caldo di fine ottobre registrato dalle stazioni meteo. L’alta pressione dovrebbe cedere di poco lunedì, facendo scendere di qualche grado le temperature, ma non sono previste piogge.
Il menù di Halloween? Spaventosamente originale
Una barbabietola ridotta in tartare alla mercé dei cannibali più affamati; una spaventosa palude di lenticchie, cozze e patate cotte a fuoco lento e un misterioso bosco di erbe piccanti che nasconde succulenti segreti… Sembra l’inizio di un racconto horror il gustoso menù di Halloween proposto da Fanceat, l’originale startup di food delivery che recapita a casa gli ingredienti per ricreare in pochi minuti nella propria cucina piatti da vero chef, ideati e preparati dai migliori ristoratori d’Italia. Pensando alla notte più terrificante dell’anno, la fantasia dello chef Christian Milone della Trattoria Zappatori di Pinerolo (To) e l’inarrestabile creatività dei ragazzi di Fanceat hanno partorito un menù da paura. Si chiama “Altro che scherzetto”: 4 portate (Profondo Rosso, La Palude, Tra i cespugli e Mrs. Dolcezza) dal look tenebroso per garantire una serata originale, diversa, divertente e soprattutto gustosa!
Il menù è ordinabile sul sito di Fanceat: fanceat.com/prodotto/halloween-altro-che-scherzetto/
Cos’è Fanceat?
L’idea che sta alla base della start-up più golosa del momento (creata da 4 giovanissimi amici piemontesi di 25 anni) è quella di far arrivare direttamente a casa un box che contiene tutto l’occorrente per cucinare la cena gourmet più incredibile di sempre. Fanceat è una scatola di ingredienti sopraffini, selezionati (e preparati) direttamente nelle cucine di ristoranti selezionati (anche stellati) e recapitata a casa per permettere a tutti, ma proprio a tutti, di servire una cena gourmet indimenticabile. Rapidità, nessuna possibilità di fallimento e zero sprechi. E la differenza principale dal classico “delivery” e da tutto quello che si può ordinare on line è che la cena… la preparate voi!
E’ stato rinnovato il Comitato “Chiesa Madonna della Neve” di Salsasio ed è stato prorogato fino al 2026, ossia per 10 anni.
Il comitato che ha come scopo il raccogliere fondi per il restauro della storica chiesa del Borgh ed la Madòna ha riconfermato alla guida del gruppo come Presidente, Giuseppe Quattrocchio, come Vicepresidente riconfermato Lino Fumero e come segretario è stato eletto Roberto Foco.
Il Parroco di Salsasio Don Mario Berardo, il sacrestano Michelangelo Oglino, il geometra Francesco Carena, Andrea Carena, Lorenzo Fumero e Franco Gambino, come nei cinque anni appena passati, faranno di nuovo parte del Comitato, mentre sono entrati a far parte del Comitato, per i prossimi dieci anni, Giampiero Pugnetti e i due giovani Davide Pecchio e Ivan Quattrocchio.
Dal Comitato spiegano: “durante la riunione in cui abbiamo rinnovato il comitato e abbiamo prorogato il lavoro del comitato per i prossimi 10 anni, ci siamo confrontati sui prossimi lavori che si dovranno fare alla storica chiesa del borgo, per cui si dovranno raccogliere i fondi necessari e abbiamo deciso che il primo impegno che dobbiamo prenderci è il raccogliere fondi per il restauro della Cappella della Madonna della Mercede, Patrona del borgo e poi pian piano restaurare interamente l’interno della Chiesa.”
Il Parroco e il comitato ringraziano anche la popolazione per l’aiuto economico che ha già dato per il restauro e il rifacimento della copertura della chiesa e ricordano: “in questi giorni partiranno anche i lavori di ritinteggiatura della facciata.”
Insomma, il prossimo lavoro che vedremo realizzarsi sulla chiesa di Salsasio sarà quindi quello della ritinteggiatura e perciò le verrà dato un volto nuovo alla storica chiesa dove nell’ottobre del 1829 venne battezzata la Beata Enrichetta Dominici.
