redazione il torinese

Smog: sabato, domenica e lunedì blocco della circolazione

Sabato 4, domenica 5 e lunedì 6 febbraio, è in vigore il blocco della circolazione (livello 2 – arancio) dei veicoli privati Diesel fino all’Euro 4 e Benzina, gpl e metano precedenti all’Euro 1, dalle 8.00 alle19.00 per i veicoli adibiti al trasporto persone, dalle 8.30 alle 14.00 e dalle 16.00 alle 19.00 per i veicoli adibiti al trasporto merci. Per i veicoli commerciali, le deroghe, gli orari e le vie di libera circolazione si rimanda alla pagina dedicata

Oggi al Cinema

billy filmLe trame dei film nelle sale di Torino

A cura di Elio Rabbione

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Allied – Un’ombra nascosta – Drammatico. Regia di Robert Zemeckis, con Brad Pitt e Marion Cotillard. Nella Casablanca in pieno conflitto mondiale, già tanto cara a Ingrid Bergman e a Humphrey Bogart, s’incrociano Marianne Beausejour, legata alla resistenza francese e avvenente spia pronta a fare l’occhio dolce al perfido tedesco, e Max Vatan, comandante d’aviazione di origine allied film2canadese e al servizio dell’Intelligence inglese. Avventure e amore tra i due, il trasferimento a Londra, un matrimonio e una bambina partorita sotto i bombardamenti. Ma ad un certo punto della storia iniziano gli indizi e i dubbi e forse non tutto è come sembra. Film perfetto, secondo i sacrosanti canoni dello spionaggio, tensioni e necessità di indagare (anche da parte dello spettatore), il Brad che comincia a far intravedere le rughe e gli anni, la Cotillard magnifica come sua abitudine. Durata 124 minuti. (Massaua, Eliseo Rosso, Lux sala 3, Reposi, Uci)

 

Animali notturni – Drammatico. Regia di Tom Ford, con Amy Adams, Jake Gyllenhaal e Aaron Taylor-Johnson. A Susan, affermata mercante d’arte di Los Angeles, viene un giorno recapitato un pacco, un libro dal contenuto violento che l’ex marito le ha dedicato. Immersa nella lettura che s’accompagna ai ricordi di un loro passato, spinta a riconsiderare le scelte compiute, Susan avverte che un’altra vicenda s’allinea alla sua, dolorosa e crudele, capace di interferire e di sovrapporsi alla sua personale. Taylor-Johnson s’è aggiudicato recentemente il Golden Globe come miglior attore non protagonista. Dall’acclamato regista di “A single man”. Durata 115 minuti. (Classico)

 

Arrival – Fantascienza. Regia di Denis Villeneuve, con Amy Adams e Jeremy Renner. Louise Banks, ARRIVAL FILMlinguista di chiara fama, guida con il fisico Donnelly un gruppo di studiosi per instaurare un linguaggio, attraverso simboli scritti, e un rapporto con gli alieni occupanti di un oggetto misterioso proveniente dall’universo e atterrato nel Montana. Successo a Venezia, la Adams in odore di Oscar: e il regista è uno dei migliori nomi in circolazione nel panorama cinematografico di oggi, qualsiasi generi tocchi (“La donna che canta”, “Prisoners”, “Sicario”, in attesa di “Blade Runner 2049”). Insomma, una garanzia. Durata 116 minuti. (Massaua, F.lli Marx sala Harpo, Ideal, The Space, Uci)

 

A united kingdomL’amore che ha cambiato la storia – Drammatico. Regia di Amma Asante, con David Eyelowo e Rosamund Pike. Già compagno di Nelson Mandela negli studi universitari compiuti a Johannesburg, poi proseguiti in Inghilterra, Seretse Khama, principe del futuro Botswana, incontrò sposò a Londra alcuni anni dopo la fine della guerra Ruth Williams, una donna bianca. In un periodo di dieci anni, dal ’47 al ’57, che vede la perdita dell’India e il Ghana diventare il primo stato indipendente dell’Africa britannica, è facile pensare come questa unione provocasse scandalo, quanto i disegni di un Regno Unito che non voleva inimicarsi un Sudafrica e una Rodhesia segregazionisti e chiaramente le opposizioni interne al giovane pretendente al trono abbiano fatto tutto quanto in loro possesso per far naufragare ogni cosa. Durata 111 minuti. (Romano sala 2, The Space, Uci)

 

battaglia filmLa Battaglia di Hacksaw Ridge – Drammatico. Regia di Mel Gibson, con Andrew Garfield, Sam Worthington e Vince Vaughn. Tornando dopo dieci anni dietro la macchina da presa dall’ultimo “Apocalypto”, Gibson narra la vicenda pacifista di Desmond Doss, cresciuto secondo la fede degli Avventisti del Settimo Giorno, che all’indomani di Pearl Harbor decise di arruolarsi, con il netto rifiutare di imbracciare le armi. Insultato e osteggiato e umiliato fisicamente e moralmente dall’opinione pubblica come dai propri compagni, Doss riuscì sulle scogliere di Okinawa a far prevalere le proprie convinzioni, mettendo in salvo in una sola notte 75 tra i suoi commilitoni. Grandi emozioni, un credo senza se e senza ma, guardando a Hawks e a Kubrick, a Eastwood e a Malick. Sei candidature che guardano agli Oscar, in primo luogo al Garfield già ammirato in “Silence” di Scorsese. Durata 131 minuti. (Ambrosio sala 2, Massaua, Due Giardini sala Ombrerosse, Ideal, Lux sala 2, Reposi, The Space, Uci anche V.O.)

