redazione il torinese

A proposito del Salone Nautico

OBIETTIVO ITALIA Si sta concludendo il Salone Nautico 2017 di Genova, arrivato alla 57esima edizione, a detta degli esperti con il segnale di una timida ripresa del settore; questo non può che far piacere come punto di ripartenza dopo le ultime edizioni assai deludenti, ma si deve lavorare ancora molto tutti insieme nell’obiettivo di raggiungere i livelli pre-crisi e non solo nel numero di visitatori. Passeggiando all’interno della fiera, infatti, si respira un’aria frizzante, ma non ancora assimilabile a quella del sogno ad occhi aperti che connotava verosimilmente la manifestazione fino a qualche anno fa, con quegli yacht cabinati dalle linee d’avanguardia con hostess, non sempre preparate nei dettagli tecnici delle imbarcazioni, ma pronte ad accoglierti dentro gli stand con quei sorrisi e dai quali rimanevi stordito per poi non notare fisici da topmodel, con le quali avresti sicuramente un pomeriggio di sole di Agosto al largo, magari di Portofino, lasciandoti dondolare dalle piacevoli onde del mare.In fondo si sa: la barca è un prodotto prettamente maschile, e il genere femminile non ne abbia a male se, inevitabilmente, il commento rischia di cadere nel machismo! In fondo quante relazioni sentimentali sono finite per la colpa del mal di mare del quale soffre una buona parte del gentil sesso!

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Ma torniamo con i piedi per terra: entrando, superata la biglietteria sulla destra, c’è una simpatica area che merita, per gli appassionati, di essere visitata poiché dedicata ai motoscafi Aquarama d’epoca, anche in funzione della dedica/intitolazione della manifestazione a Carlo Riva, recentemente scomparso, con i primi esemplari prototipi degli anni Trenta, fino a quelli conosciuti a livello mondiale degli anni Cinquanta e Sessanta; chi in fondo di quella generazione non ha mai agognato un giro in barca con una certa Brigitte Bardot?Superata questa piccola ma pregevole area il percorso naturale porta al “padiglione blu” di Jean Nouvel, dove sono ubicati al piano inferiori i motori fuoribordo delle principali case costruttrici e un’infinità di gommoni e lance; al piano superiore si incontrano i fornitori del mondo nautico, dagli accessori, alle vernici, ai detergenti.Il Salone trova naturalmente maggior slancio nella parte a mare dove vengono ormeggiate centinaia di barche che, però, abbondano forse eccessivamente nei prodotti gonfiabili, per quanto in voga specialmente nel mondo della subacquea, a discapito della classe open tra i 38’ e i 45’ piedi, simboli per antonomasia della motonautica. Proprio in questa taglia si notano grandi lacune: a parte la procedura fallimentare che ha colpito i prestigiosi Cantieri Baia la mancanza del grande escluso Ferretti, a oggi di proprietà cinese, si fa sentire; e che dire dei Cantieri di Sarnico, anch’essi non presenti?

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La diaspora che ha colpito l’associazionismo nautico è nota a tutti, ma appare altrettanto evidente che il mondo del diporto nostrano può ritrovare una sua posizione di prestigio a livello internazionale solo se unito: Cantieri Navali San Lorenzo, negli anni, ha sviluppato imbarcazioni di successo di dimensione sempre maggiore, ma un Salone che vuole essere veramente di grande interesse non può privarsi di una scelta di megayacht tale da attirare il pubblico ricco proveniente dall’estero; Perini deve ritornare a Genova, è un nome di prestigio che non può mancare! Lungo le banchine che si articolano parallelamente rispetto al padiglione blu trovano ormeggio anche molte barche a vela, secondo i puritani del mare, l’archetipo dell’imbarcazione, ma certamente, secondo i businessman, l’articolo tendenzialmente più economico per chi voglia dedicarsi a qualche mini-crociera, sicuramente sprovvisto di tutti i comfort che la tecnologia riserva al mondo dei motoscafi.

