redazione il torinese

Da Poirino a Santena “una corsa da leoni”

Domenica 21 maggio si tiene la quinta edizione del Lions Ten, “Una corsa da leoni”, da Poirino a Santena. L’evento sportivo è organizzato dal Lins Club Poirino Santena ed ha avuto l’approvazione della Fidal, come manifestazione non competitiva. La corsa, svolta in collaborazione con Asl Sport Magic Box, si articola su un percorso di dodici chilometri con partenza da Poirino ed una camminata si sei chilometri dalla Frazione Favari ed arrivo a Santena. E c’è anche la “Corsa dei Leoncini”, riservata ai minori di dieci anni accompagnati, su un percorso di un chilometro, con partenza a Santena sul sentiero che costeggia il Banna. L’incasso della manifestazione verrà devoluto al finanziamento della campagna di vaccinazione contro il morbillo della Lcif. Inoltre sarà presente una postazione Lions per screening gratuiti su vista, osteoporosi, diabete.

Massimo Iaretti

La Catalunya si presenta a Torino

Tantissime le attività proposte al pubblico per far conoscere la Regione Catalana, come showcooking, degustazioni, wine painting e una mostra fotografica di Yann Arthus-Bertrand che lascerà i visitatori senza fiato

La Catalunya si presenta in tutta la sua bellezza ai torinesi da Venerdì 19 a Domenica 21 Maggio presso la splendida cornice di Piazza Carlo Alberto, nel cuore della città sabauda, con un’esposizione di immagini riprese in un’ottica speciale dal cielo a cura del celebre fotografo e giornalista ambientale francese Yann Arthus-Bertrand.

Ma non solo. La tre giorni prevede un ricco calendario di attività concepite per divertire e immergere completamente i visitatori nella cultura catalana: dal wine painting con l’artista Maurizia Gentili, ad uno showcooking d’eccezione con la finalista di Masterchef 5 Alida Gotta, attività ludiche per i più piccoli, Dj set, fino al tipico ballo della Sardana e a tutta una serie di iniziative che conquisteranno il pubblico.

Lo stand del Catalan Tourist Board aprirà le porte venerdì dalle ore 10:30 e sarà disponibile tutti i giorni per offrire informazioni sulle bellissime destinazioni turistiche catalane; gli ospiti saranno accompagnati alla scoperta della natura, della gastronomia, dell’arte e della cultura di Barcellona, Tarragona, Girona e Lleida, le quattro province della Catalunya.

Per tutta la durata dell’evento sarà possibile, per tutti coloro che diventeranno fan del Catalunya Experience sui social, entrare in possesso di uno “speciale” Passaporto Turistico Catalano, scattare foto ricordo presso il Photo Booth e ricevere tante sorprese e premi.

La manifestazione è organizzata dal Catalan Tourist Board e dalla Generalitat de Catalunya con la partecipazione degli enti turistici locali: Costa Brava, DIBA (provincia di Barcellona), Barcellona città, Costa Daurada, Terres de l’Ebre, Terres de Lleida e la partecipazione di PortAventura-Ferrari Land e di Vueling Airlines. Tutto questo sponsorizzato da Estrella Damm e Codoniu, la collaborazione di Turespaña e con il patrocinio del Comune di Torino.

“L’Asl si fa pignorare l’ufficio ma non risarcisce”

La giunta intervenga e, se è il caso, rimuova il direttore generale dell’Asl Al. Il duro attacco a Gilberto Gentili, arriva dal consigliere regionale Gian Luca Vignale del Movimento nazionale per la sovranità che ha presentato una mozione a Palazzo Lascaris dopo il recente pignoramento dell’ufficio del direttore generale dell’Asl e della sala riunioni   situati al primo piano dell’ospedale Santo Spirito di Casale. Il provvedimento è stato reso esecutivo nei giorni scorsi su istanza presentata al Tribunale di Vercelli nella causa civile per risarcimento danni intentata davanti al giudice dall’avvocato casalese Manuela Guaschino nei confronti dell’Asl Al. E’ davvero imbarazzante, oltre che gravissimo, – dice il coordinatore regionale dell’Mns, Marco Botta, già consigliere regionale – che un’azienda pubblica preferisca il pignoramento dei propri uffici anziché   risarcire le famiglie, così come imposto da un tribunale. In ogni caso quanto è accaduto dimostra l’inadeguatezza del direttore generale alla carica a cui è stato nominato”.