Esercito, giurano a Torino 124 Ufficiali
Centoventiquattro Ufficiali dell’Esercito del 196° corso “Certezza” hanno pronunciato a Palazzo Arsenale la formula del giuramento di fedeltà alla Repubblica. I giovani militari, fra loro tredici donne, provengono da tutta l’Italia: Lazio, Campania e Puglia le regioni più rappresentate, cinque i piemontesi. La cerimonia si è svolta dinanzi alla Bandiera d’Istituto della Scuola di Applicazione, decorata di medaglia d’argento al Valor Militare e al Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, Generale di Divisione Claudio Berto. Nella suggestiva cornice dell’Aula Magna, per l’occasione gremita da giovani sottotenenti in uniforme storica e dai loro familiari, ciascun Ufficiale ha confermato solennemente il proprio impegno a servire le istituzioni dello Stato con fedeltà ed onore. Presenti anche cinque Ufficiali stranieri provenienti da Albania, Niger, Senegal e Thailandia. “Oggi giurate liberamente perché altrettanto liberamente avete scelto di difendere il nostro Paese” ha detto il Gen. Berto prima di soffermarsi sui simboli di una giornata che segna il formale avvio della professione di Ufficiale. Fra questi la sciabola, metafora di giustizia, forza e virtù: un simbolo evocativo dei valori cui si ispirano i futuri leader dell’Esercito. Gli Ufficiali che hanno giurato questa mattina resteranno a Torino per due anni necessari al conseguimento della laurea specialistica in Scienze Strategiche. Successivamente saranno assegnati alle diverse unità dell’Esercito operanti sul territorio nazionale ed all’estero.
Pechino, Beijing Comedy Theatre (National Centre for the Performing Arts)
2 – 4 novembre 2016
Shanghai, Oriental Arts Center (Shanghai International Comedy Festival)
8 – 9 novembre 2016
COME VI PIACE
di William Shakespeare
traduzione, adattamento e regia Leo Muscato
Produzione Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
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Per il terzo anno consecutivo verrà presentata in Cina, nel mese di novembre, una produzione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, rafforzando così questo importante rapporto internazionale avviato nel 2014. Dopo il debutto in prima nazionale al Teatro Carignano di Torino, Come vi piace, con la regia di Leo Muscato, è stato invitato a Pechino, al Beijing Comedy Theatre, dal National Centre for the Performing Arts, dal 2 al 4 novembre 2016 e, subito dopo, inaugura, l’8 e il 9 novembre, l’International Comedy Festival di Shanghai ospite dell’Oriental Arts Center. La tournée di Come vi piace in Cina si iscrive nel percorso di internazionalizzazione dello Stabile di Torino, in atto già da diversi anni, sia nell’ambito delle ospitalità che in quello delle produzioni e rientra nelle direttrici politiche indicate dagli enti fondatori in linea con le nuove normative ministeriali relative ai teatri nazionali.
La collaborazione del nostro teatro con la Cina ha preso il via nel 2014 con l’ospitalità della produzione Gl’innamorati di Goldoni, messa in scena da Marco Lorenzi, nell’ambito del Beijing Fringe Festival, ed è proseguita lo scorso anno con L’Avaro di Molière con la regia di Jurij Ferrini che ha debuttato all’Ancient Courtyard Theatre di Wuzhen nel programma del Wuzhen Theatre Festival.
Quest’anno il Direttore del Teatro Stabile Filippo Fonsatti è stato invitato a Shanghai a far parte, in qualità di membro, del Comitato artistico dell’International Comedy Festival Shanghai e terrà un seminario presso l’Università Internazionale di Shanghai (SISU).
Nelle precedenti occasioni il Direttore Fonsatti aveva tenuto, nel 2014, una lecture all’International Master of Theatre Management Workshop organizzato dalla Central Academy of Drama di Pechino, e a Wuzhen ha partecipato in qualità di relatore ad un convegno sul management teatrale.
(foto Alfredo Tabocchini).
