redazione il torinese

Il marketing al servizio della comunità

Il progetto KAMI per don Serafino

di Antonio DE CAROLIS

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Il marketing scende in campo per aiutare un padre salesiano a compiere un’opera a dir poco difficile: costruire una centrale idroelettrica nelle Ande.

In questi giorni si è svolta un’asta molto interessante presso la Sant’Agostino Casa d’Aste in corso Tassoni 56 a Torino, un’iniziativa nata per portare un po’ di benessere alla popolazione andina del villaggio di KAMI, un sito abitato prevalentemente da minatori a circa 4000 di altitudine in Bolivia.

 

Tra i partecipanti incontriamo Gianluigi Montresor, docente universitario, scrittore e titolare di GM Gente di Marketing , società di consulenza costituita subito dopo essere uscito da realtà aziendali molto importanti quali LA STAMPA, Magneti Marelli e Punto Com. E’ nel CDVM da trent’anni e, dopo esserne stato Presidente per tredici anni, è attualmente Presidente Onorario.

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A lui chiediamo:

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Oggi ti incontriamo nel tuo ruolo di Volontario del Progetto Kami, perché hai deciso di seguire questa iniziativa e perché la consideri una fortissima esperienza di marketing?

 

Le motivazioni sono principalmente due: la prima è quella di mettersi al servizio degli altri anche quando non si sta parlando con un proprio cliente, la seconda, invece, è proprio rappresentata dalla complessità che si ha quando si deve organizzare un’operazione senza fini di lucro, che dia comunque un ritorno economico all’iniziativa stessa.

 

Progetto Kami: di che cosa si tratta ?

Di una missione salesiana nell’omonimo villaggio, nel quale padre Serafino si è inventato un’impresa ai limiti dell’impossibile, costruire una centrale idroelettrica per rendere indipendente e portare un po’ di benessere alla popolazione.

 

E a che punto è il progetto? Da quanto tempo ci si lavora ?

Da più di dieci anni. Nel 2007 è stata costruita la prima centrale e negli anni successivi è stata attivata una linea elettrica di 30 km per collegarsi alla rete nazionale, a cui Kami venderà l’energia in eccedenza. Quindi da più di dieci anni padre Serafino, di fatto, sta dando lavoro a molti abitanti del luogo proprio nella costruzione di un’impresa che è un vero investimento per il futuro.

 

Avete organizzato questa asta di quadri per sostenere il progetto? Com’è andata?

Abbiamo venduto oltre il 50% delle 127 opere esposte (tra le varie presentate De Chirico, Capello, Fico, Carena, Fissore, Bellini, Fracalossi) con un incasso interessante. In realtà, quest’operazione è una delle molte messe in atto e servirà specificamente per finanziare il cosiddetto “terzo salto”.

       

         Una delle zone di lavoro con Don Serafino che segue le attività.

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Di cosa si tratta?

Di una galleria di oltre 1 km, scavata per consentire di portare l’acqua in un’altra area poco distante, dove è possibile utilizzare nuovamente il salto dell’acqua per un ulteriore sfruttamento di questa che è l’unica risorsa disponibile in un Paese poverissimo e difficile da raggiungere.

 

Ma allora com’è stato possibile far arrivare tutti i materiali occorrenti per impiantare una centrale idroelettrica? E chi se ne è occupato?

Sono stati i volontari che da lontano seguono padre Serafino. Tra questi c’è stato un gruppo molto attivo di ex tecnici ed ingegneri della Terna, che hanno ottenuto dalla Società la possibilità di smontare, ricondizionare, spedire in containers tutte le apparecchiature (dalle turbine agli apparati, dai tralicci ai cavi). Con diverse spedizioni transoceaniche tutto ciò è stato portato fin lassù a 4000 metri e montato, naturalmente tutto manualmente con la manodopera locale, guidata dai tecnici Terna.

 

Un’impresa titanica, quasi ai limiti dell’impossibile…

Proprio così. Sul sito www.astatokami.it potrete vedere foto e filmati che rendono bene l’idea di questa operazione, che, come detto, attende di essere ultimata. Solo la grande fede di don Serafino e la determinazione dei volontari hanno consentito di raggiungere questi risultati degni di un film di Herzog. www.missionekami.it è il sito ufficiale che contiene tutte le notizie aggiornate sull’intera operazione.

