redazione il torinese

Paura al Concordia: evacuato il teatro per bruciore agli occhi e gola degli spettatori

concordia teatroInterminabili minuti di paura, ieri sera al teatro Concordia di Venaria, quando al concerto dei rapper Guè Pequeno e Marracash, verso le 22, diversi tra le centinaia di fan presenti hanno sentito un improvviso bruciore agli occhi e alla gola. In molti  hanno cominciato  a correre verso l’uscita e i due cantanti hanno dovuto interrompere l’esibizione. Il teatro  è stato evacuato dalla polizia e sono intervenuti gli esperti del nucleo batteriologico Nbcr per prelevare campioni d’aria che verranno analizzati per scoprire quale sostanza è stata spruzzata. Il concerto è ripreso dopo circa un paio d’ore .Potrebbe essersi trattato di uno spray al peperoncino. Le indagini cercheranno di capire, se si trattasse effettivamente di questo,  come sia stato possibile bypassare i controlli e introdurre lo spray nel teatro.

Il fascino discreto dell’acquerello

rabbione piacentiniPer la cura di Luigi Castagna e Giuliana Cusino, prosegue sino a domenica 19 febbraio (orari: sabato e domenica dalle 15 alle 19), presso la galleria “Arte per Voi” di Avigliana (piazza Conte Rosso), la mostra “Oh, gli acquerelli!”, giunta alla sua terza edizione – “questa tecnica pittorica non cessa di meravigliarci”, sottolinea Cusino presentando l’esposizione -, che vede a confronto sei artisti, Anna Borgarelli, Andrea Gammino, Anna Maria Palumbo, Elena Piacentini, Rosa Quaglieri e Mara Zennaro, diversi per temi, per immediatezza, per il modo di accostarsi al foglio bianco, per la delicatezza o per la più forte nettezza del tratto, per la sensibilità personalissima che mettono in campo nella realizzazione dei colori, tutti uniti nella sicurezza imprescindibile del gesto pittorico.

rabbione zennaro

Di Anna Borgarelli da tempo si ammirano la delicatezza con cui rappresenta le proprie sensazioni, gli oggetti inanimati raccolti dalla memoria, divenuti diafani, i suoi fiori semplici e abbandonati, con tratti quasi impercettibili, come di Anna Maria Palumbo continuano a piacere i paesaggi, incorniciati tra le barche del porticciolo del lago o i casolari intravisti tra gli alberi e, ancora, le tranquille distese d’acqua che rispecchiano l’animo dell’artista, capace di arrivare alle armoniche distese liquide di “Luci rosate” e di “Serenità” e di trasmettere a chi guarda i suoi stessi sentimenti. Convincono allo stesso modo la sfrontatezza (“Tutt’alata”) e il classicismo (“Angelone”) di Andrea Gammino, che portano in sé un qualcosa di inquietante, di interrogativo da non trascurare. Mara Zennaro si affida rabbione palumbonuovamente ai paesaggi, che fotografano in immagini lontane il ponte posato sul fiume o la grande chiesa ripensata in un più verde paesaggio collinare o la basilica (“Superga dal Meisino”) intravista dietro le nebbie, con il bianco delle nevi fresche, di un paesaggio autunnale, ricco e addormentato nei suoi colori bruni, bello, con la sua buona dose di deciso fascino, in quell’albero spoglio posto solitariamente in primo piano. Il mare, l’inseguirsi delle scogliere, la vegetazione che s’allunga verso l’azzurro, le dune sorprese nel vento e nella solitudine della fredda stagione sono i soggetti trattati con immediata e autentica efficacia da Rosa Quaglieri, mentre con piena maturità e con il desiderio di guardare verso spazi totalmente differenti opera Elena Piacentini, che non soltanto omaggia Monet o “racconta” un impercettibile orizzonte (“La linea rossa”) ma “scolpisce” inquieti e giganteschi “Stati mentali”, grigi e slabbrati, immagini fantastiche richiamate da altri mondi, o un ipotetico abbraccio di volti giovanili, “Hic et nunc”, lo studio realissimo di sentimenti, di due animi incerti, tra abbandono e disperazione. Un piccolo capolavoro di introspezione, un tema difficile ed estraneo alle strade abituali, reso con appassionata maestria.