 

Billy Lynn – Un giorno da eroe – Drammatico. Regia di Ang Lee, con Joe Alwyn, Vin Diesel e billy filmKristen Stewart. Il giovane Billy, tornato da una missione in Iraq dove ha messo in salvo un compagno ferito, è accolto come un vero eroe, osannato da giornali e televisioni nonché dal proprietario della squadra di football che caccia quattrini per i vari festeggiamenti. Alla fine Billy dovrà scegliere del suo futuro, non nascondendosi il fatto che un conto è che gli altri ti chiamino eroe, altra cosa è sentirsi davvero tale. Durata 113 minuti. (Massimo sala 2 anche V.O., Reposi, Uci)

 

Il cittadino illustre – Commedia. Regia di Gaston Duprat e Mariano Cohn, con Oscar Martinez. Daniel Mantovani è uno scrittore, vincitore del Nobel, in piena crisi creativa. Da Barcellona, dove da anni si è stabilito, accettando l’invito che i cittadini di Salas dove lui è nato e cresciuto gli hanno inviato, si reca in Argentina. L’accoglienza è entusiasmante, è anche l’occasione per rivedere il primo amore, tutto sembra trascorrere all’insegna della felicità: poi, poco a poco, prende piede il malumore come pure una strisciante violenza, rinfacciando tutti i cittadini di Salas i peccati giovanili, le aspre critiche che lo scrittore ha rivolto al proprio paese. Uno spunto interessante, uno svolgimento condotto con partecipazione: spiace per la grande povertà della forma, la regia scarna, i luoghi comuni, e il presepe di piccoli personaggi chiusi in macchiette in troppe occasioni. Coppa Volpi veneziana al protagonista (di certo sopravvalutata). Durata 118 minuti. (Classico)

 

Il cliente – Drammatico. Regia di Asghar Farhadi, con Shahab Hosseini e Taraneh Alidoosti. Due coniugi, Emad e Rana, sono costretti a abbandonare il loro appartamento a causa di un cedimento strutturale dell’edificio. Nella ricerca di una nuova abitazione, vengono aiutati da un collega che con loro recita in una messa in scena di “Morte di un commesso viaggiatore” di Miller, un dramma di sogni e di disfacimenti morali e familiari. Nel nuovo alloggio, in precedenza abitato da una donna di dubbia reputazione, Rana subisce un’aggressione: se la donna ne esce duramente colpita non soltanto nel corpo ma soprattutto nello spirito per poi poco a poco quietamente rappacificarsi, da quel momento per Emad inizia una ricerca dell’aggressore, una esplicita vendetta in cui non vuole coinvolgere la polizia. Un capolavoro di ferma scrittura, di analisi, di descrizione dei piccoli, impercettibili fatti quotidiani, delle emozioni positive e negative che possono attraversare l’animo umano. Premiato a Cannes per la miglior sceneggiatura e l’interpretazione maschile. Durata 124 minuti. (Nazionale sala 2)

 

collateral-filmCollateral beauty – Commedia drammatica. Regia di David Frankel, con Will Smith, Helen Mirren, Keira Knightley, Edward Norton e Kate Winslet. Nella New York di oggi, il pubblicitario Howard non riesce ad accettare la morte della sua bambina e tenta di ritrovare un salvifico sfogo nelle lettere che scrive e indirizza ad Amore, Morte e Tempo: gli amici, nella speranza di alleviarne il dolore, altro non fanno che ingaggiare tre attori che, impersonando gli stessi specifici concetti, gli suggeriscano le soluzioni più adatte alla sopravvivenza non troppo infelice. Durata 94 minuti. (Ideal, The Space, Uci)

 

Dopo l’amore – Drammatico. Regia di Joachim Lafosse, con Berenice Bejo e Cédric Kahn. Dopo 15 anni di vita in comune, Marie e Boris si stanno separando. La casa dove vivono con le loro due bambine è stata acquistata da lei, ma è lui che l’ha interamente ristrutturata. Sono costretti alla convivenza, dal momento che Boris non può permettersi un’altra sistemazione. E quando arriva la resa dei conti, nessuno dei due è disposto a mediare sul contributo che ritiene di aver dato alla vita coniugale. Durata 100 minuti. (F.lli Marx sala Chico)

 

Fallen – Fantasy. Regia di Scott Hicks, con Addison Timlin, Harrison Gilbertson e Jeremy Irvine. La diciassettenne Lucinda è accusata di un crimine che non ha commesso e per questo è rinchiusa in riformatorio. Qui incontra due giovani mentre inizia ad avere strane visioni che le faranno scoprire il suo passato e la vera natura dei due ragazzi. Durata 91 minuti. (Massaua, The Space, Uci)

 