E dei quadri tuttora disponibili, cosa ne farete? C’è ancora la possibilità di acquistarli?

Secondo gli accordi presi con gli artisti donatori, le opere non collocate in fase d’asta saranno restituite. Tuttavia abbiamo ancora almeno un paio di mesi, durante i quali chi non era a conoscenza dell’operazione oppure i ritardatari potranno ancora procurarsi un’opera anche importante al prezzo della base d’asta. Sempre nel sito citato c’è tutto il catalogo e, tra qualche giorno, comparirà anche la lista delle opere vendute e invendute. Inoltre, l’organizzatore artistico dell’operazione è disponibile e contattabile alla sua mail: riccardo@studiopetrecca.it.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nespolo

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A questo punto non ti resta che rispondere alla seconda parte della prima domanda: perché consideri questa una grandissima esperienza di marketing?

Perché organizzare un’asta benefica vuol dire:

  • Identificare un target di persone potenzialmente interessate alle opere, o semplicemente, al gesto umanitario.
  • Trovare artisti e opere
  • Identificare bene il prezzo rendendolo “appetibile”.
  • Trovare una location prestigiosa e adatta allo scopo
  • Organizzare una campagna di comunicazione
  • Gestire l’evento prima, durante e dopo la fase di asta

 

Il tutto ovviamente con budget zero e con tante attese in termini di ritorno economico, perché chi si occupa di marketing e vendite sa bene che trovare le risorse necessarie al progetto significa raggiungere l’obiettivo e noi del CDVM a questo teniamo molto.

 

Un’impresa molto difficile anche questa quindi?

Diciamo impegnativa, ma mai come quella di Don Serafino e dei suoi volontari.

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Antonio DE CAROLIS

Presidente CDVM – Club Dirigenti Vendite e Marketing

presso Unione Industriale di Torino

www.cdvm.it

 

ATTENZIONE AI FALSI ADDETTI AMIAT! QUELLI VERI NON ENTRANO IN CASA

In questi giorni sono giunte ad Amiat segnalazioni da parte di alcuni cittadini della presenza di falsi addetti Amiat, che entrano negli stabili per la consegna di nuove attrezzature della raccolta differenziata, comunicando in alcuni casi all’utente la data del successivo passaggio.

 

L’Azienda precisa che il proprio personale è sempre munito di tessera di riconoscimento e non richiede mai l’ingresso nelle singole abitazioni per la consegna o sostituzione delle attrezzature o per rilievi tecnici, limitandosi a operare esclusivamente negli spazi comuni e nei cortili.

 

Amiat raccomanda pertanto ai cittadini di non far accedere in casa queste persone e di segnalare inoltre eventuali episodi sospetti al Contact Center Ambiente, telefonando al Numero Verde 800.017277.

 

(foto: il Torinese)

 

Ultrà Juventus, Andrea Agnelli testimone al processo di ‘ndrangheta “Alto Piemonte”

Andrea Agnelli, presidente della Juventus,  andrà a testimoniare al processo di ‘ndrangheta  denominato ‘Alto Piemonte’, a Torino. La decisione è del gup Giacomo Marson che ha accolto una richiesta della difesa di due degli imputati, Saverio e Rocco Dominello. La richiesta giunge  anche Loris Grancini, capo ultras dei Viking, ed era stata avanzata in aula dall’avvocato Domenico Putrino come condizione per usufruire del rito abbreviato. Il tema è quello del presunto tentativo di Dominello, secondo l’accusa  affiliato alla ‘ndrangheta, di partecipare al business del bagarinaggio dei biglietti della Juve. La difesa nega che Dominello appartenga a qualsiasi titolo al mondo della criminalità organizzata. Intanto  nella mail che nel 2012 un capo ultrà della Juventus, Raffaello Bucci, spedì ai suoi contatti nel gruppo dei Drughi, consegnata  al giudice Marson dall’avvocato Domenico Putrino, uno dei difensori, si legge: “Ciao. Entro domenica comunicare la quantità di biglietti che servono per Juventus-Parma. Entro martedì siete invitati a contattarmi per assegnazioni”. Il legale, che difende l’imputato  Dominello, intende spiegare il sistema di distribuzioni di quote di biglietti alla tifoseria organizzata e dimostrare, come dichiara all’Ansa,  che “la ‘ndrangheta non ha niente a che fare con questa vicenda”.