I poveri torinesi e piemontesi (nel vero senso della parola,: sono la metà abbondante dei bisognosi seguiti dall’onlus) aiutati dal Banco alimentare nel 2015 sono stati meno rispetto all’anno prima, ma il cibo donato è aumentato. Nel 2014 ad essere supportato era il 48,7 per cento, oggi il 38,3, poco più di uno su tre. “E’ aumentata la platea di chi ha bisogno e le nuove leggi europee ci spingono a dare maggiormente gli aiuti su chi ha bisogno”, dice il presidente Sealvatore Collarino. Tra i poveri figurano pensionati, esodati, giovani coppie con figli, precari. Colpisce che il 12 per cento degli assistiti abbia meno di cinque anni e tanti “nuovi poveri” fino a pochi anni fa non avrebbero mai pensato di finire sul lastrico. Molti hanno perso il lavoro a causa della crisi e sono costretti a dormire in macchina. Certamente tutti non hanno i soldi per mangiare . Il Banco alimentare ha raccolto 6 mila 500 tonnellate di cibo pari a 19 milioni 380mila euro, circa il 30 per cento in più rispetto al 2014. Il numero degli assistiti cala però di 10 punti, perché la percentuale dei piemontesi definiti “in povertà assoluta” è cresciuta di oltre sei punti: 296.400 unità, circa 50 mila in più.
Mazzetti d’Altavilla alla conquista di Milano
LA CITTA’ DELLA MODA E DEL MODERNO LIFESTYLE, ACCOGLIE IL NUOVISSIMO GRAPPA STORE
A partire dal 3 novembre pregiate grappe, brandy, distillati d’uva e altri prodotti esclusivi in un intenso percorso da gustare attraverso tutti i sensi.
Milano, città della moda e capitale delle tendenze, si prepara ad accogliere un’assoluta novità nel mondo del beverage italiano: giovedì 3 novembre terrà, infatti, il suo battesimo, in via Marghera 14, nell’atmosfera cosmopolita meneghina, il primo “Grappa Store” Mazzetti d’Altavilla, destinato a confermare in via definitiva l’ingresso del Distillato Italiano di bandiera fra i simboli più glamour del moderno life-style.
Un punto di riferimento per gli appassionati ma soprattutto un nuovo modo di concepire la Grappa, dove il volto elegante ma anche fresco di una tipicità saldamente proiettata nel futuro accoglierà un pubblico internazionale, ormai pronto ad affacciarsi al volto aromatico e ricco di charme che la Grappa offre, superando i vecchi e ormai tramontati schemi.
Un progetto giovane, lanciato da giovani: non è un caso che il concept del Grappa Store sia nato dall’idea di tre sorelle distillatrici, poco più che ventenni che credono nella prospettiva modaiola della Grappa. “Insieme – commentano Chiara, Silvia ed Elisa Belvedere Mazzetti, il volto femminile e giovane di Mazzetti d’Altavilla – Distillatori dal 1846 – rappresentiamo la settima generazione, tutta al femminile, di una delle distillerie più antiche d’Italia, e in occasione dei 170 anni dell’azienda che ricorrono quest’anno riteniamo sia giunta l’ora di proporre la Grappa al pubblico sensibile alla raffinatezza e alla versatilità di questo distillato tutto da scoprire. Da qui nasce il Grappa Store, un luogo dove trovare una vasta selezione di grappe ma prima di tutto una location raffinata e di design dove poter compiere una vera esperienza, quasi meditativa, entrando in un mondo di aromi e profumi che farà dimenticare per un attimo la frenesia quotidiana.”
Nel nuovo Grappa Store di via Marghera è possibile vivere un intenso percorso di sentori singolari e profumi ineguagliabili che dalle dolci colline piemontesi, dove risiedono gli antichi alambicchi discontinui della storica sede di Altavilla Monferrato che ricevono ogni autunno le freschissime vinacce esclusivamente piemontesi, lavorate sapientemente dal Mastro Distillatore, arriva direttamente nel cuore della Milano più esigente. Un luogo in cui ritrovare un patrimonio di dedizione e saperi che si tramandano da 170 anni al quale si associa un costante cammino di innovazione capace di essere apprezzato anche da un pubblico giovane e moderno, grazie alla promozione di un uso innovativo della Grappa, fatto di abbinamenti originali in cucina e creazioni di drink versatili e originali.
