redazione il torinese

Facciamo il punto sulle unioni di fatto

Finalmente in Italia la nuova disciplina in materia di unioni civili è ormai legge; è stata, infatti, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale del 21 maggio 2015 la legge del 20 maggio 2016 n. 76, recante la regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e la disciplina delle convivenze di fatto, sulla Gazzetta ufficiale del 27 gennaio scorso sono stati pubblicati i decreti legislativi attuativi entrati in vigore l’11 febbraio di quest’anno.

La legge – spiega l’avvocato Marco Porcari del Foro di Torino – ha inteso regolare in modo più specifico proprio le unioni civili tra persone dello stesso sesso, estendendo soltanto a questa categoria tutte le garanzie, i diritti e le tutele previste dalla legge per i rapporti di “coniugio”, mentre ha scelto di regolare in modo più blando la posizione dei conviventi di fatto eterosessuali, con chiaro intento di favorire il matrimonio.La legge è organizzata in un unico articolo, di cui alcuni commi (1-35) si riferiscono alle unioni civili tra persone dello stesso sesso, unioni che si formalizzano davanti all’Ufficiale di Stato Civile e alla presenza di due testimoni, attestate mediante certificazione da parte dell’Anagrafe, in cui sono riportati i dati anagrafici delle parti e quelli dei loro testimoni, il regime patrimoniale scelto e la residenza.

.

I commi 36-65 riguardano le convivenze di fatto tra due persone maggiorenni di sesso diverso unite stabilmente da vincoli affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione; i commi finali sono dedicati alle disposizioni finanziarie e riguardano gli oneri in materia previdenziale corrente e futura, nonché in quella di gestione del rapporto di lavoro in materia di unioni civili. Si applicano alle unioni civili tra persone dello stesso sesso – afferma l’avvocato Porcari – tutte quelle disposizioni che si riferiscono al matrimonio ed, in generale, tutte quelle disposizioni contenenti le parole “coniuge”, “coniugi” o termini equivalenti, ovunque ricorrano sia nelle leggi, sia negli atti aventi forza di legge, sia nei regolamenti.Ciò vuol dire, tra l’altro, che lo scioglimento del vincolo tra gli uniti civilmente omosessuali, come avviene in caso di divorzio, genererà l’attribuzione del diritto all’assegno di mantenimento, in assenza di matrimonio o di una nuova unione civile, il diritto al pagamento di una quota parte del trattamento di fine rapporto dell’ex unito civilmente; in sostanza all’interno dell’unione civile che riguarda persone dello stesso sesso le regole sono analoghe a quelle che si riferiscono a coppie sposate; lo stabilisce l’articolo 13 delle legge, che riguarda il regime patrimoniale applicabile.

.

Le cause di non punibilità di reati commessi a danno del coniuge, perlopiù riguardanti reati contro il patrimonio, opereranno anche nell’ambito delle unioni civili tra omosessuali.Nelle unioni civili le persone dello stesso sesso – aggiunge Marco Porcari – potranno anche beneficiare del congedo matrimoniale nel lavoro subordinato e, nel lavoro autonomo, all’unito civilmente omosessuale, così come al convivente di fatto eterosessuale, che presti stabilmente la propria opera all’interno dell’impresa dell’altro convivente, spetta una partecipazione agli utili dell’impresa familiare e ai beni acquistati connessi, nonché agli stessi incrementi dell’azienda.

 

Avvocato Marco Porcari

 WWW.MARCOPORCARI.COM     

WWW.MARCOPORCARI.IT 

 INFO@MARCOPORCARI.COM 

 

Valerio Binasco alla direzione artistica del Teatro Stabile di Torino

Il Consiglio di amministrazione della Fondazione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, d’intesa con tutti i Soci Aderenti, ha ieri conferito all’unanimità a Valerio Binasco la consulenza per la direzione artistica nel triennio 2018-2020: dal 1° gennaio 2018 Binasco succede quindi a Mario Martone alla guida artistica del Teatro.

