redazione il torinese

“L’Artusi va al mare”

L’anno scolastico 2016/2017 presenta per l’Istituto Alberghiero Artusi di Casale Monferrato una novità. Dal prossimo 8 dicembre, grazie alla convenzione con l’Hotel Regina Mundi di Pietra Ligure in Provincia di Savona, sarà operativo il progetto “L’Artusi va al mare”.

artusi casale

Tutto il servizio ristorativo sarà curato e gestito dall’Istituto casalese con i propri docenti ed allievi, che si alterneranno durante l’intero anno con brigate di cucina e di sala in terra ligure. Un progetto unico ed innovativo sul territorio nazionale, che permetterà all’Istituto Alberghiero Artusi di sviluppare e accrescere, con una gestione diretta di una struttura alberghiera, la professionalità dei propri allievi. L’Hotel di Pietra Ligure, sarà anche destinazione di stage per tutti gli allievi dell’Istituto, che in periodi diversi durante l’anno scolastico, si trasferiranno in Liguria con i propri docenti per simulare una vera gestione di Hotel. Inoltre l’Istituto casalese, proporrà a ex allievi contratti di lavoro in terra ligure, per l’inserimento di figure professionali nello staff dell’Hotel. Naturalmente resteranno attive su Casale tutte le attività didattiche, sia in aula, sia nei laboratori, sia quelle eventualmente in esterno.

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Per informazioni telefonare 014273722 oppure tramite mail segreteria@istitutoartusi.it

L’Istituto Alberghiero Artusi è a Casale Monferrato in corso Valentino 95.

 

Juve, sui social la gioia per la vittoria

juve logo neroMassimiliano Allegri , dopo la vittoria con l’Atalanta, chiede su Twitter alla  Juventus di tenere alta l’attenzione in vista della sfida di Champions di mercoledì prossimo: “Le risposte le abbiamo date sul campo: ora nessun calo di concentrazione!”. La qualificazione c’è, ma c’è pure un primo posto del girone da onorare. “Grande Vittoria!!! #avanticosí”, dice Leonardo Bonucci,ed è una “Grande vittoria”, anche per Giorgio Chiellini. “Grande partida equipo”, il commento sui social di Dani Alves. “Il nostro stadio ci trascina, bravi ragazzi!!!”, infine, è il tweet di Paulo Dybala .

West Side Story, prepotente talento musicale di Bernstein

Debutterà al teatro Regio di Torino martedì 6 dicembre prossimo (in scena fino a domenica 11 dicembre) il musical “West Side Story”, per le musiche di Leonard Bernstein, per la regia e le coreografie originali di Jerome Robbins, direttore d’orchestra Donald Chan. Si tratta di un musical in due atti tratto dal Romo e Giulietta di Shakespeare. La pima idea, nel 1949, era stata quella di musicare una versione moderna della tragedia shakespeariana ambientata nella New York contemporanea.

west-side-regio

Solo nel 1955 Bernstein, dopo un incontro con il librettista Arthur Laurens, scrisse di essere infiammato dall’idea di Romeo, avendo, però, abbandonato la premessa Ebrei-Cattolici, a favore di quella di due bande di adolescenti, una di bellicosi portoricani, l’altra di sedicenti americani, quella che lo stesso Bernstein chiamava “Romeo West Side Story”, su versi di Stephen Soldheim e coreografia e regia di Jerome Robbins. Bernstein, direttore d’orchestra, divulgatore, è stato un artista vitale e magnetico, imperfetto e a tratti esagerato, ma capace di dar vita alla musica come emanazione diretta dell’affettività umana. I critici hanno considerato “West Side Story” non solo una pietra miliare del musical di Broadway, ma il capolavoro dell’opera lirica americana. La storia di Romeo e Giulietta è trasportata nell’Upper West Side di New York, negli anni Cinquanta, dove due giovani si trovano coinvolti in una guerra tra bande, gli Irlandesi Jets e i portoricani Sharks. La lotta di questi piccoli eroi per sopravvivere a questo mondo di odio e violenza rappresenta il motivo regioinnovativo di questo dramma. Ci resterà per sempre nella memoria la versione cinematografica con Natalie Wood e George Charkiris nel ruolo del capo dei portoricani, e Rita Moreno, che vinse un Oscar. La canzone (song) rappresenta la base formale di questo genere e tende in questo musical a espandersi, sia come elemento autonomo, sia come appendice del brano cantato. La partitura offre nel primo atto esempi di melodia memorabile nelle due sezioni Maria (Tony) e Tonight-Balcony Scene, capace di acquistare un risalto drammatico straordinario seguita dai ritmi latino americani e dal caleidoscopio orchestrale di “America”. La bravura degli interpreti Kevin Hack nel ruolo di Tony e di Jenna Burns nei panni di Maria è indiscussa. La partitura si concentra sulla ricorrenza di intervalli e sul ritorno dei motivi, all’interno di un’indubbia unità tematica ricorrente e di una forte coesione drammaturgica fra i temi che intrecciano “Maria”, “Tonight”, “Cool”, “Somewhere”. West Side Story è percorsa da una familiarità tra i motivi che ne rende partecipe l’ascolto, facilitandolo. Questo procedimento è stato spesso utilizzato da Bernstein, anche in “Wonderful Town” e “Candide”. Questo musical dimostra quindi una profonda unità di stile e di ispirazione; se la musica e le esigenze vocali risultano complesse, i lyrics appartengono pienamente al regno di Broadway. Canzoni come “Maria”, “Tonight”, “America” hanno oltrepassato la vita all’interno del musical, per assumere una dimensione molto più ampia di quella di origine, vivere di vita propria e, grazie a loro grandi intrepreti, divenire universalmente note.