 

Elio Rabbione

 

Le immagini, dall’alto:

Elena Piacentini, “Hic et nunc”, acquerello su carta, cm. 60 x 60, 2015

Mara Zennaro, “Torino – Gran Madre”, acquerello su carta, cm. 25 x 35, 2015

Anna Maria Palumbo, “Mattino sul lago”, acquerello su carta, cm. 31 x 24, 2011P

 

“La gatta sul tetto che scotta” per UniTre

cinema salaGiovedì 2 febbraio 2017 ore 15.30, regia di Richard Brooks.  Bibliomediateca Mario Gromo, Via Matilde Serao 8/A, Torino

Continuano le proiezioni della rassegna cinematografica “Hollywood Stars, American Icons”, organizzata dall’Unitre Torino con la Bibliomediateca Mario Gromo, che da dicembre dedica due pomeriggi al mese alle star hollywoodiane diventate icone americane: da Cary Grant a Henry Fonda, da Montgomery Clift a Rock Hudson, Paul Newman e Robert Redford. Un nuovo appuntamento è alle porte: giovedì 2 febbraio alle ore 15.30, presso la Bibliomediateca Mario Gromo di Via Matilde Serao 8/A a Torino, verrà proiettato il film “La gatta sul tetto che scotta. Diretto da Richard Brooks, il film è del 1958 ed è ispirato all’omonimo dramma teatrale di Tennessee Williams. L’icona del giorno è Paul Neuman che, nei panni di Brick Pollitt, è protagonista del film insieme a Elizabeth Taylor, “Maggie la Gatta” Pollitt. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti con la tessera (gratuita) della Bibliomediateca.

***

Prossima proiezione

Giovedì 16 febbraio 2017 ore 15.30

“La Stangata”, regia di George R. Hill

Conoscere il Regio dietro le quinte

Un viaggio alla scoperta dei mestieri, dei segreti, delle passioni, dei talenti

Mercoledì 1 febbraio alle ore 18.30 al Piccolo Regio Puccini, il Regio presenta, in anteprima assolutaIl Teatro Regio dietro le quinte, il documentario realizzato dal Touring Club Italiano in collaborazione con National Geographic Traveler. Il Regio festeggia così il compleanno di Bohème a 121 anni dalla prima esecuzione assoluta dell’opera di Giacomo Puccini, andata in scena a Torino il 1° febbraio 1896.

regio 2

Le riprese sono state realizzate in occasione delle prove della Bohème, titolo scelto per inaugurare la Stagione d’Opera 2016-2017, con la direzione di Gianandrea Noseda, la regia di Àlex Ollé, regista de La Fura dels BausIntesa Sanpaolo – Socio Fondatore del Teatro – è il partner del nuovo allestimento realizzato da Amici del Regio in collaborazione con Alcantara. Protagonisti del documentario: lo staff, i comparti artistici e tecnici del Teatro e tutti gli interpreti de La bohème, che con grande passione ed entusiasmo hanno raccontato di sé e mostrato il proprio lavoro. Un viaggio alla scoperta dei mestieri, dei segreti, delle passioni e dei talenti che rendono il Teatro Regio di Torino una eccellenza della lirica in Italia e nel mondo. Un patrimonio inestimabile: la Stagione d’Opera e di Balletto, la Stagione di concerti lirico-sinfonici e il fitto programma di attività per le Scuole che coinvolge bambini e ragazzi dai tre ai diciotto anni con nuovi spettacoli, visite guidate, laboratori creativi, programmi interdisciplinari e la scuola del Coro di voci bianche.

