redazione il torinese

Abusi sessuali su minore 13enne, parroco in carcere

abito talare 97009-colloDALLA SICILIA

E’ stato arrestato dai carabinieri don Paolino Marchese, il sacerdote di 51 anni, condannato anche in appello per avere abusato di una tredicenne che frequentava la chiesa di Termini Imerese in provincia di Palermo. Il parroco ora è nel carcere dei Cavallaci. In secondo grado  è stato condannato a cinque anni e mezzo, erano sei in primo grado. Nel processo la vittima era parte civile. Il collegio d’appello ha ritenuto assorbiti due capi d’imputazione e ha  così condannato l’imputato per atti sessuali con minorenne. La vittima aveva infatti meno di 14 anni quando iniziarono i rapporti col prete nel 2008.

Poche pagine di Storia nel Psdi torinese

psdi manifestoDi Pier Franco Quaglieni *

Il 10 gennaio 1947, 70 anni fa, nasceva a palazzo Barberini la socialdemocrazia italiana per iniziativa di Giuseppe Saragat, rifiutando  la politica “frontista” di Pietro Nenni  che invece sosteneva la suicida unità d’azione con i comunisti. Saragat fu determinante nelle elezioni nel 18 aprile 1948 che consentirono all’Italia un cammino democratico sicuro. Giuseppe De Rita ha evidenziato come quella scissione socialista (l’unica davvero importante nella travagliata storia del socialismo italiano)abbia rappresentato “un punto di svolta della cultura e della politica italiana”,”un segno ,l’ultimo segno del coraggio di rompere” perché quella scelta di Saragat “diventava un tradimento,sembrava socialfascismo(quello di cui venne accusato Carlo Rosselli),dipendenza dai padroni”.

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Ci volle lungimiranza e capacità di guardare lontano per scegliere di spaccare il partito socialista,garantendo un futuro democratico all’Italia e fu anche capacità  di guardare vicino rispetto alle  socialdemocrazie europee che aveva individuato nel comunismo un nemico della libertà e dello saragat psdistesso socialismo democratico. L’esilio, i contatti con il socialismo austriaco avevano insegnato al torinese Saragat  un’esperienza storica che ,per altri versi, trovava dei riferimenti anche nella Torino socialista dell’’800,quella dei maestri elementari e dei medici filantropi che rivolgevano le loro attenzioni ai poveri e ai diseredati.Era la Torino di De Amicis ,così attento,ad esempio,come Pascoli, al dramma dell’emigrazione italiana all’estero. Saragat era un uomo colto e non ebbe mai l’atteggiamento del demagogo: la sua oratoria era sobria,quasi monotona:spesso leggeva i discorsi, ma essi erano frutto della riflessione e non dell’impeto tribunizio che caratterizzò Nenni. Saragat era lucido,a volte  persino glaciale,ma le sue posizioni inducevano alla riflessione e alla serietà.

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bandiera-psdiSeguirono Saragat molti parlamentari e parteciparono a quella scelta di democrazia e di libertà senza equivoci politici come Piero Calamandrei,Paolo Treves,Ludovico d’Aragona,Angelica Balabanoff, Giuseppe Emanuele Modigliani,Ezio Vigorelli.Il giovane Lucio Libertini,destinato ad essere leader dello Psiup,poi confluito nel Pci , fu al fianco di Saragat a palazzo Barberini. La scelta di Saragat, a 70 anni di distanza, assume un valore storico perché anticipò di decenni l’idea di un socialismo democratico il cui valore molti scoprirono molto tardi, solo dopo la caduta del muro di Berlino. Ma la storia della socialdemocrazia italiana svoltò quasi subito verso una prassi politica clientelare attraverso la quale veniva raccolto il consenso. Fatti salvi i fratelli Matteotti,figli di Matteo,Luigi Preti, Paolo Rossi e pochissimi altri,i quadri dirigenti del Psdi si rivelarono mediocri  e destinati a peggiorare nel corso dei decenni.Già nel 1953 i parlamentari scesero ad appena 18 e non certo a causa del” destino  cinico e baro”,come disse incautamente il fondatore della socialdemocrazia italiana.