Mara Martellotta

(Foto: il Torinese)

 

Referendum, la vittoria del No: le reazioni sotto la Mole

renzi-refere

A Torino  l‘affluenza finale è stata del 71.49% (contro il 57.18% delle precedenti amministrative e il 56.85% del referendum costituzionale del 2006). I dati riportano la vittoria del NO con il 53,58% dei voti contro il SI al 46,42%.

I COMMENTI DELLA POLITICA

“La politica colga il segnale delle urne e torni a dare ai appendino tgcittadini le risposte che si attendono, mettendo al centro i valori della partecipazione e della condivisione.  Ci affidiamo al Presidente della Repubblica per  un percorso che consenta alle Istituzioni di tornare a comprendere gli italiani”. E’ il commento che la sindaca di Torino, Chiara Appendino, affida all’Ansa ringraziando i torinesi per una così alta partecipazione al voto.

chiampa lausAmareggiato il presidente della Regione, Sergio Chiamparino: “Ora, come sottolineato da più parti, – dichiara al quotidiano La Stampa –  occorre ricostruire  nel Paese e nel partito un terreno di confronto che non faccia arretrare l’Italia dai passi in avanti compiuti in questi ultimi anni sul piano delle riforme. Un errore personalizzare il referendum? Ne sentiremo di tutti i colori ma difficilmente il referendum poteva essere percepito diversamente da una consultazione pro o contro questo Governo».

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Stefano Esposito (Pd, parlamentare):

Gli italiani hanno scelto Presidente @matteorenzi come aveva detto si è dimesso. Discorso perfetto.comune municipio Ora ci penserà il Presidente Mattarella

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Davide Gariglio (Pd, segretario regionale)

È stata una battaglia difficile, ma siamo orgogliosi di averla combattuta. Lo abbiamo fatto con convinzione, non smetteremo di farlo.

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Fabio Versaci (M5S, presidente Consiglio comunale di Torino):

La Costituzione NON si tocca.

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Riccardo Molinari (Lega Nord, segretario regionale):

Ha vinto il Popolo, contro tutto e tutti. Questa BANDIERE REGIONEnotte ripaga di anni di sacrifici e lotte. Questa notte dimostra che la passione e battaglia politica, in questo mondo dominato dai media e dai soldi, ha ancora valore e senso. Grazie a tutti i compagni di viaggio di questa avventura, abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Abbiamo salvato la democrazia e l’autonomismo nel nostro Paese.

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Gilberto Pichetto (Forza Italia, coordinatore regionale):

A proposito di Renzi inutile nascondere che questo è anche un voto con un grande valore politico ed è un voto contro il premier ed il suo governo che da domani dovrà fare i conti con la realtà: governare e cercare di cambiare le regole del gioco senza il consenso popolare porta inevitabilmente a cozzare contro quell’incredibile scudo chiamato democrazia.