tosca regio teatro

E ancora, la qualità artistica e produttiva in crescita costante, come testimoniano le tournée, le coproduzioni con alcune delle maggiori istituzioni europee, i numerosi dvd di cui è protagonista, prodotti e realizzati da Rai, ArtHaus, OpusArte, Unitel Classica, le incisioni discografiche per la Deutsche Grammophon, Chandos e fonè. Il documentario, scritto e diretto da Mark Perna da un’idea di Isabella Brega, fa parte della collana “In Opera”, che ha già raccontato il Teatro Regio di Parma e il Teatro alla Scala di Milano, ed è una produzione Ginseng Operation e MK Multimedia. Responsabile di produzione è Silvestro Serra, le fotografie sono di Zoe Vincenti. La proiezione è a ingresso libero.

 

(foto: il Torinese)

 

Arrivano i treni Fast, sostituiscono i Frecciabianca

TRENI SERA STAZIONEGià a partire da lunedì 30 gennaio saranno in funzione  due coppie di treni regionali “Fast” in sostituzione dei Frecciabianca da Torino a Milano, poi diventeranno tre. Da Torino si fermeranno solo a Vercelli, Novara e Rho, fino a Milano Porta Garibaldi, con tempi di percorrenza pari o persino inferiori a quelli dei Frecciabianca cancellati da Trenitalia. I nuovi convogli cercheranno di ridurre l’impatto degli aumenti sugli abbonamenti  mensili da Torino e Vercelli verso Milano. L’assessore regionale ai Trasporti Balocco sottolinea  che gli aumenti non sono di responsabilità della Regione.

 

(foto: il Torinese)

Stupra 14enne: il dna del bimbo nato lo incastra

carabinieri-panDAL VENETO

Un immigrato ghanese di 28 anni, residente nel trevigiano, è stato arrestato e posto ai domiciliari.  L’accusa è di aver violentato una ragazza di 14 anni, sorella della moglie di quest’ultimo. E’ stato l’esame del Dna ad inchiodarlo alle proprie responsabilità  La ragazzina, si era trasferita intanto in Inghilterra con la madre, dove ha dato alla luce pochi giorni fa un bambino, frutto della  violenza. Il test genetico sul neonato incastra senza ombra di dubbio  l’uomo che dovrà rispondere di violenza sessuale su minori. Poco più che bambina sarebbe stata violentata mentre la sorella, moglie dell’uomo, era anche lei all’ospedale per partorire.

Linea di confine, spigolature di vita e di storie torinesi

quaglienidi Pier Franco Quaglieni *

***

Venerdì’ 27 si è celebrata la Giornata della memoria. Si sono tenute cerimonie in tutto il Piemonte. A Torino spicca il ricordo del Gen. Emanuele  Balbo Bertone di Sambuy trucidato insieme ad altri cinque  generali italiani nel 1945 nel lager tedesco in cui era prigioniero. Per merito di Nino Boeti , presidente del comitato regionale per l’affermazione dei valori della Resistenza e della Costituzione, le rievocazioni hanno sempre tenuto conto dell’apporto delle Forze Armate alla Resistenza e alla Guerra di Liberazione. Si tratta di un apporto considerevole, spesso ignorato per ragioni politiche per tanti anni. In alcune commemorazioni del 27 gennaio  in Piemonte è stato invece  trascurato il sacrificio dei 600mila internati militari in Germania,a pieno titolo resistenti anche in termini legali ,oltre che storici. Guareschi in “Diario clandestino” ci ha lasciato la più alta e commossa testimonianza di quella tragedia di cui fu partecipe e vittima. Guareschi scriveva che i soldati prigionieri, privati delle aushwitz2stellette, le sentivano come idealmente ” avvitate alla carne” .Un’espressione che, mi disse una volta il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa,lo aveva ispirato nell’affermare che i carabinieri  sentivano gli alamari “cuciti sulla pelle”. Parlando alla Prefettura di Savona ho ricordato anche la Principessa Mafalda di Savoia .Ma forse è troppo pretenderlo da chi ignora perfino gli internati militari. Si è  tentato addirittura di equiparare gli ebrei della Shoah con gli immigrati arrivati in Europa, rasentando il ridicolo, con affermazioni goffe e antistoriche. Ma ci si è guardati bene dal parlare di Israele e dell’esodo  odierno di tanti ebrei da un’Europa insicura ed impaurita   che sembra arrendersi, senza nemmeno tentare di difendere della sua identità laica e cristiana.