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La città nel suo complesso ha cercato di creare, specialmente tra i privati, una propositiva sinergia di intenti: i centri integrati di via, specialmente quelli del centro, si sono adoperati al meglio allestendo nella serata di Sabato una Via Roma a festa, con negozi aperti ove veniva offerto a clienti e turisti un raffinato aperitivo in presenza di modelle vestite dai migliori atelier locali, impegnate a sfilare tra le auto d’epoca gentilmente messe a disposizione dagli iscritti del Veteran Club ligure. La volontà da parte dei genovesi a mantenere l’evento si è vista anche con un certo affetto; ora diventa fondamentale lavorare, in previsione dell’anno prossimo, per ricompattare le confederazioni di categoria nautica perché dall’estero la concorrenza è forte e sembra quasi che gli italiani, a partir dall’epoca del Comuni, facciano fatica a trovare un amalgama, forse per piccole invidie campanilistiche che, però, alla fine agevolano sempre gli stranieri che, in questo caso, si chiamano francesi, popolo anch’esso dalla forte tradizione marinaresca e, soprattutto, da una consolidata esperienza recettiva, se si parla di turismo e di traffico aereo specialmente su Nizza, città della Costa Azzurra da sempre all’avanguardia su questi aspetti. Buon vento!

 

Carlo Carpi

CON VOI AL MIO FIANCO, NON HO PAURA DI VOLARE

Viridea invita tutti i bambini a partecipare domenica 1 ottobre ad un laboratorio creativo gratuito organizzato all’interno dei garden center in occasione della Festa dei Nonni, che ricorre ogni anno il 2 ottobre. Gli animatori presenti guideranno i bambini nella realizzazione di una mongolfiera 3D con l’utilizzo di cartoncini colorati, forbici, colla e pennarelli. I viaggiatori saranno proprio nonni e nipoti, disegnati dai bambini per rappresentare il viaggio indimenticabile che li lega ai propri nonni e quanto possa essere preziosa la loro presenza. Il disegno tridimensionale realizzato potrà poi essere portato a casa dai bambini, che avranno modo di consegnarlo ai propri nonni per sorprenderli nel giorno della loro festa con un regalo personalizzato e originale. I laboratori sono completamente gratuiti, non richiedono iscrizione e si terranno domenica 1 ottobre, dalle 15.30 alle 18.30, presso i Viridea Garden Center di Rho, Cusago e Rodano (MI), Settimo Torinese e Collegno (TO), San Martino Siccomario e Montebello della Battaglia (PV), Torri di Quartesolo (VI). Per maggiori informazioni: www.viridea.it. Viridea è il Garden Center italiano dedicato alle piante, alla casa e

Solchi nella pelle

LE POESIE DI ALESSIA SAVOINI
Allento il pugno
Respirano adesso le tracce scavate nella carne
Righe di esistenza che solcano la pelle
Suda dalla mano l’emozione che non riesco a trattenere
Impermeabile lo strato che la sfoga non la può più riassorbire.
Sotto i calli su cui ho fatto resistenza
Scorre il sangue che scalda un corpo
E impercettibili cambiano direzione
A ogni istante in cui l’eternità si scinde.

Le code infinite dei cittadini sudditi


Che rapporto esiste tra cittadino e Stato? Prima di dare una risposta, una personale piccola storia. Vorrei volturare un auto cambiandone la targa. Appositamente non mi rivolgo alle agenzie specializzate. Non ci dovrebbe essere problema. Esiste un numero verde per il servizio. Bene, e la Motorizzazione dipende dal Ministero dei Trasporti. Si sono modernizzati.  1 giorno , 1 ora e 15  minuti di attesa vana. Nulla di fatto. Secondo giorno 50 minuti e poi ricorro alla tradizionale fila. Almeno riusciro’ a parlare . Qui la coda è di 1 ora e 50.Finalmente dietro il vetro una persona viva e vegeta. Spiego il problema .Nel mentre i telefoni dietro le spalle continuano a suonare invano. L impiegato spiega con elenco di documentazione. Poi chiedo: perché non rispondete? O rispondiamo al telefono o riceviamo il pubblico. Posso mandare via mail i documenti? A suo rischio e pericolo. Capito. Mi ripresento l’indomani mattina. Ed ovviamente, dopo relativa coda, mi viene detto che ne manca uno. Sconforto totale. Diciamocelo:  con l’ agenzia avrei speso meno. E poi ..semplicemente ci si sente presi un po’ in giro da questo Stato. Intuisco le possibili critiche. Vuoi privatizzate i servizi dello Stato? No vorrei solo un po’ di umana efficienza. Capisco… chiedo troppo. E allora alla domanda iniziale c è purtroppo una risposta: c é un brutto rapporto tra cittadino e Stato.  Generalizzo? Rispondo con una retorica domanda: a chi non sono mai capitati  episodi simili? Sapendo io inoltre  di essere un “privilegiato” perché non devo chiedere permessi o ferie per fare estenuanti code ed attese il più delle volte inutili. Aggiungiamo il dato frustrante di uno Stato che di fatto ci tratta da sudditi e non da cittadini.