Il presidente Lamberto Vallarino Gancia esprime, a nome suo e del Consiglio di Amministrazione, «le più vive felicitazioni a Binasco, regista e attore tra i più apprezzati e premiati della scena italiana che saprà proseguire nel solco di eccellenza tracciato da Martone per conseguire ulteriori prestigiosi obiettivi e consolidare le funzioni e la competitività del nostro Teatro. A Binasco – prosegue Gancia – i migliori auguri di buon lavoro e il benvenuto nella squadra dello Stabile». Il direttore Filippo Fonsatti saluta l’arrivo di Valerio Binasco con grande stima, piena soddisfazione e molte aspettative, dichiarando: “Analizzando il profilo dei più importanti esponenti della scena teatrale italiana, la scelta è ricaduta su Binasco per la solidità e la coerenza di un percorso artistico ben connotato nel corso della carriera e delineato in tre ambiti, nei quali ha coniugato la ricerca e il rigore con uno stile registico sempre capace di entrare in relazione con il pubblico: si è distinto infatti sia per la rilettura innovativa e originale dei grandi titoli del repertorio, sia per l’attenzione alla drammaturgia e ai temi della contemporaneità, sia infine per la formazione e la valorizzazione dei giovani talenti. Binasco è nel pieno della maturità artistica ed ha dimostrato di avere tutte le potenzialità e l’ambizione per crescere ancora e sfidare la scena internazionale.

A Mario Martone – aggiunge Fonsatti – un ringraziamento per il prestigio che ha conferito al Teatro Stabile e alla nostra Città, per la condivisione della sua esperienza intellettuale e per l’esempio del suo impegno civile, per la realizzazione di produzioni memorabili – cito fra tutte Operette morali e Morte di Danton».Dice l’attore/regista, che si è finora cimentato in teatro con testi di Shakespeare, Alfieri, Goldoni, Fosse, Pinter, Ginzburg, Mc Pherson, Pasolini e Testori (nella prossima stagione firmerà al Carignano un nuovo “Don Giovanni” di Molière) e che per il cinema è stato diretto tra gli altri da Martone, Ozpetek, Comencini, Cupellini e Tavarelli: “Il sentimento che prevale è quello della responsabilità nei confronti di questa Città che amo profondamente, della Regione in cui sono nato, degli artisti che qui risiedono e lavorano, molti dei quali sono amici di una vita coi quali sarà bellissimo confrontarsi su idee e progetti. Lo Stabile di Torino – prosegue Binasco – ha rappresentato in questi ultimi anni un’eccellenza ineguagliata sul territorio nazionale, grazie a un grande lavoro di squadra, ma soprattutto alla simbiosi perfetta di due grandi uomini di teatro, Mario Martone e Filippo Fonsatti”. (e. rb.)

 

Tinca e asparago conquistano Poirino

Poirino celebra la sessantesima edizione della Sagra della tinca e dell’asparago da sabato 13 a lunedì 15 maggio. Si tratta di un evento che coniuga una mostra mercato di prodotti tipici, artigianato, enogastronomia, spettacoli e mostre. L’anticipazione si avrà sabato con l’apertura dello stand gastronomico e il concerto, alle ore 21, de “Gli splendidi Jovanotti sound”. Domenica 14, invece, sarà la volta del concorso di pittura, della mostra fotografica e di pittura, del primo raduno di trattori “Cuntadin a Poirin”, del tiro con l’arco, della presenza della microeditoria, del concorso canoro “Asparago d’oro” e del concerto “No Way” party band.

Ma, soprattutto, il centro della città diventerà una grande sala espositiva dove saranno visibili esemplari di tinca gobba dorata del Pianalto che vive in vasca e può fregiarsi del titolo di Dop. Le tinche esposte parteciperanno ad un concorso per individuare i primi 3 classificati delle categorie avannotti, taglia e riproduttori. Inoltre saranno presenti gli asparagi poirinesi con il consueto concorso per le categorie commercianti, produttori ed asparagi giganti. Lunedì 15 maggio, infine ci sarà “I Custodi della Terra”, prima mostra mercato dei prodotti della terra, a partire dalle ore 9 in piazza Italia – Passeggiata Marconi. Questo evento ed il convegno “Poirino e la Blue Economy – Una nuova opportunità per lo sviluppo del territorio e i suoi prodotti”, vengono presentati in un incontro con gli organi di informazione martedì 9 maggio, alle ore 11.30, a Torino al Castello del Valentino – Palazzo Architettura – Sala dello Zodiaco. L’iniziativa è a cura del Comune di Poirino e del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino. Intervengono all’incontro di presentazione Daniela Ruffino, vice presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Angelita Mollo, sindaco di Poirino, Luigi Bistagnino e Silvia Barbero, docenti di Architettura e Design del Politecnico di Torino, lo chef stellato Ugo Alciati ed il Circolo Fotografico Romolo Nazzaro di Poirino. Moderatore sarà Alessandro Felis, giornalista ed agronomo. Infine, sempre lunedì, il programma della manifestazione prevede in serata la sfilata di moda a cura della sartoria di Elena Tachis e Spunk ed il gran finale con il concerto dei Drum Theatre. Ospite della manifestazine sarà il Castellucci di Norcia.

