redazione il torinese

Morta la moglie dell’imprenditore scomparsa

La morte di Silvia Pavia, la 51enne scomparsa nelle scorse settimane e trovata senza vita oggi, nella sua Fiat 500, nei pressi di Oulx è probabilmente dovuta a suicidio.  Sarà l’autopsia a dare una conferma sembra che la donna abbia ingerito dei farmaci.Era scomparsa il 26 aprile, dopo aver fatto visita al suo cavallo, nel maneggio di San Maurizio Canavese. Aveva lasciato  nell’armadietto il cellulare, senza suoneria, e il portafoglio. Prima di far perdere le proprie tracce, aveva mandato un messaggio al compagno, un imprenditore, scrivendo:  “Bacio ok, a oggi pomeriggio”. Poi, però, non era più tornata a casa, e aveva anche disdetto l’appuntamento dal parrucchiere. Aveva vissuto per tanti anni a Torino ma di recente si era trasferita nel Principato di Monaco.

Giornata della pressione arteriosa, visite gratuite alle Molinette

Mercoledì 17 maggio, presso l’ingresso principale dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (corso Bramante 88), dalle ore 9 alle ore 16 si terrà la XIII^ Giornata mondiale contro l’ipertensione arteriosa dal titolo “Impara a conoscere la tua pressione”, organizzato dalla Società Italiana dell’ipertensione arteriosa nazionale e regionale. In una postazione gazebo i medici del Centro per la diagnosi e la terapia dell’ipertensione arteriosa della Medicina Interna 4 universitaria delle Molinette (diretta dal professor Franco Veglio), con il prezioso contributo della Croce Rossa Italiana, offriranno ai cittadini l’opportunità di un controllo gratuito della pressione arteriosa e forniranno indicazioni ed informazioni per sensibilizzarli sul controllo dell’ipertensione.  L’ipertensione arteriosa è la principale causa di malattie cardiovascolari (infarto del miocardio, ictus cerebrale, scompenso cardiaco), che in Italia provocano 240mila morti ogni anno, pari al 40% di tutte le cause di morte. Inoltre essa predispone anche allo sviluppo di malattie renali, di demenza e di nuovi casi di diabete. I dati relativi all’Italia mostrano che circa il 30% della popolazione, ovvero intorno a 15 milioni di persone, soffre di ipertensione arteriosa. Si ritiene che il rischio cardiovascolare aumenti al punto da giustificare un intervento terapeutico, anche farmacologico, in presenza di valori di pressione pari o superiori a 140 per quanto riguarda la “massima” e/o pari o superiori a 90 per quanto riguarda la “minima”. Obiettivo della cura dell’ipertensione arteriosa è la riduzione dei valori pressori e del rischio di ammalarsi di malattie cardiovascolari. La riduzione della pressione può essere ottenuta con opportuni provvedimenti igienico – dietetici e con farmaci. Le misure igienico – dietetiche prevedono l’aumento dell’attività fisica (camminare, andare in bicicletta, palestra), la riduzione del peso corporeo con una adeguata dieta ipocalorica nel caso di obesità e la riduzione del consumo di sale con i cibi e l’utilizzo di cibi sani. Questi provvedimenti richiedono un costante impegno, ma hanno effetti vantaggiosi a lungo termine anche su altri fattori di rischio spesso associati all’ipertensione, come l’obesità, l’ipercolesterolemia ed il diabete.

 

(foto: il Torinese)

Square Festival, le arti scendono in piazza

1 piazza, o meglio 1 quartiere, 4 discipline artistiche, 10 giorni, oltre 100 artisti, 30 performances e 40 locali coinvolti…

Sarà il Quadrilatero Romano di Torino, quartiere storico e centro pulsante della movida della città, il palcoscenico della prima edizione di Square Festival, l’evento culturale nato per promuovere l’arte nella sua forma più immediata, pura e pop, al di fuori dai soliti canali di fruizione (fiere, gallerie, teatri…), portandola letteralmente “in piazza”, rendendola inclusiva, gratuita, facilmente accessibile e godibile da tutti coloro che amano vivere la città nella sua fervente completezza.

Dieci giorni (dal 17 al 27 maggio) di spettacoli, mostre, performances e installazioni aperte e gratuite per torinesi e i turisti: una maratona culturale che dà l’opportunità ad oltre 50 artisti emergenti (provenienti da diverse parti d’Italia e dalla Francia) di esibirsi e farsi conoscere dal grande pubblico.