L’oroscopo di Platone dal 27 settembre al 3 ottobre

CAPRICORNO

DENARO E LAVORO. Gli astri vi sostengono nell’apportare cambiamenti importanti alla vostra professione, a condizione di muoversi con calma e ponderazione. Finanze solide, forse ci scappa persino una vincita inattesa.

AMORE E ARMONIA. Evitate di litigare per questioni di scarsa importanza, il partner appoggia le vostre ispirazioni, con saggia prudenza.  Chi è troppo ostile, spesso è soltanto insicuro. Voi lo sapete!

BENESSERE E SALUTE. Stentate a trovare la necessaria armonia e, il ritmo del quotidiano. Qualcuno potrebbe non gradire il vostro spirito critico. Siate più comprensivi e attenti nei suoi confronti.


ACQUARIO

DENARO E LAVORO. 
Non guardate alla competenza altrui come ad una minaccia anzi, potrebbe aiutarvi a brillare di più. Non cedete alla tentazione di concludere un affare all’apparenza favorevole.

AMORE E ARMONIA. Dopo una delusione sembrerebbe finalmente giungere all’orizzonte un nuovo astro.  Siate più fascinosi e persino sfacciati.

BENESSERE E SALUTE. Non strafate e cercate di aver riguardo di voi. Concedetevi un po’ di relax ed aiutatevi con la pappa reale.


PESCI

DENARO E LAVORO. Buoni affari in vista se resterete concentrati sull’obiettivo prefissato. Colleghi o compagni, pur avendo a loro volta delle difficoltà, possono risolvere le vostre e, lo fanno, se glielo permettete.

AMORE E ARMONIA. Dopo un periodo piuttosto impegnativo, potete ben concedervi attimi di intensa, quanto inaspettata…. passione.

BENESSERE E SALUTE. Fate delle pause aiutandovi con la respirazione, chiudete gli occhi e distendete i muscoli tesi. La mattina un po’ di jogging o esercizio all’aria aperta tonifica la mente e lo spirito.


ARIETE

DENARO E LAVORO. Inutili modifiche nell’ambito lavorativo inizialmente vi irriteranno ma, a lavori ultimati, con una visione più completa del progetto, saranno al contrario apprezzate.

AMORE E ARMONIA. Anche se vi risulta difficile essere accondiscendente, trovare il giusto equilibrio intorno a voi, non può che tornarvi utile e vantaggioso inoltre, troppi capricci in famiglia, vi stanno complicando la vita.

BENESSERE E SALUTE. Se riuscirete a mettere a tacere le vostre ombrosità farete scintille. Accogliete suggerimenti da parte di chi vi fidate.


TORO

DENARO E LAVORO. Non lasciatevi influenzare dai colleghi soprattutto quando siete convinti che diano troppa importanza a delle sciocchezze. Entrate risicate e spese esagerate. Non commettete imprudenze.

AMORE E ARMONIA. Consigli e pareri benintenzionati non vi servono affatto, anzi vi irritano maggiormente. Ritrovate il vero sentimento insito nell’animo. Osservate da lontano, ma con interesse, una persona.

BENESSERE E SALUTE. Cercate di ritrovare la calma, non può che giovarvi. Un’alimentazione adeguata alle giuste calorie vi renderà più efficienti e attivi.


GEMELLI

DENARO E LAVORO. Non è il caso di lasciar correre e minimizzare eventuali ostacoli che potrebbero darvi del filo da torcere. Evitate la superficialità ed approfondite ogni dettaglio, la costanza e la tenacia vengono sempre premiate.

AMORE E ARMONIA. I vostri sogni potranno realizzarsi e prederete decisioni importanti per l’avvenire. Se invece un rapporto dovesse finire, guardatevi intorno, qualcuno aspetta proprio voi.

BENESSERE E SALUTE. Cercate di rilassarvi e riposarvi bene per essere pronti a difendervi da tutti gli attacchi che vi verranno fatti. Volere tutto e il contrario di tutto, in genere, non paga.

