redazione il torinese

Cibi mal conservati e non etichettati: sanzioni per 10 mila euro a ristoratore torinese

Nelle scorse settimane, personale della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale ha sottoposto a controllo un ristorante cittadino. All’atto del controllo dell’attività era presente sul posto il titolare, un cittadino italiano di 50 anni, nato e residente a Torino. Gli agenti controllavano accuratamente l’interno della cucina e la cella frigorifera posta nel laboratorio. Qui venivano rinvenuti alimenti di vario genere (carne, ittico, formaggi) privi di qualsiasi etichettatura che facesse riferimento alla provenienza, alla tipologia del prodotto, alla data di confezionamento o a quella di scadenza, mal conservati e riposti in sacchetti di plastica con strato di ghiaccio a contatto con le pareti del frigo. Inoltre, vari alimenti erano scaduti: costate di bovino, salsiccia, stracciatella, cioccolatini, semi oleosi, e anche legumi e frutta conservati in barattoli e latte, per un peso complessivo di 60 kg.   Sul pavimento del laboratorio di pasticceria, lato parete, vi erano delle formiche. Infine, sui menù del pranzo e della cena, nessuno degli alimenti era indicato come congelato, a dispetto dl fatto che invece molti (polpo, totani, gamberi e piselli) lo fossero.   Il titolare dell’esercizio è stato denunciato per vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione e frode nell’esercizio del commercio. Inoltre, lo stesso aveva omesso qualunque adozione di misure di prevenzione incendi e per la tutela dell’incolumità dei lavoratori e del luogo di lavoro. Pertanto, è stato anche denunciato in merito, nonchè sanzionato amministrativamente per aver omesso di predisporre procedure di autocontrollo basate sui principi del sistema HACCP e per aver esposto alimenti non confezionati, non adeguatamente protetti dal contatto con il pubblico/polvere/ insetti. Il totale complessivo delle sanzioni amministrative elevate dagli operatori intervenuti ammonta a oltre 10500 €.

RAPINA AL TAXI, DUE PERSONE ARRESTATE

Lunedì sera, poco prima delle 20.30, un tassista ha ricevuto una chiamata dalla propria centrale per una corsa prenotata in via degli Abeti. Arrivato sul posto non ha trovato nessuno ad attenderlo, per questo ha richiamato il cliente che gli ha indicato di trovarsi in via degli Ulivi, dove si è poi recato. Anche qui non c’era nessuno ad attenderlo fino a che si sono avvicinati due giovani. Questi ultimi, dapprima hanno fatto intendere di voler salire sul taxi ma, poco dopo, hanno estratto entrambi una pistola, minacciando il tassista di consegnargli il denaro in suo possesso. L’uomo ha dato loro il portafogli contenente 150 euro ma uno dei due rapinatori si è mostrato insoddisfatto del bottino. Il rapinatore a questo punto ha esploso due colpi in direzione della vittima con l’arma a salve in suo possesso. A questo punto, il tassista ha reagito e i due rei sono fuggiti in via degli Abeti. Sul posto, allertati dal tassista, sono arrivati agenti della Squadra Volante e del Commissariato Madonna di Campagna. Un automobilista in transito ha riferito ai poliziotti di aver visto due persone fuggire di corsa da uno stabile di via degli Abeti. Qui le due persone avevano trovato riparo dopo aver infranto a pugni la vetrata. Seguendo le tracce emetiche presenti lungo il marciapiede, gli agenti sono arrivati fino a uno stabile di via degli Ulivi. Dopo aver fatto accesso nell’appartamento dove i due si erano nascosti, i poliziotti li hanno arrestati. Nell’abitazione, oltre alla refurtiva, i poliziotti hanno ritrovato le due armi, una pistola semiautomatica a salve e un revolver. Nel corso della perquisizione, gli agenti hanno ritrovato a proiettili a salve, un proiettile calibro 22 e un passamontagna nero. I due ventenni, entrambi ventenni italiani e con precedenti di polizia a carico sono stati tratti in arresto per rapina aggravata e danneggiamento.
 
