Andrà in scena stasera alle 19 al teatro Regio la Manon Lescaut, la prima del Trittico di Manon in programma in questo inizio d’autunno, la Manon di Giacomo Puccini. Gli ospiti dello spettacolo, uno dei più attesi della stagione, saranno accolti da un elegante red carpet e da mille rose rosse che i fioristi stanno allestendo in queste ore.
La lista degli invitati è piuttosto lunga e comprende le grandi istituzioni di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros Pietro e il presidente Enrico Salza, l’assessore alla Cultura del Comune di Torino Rosanna Purchia, il prefetto Donato Giovanni Cafagna, il console di Francia Emanuele Chieli, il segretario generale della Fondazione Crt Paola Venezia, il presidente del Cda di Fondazione Sanpaolo Michele Coppola e le star del web, quali Pietro Morello, con 550 mila follower su Instagram e 1 milione su Tik Tok, Matilde Matisantantonio, reduce dalla Mostra del Cinema di Venezia, Valentina Anzani, Marco Dixit, Paola Brunello, figlia del musicista Mario, e Paola Marangoni, tra gli altri.
Oltre al red carpet gli ospiti della Manon Lescaut saranno accolti da diversi profumi in quanto il foyer del teatro Regio sarà avvolto dalle fragranze del Laboratorio Olfattivo, che ha creato tre profumi esclusivi ispirati alle tre versioni della Manon, Ambrami creata in esclusiva per Puccini, Incensamente per Massenet e Clamorosa per Auber. Durante il primo intervallo Intesa Sanpaolo offrirà un brindisi a tutto il pubblico e al termine della serata verrà offerto a ciascuno un omaggio firmato Guido Gobino e una rosa di Segantin.
La giovane protagonista del romanzo dell’abate Prevost, a partire dal successo riscosso a metà Settecento, ha ispirato ben tre compositori, Daniel Auber, che ha dato vita a Manon Lescaut nel 1856, Jules Massenet compose la sua Manon nel 1884 e Giacomo Puccini raggiunse il trionfo con la Manon del 1893. Tre opere distinte ma complementari. Stasera sul podio il maestro Renato Palumbo, seguito nelle altre rappresentazioni dai maestri Evelino Pidò e Guillaume Tournaire. La regia è di Arnaud Bernard e protagonisti saranno l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio.
Ampia attenzione è stata poi data ai costumi, circa settecento, che sono stati creati dalla costumista Carla Ricotti. Ciascuna Manon ha un punto di riferimento cinematografico. Il film di riferimento della Manon di Puccini è “Amanti perduti” di Marcel Carné, con un’atmosfera pervasa dalla caratteristica tristezza pucciniana; la Manon di Auber trae ispirazione dal film “When a man loves” di Alan Crosland del 1927, la cui ambientazione affiancherà quella settecentesca; la Manon di Massenet si ispira a ‘La verità’ di Henri Clouzot del 1960 e citerà anche la collezione che nel 1947 aveva lanciato Christian Dior.
Mara Martellotta
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