Florence – Commedia. Regia di Stephen Frears, con Meryl Streep e Hugh Grant. Nella New York florence1-filmanni Quaranta, la storia vera di Florence Foster Jenkins, del suo appartenere all’altoborghesia americana, delle sue ricchezze, della sua passione per il bel canto. Ma la signora era alquanto stonata: tuttavia gli amici fidati presenziavano ai suoi concerti in stato di estasi, i critici venivano zittiti dal marito-manager. L’apoteosi avvenne al Carnagie Hall, con un pubblico in visibilio. Sguardo del cinema hollywoodiano su un personaggio toccato con (ben altra) grazia e humour da quello francese, con “Marguerite”, nella scorsa stagione. Dal regista di “Philomena” e “The Queen”. Prodotto di tutto rispetto, con qualche pennellata di limpido divertimento, gradevole nella descrizione di una società immersa nei tanti vizi e nelle piccole virtù: ma ogni cosa sembra essere presentata e detta sopra le righe, a cominciare dall’interpretazione della Streep, per una volta priva di certe minime sfaccettature che l’hanno sempre resa grande, donna affetta senza mezze misure da protagonismo, macchietta a tutto tondo, folle ed eccessivamente sognatrice. Se dovessimo scegliere la punta di diamante dell’intero film indicheremmo senz’altro il ritrattino del suo accompagnatore al pianoforte, l’eccellente, sbalordito e divertito Simon Helberg, dimenticato dalla cinquina degli Oscar. Durata 111 minuti. (Greenwich sala 3)

 

Ho amici in paradiso – Commedia. Regia di Fabrizio Maria Cortese, con Fabrizio Ferracane, Valentina Cervi e Antonio Catania. Ambientato e girato presso il centro di riabilitazione per portatori di handicap dell’opera don Guanella di Roma, è la storia di Felice, commercialista salentino, che preso a riciclare denaro della malavita è affidato ai servizi in cambio di notizie sul boss locale. Troverà un sacerdote e la giovane psicologa del centro che lo aiuteranno a superare la sua nuova realtà. Ma la vendetta del malavitoso può essere un nuovo pericolo. Durata 95 minuti. (Uci)

 

La La Land – Musical. Regia di Damien Chazelle, con Ryan Gosling e Emma Stone. La storia di due lala film 2ragazzi in cerca di sogni realizzati e di successo, lui, Sebastian, è un pianista jazz, lei, Mia, un’aspirante attrice che continua a fare provini. Si incontrano nella Mecca del Cinema e si innamorano. Musica e canzoni, uno sguardo al passato, al cinema di Stanley Donen e Vincent Minnelli senza tener fuori il francese Jacques Demy, troppo presto dimenticato. E’ già stato un grande successo ai Globe, sette nomination sette premi, due canzoni indimenticabili e due attori in stato di grazia, e adesso c’è la grande corsa agli Oscar, dove la storia fortemente voluta e inseguita dall’autore di “Whiplash” rischia di sbaragliare alla grande torri gli avversari: 14 candidature. Durata128 minuti. (Ambrosio sala 1, Centrale (V.O.), Due Giardini sala Nirvana, Eliseo Blu, F.lli Marx sala Groucho e Harpo anche V.O., Massimo sala 1, Reposi, The Space, Uci)

 

Life, animated – Drammatico. Regia di Roger Ross Williams, con Ron e Owen Suskind. All’origine è un libro che ripercorre i fatti, le ansie, i dolori, i miglioramenti di una malattia, pubblicato negli Stati Uniti tre anni fa. Ron è un giornalista del Wall Street Journal, sposato, due figli. Felice. Un giorno, all’età di tre anni, il secondogenito Owen cessa all’improvviso di parlare. È autistico. Ci vorrà del tempo perché il bambino riprenda a riformare parole e frasi, questo grazie ai personaggi dei cartoni della Disney e ai loro dialoghi, in primis grazie a Iago, il pappagallo di Iafar di “Aladin”, e poi ad altri con cui un giorno Ron tentò di ricostruire un suono. Durata 92 minuti. (F.lli Marx sala Chico, da venerdì 3 febbraio)

 

lion2-filmLion – La strada verso casa – Drammatico. Regia di Garth Davis, con Dev Patel, Rooney Mara e Nicole Kidman. Il piccolo Saroo, disubbidendo alla madre e cercando di seguire il fratello più grande, si addormenta su di un treno, nel buio della notte, e si ritrova a Calcutta, solo e incapace di spiegare da dove venga e quel che gli è successo. L’adozione da parte di una coppia australiana gli risparmia l’orfanotrofio: ma una volta arrivati i venticinque anni, il desiderio di rintracciare la sua vera famiglia lo condurrà ad una lunga ricerca. Tratto da una storia vera. Durata 120 minuti. (Eliseo Rosso, Romano sala 1)

 

Oceania – Animazione. Regia di John Musker e Ron Clements. Coraggiosa, femminista che la metà basta, non certo alla ricerca del principe azzurro, la principessa Vaiana sogna di poter andare ben oltre la barriera corallina per avventurarsi nell’oceano. La sua prima sfida è salvare il suo popolo dalle malefatte del vanitosissime semidio Maui che per avere un giorno rubato il cuore di una dea rischia ora di portare quel paradiso terrestre all’aridità. Ma l’eroina è pronta combattere e a vincere. Durata 127 minuti. (Massaua, Uci)