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CANCRO

DENARO E LAVORO. Tenete duro e proseguite nei vostri progetti con caparbietà, quando vi ponete un obiettivo siete instancabili e riuscite a far fronte a un turbinio di impegni pur di riuscire in ciò che vi siete prefissati. Cercate solo di non pestare i piedi a qualcuno.

AMORE E ARMONIA. Più che lo slancio per voi conta l’affidabilità, e la troverete se saprete usare parole dolci e maliziose per far breccia nel cuore di chi vi è accanto.

BENESSERE E SALUTE. Avete mai notato che anche le persone che affermano che tutto è già scritto e che non possiamo far nulla per cambiare il destino, si guardano intorno prima di attraversare la strada?


LEONE

DENARO E LAVORO. Discussioni e disaccordi in casa vi spingono a rifugiarvi nel lavoro e nei vostri progetti, ma rendereste molto di più con l’appoggio dei vostri cari, inoltre un ottimo collaboratore si rivela poco “collaborativo”, proprio in un momento difficile.

AMORE E ARMONIA. La persona amata vi aiuta in tutto se ne seguirete i consigli e il cuore potrà volare talmente in alto che nessuno riuscirà più a fermarlo. Per i single è tempo d’incontri, inviti e flirt e, durante uno di questi “rendez-vous”, temete di aver fallito l’approccio, invece…

BENESSERE E SALUTE. Evitate le decisioni avventate e gli eccessi in genere. Se adotterete un corretto regime alimentare potrete ovviare ai problemi di stomaco, glicemia e sovrappeso. Date più spazio al tempo libero!


VERGINE

DENARO E LAVORO. Resistete ancora qualche tempo, tra breve troverete delle soluzioni in grado di ristabilire l’armonia e, finalmente anche per voi, la ruota della fortuna girerà in senso positivo con i bilanci che torneranno a quadrare.

AMORE E ARMONIA. Vi fate guidare dall’istinto e dal partner che vi orienta e vi offre il sostegno che non trovate in famiglia. Solo qualche piccolo malinteso offusca un’invidiabile armonia. Se il partner tentenna, aiutatelo/a anziché metterlo/a alle strette.

BENESSERE E SALUTE. Trigoni e movimenti astrali apportano straordinaria energia e vitalità, ma l’opposizione di alcuni pianeti appanna la vostra lucidità, siate meno impulsivi.


BILANCIA

DENARO E LAVORO. Comunque vadano le cose voi cadete in piedi. Avete la fiducia del capo e la meritate, ma i molti impegni lavorativi mettono a dura prova la vostra resistenza e la distrazione può farvi scappare un’occasione irripetibile.

AMORE E ARMONIA. Imparate a riconoscere la differenza tra l’amore immaturo che dice: ti amo perché ho bisogno di te e l’amore maturo che dice: ho bisogno di te perché ti amo.

BENESSERE E SALUTE. Viziati e capricciosi, a causa di gusti troppo raffinati…cercate di non essere troppo esigenti: è meglio possedere diamanti di seconda scelta che non possederne affatto.


SCORPIONE

DENARO E LAVORO. Non temete l’effetto che gli psicoanalisti junghiani chiamano inflazione. Il vostro IO non si amplifica a dismisura fino a scoppiare troppo pieno di sé stesso: è oltre sé stesso, infinitamente vasto e si identifica con l’universo. Se siete determinati, continuate a lavorate duro e avete una visione: potete arrivare ovunque!

AMORE E ARMONIA. In amore riuscite a instaurare un rapporto di amicizia e complicità che vivifica e rinsalda la vostra unione.

BENESSERE E SALUTE. Per essere al meglio dovrete ripetere una terapia, seguire una dieta bilanciata e un adeguato riposo. Dedicatevi ad uno sport e fidatevi dei consigli di una persona anziana, a voi vicina.


SAGITTARIO

DENARO E LAVORO. Situazione economica in netto miglioramento, peccato per le tensioni con i superiori. Concedetevi dei brevi e frequenti momenti di relax e farete fronte a tutto. Non badate alle troppe chiacchere che fanno solo perdere tempo prezioso.

AMORE E ARMONIA. Per i single si possono concretizzare i sogni finora irraggiungibili e godere splendide magie d’amore.

BENESSERE E SALUTE. L’eccessivo stress che ha contraddistinto gli ultimi mesi va sfumando all’orizzonte per lasciar spazio a una fase di equilibrio e vitalità, propizia anche a viaggi, esami e progetti.

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Russo, il giornalista che difese l’eredità di Pannunzio

di Pier Franco Quaglieni

La morte a 92 anni a Roma di Giovanni Russo priva il giornalismo italiano di una delle sue figure importanti che  tuttavia non sono riuscite a diventare firme note al grosso pubblico dei lettori. Salernitano di nascita, si riteneva lucano come formazione e cultura, anche se da 70 anni abitava a Roma. Ebbe notorietà soprattutto come “meridionalista” ,un termine che l’ultimo Russo diceva  che non gli  apparteneva .Una volta mi disse, scherzando, che avrebbe querelato di chi lo avesse definito meridionalista. Aveva denunciato con grande lucidità , nel suo primo libro “Baroni e contadini” che raccoglieva gli articoli pubblicati sul “Mondo” di Pannunzio, la grande arretratezza del Mezzogiorno e le profonde ingiustizie sociali che lo portarono a condividere le battaglie  di Carlo Levi ,anche se Russo rimase sempre nell’ambito laico-repubblican-socialista e non oltrepassò mai la linea di demarcazione che portò tanti intellettuali democratici a sostenere il PCI, “andando in soccorso  al vincitore”, per dirla con il suo amico Flaiano. Va rilevato il fatto, che gli fa  molto onore, di aver difeso i valori del Risorgimento sia rispetto a certo sudismo nostalgico di Franceschiello ,sia rispetto alla Lega che vedeva nel Mezzogiorno solo corruzione e assistenzialismo. Russo ebbe anche l’onestà di vedere gli sprechi di certo meridionalismo parolaio e demagogico che creò le famose “cattedrali nel deserto” invece di promuovere il turismo e la cultura come elemento di riscatto dell’economia meridionale.

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 Scrivendo “Flaianite” ebbe una maggiore notorietà perché finì di essere l’interprete quasi unico di un genio come Ennio Flaiano che gli dedicò un epigramma che gli diede una sia pur  effimera notorietà negli Anni ’50 ,quando vinse il Premio Viareggio che, allora ,era un riconoscimento di grande prestigio :”Alle cinque della sera/sulla piazza di Matera/da una millecento lusso /scende Giovanni Russo,/redattore viaggiante/del Corriere della Sera”/Che successo! Che carriera!”.  Di questi versi Russo andava molto fiero, ma Flaiano una volta che gli citai ,  en passant, Giovannino come lo chiamavamo noi suoi amici, mi disse che il suo intendimento era quello di “sfottere”(mi disse proprio così) la boria  del meridionale che era diventato abbiente; mi aggiunse impietosamente  che la carriera di Russo si era fermata alla millecento lusso.  Sicuramente un giudizio ingiusto perché l’attività di giornalista  e anche di scrittore di Russo meritavano e meritano attenzione, anche se non venne mai letto dal grosso pubblico.  Era un po’ vanaglorioso, ma si trattava ,tutto sommato, di un peccato veniale.  Quando Mario Soldati divenne un po’ troppo anziano e non si muoveva volentieri dalla sua Tellaro,venne nominato vice  presidente del  Centro Pannunzio e svolse con scrupolo la sua funzione di numero 2. Quando nel 1997 poi Soldati chiese di passare la mano, Russo aspirava alla presidenza, ma venne preferita a lui Alda Croce. Fu imbarazzante per me incontrarlo casualmente  in un albergo di Napoli lo stesso giorno in cui ero stato da Alda Croce a comunicarle la notizia della sua elezione a presidente. Russo incassò il colpo, ma non la prese bene. Ovviamente non accettò di restare vicepresidente e si fece da parte. 

