Cercasi modella sieronegativa

Un’inserzione apparentemente banale, una frase che sembrerebbe una giusta precauzione dimostrano purtroppo una realtà in continua espansione: modelle richieste non per posare davanti ad un obiettivo ma per trasformarsi in escort occasionali, stravolgendo i ruoli dell’arte e dele prestazioni sessuali senza, sovente, rispettare chi ha pubblicato l’annuncio.

Lungi da me essere moralista o benpensante, credo che questi atteggiamenti denotino semplicemente una totale mancanza di rispetto nei confronti delle inserzioniste che, spesso, sono studentesse o casalinghe che, amando esibirsi davanti ad un obiettivo, uniscono quel piacere alla possibilità di introitare guadagni, anche se minimi.

Il fatto che quei sedicenti fotografi chiedano alle inserzioniste prestazioni sessuali, spesso di natura BDSM (corde, fruste, urolagnìa), denotano solo mancanza di rispetto, stante che tali prestazioni, legittime se ottenute con il consenso della controparte, dovrebbero essere richieste su appositi siti di incontri, di BDSM, di escort.

Almeno due mie collaboratrici, iscritte ad un sito di modelle, hanno ricevuto richieste di prestazioni sessuali da svolgere tra uno scatto e l‘altro (e anche senza scatti) ovviamente a prezzo da concordare.  Una risponde semplicemente che la cosa non le interessa, mentre l’altra dopo aver ricevuto, in dieci giorni, 49 messaggi di cui 3 per fare la modella e 46 per prestazioni sessuali si è cancellata da quel sito.

Appare subito evidente come, nonostante l’apertura mentaleipotizzata da social e cronache, in realtà vi sia ancora molto maschilismo mascherato da parità di diritti, dove gli uomini pensano ancora di poter acquistare da una donna 1 ora (quando resistono) di sesso mentre fosse la donna a farlo da un uomo sarebbe subito scandalo.

Ovviamente non ne faccio una questione morale, religiosa o etica, quanto piuttosto di rispetto verso le persone in generale e in considerazione che l’aumento nella diffusione delle Malattie a Trasmissione Sessuale (MTS) non spaventa assolutamente.

Il professor Aiuti, nel lontano 1991, baciò in bocca Rosaria Iardino, sieropositiva, per dimostrare che l’HIV non si trasmette attraverso la saliva. Sappiamo, però, che soprattutto negli ultimi anni l’HIV è soltanto uno dei possibili rischi dovuti alla trasmissione per via sessuale: papillomavirus, candida, herpes, epatiti, clamidia, blenorragia e altre. La sifilide, in particolare, sta tornando ai livelli di decenni or sono grazie alla resistenza agli antibiotici sviluppata dal treponema pallidum e dal calo dell’attenzione praticata nei rapporti sessuali da giovani e meno giovani. Un medico di base già cinque anni fa raccontava che era in aumento il numero di suoi pazienti che, già a 18-20 anni, risultavano sieropositivi.

In questo caso parliamo di servizi fotografici, ma potevano essere pulizie a domicilio, servizio come badante, ripetizioni scolastiche: perché considerare quella persona alla stregua di una merce, obbligata ad accettare le nostre avances?

Perché, pagare per pagare, non ci rivolgiamo ad una professionista del sesso? Non la metteremo in imbarazzo dovendo rifiutare, sarà una prestazione professionale al pari di altre (do ut des), non rischieremo patologie perché, se è una professionista seria, accetterà soltanto rapporti protetti (se no scellerati noi a non pretenderli).

Come in ogni aspetto della vita quotidiana, specie in Paesi come il nostro, bacchettone, buonista, falso perbenista e ipocrita, vediamo sempre la giustificazione anziché la condanna, l’escamotage prima (o, forse, al posto) della soluzione.

Con i tribunali sottoorganico ed i magistrati che non sanno più da che parte girarsi non c’è da stupirsi che simili istigazioni (offrire soldi per ottenere una prestazione sessuale è istigazione alla prostituzione) non vengano neppure denunciate.

Dalla parte delle donne ed all’approssimarsi del 25 novembre, Giornata contro la violenza sulle donne, propongo un cambio: sequalcuno offrisse soldi a vostra madre o vostra sorella in cambio di prestazioni sessuali? Come dite? La mamma non si tocca? Probabilmente non siete bravi come fotografi, sicuramente non valete niente come uomini.

Sergio Motta

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