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Saragat non si curò mai effettivamente del partito ,lasciato in mano a personaggi spesso discutibili,Giuseppe_Romita_2 psdi quasi sempre incapaci,a volte disonesti. Le ironie di “Fortebraccio” su Tanassi, Cariglia ed altri ,molto spesso ,non erano nè impietose nè esagerate,ma rispondevano alla verità,al di là del gusto per la battuta. Il Piemonte non fu diverso rispetto a tante realtà italiane. Successivamente aderì  alla socialdemocrazia Giuseppe Romita ,leader storico socialista e i principali capi piemontesi  furono Domenico Chiaramello,Corrado Bonfantini,mitico comandante delle brigate Matteotti nella Resistenza e direttore del quotidiano torinese “Sempre Avanti!”,Guido Secreto eterno vicesindaco di Torino,divenuto Sindaco in una delle tante crisi politiche che consegnarono nel 1975 la città al Pci. Ho conosciuto e anche frequentato tutti e tre,ma oggettivamente nessuno di loro aveva la statura del leader. Chiaramello era una persona limpida,cordiale,onesta,ma riuscì ad essere parlamentare e sottosegretario,senza andare oltre. Bonfantini si coprì di debiti, contratti per sostenere il suo giornale,debiti che ancora pagava negli anni 70 con la sua pensione di deputato:se vogliamo, un esempio  davvero eccezionale.

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romita-2 pierluigiSoprattutto negli anni ’60 la socialdemocrazia torinese, proprio nel momento in cui si incominciò a parlare di riunificazione socialista,rivelò un volto del tutto inadeguato. Fu padrone incontrastato  del Psdi  torinese il senatore Terenzio Magliano che apparve subito come un uomo spregiudicato,quasi machiavellico,ma incapace di primeggiare in ambito anche solo regionale, dove Franco Nicolazzi a Vercelli e  Novara e Pierluigi Romita  nel collegio Cuneo , Asti ,Alessandria ( che aveva ereditato dal padre)avevano il controllo totale del partito,cercando di invadere anche il regno torinese di Magliano. Non si possono citare esponenti piemontesi di rango perché l’unica strada percorribile in quel partito era la raccolta delle preferenze attraverso lo scambio di favori. Emblematico fu nel 1970 Germano Benzi,proveniente dal franco_nicolazzi_psdiMARP,un antesegnano della Lega, che superò ,sia pure di poco, lo stesso Magliano nelle preferenze al Comune. Benzi ,che fu presidente del Consiglio Regionale del Piemonte, mi invitò una volta a tenere una conferenza di storia del socialismo  in un circolo di cui era presidente. Alla fine della mia relazione, disse testualmente :” Abbiamo sentito la teoria,ma adesso bisogna pensare ai voti e tirò fuori dei volantini per un candidato da lui sostenuto:rimasi allibito ed indignato.Mai avrei pensato ad un finale del genere specie nel contesto di quel grande e nobile circolo storico che ebbe Cavour tra i suoi soci fondatori.

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Se si scorrono i nomi dei consiglieri comunali e regionali ,non si notano personalità di psdi-piemonterilievo.Anzi,come, per altri versi ,accadde anche in altri partiti come la stessa Dc,  si possono solo rilevare cordate di immigrati  meridionali molto ben organizzate  dai loro capi che venivano eletti dai loro numerosi fans. Giuseppe Lodi che ebbe l’avventura di essere eletto nel Psdi, scappò via velocemente e si ricollocò nel Pri dove l’aria che si respirava era ben diversa. Gli unici intellettuali torinesi  che transitarono nel Psdi  furono il grecista Antonio Maddalena e lo storico Emilio R.Papa.Ci fu anche il repubblicano Emilio Bachi,un grande avvocato civilista torinese, che si ritirò molto deluso e amareggiato. Le cariche del sottogoverno costituivano il vero dibattito “politico” in quel partito e Saragat, da quanto mi disse una volta che lo incontrai in Valle d’Aosta, ne era ben consapevole. Si giunse persino a cambiare le chiavi di ingresso della federazione torinese del Psdi,quando cambiò la maggioranza interna e l’ex senatore comunista Domenico Marchisio ,incredibilmente diventato socialdemocratico dopo decenni nel Pci,inorridì vedendo la situazione. Arrivò a stampare a sue spese un giornalino in cui attaccò  ferocemente i nuovi compagni di partito.