La location raffinata e di design punta a sorprendere attraverso le sfumature del grigio e dell’antracite che incontrano le forme lineari e decise degli arredi in rovere, capaci di richiamare le pregiate botti in cui pazientemente soggiornano i nobili e profumati distillati, e la luminosità del vetro che rispecchia l’eleganza e la ricercatezza dei packaging, grazie all’uso degli incantevoli cristalli di Bohemia o delle bottiglie in sofisticato vetro soffiato, oltre che delle prestigiose cassette di legno che accolgono alcune delle più nobili referenze firmate Mazzetti d’Altavilla. “Ci vogliono 170 anni per diventare giovani” è il nuovo motto della Famiglia Mazzetti che da oggi conta una nuova Casa in via Marghera 14 a Milano, la quale si unisce agli altri due Store di Altavilla Monferrato (all’interno della storica distilleria) e Marcallo con Casone, portando a tre i luoghi dove potersi immergere nel fascino modaiolo di un distillato antichissimo.
“La crisi economica colpisce soggetti che sono già fiaccati dalla burocrazia, dal fisco e dalla concorrenza straniera. Questa situazione riguarda molte botteghe artigiane che spariscono al ritmo di centinaia ogni anno in tutto il Torinese. E’ una situazione preoccupante perché depaupera un patrimonio di tradizione, qualità e professionalità tipicamente piemontesi”.
La vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, Daniela Ruffino (FI), commenta così i dati che parlano di circa 6 mila botteghe artigiane chiuse negli ultimi anni a Torino e in provincia.
«La Regione ha specifiche competenze sull’artigianato, che rappresenta uno degli ambiti principali su cui concentrare azioni di contrasto alla crisi. Va quindi potenziata la formazione professionale, semplificata la burocrazia e contrastata la concorrenza sleale di prodotti stranieri di basso prezzo ma ‘taroccati’ e di infima qualità”, osserva Ruffino.
“Ma soprattutto è necessario ‘produrre’ nuovi apprendisti,- conclude la vicepresidente dell’Assemblea piemontese – invogliando i giovani ad imparare un mestiere vero. Per fare ciò è necessaria anche una formazione culturale, coinvolgendo le scuole attraverso campagne di comunicazione che spieghino l’importanza dell’artigianato. Chiederò che la Giunta regionale si attivi per evitare che uno dei pilastri dell’economia piemontese rischi di crollare”.
“Esprimo vicinanza e solidarietà da parte dell’intero Consiglio regionale ai cittadini delle comunità del centro Italia nuovamente colpite dal terremoto. Voglio inoltre ringraziare di cuore tutti i piemontesi che si stanno adoperando per dare una mano e quanti intenderanno farlo nelle prossime ore. La rete degli aiuti si è già avviata e anche il Consiglio farà la propria parte riattivando il conto corrente postale per la raccolta fondi, aperto lo scorso agosto per Amatrice”. Con queste parole il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus annuncia la possibilità di realizzare un gesto concreto a favore delle popolazioni dell’Italia centrale ancora una volta devastate dal terremoto.
Le coordinate bancarie utilizzabili per una donazione sono:
IBAN IT-47-Z-07601-01000-001034162014 – Consiglio regionale del Piemonte – pro sisma Italia centrale servizio tesoreria.
Già nelle ore seguenti le scosse di agosto la Regione Piemonte si era immediatamente attivata con personale e mezzi, d’intesa con la Protezione civile e il coordinamento nazionale, nelle operazioni di soccorso, dimostrando la grande disponibilità e generosità dei cittadini e delle cittadine piemontesi e ai primi di settembre si era riunito a Palazzo Lascaris il Comitato regionale di Solidarietà, che aveva deciso lo stanziamento di cinquecentomila euro per la ricostruzione.
(foto: il Torinese)
Un bimbo di sette anni ha subito l’amputazione della mano destra presa in mezzo alla portiera dello scuolabus. E’ ora in sala operatoria all’ospedale Regina Margherita di Torino, dove è stato trasportato dall’elisoccorso del 118, per un tentativo di reimpianto. Il fatto è avvenuto a Bra, in provincia di Cuneo.