L’idea è nata circa un anno fa, quasi per scherzo, da una conversazione tra due amici: Danilo D’Amico, giovane storico dell’arte laureato all’Università di Torino, da sempre appassionato di letteratura, e Alessandro Grassi, proprietario del cocktail bar Quadrix. Quattro chiacchiere di “due amici al bar” diventate presto realtà: in poco tempo la squadra si è arricchita di altri sei giovani amici torinesi (tutti under 35) accomunati da grande intraprendenza e un forte amore per l’arte, che hanno messo a disposizione le loro personali competenze e dato vita all’Associazione Artiversum, organizzatrice di quello che in poco tempo è diventato un vero e proprio festival: Square.

Quattro le discipline artistiche coinvolte: arte contemporanea (pittura, scultura, fotografia, video arte, street art…), teatro (improvvisazione, teatro dell’assurdo, prosa, teatro dialettale piemontese…), letteratura (reading di poesie, “battle-poetry”, convegni, presentazione di libri…) e danza contemporanea.

Tanti i negozi, i ristoranti, i cocktail bar e gli spazi culturali (musei, atelier artistici, associazioni…) che hanno aderito all’iniziativa e che, per tutta la durata del festival, ospiteranno le esposizioni di un singolo artista, di più artisti o di una collettiva. Mostre temporanee alle quali ogni sera verranno affiancati, dalle 20.00 a mezzanotte, eventi dal vivo – performances d’arte, spettacoli di danza, rappresentazioni teatrali e happening letterari – che si svolgeranno sia all’interno che all’esterno dei locali coinvolti.

Già nel nome, “square”, è racchiusa la duplice anima della manifestazione: le quattro discipline artistiche, concepite come parte di un unico grande elemento così come i quattro lati identici che formano un “quadrato”, e l’idea di “piazza”, intesa come parte focale del circuito urbano, luogo di scambio ed aggregazione nella quale portare concretamente l’arte e la cultura, per renderle accessibile a tutti.

Un festival tutto torinese, “nato dal basso”, dove ogni artista è libero di mostrare la propria arte senza restrizioni, quote partecipative o vincoli tematici prestabiliti.

Un’iniziativa nuova, fresca, giovane, ambiziosa: Square Festival si propone di diventare un’offerta di intrattenimento fissa per la città di Torino, un’opportunità unica per artisti e fruitori, una manifestazione che sa valorizzare un’area urbana dalla grande valenza storico culturale.

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Link al programma completo dell’evento, partner e locali aderenti: http://bit.ly/2ql8dmN

 

Square Festival è organizzato dall’associazione culturale ARTIVERSUM, fondata nel gennaio 2017, e composta da un gruppo di giovani amici/collaboratori under 35: Danilo D’Amico (presidente – direttore artistico arti visive e letteratura), Luca Albonico (direttore artistico arti visive), Noel Colledani (direttore artistico danza), Giulio Occhipinti (direttore artistico teatro), Alessandro Grassi (vice presidente – tesoriere), Daniele Carparelli (segretario), Francesco Bianco (Brand Manager & Graphic Designer), Lucas Vigliocco (web designer).

Amiat sostituisce i contenitori della raccolta vetro e lattine

Nell’ottica del miglioramento del servizio di raccolta stradale dei rifiuti, nei prossimi giorni, in alcune vie delle circoscrizioni 4, 5, 6 e 7 avrà luogo la rimozione dei cassonetti da 240 litri (circa 250 attrezzature) per la raccolta di vetro e lattine. I cittadini potranno conferire questa frazione recuperabile nel contenitore dedicato, presente nelle immediate vicinanze del contenitore rimosso, e dotato di capacità di raccolta ben più ampia.  Inoltre circa 60 nuove campane da 3.000 litri per raccolta di vetro e lattine verranno posizionate nell’area, in aggiunta a quelle attualmente già presenti e fruibili dagli utenti. Al termine dell’operazione la volumetria a disposizione risulterà incrementata rispetto all’attuale.

 

(foto: il Torinese)

 

Processo “Big bang”, condannati i capi ‘ndranghetisti

Aldo Cosimo e Adolfo Crea, capi della ‘ndrangheta torinese , sono stati condannati a 14 anni e 10 mesi e 10 anni e 4 mesi di carcere. La sentenza del  Tribunale a Torino, conclude il processo ‘Big Bang’, sulle infiltrazioni della malavita organizzata nel territorio piemontese. 26  gli imputati, tutti condannati, come Luigi Crea, figlio di Adolfo,  erede dalla famiglia. Questi,  secondo l’accusa, aveva gestito gli affari del clan nel periodo di carcere  del padre per la condanna del processo Minotauro. Luigi dovrà scontare 9 anni e 6 mesi.