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Addirittura venne insediato un presidente socialdemocratico  della Camera di Commercio di Torino psdi 3che non aveva i requisiti per ricoprire la carica che dovette lasciare a malincuore, per l’iniziativa legale di Emilio Bachi a tutela del presidente  defenestrato Vitelli. Un uomo straordinario intellettualmente come Tito Gavazzi,stretto collaboratore di Adriano Olivetti ad Ivrea, fu per pochi mesi segretario della federazione socialdemocratica di Torino dopo la nuova scissione del luglio 1969 e non venne eletto in consigli comunale perché raccolse ben poche preferenze. Da Olivetti aveva imparato cosa dovesse essere  la politica,non cosa dovesse essere la gestione del sottogoverno e delle tessere. A Gavazzi venne data la presidenza dell’EPT che tenne con dignità per alcuni anni fino al suo scioglimento.  Anche Vincenzo Ramella ,zio di Luigi Firpo e imprenditore, non venne eletto,anche se fu premiato con la presidenza del Mediocredito piemontese.Uscì nel 1970 un volantino in cui si annunciava  la candidatura di Firpo al consiglio provinciale,ma si rivelò una bufala. Ricordo che quando venne a Torino il presidente della Repubblica Cossiga, un assessore socialdemocratico si presentò alla colazione  in suo onore a Palazzo Barolo in smoking, suscitando l’imbarazzo del sindaco Zanone e dei suoi ospiti.Mi toccò di pranzare al suo tavolo…

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psdi saragat 3La socialdemocrazia torinese nel 1975 imbarcò l’ex liberale e l’ex repubblicano Silvano Alessio che ebbe anche una qualche velleità intellettuale,creando un giornale. Eletto in Comune,dopo la  vittoria della sinistra, scippò al gruppo del Psdi tutti i consiglieri,traghettandoli nel Psi:Magliano rimase solo ed ebbe il merito-che gli va riconosciuto – di essersi opposto alla chiusura della società per la Metropolitana che era pronta ad iniziare i lavori di scavo che vennero rinviati ai primi del  2000,facendo perdere a Torino la grande occasione di avere una Metro come tutte le altre città.Quello fu uno dei più microscopi errori delle giunte rosse a cui vanno addebitati i ritardi paurosi  di cui è stata vittima la città per un decennio.  Romita e Nicolazzi divennero segretari del partito e ministri in vari governi, ma risulta difficile citare qualcosa di loro che meriti di essere ricordato. Anche nelle altre città  italiane la situazione non era molto migliore e il Psdi si liquefece come neve al sole ben prima di Tangentopoli: l’ipotesi riformista di Craxi lo travolse.Un volta Lucio Libertini che aveva imparato ad essere comunista,ma non perse mai l’ironia e l’indipendenza di giudizio ,mi disse che quell’errore di gioventù era persino più imperdonabile di tanti altri errori della sua vita. Forse non era così perché scegliere nel 1947 la via della democrazia e della libertà fu una scelta decisiva che avrebbe meritato ben altri sostenitori. Libertini che era una persona seria,quando capì com’era la musica, si ritrasse subito,come fece Piero Calamandrei. Peccato, perché quel Psdi ha comunque contribuito a scrivere una pagina di storia italiana importante. Pensate cosa sarebbe stato se fosse stato guidato da uomini migliori,onesti e capaci.
                                                                                                               * direttore del Centro “Pannunzio”

L’etica del coraggio

Dal Centro di Autoformazione, umanizzazione e Efficienza Aziendale, nato su iniziativa di Marco Casalegno, titolare del Relais Rocca Civalieri a Quattordio (Al), Roberto Rossi, human coach, propone alcune pillole ispirate all’ ”etica del coraggio”, che impronta il suo metodo di autoformazione

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Pillole di Roberto Rossi da Rocca Civalieri

  • Non è sempre scontato avere delle idee chiare e migliori. Per questo è importante guardarle da più prospettive.