Massimo Iaretti

Pellegrini e viandanti sulle vie delle montagne

“Pellegrini e viandanti sulle vie delle montagne dal Medioevo ai tempi moderni” è il titolo del convegno che si terrà sabato 20 maggio 2017 nella splendida cornice del Convento Francescano del Monte Mesma, ad Ameno (No), sulle colline che sovrastano il lago d’Orta. Nella ricorrenza dei trent’anni del convegno “Medioevo in cammino. L’Europa dei pellegrini”, tenutosi a Orta nel settembre del 1987, l’Associazione storica Cusius, La Storia nel futuro e la Fondazione Enrico Monti propongono a studiosi e appassionati di rimettersi in cammino. Un cammino di studio lungo le strade del Cusio, delle Alpi e dell’Europa, le antiche vie di pellegrini e viandanti dal medioevo all’età moderna. Se l’esperienza di studio di trent’anni fa era stata una pietra miliare per il mondo culturale cusiano, e importante riferimento a livello internazionale sul tema delle itineranze medievali,questo convegno vuole essere un ulteriore apporto allo studio di un argomento affascinante e ancora in parte inesplorato,alla vigilia delle celebrazioni del millenario della nascita di San Bernardo delle Alpi, patrono degli alpinisti, dei montanari e dei pellegrini. “I sentieri montani erano percorsi anche per recarsi in spazi sacri in occasione dei riti di passaggio: nascita, matrimonio, morte. Nelle Alpi sorsero molti santuari à répit, dove si portavano i bimbi morti senza battesimo, che la Chiesa destinava al limbo, per una breve resurrezione che permetteva d’amministrare il sacramento, salvandoli così dalla dannazione eterna”, come ricorda Fiorella Mattioli Carcano. Nell’alto medioevo, tra l’età carolingia e la fondazione dell’Ospizio del Gran San Bernardo (XI secolo), le Alpi erano ancora chiuse, selvagge e inabitate.

Erano rari i pellegrinaggi attraverso il cuore del massiccio. “ Nell’VIII secolo, a 1650 metri di quota, lungo la via del Summus Poeninus, sorse tuttavia il più alto monastero-ospizio del tempo, a Bourg-Saint-Pierre, “ad radicem montis”, commenta lo storico Enrico Rizzi, che parlerà al convegno degli antichi passaggi, sostenendo come vicende considerate ormai assodate, come le invasioni saracene e il loro presidio dei valichi alpini, vadano ripensate criticamente. Con uno sguardo su Alpi, cammini dei pellegrini, ospizi, colonizzazione della montagna, dove  tutto si aprì  solo nell’XI secolo, nell’età di San Bernardo. Il programma prevede, al mattino – dopo le introduzioni di Fiorella Mattioli Carcano,presidente dell’Associazione Cuscus, e di Lino Cerutti,vicepresidente di La Storia nel futuro – quattro relazioni:  Giancarlo Antenna, professore emerito di storia medioevale all’Università Cattolica di Milano e Accademico dei Lincei (Frati agostiniani che camminano in Europa (1572-1574). Da un manoscritto agostiniano edito da Claudia Castellani);Enrico Rizzi,storico della regione alpina, Presidente della Fondazione Monti (Le Alpi dei pellegrini nel Medioevo profondo (IX-XIsecolo);Fiorella Mattioli Carcano, storica del Cristianesimo e vicepresidente della Consulta permanente Unesco per i Sacri Monti (Camminare la montagna nei riti di passaggio e di ricognizione); Battista Beccarla,storico del Medioevo e della Chiesa novarese (L’apertura del Sempione – prima del marzo 1200-e la concomitante nascita della “Via francisca novariensis”, itinerario transalpino di commercianti e pellegrini). Al pomeriggio, prima dello spazio dedicato al dibattito e al confronto, ci saranno altri tre interventi: Simone Riccardi, storico dell’arte, ricercatore Università Cattolica di Milano (Sculture lignee tedesche in Piemonte sulle vie dei pellegrini);Michela Cometti, storica dell’arte, responsabile del patrimonio iconografico arte antica della Fondazione Torino Musei (Viandanti e pellegrini tra ‘500 e ‘600. Considerazioni su alcune fonti documentarie);Dorino Tuniz,docente di Storia della Chiesa Istituto Superiore di Scienze Religiose (Un acuto osservatore delle realtà territoriali: Carlo Bascapè, le montagne e i pellegrinaggi del Novarese).

M.Tr.