 

L’ora legale – Commedia. Interpretazione e regia di Ficarra e Picone, con Leo Gullotta e Tony Sperandeo. Votazioni per l’elezione del sindaco a Pietrammare. Ma le cose vanno davvero male seORA LEGALE FILM quello in carica è maneggione e colluso e quello candidato i comizi li pronuncia al grido di “Onestà, onestà”. Persino il parroco, prima convinto di un cambiamento radicale, diviene avversario senza se e senza ma quando il vincitore gli impone di pagare l’IMU sulla chiesa che lui ha trasformato in albergo. Durata 90 minuti. (Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Proprio lui? – Commedia. Regia di John Hamburg, con James Franco e Bryan Cranston. I guai arrivano quando Ned, padre iperprotettivo, fa visita alla figlia a Stanford e conosce il giovane fidanzato Laird: miliardario della Silicon Valley, con ogni migliore intenzione ma fuori dalle regole, sboccato, contrario a qualsiasi educazione. È chiaro che il vecchio genitore faccia di tutto per mandare a monte il matrimonio. Durata 111 minuti. (Ideal, Reposi, Uci)

 

Qua la zampa! – Commedia. Regia di Lasse Hallstrom, con Dennis Quaid. Tratto dal romanzo di W. Bruce Cameron “Dalla parte di Bailey”, il mondo e gli umani visti dall’universo canino, ovvero attraverso una serie di reincarnazione un cane viene in contatto con più persone riuscendo a migliorare il loro sguardo sulla vita. Nell’edizione sui nostri schermi la voce del simpatico amico dell’uomo è di Gerry Scotti. Durata 120 minuti. (Massaua, The Space, Uci)

 

Riparare i viventi – Drammatico. Regia di Katell Quillévéré, con Tahar Rahim, Anne Dorval e Emmanuelle Seigner. Mentre un ragazzo di diciassette anni, surfista, è vittima di un grave incidente e viene ricoverato nell’ospedale di Le Havre, la sua vita legata a un respiratore, a Parigi Claire è in attesa di un trapianto di cuore. La vita di un ospedale, le vite in bilico, i timori e le speranze, le angosce di due genitori, un infermiere che sembra legare le differenti storie. Tratto dal romanzo omonimo di Maylid de Kerangal. Durata 103 minuti. (Romano sala 3)

 

Silence – Drammatico. Regia di Martin Scorsese, con Andrew Garfield, Adam Driver e Liam Neeson. Ambientato nella prima metà del XVII secolo. Due giovani sacerdoti gesuiti, padre Rodrigues e padresilence1 Garrupe, si recano nel lontano Giappone per svolgere opera di evangelizzazione e alla ricerca di chi li ha istruiti e guidati, il padre Ferreira. Incontrano una terra dove i cristiani sono perseguitati, costretti ad abiurare la propria fede o a subire il martirio. I dubbi, le certezze che cominciano a non essere più tali, la presenza/assenza di un Dio che non interviene o non cancella il Male, la solitudine: al termine, un ritrovato padre Ferreira che già s’è allontanato dalla Chiesa troverà un fertile terreno nelle debolezze di Rodrigues, che più di tutti ha lottato e creduto nel proprio apostolato. Durata 161 minuti. (Romano sala 3)

 

Sing – Animazione. Regia di Garth Jennings. Una esausta porcellina, madre di 25 maialini, un gorilla, un topo, un timidissimo elefante, tutti partecipano ad un debuttanti allo sbaraglio, un nostrano X Factor per intenderci, messo in piedi dal koala Buster Moon al fine di mettere in salvo dal fallimento il proprio teatro. Durata 110 minuti. (Massaua, Ideal, The Space, Uci)

 

sleeplessSleepless – Il giustiziere – Trhiller. Regia di Baran Ob Odar, con Jamie Foxx e Michelle Monaghan. Vincent Downs, poliziotto sotto copertura a Las Vegas, è coinvolto nella sparizione di una partita di droga ai danni del proprietario di uno dei tanti casinò. Il quale per accelerare decisioni e tempi gli rapisce il figlio mentre un’agente degli Affari Interni è convinta che il nostro protagonista stia facendo il doppio gioco. Rifacimento del franco-belga “Notte bianca” firmato bel 2011 da Frédéric Jardin. Durata 95 minuti. (Greenwich sala 3, Ideal, The Space, Uci)

 

Smetto quando voglio – Masterclass – Commedia. Regia di Sidney Sibilia, con Edoardo Leo, Lorenzo Lavia, Valeria Solarino e Pietro Sermonti. Seconda puntata per le avventure della banda di smetto quandoprecari universitari volti per necessità alla produzione della droga. In attesa di una terza già messa in cantiere a furor di popolo, per adesso il gruppo di antropologi, latinisti, archeologi, chimici e quant’altro stringe un patto con una ispettrice di polizia al fine di stroncare il traffico di smart drug, non ancora illegali e non ancora perseguibili. Durata 118 minuti. (Massaua, Eliseo Grande, Greenwich sala 2, Reposi, The Space, Uci)

 