 

  • Per mettere le ali al sogno della nostra vita sono indispensabili l’umiltà ed il coraggio.

 

  • Imparare a fare ciò che ci piace alimenta il talento, gli obiettivi diventano più chiari e diamo il massimo se c’è amore.

 

  • Alcune immagini sono più potenti di una parola e ci insegnano a guardare più in la di noi stessi.

 

  • L’universo è infinito come può esserlo l’uomo. La parola d’ordine è migliorarsi sempre.

 

  • Tante variabili vanno messe in relazione alle occasioni: utilizzare le capacità migliori dipende solo da noi

 

  • La marcia in più viene dal coraggio di non legarsi alla “chimica materiale”  ma di andare oltre per cercare l’entità superiore: la forza del nostro animo.

 

Era “cieco” ma guardava tv e telefonino

guardia_finanza_DALLA CAMPANIA

Era stato riconosciuto come  riconosciuto cieco totale, e percepiva una regolare pensione di invalidità civile. Camminava senza alcun aiuto e senza supporto in luoghi aperti al pubblico e  affollati, leggeva e consultava da solo il proprio telefonino e guardava anche  la tv nella sala scommesse. A  Torre del Greco (Napoli) la Guardia di Finanza di Napoli, ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo di beni, per l’ammontare  di 92 mila euro, ai danni del falso cieco, seguito e filmato dalle fiamme gialle. La somma è pari all’ammontare delle somme illecitamente riscosse in questi anni. L’uomo è stato denunciato alla competente autorità giudiziaria con l’accusa di truffa ai danni dello Stato.

Vigile del fuoco assassinato, arrestata una donna

carabinieri autoDALLA SICILIA

Fortunata Caminiti è stata fermata dai carabinieri con l’accusa di omicidio, sequestro di persona e occultamento di cadavere. La donna, di 47 anni, avrebbe ucciso Roberto Scipilliti, 56 anni, il vigile del fuoco, dapprima scomparso e successivamente  trovato morto a Savoca (Me) alcuni giorni fa. I militari dell’Arma grazie alle telecamere di sicurezza della zona hanno rintracciato una Panda gialla presente sul luogo dell’omicidio, affittata dalla donna con documenti falsi. I titolari dell’autonoleggio hanno dichiarato di aver trovato del sangue a bordo della vettura. La donna  era stata arrestata e poi rilasciata  con il marito latitante Fabrizio Ceccio, 44 anni, nei giorni scorsi  all’imbarco dei traghetti a Messina. Il marito era ricercato da aprile dell’anno scorso per associazione per delinquere finalizzata alle truffe, al riciclaggio ed alla ricettazione. Nell’ auto sono state trovati documenti falsi,  2 pistole, alcuni telefoni cellulari, e 60 proiettili.

Donna accoltella figlio agli occhi e al volto

carabinieri carDALLA TOSCANA

Il figlio è stato ferito al volto con un coltello da cucina. La madre, di 58 anni ,è stata fermata dai carabinieri, intervenuti  nell’abitazione dove vive insieme al figlio a Bagno a Ripoli (Firenze). Il ragazzo 29enne, sarebbe stato aggredito nel sonno, senza potersi difendere. Ha riportato profonde ferite all’altezza di un occhio e non sarebbe comunque  in pericolo di vita. La madre, la cui posizione è in questo momento al vaglio dei militari,  soffrirebbe di crisi depressive. Ora rischia l’arresto per tentato omicidio.
   

Oroscopo di Platone dal 25 al 31 gennaio 2017

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CAPRICORNO

DENARO E LAVORO. Buon periodo per perfezionare gli obiettivi che vi siete posti per il futuro professionale. L’ottimismo e l’entusiasmo, vi permetteranno di sfidare il destino con successo ma bisogna concludere i preparativi e mirare al risultato che per voi è chiaro. Conservate l’attuale grinta per raggiungere gli obiettivi che vi siete prefissati.

AMORE E ARMONIA. Il sentimento d’amore arde di indimenticabili complicità, periodo propizio per inaugurare quei rinnovamenti da tempo attesi.

BENESSERE E SALUTE. In una situazione che non ci piace, speriamo che tutto si risolva da solo ma, come ormai d’abitudine, ci ritroviamo a dover fare quello che andava fatto, sin dall’inizio.


