Il Tar e le firme “farlocche”

di Pier Franco Quaglieni

Premetto che il TAR è stato sovente di aiuto ai cittadini , sanzionando casi di cattiva amministrazione. Una tutela alle garanzie del cittadino rispetto alla Pubblica amministrazione a volte insensibile alle ragioni di chi non ha difese. Premetto anche che mi avrebbe fatto molto dispiacere che almeno due consiglieri regionali Pd che stimo molto,Boeti e Gariglio,fossero stati dichiarati decaduti. Aggiungo che il  prof. Vittorio Barosio,legale del Pd,che conosco ed apprezzo da anni,si è rivelato anche questa volta un grande avvocato. I ricorrenti contro le firme false del Pd sono stati un po’ in ingenui e approssimativi. Detto questo, ritengo che il TAR sia sia contraddetto respingendo un ricorso, considerato fondato. Ritengo, inoltre, che il TAR dovesse applicare la legge vigente , piuttosto che auspicarne un cambiamento. Non ero un ammiratore della Giunta Cota  che non ha  dato gran prova di se’, mutande verdi a parte, su cui si è speculato in modo indecente, ma mi pare che abbia una qualche ragione Pichetto Fratin  nel sostenere che con  Cota  e Chiamparino il TAR non abbia usato lo stesso metro di giudizio. Certi avvocati della Bresso erano più bravi ed agguerriti, ma questo non basta. Nel momento che i raccoglitori delle firme del Pd hanno patteggiato, hanno riconosciuto il loro errore( usando una parola gentile ) nel raccogliere le  firme farlocche e le parole della sentenza del tribunale penale sono state molto dure ed esplicite in proposito.Capisco che le ragioni dei difensori di Chiamparino  potevano essere apparentemente più convincenti di quelle della legale della signora Borgarello, ma io cittadino resto poco convinto di come stanno andando le cose. La giustizia deve essere giusta,ma anche rapida,perché il rinvio può lasciare il dubbio che si possa favorire il proseguimento della legislatura. La raccolta delle firme non è un fatto meramente formale. L’averle raccolte in modo “superficiale “significa offendere la democrazia .Un’ultima considerazione di carattere politico : sia Cota sia Chiamparino – firme  false a parte – avevano raccolto la maggioranza dei voti che in democrazia costituisce il fatto decisivo

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