 
 
 

Basket, il cuore non è sufficiente

Nella vita come nel Basket il cuore non è sufficiente.  Sicuramente indispensabile, ma non sufficiente. I ragazzi in campo hanno fatto la loro bella figura vincendo l’ ultima partita, ancorché retrocessi
Hanno avuto cuore appassionando tifosi e non. Non simile figura fanno i dirigenti di ieri come di oggi. Del resto, come si sa, la classe non è acqua. Al meglio si potrebbe dire dilettanti allo sbaraglio.  Che poi , pensandoci bene,  tanto dilettanti non sono. Oltre a Terzolo, arrivato in aiuto di Feira si è reso disponibile Gianni Garrone. Torinesissimo, ex giocatore e patron di Collegno e Alto dirigente Fiat Iveco, gli è anche passata per le mani Auxilium Torino nella sua fase calante. E giusto per gradire autore di un accattivante libro storico sul basket piemontese, ora numero uno dell’ asfittico basket femminile locale.  Sanguigno e da 50 anni in qualche modo sempre presente. Un ritorno alle origini, visto che aveva rotto con Forni ed in qualche modo seguito Terzolo. A tutti una domanda: chi pagherà i debiti accumulati? In particolare quelli  con lo Stato, dall’ Inps alle tasse di vario genere? Forni, vendendo, pensava di passare la  patata bollente ad altri? Si prevedono conflitti.  Intanto l’incontro con Appendino è saltato. I baskettari chiedevano soldi per appoggiare il nuovo corso. Ma si sa che i comuni Italiani sono in bolletta.  Ho un amico che fa il procuratore.  Mi spiegava che gli attuali imprenditori sono poca cosa.  Lontani i tempi dei grandi mecenati alla Benetton. O quando Berloni voleva sfondare nel mercato del Nord e sceglieva o veniva scelta da Torino. Si prendevano due piccioni con una fava. Promozione pubblicitaria e Palazzetto del Ruffini pieno di tifosi. Chi dorme sonni tranquilli sono i dirigenti del Parco Olimpico. Sembrano dire: ci siamo tolti un peso.  Lo Sport al PalaVela era marginale.  Abbiamo altre cose a cui pensare non ultimo i mondiali di tennis.  Non hanno mai pagato gli affitti, ma l’ investimento sul campo mobile l’ hanno fatto quelli dell Auxilim.  Magari non hanno pagato ma il problema è loro.  Per noi basta un concerto ben riuscito e recuperiamo le perdite.  La situazione ora è che gli imprenditori  non ci sono con (diciamocelo) i biellesi che se la ridono sotto i baffi . “Vi avevamo avvertito cari torinesi…Ma non ci avete ascoltato”. Effettivamente il notaio Forni arriva da Biella dove il figlio giocava con scarsi risultati. Poi la passione lo ha portato nella nostra città passando per Moncalieri. Forni che un anno fa era un Dio in terra . Che non solo ci ha messo molti soldi ma addirittura si è indebitato con le banche.  I bene informati parlano di 2 milioni di euro.Principale accusa: stare dietro i capricci del figlio diventato quasi tutto, da direttore a direttore sportivo. Al tempo delle vacche grasse un po’ tutti (del settore) erano alla Corte del Re Sole Forni con l’intento di portare a casa qualcosa. Come tutti i cortigiani interessati. E viene fuori che il marchio Auxilium non è originale.  Eppure, dicono  sempre i soliti bene informati, sarebbero stati pagati per l’ affitto del Marchio 10mila euro all’anno a chi considerato proprietario almeno morale della storia dell’ Auxilim, partita 60 anni  fa dagli oratori salesiani. Marchio farlocco e 10mila euro l’anno possono sembrare un trascurabile dettaglio, ma non lo sono, anzi sono stati presupposti sbagliati di un progetto fallimentare.  Non bastano i soldi anche perché, come in questo caso, non sono stati sufficienti. Forni era già in difficoltà un anno fa.  Si è illuso credendo di mettere su una squadra competitiva al massimo per poi vendere, recuperando quello che era incassabile?.  Ora ha incassato zero e l’emorragia finanziaria ed economica non si é arrestata.   Ma mi sa che gli errori si ripetono. E come nelle migliori tradizioni la storia recente non insegna nulla. Avrebbero dovuto resettare tutto partendo dal basso. Dal vivaio, per capirci, magari cercando di costruire un tessuto diffuso ed articolato di atleti oltre che tifosi. Un atleta per arrivare ci deve mettere del suo. Un tifoso volendo risultati subito non s’incarica di capire dove e come le risorse ci sono. Anche qui comunque contenti loro contenti tutti.  E poi chi è causa del suo male pianga se stesso.
Patrizio Tosetto

