“Il Piemonte dopo 11 Legislature è sceso a metà classifica tra le regioni italiane”

Questa Legislatura deve assolutamente cambiar passo 

Caro Direttore,
lunedì si apre la 12a Legislatura regionale e il Piemonte non sta tanto bene. Non so cosa dirà il Prof. Salizzoni , che come consigliere anziano aprirà la seduta del Consiglio regionale eletto dal voto dei piemontesi lo scorso 9 giugno. Se fossi stato eletto in Consiglio stante la mia data di nascita avrei presieduto io la prima seduta e avrei richiamato con forza i consiglieri a lavorare sodo e meglio perché il Piemonte da troppi anni cresce meno della media nazionale ed è ormai tra la ottava e la decima posizione tra le 20 Regioni italiane secondo la tabella diffusa proprio stamane dalla CGIA adì Mestre. Sono stato il primo a denunciare questo dato nel 2009 alla allora Presidente Bresso e allora Sindaco Chiamparino. Tutti fecero finta di nulla e non ci si rese conto che lo sviluppo positivo del turismo non riusciva assolutamente a pareggiare ciò che stavamo perdendo nella industria. Nei mesi scorsi si era diffusa la voce che il Piemonte fosse riuscito a crescere uno 0,1 in più rispetto alla media nazionale ma Tu capisci che dopo aver perso tanti punti di PIL rispetto alla media nazionale con lo 0,1 ci facciamo ben poco.
Il Piemonte deve cambiare marcia, deve mettere in campo molta più competenza perché come dice stamane al Corriere , il Presidente del Club degli investitori Giancarlo Rocchietti,  al momento siamo sotto visione sul futuro di almeno vent’anni. Per Rocchietti l’ultimo bando regionale per le start-up garantisce soldi a fondo perduto senza una direzione.  Nel frattempo abbiamo un sistema autostradale vecchio e pieno zeppo di lavori incorso e abbiamo i trafori bloccati , con la TAV che entrerà in funzione solo nel 2033 anche se quelli che danno interviste non lo dicono per paura di fare brutta figura. Secondo il Presidente dell’Interporto di Novara ogni anno di ritardo della entrata in funzione del Terzo Valico ci fa perdere 2,5 miliardi di PIL , lo stesso, dico io vale per la TAV.
Chi ha rallentato i lavori ,malgrado noi avessimo salvato la TAV con le nostre Manifestazioni nel 2018/2019 prima o poi dovrà renderne conto ai piemontesi.
Il Piemonte deve cambiare marcia se vuole cercare di ritornare nelle posizioni di testa dove sono Venero e Emilia che nel secolo scorso erano largamente dietro di noi.
Per rilanciare il Piemonte occorre rilanciare Torino e la sua Area Metropolitana che come dice il CRESME sono solo 41me tra le 44 Aree Metropolitane europee con oltre 1,5 milioni di abitanti .
Il Piemonte non ha bisogno di appeasement , il Piemonte  ha bisogno di sostenere con forza il Piano Urso per rilanciare la produzione di auto nel nostro Paese, unico modo per rilanciare Mirafiori e salvare le 2000 aziende dell’indotto. Il Piemonte deve rilanciare gli investimenti pubblici e privati unico modo per riuscire ad attrarre investimenti dall’estero . Ricordo che le aziende multinazionali presenti nella nostra regione sono quelle che esportano di più e che pagano i migliori stipendi.
Il Piemonte ha bisogno che le centinaia di milioni versati al territorio ogni anno dalle Fondazioni Bancarie aiutino il rilancio più che soddisfare interessi di bottega.
Gli assessori neoeletti non pensino a presentare liste alle prossime elezioni, studino invece come rilanciare la regione e il lavoro perché gli ultimi cinque anni non hanno migliorato la situazione e la povertà e’ cresciuta . La tabella della CGIA di MESTRE che ci vede all’undicesimo posto non è una gran bella  medaglia per il Piemonte che 163 anni fa ha unito l’Italia e siccome mi ricordo bene i discorsi politici alla nascita della Regione dico che Calleri , Donat-Cattin, Picchioni, Frojo, Libertini, Vittorelli, da lassù non saranno molto contenti dei risultati raggiunti. La tangenziale è ancora quella fatta costruire dall’on. Botta negli anni 70/80 ma il traffico nel frattempo è decuplicato. Le altre autostrade sono peggiorate e il nostro aeroporto è solo tredicesimo in Italia. In questi cinquant’anni Torino ha costruito una sola linea della Metro, Lione 4, la Asti Cuneo e’ ancora da finire, il Tenda è ancora chiuso.
Prego perché questo Consiglio Regionale ridia slancio e vigore al nostro vecchio Piemonte. Io continuerò a dare il mio contributo come ho fatto per la TAV e per il settore auto , impegnandomi sulle infrastrutture sul trasporto pendolari e per lo sviluppo della logistica.
Mino GIACHINO 
SITAV SILAVORO
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