Giustizia surreale: per un cavillo donna rapinata e stuprata non viene risarcita dallo Stato

A Roberta, donna torinese rapinata e stuprata, il tribunale di Torino ha negato il risarcimento dello Stato. I giudici hanno  respinto il ricorso dei suoi  legali della donna, Stefano Commodo  negandole la possibilità di rivalersi sullo Stato per la violenza subita,  come invece previsto dalla specifica direttiva europea che obbliga  gli Stati membri a garantire un adeguato ristoro alle vittime di reati di violenza. La motivazione della sentenza è che la donna non avrebbe dimostrato che il colpevole non era in grado di pagare di tasca propria i danni.”Ho lavorato tanto su me stessa, per non essere schiacciata da questa tragedia, ora mi sento abbandonata dal mio Stato…”, dice Roberta all’Ansa. Una vicenda surreale legata  alla direttiva Ce sulla quale l’Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia europea in quanto inadempiente nella sua applicazione. In un caso simile la Corte d’Appello civile di Milano ha deciso invece di  condannare lo Stato a risarcire una madre e  la figlia vittime di rapina e stupro.

Librolandia inizia col botto: già 56 mila biglietti venduti per vincere la sfida con Milano

La 30a edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino parte con il botto. E’ la prima dopo lo strappo con Milano e i primi dati depongono a favore della kermesse subalpina: Alla vigilia  del nastro sono già 56.000 i biglietti venduti. Alla fiera milanese i visitatori sono stati in tutto 60 mila, un flop. 18.000 i biglietti acquistati online, compresi  10.000 ingressi delle scuole. Altri 10.000 sono stati comprati dalla Compagnia di San Paolo, presente al Bookstock con numerose iniziative per le scuole. La cifra incassata è di circa 120.000 euro. Questa XXX edizione vede alla guida  Nicola Lagioia. Qualche numero:  469 gli espositori presenti, 1.000 le case editrici e 70 i festival letterari. All’inaugurazione  i ministri Dario Franceschini e Valeria Fedeli con il presidente del Senato Pietro Grasso. Sul Salone Internazionale del Libro interviene la sindaca Chiara Appendino: ” è un risultato che considero di tutta la città e di tutti i torinesi. Di problemi a Torino ce ne sono tanti e li stiamo affrontando uno per uno, spesso anche un paio alla volta – scrive su Facebook la prima cittadina – ma domani partirà quello che il giorno dopo il nostro insediamento era ‘Il’ problema, quello che secondo molti non avrebbe dovuto esserci, quello che era ‘un patrimonio perso per sempre'”. Le cose, per fortuna, sembrano essere andate diversamente.

 

(foto: il Torinese)

Identificati 30 vandali del treno di Pasqua

All’incirca trenta i ragazzi identificati dalla polizia. Facevano parte del gruppo che la domenica di Pasqua, era a bordo del treno Torino-Ventimiglia vandalizzato. I giovani sono fuggiti all’arrivo degli agenti della ferroviaria. Per ora il fascicolo aperto dalla Procura dei minori è ancora a carico di ignoti. Gli  identificati potrebbero fornire elementi utili per risalire ai vandali. Il treno  aveva subito danni, con vetri, sedili e bagni distrutti e pareti imbrattate.

 

(foto: il Torinese)

Prosegue il Progetto Artusi in Brasile

Prosegue il “Progetto Brasile”. Nel mese di febbraio il dirigente dell’Istituto alberghiero Artusi di Casale Monferrato, Claudio Giani ed il docente di cucina Paolo Pozzuolo si erano recati nello Stato federale del Paranà per partecipare allo studio di fattibilità ed alla progettazione di un Istituto alberghiero in terra Brasiliana

Nei giorni scorsi una delegazione brasiliana, in Italia per proseguire il cammino verso la realizzazione del progetto, ha visitato l’Istituto nella sua sede di corso Valentino 95 a Casale Monferrato.

L’Assessore all’Istruzione della Municipalità di Ponta Grossa, principale centro dello Stato del Paranà, Esmeria de Lourdes Saveli, Maria Odete Vieira, docente all’Università di Ponta Grossa e Nilcea Mattin de Andrade, coordinatore pedagogico della Prefettura di Ponta Grossa, sono stati ricevuti dal Dirigente Giani, dalla Vice Preside Maria Grazia D’Acunzo e dal corpo docente ed hanno visitato sia i laboratori di sala e di cucina, sia le aule didattiche, verificando così in prima persona le varie componenti della formazione d’eccellenza che viene rivolta agli allievi dell’Istituto casalese, testando anche il frutto della loro preparazione pratica con un pranzo preparato e servito dagli allievi.