Busta con proiettile spedita alla sindaca Appendino

Una busta contenente un proiettile, è stata inviata alla sindaca Chiara Appendino, presso gli  uffici del Comune. La notizia, pubblicata dal Corriere della Sera, è stata confermata all’agenzia Ansa dalla polizia. E’ un  nuovo gesto intimidatorio nei confronti della prima cittadina che, negli scorsi mesi, aveva già ricevuto una busta esplosiva negli uffici di piazza Palazzo di Città e le erano state rivolte scritte ingiuriose sui muri, a seguito dello sgombero dell’Asilo occupato.
 
(foto: il Terinese)

Quattro giorni di magia (e non solo)

La Masters of magic World Convention non sarà un ‘classico’ congresso di magia, ma una fucina di idee dove i più famosi artisti del mondo si ritroveranno per condividere, inventare e creare le migliori performance che stupiranno gli spettatori nei prossimi anni

L’evento, realizzato grazie al contributo di Regione Piemonte, Città di Torino e della Camera di commercio di Torino, con il patrocinio del Comune di Venaria Reale, in collaborazione con VisitPiemonte e Fondazione Piemonte dal Vivo e con il supporto di Turismo Torino e Provincia Convention Bureau, sarà ospitato nella splendida cornice della Reggia di Venaria grazie al Consorzio delle Residenze Reali SabaudeQuattro giorni in cui il pubblico assisterà a 100 ore ininterrotte di spettacoliconferenze e workshop durante i quali potranno trovare spunti e imparare nuove tecniche. Gli incontri saranno tenuti da grandi artisti che, condividendo le proprie idee, daranno la possibilità di inventare e realizzare nuovi prestigi. La Convention sarà anche una palestra per i giovani talenti che potranno dimostrare le loro abilità concorrendo al premio internazionale ‘Trofeo Victor Balli’, uno dei più importanti al mondo. I partecipanti, che si sfideranno a colpi di bacchetta magica, verranno giudicati in base a caratteristiche quali l’abilità tecnica, la showmanship, la presenza sul palcoscenico, il carisma e il dettaglio dei materiali di scena dalla giuria ufficiale del Campionato del Mondo. Masters of magic World Convention ospiterà anche un altro importante concorso: il ‘Campionato Italiano di magia’. I concorrenti – selezionati durante l’anno in tutte le città della Penisola – si sfideranno nel gran finale la sera di mercoledì 15 maggio. L’importante riconoscimento in passato è stato vinto da artisti come Andrew Basso (che ora ha uno spettacolo fisso a Brodway) e Vanni De Luca (uno dei mentalisti più bravi al mondo). Alla Reggia di Venaria Reale saranno consegnate anche le ‘Grolle d’Oro’, gli Oscar della Magia. Quest’anno riceveranno il prestigioso premio – che nelle scorse edizioni, è stato assegnato