Massimo Iaretti

 

 

Trasporti, opere pubbliche e grattacielo all’odg della Giunta regionale

Trasporto locale, opere pubbliche e Palazzo unico sono stati i principali argomenti esaminati l’8 maggio dalla Giunta regionale nel corso di una riunione coordinata dal presidente.

Rinnovo autobus. Per continuare il rinnovo del parco autobus per il servizio di trasporto pubblico locale sono stati definiti, su proposta dell’assessore ai Trasporti, i criteri con i quali ripartire 36 milioni di euro derivanti da fondi statali. A questa somma vanno aggiunti i 26 milioni di risorse regionali già inseriti nel bilancio. Nel complesso le aziende potranno acquistare 650 mezzi. I fondi saranno ripartiti fra i quattro ambiti ottimali nei quali è stato diviso il Piemonte (Torino, Cuneo, bacino nord-est, bacino sud-est).

Opere pubbliche. Predisposti i criteri, presentati dal vicepresidente e dall’assessore alle Opere pubbliche, per l’utilizzo del fondo di 25,292 milioni inserito nel bilancio di previsione 2017 per consentire ai Comuni, alle Province, alle Agenzie territoriali per la casa e alla Città metropolitana di Torino di effettuare interventi riguardanti la viabilità comunale, l’edilizia scolastica, socio-assistenziale, municipale e cimiteriale, l’illuminazione pubblica, la rimozione dell’amianto dagli edifici pubblici, la sistemazione idraulica e idrogeologica dei corsi d’acqua e dei versanti, l’allestimento di sedi turistiche e culturali di proprietà comunale. Il termine per la presentazione delle domande è stato differito al 14 maggio 2017.

Palazzo unico. Disposta, su iniziativa del vicepresidente, la presa d’atto e l’approvazione dello schema di addendum contrattuale per il subentro dell’associazione temporanea di imprese CMB di Carpi e Idrotermica Coop nel contratto d’appalto per terminare la costruzione del nuovo Palazzo unico della Regione Piemonte mediante locazione finanziaria di opere pubbliche.

La Giunta ha inoltre approvato, su proposta dell’assessore all’Urbanistica, le linee guida per la redazione dello statuto delle associazioni fondiarie.

Gianni Gennaro

www.regione.piemonte.it

(foto. il Torinese)

Trofeo sportivo Scuola di Applicazione al corso “Coraggio”

 Il 194° corso “Coraggio” si è aggiudicato il 9° trofeo Scuola di Applicazione dell’Esercito, disputato nel fine settimana presso il Centro Sportivo Militare di Piazza d’Armi. In una festosa cornice di pubblico, trecentocinquanta donne e uomini dell’Esercito, cento appartenenti delle forze di polizia e alle principali società sportive piemontesi si sono confrontati in diverse discipline, alcune delle quali tradizionalmente appannaggio dei militari: tiro con la pistola, nuoto e pallanuoto, pallavolo e scherma, pentathlon, corsa campestre e su pista, rugby, mountain bike, equitazione e pugilato. A fare il tifo nelle competizioni individuali e a squadre, colleghi, amici, familiari degli atleti e tante famiglie che, approfittando dell’apertura al pubblico del Centro Sportivo Militare, hanno deciso di condividere una giornata di sport e divertimento con l’Esercito. Grande l’entusiasmo dei più piccoli per i cavalli e i cavalieri della Scuola di Applicazione e palpabile la soddisfazione dei bambini che si sono cimentati in piena sicurezza con le basilari tecniche di alpinismo nelle palestre di arrampicata allestite con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Alpini. Il trofeo, giunto alla sua nona edizione, si conferma un privilegiato momento di incontro fra appartenenti alle forze armate e di polizia operanti sul territorio, sportivi di ogni età e cittadini animati dal desiderio di trascorrere una giornata di sport e di festa a fianco dei ragazzi e delle ragazze in uniforme.