Ba(to)sta un Sì. Appendino: “La politica colga il segnale”. Chiamparino: “Bisogna ricostruire”

perna foto mole 2Il referendum sulla riforma costituzionale ha registrato anche in Piemonte la vittoria del No, al 56,5%. I Sì sono rimasti fermi al 43,5%. In tutto 2.446.664 i votanti, pari al 72,03% degli aventi diritto. A Torino  l‘affluenza finale è stata del 71.49% (contro il 57.18% delle precedenti amministrative e il 56.85% del referendum costituzionale del 2006). I dati riportano la vittoria del NO con il 53,58% dei voti contro il SI al 46,42%.

I COMMENTI DI APPENDINO E CHIAMPARINO

“La politica colga il segnale delle urne e torni a dare aiappendino tg cittadini le risposte che si attendono, mettendo al centro i valori della partecipazione e della condivisione.  Ci affidiamo al Presidente della Repubblica per  un percorso che consenta alle Istituzioni di tornare a comprendere gli italiani”. E’ il commento che la sindaca di Torino, Chiara Appendino, affida all’Ansa ringraziando i torinesi per una così alta partecipazione al voto.

chiampa lausAmareggiato il presidente della Regione, Sergio Chiamparino: “Ora, come sottolineato da più parti, – dichiara al quotidiano La Stampa –  occorre ricostruire  nel Paese e nel partito un terreno di confronto che non faccia arretrare l’Italia dai passi in avanti compiuti in questi ultimi anni sul piano delle riforme. Un errore personalizzare il referendum? Ne sentiremo di tutti i colori ma difficilmente il referendum poteva essere percepito diversamente da una consultazione pro o contro questo Governo».

(foto: il Torinese)

Torino vista attraverso gli occhi di una “fuori sede”

Sono arrivata con gli occhi pieni di sole e la voglia di cambiare il mondo. Mi sono persa tante volte nella geometria delle tue vie; mi sono domandata come fosse possibile che in una città che conta 870.702 abitanti ci fosse così tanto silenzio

perna foto mole mongolfiera

 

Difficile scriverti proprio oggi un omaggio. Credo che questo sia il giorno più freddo dell’anno. Il freddo che noi del sud viviamo raramente. L’unica volta che ha nevicato a Napoli, mia città d’origine, era il giorno di Capodanno. Il primo Capodanno che decisi di festeggiare al nord perché desideravo vedere la neve. Ma tu decidesti che quell’anno non la volevi la neve, lasciandomi a bocca asciutta. Sono otto anni che cammino per le tue strade, otto anni in cui l’amore che provo per te è stato messo a dura prova. Sono arrivata con gli occhi pieni di sole e la voglia di cambiare il mondo. Mi sono persa LUCI PERNA SANCARLO2tante volte nella geometria delle tue vie; mi sono domandata come fosse possibile che in una città che conta 870.702 abitanti ci fosse così tanto silenzio.

 

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Perché a Torino non si grida, si sussurra. Mi sono chiesta perché avrei dovuto cenare alle 19.30, dando senso ad un orario che fino a quel momento per me conosceva solo il divano. E, a turisti 1proposito di cena, quando ho realizzato l’esistenza di una cosa chiamata “apericena”, i miei occhi sono diventati giganti come quelli di un bambino davanti ad un giocattolo nuovo. Con una decina di euro circa avrei potuto bere e mangiare quello che volevo. Utopia. Ancora oggi ho difficoltà a moderarmi e lo si nota dalla pila di piatti che c’è al mio tavolo e a quanto sia più lunga di quelle presenti sugli altri tavoli. Mi sono sentita grande nelle aule della tua università, quando, tra i libri, sognavo ciò che sarei diventata.

 

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torinese tutto web toretMi sono sentita potente quando poi ho stretto tra le mani quella pergamena. Ho giocato ad essere radical chic bevendo il bicerin nei tuoi bar e ho imparato il gusto minimal degli abiti che ti piacciono tanto, poche linee, pochi colori; l’essenziale. Ho dimenticato l’esistenza dei tacchi, perché tu vai vissuta passeggiando, a piedi o con l’aiuto del tram. Una città grande, ma che sembra tanto piccola. Tutto ha il suo posto. E il mio posto me lo sono pian piano trovato anche io. Certo è cara Torino che un po’ mi hai illuso. Promettevi grandi sogni e speranze, una stabilità tanto bramata, e poi? Figlia anche tu di un Paese che i sogni li sta bruciando, ti stai a poco a poco rialzando, ma ancora sguazzi nella precarietà. Ma io non ti abbandono. Io le vedo le tue risorse. In teportici libri vedo l’idea, vedo l’ingegno, vedo l’iniziativa. Vedo una città che si rinnova continuamente, pur restando sempre la stessa. Vedo menti fertili. Vedo giovani, tanti giovani che ti scelgono, ti raggiungono da ogni parte del mondo e con te restano. Sei una città che accoglie, non una città da cui si fugge. Sei una città che protegge. Sei una madre ferma e decisa, a volte dura, ma che ascolta. Coccoli con le tue luci soffuse e le tue piazze eleganti e, ad ogni avversità trovi la soluzione per fronteggiarla. Perché si sa, a Torino piove, ma ci sono portici che ti coprono ovunque; perché si sa, a Torino sono tutti “freddi” e poi trovi calore ovunque e in chiunque.