“La delegazione brasiliana – spiega il Dirigente Claudio Giani – ha avuto parole di apprezzamento per il lavoro che stiamo svolgendo quotidianamente, mettendo un ulteriore tassello nel Progetto Brasile che ci vede coinvolti con altri attori per la creazione di un istituto alberghiero con il nostro format in terra carioca”.

Il Progetto Brasile è occasione, per la scuola alberghiera casalese, di mettere a frutto in termini di consulenza il know – how acquisito nel corso degli anni da parte dell’Istituto Alberghiero, grazie alle esperienze didattiche maturate in aula, nei laboratori, nei servizi esterni, nei programmi sperimentali, a dimostrazione che la scuola è ormai apprezzata per la sua attività a livello non solo nazionale, ma anche Internazionale.

Massimo Iaretti

L’Istituto Alberghiero Artusi è a Casale Monferrato in corso Valentino 95.

Per informazioni telefonare 014273722 oppure tramite mail segreteria@istitutoartusi.it

Teleriscaldamento Iren: 900 km di rete

Nell’ambito del convegno organizzato da Iren, Servizi a Rete e AIRU – Associazione Italiana Riscaldamento Urbano – in corso presso la centrale termoelettrica Iren di Torino Nord, è stato presentato il piano di sviluppo della rete di teleriscaldamento gestita da Iren

Ad oggi il Gruppo teleriscalda circa 85 milioni di m3 di volumetria servendo le città di Torino, Parma, Reggio Emilia e Genova, grazie ad una rete di distribuzione che si snoda per oltre 900 km e che consente di servire oltre 850 mila abitanti.

 

Iren vanta una produzione termica di 2.878 GWh, l’86% dei quali frutto di attività cogenerativa o fonte rinnovabile. Questo dato consente di evitare l’emissione in atmosfera di 1,1 milioni di tonnellate di anidride carbonica, pari a 850 mila auto medie e di risparmiare 270 mila TEP (tonnellate equivalenti petrolio), pari a circa 2 milioni di barili di petrolio.

 

Torino in particolare, città più teleriscaldata d’Italia e fra le prime in Europa, è servita da una rete di 550 km di doppia tubazione che consentono di riscaldare 60,3 milioni di m3 e servire oltre 600 mila abitanti, con una percentuale di cogenerazione pari al 95%, dato più alto in Italia.

 

Il Piano Industriale Iren al 2021 prevede di portare a 98,8 milioni di m3 la volumetria totale riscaldata con una particolare attenzione all’area metropolitana torinese che crescerà di ulteriori 13 milioni di m3 serviti, in parte saturando la rete già esistente, in parte estendendola a Beinasco, Torino Nord, Mirafiori Sud e San Salvario.

 

Mirafiori Nord, invece, sarà il cuore di un altro importante intervento: la riqualificazione della storica centrale da cui partì il progetto per portare il teleriscaldamento nella periferia Sud della città. Entro il prossimo anno verranno realizzati un sistema di accumulo del calore per 2.500 metri cubi di acqua, nuovi sistemi di pompaggio e pressurizzazione, un impianto solare termico per la produzione di calore e un impianto fotovoltaico. L’intervento consentirà di evitare altre emissioni in atmosfera per 8 mila tonnellate l’anno di anidride carbonica.

 

Gli investimenti previsti a piano sino al 2021, per la sola città di Torino, ammontano a circa 280 milioni di euro.

 

Tav, da Roma la buona notizia: ecco i 112 milioni di euro promessi

Il commissario straordinario del governo per la Torino-Lione, Paolo Foietta, e l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Francesco Balocco, hanno partecipato alla riunione del Dipe (dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica) tenutasi alla presidenza del Consiglio dei ministri.”Entro l’estate  verranno perfezionati, nella deliberazione del Cipe gli atti relativi alle opere compensative della Torino-Lione ad alta velocità, che valgono 112 milioni di euro” dichiarano. Si conferma quanto era già stato dichiarato dal ministro Delrio, nel 2015 a Torino, nell’incontro con i sindaci. Ci sarebbe dunque l’impegno a garantire tutte le risorse “previste e rivolte a opere e misure compensative per la nuova linea ferroviaria Torino-Lione”.