Nuovo Polo di Cardiologia al Regina Margherita

E’ stato inaugurato il nuovo Polo di Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino

Il progetto di ristrutturazione, realizzato grazie al finanziamento della Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, rientra in una generale riqualificazione del 6° piano del Regina Margherita, che accoglierà anche la Terapia Intensiva Cardiochirurgica e dei Trapianti d’Organo pediatrici, che verrà realizzata nei prossimi mesi. L’impegno complessivo di circa 2.350.000 euro da parte della Fondazione al termine dei lavori consentirà di implementare notevolmente il percorso dei piccoli pazienti cardiopatici, fornendo una Terapia Intensiva di 5 posti letto, di cui uno dedicato ai pazienti sottoposti a trapianto di cuore, una Terapia Semintensiva di 5 posti letto ed un reparto di degenza di 10 posti letto. La riorganizzazione degli spazi per “intensità di cure”, una visione più moderna volta all’ottimizzazione delle risorse, vedrà nascere un ipotetico percorso che il piccolo paziente, sottoposto a procedura chirurgica o interventistica, si troverà ad affrontare, con una progressiva riduzione delle risorse necessarie al suo trattamento man mano che le sue condizioni migliorano, fino alla dimissione.L’umanizzazione degli spazi ha rappresentato un aspetto fondamentale, per cui tutto il reparto nasce a misura di bambino. In particolare le decorazioni delle pareti sono state realizzate, con il contributo dell’Associazione Amici dei Bambini Cardiopatici Onlus, da Alessandro Sanna, un artista di riferimento nazionale nell’ambito delle illustrazioni dedicate ai bimbi.

.

L’attenzione alle esigenze dei piccoli pazienti passa anche da un sistema di monitoraggio telemetrico, acquistato con il contributo della Fondazione FORMA Onlus, che consentirà di sorvegliare le funzioni vitali anche lontano dal letto, durante il gioco o gli spostamenti in reparto. La Cardiochirurgia pediatrica, diretta dal dottor Carlo Pace Napoleone, rappresenta l’unico Centro accreditato della Regione, un punto di riferimento nazionale non solo per il numero di pazienti trattati, circa 200 l’anno, ma per la completezza della proposta assistenziale, che va dal trattamento dei prematuri di basso peso, fino a 400 grammi, all’impianto dei cuori artificiali, ai trapianti di cuore ed al trattamento dei pazienti cardiopatici congeniti in età adulta. La Cardiologia pediatrica, diretta dalla dottoressa Gabriella Agnoletti, è l’unico Centro in Piemonte che tratta le cardiopatie congenite da 0 giorni a 18 anni. E’ tra le più importanti realtà italiane per numero di pazienti (500 ricoveri all’anno e 350 interventi di emodinamica). Il Centro è noto anche all’estero per l’attività di emodinamica avanzata e l’attività scientifica. La Cardiologia pediatrica tratta inoltre l’adulto con cardiopatia congenita (paziente GUCH) ed è dotata di una Struttura chiamata “Centro GUCH” e segue circa 800 pazienti adulti con cardiopatia congenita. Il Centro è inoltre il fondatore del “Registro Piemontese delle Cardiopatie congenite dell’adulto”, nel quale sono stati inclusi ad oggi circa 1000 pazienti. La ristrutturazione del percorso assistenziale dei piccoli cardiopatici, realizzata grazie alla Fondazione Specchio dei Tempi, migliorerà in maniera importante la qualità della degenza, rendendola decisamente più consona alla tipologia di patologie e di pazienti trattati. Il progetto si inserisce in una più generale riqualificazione degli spazi dell’ospedale Regina Margherita, portata avanti dalla Direzione Aziendale (avvocato Gian Paolo Zanetta) e dal Dipartimento di Pediatria e Specialità Pediatriche, diretto dalla dottoressa Franca Fagioli, e realizzato grazie a numerosi contributi della Fondazione Specchio dei Tempi, grazie ai quali sono stati realizzati i nuovi Poliambulatori ed il reparto di Neuropsichiatria Infantile.