Sgarbi al Salone per il libro di Quaglieni

Dal suo angolo  privilegiato l’autore ha incontrato e conosciuto da vicino molte personalità di cui ha scritto in “Figure dell’Italia civile”

Domenica 21 maggio, ore 17.30-18.30, Spazio Eventi: presentazione di Figure dell’Italia civile di Pier Franco Quaglieni (insieme all’autore intervengono Vittorio Sgarbi, Annella Prisco e Valter Vecellio. Introduce: Marina Rota). Amendola, Bobbio, Calamandrei, Casalegno, Chabod, Montanelli, Olivetti, Spadolini, Tortora e tanti altri protagonisti raccontati da chi ne è stato allievo o amico, una serie di scritti che Quaglieni arricchisce ricostruendo la storia dei rapporti tra il Centro “Pannunzio” e le diverse personalità che animano il libro. Il ritratto a tutto tondo dell’Italia civile, con episodi del tutto inediti e poco convenzionali, in alcuni casi persino politicamente “poco corretti”.

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L’AUTORE
Pier Franco Quaglieni, docente e saggista di storia risorgimentale e contemporanea, è pubblicista dal 1968. È direttore del Centro Pannunzio, che  ha contribuito a far crescere a fianco di Arrigo e Camillo Olivetti, Mario Soldati, Alessandro Passerin d’Entrèves. Dal suo angolo  privilegiato ha incontrato e conosciuto da vicino molte personalità di cui ha scritto in questo libro. È conferenziere invitato in tutta Italia e all’estero. È dirigente della Fondazione Volontari della Libertà. All’età di 47 anni è stato insignito dal Presidente della Repubblica della Medaglia d’oro di I classe di Benemerito della Scuola, della Cultura e dell’Arte. Ha vinto, tra gli altri, i premi “Voltaire”, “Tocqueville”, “Popper” e “Venezia”. Ha scritto di lui Aldo Cazzullo: “È un cavaliere solitario che da decenni tiene viva la memoria di una grande tradizione culturale spesso misconosciuta”. Massimo Gramellini ha, a sua volta, affermato: “È un liberale del Risorgimento nato nel secolo sbagliato. Per nostra fortuna”.

Una bugia con gli occhi azzurri

Le  poesie di Alessia Savoini

Eravamo nella mia testa e ci dicevamo il male che ancora non ci eravamo fatti, circoscritti nel buio di una folla ubriaca, circostante. È un demone intrappolato in quei fottuti occhi oceano, cerco la scelta sbagliata nei loro occhi, ma in quegli sguardi non c’è nessun demone. Eravamo nella mia testa, perché incontrarlo avrebbe dato importanza alle bugie di vite che non avremmo vissuto. E a cui, però, forse, abbiamo entrambi creduto per un qualche istante. Mi ferì lo sguardo di colpa, ghiacciato a schegge azzurre a contornare pupille a spillo, senza nemmeno riuscire ad ammettere di aver cambiato idea. Bugiardo carnefice di disillusioni spezzate, mi lasciò sola in mezzo al sudore e all’odore di respiri, inalati e rubati in una vecchia scuderia, in centro città. Per questo, ciò che avvenne dopo, fu un incontro nella mia testa, dove tutto era possibile, anche non averlo desiderato tanto.

Come promuovere l’azionariato diffuso

Le Associazioni degli azionisti che sono dipendenti di Italiaonline ( ex Seat Pagine Gialle) e di Telecom Italia, rispettivamente Assonline e Asati, sostengono con forza la proposta di legge alla Camera riguardante la promozione dell’azionariato diffuso, presentata da Marco Miccoli e da altri otto deputati

“L’Italia – affermano i vertici di Assonline e Asati, che hanno presentato l’iniziativa a Milano in via Aosta lo scorso 12 maggio – accogliendo gli spunti e gli stimoli provenienti anche dall’ Unione Europea, deve promuovere e farsi promotrice della rappresentatività dei piccoli azionisti all’interno degli organi decisionali delle aziende quotate in Borsa”. “Riteniamo antistorica e oltremodo riduttiva – ribadiscono Franca Tosco, presidente di Assonline, e Francesca Corneli, vicepresidente di Asati – “la visione di chi ancora considera le aziende, soprattutto quelle grandi, come esclusive realtà economico finanziarie votate al mero profitto.   Riteniamo, invece, che le società per azioni possano ricoprire un ruolo molto più ampio, considerando l’impatto che hanno nel contesto della nostra società. È necessario, quindi,dotarsi di tutti gli strumenti, anche normativi, per ridurre il divario tra l’Italia e gli altri mercati, costituiti in primis da Germania, Francia e Stati Uniti, in cui la rappresentanza dell’azionariato diffuso nei consigli di amministrazione è prassi accettata e diffusa”. 