ACQUARIO

DENARO E LAVORO. 
Sebbene colleghi o compagni di studi non collaborano, abbiate fiducia in voi stessi, siete sulla strada giusta. La vostra determinazione, alla lunga, contagerà anche le persone più reticenti nonostante qualche critica sollevata da parte di chi soffre di gelosia e, soprattutto, convincerà coloro che veramente contano.

AMORE E ARMONIA. Il cuore va da una parte, mente e abitudini da tutt’altra. Cercate di capirvi una volta per tutte.

BENESSERE E SALUTE. Sarete sottoposti a notevole stress e dovrete ricorrere a un forte autocontrollo, con la conseguenza di contraccolpi psicofisici come emicranie, nevralgie e dolori cervicali.


PESCI

DENARO E LAVORO. Avete la tendenza a vedere il mondo in rosa….Non c’è niente di male ma sono sconsigliate le nuove iniziative, piuttosto terminate ciò che avete in sospeso. Non perdete la giusta motivazione che vi dà la carica.

AMORE E ARMONIA. Per chi è solo si profilano sensuali innamoramenti e la persona che vi attrae, vi spalanca nuovi orizzonti. Non guardatevi troppo intorno perché qualcuno vi ha già ben localizzati, dovrete solo aprire la porta del vostro… cuore.

BENESSERE E SALUTE. Non sono tutte rose e fiori e qualche imprevisto è sempre in agguato ma, qualora sopraggiungesse, reagite prontamente con vigore e spirito positivo.


ARIETE

DENARO E LAVORO. A voi sembra di girare a vuoto, invece state seguendo una traiettoria promettente e, l’ambizione sostenuta dalla vostra determinazione, vi consentirà di centrare l’obiettivo al primo tentativo.

AMORE E ARMONIA. Il momento attuale non è propriamente fertile sotto molti punti di vista, inoltre la calma e la disponibilità che vi appartengono rischiano di lasciare il posto a un’incontenibile intolleranza.

BENESSERE E SALUTE. Gli amici sdrammatizzano eccessivamente su ciò che vi stressa. Rilassatevi di più!


TORO

DENARO E LAVORO. Mostrate un entusiasmo irrefrenabile nonostante le mille obiezioni sollevate da chi vi circonda, abbiate fiducia in voi stessi e continuate sulla strada intrapresa, sarete il punto di riferimento anche per i colleghi o collaboratori più disorientati.

AMORE E ARMONIA. Ricordatevi che non servono dichiarazioni “ampollose”, a volte basta un cenno, un sorriso e saper capire chi veramente è interessato a voi.

BENESSERE E SALUTE. Riflettete sul fatto che anche il corpo di una libellula è esile ma, attraversa ballando, addirittura la tempesta. Un po’ di buonumore serve a ricaricare le batterie.


GEMELLI

DENARO E LAVORO. Il lavoro nobilita l’animo, ma occorre raggiungere un importante traguardo: non lavorare esclusivamente per i soldi ma per vivere la vita che avete sempre sognato. Sono in arrivo soldi inaspettati e gratificazioni in finanza o sul lavoro, i risparmi si accumulano, potete permettervi di iniziare a…. sognare!

AMORE E ARMONIA. La vostra grande passione fa “sciogliere” il partner, esaudendo il desiderio che vi tormentava l’anima, di poter ravvivare la complicità con la persona amata, senza trascurare le amicizie affidabili.

BENESSERE E SALUTE. Affrontate le cose con più calma e ponderazione. Aiutatevi con una sana alimentazione.

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CANCRO

DENARO E LAVORO. Preferite la prudenza ad un eccesso di iniziativa, la “situazione” astrale non è ottimale, meglio temporeggiare nella speranza che le cose migliorino presto. Saranno favorite le richieste di aiuto a chi vi sta vicino, amici e conoscenze saranno lieti di assecondare speranze e sogni.

AMORE E ARMONIA. Per le unioni amorose si profilano sensuali momenti di trasgressione e di piacere. Col trascorrere dei giorni, potrebbero affacciarsi vivaci chiarimenti, cercate di essere pronti.