 

 

Nel docu-film la vita e il mondo dello “zingaro” Gipo Farassino

Chi ha vissuto gli anni ’60 a Torino non può perdersi uno spaccato della città , dove riconoscersi.

Nel docu-film “Gipo lo zingaro di Barriera” con regia di Alessandro Castelletto, sulla vita di Gipo Farassino , il protagonista Luca Morino, nel ricercare il personaggio enigmatico, non solo coglie le mille sfacettature di Gipo, ma anche i luoghi , i suoni, le persone e le emozioni che hanno fatto di Farassino un poeta , un maestro . Martedì 9  e Mercoledì 10 maggio al Cinema Centrale di Torino. L’incasso sarà devoluto alla Fondazione Caterina

VINOVO RUN FLOWER

Corsa e Camminata non competitiva per le vie di Vinovo: ritrovo in P.zza Rey ore 9.00, partenza ore 10.30

L’Ascom Vinovo in collaborazione con il Comune di Vinovo, GenerazioneX, Podistica Vinovo, Proloco Vinovo e come media partner Radio Contatto, organizza grazie anche al successo delle scorse edizioni, la Vinovo Run Flower una corsa e camminata non competitiva per le suggestive vie di Vinovo che supporta Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo ONLUS (http://www.fprconlus.it) . Il percorso di 5 km avrà inizio in P.zza Rey dove si potrà ammirare il Castello Della Rovere fiore all’occhiello di Vinovo e si snoderà per le vie toccando punti di importanza storica e architettonica. La corsa vuole essere  oltre che un’opportunità di conoscenza del territorio e un momento di convivialità , anche un’occasione per dimostrare solidarietà infatti parte del ricavato verrà devoluto alla Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro di Candiolo ONLUS che è stata costituita per offrire un contributo significativo alla sconfitta del cancro attraverso la realizzazione in Piemonte di un polo oncologico, che sappia coniugare la ricerca scientifica con la pratica clinica e metta a disposizione dei pazienti oncologici le migliori risorse umane e tecnologiche oggi disponibili.L’iscrizione ha un costo di €5,00 che comprende la Maglietta in Edizione Limitata e la possibilità di vincere ricchi premi. Ci si potrà iscrivere presso il Rey Cafè Vinovo P.zza Rey n29 Tel:0115509292

.

Per informazioni

Ufficio Sport Comune di Vinovo 011.9620413

Facebook: www.facebook.com/vinovorun

www.radio-contatto.it

Nell’Orestea di De Fusco anche lo spettatore di oggi è giudice e testimone

Lo ha dedicato a Kaled Assad, il capo archeologo di Palmira, la vittima dell’Isis, l’uomo che ha pagato “con la vita il suo amore per l’arte e per la cultura”, Luca De Fusco il suo spettacolo che è in questo finale di stagione al Carignano (fino a domenica 14 maggio) per la stagione dello Stabile torinese – Teatro Nazionale