 

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ponte mole vittorioIl rosa del tuo cielo al tramonto che colora il Po e la collina che su di esso si affaccia è stata la cornice di tante mie riflessioni e decisioni. È lì, seduta su una panchina dei murazzi, che ho scelto chi e cosa amare. Ed è lì che ho scelto di nuovo te. Io ci sono Torino, continuerò a regalarti le mie energie, la passione che mi muove nel fare le cose, continuerò a guardare attraverso i tuoi occhi. Come la Mole: una punta che si innalza verso il cielo e, senza presunzione o eccessiva imponenza, lo domina, mi hai insegnato a non perdere mai di vista l’obiettivo, a continuare ad inseguirlo con caparbietà, ma in modo umile e delicato.Tenendomi stretta le mie origini e l’amore che ho per la mia terra, ti dico grazie. Grazie per avermi accolta. Per accettare le mie “diversità” e per farmi sentire parte di te senza snaturarmi. Grazie per avermi adottata. Io ti amo di un amore che non è di sangue, che è partito dalla testa, ma a poco a poco è entrato nelle viscere.

 

Teresa De Magistris

La storia del piccolo telegrafista delle Ferrovie Nord Milano

telegrafistaS’intitola “Il Piccolo Telegrafista delle Ferrovie Nord Milano” l’ultima pubblicazione di Pietro Pisano, edita nella collana “Quaderni di Vallintrasche”. Il racconto, comparso la prima volta nel 2011 sulla rivista “Vallintrasche”, ripropone le vicende del giovane partigiano Fedele Cova, originario di Caronno Pertusella, nel varesotto; il giovane, telegrafista delle Ferrovie Nord Milano, scomparve tragicamente precipitando in un burrone nel 1944 nelle selvagge montagne della Val Grande, mentre operava nelle formazioni partigiane di Dionigi Superti ed Ezio Rizzato. La Val Grande, chiusa tra le montagne dell’Ossola, il bacino del Lago Maggiore e la Valle Cannobina, impervio e selvaggio parco nazionale, fu teatro di uno dei più drammatici episodi della Resistenza all’occupazione nazista e al fascismo: il rastrellamento del giugno 1944. Il bel racconto di Pisano porta alla luce la storia di un ragazzo di sedici anni che, in quel tempo di neve e di fuoco, seppe “scegliersi la parte”, rischiando e perdendo la vita.

Marco Travaglini

Nosiglia: “Meno tablet, videogiochi e tv. Più dialogo in famiglia”

papa reale2“Sto alla tua porta e busso”, così si intitola la lettera pastorale  in cui l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, sottolinea  il valore del dialogo e dell’incontro. “Spesso  in casa è difficile ascoltarsi perché le cose da fare, le parole continue della televisione accesa, anche durante i pasti, impediscono di parlarsi e di ascoltarsi serenamente. Così, a poco a poco si diventa estranei in casa”.”Occorre riappropriarsi del tempo che si passa in casa, per non disperdere la ricchezza dell’incontro interiore e profondo tra le persone. Altrimenti il vortice delle attività e la voce forte e suadente dei mass-media diventano un’impellente necessità a cui non si riesce alla lunga a rinunciare. La lettura della Bibbia e del vangelo, insieme alla preghiera familiare, sono uno spazio di libertà per se stessi e per imparare ad ascoltare e rispondere, in famiglia, alle necessità e richieste e attese più vere di chi ci sta accanto”, aggiunge Nosiglia. “Natale è il momento per stare in famiglia e con gli amici con i quali assaporare  la gioia dell’incontro, del dialogo, del fare festa insieme, non isolatevi davanti al televisore, al tablet, alle consolle di videogiochi”. La lettera è rivolta in particolare ai più giovani, che Nosiglia esorta a sfruttare questo tempo per “partecipare con gli altri ai momenti di gioco, di conversazione e di amicizia, un tempo anche per stare di più con Gesù”.