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 Dopo due anni, prendendo spunto da un mio articolo su Croce e la storia contemporanea ,mi attaccò pesantemente sul “Corriere della Sera” ,dicendo che il mio articolo avrebbe fatto arrossire Pannunzio. Evitai di telefonargli. Qualche anno dopo ci trovammo alla biblioteca del Senato  per un ricordo di Spadolini e, come se  non fosse capitato nulla ,mi salutò e mi abbracciò affettuosamente davanti a Marcello Pera che allora presiedeva il Senato della Repubblica.  Ebbe un grande dolore con la  morte prematura del figlio e con la fine di un amore importante con una signora svizzera molto avvenente cui Giovannino teneva molto. Scrisse nel 1995 un libretto dal titolo ”Perché la sinistra ha eletto Berlusconi “ in cui analizzò le arretratezze culturali e politiche della gioiosa macchina da guerra occhettiana. Un libretto che anche oggi dovrebbero rileggersi in particolare d’Alema e Bersani.  Lo presentammo a Torino e vennero  anche Romiti e Bertinotti  a parlare del libro . Una volta vidi il limite dell’uomo ,quando venne insieme a  Enzo Bettiza a ricordare Pannunzio nel 1998,sostituendo Alberto Ronchey indisposto.Gettò sulla scrivania della segretaria del Centro Pannunzio almeno venti e più scontrini, chiedendo il rimborso anche di cene e  caffè consumati a Roma giorni addietro. Quando la segretaria molto imbarazzata gli obiettò che non c’entravano con la sua venuta a Torino(di norma i relatori che parlano al Centro Pannunzio non godono di rimborsi di sorta ),disse che era una vecchietta pidocchiosa perché ai grandi inviati speciali di un grande giornale come il “Corriere” i rimborsi sono  sempre forfettari. Solo dopo l’attacco nei miei confronti la segretaria mi disse di quell’episodio. Piccola nota negativa per un uomo che ebbe sicuramente dei meriti giornalistici indiscutibili, anche non  adeguatamente riconosciuti. Il suo giornale, il “Corriere della Sera”, gli ha dedicato ieri un grande spazio nelle pagine della cultura, nel silenzio di tanti quotidiani italiani che, nel loro ingiustificato  oblìo, sono stati ingiusti verso un giornalista che superava di gran lunga tutti i giornalistini odierni che ci rovinano le serate televisive con le loro meditazioni  polemiche  ed autoreferenziali  da grilli parlanti ,dalla Gruber o da Floris. Rispetto a loro Russo fu grandissimo, ma egli ebbe la sorte di  misurarsi   con Montanelli, Pannunzio, Flaiano, Longanesi e non poté reggere ad un simile confronto.

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Una volta lui stesso mi raccontò che prese una vignetta di Mino Maccari tra quelle che il maestro disegnava nella redazione del “Mondo” e che aveva scartato, gettandola per terra. Non fu mai protagonista di quella redazione che lui stesso definì il salotto letterario più importante dell’Italia di allora.Era un uomo venuto dal Sud che i raffinati intellettuali del “Mondo” videro sempre con un qualche distacco, anche per il suo vistoso accento meridionale. Russo si distinse invece  nel difendere l’eredità di Pannunzio e del “Mondo” con coerenza, opponendosi, sia pure in modo ovattato, all’ invadente  vulgata scalfariana”. Al “Mondo  erano di casa il barone Francesco Compagna futuro deputato e ministro repubblicano e il proprietario terriero conte Nicolò Carandini. I liberali del “Mondo” non erano così snob come, a prima vista ,sembrava perché anche un altro meridionale, il giovane calabrese Eugenio Scalfari ebbe grande accoglienza delle stanze di via Campo Marzio dove ebbe sede il giornale . Solo i comunisti ritennero quel gruppo degli snob irrecuperabili. Pannunzio ebbe il merito, tra l’altro, di pubblicare i primi articoli di Russo e di farlo conoscere.

quaglieni@gmail.com

G7, annullata la cena con la stampa estera: i giornalisti non si fanno vedere

L’Unione Industriale di Torino è stata costretta ad annullare la cena di gala prevista ieri sera per promuovere le eccellenze del territorio alla stampa estera al seguito del G7. La causa? La mancanza di partecipanti. “L’assenza dei rappresentanti della stampa straniera ci costringe, nostro malgrado, a cancellare l’evento”, spiega Dario Gallina, presidente degli industriali torinesi, scusandosi per il breve preavviso. Annunciando  l’annullamento della cena, che era stata organizzata presso il Circolo Soci dell’Unione Industriale di Torino, il presidente Gallina esprime l’auspicio “di individuare una futura occasione per promuovere a livello internazionale la nostra città e le nostre imprese”.