anche a David Blaine, Lu Chen, David Copperfield e Dynamo – tre star internazionali dell’illusionismo: lo spagnolo Luis Piedrahita, la stella di Broadway Derek DelGaudio e Marco Tempest, cyber illusionista che combina magia e tecnologia. Il Congresso sarà anche un luogo dove allenarsi a pensare. Nel pomeriggio di venerdì 17 maggio, per esempio, ai dipendenti di una Società saranno spiegate le tecniche per portare “l’impossibile in azienda”. Sabato 18 maggio, al mattino, invece, si terrà un workshop dedicato alla formazione organizzato con Regione Piemonte e Confindustria per insegnare ai manager delle aziende che parteciperanno, nuove tecniche di pensiero. I relatori saranno: Walter Rolfo – ingegnere, coach ed esperto in processi percettivi, unisce creatività e innovazione, legate alle sue radici nel pensiero filosofico illusionistico, di cui è appassionato. Autore, conduttore e produttore televisivo per Rai, Mediaset e Sky, con più di 1.000 programmi all’attivo, è fondatore e presidente di Masters of Magic, una società di consulenza nel campo del management e della comunicazione. Consulente di grandi aziende quali Coca-Cola, Ferrero, Juventus, Lavazza, Philip Morris, FCA, Bayer, CNH Industrial, GoodYear, Maw, Pomellato, HP, Elior, Robe di Kappa, BNL, Wind. Pasquale Acampora – CEO, Partner e Trainer di Blackship, dal 2004 si occupa di business ed executive coaching per amministratori, dirigenti e top manager di numerose aziende e multinazionali.  Nel 2007 viene nominato Trainer in Programmazione Neuro Linguistica direttamente dal Dr. Richard Bandler ed è uno dei pochissimi italiani a far parte del suo team di assistenti a Londra. Con più di 1.500 ore di training e coaching ogni anno, affianca da anni le aziende nei mercati più disparati aiutandole a raggiungere i loro obiettivi. Masters of magic World Convention dedica inoltre uno spazio alle case magiche di tutto il mondo dove sarà possibile acquistare ogni tipologia di prestigio. Il Congresso è anche molto altro. È l’occasione per tutti gli illusionisti, provenienti da ovunque, di ritrovarsi insieme e trascorrere le notti tra sfide divertenti come la ‘Close-up Marathon’ (gara di chi riuscirà a fare più giochi ai tavoli in una notte), i party a tema e gli spettacoli con i migliori artisti internazionali di tutte le categorie magiche. Un’incredibile esperienza che si concluderà con il Gran Gala di Magia aperto al pubblico alla Reggia di VenariaPer soddisfare la grande richiesta alle 4 repliche inizialmente previste se ne sono aggiunte altre 2.
 
cs

David Row. Investigations

La coinvolgente irregolarità dell’arte nelle opere dell’artista americano esposte alla “metroquadro” di Torino

