STARE BENE CON NOI STESSI
Riprendiamo l’argomento iniziato domenica scorsa su questa rubrica de “Il Torinese” e proviamo quindi a elencare alcuni comportamenti e atteggiamenti che possono rivelarsi concretamente utili a non restare prigionieri di rimorsi e rimpianti.
Evitando che la nostra mente e le nostre emozioni siano continuamente rivolte verso un “ieri” che non può essere cambiato. Si tratta innanzitutto di imparare a lasciare andare il nostro passato e le cose che non sono andate come avremmo voluto che andassero.
E di accettare e apprezzare in ogni caso la nostra attuale realtà, rivalutando ciò che siamo e ciò che abbiamo ed evitando di sentirci e percepirci molto meno di quanto realmente valiamo, solo perché non abbiamo avuto dal nostro passato ciò che avremmo sperato.
Diamo cioè meno peso a ciò che rimpiangiamo o per cui proviamo rimorso, che è il primo passo per prenderne le distanze. Rimpianti e rimorsi in fondo contribuiscono a farci vedere ciò che non è stato, o che non è più, come se avessimo una lente di ingrandimento.
E ce lo fa quindi percepire di maggiori dimensioni e importanza. Dobbiamo imparare a perdonare noi stessi. Sviluppare questa capacità non è impresa facile, perché siamo spesso più predisposti a vivere con il peso del senso di colpa e con la rabbia nei nostri confronti.
Perdonarci non significa essere superficiali. Ne’ attribuire scarsa importanza al nostro passato e a ciò che non abbiamo fatto o che abbiamo fatto sbagliando, ma comprendere le ragioni delle nostre mancanze e accettare sia i nostri comportamenti del passato che la nostra attuale realtà.
Roberto Tentoni
Coach AICP e Counsellor formatore e supervisore CNCP.
www.tentoni.it
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