Split – Thriller. Regia di M. Night Shyamalan, con James McAvoy. La storia di Kevin, uno psicopatico che unisce in sé 23 diverse personalità, che si alternano nella mente e nel corpo, in cura da una psicologa che non ha compreso come in lui stia sempre più prendendo importanza la ventiquattresima, la Bestia, la più pericolosa, che tende a sovrastare ogni altra. Un giorno Kevin rapisce tre ragazze. L’autore del “Sesto senso” e di “The village” gioca con i differenti generi, dal thriller al soprannaturale, dal dramma psicologico allo studio medico, non dimenticando Lynch o il viso e la risata del Nicholson di “Shining”. Durata 116 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 1, Reposi, The Space, Uci)

 

Sully – Drammatico. Regia di Clint Eastwood, con Tom Hanks, Aaron Eckart e Laura Linney. Ovvero sullyla storia dell’eroe Sullenberger, che il 15 gennaio 2009 portò in salvo, alla guida del suo aereo, 155 passeggeri, facendolo ammarare nelle acque del fiume Hudson. Un’opera raccontata da Eastwood con una lucidità davvero geniale, essenziale, precisa nella descrizione dei fatti e dei sentimenti contrastanti del protagonista, un Tom Hanks partecipe e immedesimato come raramente lo ricordiamo, la sua sicurezza e la sua battaglia contro chi lo riderebbe un incompetente, lo sguardo sui giudici e la replica a quelle simulazioni di volo che, nel processo cui fu sottoposto Sully con il suo copilota, non tenevano assolutamente conto del fattore umano, di una decisione che andava presa nel giro di una manciata di minuti: ad ogni inquadratura facendo partecipare lo spettatore, ad ogni attimo della vicenda – le notti nella stanza d’albergo, le telefonate a casa alla moglie, i dubbi, i timori, la felicità tutta chiusa dentro nell’apprendere che tutti quei passeggeri sono sani e salvi, nessuno escluso – che pur ha, a quasi otto anni dal suo sviluppo, un esito conosciuto. Durata 95 minuti. (Romano sala 3)

 

The Founder – Commedia. Regia di John Lee Hancock, con Michael Keaton e Laura Dern. Con un film founderpassato di commesso viaggiatore di scarso successo, nel 1954, di fronte alla ristretta attività dei fratelli Dick e Mac McDonald a San Bernardino in California, un povero chiosco di hamburger confezionatore di spuntini veloci per altrettanto pubblico frettoloso e dal poco spendere, il signor Ray Kroc pensa di allargare, in qualità di socio, l’attività dei pionieri su scala nazionale. Sappiamo tutti com’è andata a finire, successo successo successo, unendo artigianato e voglia di sperimentazione unita a una fragorosa mania di grandezza. Un avventura americana, una sfida e il sogno sempre ricercato, un’altra bella prova per il resuscitato Keaton, già pedina vincente di titoli quali “Birdman” e “Il caso Spotlight”. Durata 115 minuti. (Ambrosio sala 3, Uci)

 

xXx – Il ritorno di Xander Cage – Azione. Regia di D.J. Caruso, con Vin Diesel, Toni Collette e Samuel L. Jackson. Xander, dato per morto in un incidente, in realtà è più vivo che mai, pronto a recuperare il “Vaso di Pandora” che fa pure gola al suo nemico Xiang. Per gli appassionati di dei muscoli di Diesel e del suo faccione sempre un po’ a corto di espressioni accettabili. Durata 110. (The Space, Uci)

Lufthansa Group a Torino da oltre 45 anni

E’ una lunga storia quella tra il Gruppo Lufthansa e Torino, una città in continua evoluzione che deve la sua crescita, in parte, anche al contributo del Gruppo tedesco. Questi 46 anni (il primo collegamento infatti risale al 1 aprile 1971, con il volo Torino-Francoforte) hanno visto svilupparsi parallelamente Lufthansa – assieme alla consociata Air Dolomiti  e a Brussels Airlines –  e allo stesso tempo il traffico verso il Piemonte e conseguentemente la sua economia.
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Con i suoi 65 voli settimanali da Torino verso Francoforte, Monaco e Bruxelles e un traffico pari a 371.000 passeggeri trasportati nel 2016 da e per i rispettivi hub,  il Gruppo Lufthansa (a Torino presente con Air Dolomiti, Brussels Airlines e Lufthansa) ha facilitato l’integrazione della città di Torino e della  regione in Europa e nel mondo ponendole al centro  degli scenari economici mondiali; allo stesso tempo il Gruppo Lufthansa ha favorito, grazie al traffico incoming, lo sviluppo del turismo e la produzione di ricchezza locale. Un recente studio commissionato dal Gruppo a Sociometrica, società di ricerca e consulenza strategica, ha analizzato l’influenza delle compagnie del Gruppo sulla capacità di produrre reddito nel capoluogo sabaudo, impatto che deriva dalla spesa nella regione dei passeggeri trasportati.