Si intitola significativamente “Investigations” la raffinata personale di David Row (americano di Portland, dove nasce nel ’49, e che lascia per vivere oggi a New York e nel Maine), ospitata da Marco Sassone negli spazi della Galleria “metroquadro” di corso San Maurizio, a Torino. “Investigations”, come dire: indagine, ricerca, salto libero nell’imprevedibilità di forme, spazi e colori; meandri in cui Row s’aggira da abilissimo pittore –detective, senza fretta alcuna (almeno sembra) di uscirne con in mano soluzioni e verità definite una volta per tutte, tastando invece con fiuto e assoluta singolarità i sentieri più immaginifici dell’arte. Che, per lui, sono sentieri di costante e certosina investigazione segnica e cromatica, portata avanti “attraverso forme, spazi, poligoni irregolari ed ellissi carichi – si è scritto – di grande energia ma bilanciati da un equilibrio e una precisione formale, a loro volta fratturati e frammentati da sottili linee in vividi colori fosforescenti”. Riconosciuto oggi fra i più importanti artisti americani operanti nell’ambito della pittura astratto-concettuale, David Row è stato allievo alla “Yale University” di Al Held – cui molto devono ancora oggi i suoi “spazi geometrico-luminosi” – e a New York ha lavorato fianco a fianco, negli anni Ottanta, con l’allora giovane generazione di artisti astratti come Peter Halley, Mary Heilmann (figure centrali nel movimento concettuale di quegli anni) e Ross Bleckner (celebri i suoi lavori di riflessione sull’epidemia dell’Aids). Alla torinese “metroquadro“, l’artista espone una contenuta serie (in tutto una decina) di recenti lavori a olio su carta “Arches”, ideati per la realizzazione di tele e tavole di dimensioni maggiori, ma assolutamente opere in tutto e per tutto perfettamente compiute e vive di una loro ben specifica e poetica realtà. Realtà di forme inaspettate e ricorrenti, come le ellissi e le grandi X, affidate al fascino esemplare di colori intensi e saturi e di una particolare qualità della luce, che é memoria, ancor oggi vivida, degli anni adolescenziali trascorsi in India. “Investigazioni”, si diceva. Su forme all’apparenza “scivolose” (la definizione è dello stesso Row), che, nel gioco delle parti, si diverte e tende a coinvolgere lo spettatore, invitandolo quasi a interpretare le parti finali di soggetti dalle marcate o bislacche geometrie, mancanti nel perimetro regolare della cornice ed estese “oltre”, ad occupare simbolicamente lo spazio circostante. Così negli “Studi” (tutti del 2017) “for Depth Grammar” o “for Moon shadow”, non meno che nel delicato “for New flash” accanto al più perentorio “for State of the Nation”, ci troviamo di fronte a lavori bidimensionali “che possono anche essere letti come ‘spaziali’”, aggiungendo una “dimensione scultorea”, uno “spazio infinito multiprospettico” a motivi modulari che inizialmente rappresentano solide certezze, interrotte e frammentate – work in progress – da linee nette e luminose e da segni graffiti e graffianti che raccontano di casualità impreviste e imprevedibili, come del continuo ricorso a sperimentazioni grafiche di tattile e visiva piacevolezza. Insignito dei più prestigiosi Premi e all’attivo numerosissime mostre a livello internazionale, David Row (che oggi insegna alla “The School of Visual Arts” di New York) è presente nelle collezioni permanenti dei più importanti Musei americani, e non solo; di recente il “Portland Museum of Art” ha acquisito una sua grande opera che sarà posta all’ingresso dello stesso Museo e il CMCA (Center for Maine Contemporary Art) di Rockland inaugurerà il prossimo anno, nel suo nuovo edificio progettato da Toshiko Mori, la prima tappa di una mostra itinerante il cui spazio espositivo principale sarà dedicato proprio ai lavori di Row.

Gianni Milani

“David Row. Investigations”
Galleria “metroquadro”, corso San Maurizio 73/F, Torino; www.metroquadroarte.com
Fino al 20 giugno
Orari: dal mart. al sab. 16/19

Nelle foto

– “Study for Depth Grammar”
– “Study for Moon shadow”
– “Study for New Flash”
– Study for State of the Nation”

 

Scrigno di sfoglie con sorpresa

Un insolito e sfizioso antipastino da offrire agli amici: è di sicuro successo

nespoleVi propongo questo insolito e sfizioso antipastino da offrire agli amici, e’ scenografico e di sicuro successo.

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Dosi per circa 6/8 persone.

1 Confezione pasta sfoglia rettangolare

8 Fette di speck

8 Cubettini di formaggio gustoso (tipo Berna svizzera)

1 uovo per spennellare.

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Esecuzione:

Stendere la sfoglia e assottigliarla con il mattarello. Ricavare con una rotella 6/8 quadrati (dipende dalle dimensioni delle nespole). Pelare le nespole, inciderle ed estrarre il nocciolo e la pellicina, inserire in ogni nespola un cubetto di formaggio, chiudere la nespola, avvolgerla con la fetta di speck e posizionarla al centro del nostro quadrato di sfoglia. Prendere i 4 lembi di sfoglia e pizzicarli insieme chiudendo cosi’ la nespola nel suo scrigno. Spennellare con l’uovo e infornare nel forno caldo (200*) per 25/20′. Buon appetito da PaperitaPatty.