E’ tempo di Torino Comics

I numeri della fiera: 30.000 metri quadri, 200 espositori, 6 aree tematiche

La XXIII edizione di Torino Comics si svolge nei Padiglioni 2 e 3 di Lingotto Fiere, per un totale di 30.000 metri quadri. Un aumento degli spazi – tra aree animazione e stand commerciali – del 50% rispetto al 2016, quando l’evento si svolse nei 20.000 metri quadri dell’Oval. L’evento punta a confermare i numeri di visitatori del 2016, quando a Lingotto Fiere si diedero appuntamento oltre 55.000 appassionati. Il padiglione 3 accoglie l’area commerciale, con 200 espositori, tra cui editori, distributori, fumetterie, autoproduzioni e proposte di gadget e oggettistica a tema, per cosplayer e non solo; presenti anche realtà del mondo dei videogames e dei giochi da tavolo e di ruolo. Tra le proposte editoriali presenti in fiera, i fumetti di RW edizioni, Astorina – editore di Diabolik – Starshop, Magic Press, Dentiblù, Ink line edizioni, La Corte editore /Pavesio Comics e Cronache di Topolinia.

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Gli ospiti

 

Fumettisti
Numerosi gli ospiti dal mondo del fumetto. Tra tutti spiccano alcuni nomi di caratura internazionale: arriva dalla Norvegia Arild MIdthun, illustratore, cartoonist e fumettista. Cèsar Ferioli, disegnatore spagnolo celebre per aver disegnato numerosissime storie di Topolino. I due autori saranno inoltre protagonisti, insieme al letterista Diego Ceresa e allo sceneggiatore Disney/Panini Roberto Gagnor, di Paperopoli e… Andeby, un incontro in programma sabato 22 sulle due principali scuole di pensiero del fumetto Disney mondiale: quella danese e quella italiana.

Altro nome di rilievo internazinale è quello di Claudio Castellini, autore di origini romane che ha realizzato il numero 1 di Nathan Never, fumetto di cui è stato a lungo il copertinista ufficiale. È stato il primo autore italiano a lavorare per la Marvel, iniziando nel 1993 a disegnare le copertine di Fantastic Four Unlimited.

Torna a Torino Lucio Parrillo, uno degli illustratori italiani più quotati e conosciuti a livello Internazionale. Ha realizzato numerose copertine per le più importanti case editrici europee e americane di videogames, comics, libri fantasy e giochi di ruolo, e storie illustrate a fumetti per

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Marvel comics.

Tra gli altri autori presenti: dall’illustratore Dany Orizio, specializzato su giochi di ruolo e di carte, al torinese Emanuele Manfredi, disegnatore di genere fantasy. Ancora dal mondo Disney arrivano il giovanissimo piemontese Emmanuele Baccinelli e la ligure Alessia Martusciello, mentre dalla scuderia Bonelli fanno tappa a Lingotto Fiere, Cristiano Spadavecchia, Davide Furnò, Giuseppe Palumbo, che ha lavorato anche su Diabolik per Astorina e Sergio Giardo, che sarà protagonista insieme a Claudio Castellini, domenica 23 aprile alle ore 15 in Agorà, di un incontro sulle copertine nel fumetto, con un focus su Nathan Never.

Non mancano alcuni dei più recenti fenomeni editoriali nati sul web, come Don Alemanno, autore del dissacrante Jenus di Nazareth, che a Torino presenta l’albo finale della saga Jenus. Come il Don, arrivano dalla scuderia di Magic Press Lorenza di Sepio, autrice di Simple&Madama, e Felinia e Ribosio, ideatori della sagaSketch&Breakfast; non manca una delegazione di Dentiblù, con Stefano Bonfanti, Francesca Mengozzi e Giovanni Marcora.