*** 

Sullo storico edificio che ospita l’istituto “Regina Margherita” in via Valperga Caluso a Torino sono comparsi vistosi disegni geometrici rossi e blu che non c’entrano nulla con la facciata. Perché? Forse per far parlare del “Regina Margherita”? Finora nessuno ne ha parlato. Quando ebbe presidi  uomini come Roberto Berardi, divenuto ispettore centrale del Ministero della P.I., non c’era bisogno di espedienti di quel tipo: l’istituto era noto in tutto il Piemonte salviario muralesper il suo rigore, i suoi docenti qualificati, la sua storia. Il primo in assoluto cui seguiva il “Domenico Berti”, lasciando in fondo alla classifica il magistrale “Antonio Gramsci”, un’enclave contestativa e facilistica che finì assorbito da altro istituto per mancanza di allievi.  Un preside del “Regina Margherita” alla fine degli anni 70,nella sua foga demagogica, permise agli allievi di dipingere-l’espressione giusta sarebbe imbrattare – le aule e i corridoi  a loro piacimento, consentendo un obbrobrio esteticamente devastante. Dovette pagare, come al solito, il contribuente per recuperare le aule al loro stato originario. Contro quel preside non vennero mossi addebiti , anzi fu promosso.

***

All’inaugurazione dell’anno giudiziario del 28 gennaio  le parole del Presidente della Corte d’Appello di Torino Arturo Soprano , che ha criticato apertamente l’ANM  e il suo anno-giudiziario giudici magistratipresidente Davigo per le sue “apparizioni mediatiche autocelebrative”, parlando anche di “comunicati sterili” e della necessità di ripensare la “politica”  dell’Associazione Magistrati, mi hanno indotto ad  un ideale, forse troppo emotivo, parallelo con il giudice Bruno Caccia,freddato sotto casa dalla criminalità organizzata. Caccia si rifiutò di scioperare, sentendo la funzione del magistrato talmente alta e indipendente, da rendere incompatibile l’esercizio del diritto di sciopero da parte dei magistrati.Era una schiena diritta che non si piegava di fronte a nulla e a nessuno.

***

Domenica 29 gennaio nella chiesa di San Lorenzo verranno ricordati i soldati italiani che combatterono, morirono, soffrirono un’atroce prigionia  in URSS nel corso della II guerra mondiale. Mons. Carlo Chiavazza che vi partecipò come cappellano militare , dettò una lapide in ricordo dei commilitoni  caduti e reduci di Russia. Ogni sera alle 18 la campana di San Lorenzo suona in loro ricordo. Il vecchio parroco di San Massimo, il canonico Italo Ruffino , morto internaticentenario nel 2015 , ci ha lasciato un libro che andrebbe riletto:”Bianco, rosso e grigioverde” edito da Fogola. Insieme ai libri di Giulio Bedeschi , Mario Rigoni Stern, Don Carlo Gnocchi, quello di Italo Ruffino  è una testimonianza umana,letteraria e religiosa intensa.  Io lo ricordo per le sue prediche appassionate pronunciate dal pulpito di San Massimo, quand’ero bambino.  Mi colpiva la sua eloquenza ,magari senza capire a fondo il significato del suo dire ,sempre profondo e molto colto. Non sapevo che era stato cappellano in Russia, quando lo conobbi tanti anni dopo apprezzai la tempra di un uomo e di un sacerdote eccezionale. A San Massimo è ricordato il parroco che aiutò la Resistenza, sarebbe il caso di dedicare una lapide anche a Mons. Ruffino. 