(foto: il Torinese)

Referendum, il No vince anche a Torino: 53,6% contro 46,4. Le prime reazioni dei politici

referendum-3Anche a Torino, seppure con un distacco inferiore rispetto al dato nazionale, il No vince sul Sì nella consultazione referendaria del 4 dicembre. Ecco i dati finali dello scrutinio, relativi alla città, pubblicati dal sito del Comune di Torino:

SI 209.906 46,44
NO 242.124 53,56

risultati dello scrutinio dei voti

I PRIMI COMMENTI

Stefano Esposito (Pd, parlamentare):

Gli italiani hanno scelto Presidente @matteorenzi come aveva detto si è dimesso. Discorso perfetto. Ora ci penserà il Presidente Mattarella

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Davide Gariglio (Pd, segretario regionale)

È stata una battaglia difficile, ma siamo orgogliosi di averla combattuta. Lo abbiamo fatto con convinzione, non smetteremo di farlo.

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Sergio Chiamparino (Pd, presidente della Regione) fonte: Ansa

Ora, come sottolineato da più parti, occorre ricostruire sia nel Paese che nel partito un terreno di confronto che non faccia arretrare l’Italia dai passi in avanti compiuti in questi ultimi anni sul piano delle riforme.

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Fabio Versaci (M5S, presidente Consiglio comunale di Torino):

La Costituzione NON si tocca.

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Riccardo Molinari (Lega Nord, segretario regionale):

Ha vinto il Popolo, contro tutto e tutti. Questa notte ripaga di anni di sacrifici e lotte. Questa notte dimostra che la passione e battaglia politica, in questo mondo dominato dai media e dai soldi, ha ancora valore e senso. Grazie a tutti i compagni di viaggio di questa avventura, abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Abbiamo salvato la democrazia e l’autonomismo nel nostro Paese.

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Gilberto Pichetto (Forza Italia, coordinatore regionale):

A proposito di Renzi inutile nascondere che questo è anche un voto con un grande valore politico ed è un voto contro il premier ed il suo governo che da domani dovrà fare i conti con la realtà: governare e cercare di cambiare le regole del gioco senza il consenso popolare porta inevitabilmente a cozzare contro quell’incredibile scudo chiamato democrazia.

 

“LA RISCOPERTA DEL DIVINO”, CONVEGNO A PALAZZO LASCARIS

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 “Un convegno di importanza storica per la Sociologia della Religione. Uno degli aspetti più significativi del convegno è stato infatti il contributo che ne è risultato per una fondazione di un nuovo approccio di analisi del fenomeno degli ateismi. Dai vari interventi dei relatori l’ana-teismo risulta una delle ultime forme dell’ateismo contemporaneo che coinvolge sia i tradizionali individui atei sia parte dei credenti attuali.”

 

Si è concluso con queste parole del Professor Luigi Berzano dell’Università di Torino il Convegno Scientifico intitolato Forme dell’ana-teismo Contemporaneo co-organizzato dal Centro d’Informazione Buddhista e dalla Chiesa Nazionale di Scientology d’Italia nella sala Viglione di Palazzo Lascaris sede del Consiglio Regionale del Piemonte.

 

Il secondo giorno di lavori, presieduto da Don Ermis Segatti della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale è stato dedicato alle comunicazioni. La categoria dell’ana-teismo è stata trattata sotto molteplici punti di vista grazie al contributo di Alex Borio e Carlo Genova dell’Università di Torino, di Emanuela Del Re dell’Università degli Studi di Roma, di Claudio Torrero, fondatore di Interdependence e di Alessandro Meluzzi metropolita della Chiesa Ortodossa Italiana. 

 

Gli organizzatori Bruno Portigliatti del Centro d’Informazione Buddhista e Giuseppe Cicogna della Chiesa di Scientology, soddisfatti per l’ottima partecipazione ed interesse del pubblico su un tema così nuovo e particolare, promettono l’imminente pubblicazione degli atti in un libro utile alle università delle Scienze Umanistiche e a chiunque desideri approfondire questa nuova chiave di ricerca verso la riscoperta del divino.