lufthansaNel caso del Gruppo Lufthansa abbiamo un valore di quasi 4.000 posti di lavoro equivalenti creati a Torino e in Piemonte dalla sua attività di trasporto.  Moltiplicando, infatti, i giorni di permanenza media dei passeggeri in arrivo a Torino con la spesa media giornaliera, si genera una spesa totale di 131 milioni di euro. Da questo dato è poi possibile stimare il numero di posti di lavoro equivalenti generati* (cioè l’ammontare di spesa alla cui domanda di beni e servizi corrisponde il lavoro medio di una persona), che nel caso del Gruppo Lufthansa a Torino è di 3.700 unità. Se invece si pensa al traffico outgoing lo studio ha dimostrato come, per le grandi imprese torinesi, la presenza del network del Gruppo Lufthansa sia vitale: senza un sistema di trasporti aerei efficiente sarebbe molto difficile per un’impresa multinazionale sviluppare le proprie attività, mantenere i collegamenti con i molti stabilimenti distribuiti nel mondo, in una parola prender parte al grande processo di globalizzazione dell’economia mondiale. In effetti, anche l’analisi delle principali destinazioni dei passeggeri del Gruppo Lufthansa in partenza da Torino conferma una generale coincidenza con la rete industriale di molte imprese piemontesi, in particolare del settore automotive: al primo posto, naturalmente, c’è la Germania, al secondo posto ci sono gli Stati Uniti, e al terzo la Polonia seguita dalla Cina.  Se si osservano le destinazioni poi, le prime due in partenza da Torino sono Francoforte e Monaco, ma già al terzo posto c’è Cracovia, poi New York seguita da  Shanghai e a seguire tre destinazioni americane, Los Angeles, Detroit e San Francisco. Al decimo posto c’è San AEREOPaolo del Brasile. Anche in questa graduatoria diventa evidente il legame dei collegamenti con l’attività delle imprese torinesi e piemontesi.

“La nostra presenza oggi a Torino dimostra il nostro impegno nei confronti del mercato italiano, paese in Europa dove serviamo il maggior numero di destinazioni – e nello specifico di Torino e del suo territorio. Oggi Lufthansa, insieme a Air Dolomiti e a  Brussels Airlines, è il network carrier principale dello scalo piemontese, offrendo ai passeggeri ottimi collegamenti verso gli hub di Francoforte, Monaco e Bruxelles e, da lì, verso oltre 250 destinazioni del mondo – commenta Steffen Weinstok, Senior Director Sales Italy & Malta Lufthansa Group – Tra i nostri principali clienti nella regione  ci sono circa 500 aziende, di differenti  dimensioni e settori di appartenenza, tutte accomunate dalla necessità di raggiungere comodamente diverse zone del mondo. Chi viaggia per affari sceglie i nostri voli per il nostro vasto network e gli ottimi collegamenti ma anche perché siamo in grado di offrire orari comodi per i trasferimenti di lavoro in giornata – aggiunge – Inoltre, grazie alle nostre joint venture in Asia e Nord America, offriamo un grande numero di destinazioni e servizi integrati nei più importanti mercati intercontinentali del mondo, garantendo così ulteriori vantaggi per i passeggeri” conclude.
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Ma il Gruppo Lufthansa non è solo il vettore di riferimento per il traffico business: l’esteso network, infatti, offre numerose destinazioni turistiche nei paradisi tropicali più belli del mondo facilmente raggiungibili da Torino, via Francoforte, a prezzi interessanti: Panama, Cancun, Maldive, Nairobi, Mauritius sono solo alcuni esempi di come sia variegata l’offerta di voli del Gruppo.

Il Gruppo Lufthansa è rinomato per la sua affidabilità e per il suo prodotto di qualità sia a terra che a bordo, risultando ideale per i passeggeri in viaggio per affari e per piacere. Lufthansa garantisce qualità di servizio in ogni classe di viaggio (First Class, Business Class, Premium Economy Class e Economy Class), con un ricco programma di Inflight Entertainment che prevede film in prima visione con un’ampia scelta in lingua italiana, canali radio internazionali e un’ampia offerta di programmi TV, oltre ad un vasto assortimento di cibi e bevande che rendono ancora più piacevole casellela permanenza a bordo. Inoltre, grazie a Flynet, la connessione Internet di Lufthansa sopra le nuvole, è possibile rimanere sempre collegati con i propri famigliari e amici anche in volo, non solo sulle tratte intercontinentali ma anche sui voli a corto e medio raggio (in graduale implementazione su tutta la flotta a corto e medio raggio) Il settore è in continua evoluzione e il Gruppo Lufthansa vuole rispondere tempestivamente ai cambiamenti, con soluzioni e proposte in linea con le richieste del mercato. Ne sono un esempio la Nuova Eurowings, così come il programma di ricerca sulla sostenibilità ambientale implementato dal Gruppo. In questa direzione vanno anche  gli ingenti investimenti di rinnovamento della flotta che hanno portato all’introduzione dell’A320neo e dell’A350-900, presentato oggi a Francoforte.

