Il mestiere del mental coach a Torino

Scopri – To  ALLA SCOPERTA DI TORINO 

Il mental coach è un “allenatore della mente” ovvero colui che ci aiuta a sviluppare gli aspetti mentali utili a perseguire risultati.
Tra i più conosciuti troviamo la torinese Nicoletta Romanazzi specializzata nello sport, supporta atleti, top performer, imprenditori e professionisti. Ha seguito atleti come Luigi Busà medaglia d’oro nel Karate, Alice Betto del triathlon, Marcel Jacobs e tantissimi altri atleti e calciatori di serie A tra cui Mattia Perin della Juventus.
Mattia, in numerose interviste, dichiara quanto per lui, il supporto di Nicoletta è fondamentale soprattutto perché essendo il secondo portiere della sua squadra non è facile per un ragazzo molto competitivo rimanere spesso in panchina, ma con lei, lavorando sulla psiche, è riuscito sempre a dare il massimo negli allenamenti come se dovesse giocare in ogni partita e questo l’ha portato a migliorare sempre di più e a non darsi mai per vinto fino a scendere in campo con ottimi risultati nelle partite giocate con la sua squadra, come di recente con la conquista della Coppa Italia 2024. Mattia dice di essersi dato finalmente il permesso, a volte, di eccettare eventuali errori ed a farne tesoro cosa che prima da solo non riusciva a fare ed ora vive una vita migliore sportiva e personale.
Nel 2023 Nicoletta Romanazzi ha fondato una scuola di coaching, inoltre collabora con Radio Dj con il podcast “Click sviluppa il tuo potenziale” e ha scritto due libri su come gestire le proprie emozioni “Entra in gioco con la testa” E “la sfida delle emozioni”.

LE INSIDIE DEL MESTIERE

Il mestiere del mental coach non ha un albo e questo porta a volte ad avere numerosi professionisti che poi si rivelano non tali, bisogna dunque prestare molta attenzione su chi affidarsi.
Tanti coloro che non comprendono la differenza tra il mental coach e lo psicologo. Il primo parte dal presente e cerca di andare a dare al cliente degli strumenti per poter arrivare a raggiungere i risultati, mentre il secondo, lo psicologo, tende a partire da un’analisi del passato per andare ad aiutare il paziente nella comprensione delle sue problematiche attuali e gestisce anche le problematiche gravi.
Si diventa mental coach con dei percorsi specifici, in passato ci si basava molto sulla programmazione neurolinguistica adesso meno, tante teorie sono state smentite e gli aggiornamenti sono sempre in corso grazie alle nuove scoperte neuroscientifiche.

COSA SI IMPARA DI PRECISO

Il mental coach può essere specializzato anche in diversi settori, quello lavorativo, quello di vita personale e quello sportivo la cui base di studio è molto simile. Il coach che aiuta i clienti sul lavoro concorre sia con le aziende che con i singoli a raggiungere gli obiettivi prefissati seguendo un percorso con tappe intermedie e con specifiche date di scadenza da mantenere per riuscire ad arrivare fino al raggiungimento dello scopo. Il coach di vita personale, definito “life coach”, aiuta le persone che hanno problematiche legate all’autostima o alla coppia. Moltissime sono infatti le persone che si sottovalutano e parlano in modo inadeguato di sé, così facendo non riescono a fare una buona impressione al loro interlocutore e su loro stessi e rischiano di cadere molto in fretta.
Parlare in modo adeguato di noi stessi significa evitare frasi come “scusa il disturbo, ti rubo solo un attimo, sono un disastro…” e molte altre che infondano idee decisamente negative su di noi al nostro interlocutore.
Vi è infine il coach sportivo che aiuta gli atleti a performare sempre meglio, una delle tecniche molto conosciute è quella di far immaginare al cliente la sua partita come se la stesse già vivendola in modo da sentirsi poi più sicuro sul campo, perché il nostro cervello tende ad avere paura dell’ignoto, ma se noi lo rendiamo noto tutto diventa più agevole. Dorian Yates grande campione americano di bodybuilding confermava di usate proprio questo sistema, la sera immaginava le ripetizioni che avrebbe dovuto eseguire il giorno dopo in palestra sempre con pesi maggiori e così poco per volta abituava il suo cervello a resistere a quei pesi.
Quello del mental coach è quindi una professione molto importante per qualunque persona perché aiuta a crescere in ogni ambito e quando siamo abbastanza forti mentalmente possiamo riuscire a raggiungere obiettivi sempre più performanti.

NOEMI GARIANO

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Anche l’Ospedale Cottolengo il 27 maggio aderisce all’(H) Open Day Emicrania

Articolo Successivo

I vescovi “scomunicano” l’autonomia: “Mina la solidarietà”

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta