Sabato 18 ottobre prossimo la Fondazione Mirafiore di Serralunga d’Alba inaugura la stagione 2025/2026 con un doppio appuntamento che unisce pensiero, letteratura e partecipazione
Sabato 18 ottobre, alle 18.30, presso il teatro di Fontanafredda, Paola Farinetti presenterà la nuova stagione del laboratorio di Resistenza Permanente, ciclo di incontri che da 16 anni porta nel cuore delle Langhe, in partecipatissime occasioni gratuite, le voci più autorevoli della cultura, della scienza e della società civile. Un momento di incontro e festa per dare il via a un nuovo anno ricco di riflessioni, confronto e comunità nella cornice di Serralunga d’Alba, che segna l’apertura delle prenotazioni della prima parte degli incontri in programma. A seguire, il Presidente della Fondazione, Oscar Farinetti, tornerà sul palco di casa per presentare il suo nuovo libro intitolato “La regola del silenzio”, edito da Bompiani, in dialogo con l’editor Giulia Ichino. Dopo aver conquistato tantissimi lettori con i saggi “Seren dipidity”, “Never quite” e “Hai mangiato?”, Farinetti compie un passo nuovo e si misura con la narrativa, firmando il suo primo romanzo. Un’opera che intreccia introspezione, tensione e mistero. Il protagonista, Ugo Giramondi, è uomo fuori dal comune segnato da un trauma infantile: la morte improvvisa del nonno Chiodo, stroncato da un infarto davanti ai suoi occhi, evento che gli causa la difficoltà di parlare fluentemente. Quella che sembra una condanna diventa, invece, un dono: Ugo impara a decifrare il mondo attraverso altri sensi, trasformando il silenzio in una lente che amplifica la vita. La sua esistenza scorre apparentemente tranquilla, fino a quando un delitto inspiegabile lo travolge mettendo in discussione ogni certezza e trascinandosi in un percorso di dolore e consapevolezza.
“La regola del silenzio” è un romanzo che unisce il ritmo del thriller alla profondità di una parabola morale. Nei suoi tre atti: la giovinezza, il processo e il carcere, il lettore attraversa le zone d’ombra dell’animo umano, tra sensi di colpa, ricerca di giustizia e redazione. Farinetti costruisce un racconto denso di colpi di scena e riflessioni, in cui il silenzio non è assenza di parola, ma spazio d’ascolto, di memoria e verità.
Mara Martellotta
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