* Da analisi svolte dal CER sull’economia italiana, si è calcolato che il costo medio per unità di lavoro nel settore dell’ospitalità è di 34mila su base annua

E’ morto Predrag Matvejević, grande intellettuale mediterraneo

mediterraneo2Predrag Matvejević, uno dei più lucidi e acuti intellettuali europei, è morto a Zagabria.Aveva 84 anni. Nato a Mostar – da padre russo di Odessa e madre croata –  quando la città del ponte sulla Neretva faceva parte della Jugoslavia (oggi è il centro più importante dell’Erzegovina), ha vissuto per quindici anni in Italia dove ha insegnato Slavistica alla Sapienza di Roma dal 1994 al 2007. Prima ancora era stato docente di Letteratura francese all’Università di Zagabria e di Letterature comparate alla Nuova Sorbona di Parigi.Il suo libro più famoso – “Breviario mediterraneo” –  è come una finestra spalancata sul “mare nostrum”, sui moli e le banchine, le sagome delle chiese e l’architettura delle case, i fari delle coste e gli itinerari delle carte nautiche. Parla del Mediterraneo non come un mare “ma un susseguirsi di mari. Non una civiltà, ma una serie di civiltà accatastate le une sulle altre”.  Matvejević , tra i più grandi scrittori e saggisti balcanici, oltre a scrivere pagine memorabili, si è sempre battuto per la pace e il dialogo tra i popoli, in difesa matvejevichdei diritti umani. E ha duramente pagato le sue scelte di libertà, senza mai rinunciarvi. Tra le sue opere più importanti vanno ricordate anche “Sarajevo”,”Mondo Ex”, “Il Mediterraneo e l’Europa”, “Confini e frontiere”, “L’altra Venezia”,”Un’Europa maledetta”, “Pane nostro”. Amava molto Mostar e nelle occasioni in cui ho avuto l’opportunità di conversare con lui, il dialogo toccava spesso la città dov’era nato. Ma è dal suo libro più famoso che ci rimarrà il matvejevic3suo ricordo più vivo e potente. Da quelle pagine dove esce l’odore del mare, si percepiscono onde e risacche, si studiamo le rose dei venti della Grecia che accarezzano le “isole dalmate, verdi come smeraldi”; e le ceramiche, gli ex voto, il vino e l’olio, le preghiere della sera e i nomi delle strade e degli angiporti, l’avventuroso viaggio di parole capaci di trasformarsi da un popolo all’altro nel tumulto delle civiltà. Il Mediterraneo di Predrag Matvejević è sempre stato anche il mare delle tempeste dei conflitti, dei viaggi dei migranti in fuga da guerre e miseria, ma soprattutto il mare delle culture che si sono incontrate e si sono sovrapposte tra loro come un groviglio e una mescolanza di dialetti. Sarà pur vero che è chiuso tra le sue coste, ma forse è davvero “il mare più ricco e più libero del mondo”. E questa consapevolezza la si deve anche a lui.

 

Marco Travaglini

SALSASIO, FESTEGGIAMENTI PER IL BICENTENARIO DEI FRATELLI MARISTI

CARMAGNOLA – Sono iniziati giovedì 2 febbraio i festeggiamenti per il Bicentenario della fondazione della Congregazione dei Piccoli Fratelli di Maria, comunemente conosciuti come i Fratelli Maristi. A Borgo Salsasio di Carmagnola in occasione del 2 febbraio festa della Candelora e giornata della Vita Consacrata, presso il convento San Giuseppe dei Fratelli Maristi, sono anche stati festeggiati i 200 anni della fondazione della congregazione con la comunità dei Fratelli che risiede a Salsasio.

frati salsasio

 

I Fratelli Maristi sono una Congregazione laicale fondata in Francia il 2 gennaio 1817 da San Marcellino Champagnat, un giovane sacerdote che venne proclamato Santo da Papa Giovanni Paolo II a Roma il 18 aprile 1999. La Congregazione il cui nome ufficiale è Fratelli Maristi delle Scuole, chiamati da tutti Fratelli Maristi, ma il cui fondatore preferiva chiamarli Piccoli Fratelli di Maria, come se ne deduce dal nome, hanno come patrona la Madonna dal titolo di Buona Madre e tutti i Fratelli infatti hanno una grande devozione per Maria. Il ministero principale per i fratelli maristi è sempre stato ed è ancora oggi l’insegnamento ai salsasio-festa-chiesabambini e ai ragazzi, ed in particolare dell’aiuto e dell’insegnamento dei giovani poveri e disagiati. I Fratelli Maristi sono oggi presenti con le loro scuole, missioni e case in 74 paesi del mondo. A Salsasio di Carmagnola sono invece arrivati nel 1903, 114 anni fa e qui vi hanno costruito presso lo storico Palazzo nobiliare di via Gruassa una distilleria dedicata a San Giuseppe, dove nel 1904 è iniziata la produzione dell’Arquebuse, poi divenuto Alpestre, un liquore medicinale creato per la prima volta in Francia da Fratel Emanuele.

Oggi il Convento-Distilleria di Salsasio è una casa per i Fratelli Maristi Anziani che svolgono  la collaborazione con la Parrocchia Santa Maria di Salsasio.

frati salsasio 2La giornata di festa del 2 febbraio è iniziata con la Messa celebrata dal Parroco Don Mario Berardo con la tradizionale benedizione delle candele a cui è seguito un grande buffet.

Durante la celebrazione il Direttore dei Maristi di Salsasio Fratel Franco Faggin ha ricordato la storia della congregazione leggendo la lettera del Superiore Generale e ha anche rammentato il legame che unisce i Maristi al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella.

