STORIE DI CITTA’/ di Patrizio Tosetto
Hanno colpito Stefano Esposito per le sue idee, sostenendo che lo si si colpisce per dare un esempio. Qui la storia si ripete tragicamente. Tra indifferenza e untorelli che agiscono in nome del loro “Dio”. Ed io non ci sto più
Oggi, 2 maggio, i cortei sono alle spalle. Non mi ricordo di un 1° maggio così piovoso e triste. Ho 59 anni e ho il vezzo di dire che ho partecipato a 60 cortei. Il primo nella pancia di mia madre. Ci sono sempre stato, ma non so se ci sarò ancora. Alla fiaccolata del 25 Aprile tensioni ed imposizione sul palco di un intervento no Tav. Oggi il tentativo di aggressione del Senatore Stefano Esposito. Anarchici antagonisti e centri sociali con truculenti slogan. Giusto un anno fa scontri tra polizia e giovani organizzati con caschi e mazze. Al grido: fuori il Pd dal corteo.Di chi sono le responsabilità, le colpe di questa violenza? Ovvio, dicono taluni: della polizia. Tutto ciò mi ha stancato. Molti amici mi rincuorano. Noi non accettiamo la violenza e poi sono una minoranza. Avranno ragione ma sono tollerati. Vero, non sono una novità nei cortei. Ma è una novità sostenere che responsabilità e colpe sono della polizia, responsabile di difendere dei manifestanti che non vanno al primo maggio con casci e spranghe. Ho messaggiato con un’amica che mi sollecitava una risposta che ho dato: isolarli. Mi ha controdedotto : perché non lo fa la polizia? Semplice : perché questi violenti sono coperti almeno dalla indifferenza di una certa sinistra che considera la vittima di questa violenza maggiormente colpevole proprio per le sue idee. Ecco un altro punto importante. Hanno colpito Stefano Esposito per le sue idee, sostenendo che lo si si colpisce per dare un esempio. Qui la storia si ripete tragicamente. Tra indifferenza e untorelli che agiscono in nome del loro “Dio”. Ed io non ci sto più. Poco posso fare. Anche per l’età che avanza. Poco posso fare non appartenendo alla polizia .Ma almeno posso scrivere, dire, denunciare e ricordare. Condividendo il ricordo quando delegazioni della Dc, partecipando ai cortei venivano inizialmente contestate. Ma c’era anche il PCI sempre presente, allora all ‘opposizione ma proprio perché all’ opposizione ristabiliva ordine manifestando solidarietà alla Dc e isolando i facinorosi. Ed in questi casi non c era bisogno della polizia. Ma come si dice : tempi passati. E oggi sento che debbo fare qualcosa. Dopo 60 anni non parteciperò più al corteo. Sarà il mio Aventino morale proprio perché sono stufo di questi violenti. E sarà anche un modo per onorare 25 aprile ed il 1 maggio contro questi untorelli che sono contro chi manifesta per la democrazia.
(foto: il Torinese)
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