BENESSERE E SALUTE. Attraversate un periodo non troppo positivo per la salute, vi sentite deboli, demotivati e con scarsa fiducia di riuscire a superare le avversità.


LEONE

DENARO E LAVORO. Si profilano fortunate novità, puntate in alto, le stelle camminano al vostro fianco e la vostra volontà, aiutata dalla fortuna, si imporrà. A volte l’esempio risulta più incisivo della parola e vi fa ottenere l’appoggio di tutti.

AMORE E ARMONIA. Le attenzione del partner vi avvolgono come in un caldo abbraccio, sappiate apprezzarle. Pieno accordo su cosa fare e soprattutto, su come farlo.

BENESSERE E SALUTE. La luna vi infonde un’energia vitale che ha bisogno di tempi lenti per rigenerarsi, a volte non riuscite a cogliere l’attimo e vi arrampicate sugli specchi per dimostrare la vostra vitalità e voglia di vivere.


VERGINE

DENARO E LAVORO. Ci vuole una mano decisa per sistemare una situazione piuttosto complicata. Prestate particolare precauzione con alcuni colleghi poco affidabili che vorrebbero darvi una mano ma non riescono a farlo.

AMORE E ARMONIA. I cuori solitari, grazie alla confluenza astrale, faranno faville. S’intravedono insoliti innamoramenti con persone mai considerate prima e piacevoli momenti di passione, in particolare con persone che non vivono nella stessa città.

BENESSERE E SALUTE. Non perdete di vista le due cose più importanti al mondo: la salute e il tempo. Il trucco è di saper approfittare nel miglior modo del secondo quando c’è ancora il primo….


BILANCIA

DENARO E LAVORO. Nell’ambiente lavorativo qualcuno sembra intenzionato a realizzare tutte le vostre idee….forse è un po’ esagerato, comunque grazie a un’osservazione azzeccata, riuscirete a conquistare la fiducia di chi deve prendere le decisioni e tutto andrà in porto come desideravate.

AMORE E ARMONIA. Un incontro imprevisto vi mostrerà i pregi di una persona, sorprendendovi piacevolmente.

BENESSERE E SALUTE. Vi spazientite con chi ricama solo sul “sentito dire”, provate a dedicarvi a un’attività creativa, rilassa togliendo il malumore. Yoga e Pilates per distendere i muscoli.


SCORPIONE

DENARO E LAVORO. Un collega di grande esperienza riesce a spingere il capo verso la soluzione ideale. Il lavoro di gruppo attirerà i favori della buona sorte mentre per i “solitari”, il momento si profila ancora un po’ impegnativo.

AMORE E ARMONIA. Non è facile capire i segnali di disponibilità del partner inoltre, un insolito disegno del destino, riporterà a galla e, in alcuni casi prepotentemente, le incomprensioni che minacciano la stabilità delle vostre relazioni.

BENESSERE E SALUTE. Alla serenità nulla contribuisce meno della ricchezza e nulla più della salute. Dovete sforzarvi e ricorrere alla forza di volontà per ritrovare l’energia.


SAGITTARIO

DENARO E LAVORO. Non opponetevi in modo diretto alle persone che avete intorno, siate diplomatici e si presenteranno delle ottime occasioni per il lavoro, pronte per essere colte. Attenzione a coloro che tendono a perdere le staffe troppo sovente, reagire non conviene, siate saggi e prudenti.

AMORE E ARMONIA. Cogliete il lato più costruttivo dei messaggi astrali e reagite con veemenza a questa fase avversa dal punto di vista sentimentale.

BENESSERE E SALUTE. Approfittate delle belle giornate per camminare all’aria aperta o in mezzo ai boschi e tonificare i muscoli.

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Immigrazione e accoglienza in Piemonte, dibattito a Palazzo Lascaris

consiglio lascarisAlla vigilia dell’incontro tra la Conferenza delle Regioni e il ministro dell’Interno Marco Minniti sui temi dell’immigrazione e nell’imminenza del varo del Piano di distribuzione dei migranti su tutto il territorio nazionale, realizzato dal Ministero in collaborazione con l’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci), l’assessora regionale all’Immigrazione Monica Cerutti, su richiesta del capogruppo di Sel Marco Grimaldi, ha svolto – martedì 24 gennaio in Aula – una comunicazione sullo stato dell’arte dell’accoglienza in Piemonte.