Il  Capo dello Stato infatti è stato un alunno dei Maristi di Roma e molti dei frati che oggi sono a Carmagnola lo ricordano con molto affetto andando fieri di averlo conosciuto e si può dire “formato”. Hanno ricordato inoltre che al mattino del 2 febbraio al Quirinale, Sergio Mattarella ha consegnato a quaranta persone un premio per essersi impegnati nel campo del sociale e del senso civico e tra questi è stato premiato Fratel Vasco, un Marista che ha fondato il gruppo Ematos, la Banca del Sangue.

 

Ivan Quattrocchio

Brusasco e Cavagnolo, si chiude la “settimana della memoria”

aushvitz2Si chiude venerdì 3 febbraio la “Settimana della Memoria”. Per non dimenticare l’Olocausto ed il dramma della Shoah il Consiglio intercomunale delle ragazze e dei ragazzi di Brusasco e di Cavagnolo, in collaborazione con le amministrazioni comunali dei due centri della Città Metropolitana, hanno organizzato alcuni momenti di riflessione. Alle ore 10, nell’aula video dell’Istituto comprensivo di Brusasco, con i ragazzi della prima media, ci sarà la proiezione del corto “Il bimbo nazista”, seguito da letture sceniche. Alle ore 21, al Circolo Martini di Cavagnolo i terrà la proiezione del film “L’ultimo treno”.

Cibo, da Pinerolo “no” allo spreco

ospedale pineroloSi parla sempre di più di sprechi alimentari anche di fronte ad una crisi economica che coinvolge un numero sempre maggiore di cittadini, mentre nuovi poveri si affacciano alle associazioni che distribuiscono cibo e vestiti. Partendo da questa considerazione, che tocca anche Pinerolo, l’assessore alle politiche sociali, Lara Pezzano, ha siglato un accordo con la direzione sanitaria dell’ospedale Agnelli e con l’impresa che fornisce i pasti. In virtù di questa intesa il cibo non impiattato proveniente dalle mense del nosocomio verrà consegnato a comunità alloggio. Il servizio verrà portato fisicamente a domicilio da personale disoccupato, retribuito con voucher provenienti dai fondi della Compagnia di San Paolo.

 

Massimo Iaretti

Cinema a Brozolo

film cinemaLa Biblioteca di Brozolo, dopo il successo del precedente ciclo, propone la proiezione di una nuova serie di pellicole cinematografiche, recenti e di successo, con un calendario di diverso genere. A questo si affianca una speciale rassegna dedicata ai bambini. Le proiezioni si terranno, a partire da venerdì 10 febbraio con cadenza quindicinale per sei serata. Invece la programmazione domenicale sarà dedicata ai bambini. In caso di grande partecipazione l’accesso degli accompagnatori potrà essere limitato. I titoli dei film di cui si prevede la proiezione saranno comunicati via email agli iscritti alla Biblioteca o a chi ne farà richiesta scrivendo a: bibliotecacomunebrozolo@gmail.com. Info sul sito del Comune di Brozolo: www.comune.brozolo.to.it – tel. 011 9150022.

Massimo Iaretti

Da Torino a Roma, la “lezione recitata” su Vittorio Foa

gobetti foaGiovedì 9 febbraio 2017 alle h 18.00, con ingresso libero e gratuito, presso la Casa della Memoria e della Storia (Via San Francesco di Sales, 5 Roma), va in scena la lezione recitata “Vittorio Foa. Pensare il mondo con curiosità”. Il testo, dello storico Leonardo Casalino (Professeur des universités en études italiennes à l’Université Grenoble Alpes), è interpretato da Marco Gobetti, attore dell’omonima compagnia. Al dibattito che seguirà interverranno Anna e Bettina Foa. La lezione recitata debuttò a Torino nel 2014, nell’ambito del progetto “Lezioni Recitate”. Questo progetto, del tutto originale, nato nel 2011 e promosso dal Consiglio regionale del Piemonte attraverso il suo Comitato Resistenza e Costituzione, è stato gobetti librorealizzato dall’Ass. cult. Compagnia Marco Gobetti in collaborazione con Centro studi Piero Gobetti, Unione culturale Franco Antonicelli, Parco Paleontologico Astigiano e Polo Univeristario Asti Studi Superiori. I primi testi scritti per il progetto Lezioni Recitate sono pubblicati nel volume “Lezioni recitabili” di Leonardo Casalino, a cura di Gabriela Cavaglià e Marco Gobetti (Torino, Edizioni SEB27, 2012 ). Vittorio Foa (1910-2008) è stato un protagonista della storia del Novecento. La lezione proposta ricostruisce le fasi più gobetti 12importanti della sua vita: la formazione a Torino, la cospirazione in Giustizia e Libertà, la lunga carcerazione, la partecipazione alla Resistenza e alla Costituente, l’attività come sindacalista e come uomo politico, sino all’intensa opera di scrittura degli ultimi vent’anni. Filo conduttore della lezione su Vittorio Foa sono proprio i suoi testi e le sue azioni: punto di arrivo e di partenza i suoi inviti a pensare tenendo conto delle differenze, a trasformare gli ostacoli in opportunità, a “conoscere le cose” ma anche “il modo di raccontarle”: a porsi il problema della trasmissione della conoscenza. In sintesi, la proposta di una memoria attiva, necessaria per capire il presente e costruire il futuro.

 

Marco Travaglini