*Direttore del Centro “Pannunzio”

Fiction bussola per la società

Chiedere ai bambini cosa vogliono diventare significa educarli all’idea che in fondo tutto è possibile e se a cinque anni sognano di diventare astronauta, hanno tutto il diritto di poter esprimere il loro sogno. Influenzano i giochi, gli esempi, le trasmissioni tv

di Paolo Pietro Biancone*

fiction i medici

Gli adulti chiedono spesso ai figli, ma anche agli amichetti o ai figli degli amici, cosa vogliono fare da grandi. Perchè poniamo questa domanda? La maggior parte dei bambini risponde di voler diventare calciatore, pompiere, o poliziotto, o dottore. Quando crescono il fascino della divisa comincia a scemare e le risposte virano più su giornalista, scienziato, attore e così via…

oggero fictionChiedere ai bambini cosa vogliono diventare significa educarli all’idea che in fondo tutto è possibile e se a cinque anni sognano di diventare astronauta, hanno tutto il diritto di poter esprimere il loro sogno. Influenzano i giochi, gli esempi, le trasmissioni tv. È ormai risaputo il potere orientativo delle fiction tv: ha fatto notizia in Olanda il boom di donazioni di organi riscontrato a seguito della messa in onda di una fiction che ne ha raccontato a lungo i benefici.

È notizia di questi giorni: “Provaci ancora prof!”, la fiction che va in onda su Rai 1 dal 2005 è ispirata ai racconti di Margherita Oggero, scrittrice e insegnante torinese, apre i casting per attori e comparse a Torino. Sono aperti i casting per attori, attrici e comparse di “Provaci Ancora Prof! 7”, una delle fiction Rai più amate dal pubblico e che dalla quinta stagione è girata e ambientata proprio a Torino, dove si svolgono le vicende e le indagini della professoressa Camilla Baudino, interpretata da Veronica Pivetti, e del vice questore Gaetano Berardi, personaggio con il volto di Paolo Conticini.

I_Medici fiction

Raccontare la pubblica amministrazione e i il suo valore per la collettività rappresenta un messaggio forte e di orientamento per i giovani, che spesso percepiscono scollamento e distacco. Nessun bambino da piccolo sogna di fare il “posto fisso”, nonostante autorevoli film lo segnalino. Il bambino vuole emulare esempi virtuosi, vuole far parte degli “eroi” che fanno parlare di sé nel mondo, perché fanno cose buone, salvano, migliorano, innovano. Sono tante e sempre di più. Attraversano generi e pubblici diversi. Costano molto ma rendono tanto.

Veronica-Pivetti fictionLa fiction italiana è tornata di gran moda: dall’autunno 2015 alla primavera del 2016 sono state trasmesse in prime time ben 22 serie televisive con un ascolto medio di circa 4 milioni e mezzo di share. Fuori dal computo, ovviamente, il successo dei «Medici» targato dal Lux Vide e «The Young Pope» di Sky. Ma al di là di queste ultime due produzioni internazionali il racconto italiano – come pure ha sottolineato recentemente il più importante giornale economico francese Les Echos – sta vivendo una grandissima stagione: in Italia, ma soprattutto anche all’estero. Del resto basta citare i grandi successi di Gomorra e The Young Pope per scommettere che anche la saga dei «Medici» della Lux venduta già in mezzo mondo farà altrettanto. Al di là dei numeri quello che maggiormente colpisce del racconto italiano è la capacità di attraversare pubblici e generi diversi e fasce di età disomogenee. Un prodotto, insomma, che unisce e che è trasversale su tutte le piattaforme televisive italiane: dalla generalista alla pay passando per il web. E così, se le donne che guardano «Che Dio ci aiuti» (sempre Lux Vide 32,8% di share) il 25,1% degli uomini segue Don Matteo mentre il 42,1% dei giovani di età compresa tra i 12 anni e i 17 guarda «Braccialetti rossi» che è anche la serie con l’età media più bassa, 49 anni. il vantaggio di investire in fiction è giustificato da un lato dalle aspettative di audience della prima visione e dall’altro dall’elevata replicabilità e sfruttamento del prodotto. Se a questo si aggiunge che il valore medio stimato di costo è di circa 620 mila euro l’ora, allora,si comprendo anche meglio l’attenzione che i grandi network televisivi riversano sul seriale.