L’intervento dell’assessora

“L’accordo Stato-Regioni assegna al Piemonte il 7,2% di tutte le persone accolte, anche se al momento ne ha in carico un po’ di più perché sta sopperendo a parte delle quote assegnate alle regioni colpite dal terremoto – ha esordito l’assessora -. Si tratta di poco più di 14.000 persone – di cui appena 1.270 legate al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar) – il 40% delle quali ospitate nella Città metropolitana di Torino e il 60% nelle province rimanenti. Il Piano Anci intende proporre una ripartizione il più possibile equilibrata tra i Comuni: un elemento importante se si pensa che in Piemonte ben 902 Comuni non sono interessati ad alcun tipo di progetto in materia”.

“Grazie agli incentivi destinati ai Comuni ospitanti – ha continuato Cerutti – stanno arrivando in Piemonte 7 milioni di euro che potranno essere usati dai sindaci a favore di progetti rivolti a tutta la comunità. Oltre all’accoglienza, obiettivo fondamentale è l’integrazione, portata avanti attraverso progetti con reg lascarisdi volontariato civico che permettano alle amministrazioni di coinvolgere i richiedenti asilo e di farli incontrare con la comunità”.

“Il sistema dei Centri d’identificazione ed espulsione (Cie) – ha concluso l’assessora – non funziona a causa della mancanza di accordi con i paesi da cui provengono i richiedenti asilo e sarebbe necessario, per abbreviare i tempi e non costringere le persone a una doppia detenzione, provvedere alle pratiche di riconoscimento già in carcere. Per quanto mi riguarda, infine, mi sento di escludere che il Cie di Torino verrà ampliato”

Il dibattito in Aula

Il dibattito è stato aperto dal consigliere Maurizio Marrone (FdI), che ha sottolineato “il pericolo che i clandestini, privi di controllo, vengano lasciati liberi di circolare sul territorio: una situazione che in un periodo come quello attuale non ci possiamo permettere. Riteniamo che, finché i Cie serviranno, vadano costruiti e ampliati, magari non all’interno delle città ma fuori dai centri urbani. È necessario, inoltre, rivedere la normativa per impedire a queste persone di vivere nel limbo dei ricorsi che non costituiscono titolo di rifugiato e non garantiscono l’integrazione”.

Per il gruppo Lega Nord sono intervenuti Alessandro Benvenuto e Gianna Gancia, che hanno espresso il proprio disappunto per quanto fatto in questi mesi in Piemonte.

“Chiediamo al Governo un cambio di posizione – ha affermato Benvenuto – e che prenda atto del fatto MIGRANTI MAREche solo il 5% delle persone sbarcate in Italia sono veri profughi”.

“Non è un fatto di pietas o di cristianità – ha aggiunto Gancia – Madre Teresa non ha mai detto ai poveri dell’India di andare in Europa. Non possiamo rischiare una guerra civile perché non siamo in grado di gestire un dramma umanitario”.

Per il Movimento 5 Stelle la consigliera Stefania Batzella e il consigliere Gian Paolo Andrissi hanno evidenziato la necessità di darsi da fare “facendo di tutto per coinvolgere anche i Comuni più restii a impegnarsi”.

“Se quando sono stati ‘inventati’, a metà degli anni ‘90 del Novecento, i Cie potevano essere necessari per trattenere gli stranieri destinati all’espulsione che si trovano in situazioni d’irregolarità, oggi non possiamo non osservare che sono strutture che non rispettano la dignità e i diritti della persona”, ha osservato Batzella.

consiglio X 1“Purtroppo è pratica comune prima vendere le armi e poi creare i profughi – ha denunciato Andrissi -. Non possiamo non prendere atto che un gran numero di profughi è conseguenza della crescita delle esportazioni di armi di cui anche l’Italia si è resa colpevole per destabilizzare l’Africa, l’Oriente e l’est Europa”.