In Agorà autori, sabato 22 alle 16 sarà presente Maurizio Manzieri artista pluripremiato e copertinista ufficiale della rivista statunitense Asimov’s Sf, per un workshop aperto a studenti e appassionati di Arte Fantastica di tutte le età, in cui mostrerà la sua produzione professionale più recente, le tecniche di lavorazione e il lancio su Patreon di un progetto personale di illustrazioni.

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Da Star Wars l’attore Gerald Home

Giunge a Torino un altro protagonista della saga di Guerre Stellari: sarà ospite di Torino Comics infatti l’attore nordirlandese Gerald Home. Caratterista teatrale, ha vestito i panni di Tessek Squid-Head e Mon Calamari Officer ne Il ritorno dello Jedi, ma ancor più numerosi sono i suoi ruoli nel cinema, come il Becchino di London Boulevard, con Colin Farrell, Tony Layton ne I segreti della mente, con Aaron Taylor-Johnson e Mr. Pinfold in Where I belong, uno dei burattinai di Audrey II

ne La piccola bottega degli orrori ed è stato per anni il testimonial degli spot televisivi internazionali di Mr. Muscolo. L’attore Gerald Home sarà al tavolo autografi dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 18:30 sabato 22 e domenica 23 presso l’Area Autori, per poter incontrare i propri fans e vendere le foto autografate. Gerald interverrà inconferenza dalle 13:00 alle 14:00, sia sabato 22, sia domenica 23 in Agorà autori.

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Gli Youtuber della Illuminati Crew e Matt & Bise

Gli youtuber della Illuminati Crew saranno ospiti alla XXIII edizione di Torino Comics. lluminati Crew è un progetto che nasce dalla collaborazione di 7 canali YouTube tra i più seguiti in Italia, e capaci di generare oltre 50milioni di views g. Ogni canale, diverso per carattere e tono di voce, ha l’obiettivo di offrire al pubblico web un intrattenimento sempre differente e stimolante, in grado di alternare VLOG, challenge e sessioni di gaming. Tra i nomi presenti, spicca quello de Il vostro caro Dexter, il secondo youtuber italiano più visualizzato, con oltre 2 milioni iscritti e oltre 624 milioni di views totali. Gli altri 6 youtuber sono MikeShowSha, BrazoCrew, XMurry, GiampyTek, S7ormy, iNoobChannel. Gli Illuminati saranno presenti nello youtube village nel Padiglione 2 di Lingotto Fiere nelle giornate di sabato 22 e domenica 23 aprile e saranno a disposizione dei fan per foto e autografi.

Ospiti per la prima volta a Torino Comics Matt & Bise, il duo del web che vanta oltre 4 milioni di follower fra tutte le piattaforme social. Dopo l’enorme successo del loro primo libro “Fuori dal Web”, uscito a ottobre 2015, Matt & Bise saranno in fiera per presentare il nuovo libro Una mamma per nemica (ed. Mondadori), una raccolta illustrata a fumetti dei più divertenti episodi che riguardano la coppia. Il racconto prende spunto dai personaggi Matteo e Mamma Bise, format che ha reso celebri i due giovani autori. Matt&Bise saranno presenti in fiera domenica 23 aprile dalle 12.30 alle 19.30

 

Il Salone in breve

Torino Comics è la fiera dedicata fumetto, game, videogame e cosplay in programma dal 21 al 23 aprile 2017. I padiglioni 2 e 3 di Lingotto Fiere si preparano accogliere decine di migliaia di appassionati di fumetto, manga, anime, cinema, games&videogames, collezionisti e naturalmente gli immancabili cosplayer.