Gian Carlo Ferraris. L’aeroplano giallo

Finalborgo – Finale Ligure (Savona)

IN MOSTRA A FINALBORGO, I “PAESAGGI SENSIBILI” E GLI UNIVERSI GIOCOSI DELL’ARTISTA CANELLESE FOLGORATO DALLA PITTURA DI BURRI

Mostra intrigante e suggestiva. A partire dal titolo. Anche curioso. E perfettamente esplicativo del far pittura di Gian Carlo Ferraris, classe ’50, nato a San Marzano Oliveto, nella provincia astigiana, ma da anni residente a Canelli. A lui è dedicata l’ampia personale, curata da Anna Virando (conservatrice del Civico Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Mombercelli) con il patrocinio dell’Unione dei Comuni del Finalese e ospitata negli spazi del Complesso Monumentale di Santa Caterina– Oratorio de’ Disciplinati della stupenda Finalborgo, l’antica Burgum Finarii, fra i “Borghi più belli d’Italia”, per secoli capitale del Marchesato dei Del Carretto nonché centro amministrativo della “balneare” Finale Ligure, nel Savonese. Il titolo, si diceva: “L’aeroplano giallo”. Oggetto ludico di più o meno remota memoria, fantasioso giocattolino dell’infanzia, “spesso ricorrente nei miei quadri”, ci ricorda l’artista, che ha indubbiamente visto bene titolandogli – proprio per questo- una personale che è, dalla prima all’ultima opera esposta, autentica “Poesia”. “Poesia pura”. “Gioco” libero e accattivante “Divertissement”. Come vuole essere, forte di un “mestiere” ormai quasi cinquantennale, la sua singolarissima pittura. L’attività artistica di Ferraris inizia infatti nel ’72 (allorquando l’allora giovin pittore sfugge – volutamente e presumibilmente senza grossi patemi – al predestinato posto fisso e sicuro, già pronto per lui nell’azienda paterna produttrice a Canelli di macchine enologiche); dal ’74 all’’84 insegna Figura Disegnata al “Primo Liceo Artistico” di Torino e fino al 2010 Discipline Pittoriche all’ “Istituto d’Arte” di Acqui Terme. In mezzo ci stanno le mostre, personali e collettive. Ma anche la continua ricerca, il lavoro quotidiano rigoroso e sofferto sul segno e sul colore. Esercizi di stile. Prove di pittura felix, che lo portano dai “Paesaggi della memoria” (quadri dal 1997 al 2007), fatti di “materia evocata, costruita come in sogno, un ricordo dai contorni indistinti” agli attuali “Paesaggi sensibili” (2007 – 2017), superando non senza sforzi il richiamo alla “memoria”, termine “equivoco che rimanda al passato, mentre le ricerche vanno rivolte sempre al futuro”. La folgorazione, racconta lo stesso artista, avviene a Città di Castello visitando il “Museo Alberto Burri”. Del grande umbro, il nostro canellese s’innamora a prima vista. Ad ammaliarlo é soprattutto “al di là delle ricerche sui sacchi e sui cellotex, l’uso dei colori principali, delle grandi campiture e dell’intensità dell’acrilico”. E da allora tutto cambia. Si inizia un nuovo cammino “che è – precisa ancora Ferraris – cammino divertente”. Ed ecco allora, proiettate su grandi tavole, le dolci colline di casa dalle ampie campiture di colore (che passa nitido e definitivo dal blu al rosso al personalissimo grigio-Ferraris) e dalle forme sinuose, “infantili o primitive”, su cui faticano a radicarsi e stanno su per miracolo, spuntando dai lati dall’alto o da sottinsù, improbabili minimaliste case e cascinali, sotto cieli altrettanto improbabili abitati da stelle e stelline, grandi soli e lune piene che sembrano fatti ad arte solo per lì, per quei luoghi e solo per quelli. “Le colline – ci ricorda Gian Carlo – sono diventate piatte quinte teatrali che si perdono una avanti all’atra facendosi ombra, mentre sul proscenio si muovono gli attori”. Finti o reali. A volte e preferibilmente sono bambini che giocano ai giochi della nonna, col cerchio, con la palla o dondolandosi contenti sull’altalena; altre volte – coprotagonisti – sono cani, uccelli e ancora aquiloni, aerei di carta, mongolfiere e gli amati aeroplani, meglio se gialli. Giocattoli e voci discrete che raccontano in sordina un piccolo grande mondo senza sconvolgerne l’intima essenza. In un quadro esposto in mostra, Ferraris si cimenta perfino in una sorta di omaggio-pop al celeberrimo “Le dèjeuner sur l’herbe” di Manet. Pezzo delizioso. “Ciò che mi interessa– conclude l’artista – è proporre dei lunghi attimi sospesi, dove quanto succede è isolato e apparentemente distante, come in uno stato di solitudine silenziosa e straniante, non triste ma giocosa”. E questo è per gli oltre ottanta quadri (tutti di grandi dimensioni, tutti acrilici su tavola) esposti in mostra accanto a sei “Totem” che sono bizzarri paesaggi-scultura fatti di lamiera colorata e pali di vigna o pezzi di vecchie porte. A chiudere la rassegna sono infine una decina di incisioni (acqueforti, acquetinte e cere molli), tecnica approfondita frequentando, negli Anni Settanta, lo studio di Mario Calandri e la stamperia di Piero Nebiolo a Torino, che ci ricordano anche l’importante attività svolta a tutt’oggi da Gian Carlo Ferraris nel campo della grafica pubblicitaria e dell’illustrazione.