Per il consigliere Gian Luca Vignale (FI) “delle quattro rotte dell’immigrazione verso l’Europa solo quella italiana ha visto incrementare il numero degli sbarchi, a differenza di quelle spagnola, greca e balcanica. È necessario stipulare un accordo con la Libia e penso sia sbagliato non aprire i Cie perché entro la fine dell’anno ci saranno tra i 2.000 e i 4.000 migranti che diventeranno clandestini e magari mano d’opera, in Italia o all’estero, per la criminalità organizzata”.

“I migranti sbarcati sulle nostre coste – ha sottolineato Grimaldi (Sel) – sono 181mila e molti di loro pagheranno le nostre pensioni. Una cosa di cui il nostro paese non può vergognarsi è il fatto di accogliere. I Cie sono nati per identificare ed espellere e il loro fallimento è un termometro di disumanità certificato da Commissioni d’inchiesta. Chiediamo a gran voce il superamento di quelle strutture perché non hanno più senso di esistere”.

La consigliera Nadia Conticelli (Pd) ha dichiarato che “si potrebbero semplificare alcuni passaggi consiglio campanaburocratici, come l’identificazione, espletata magari nel momento della detenzione” e ha lodato “la strada intrapresa dal Governo per coinvolgere l’Ue al di là dell’Italia e della Grecia per attivare un modello di accoglienza europeo. Raccomandiamo, nell’incontro di domani al Ministero, di porre il problema dei minori che, al compimento del diciottesimo anno, vedono interrompersi bruscamente i progetti di educazione e di formazione”.

La replica del presidente della Giunta

Al termine del dibattito il presidente della Giunta Sergio Chiamparino ha sottolineato di credere “di essere nel giusto nell’aver preso una posizione diversa rispetto a quella delle Regioni che sono per il no all’accoglienza” e di sentirsi onorato “di essere presidente di una Regione in cui gruppi di richiedenti asilo sono andati a prestare soccorsi sui luoghi del terremoto o in molte zone del Piemonte nei giorni dell’alluvione”.

L’avvocato “Amava la Juve, il calcio e il bel gioco”

agnelli“Amava la Juve, il calcio e il bel gioco, l’Avvocato. E domenica, quella contro la Lazio è stata proprio una di quelle partite che gli sarebbero piaciute, con una splendida cornice di pubblico, spettacolo e grandi azioni in campo. Perché vincere, e continuare a farlo a partire da domani, è il modo migliore per ricordarlo, a 14 anni dalla sua scomparsa”. la Juventus ricorda Gianni Agnelli a 14 anni dalla morte. La società bianconera scrive sul proprio sito web : “il 24 gennaio 2003 ci lasciava una delle figure più importanti per la nostra storia; sono stati infatti una passione e un legame fortissimi, quelli fra la Juve e l’Avvocato, durante gli anni della sua presidenza, dal 1947 al 1953, e poi anche nei decenni successivi”.

Il miglior hotel d’Italia (terzo al mondo) è a Torino

turin hotelIl Miglior Hotel d’Italia, secondo il sito Tripadvisor, è  Turin Palace Hotel, in pieno  centro città, a due passi da Porta Nuova, in via Sacchi,  restaurato di recente.  Alla struttura alberghiera a quattro stelle è andato il Travelers’ Choice Hotel Awards 2017 e anche la terza posizione a livello mondiale dopo il Mandapa Ritx-Carlton Reserve a Budup, in Indonesia e l’Aria Hotel di Budapest. Nel mondo l’Italia risulta turin palace hotel 2seconda per le strutture premiate dopo gli Stati Uniti.  I riconoscimenti di Tripadvisor sono arrivati alla loro 15a edizione e  hanno premiato oltre 7.607 strutture con classifiche per un totale di 109 Paesi e 8 aree geografiche in diverse  categorie: Migliori Hotel, Miglior Hotel di Lusso, Migliori Tariffe, Migliori Hotel di Piccole Dimensioni, Miglior Servizio, Migliori Pensioni e B&B, Migliori Hotel Romantici e Migliori Hotel per Famiglie. Secondo il prestigioso sito turistico il Turin Palace, è stato scelto per eleganza e ospitalità, e propone un costo medio di 170 euro rispetto a una media italiana della sua categoria di 324.

 

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