La notizia della sua uccisione arrivò quando De Fusco stava preparando lo spettacolo ed ecco allora questa Orestea che è un punto di visione verso il suo operato, verso la sua fede, in orrore alle Erinni trasformate oggi, in una società che ci interessa sempre più da vicino e che ci colpisce, nei nuovi assassini. Una trilogia – l’unica giunta sino a noi, fu rappresentata nel 458 a. C. – che ha il proprio compimento nella testimonianza della nascita del Diritto, che cancella la pratica della vendetta e dell’odio passati di padre in figlio e che trasforma la società arcaica in una società civile, dove i tribunali hanno un peso e una veste, una trasformazione che prolunga le proprie parole sino alla nostra – vacillante – età contemporanea. Si racconta, racchiusi in tre tappe, del ritorno a casa di Agamennone, vincitore a Troia, e del suo assassinio da parte della consorte Clitennestra, con l’amante Egisto, considerandolo essa il responsabile della morte della figlia Ifigenia, immolata sulla spiaggia alla partenza delle navi per il buon auspicio degli dei nell’imminenza della guerra (“Agamennone”); della vendetta che, con la sorella Elettra, compie il figlio Oreste (“Le coefore”) uccidendo la madre e l’amante, della sua fuga e del rifugio ch’egli trova tra le mura del tempio di Apollo a Delfi, con la richiesta ad Atena che il suo misfatto venga giudicato dal tribunale dell’Aeropago: sarà assolto con l’aiuto della dea mentre le feroci Erinni, sue persecutrici, si trasformeranno in Eumenidi (è loro il terzo titolo), benigne divinità della giustizia. De Fusco, cosa rara sui palcoscenici, ha voluto raggruppare il ciclo intero in un’unica serata, giocando di contaminazione; ovvero, non nuovo a questo intreccio di lavorazioni, agendo sulla sobria e attuale traduzione, privata di ogni retorica, ma egualmente “forte”, di Monica Centanni, ha unito la parola di Eschilo, antica, profonda, sanguinante pathos, alle proiezioni e ai video, alle musiche di Ran Bagno che fluttuano in un mondo che guarda in egual misura all’oriente come all’occidente, ai movimenti coreografici (a tratti mi sono sembrati “facili”) firmati da Noa Wertheim, traendone immagini altamente suggestive, laddove forse le preferenze personali vanno all’impianto del primo “Agamennone”, maggiormente fedele all’idea (scolastica?) che della tragedia da sempre abbiamo ma dovendosi pur sempre riconoscere che quell’Atena cinematograficamente cyber, perfetta fantasy, che occhieggia e stabilisce sull’alto della scena avrà il suo posto nell’elenco degli spettacoli dell’annata: anche perché affidata a un’attrice davvero eccellente, Gaia Aprea, già con un peso tutto suo nelle vesti della “verace sempre” Cassandra.

Uno spettacolo importante quello di De Fusco, che spazia tra le aree tecnologiche (i volti ingranditi sullo schermo, il campo e il controcampo, i vari riflessi degli attori tra palcoscenico e filmati) e che con giusti approfondimenti mette a tratti in primo piano quello spettatore che è ognuno di noi oggi, riaccendendo per esempio le luci della sala e rendendoci testimoni e giudici, al di là della parola, che con lo scenografo Maurizio Balò inventa uno spazio scenico davvero significativo: ai piedi di una porta grigia che s’apre e si chiude sul buio che è la reggia di Argo, una lunga pedana in leggero pendìo, che avanza verso la platea, ricoperta di terriccio scuro da cui risorgono alcuni personaggi e vari reperti qua e là e che s’accende di rosso in lunghezza nella sua parte centrale, sia sangue o tappeto rosso; che s’affida ai bellissimi costumi di Zaira De Vincentiis, capace di giocare ampiamente sul bianco e sul rossastro della regina degli Atridi e sul nerissimo delle Erinni, orrendi uccellacci, capitanate da Angela Pagano in perfetta forma. Se l’Oreste di Giacinto Palmarini non gode ancora appieno della veemenza e della maturità che gli appartengono, se forse è un po’ acerba la Elettra di Federica Sandrini, il resto della compagnia, venti attori in scena tra attori e danzatrici, vanta un risultato pienamente raggiunto, Mariano Rigillo (seppur di breve apparizione), Paolo Serra, Enzo Turrin, Anna Teresa Rossini e soprattutto, per l’ardore della sua regina, per quella gran carica di vendetta che per anni ha covato dentro di sé, Mascia Musy, bravissima.

 

Elio Rabbione

MARTEDì CHIUSURA AL TRAFFICO DEL CAVALCAVIA DI CORSO GROSSETO

Martedì 9 maggio, dalle ore 9 e fino al tardo pomeriggio, il cavalcavia di corso Grosseto sarà chiuso al traffico in entrambe le direzioni (Grosseto e Potenza) per consentire l’installazione dei portali destinati a impedire l’accesso ai mezzi pesanti.

Da venerdì scorso il transito sull’infrastruttura, dove è stato anche istituito il limite di velocità di 30 km/h, è consentito ai soli veicoli di peso complessivo inferiore a 3,5 tonnellate e di altezza inferiore a 2 metri e 70.

Le limitazioni, che hanno esclusivamente scopo precauzionale, servono a limitare l’impatto del traffico e sono state decise per preservare l’infrastruttura, che viene monitorata costantemente in attesa dei futuri interventi per la realizzazione del collegamento della linea Torino – Ceres con la rete R.F.I. lungo corso Grosseto.

www.comune.torino.it