PaperitaPatty

 

Montiglio Monferrato, ciak si gira

Proseguono felicemente le riprese dello stimato regista, il Sindaco Tasso: “Una vetrina importante per il rilancio del territorio

Sino al prossimo 25 maggio il borgo senza tempo di Montiglio Monferrato, nato nel 1998 dalla fusione con i colli divini di Colcavagno e Scandeluzza, prosegue la propria vocazione fattiva a set del nuovo film, dal titolo ‘Qui non si muore’ di Roberto Gasparro, giovane regista di belle speranze che, per l’occasione, ha radunato attorno a sé un cast vincente di firme di ieri, di oggi e di sempre del miglior cinema italiano, con un occhio attento anche alle nuove proposte di talenti. “Una vetrina importante, che ben si sposa con la vocazione di richiamo internazionale insita in Montiglio Monferrato, e che intendiamo nel tempo rilanciare e sostenere: l’opera di Roberto Gasparro ha colorato paese e frazioni di umanità, partecipazione ed entusiasmo. Ovunque tutt’intorno si respirano gioia e soddisfazione. Gliene siamo vivamente grati”. Montiglio è un paese meraviglioso, gli abitanti sono fantastici, noi stiamo tutti benissimo e mangiamo tantissimo. Quindi, prevedo di ingrassare molto prima di far rientro a Torino: sarà forse anche per questo che qui mi definiscono spesso un’artista di peso e di spessore?”, scherza soddisfatta Margherita Fumero, nel film madre del Sindaco che riporterà la vita a Montiglio Monferrato. E prosegue: “Un’ esperienza arricchente: letti copione e trama, ho detto subito sì, perché insegnano che cos’è l’amore, anche attraverso la rinascita di un borgo sul fil rouge del valore assoluto della libertà in cui ciascuno può realizzarsi secondo il proprio sentire, dove si rispettano le idee degli altri. Un grande insegnamento a tutti, specialmente in questi controversi, litigiosi tempi moderni”. Per Alessandro Gamba, alla prima prova da protagonista in video cui spetta la parte del figlio della Fumero, quale primo cittadino omossessuale grazie al cui operato torneranno le fatidiche nuove nascite nel borgo monferrino, “Alle volte la vita e il caso sorprendono: non sono assolutamente del mestiere, ma mi sono dato subito disponibile a prendere la palla al balzo per quest’avventura piovutami addosso dal Cielo come un dono provvidenziale. L’attualità del tema è stata la molla decisiva perché accettassi subito e di buon grado: il mio modo di contribuire attivamente all’incontro armonico tra generazioni differenti, tutte partecipi della sfida più giusta, ovvero il prosieguo della vita in un luogo che profuma di storia”. Interviene anche Franco Barbero, storico e affermato attore comico piemontese: “Interpreto uno degli anziani del Paese. L’opera racchiude in sé un bellissimo messaggio: occorre aprirsi al nuovo cogliendo di esso e da esso tutto il meglio che può apportare, evitando però di farsi fagocitare completamente da esso. E’ l’equilibrio che fa la differenza”. Entusiasmo pieno anche per il nome di punta del cast, il Premio David di Donatello Tony Sperandeo: “Se è vero che noi siciliano siamo famosi per le calorose accoglienze, qui ci hanno superato con una gentilezza da applausi. Siamo trattati da star, eppure siamo soltanto operai del cinema. Ringrazio il Sindaco, la Giunta, la gente e i Professionisti tutti che ci hanno coadiuvato. Sono conosciutissimo per i film di mafia, però questa è la quarta volta che indosso i panni di un prete”. Per poi concludere: “Mi piace Roberto Gasparro, è carico di entusiasmo e dirige tutto benissimo: avrei dovuto fare la parte di un ministro burbero e cattivo, invece l’ho convinto a farmi vestire i panni di Don Gaetano. E poiché sono un prete discolo, la curia mi ha messo al 41 Bis, battuta che cito anche nel film: quindi, alla fine, tutto torna!”. Anche il valente Giorgio Serra è, nella finzione cinematografica “Piero, uno dei quattro vecchietti discoli che sperano di rilanciare questo paese. Con la viva speranza che questi sogni si avverino, colpendo la sensibilità di tutti e di chi di dovere anche nella realtà quotidiana”, confida. Nel cast anche la brava Barbara Bacci che, come lei stessa ammette, si è “Già innamorata del posto e dell’atmosfera monferrina, che permea tutto di energia speciale, particolare, e tutto questo mi piace tantissimo. Su questo set è magia pura l’incontro fra generazioni diverse unite sotto il segno di questa pellicola che è di per sé un inno alla vita, sintesi virtuosa dell’appuntamento, al crocevia del destino, di mondi, storie e componenti differenti ma complementari. C’è una connessione naturale, ho molto da imparare dai più anziani del cast. Roberto Gasparro è un ottimo collante fra tutti, ha le idee chiare ma lascia anche ampio spazio in scena al meglio di ciascuno di noi, stimolandoci continuamente”. Conclude il regista: “Sono loro a darmi la carica, hanno una vis artistica genuina e instancabile. Persone cordiali a telecamere spente tutti, perfette macchine da guerra mentre giriamo. Al momento tutto molto positivo, dal ciak all’interazione con la gente e il territorio. Grazie di cuore al Sindaco Dimitri Tasso, vera anima di questo Paese, amatissimo e stimatissimo da tutti i suoi concittadini. Proseguiamo ancor più decisi e convinti sulla strada felicemente intrapresa”.
 