E poi il valore sociale. Il cambiamento e l’innovazione partono dall’orientamento: investire sui giovani è saperli indirizzare, saperli valorizzare presentando loro tutte le opportunità possibili con tutte le chiavi di lettura e i linguaggi più persuasivi. E anche le fiction giocano un ruolo importante, di esempio, di incoraggiamento e di immagine, diventando, se ben orientate, diventare da stimolo per i giovani e per il loro futuro. Comunicare ciò che di buono c’è, aiuta a indirizzare il futuro.

*Professore Ordinario di Economia Aziendale e coordinatore del Corso di Dottorato in Business & Management

 

SCOPRIRE TORINO CON IL DESIGN E LA CREATIVITÀ

Da gennaio a febbraio nuovi percorsi per scoprire Torino tra creatività e design nella città in trasformazione con Gran Tour

Il primo appuntamento è si è tenuto sabato 28 gennaio nel quartiere San Paolo. Il percorso riguarda gli edifici simbolo della storia industriale dell’automobile e del trasporto, che hanno avuto rilievo nazionale e internazionale da fine ‘800 agli ’80 del ‘900 proprio nella zona di San Paolo. Sono state illustrate un trentennio di trasformazioni post-industriali, verso la città della conoscenza e della creatività, con la visita a siti già riqualificati e altri in corso di intervento. Luoghi: Politecnico di Torino e cantieri OGR, zona ovest “polo nord”, Ex Lanciavia Caraglio e Fondazione Merz.

urban-periferie-2

Gli altri tour sono previsti al Politecnico di Torino (laboratori dei Dipartimenti di energia meccanica e aereospaziale) venerdì 3 e venerdì 10 febbraio, a Nizza Millefonti-Lingotto domenica 12 febbraio, a San Salvario (le origini della fabbrica dell’auto) venerdì 17 febbraio e a Mirafiori (i luoghi della trasformazione) venerdì 24 febbraio.

urban-periferie

La creatività e il design, come strumenti di reale cambiamento della città, sono i temi di questo programma di visite di Gran Tour. Ha sottolineato l’assessora alla Cultura della Città di Torino, Francesca Leon.  A partire dal riconoscimento di Torino come “Città creativa Unesco per il Design”, fondato sul patrimonio collegato con la storia di città dell’Automobile, del Car design e dell’innovazione tecnologica, i percorsi di Gran Tour offrono l’opportunità di lasciarsi accompagnare in un viaggio nel territorio cittadino in trasformazione. Queste visite sono anche i primi appuntamenti di avvicinamento alla convention della World Design Organization. Torino, infatti, ospiterà il 14 e 15 ottobre l’incontro del WDO. Si tratta della più importante Associazione internazionale dei designer professionisti, con sede in Canada e nella nostra città arriveranno oltre 100 fra i migliori designer da oltre 60 Paesi di tutto il mondo”.

 

I civich beccano con le mani nel sacco quattro ladruncoli sul tram

polizia civich2Gli agenti del Nucleo Progetti e Servizi Mirati della Polizia Municipale erano in servizio in borghese, nell’ambito del progetto “Linea Sicura”. Hanno colto con le mani nel sacco  due cittadini di nazionalità romena, di 32 e 49 anni, pluripregiudicati e senza fissa dimora: stavano rubando il portafoglio a un’anziana TRAM GMADREsignora su un tram della linea 15. Altri colleghi dei civich, poco dopo, hanno sorpreso su un bus della linea 56 un ladruncolo  che, coperto da un complice, aveva già infilato una mano nella borsetta di una donna. Erano due cittadini di nazionalità albanese. 
I due uomini sono stati trovati in possesso di alcuni smartphone privi di scheda e di cui non hanno saputo spiegare  il possesso. Sono stati accompagnati al comando di via Bologna.

(foto: il Torinese)