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Orari  Tutti i giorni, dalle 9.30 alle 19.30. Biglietti  Biglietto intero 13.00 €, ridotto 11.00 €. Ridotto Cosplay 10.00 € Aree tematiche  Area commerciale dedicata a proposte editoriali, oggettistica e gadget.  Area autori: ogni disegnatore o sceneggiatore avranno un proprio stand dedicato, mentre al centro dell’area ci sarà un’Agorà dedicata a performance e presentazioni.  Area videogames, con un palco attrezzato con postazioni pc e megaschermo dove si svolgeranno prestigiosi tornei, tra cui le finali dell’IGL – Italian Gaming League, il campionato italiano di videogiochi.  Area associazioni, che riproducono fedelmente scenari e costumi di film e telefilm di culto, da Ghostbusters a Star Wars, da Star Trek a Doctor Who.  Aree entertainment: pista Crazy Go Kart, con sfide a tempo; la Rogue Academy, percorso di addestramento a tema Star Wars, per rubare i piani della morte nera; area Star Trek, con sfide con pistole e fucili nerf.  Area games, con le novità del mondo dei giochi, dalle carte ai giochi di ruolo.  Area medievale, novità del 2017, che ha l’obiettivo di rievocare, nello spirito giocoso e ludico della manifestazione, le atmosfere dell’epoca.  Area cosplayer, con esibizioni e sfilate competitive dei ragazzi in costume I numeri della fiera: 30.000 metri quadri, 200 espositori, 6 aree

 

Mercato digitale e social media alla Holden

L’incontro, organizzato in tre tavoli di discussione, ha coinvolto oltre centocinquanta giovani delle Università e numerosi stakeholders

“Cybersecurity, cyberbullismo e futuro della comunicazione sono tre tematiche delicatissime e complesse, che definiscono i confini entro i quali dovranno vivere e crescere le nuove generazioni”. Con queste parole Alessandro De Cillis, presidente del Corecom Piemonte, ha aperto, alla Scuola Holden, il Forum di discussione regionale “Il mercato digitale e il futuro dei social media”, realizzato dal Parlamento europeo in collaborazione con il Consiglio regionale. “La generazione Z, quella dei ‘nativi digitali’ – ha proseguito De Cillis – è iperconnessa ed è nata in un mondo di condivisione quotidiana. È interessante notare, per esempio, come i contratti telefonici offrano continuamente pacchetti di traffico dati che fino a cinque anni fa erano inimmaginabili. Una generazione mobile-first in cui la condivisone è diventata una vera e propria esigenza”.L’incontro, organizzato in tre tavoli di discussione, ha coinvolto oltre centocinquanta giovani delle Università e numerosi stakeholders, proponendo una riflessione sulla sfida epocale della comunicazione digitale e l’uso dei social media per avvicinare sempre di più l’Europa ai cittadini. Sul tema della tutela dei giovani nel cyberspazio Gianluca Martino Nargiso, vicepresidente del Corecom, ha evidenziato come “è necessario che anche gli enti che si occupano di tutela dei minori siano costantemente aggiornati di fronte a una società in continuo mutamento”. “Bisogna giocare sulla prevenzione – ha sottolineato Nargiso – come strumento fondamentale da offrire soprattutto a genitori e insegnanti, che hanno il dovere di educare, conoscendo in maniera approfondita le insidie nascoste nel web e assumendo, in questo modo, non il ruolo di censori ma di vere proprie guide per i giovani che sono il nostro futuro”. Nel corso del dibattito sulle competenze digitali De Cillis ha portato all’attenzione del pubblico il mondo dei social media e gli importanti cambiamenti che oggi il sistema radiotelevisivo si trova ad affrontare. In particolare si è parlato di fake news, di come identificare le false notizie sul web e di come sanzionare i responsabili delle cosiddette “bufale in rete”. “Il limite di una legislazione internazionale non condivisa – ha precisato De Cillis – permette che l’emissario di una scorretta informazione non ne debba rispondere. Questa è una lacuna che è necessario colmare”. Antonio Martusciello, commissario di Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) ha poi evidenziato i molteplici rischi ai quali i minori sono esposti, soffermandosi in particolare sul presunto anonimato dei cyberbulli che riduce il senso di responsabilità di chi denigra o aggredisce psicologicamente le fasce più deboli. Ha poi concluso considerando indispensabile investire nell’educazione digitale, non solo giuridica ma anche culturale.