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La proposta di legge è stata depositata nel novembre scorso e assegnata, a metà dicembre 2016, in sede referente congiunta, alle Commissioni Giustizia e Finanze della Camera, su iniziativa dei deputati Marco Miccoli, Paola Brigantini, Anna Rosa Carloni,   Floriana Casellato, Giuseppe Guerini,   Michele Mognato, Michele Ragosta, Ludovico Vico e Diego Zardini. Attualmente gli azionisti al dettaglio, quella parte di investitori privati che, attraverso piccole partecipazioni fino allo 0,1% del capitale sociale, destinano i loro risparmi all’investimento azionario e li gestiscono direttamente, senza ricorrere a investitori istituzionali, risultano esclusi dai consigli di amministrazione. Le associazioni di azionariato diffuso, Assonline, degli Azionisti dipendenti del gruppo Italiaonline, nato il 21 marzo 2015 all’indomani del fallimento di Seat Pagine Gialle, e Asati, l’Associazione degli Azionisti Telecom Italia, nata nel 1998, ritengono che la promozione dell’azionariato diffuso e la sua rappresentanza all’interno degli organi decisionali delle aziende possano rappresentare una tappa di un significativo progresso per il nostro Paese.

 

Mara Martellotta

Il Tar e le firme “farlocche”

di Pier Franco Quaglieni

Premetto che il TAR è stato sovente di aiuto ai cittadini , sanzionando casi di cattiva amministrazione. Una tutela alle garanzie del cittadino rispetto alla Pubblica amministrazione a volte insensibile alle ragioni di chi non ha difese. Premetto anche che mi avrebbe fatto molto dispiacere che almeno due consiglieri regionali Pd che stimo molto,Boeti e Gariglio,fossero stati dichiarati decaduti. Aggiungo che il  prof. Vittorio Barosio,legale del Pd,che conosco ed apprezzo da anni,si è rivelato anche questa volta un grande avvocato. I ricorrenti contro le firme false del Pd sono stati un po’ in ingenui e approssimativi. Detto questo, ritengo che il TAR sia sia contraddetto respingendo un ricorso, considerato fondato. Ritengo, inoltre, che il TAR dovesse applicare la legge vigente , piuttosto che auspicarne un cambiamento. Non ero un ammiratore della Giunta Cota  che non ha  dato gran prova di se’, mutande verdi a parte, su cui si è speculato in modo indecente, ma mi pare che abbia una qualche ragione Pichetto Fratin  nel sostenere che con  Cota  e Chiamparino il TAR non abbia usato lo stesso metro di giudizio. Certi avvocati della Bresso erano più bravi ed agguerriti, ma questo non basta. Nel momento che i raccoglitori delle firme del Pd hanno patteggiato, hanno riconosciuto il loro errore( usando una parola gentile ) nel raccogliere le  firme farlocche e le parole della sentenza del tribunale penale sono state molto dure ed esplicite in proposito.Capisco che le ragioni dei difensori di Chiamparino  potevano essere apparentemente più convincenti di quelle della legale della signora Borgarello, ma io cittadino resto poco convinto di come stanno andando le cose. La giustizia deve essere giusta,ma anche rapida,perché il rinvio può lasciare il dubbio che si possa favorire il proseguimento della legislatura. La raccolta delle firme non è un fatto meramente formale. L’averle raccolte in modo “superficiale “significa offendere la democrazia .Un’ultima considerazione di carattere politico : sia Cota sia Chiamparino – firme  false a parte – avevano raccolto la maggioranza dei voti che in democrazia costituisce il fatto decisivo

Massime a 30 gradi, ma l’estate non è ancora arrivata: da giovedì tornano i temporali

Caldo quasi estivo in Piemonte in questi primi giorni della settimana: Ben 30 gradi nel nord della regione, a Domodossola, 29.4 sul lago di Mergozzo, 29 nel centro di Torino, 28.5 a Bra in provincia Granda, 28.4 a Isola S.Antonio (Alessandria). Ma a partire da  mercoledì pomeriggio  l’alta pressione comincerà a cedere poco per volta sotto la spinta di una saccatura di origine atlantica che determinerà un aumento delle nubi e rovesci di pioggia sparsi vicino ai rilievi. Queste le previsioni dell’Arpa.  ‘Nimbus’, portale web della Società Meteorologica Italiana prevede, dopo il cedimento dell’alta pressione nord-africana fino a tutto mercoledì, temporali  intensi e un calo delle temperature massime, sino a 17-20 gradi, nella giornata di venerdì: particolarmente interessate le valli di Lanzo, il Canavese, Valle d’Aosta orientale e nord Piemonte.

 

(foto: il Torinese)