Economia: tartufo, settore in crescita

Quello del tartufo in Piemonte è un settore virtuoso e in continua crescita, trainato da un numero sempre maggiore di cercatori, investimenti della Regione e un calendario fieristico sempre più ricco.

Dalla riunione della Consulta per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno, presieduta dall’assessore alla Tartuficoltura Marco Gallo, è emerso che tra il 2022 e il 2024 la Regione ha rilasciato 471 nuovi tesserini di idoneità, tra cui 92 richiesti da donne, portando così a oltre 5.000 il numero di trifolau abilitati. Gli introiti derivanti dal rinnovo annuale dei tesserini di abilitazione ammontano a 450.000 euro, che la Regione vuole reinvestire in azioni di manutenzione e cura del patrimonio arboreo delle tartufaie e nel finanziamento delle manifestazioni di promozione e valorizzazione.

“Il tartufo è una delle eccellenze del nostro territorio e come Regione vogliamo garantire che continui a essere un motore di sviluppo per l’economia locale – puntualizza l’assessore Gallo – Per questo stiamo investendo in misure concrete per la tutela e la valorizzazione del patrimonio tartufigeno, ottimizzando le risorse disponibili con interventi mirati e realmente efficaci per gli operatori del settore”.

Il piano della Regione

Considerato che i cambiamenti climatici in futuro potrebbero mettere a rischio la produzione alterando gli equilibri naturali delle tartufaie, la Regione ha deciso di intervenire con un piano di tutela mirato che punta sulla cura delle querce e di altre specie fondamentali per la crescita del tartufo. Questi alberi, oltre a essere essenziali per il ciclo biologico del micete, hanno un’elevata longevità e contribuiscono alla stabilità degli ecosistemi tartufigeni.

Nel concreto, saranno indennizzate 2.400 piante idonee alla produzione tartufigena, distribuite in 41 Comuni piemontesi, con l’obiettivo di preservare e potenziare le tartufaie esistenti. Si tratta di una risposta diretta all’allarme lanciato dalle associazioni tartufaie, che hanno registrato un dato preoccupante nel 2024: una drastica riduzione del raccolto, nonostante condizioni meteorologiche apparentemente favorevoli. Un fenomeno che dimostra come il cambiamento climatico stia alterando in modo imprevedibile il delicato equilibrio delle tartufaie.

I controlli

Importante la collaborazione della Regione e delle associazioni dei trifolai con i Carabinieri Forestali, i cui nuclei specializzati nel 2024 hanno effettuato 182 controlli (103 in provincia di Cuneo, 73 nelle province di Alessandria e Asti, 3 nella provincia di Torino). Questa attività ha portato all’emissione di tre illeciti amministrativi e un sequestro di tartufi per un importo totale di 4.500 euro di sanzioni.

56 controlli per prevenire ed evitare la raccolta di tutte le specie nei periodi vietati (maggio e settembre) hanno portato all’identificazione di 4 persone.

Le novità del calendario regionale

Per la prima volta entra un evento interamente dedicato al tartufo nero, eccellenza ancora poco conosciuta ma di grande pregio gastronomico: è la Fiera Trifola Noir, che si terrà a Murisengo nei primi due fine settimana di giugno, segnando l’inizio della stagione della “cerca” estiva.

E sempre a Murisengo per la prima volta la Trifola d’Or diventerà evento internazionale.

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

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