Daniela Roselli

www.cr.piemonte.it

 

La Vicepresidente del Consiglio regionale, Daniela Ruffino ricorda i partigiani incarcerati e torturati presso la Caserma Lamarmora

In occasione del 72° Anniversario della Liberazione , la Vicepresidente del Consiglio regionale Daniela Ruffino ha partecipato giovedì 21 aprile alla commemorazione dei partigiani caduti, incarcerati e torturati presso la Caserma Lamarmora  di via Asti a Torino.

La caserma di via Asti è uno dei luoghi-simbolo della Resistenza e dell’antifascismo a Torino. Un luogo evocativo del dolore e della violenza del regime. Dopo l’8 settembre 1943 la caserma divenne il quartier generale dell’Ufficio politico investigativo della Guardia nazionale repubblicana che aveva l’incarico di reprimere con ogni mezzo (rastrellamento, cattura, tortura, fucilazione, deportazione) la lotta clandestina in città e in provincia. La caserma venne quindi trasformata in luogo di detenzione e di tortura per tutti coloro sospettati di connivenza con la Resistenza.  Tutto ciò fino a quando venne  liberata dai partigiani, nella notte tra il 27 e il 28 aprile del 1945.

 Voglio ricordare la testimonianza resa  dall’avvocato Bruno Segre , imprigionato qui nel 1944 , autore di un libro importante come  “Quelli di via Asti” che, attraverso uno spaccato autobiografico, ripercorre la storia di quegli anni bui e dolorosi” – ha sottolineato la Vicepresidente Ruffino, ricordando l’impegno di quegli antifascisti “che avevano compreso  qual’era la posta in gioco in quegli anni e, a proprio rischio e pericolo, si organizzarono per agire in clandestinità e nella lotta aperta contro il regime “.

“Le voci del silenzio”, la Spoon River sulle sponde della Dora Baltea

Spoon River, la cittadina dell’Illinois nei pressi di Springfield con il suo piccolo cimitero sulla collina dove “tutti dormono, dormono”, resa immortale da Edgar Lee Masters, ha una consorella sulle sponde canavesane della Dora Baltea. Basta leggere “Le voci del silenzio” (Impremix, Torino) il bel libro di Barbara Castellaro, per rendersene conto. E’ lì che, tra i viali della memoria, si riallacciano le storie e le vite di persone straordinariamente normali per i più e del tutto speciali per la giovane scrittrice nata a Ivrea. Se c’è, scorrendo le pagine del libro, il bisogno di strappare dall’oblio i profili di alcuni protagonisti c’è anche, tanto prepotente quanto garbato, il desiderio di risarcire alcuni di loro che – in vita – non hanno avuto fortuna e – in alcuni casi – nemmeno la considerazione degli altri. O almeno non quanta, forse, ne avrebbero meritato. In quattordici capitoli si snoda una sorta di “lessico familiare”, dalla triste storia di Antonio – il nonno materno dell’autrice – all’orgogliosa e libera personalità di Lia, dal povero caldarrostaio Quasimodo allo zio Pierone e alla “nonna” Sila che costruiva zoccoli intagliandoli nel legno. E’ davvero una “Spoon River” molto personale ma forse proprio per questo non solo “sua” perché, come scrive nell’introduzione lo storico Gianni Oliva, si tratta del “recupero delle memorie passate che compongono una realtà emotiva presente”. Barbara Castellaro, pagina dopo pagina, mette a nudo le proprie insicurezze, i suoi punti di forza, il personale percorso formativo, i traguardi raggiunti al prezzo di piccole e grandi lotte: tutto ciò “passeggiando” tra i ricordi delle persone più care. Anche la storia, quella con la “esse” maiuscola, s’intreccia con quella dei protagonisti quando uno di loro perde la vita nella strage della stazione di Bologna, il 2 agosto del 1980. Le rievocazioni delle vite dei personaggi del libro offrono così al lettore l’occasione per intraprendere anch’esso una “passeggiata interiore” lungo i propri viali della memoria. In fondo, quelle narrate con grande sincerità  ne “Le voci del silenzio” potrebbero essere le storie di ognuno di noi. La morte viene affrontata e smitizzata, rendendola una cosa naturale, del tutto normale e in questo va dato merito all’autrice (con un suo personalissimo stile linguistico degno d’attenzione) di essersene cimentata con un certo coraggio. Un’ultima annotazione: dal tema trattato si potrebbe pensare ad un libro triste. Niente di più sbagliato: è un libro che, pur senza nascondere una vena di malinconia, è – per così dire – pieno di vita. E leggerlo può rivelarsi un vero piacere.