Addio a Gabetti, consigliere dell'Avvocato

E’ morto a 94 anni nella notte a Milano Gianluigi Gabetti, noto manager e consigliere della famiglia Agnelli. I funerali si terranno in forma privata, mentre  messa di Trigesima pubblica si svolgerà presso il santuario della Consolata di Torino.  Negli Stati Uniti conobbe l’Avvocato che  nel 1971  gli propose di diventare direttore generale dell’Ifi, la finanziaria della famiglia di cui diventa anche amministratore delegato nel 1972. E’ vicepresidente della Fiat dal novembre 1993 al giugno 1999.

La Partita del Cuoco, la "partita del cuore" degli Chef

Un imperdibile evento di sport, condivisione, solidarietà e food. E’ tutto questo la “Partita del Cuoco”, partita di calcio di beneficienza tra chef, che si giocherà nel Centro sportivo della Sisport di Torino, di Via Olivero 40, il 25 maggio alle 15

Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato il Direttore Scientifico dell’ Istituto di Candiolo, Anna Sapino, e i rappresentanti della Gambero Rosso Accademy, Alessandra Monda, e di Slow Food Torino Città, Leo Rieser, oltre a numerosi chef torinesi e piemontesi, fra cui Davide Scabin, cui spetterà il compito di dare il calcio d’ inizio della partita. L’idea è nata dalla collaborazione fra la Città del Gusto Gambero Rosso di Torino e Slow Food Condotta di Torino e ha trovato subito il contributo generoso di chef, pasticceri, gente del mondo del gusto della città e di tutto il Piemonte, pronta a scendere in campo per una bella iniziativa di solidarietà. Partita del Cuoco perchè farà da anteprima al grande evento della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus di Candiolo, che promuove il 27 maggio prossimo all’Allianz Stadium di Torino la Partita del Cuore in collaborazione con la Nazionale Cantanti. Gambero Rosso e Slow Food si occupano di cibo da sempre.
(da sin. Leo Rieser, Alessandra Monda, Anna Sapino e il responsabile Fundraising e Marketing della Fondazione, Andrea Bettarelli)