Gianni Milani

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“Gian Carlo Ferraris. L’aeroplano giallo”

Complesso Monumentale di Santa Caterina – Oratorio de’ Disciplinati, via Lancellotto, Finalborgo – Finale Ligure (Sv), tel. 019/690020; www.museoarcheofinale.it

Fino al 15 ottobre Orari: da mart. a dom. 15 – 20

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Le immagini:

– Gian Carlo Ferraris: “La vendemmia”, acrilico su tavola, 2017

– Gian Carlo Ferraris: “Luna di città”, acrilico su tavola, 2017

– Gian Carlo Ferraris: “Allegre rincorse”, acrilico su tavola, 2017

– Gian Carlo Ferraris: “Due palloncini”, acrilico su tavola, 2017

– Gian Carlo Ferraris: “Una sera di mezza estate”, acrilico su tavola, 2016

– Gian Carlo Ferraris: “Totem 1”, tecnica mista, 2013

– Gian Carlo Ferraris: “Colazione sull’erba”, acrilico su tavola, 2015

Esercito: inaugurazione 143° corso di Stato Maggiore

Venerdì 29 settembre 2017 alle ore 10.30 a Palazzo Arsenale – via dell’Arsenale, 22 Torino – sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito avrà luogo la cerimonia di inaugurazione del 143° corso di Stato Maggiore.

Il corso, della durata di un anno, ha lo scopo di preparare i futuri dirigenti dell’Esercito a operare nell’ambito degli staff di comandi nazionali e multinazionali, in Italia e all’estero. I frequentatori sono 222 capitani dell’Esercito provenienti dalle diverse unità dislocate sul territorio nazionale. Fra di essi 23 donne e quattro ufficiali stranieri giunti da Brasile, Cina ed Egitto.

All’evento, presieduto dal Comandante dell’Istituto di studi militari torinese generale di corpo d’armata Claudio Berto, sono stati invitati i vertici delle istituzioni locali. Il professor Luigi Bonanate, professore emerito dell’Università̀ di Torino e docente di Relazioni internazionali e Diritti umani terrà una prolusione dedicata all’evoluzione storica dei corsi di Stato Maggiore nel 150° anniversario della loro istituzione.

Stretching shiatsu per il benessere psicofisico

Se volete passare una serata diversa da tutte le altre , se desiderate rilassarvi e distendere contemporaneamente i muscoli e liberare la vostra mente dalla pesantezza della giornata, allora giovedì sera alle ore 20 non potete mancare all’appuntamento con la presentazione del corso di stretching shiatsu. Ma cos’è questa parola che sembra così difficile? È null’altro che uno stretching che agisce sui meridiani della Medicina Tradizionale Cinese e crea una immediata sensazione di pace e di benessere psicofisico. Incontrerete persone come voi che vogliono sperimentare questa tecnica, siate voi più sportivi o più meditativi, poco importa! Scoprirete un mondo nuovo che si apre proprio nel centro di Torino, in via Gian Domenico Cassini N7 in piena Crocetta presso l’Associazione Arte Cura e Trasformazione… e non disperate, ci sarà anche qualche curiosa leccornia.