Marco Travaglini

FANTAPOLICA? QUEL CHE RESTERA’ DEL GIORNO (DELL’EUROPA) SE…

Lo spariglio che non ti aspetteresti. Certo che se al ballottaggio francese andassero Marine Le Pen( probabile e, in questo caso, ancor più probabile Presidente) e Mélenchon, fra pochi giorni cambierebbe il Mondo in cui siamo abituati (non così soddisfacentemente, peraltro) a vivere da circa 25 anni. E l’altro spariglio giocato oltremanica dalla May(che inizia a piacermi anche fisicamente, il che mi preoccupa un po’) sancirebbe l’8 Giugno la fine dell’Europa, non solo quella a trazione turbo-deutsche-diesel (peraltro, i motori diesel verranno banditi, indipendentemente da ogni altra considerazione, entro i prossimi 10 anni) diretta da Berlino, ma in termini globali. Nulla di tragico, magari qualcosa di drammatico nel breve sui Mercati finanziari (ma si è visto che il Panico-Trump sia durato 24 ore), epperò la necessità di rifondare ritornando al passato l’Europa come l’avevano concepita i Padri Fondatori, cioè in forma di più semplice Zollverein, l’unica architettura che, obiettivamente, i diversissimi Popoli che la compongono possono, allo stato delle cose, accettare e sostenere nel tempo.

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https://paoloturatitactica.wordpress.com/2017/04/20/fantapolicaquel-che-restera-del-giorno-delleuropa-se/

 

 

Muore religioso travolto dal tram

E’ morto fratel Virgilio Castelli. Il religioso del Collegio Sacra Famiglia, di 88 anni, mancato nel pomeriggio di ieri al Cto di Torino per le conseguenze dell’incidente stradale di cui è rimasto vittima martedì. L’anziano religioso, che ha lavorato per anni per  giovani studenti dell’istituto di via Rosalino Pilo, insegnando  educazione fisica, era  stato investito da un tram della linea 13 in piazza XVIII Dicembre, all’incrocio con corso San Martino. La data dei funerali non è ancora stata decisa.

Pulizie in Consiglio, nessun licenziamento

“A fronte della nostra richiesta all’azienda appaltante di rispetto dei termini contrattuali e in particolare della clausola di salvaguardia a suo tempo concordata, l’ipotesi di licenziamento per 14 addetti alle pulizie in servizio presso  il Consiglio regionale,  è rientrata”. Lo annuncia il presidente Mauro Laus, al termine della riunione di questa mattina con i responsabili della ‘Lucentezza Srl’, ditta che ha in appalto il servizio di pulizie dei locali del parlamentino piemontese. Preso atto della disponibilità manifestata dai responsabili della società, Luca Maugeri, Domenico Ciraci e Michela Marchesi, “circa la continuità di impiego di tutte le lavoratrici e i lavoratori, con il sostanziale mantenimento del monte ore, ho chiesto un incontro tecnico-operativo tra sindacati e azienda, fissato già per il prossimo mercoledì 26 aprile”, ha aggiunto Laus. I rappresentanti di Lucentezza hanno manifestato apertura verso i sindacati e chiarito che “i lavoratori ritenuti in esubero orario presso il Consiglio potranno essere impiegati in altri cantieri presenti in città. Considerando anche la possibilità di qualche prepensionamento – hanno concluso – dovremmo risolvere quasi del tutto ogni problema per mantenere inalterati i livelli occupazionali e le ore lavorate. Di fatto non abbiamo mai avuto intenzione di licenziare nessuno”. 

gm – www.cr.piemonte.it